"Dito staccato a morsi perché senza biglietto sul treno, basta aggressioni alle forze dell'ordine"
"Esprimo vicinanza ai colleghi feriti del vicino Commissariato di San Benedetto del Tronto e soprattutto alla collega alla quale è stata staccata parte di un dito a morsi. Tutto è avvenuto a seguito di un controllo di un cittadino trovato senza biglietto su di un treno". Lo afferma in una nota Damiano Cioppettini, segretario generale del Siulp Macerata (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia, ndr).
"Le aggressioni ai danni delle forze dell’ordine non accennano a diminuire, anzi aumentano così come il loro livello di gravità. Solo pochi mesi fa, un poliziotto del commissariato di Civitanova Marche ha riportato la frattura del setto nasale perché colpito da un minorenne presso il pronto soccorso dell'ospedale cittadino", aggiunge Cioppettini.
"Sempre più spesso normali interventi di identificazione si trasformano in violente aggressioni alle pattuglie impegnate nel controllo del territorio", precisa il segretario provinciale annunciando come il Siulp abbia inoltrato pochi giorni fa una lettera al Questore di Macerata dove si chiede di "mantenere la specificità del personale della squadra volanti".
"Non è possibile che gli operatori impiegati nel servizio di emergenza 112 siano distolti sistematicamente per essere impiegati in altre mansioni interne. Una scelta gestionale - afferma Cioppettini nella nota - che non condividiamo e che critichiamo con forza perché consideriamo il servizio di emergenza 112 un servizio primario a tutela della cittadinanza".
"Se non riusciamo ad ottenere adeguate risorse dal Ministero, dobbiamo attuare a livello locale opzioni che favoriscano la sicurezza sia del personale dipendente che dei cittadini. Le ultime aggressioni devono rappresentare un punto di svolta affinché si attui una politica a favore della prevenzione della Sicurezza in Provincia. Riteniamo che siano questioni che debbano essere trattate al più presto nei tavoli tecnici che si tengono periodicamente in Prefettura", conclude Cioppettini.
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