Nonostante il susseguirsi di avvenimenti a Macerata, il giallo della morte di Pamela Mastropietro, la 18 enne romana il cui corpo è stato trovato fatto a pezzi e nascosto in due trolley, non è ancora stato risolto.
Dopo i risultati della seconda autopsia che avrebbe fatto emergere come la morte della giovane sia stata causata probabilmente da un colpo alla testa e non da un'overdose, la trasmissione Quarto Grado ha mandato in onda un'intervista ad Alessandra Verni, che racconta come la figlia Pamela voleva uscire dal tunnel della droga e "voleva riprendersi la vita in mano".
"Mia figlia non si bucava e odiava le siringhe - aggiunge la donna - questo lo ripeto e lo griderò a voce alta avanti a tutti e la siringa che ha comprato in farmacia, potrebbe avergliela chiesta il nigeriano". Dettagli quest'ultimi che potrebbero aprire nuove piste.
"Quello che le è stato fatto dopo, a casa di quel mostro, è orrendo", afferma la signora ed arrabbiata come non l'abbiamo mai vista davanti alle telecamere, di solito sempre con tono sommesso, conclude categorica: "Non è morta di overdose, mia figlia è stata uccisa!".
Commenti