Omicidio Pamela, spunta un nuovo teste. Verni: "Per la Procura non è attendibile, dispiace non averlo al processo" (VIDEO)
Spunta un nuovo testimone nel processo a Innocent Oseghale, unico accusato per il brutale omicidio di Pamela Mastropietro. A dichiararlo è Marco Valerio Verni, zio di Pamela e avvocato della famiglia Mastropietro: "Secondo noi avrebbe potuto aprire una nuova fase del processo. Mi è stato segnalato da un giornalista la scorsa settimana e io per dovere l'ho subito inoltrato alla Procura, che lo ha ritenuto inattendibile sotto alcuni punti di vista. A nostro avviso includerlo nel dipartimento sarebbe stato giusto: avrebbe aggiunto una responsabilità in più a carico di Desmond Lucky visto che - secondo la versione di quest'ultimo teste - proprio lui reggeva Pamela mentre le venivano inferte le coltellate mortali".
Il teste sarebbe un ex poliziotto - come riportato dal quotidiano "La Verità" - e avrebbe raccolto una dichiarazione di colpevolezza fatta da Oseghale: "In ogni caso dispiace che questa persona venga fuori adesso, all'ultimo secondo, senza che prima sia stata mai ascoltata dagli inquirenti. Poi mi chiedo perchè non siano stati fatte le intercettazzioni ambientali anche nella cella di Oseghale oltre che in quella di Desmond Lucky e Lucky Awelima. Questo accorgimento avrebbe consentito alla Corte di avere qualche elemento in più.
Riguardo alla presenza di complici, l'avvocato Verni precisa: "Noi riteniamo che Oseghale fosse comunque in compagnia di qualcuno. I consulenti della difesa stanno facendo quello per cui sono pagati, non mi sorprendono le loro dichiarazioni".
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