Non è bastato l'occultamento e la distruzione delle scritture contabili ad impedire agli uomini della Guardia di Finanza la reale ricostruzione del giro di affari conseguito da una società di Civitanova operante nel settore del commercio all'ingrosso di pelli grezze e lavorate.
Non è bastato neanche il continuo cambio di sede, da Milano fino alla Moldavia, e i vari passaggi di quote societarie per cercare di sfuggire agli organi di controllo, avendo però sempre tenuto il centro di affari nella zona.
La "furba" società, peraltro rivelatasi evasore totale per un'annualità, è stata oggetto di approfondite indagini finanziarie, attraverso le quali i finanzieri hanno quantificato, complessivamente per gli ultimi sei anni di attività, un'evazione ai fini delle imposte sui redditi di oltre 22 milioni di euro ed un'imposta sul valore aggiuntivo esava per circa 3 milioni di euro.
Due sono le persone denunciate, in relazione alle quali è stata proposta alla competente Autorirà Giudiziaria la misura di sicurezza del sequestro preventivo per equivalente fino a concorrenza delle imposte evase.
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