A Tolentino niente carne di maiale e visite a tempo per chi vive nei container : scoppia la polemica
Scoppia la polemica sul cibo servito ai terremotati ospiti dello Spazio Cristoforo Colombo, l'area dove sono stati posizionati i container che da qualche giorno a Tolentino accolgono diverse famiglie di sfollati.
"Le pietanze preparate per la mensa del villaggio container non contengono maiale": così, avverte un cartello predisposto dalla ditta che fornisce i pasti. E, inevitabilmente, sono partite le proteste da parte di chi vede in questa scelta una discriminazione verso chi, invece, il maiale vorrebbe mangiarlo e vorrebbe fosse inserito nel menù. "La percentuale di persone che non mangiano maiale è molto bassa rispetto a chi invece non ha di questi problemi" dicono alcuni sfollati "e francamente a sentirci discriminati siamo noi. Non ne possiamo veramente più di mangiare solo il tacchino in tutte le salse". "Quando ho chiesto di avere un po' di sugo in più mi è stato risposto di andare al ristorante" aggiunge un'altra ragazza ospite del villaggio container, sottolineando come la situazione sarà inevitabilmente destinata a peggiorare quando nel villaggio arriveranno tutte le altre persone che ancora si trovano ospiti delle strutture ricettive lungo la costa.
Ma non basta. Ad accendere ulteriormente gli animi c'è il regolamento per le visite di familiari e amici a chi risiede nel villaggio. "I parenti devono registrarsi in segreteria. Tempo massimo di visita, 40 minuti dalla consegna dei documenti". Una modalità che somiglia molto a quelle "carcerarie" e che non risulta gradita a chi vorrebbe trascorrere del tempo con parenti e amici, senza vincoli così stringenti.
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