Aggiornato alle: 15:46 Venerdì, 2 Maggio 2025 cielo sereno (MC)
Cronaca Attualità Politica Civitanova Marche

Movimento 5 Stelle, la vendita di Gas Marca non era un obbligo di legge

Movimento 5 Stelle, la vendita di Gas Marca non era un obbligo di legge

Riceviamo e pubblichiamo dal Movimento 5 Stelle Civitanova.

"Ritorniamo sulla questione perché le spiegazioni presentate dai vertici Atac non chiariscono assolutamente il punto cruciale della questione. Come mai ben 97 comuni della Toscana, così come si evince da dal sito della Estra (vedi link chi siamo) possono possedere una società di servizi simile all'Atac di Civitanova e quindi possedere una azienda che vende Gas (la Estra energie srl) mentre il comune di Civitanova non poteva?

Per giunta nelle spiegazioni fornite sulla stampa a differenza di quanto indicato nella delibera di vendita si fanno richiami al decreto Madia ( vedi link ), che ricordiamo è entrato in vigore solo dal 23 settembre 2016, sicuramente ben dopo gli atti di vendita di Gas Marca. Se esaminiamo questo decreto all’art 4 è espressamente detto: “ Le amministrazioni pubbliche non possono, direttamente o indirettamente, costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, né acquisire o mantenere partecipazioni, anche di minoranza, in tali società.”Mentre l’art 5 prevede che l’ "acquisto di partecipazioni, anche indirette, da parte di amministrazioni pubbliche in società già costituite deve essere analiticamente motivato con riferimento alla necessità della società per il perseguimento delle finalità istituzionali di cui all'articolo 4”. E qui ritorna la domanda quali sono le diverse finalità istituzionali che avrebbero i comuni che possiedono aziende di vendita del Gas rispetto a Civitanova?. Nei piani di razionalizzazione dei comuni toscani non sembrerebbero risultare attività di vendita di Gas, ma come è possibile ? Se non bastasse questo, recentemente il comune di Ascoli ha fatto la stessa cosa, vendendo però solo il 49% della propria azienda del Gas proprio alla Estra energie. In questo caso alle obbiezioni specifiche delle minoranze è stato dichiarato nel Consiglio Comunale che la vendita non era un obbligo di legge ma una precisa volontà politica per necessità di cassa. Quindi è presumibile pensare che anche a Civitanova sia una scelta politica, che però non si vuole esplicitare. Sempre i vertici Atac dichiarano che da noi questi soldi saranno impiegati in parte per la riduzione dei debiti ATAC, rimasti immutati finora sotto la gestione di Cognigni, e la differenza a spesa corrente del comune (allora ci chiediamo pure quale possa essere il motivo per cui l’Atac ha deciso recentemente di comperare nuovi autobus nonostante la maggioranza abbia votato di dismettere il ramo trasporti).
Chi ci guadagna dal vendere un bene dei Civitanovesi per fare cassa oltre alle banche ? Finora sembrerebbe di sicuro i commissari giudicatori visti i compensi stabiliti. Ricordiamo che fra questi commissari giudicatori c’è quell’ex presidente di Gas Marca al quale Cognigni aveva cercato in silenzio di raddoppiare i compensi anni fa e venne smascherato dalle opposizioni ritornando sui suoi passi. Questa vicenda secondo il MoVimento 5 Stelle di Civitanova continua ad avere dei contorni poco trasparenti. Infine rispondiamo al presidente Mantella, la nostra soluzione è semplice: non si vendeva Gas Marca e si faceva un consorzio con i comuni limitrofi come hanno fatto i comuni della Toscana".
Picchio News
Il giornale tra la gente per la gente.

Commenti

Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.
Registration Login
Sign in with social account
or
Lost your Password?
Registration Login
Registration
Comuni