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Luca Marconi propone un assessorato all'emergenza terremoto

Luca Marconi propone un assessorato all'emergenza terremoto

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento fatto in aula consiliare di Luca Marconi, consigliere regionale dell'UDC:

"Noi vivremo i prossimi quattro anni con questa vicenda, la legislatura intera di questo Consiglio regionale sarà segnata da questo evento, quindi riconoscendo da una parte il grande lavoro della Protezione civile regionale, prendo questo spunto per dire che non è stato solo il frutto di un lavoro straordinario fatto nel presente, nel passato gli eventi sismici portavano ugualmente a grandi mobilitazioni, però un po' più scomposte. Ricordo che quando ero ragazzo, penso soprattutto all'Irpinia, partivano migliaia, decine di migliaia di giovani, di ragazzi, dagli scout a quelli meno organizzati, ma in maniera un po' più scomposta, adesso abbiamo un'organizzazione molto precisa, molto puntuale. Sabato sono stato ad Arquata, subito dopo l'incontro fatto con l'Assessore Sciapichetti ed con tutti i Sindaci della Provincia di Macerata ed ho visto grande ordine, grande decoro, grande organizzazione, tanta, nel senso che in qualche tratto di strada era difficile passare più che per le macerie per l'enorme numero di mezzi di soccorso presenti. Ma in queste fasi è meglio esagerare perché anche da un punto di vista psicologico tanta presenza induce a maggiore tranquillità, chiaramente questo nel giro di qualche settimana non sarà più e saremo in una fase diversa.

Credo che dovremo ringraziare tutti i nostri funzionari regionali della Protezione civile degli anni passati, a cominciare dal dott. Oreficini, perché se siamo a questo punto è grazie al fatto che pazientemente, anno dopo anno, si è lavorato in questo senso.

Pongo una questione di natura pratica, capisco che la proposta potrà sembrare bizzarra ed originale, e mi auguro anche che la stampa abbia modo di riprenderla, ricordo per la piccola esperienza avuta, forse sono l'unico in questo Consiglio ad aver fatto della precedente Giunta, che con 10, 11 Assessori e con il Presidente era difficile andare avanti, oggi con 6, 7 l'ordinario è già pesante, immagino che l'aggravio sarà enorme. Se le cifre dicono il vero, si parla già di 13 miliardi, 15 miliardi e le Marche ne avranno una parte consistente, noi avremo, Assessore Cesetti, un bilancio nel bilancio da gestire. Lo dico non perché ho sfiducia nei confronti dell'ottimo Presidente Vasco Errani, io l'ho conosciuto in Conferenza Stato-Regioni e penso che brillasse per due qualità: un sano pragmatismo e la capacità di mediazione enorme, riusciva a mettere insieme la Lombardia di Formigoni o Maroni e la Sicilia di Crocetta, quindi sa lavorare,  sicuramente la scelta è stata opportuna e necessaria perché abbiamo 4 Regioni, però io non vorrei che in tutto questo contesto l’istanza politica venisse meno.

Mi dispiacerebbe dover dire ad un Sindaco della mia provincia: “Va a parlare con il funzionario che ti ha mandato Errani” a me piacerebbe poter dire: “Va a parlare con l'Assessore Sciapichetti, con l'Assessore Bravi per la scuola, con l'assessore Casini per l'agricoltura, per le infrastrutture e quant'altro, o magari anche con lo stesso Presidente”.

Una leggina, ci vogliono 20 secondi, visto che c'è tutta questa solidarietà, che metta in condizione le Regioni interessate di poter aumentare di 1 o 2 posti all'interno del Consiglio regionale la stessa composizione della Giunta. Penso che sia il minimo e non sto parlando di Commissari straordinari, sto parlando di Assessori, organo politico, con il quale potersi rapportare, che possa svolgere anche quell'attività importante di mediazione, di informazione, di raccordo, perché qui non si tratta soltanto di dare soluzioni tecniche. La riunione di Castel Sant'Angelo che è durata 4 ore, non sarebbe stata la stessa se lì fossero stati presenti solo il Questore, il Prefetto, naturalmente il Capo della Protezione civile, ma la presenza del Presidente della Provincia, dell'Assessore Sciapichetti, di noi Consiglieri regionali ha creato un altro clima.

