Cronaca

Macerata, maxi frode fiscale di 200 milioni di euro: sequestrati Rolex, Porsche e una villa a due imprenditori cinesi

Macerata, maxi frode fiscale di 200 milioni di euro: sequestrati Rolex, Porsche e una villa a due imprenditori cinesi

Una colossale frode fiscale da oltre 200 milioni di euro è stata smascherata dalla Guardia di Finanza di Macerata al termine di una lunga e complessa indagine denominata "China Black". L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo marchigiano, ha portato all’emissione di un decreto di sequestro preventivo per oltre 81 milioni di euro, a carico di due imprenditori di origine cinese attivi nei distretti tessile e calzaturiero della regione Marche. Il sequestro, disposto dal GIP del Tribunale di Macerata, ha riguardato disponibilità finanziarie, cinque immobili tra cui una villa, auto di lusso (tra cui due Porsche), gioielli e orologi di valore (Cartier e Rolex), borse griffate e vini pregiati. Tutti beni riconducibili al gestore "di fatto" di una società ritenuta al centro del sistema fraudolento. IL SISTEMA "APRI E CHIUDI" - Al centro dell’inchiesta una società "fantasma" con sede nel Maceratese, formalmente intestata a un prestanome, ma gestita da un imprenditore di origine sinica. L’impresa, operativa per un breve lasso di tempo, ha effettuato massicce importazioni dalla Cina attraverso un articolato schema di triangolazioni commerciali con società di comodo con sede in Bulgaria e Grecia. Sfruttando una particolare procedura doganale, veniva evitato il pagamento dell'Iva nei Paesi di sdoganamento e rinviata la tassazione in Italia, dove però la società acquirente ometteva completamente le dichiarazioni fiscali, pur risultando coinvolta in vendite milionarie. In questo modo, secondo le indagini, venivano occultati redditi per circa 200 milioni di euro. L'attività investigativa ha preso avvio da approfondimenti antiriciclaggio e si è sviluppata tramite l’esame dei conti bancari aziendali, dei documenti contabili e del sistema europeo V.I.E.S. (VAT Information Exchange System). Le incongruenze riscontrate nei dati scambiati con altri Paesi UE hanno fatto emergere l’anomalia: vendite registrate all’estero a favore di una società che in Italia risultava del tutto "sconosciuta al fisco". L’incrocio delle informazioni ha permesso di individuare il vero "dominus" dell’impresa, nonostante l’utilizzo di teste di legno e società "usa e getta". Alla fine, due imprenditori sono stati segnalati all'autorità giudiziaria per violazioni al Decreto Legislativo n. 74/2000 in materia di reati tributari. "L’evasione fiscale - si legge in una nota della Guardia di Finanza - rappresenta un grave ostacolo allo sviluppo economico, distorce il mercato, mina la fiducia nello Stato e danneggia le fasce più deboli della popolazione. Contrastarla è essenziale per favorire equità e giustizia sociale". Il sequestro di beni per 81 milioni di euro assume dunque anche un valore simbolico e sociale, restituendo alla collettività risorse accumulate attraverso l’illegalità. L’operazione "China Black" si inserisce in una più ampia strategia di contrasto ai fenomeni evasivi, a tutela della trasparenza economica e della concorrenza leale. Le indagini sono ancora in corso e, nel rispetto della presunzione d’innocenza, i soggetti coinvolti non possono essere considerati colpevoli fino a una eventuale condanna definitiva.  

