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Cronaca Provincia Macerata

Caporalato nel Maceratese: in un anno denunciati otto imprenditori, oltre 80 i lavoratori sfruttati

Caporalato nel Maceratese: in un anno denunciati otto imprenditori, oltre 80 i lavoratori sfruttati

“Sono stati 103 i provvedimenti di sospensione delle attività imprenditoriali: 33 per aver impiegato manodopera irregolare in misura superiore al 10% del totale dei lavoratori presenti; in alcuni casi la percentuale di lavoratori “in nero” riscontrata è stata pari al 100%; 70 per le gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro”. Questi sono solo alcuni dei dati resi noti dai carabinieri del Nil di Macerata (Nucleo Ispettorato del lavoro) riguardo alle attività di controllo.

I militari,in un anno, hanno effettuato controlli nei confronti di oltre 300 aziende operanti in diversi settori produttivi della provincia: dall’agricoltura, all’edilizia, alla logistica e alla ristorazione.

La costante azione di contrasto al lavoro sommerso, che danneggia i lavoratori ai quali vengono negati i diritti assistenziali e previdenziali, e le aziende che rispettano le regole costrette a fronteggiare la concorrenza sleale degli operatori che intendono abbattere illegalmente i costi di gestione del personale, ha consentito di individuare complessivamente 370 «irregolari» e 103 lavoratori “in nero” a fronte di oltre 1300 lavoratori individuati.

 In alcuni casi  le violazioni riscontrate sono risultate talmente gravi da dover intervenire, in accordo con la Procura della Repubblica di Macerata, al sequestro preventivo delle unità operative, al fine di inibire il protrarsi delle violazioni e soprattutto per impedire il prosieguo delle attività lavorative delle maestranze a fronte del grave pericolo per la loro incolumità.

Per le irregolarità riscontrate sono state contestate sanzioni amministrative e ammende complessive per circa 550.000 euro. Settanta imprenditori sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per non aver rispettato gli obblighi della formazione e informazione e per la mancata sorveglianza sanitaria dei lavoratori dipendenti. Si sono registrati casi di sorveglianza sanitaria attestata falsamente da datori di lavoro con la complicità di compiacenti professionisti, segnalati anch’essi all’autorità giudiziaria.

Sono 18 i titolari di azienda segnalati alla autorità giudiziaria per l’impiego di lavoratori “clandestini” e per il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Le indagini, scaturite dall’approfondimento investigativo sulle istanze di emersione presentate ai sensi del regolamentato “Flussi 2021”, hanno consentito l’individuazione di numerose richieste presentate da datori di lavoro prive dei requisiti necessari e avanzate a fronte di corresponsione di importanti somme di denaro richieste ai cittadini stranieri.

ll Nil di Macerata, nel 2023, è stato impegnato, inoltre, nel contrasto del fenomeno del “caporalato”. A tal proposito è stata svolta una assidua attività preventiva e repressiva di contrasto al fenomeno dello sfruttamento del lavoro e dell’intermediazione illecita massimizzando lo sforzo operativo nei settori ritenuti particolarmente sensibili e interessati dallo sfruttamento lavorativo.

Le indagini di polizia giudiziaria, coordinate dalla procura della Repubblica di Macerata, hanno consentito di denunciare otto persone, di cui una sottoposta a misura cautelare in carcere, per violazioni penali in materia di lavoro, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Nel corso delle indagini sono stati individuati 80 lavoratori impiegati in condizioni di sfruttamento da parte dei “caporali” che, con continue vessazioni e minacce, si sono approfittati del loro stato di bisogno sottopagandoli ed esponendoli a gravi rischi per la salute.

Nel 2023,inoltre,  a seguito di attività d’indagine eseguite e in accordo con la Procura della Repubblica di Macerata, sono stati concessi,inoltre, due permessi di soggiorno a lavoratori sfruttati che hanno consentito loro l’inizio di una nuova vita lavorativa, riuscendo a garantire assistenza e protezione anche con l’ausilio delle organizzazioni di volontariato.

Sono stati effettuati sei sequestri preventivi, adottate una misura cautelare in carcere e due misure cautelari interdittive. Le attività ispettive e investigative sono state svolte dai carabinieri del Nil di Macerata, in costante sinergia con i carabinieri del Comando Provinciale  di Macerata e il Servizio Ispettivo del locale Itl.

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