Si costruisce un santuario in casa con oggetti rubati nelle chiese: nei guai una donna di 50 anni
Era stata accecata da una fede tale da portarla a ricostruirsi un vero e proprio santuario in casa. Peccato che le opere con le quali aveva arredato la sua chiesa "casalinga" le avesse rubate pezzo dopo pezzo da vari luoghi di culto del Maceratese.
E' finita così nei guai una donna di 50 anni, incensurata, residente nel circondario di Macerata, che ora dovrà rispondere di fronte all'autorità giudiziaria di furto e ricettazione.
L'operazione dei carabinieri di Macerata, denominata "Protection Church", è nata a seguito della segnalazione di un parroco che aveva denunciato il furto di oggetti sacri dalla sua chiesa. I militari, così, hanno visionato attentamente le telecamere della videosorveglianza di Macerata notando una figura femminile che usciva dalla chiesa con un fagotto sotto braccio.
A quel punto sono partite le manovre di polizia giudiziaria che hanno portato ad acquisire un numero di targa e un modello di auto che, infine, hanno condotto alla donna.
Quando ieri mattina i carabinieri sono entrati nell'abitazione della 50enne, si sono trovati di fronte a un vero e proprio museo d'arte sacra: ben 52 gli oggetti rinvenuti, alcuni dei quali subito individuati come quelli denunciati dal parroco che per primo aveva denunciato il furto. Ulteriori accertamenti hanno portato a scoprire che altri pezzi provengono da altre chiese della zona, come la Cattedrale di Macerata, la chiesa di Piediripa, quella di San Claudio e una chiesa di Fiastra.
Sono in corso ulteriori accertamenti, anche in collaborazione con il nucleo dei carabinieri T.P.C. di Ancona, per risalire alla completa provenienza degli oggetti.
Commenti