È stato estradato pochi giorni fa il cittadino nigeriano tratto in arresto in Germania, a gennaio scorso, poiché colpito da Ordinanza Custodia Cautelare in Carcere, per spaccio di stupefacenti, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Macerata a seguito di indagini coordinate dal locale Procuratore della Repubblica, Giovanni Giorgio e condotte dai Carabinieri del Reparto Operativo di Macerata.
A carico del latitante, una volta localizzato in un paesino della Germania, il 20 dicembre scorso veniva emesso competente G.I.P. del Tribunale di Macerata il Mandato di Arresto Europeo, che permetteva alla polizia tedesca di trarlo in arresto il 15 gennaio scorso.
Successivamente, la competente Autorità Giudiziaria tedesca ha autorizzato la consegna del catturando nigeriano allo Stato italiano, accogliendo la richiesta di estradizione formulata con il citato mandato d’arresto europeo emesso dall’Autorità Giudiziaria Maceratese.
Così il 27 marzo scorso, il 23enne nigeriano è stato scortato fino allo scalo aereo di Roma Fiumicino (proveniente da Monaco di Baviera) e poi tradotto e consegnato al personale della Casa Circondariale di Rebibbia, ove gli veniva notificato l’originario provvedimento di custodia cautelare in carcere, a seguito del quale si era reso latitante in Germania.
Inoltre, il connazionale 19enne, coindagato e colpito dalla misura cautelare dell’obbligo di dimora, che si era reso anch’egli inizialmente irreperibile, è stato recentemente individuato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, che gli notificavano il provvedimento presso il nuovo domicilio reggino.
Le indagini condotte dal Reparto Operativo di Macerata erano scaturite a seguito di una richiesta di aiuto da parte di una mamma disperata di un figlio tossicodipendente con cui chiedeva di rintracciare al più presto il “venditore di morte” .(Leggi qui per saperne di più).
In uno scritto indirizzato ai carabinieri, la donna aveva segnalato soltanto un numero di telefono, che ricorreva con frequenza sul cellulare del figlio. Le successive indagini degli investigatori del Reparto Operativo di Macerata, sotto le direttive del Procuratore della Repubblica Dott. Giovanni Giorgio, permettevano di individuare l’indagato principale dello spaccio di eroina (localizzato poi in Germania), il quale si serviva di altri connazionali per la gestione dello spaccio che, con abilità, nascondevano le dosi – anche in bocca – prima di consegnarle ai tantissimi clienti.
La rete di spaccio acclarata nella piazza di Macerata, complessivamente, ha compreso oltre 1.150 operazioni di spaccio nel periodo compreso tra l’estate 2017 e la prima metà del mese di maggio 2018, per un totale di circa 600 grammi di eroina e 400 grammi di marijuana e per un ricavato di quasi 40.000 euro.
Le dosi di eroina (generalmente di mezzo grammo) venivano cedute al prezzo variabile di 25/40 euro, mentre la marijuana tra i 7 e 15 euro al grammo.
Post collegati

Civitanova - Droga nel minimarket: scatta il blitz, 33enne titolare del negozio finisce ai domiciliari

Commenti