17/04/2025 09:40
Civitanova, maxi rissa all’alba all'esterno del Donoma: intervengono le forze dell'ordine

Civitanova, maxi rissa all’alba all'esterno del Donoma: intervengono le forze dell'ordine

Notte movimentata a Civitanova Marche, dove gli agenti della Squadra Volanti del Commissariato sono intervenuti per sedare una rissa scoppiata all’esterno della discoteca Donoma, durante la fase di chiusura della serata infrasettimanale. La segnalazione è giunta alla Sala Operativa nelle prime ore dell’alba. Secondo quanto ricostruito, la lite è nata tra alcuni avventori durante il deflusso dal locale e, in pochi istanti, si è trasformata in un violento scontro che ha coinvolto circa 8-10 persone. Il pronto intervento della polizia di Stato, supportata dai colleghi dell’Arma dei carabinieri, ha consentito di identificare alcuni partecipanti e riportare la calma prima che si verificassero gravi conseguenze fisiche per i presenti. Durante l’intervento è emersa una segnalazione relativa alla possibile presenza di un’arma da fuoco, in mano a uno dei soggetti coinvolti, che tuttavia si era già allontanato dal luogo della rissa. Gli agenti, insieme alle pattuglie dei carabinieri, hanno immediatamente avviato le ricerche, partendo dalle informazioni raccolte sul posto. Le ricerche si sono concretizzate pochi minuti dopo presso la stazione ferroviaria, dove una nuova segnalazione per lite ha permesso l’individuazione di due giovani – entrambi ventenni, di origine nordafricana – sospettati di essere armati. Dopo la perquisizione, non è stata trovata alcuna arma, e la presenza della pistola non ha trovato ulteriori riscontri. La polizia di Stato ha avviato accertamenti per identificare tutti i partecipanti alla rissa e provvedere alla segnalazione alla Procura della Repubblica per il reato di rissa. Inoltre, la Divisione Polizia Anticrimine della Questura sta valutando eventuali misure amministrative nei confronti dei soggetti coinvolti. (Foto di repertorio) 

16/04/2025 17:12
Civitanova, spruzza spray al peperoncino in discoteca: scatta il Daspo urbano per un 24enne

Civitanova, spruzza spray al peperoncino in discoteca: scatta il Daspo urbano per un 24enne

Dopo l’episodio che ha causato il caos in una discoteca di Civitanova Marche, arriva il provvedimento del Questore: per un anno il responsabile non potrà più mettere piede nel locale né nei suoi dintorni. La Polizia di Stato ha emesso un provvedimento di Daspo urbano nei confronti del giovane che, una settimana fa, aveva spruzzato dello spray al peperoncino all’interno di un noto locale della movida civitanovese (il Donoma, ndr), provocando panico tra i presenti e l'interruzione della serata. I fatti erano stati riportati in questo articolo di cronaca: l'intervento dei carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche aveva portato all'identificazione e alla denuncia del responsabile, un 24enne di origine tunisina residente a Porto Recanati. Le accuse a suo carico: porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere, getto pericoloso di cose e lesioni aggravate. A seguito della segnalazione da parte dell'Arma, la divisione Polizia Anticrimine della Questura di Macerata ha avviato un'istruttoria. Conclusi gli accertamenti, il questore ha firmato il provvedimento di divieto di accesso (Dacur): per i prossimi 12 mesi, il giovane non potrà frequentare né il locale dove ha commesso il gesto né quelli situati nelle immediate vicinanze. Il provvedimento rientra nelle misure di prevenzione previste dal cosiddetto "Daspo Willy", adottato per tutelare la sicurezza nei luoghi di aggregazione giovanile e contrastare episodi di violenza o comportamenti pericolosi. Un segnale chiaro - fanno sapere dalla Questura - per ribadire che simili atti non possono essere tollerati e che verranno perseguiti con fermezza.

16/04/2025 16:40
Acqua contro le truffe: Nerea e carabinieri insieme per la sicurezza: "Non aprite agli sconosciuti"

Acqua contro le truffe: Nerea e carabinieri insieme per la sicurezza: "Non aprite agli sconosciuti"

