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Serrapetrona, saccheggiano cantiere e vendono la merce sul web: due denunciati

Serrapetrona, saccheggiano cantiere e vendono la merce sul web: due denunciati

I carabinieri della stazione di Caldarola, comandati dal maresciallo Patrizio Tosti, hanno denunciato a piede libero un cittadino italiano, residente nel fermano e già noto alle cronache, per furto privato in abitazione (articolo 624 bis del codice penale) e un uomo di origini albanesi, residente in Ancona e incensurato, per ricettazione. 

A subire il furto, risalante allo scorso giovedì 18 aprile, è stato il titolare di uaìna ditta idraulica di Serrapetrona. L'uomo si è accorto di aver effettivamente subito la sottrazione soltanto mercoledì 24 aprile a causa della mancanza di una pressatrice necessaria allo svolgimento del proprio lavoro. 

Da qui è scattata la denuncia. I militari, come prima operazione, hanno scelto di consultare diversi siti specializzati nella vendita online e all'interno di uno dei portali è stato identificata la pressatrice mancante. 

L'oggetto era stato messo in vendita sul web a partire da venerdì 19 aprile da parte dell'uomo di orgini albanesi. Nel consultare la sezione dedicata al venditore, però, l'imprenditore ha notato - tra la merce in vendita - ulteriori attrezi simili a quelli in suo possesso, per un valore complessivo di 10.000 euro. Un totale di otto pezzi, non coperti da assicurazione. 

La denuncia completa è avvenuta giovedì 25 aprile ed ha portato all'immediata emissione di un decreto di perquisizione nell'abitazione del ricettatore, valso il recupero dell'intera refurtiva e il sequestro del telefono cellulare dell'uomo.

Peraltro, proprio la pressatrice - al momento dell'arrivo dei militari in Ancona - era già stata venduta nel Nord Italia ma la sua spedizione non era partita a causa delle festività pasquali. 

L'unico oggetto mancante tra quelli sottratti all'uomo, un caricabatterie, è stato ritrovato nell'abitazione del soggetto che ha materialmente compiuto il furto: il cittadino fermano, già noto alle cronache.

La sua identificazione è stata resa possibile consultando il telefono del venditore, dai cui messaggi è emerso come i due si fossero incontrati la sera del 18 aprile, nell'immediatezza del furto, avvenuto il pomeriggio di quello stesso giorno.

Il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Tolentino Giacomo De Carlini, ai margini della conferenza stampa di presentazione dell'operazione di recupero della refurtiva, ha sottolineato come sia "fondamentale coltivare un forte accordo tra le forze dei carabinieri e i cittadini, ovvero le vittime degli atti crimonosi. Condivisione e dialogo sono importanti, nessuno deve pensare di farci perdere tempo. In quattro giorni è stata recuperata la refurtiva nella sua interezza". 

"Pensate la gioia che possa aver provato l'uomo - sottolinea De Carlini - una volta riavuto tutto il materiale che gli era stato sottratto (8 pezzi totali, ndr). Ci ha ringraziato in lacrime: un furto di questa portata rischiava di mettere in ginocchio la sua intera attività. Avrebbe dovuto provvedere a ricomprare ogni singolo oggetto mancante". 

 

 

 

 

 

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