Nello scorso mese di aprile, una mamma di 43 anni si è recata in Questura assieme al figlio di 15 anni, preoccupata per quanto stava accadendo al ragazzo probabilmente vittima di un tentativo di adescamento in rete da parte di un finto poliziotto.
La disavventura era iniziata da qualche tempo quando il figlio giocando alla Play Station con il famoso gioco “Fortnite”, tanto in voga tra i giovani, era entrato in contatto con un soggetto che si era presentato come un poliziotto di 31 anni.
L’uomo aveva intensificato sempre più i contatti con il ragazzo, al quale aveva regalato delle ricariche telefoniche e un paio di scarpe sportive.
La mamma, avendo il sospetto che si potesse trattare di un tentativo di adescamento, dapprima contattò telefonicamente l’uomo invitandolo a smettere dopodichè, avendo quest’ultimo iniziato ad insultare e minacciare il figlio qualora non avesse riallacciato il rapporto di gioco, ha deciso di recarsi in Questura per denunciare l’accaduto.
Le immediate indagini scattate da parte dei poliziotti dell’ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, hanno consentito di verificare come l’uomo oggetto della denuncia fosse residente fuori regione e non fosse un appartenente alla Polizia di Stato come da lui stesso affermato, sicuramente per acquisire fiducia da parte del ragazzo.
Sono in corso ulteriori indagini per verificare se vi possano essere altre vittime del soggetto identificato, non potendo escludere che in altri casi i tentativi di adescamento possano aver originato situazioni piu’ gravi per le vittime.
L’uomo, un 31 enne residente fuori provincia, con precedenti penali per furto e rapina, è stato segnalato alla Procura della Repubblica.
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