Individuati gli autori di messaggi minatori al sindaco di Macerata Romano Carancini e alla Caritas maceratese dopo la morte di Pamela Mastropietro, uccisa e fatta a pezzi, il raid a colpi di pistola di Luca Traini e le tensioni in città. E' un milanese di Sesto San Giovanni l'autore di messaggi via posta elettronica ad una scuola media di Macerata, accusava il sindaco di proteggere i migranti e lo minacciava: "se non la smette i suoi figli faranno la fine di Pamela". E' invece un napoletano ad avere telefonato più volte al centro di ascolto della Caritas, nel mese di febbraio: "vi sta bene quello che vi è capitato a Macerata, così imparate ad aiutare gli sporchi negri" il tenore dei messaggi. Tutti e due saranno processati, separatamente, per direttissima lunedì a Macerata con l'accusa di minaccia aggravata da motivi di odio razziale.
Indagini concluse e processo in vista per un altro episodio: il lancio di mattoni contro la sede maceratese del Gus. Il colpevole è un disoccupato maceratese.
(Fonte Ansa)
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