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Cronaca San Severino Marche

San Severino, diffamata da ex suocera e cognata: infermiera del 118 risarcita con oltre 10mila euro

San Severino, diffamata da ex suocera e cognata: infermiera del 118 risarcita con oltre 10mila euro

La ex suocera e la ex cognata condannate a risarcirle oltre 10mila euro per diffamazione. È quanto previsto ieri da una sentenza del Giudice di Pace Antonino di Renzo Mannino, a favore di un'infermiera del 118 dell'ospedale di San Severino Marche. 

I fatti oggetto di sentenza risalgono al 15 agosto del 2019 quando la donna, durante l'orario di lavoro, era andata a far visita all'ex marito che era ricoverato al reparto Hospice di San Severino Marche, a seguito della segnalazione fattale dalla figlia, all'epoca dei fatti minorenne, che l'aveva avvertita di una strana telefonata avuta col padre e del suo timore che si trovasse in condizioni critiche. 

Per accertarsi di quanto stesse accadendo, dopo aver chiesto i necessari permessi per assentarsi momentaneamente dal luogo di lavoro, l'infermiera decide di andare subito a trovare l'ex marito nella camera in cui era ricoverato. 

Nel momento in cui tenta di entrare per verificarne le condizioni di salute, però, la donna si trova davanti a sè l'ex suocera e l'ex cognata che le impediscono di entrare. Lei, in ogni caso, riesce a divincolarsi ed entrare in camera per vedere l'ex marito accertandosi delle sue condizioni (l'uomo sarebbe poi deceduto nel novembre dello stesso anno). 

Nei giorni seguenti, precisamente il 23 agosto del 2019, l'ex suocera e l'ex cognata della donna inviano una lettera all'Asur di San Severino Marche, al direttore sanitario dell'ospedale di San Severino, all'Urp dell'Area Vasta 3 e al Tribunale del Malato di San Severino Marche, nella quale scrivono che la donna si era presentata gridando e imprecando contro di loro e contro un'amica dell'ex marito, come fosse in una "sorta di stato di alterazione di qualche tipo".

Oltre a questo le due sottolineano come - considerate le condizioni del loro familiare - la donna avrebbe potuto indurlo a "compiere atti dannosi per sè e per altri, magari per il profitto di qualcun altro"

L'Asur, dopo aver ricevuto la lettera, ha aperto un procedimento amministrativo a carico dell'infermiera chiedendo a tutti i medici, gli infermieri e gli oss di chiarire lo svolgimento dei fatti. Il procedimento, di fatto, ha scagionato la donna che, pertanto, si è rivolta al suo legale - l'avvocato Oberdan Pantana - per presentare una denuncia nei confronti dell'ex suocera e dell'ex cognata. 

In base alla sentenza, arrivata ieri, il Giudice di Pace Antonino di Renzo Mannino le ha dato ragione condannando le due donne alla multa di 800 euro per parte, oltre che ad un risarcimento danni pari a 5mila euro a testa. 

 

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