Una campagna di sensibilizzazione senza precedenti per portare il messaggio di prevenzione contro le truffe direttamente sulle tavole degli italiani. È l’iniziativa promossa da Nerea Spa, azienda con sede a Castelsantangelo sul Nera , in collaborazione con l’Arma dei carabinieri. Al centro del progetto, la produzione di 10 milioni di bottiglie d’acqua minerale Nerea – nei formati da 1,5 e 2 litri – con in etichetta il logo istituzionale dell’Arma e un chiaro invito: “Non aprire la porta agli sconosciuti, chiama il 112 in caso di dubbi”. L’obiettivo è informare e sensibilizzare soprattutto le persone anziane o fragili, più spesso vittime di truffe subdole e psicologicamente impattanti. Il messaggio è semplice, ma potente, e sfrutta un canale quotidiano e diretto come quello della bottiglia d’acqua per arrivare nelle case e fare prevenzione in modo capillare.“Le truffe – ricorda l’azienda – sono un fenomeno molto diffuso e colpiscono chi è più vulnerabile, lasciando dietro di sé non solo un danno economico, ma anche un senso di colpa e un trauma emotivo difficile da superare”. Spesso i truffatori si fingono appartenenti alle forze dell’ordine o approfittano del legame emotivo con la vittima per carpirne la fiducia. Da qui nasce l’esigenza di agire anche sul fronte della prevenzione culturale, affinché i cittadini possano riconoscere i tentativi di raggiro e proteggersi adeguatamente. Il progetto si inserisce nel più ampio impegno di Nerea Spa e della sua fondazione filantropica, la Fondazione Maria Grazia Balducci Rossi – ETS, che da 25 anni è attiva nel supporto alle persone in difficoltà. L’amministratore delegato, Tommaso Rossi, sottolinea: “Ci sentiamo in dovere di fare la nostra parte. Questa campagna nasce dal nostro costante impegno per i più fragili: oggi, uniamo le forze con l’Arma dei carabinieri per affrontare un problema sociale con strumenti concreti ed efficaci”. Oltre al messaggio sulle etichette, la campagna invita a consultare il sito istituzionale www.carabinieri.it, dove è disponibile una sezione dedicata ai principali tipi di truffe e ai consigli utili per evitarle.   Un’iniziativa che coniuga responsabilità sociale, comunicazione efficace e prevenzione, portando la cultura della sicurezza là dove può fare davvero la differenza: nelle case, tra le mani di chi ha più bisogno di sentirsi protetto.

16/04/2025 16:14
Montecassiano, hashish in casa e marijuana nascosta: denunciati due fratelli

Montecassiano, hashish in casa e marijuana nascosta: denunciati due fratelli

Nell’ambito delle attività di contrasto al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, i carabinieri della Stazione di Montecassiano hanno denunciato all’autorità giudiziaria due fratelli di 27 e 24 anni residenti a Montecassiano per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nell’ambito dell’operazione condotta, i carabinieri hanno eseguito una perquisizione domiciliare nell’abitazione dei due giovani fratelli, entrambi già noti alle forze dell’ordine, rinvenendo 50 grammi di hashish, suddivisi in due confezioni, ulteriori 11 grammi di hashish rinvenuti occultati nella giacca di uno dei due giovani, 2 involucri di cellophane contenenti 18 grammi di marijuana. Tutta la droga è stata sequestrata e assunta in carico in attesa di versamento all’ufficio corpi di reato.  

16/04/2025 10:40
Tolentino piange Nazzareno Bordi: anima gentile del teatro cittadino

