Tutto è partito dall'inchiesta "Last generation", che ha portato all'arresto per il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti aggravata dal metodo mafioso, 24 persone, facenti parte del clan Gallace di Guardavalle, ormai egemone nella zona della Calabria del il basso Jonio. Nell’ambito delle indagini preliminari, Vincenzo Aloi, nipote del capo della cosca Vincenzo Gallace (da tempo in carcere a seguito di una condanna all’ergastolo), viene intercettato mentre parla con un intermediario.
In questa intercettazione il giovane, ormai leader della cosca, afferma, che sta vendendo cocaina a chili nelle più importanti piazze di spaccio del Milanese e del Maceratese. Aloi - sempre secondo gli inquirenti - si sarebbe servito come base dello spaccio di una macelleria e di un ristorante della città di Soverato, in provincia di Catanzaro.
La notizia è quanto mai importante e preoccupante perché conferma il radicamento nella nostra provincia della 'ndrangheta e delle "ndrine" collegate.
L'inchiesta è stata gestita da Nicola Gratteri, Procuratore capo della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.
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