Minorenne vittima di bullismo per più di un anno: "Avevo perso molti chili e avevo paura di uscire"
Un vero e proprio incubo quello che ha vissuto per 13 mesi un ragazzino di 15 anni (oggi 17enne) di origine marocchina.
Tredici mesi di insulti, minacce, sfottò e poi la vergogna, le notti insonni, i pianti nel bagno di casa e la paura di uscire per ricadere nuovamente nell’incubo. Vittima di bullismo per più di un anno.
Il tutto è stato ricostruito ieri al Tribunale di Macerata, dove è imputato un 21enne di Montelupone. Secondo l’accusa i fatti sarebbero avvenuti tra Recanati e Montelupone dall’ottobre del 2015 e fino al novembre del 2016, dove il maggiorenne in una escalation di insulti e violenze aveva preso di mira il ragazzino più giovane di lui senza apparenti motivi. I due non frequentavano la stessa scuola ma prendevano il medesimo autobus. Le violenze e gli insulti anche a sfondo razziale si sono perpetrati per un anno, dove il ragazzino aveva perso peso e non voleva uscire di casa, fino all'episodio più grave. Mentre stavano in un bar di Recanati, il minore sarebbe stato picchiato e scaraventato contro un tavolo dal ragazzo più grande. Portato in ospedale, aveva riportato 10 giorni di prognosi. A quel punto la vittima non ha potuto nascondere più la cosa ai genitori, che hanno denunciato il fatto alle autorità.
Ora il 21enne deve rispondere di stalking e lesioni personali in un processo che si sta svolgendo al tribunale di Macerata.
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