Individuati e denunciati dalla DIGOS due degli autori delle scritte minacciose e offensive nei confronti del Questore di Macerata Antonio Pignataro, che da alcuni mesi vengono rinvenute sia in città che in centri limitrofi. Uno dei due è ritenuto dalla Questura vicino al mondo della "Cannabis Light".
La DIGOS della Questura di Macerata diretta da Maria Nicoletta Pascucci, in stretto raccordo con la locale Procura della Repubblica e la supervisione del Procuratore Capo Giovanni Giorgio, ha condotto serrate indagini sia attraverso l’acquisizione di informazioni da parte di potenziali testimoni, sia attraverso una capillare e certosina attività di analisi dei video ripresi dalle telecamere di video sorveglianza installate dal comune di Macerata nonchè da telecamere di uffici, enti e privati che hanno collaborato da subito con i poliziotti impegnati nelle indagini.
Tale attività e lo svolgimento di numerosi servizi di appostamento, gran parte dei quali effettuati in orario notturno, ha consentito alla DIGOS di concentrare l’attenzione su alcuni giovani soggetti orbitanti per motivi di studio e lavoro, nella città di Macerata.
In particolare nella mattinata del 21 dicembre dello scorso anno, in occasione della comparsa a Macerata di ulteriori scritte - tra cui quella “Universitari sovversivi” tracciata su un muro di palazzo Domizi-Vico, quella "Pignataro Boai! Boomer!”, tracciata su un muro dell’Istituto Confucio; e la scritta “Legalizazion” tracciata su un muro di Via Tommaso Lauri - sono stati presi in esame dei video ripresi da una decina di telecamere installate in città.
Il setaggio delle immagini ha consentito di individuare e ricostruire i movimenti di un gruppo di giovani che si aggiravano in piena notte per le vie del centro storico, in quel momento deserte, tracciando a più riprese le scritte passandosi di mano in mano la bomboletta di vernice spray.
Tra loro sono stati riconosciuti due giovani, deferiti all'Autorità Giudiziaria, per i reati in concorso di diffamazione e imbrattamento. Quest’ultimo reato è in forma aggravata dal fatto che le scritte sono state tracciate su immobili di interesse storico.
Nei confronti dei due soggetti denunciati, di cui uno residente fuori provincia, su delega dall’Autorità Giudiziaria, sono state eseguite perquisizioni nelle rispettive abitazioni e in altri luoghi nella disponibilità dei due.
Le operazioni, cui hanno collaborato poliziotti della Polizia Postale di Ancona e Macerata, nonché personale della DIGOS di un’altra provincia, hanno consentito di raccogliere elementi ritenuti utili al proseguo delle indagini e di suffragare le tesi investigative formulate nei confronti dei due indagati.
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