Insulti antisemiti alla presentazione del libro: Unimc al fianco di Lia Tagliacozzo
“Esprimiamo piena solidarietà, unanime e compatta, nei confronti di Lia Tagliacozzo, del marito Luca De Benedictis, docente di Economia politica Unimc e direttore della casa editrice Eum, e di tutta la loro famiglia, condannando fermamente l’aggressione nazista e anti-semita subita dalla scrittrice ed esperta di cultura ebraica durante la recente presentazione online del suo ultimo libro sulla Shoa”. Episodi del genere rafforzano ulteriormente l’impegno dell’Ateneo nel contrastare ogni forma di razzismo, discriminazione e violenza, favorendo occasioni di formazione, resistenza civile, dialogo e sensibilizzazione sui valori democratici di solidarietà, conoscenza e rispetto reciproci”.
Così, in una nota, l’Università di Macerata commenta quanto si è verificato durante la presentazione organizzata dall'Istoreto, Istituto piemontese per la Storia della Resistenza, di Torino.
A denunciare l'accaduto in un lungo post su Facebook , la figlia di Lia Tagliacozzo, Sara De Benedictis che scrive: "abitualmente non faccio queste cose. Ma oggi voglio condividere il mio schifo rispetto a quello che è successo domenica, durante la presentazione online del libro di mia mamma. Un gruppo di persone organizzate, sono entrate in massa nella riunione zoom della presentazione, mentre stava parlando mia madre. Zittendola. Hanno iniziato ad urlare 'ebrei ai forni', 'sono tornati i nazisti', 'vi bruceremo tutti', 'dovete morire tutti', impostando come foto identificativa immagini di Hitler e svastiche enormi".
"E devo dire che - prosegue - in altri contesti 'non ebraici' mi era già successo di trovarmi in situazioni di tensione e anche di scontro con gruppi fascisti e neonazisti. Questa volta è stato diverso. Questa volta era diretto proprio a me, proprio a 'noi' per il fatto di essere ebrei. Quando mia madre, troppo presto, ha raccontato a me bambina di otto anni la storia della nostra famiglia, io ho iniziato a piangere, mi sono disperata, non ci potevo credere e le ho detto piangendo sconvolta: 'mamma mi si sta rompendo il cuore' e lei mi rispose 'no non dobbiamo essere tristi. Dobbiamo essere arrabbiate'. Ebbene sì, oggi mi si sta rompendo il cuore… Dalla rabbia".
Commenti