La marijuana venduta nei negozi, per i quali il questore di Macerata Antonio Pignataro ha disposto oggi la chiusura, è risulta avere un principio attivo non così light: 0,60% di Thc in alcuni casi, un valore superiore a quanto attestato dalle certificazioni e non più lecito. Vendevano sostanza stupefacente a tutti gli effetti, così dicono gli accertamenti di laboratorio, e non “marijuana light” i due negozi tenuti sotto controllo dalla squadra mobile e per i quali questa mattina sono scattati i sigilli. Sugli scontrini, come sulle etichette delle confezioni, comparivano le diciture “terriccio” o “prodotto tecnico per ricerca e collezionismo” per la cui vendita erano autorizzati, ma si sarebbe trattato solo di un espediente.
Una volta accertato che dietro l’attività commerciale autorizzata si celasse, di fatto, una vera e propria attività di spaccio, il Gip di Macerata ha disposto il sequestro dei due negozi sono state sequestrate 807 confezioni di tre tipi di prodotto risultato essere marijuana e altra merce che dovrà essere sottoposta ad analisi al fine di stabilirne l’esatta natura.
Controlli di questo tipo hanno interessato 650 negozi in tutta Italia.
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