Scacco alla banda dei finti carabinieri, colpi messi a segno anche nel Maceratese: 8 i fermati
Agivano attraverso posti blocco, travestiti da carabinieri e con lampeggianti, pettorine e palette per potersi impossessare di auto di lusso o rapinare automobilisti: i componenti del gruppo di etnia sinti finito al centro delle indagini di carabinieri e magistratura di Siena per rapine e furti: otto i fermati, tra Assisi (Perugia), Teramo e Tivoli (Roma). Ci sarebbero altri 11 indagati. La banda aveva colpito anche nella provincia di Macerata.
Ai destinatari del provvedimento di fermo di indiziato di delitto, tra loro fratelli, cugini e nipoti, sono stati attribuiti più colpi: due rapine tra le province di Siena e Arezzo, quattro furti aggravati con spaccata ai danni di sportelli bancomat tra Roma e Perugia e 10 furti nelle province di Siena e appunto Macerata.
Tra i colpi che vengono contestati agli otto arrestati giovedì dai militari senesi anche quello all’ippodromo Mori dello scorso febbraio, quando fecero sparire selle, redini e imbracature per diverse migliaia di euro.
Per identificare i malviventi i carabinieri di Siena si sono serviti di tabulati telefonici e di intercettazioni ambientali : otto le persone fermate.
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