Ci sarà bisogno di molte mediazioni, quindi ritengo che questa proposta, se il Presidente, se l'intero Consiglio ritiene di poterla avanzare non sarà un costo, cioè un Assessore, due Assessori che si occupino di questa materia ed alleggeriscano il resto. Lo dico anche per un'altra considerazione, proprio perché voglio guardare ai tempi lunghi, non vorrei che l'emergenza terremoto trasformi in emergenza l'ordinario, cioè che con il tempo siate costretti a trascurare, non per pigrizia, per accidia o per incapacità, ma per oggettiva necessità.

Le polemiche, come tutte le forme critiche in democrazia, ci stanno tutte, non ho mai amato gli appelli all'unità necessaria, è giusto che ognuno dica esattamente quello che vuole, l'importante è che le cose vengano riportate in maniera corretta, quindi ha fatto bene per esempio nel corso di questo dibattito, il Presidente Ceriscioli a precisare immediatamente una questione che era stata sollevata dal Consigliere Carloni.

Non so quale sarà il modo con cui il Governo vorrà finanziare questa cosa, le strade sono sempre quelle, penso che sarà molto difficile trovare nuove risorse dal bilancio corrente o da quello che verrà. La strada sarà quella delle tasse o quella dell'indebitamento, se ci è consentito l'indebitamento allunghiamo l'ipotesi dei benefici perché adesso ci precipitiamo tutti a raccogliere 1.000 euro, 5.000 euro, 100.000 euro, benissimo, ma immaginare un beneficio, immaginare il lancio di un buono postale o del tesoro a 10 anni, perché quelli ordinari gli interessi non li dà, anzi li dà sotto zero quindi il problema non si pone, ma un buono bloccato per 10 anni, 10.000 euro al 2%, significa che già regaliamo 2.000 euro, questo sarebbe un impegno serio, per chi può. Lanciato alla totalità degli italiani è un modo per distribuire questo debito addosso al Governo su 10 anni e quindi immaginare che i 10, 15 miliardi siano pagati un miliardo e mezzo all'anno e già una cosa molto più semplice che doverli tirare fuori a botte immediate.

Una cosa che non ho sentito, ma ho sentito in quella assemblea, qui si tratta prevalentemente di Comuni colpiti e quelli montani vivono un po' di agricoltura, un po' di qualche piccola attività artigianale e una parte non consistente, né prevalente, però significativa vive di turismo. Che cosa dicono questi sindaci? L’avranno già detto, rispetto all'altro terremoto, penso soprattutto al maceratese ed in parte all'ascolano che ha sentito il terremoto di Colfiorito, l'altra volta è avvenuto in un periodo non turistico, questa volta la scossa un vissano o un abitante di Castel Sant'Angelo non l'hanno subita, l'altra volta l'hanno sentita molto di più, è stata molto più potente con danni visibili, a Visso sono cadute intere abitazioni, questa volta ci sono molte lesioni, ma non ci sono stati crolli significativi, forse anche per qualche intervento fatto nel momento, però la paura loro è quella, cioè noi ci troveremo già dalla stagione invernale per non parlare delle altre, in una situazione …, quindi penso ad una raccomandazione ovvia, di mettere in conto sui fondi europei, visto che di bilancio ne avremo poco, un piccolo piano di intervento nel quale diamo e facciamo manifestazioni significative in loco, io già ne ho immaginata una con il Comune di Recanati - visto che Visso e Recanati hanno in comune lo scrittore noi e loro il manoscritto originale dell'Infinito - per dire facciamo una cosa insieme, “L'infinito festival” invece che farlo a Recanati portiamolo a Visso, cioè immaginiamo delle iniziative che fanno vedere che a Visso la gente ci ritorna ancora, ci cammina, ci vive ed il turista che è scappato in mutande purtroppo è stato veramente disastroso, soprattutto per le popolazioni di Roma e del Lazio che conoscono il terremoto, la loro paura terribile è quella che qui dall'anno prossimo non torni più nessuno. Grazie".

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