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Cronaca Porto Recanati

Porto Recanati, auto finisce contro muretto: muore passeggero di 39 anni. Al via processo al conducente

Porto Recanati, auto finisce contro muretto: muore passeggero di 39 anni. Al via processo al conducente

È iniziato oggi il processo per l’automobilista di 28 anni, F. C. R., di origini rumene ma residente a Recanati, accusato di omicidio stradale a seguito della morte del passeggero che trasportava a bordo, sul sedile anteriore, Asif Mahmood, 39 anni di origini pakistane e residente a Corridonia.

Il Pubblico Ministero della Procura di Macerata Vincenzo Carusi, titolare del procedimento penale, al termine delle indagini preliminari ha chiesto il rinvio a giudizio dell’indagato quale esclusivo responsabile della tragedia e, riscontrando la richiesta, il Gup del Tribunale, Domenico Potetti, ha fissato per oggi l’udienza preliminare.

Nel corso della quale i familiari della vittima si sono costituiti tutti parte civile, "in quanto la compagnia assicurativa dell’auto, Adriatic Assicurazioni, pur trattandosi di un terzo trasportato che ha diritto sempre e comunque alla tutela risarcitoria, non li ha sin qui risarciti di un solo euro". A dichiararlo è il consulente legale Andrea Polverini, che assiste i genitori e i fratelli di Mahmood, affidatisi a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, con la collaborazione dell'avvocato Massimo Cesca, del foro di Macerata.

I legali dell’imputato, da parte loro, hanno chiesto il rito abbreviato condizionato all’espletamento di una consulenza tecnica medico legale per riaccertare le cause del decesso del trentanovenne, istanza motivata da una perizia di parte che sosterrebbe la tesi che la morte, avvenuta dopo quasi un mese di agonia, non sarebbe stata dovuta ai gravissimi politraumi riportati in seguito al sinistro, ma ad altre patologie subentrate a causa di malpractice medica dei sanitari che hanno avuto in cura il paziente. 

Il giudice ha ritenuto di accordare la richiesta della difesa rinviando il processo all'udienza dell’8 febbraio 2023 in cui nominerà un proprio consulente tecnico medico legale per accertare il punto.

Il terribile incidente è avvenuto 13 ottobre 2021, alle 15, a Porto Recanati. L’imputato procedeva in via dell’Industria alla guida di una Fiat Multipla in cui trasportava, sul sedile del passeggero anteriore, Asif Mahmood, quando ha improvvisamente perso il controllo del mezzo. 

La macchina ha sbandato sulla destra andando a cozzare con violenza contro il muretto di recinzione dell’abitazione al civico 26. Le condizioni di Mahmood dopo l’impatto sono parse subito gravi, tanto che il medico del 118 accorso con l’ambulanza della Croce Gialla di Recanati (sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Civitanova Marche, ndr), ha allertato l’elisoccorso per trasportarlo il più in fretta possibile all’ospedale Torrette di Ancona, dov’è giunto in stato di coma e in prognosi riservata.

Qui il trentanovenne ha lottato per quasi un mese tra la vita e la morte, ma il 10 novembre 2021 il suo cuore ha cessato di battere. Agli agenti della Polizia locale di Porto Recanati intervenuti per i rilievi il conducente della Multipla, che se l’è invece cavata con ferite non gravi, ha dichiarato di aver sterzato bruscamente a destra per evitare un presunto veicolo proveniente dal lato opposto che avrebbe invaso la sua corsia di pertinenza.

Non è stata rinvenuta dagli inquirenti alcuna prova circa la supposta presenza di questo altro mezzo, e sull’asfalto non vi era alcuna traccia di frenata. Gli agenti, attribuendo il sinistro alla perdita di controllo della vettura, al termine degli accertamenti hanno anche sanzionato il conducente per violazione dell’articolo 141 comma 2 e 11 del Codice della Strada, relativo, appunto, alla perdita di controllo dell’auto. 

Il giovane rumeno è stato subito iscritto nel registro degli indagati per il reato di lesioni colpose stradali gravissime, capo d’imputazione diventato poi omicidio stradale dopo la morte di Asif: l’autopsia disposta dal Pm, anche in ragione del lasso di tempo intercorso tra il sinistro e il decesso, affidata al medico legale dottoressa Donatella Fedeli, dell’ospedale di Macerata, ed eseguita il 13 novembre 2021, ha confermato il nesso di causa tra decesso e lesioni riportate nel sinistro.

Alle operazioni peritali ha partecipato anche il dottor Marco Palpacelli quale medico legale di parte messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A. Al termine delle indagini preliminari, il dottor Carusi ha chiesto il processo per F. C. R., con l’accusa di aver causato la morte del passeggero "per negligenza, imprudenza e/o imperizia e in violazione degli art. 141 commi 1,2 e 11 Cds, procedendo a una velocità di 74 km/h in luogo dei massimi prescritti 50 km/h e comunque mancando di regolare la velocità di guida alle caratteristiche concrete della strada, perdendo così il controllo della vettura e provocandone l’impatto con il muretto posizionato al di fuori della carreggiata". Si è così arrivati all’udienza preliminare di oggi e alla richiesta, accolta, da parte dell’imputato del rito abbreviato condizionato alla nuova perizia medico-legale. 

 

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