Nel 2022 i furti di beni culturali nelle Marche sono aumentati: a Gagliole sigilli in un museo privato
Sono aumentati nel 2022 i furti di beni culturali nelle Marche rispetto all'anno precedente. I dati arrivano da un rapporto dei carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona, dal quale emerge che sono stati recuperati 34.729 beni antiquariali, archivistici, librari, paleontologici e archeologici, per un valore stimato di alcuni milioni di euro.
Sono 123 le persone denunciate (di cui 27 per reati in danno del paesaggio); recuperati 461 beni antiquariali, archivistici e librari, 2.267 reperti archeologici e 32mila reperti paleontologici. L'attività di controllo ha riguardato 78 aree archeologiche, 132 aree paesaggistiche, 140 antiquari, 28 mercati e fiere di antiquariato.
Tra i maggiori risultati, l'operazione "Ammoniti" che ha permesso di deferire 9 persone ritenute responsabili dei reati di scavi archeologici non autorizzati, furto e riciclaggio di beni archeologici e paleontologici nei territori dei comuni di Castelraimondo, Gagliole, Cerreto D'Esi, Fabriano e Spello.
Le indagini hanno consentito di sequestrare oltre 30mila reperti paleontologici, circa 1.000 reperti archeologici, oltre ad altri beni culturali di natura libraria, tutti ritenuti di provenienza illecita. Sigilli sono stati posti su due musei privati, uno di Spello (Perugia) e l'altro di Gagliole (Macerata): contenevano beni paleontologici ritenuti di natura illegale.
Scoperto anche un cittadino di Fano che conservava in casa una collezione archeologica composta da 9 epigrafi provenienti dall'area archeologica di Ostia Antica da dove erano scomparse dopo il 1940, epigrafi sequestrate e riconsegnate al Parco Archeologica di Ostia Antica.
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