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Cronaca Porto Recanati

Chiuso un altro negozio di cannabis light: due persone denunciate per spaccio a Porto Recanati

Chiuso un altro negozio di cannabis light: due persone denunciate per spaccio a Porto Recanati

Dovrà restare chiuso il negozio di Cannabis Light che da qualche tempo operava a Porto Recanati, con il titolare dell'attività ed un suo collaboratore che dovranno invece rispondere dell'accusa di spaccio. Si sono concluse con questi provvedimenti, infatti, le indagini della Polizia di Stato avviate nei mesi scorsi sui negozi che propongono la vendita di prodotti a base di cannabis. I dettagli dell'operazione sono stati illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si é tenuta in Questura.

Dei negozi specializzati presenti anche nella provincia, l’attenzione è stata rivolta a un esercizio commerciale di Porto Recanati, in possesso di autorizzazioni amministrative.

Al fine di accertare l’iter della vendita e la natura delle sostanze distribuite da tale negozio, sono stati predisposti una serie di servizi di osservazione finalizzati al monitoraggio della clientela del menzionato esercizio commerciale.

L’attività investigativa, condotta senza soluzione di continuità, permetteva agli investigatori della Squadra Mobile di procedere al controllo di un giovane che aveva appena acquistato prodotti. Si procedeva, quindi, al sequestro della sostanza e alle relative analisi presso il Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica della Questura di Macerata che davano esito positivo in quanto la stessa risultava essere vera e propria sostanza stupefacente.

Successivamente la Squadra Mobile procedeva all’ulteriore sequestro di circa 40 diversi prodotti posti in vendita nell’esercizio commerciale per verificare la presenza la percentuale di principio attivo presente.

Pertanto, accertato quanto sopra ed avendo oramai contezza del fatto che dietro l’attività commerciale di cui sopra si celasse, di fatto, una vera e propria attività di spaccio, è stata redatta dettagliata informativa all’Autorità Giudiziaria ai fini dell’emissione di eventuali provvedimenti di competenza.

Ed infatti, da un’accurata analisi ed esame dell’attività di indagine portata avanti dalla Squadra Mobile, la Procura della Repubblica di Macerata incaricava perciò l’Istituto di Medicina Legale e Tossicologia Forense della locale Università degli Studi, al fine di suffragare i risultati degli accertamenti tecnici posti in essere dal Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica.

Dagli accertamenti effettuati presso i laboratori dell’Università, emergeva la conferma che si trattava di “vera e propria” sostanza stupefacente, nella fattispecie marijuana, con principio attivo addirittura di 0,80 %,  idoneo, pertanto,  a procurare effetti droganti con danni alla salute fisica e psichica dei giovanissimi clienti.

Accertato quanto sopra, l’Autorità Giudiziaria procedeva alla contestazione di cui all’art. 73 comma 4 D.P.R. 309/90 in particolare “spaccio di sostanze stupefacenti” nei confronti del rappresentante legale dell’attività commerciale e di uno dei soci di maggioranza ed emetteva decreto di sequestro preventivo delle sostanze stupefacenti presenti nell’esercizio commerciale.

A conclusione dell’indagine, questa mattina gli operatori di Polizia diretti dal Dirigente della Squadra Mobile D.ssa Maria Raffaella ABBATE, hanno dato esecuzione al provvedimento di sequestro preventivo emesso dal GIP presso il Tribunale di Macerata Dott. Manzoni su richiesta del Procuratore Capo Giovanni Giorgio.

Considerata la gravità dei fatti narrati, confermati dagli esami di laboratorio effettuati, si è accertato che l’esercizio commerciale svolgeva l’attività delittuosa di  spaccio di sostanze stupefacenti, sotto una illusoria parvenza di liceità del prodotto venduto e denominato “Marijuana light”. Per questi motivi, il Questore di Macerata  disponeva la chiusura del negozio.

Si sottolinea che l’illecito commercio avveniva quale vendita di “terriccio” o di “prodotto tecnico per ricerca e collezionismo”, così come si desume dalle etichette esplicative poste su ogni confezione dei prodotti

Per questi motivi, di particolare rilevanza per l’Autorità di Pubblica Sicurezza a cui è attribuito il compito di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, il Questore della provincia di Macerata Antonio Pignataro, in prima linea sin dal suo arrivo a Macerata nella lotta contro la droga, ha inteso adottare nei confronti dell’attività ubicata in Porto Recanati, il provvedimento ai sensi dell’Art. 100 del T.U.L.P.S..

 Il provvedimento si è reso necessario soprattutto per tutelare la salute dei ragazzi che acquistano sostanze confezionate ed etichettate in modo ingannevole presso i predetti negozi dove, credendo di acquistare sostanze lecite, acquistano e consumano di fatto vere e proprie sostanze stupefacenti.

 

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