Una serata finita nel peggiore dei modi per un uomo residente nella provincia di Ancona che dopo essere stato in un paio di locali di Macerata, sulla strada di ritorno, mentre tornava a prendere la macchina, si è ritrovato di fronte ad un uomo e ad una brutta storia da raccontare.
Il malcapitato, non essendo pratico della zona, nella notte fra sabato e domenica scorsi si è perso tra le vie di Borgo San Giuliano e quindi si è avvicinato alla prima persona che ha incontrato lungo la via per chiedere informazioni.
Secondo il suo racconto, non ha fatto neanche in tempo a porre la domanda “qual è la strada per…” che è stato apparentemente senza motivo preso a pugni. Ha provato, a reagire ma l’aggressore ha avuto la meglio ed è caduto a terra. Nonostante non fosse più in grado di reagire, i pugni e i calci sono continuati ad arrivare anche sul collo e sulla testa,insieme a morsi sul viso e sulle mani.
Il frastuono provocato dalla rissa ha svegliato alcuni residenti che si sono affacciati alle finestre, hanno chiamato il 118 e la polizia e hanno iniziato ad urlare di smettere di picchiarlo. In un primo momento l’aggressore se ne è andato ma poi è tornato sui suoi passi e, nonostante le diverse persone che stavano assistendo alla scena, ha ricominciato a picchiare l’uomo a terra: “In quel momento non riuscivo a vedere più nulla, ero cosciente ma al limite, non riuscivo neanche ad urlare e dire basta, non avevo più la forza di reagire. Per fortuna sono arrivati i soccorsi e mi hanno salvato. Se fossi stato più gracile, sarei morto sotto per i suoi calci e pugni”.
Entrambi gli uomini sono stati portati al pronto soccorso e refertati con 20 giorni di prognosi. Secondo il referto del 118 l’uomo ha riportato ferite multiple al volto, un trauma facciale con presenza di vari ematomi dei tessuti molli. "La cosa che ancora adesso non mi spiego è perché se l’abbia presa così con me, non ho detto nulla di offensivo e non ho avuto nessuna discussione durante tutta la serata. Nonostante sia un uomo in forze non sono riuscito a contrastare questa furia ingiustificata. Mi sono chiesto cosa poteva accadere se a chiedere informazioni fosse stata una donna o un giovane, o addirittura un bambino o bambina. Ora è la mia parola contro la sua e spero che tutte quelle persone affacciate alla finestra abbiano il coraggio di raccontare ciò che hanno visto, di testimoniare contro questa persona che mi ha massacrato di botte”. Giuridicamente si procederà per querela di parte.
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