Tolentino piange Nazzareno Bordi: anima gentile del teatro cittadino

Tolentino piange la scomparsa di Nazzareno Bordi, scomparso all’età di 86 anni. Figura amatissima in città, Bordi è stato un pilastro del panorama teatrale locale, contribuendo con il suo talento e la sua umanità a far crescere la scena artistica tolentinate. Tra i primi protagonisti del Gruppo Teatro Tolentino, Bordi ha lasciato il segno con interpretazioni memorabili in spettacoli come Aspettando Godot, Perché Perché Mari e molti altri. Fu anche tra i partecipanti de La Cortigiana, uno dei primi lavori della nascente Compagnia della Rancia, fondata da Saverio Marconi, che oggi lo ricorda con affetto e gratitudine: "Ciao Nazzareno, grazie della tua gentilezza, del tuo talento d’attore e grazie per essere stato testimone dell’inizio della storia teatrale di Tolentino. Grazie con tutto il mio cuore e tutto il mio affetto per avermi aiutato ad essere quello che sono", ha dichiarato Marconi, attuale direttore artistico della compagnia". Il ricordo di Nazzareno Bordi è vivo anche tra le nuove generazioni del teatro amatoriale: l’associazione Le Mezze Facce lo saluta con un commosso "Ciao Nazzareno, infinitamente riconoscenti". Nazzareno lascia la moglie Graziella, i figli Giampiero e Maurizio, i nipoti e un pronipote. I funerali si terranno oggi alle ore 10 nella chiesa dello Spirito Santo, con partenza dalla sala del commiato Terracoeli. La famiglia ha richiesto che eventuali offerte vengano devolute alla Lega del Filo d’Oro, realtà da sempre vicina ai più fragili.

16/04/2025 10:33
Tenta di nascondere l’hashish in bocca: giovane segnalato ed espulso dall'Italia

Tenta di nascondere l’hashish in bocca: giovane segnalato ed espulso dall'Italia

Quando ha visto arrivare la polizia e la guardia di finanza, ha cercato di disfarsi della droga infilandosela in bocca. Ma il gesto non è sfuggito agli agenti impegnati nei controlli al terminal degli autobus di Fermo. Invitato a sputare l’hashish, il giovane – un ragazzo di origini tunisine – ha provato a liberarsene lanciandolo sulla pensilina della fermata. Un tentativo inutile: la sostanza è stata recuperata dagli agenti e sottoposta a sequestro. Il giovane aveva nascosti circa quattro grammi di hashish. Dopo la segnalazione alla Prefettura come assuntore di stupefacenti, è stato invitato a presentarsi in Questura per regolarizzare la sua posizione. La verifica però non ha portato all’emissione di un permesso di soggiorno: il ragazzo, infatti, non possedeva i requisiti necessari e ora dovrà lasciare autonomamente il territorio nazionale per evitare il rimpatrio coatto. Durante i controlli interforze nel capoluogo fermano sono state identificate complessivamente 148 persone e sono state elevate 30 sanzioni per violazioni al Codice della strada, con il ritiro di 4 documenti. Intanto, a Lido Tre Archi, nel corso di un’attività parallela, l’unità cinofila della guardia di finanza ha rinvenuto quasi un etto di hashish nascosto tra le aiuole. Poco distante, sono state trovate anche cinque stecche in alluminio contenenti la stessa sostanza. La droga, sequestrata a carico di ignoti, è ora oggetto di indagini per risalire allo spacciatore responsabile.

15/04/2025 19:43
Macerata, incendio alla Orim:  assoluzione piena per Mancini e la società. “Il fatto non sussiste”

Macerata, incendio alla Orim: assoluzione piena per Mancini e la società. “Il fatto non sussiste”

Con una sentenza definitiva, il Tribunale ha posto fine a un lungo e complesso procedimento penale legato all’incendio dello stabilimento Orim di Piediripa di Macerata, avvenuto il 6 luglio 2018. Il giudice, Andrea Belli, ha pronunciato oggi la piena assoluzione dell’ingegner Alfredo Mancini e della società Orim, con la formula più ampia prevista dal codice: “perché il fatto non sussiste”. Le ipotesi accusatorie erano gravi: secondo la Procura, l’incendio avrebbe trovato causa o aggravamento in presunte violazioni delle normative ambientali e antincendio. In particolare, si sosteneva che all’interno dell’impianto fossero presenti sostanze pericolose e liquidi infiammabili oltre i limiti consentiti dal certificato di prevenzione incendi. Da qui, la contestazione di responsabilità anche per il parziale inquinamento della falda acquifera e del vicino corso d’acqua, dovuto al dilavamento delle acque usate per le operazioni di spegnimento. Dopo anni di dibattimento, arricchito da complesse perizie tecniche e un confronto serrato tra accusa e difesa, il Tribunale ha accolto in pieno la ricostruzione difensiva. L’istruttoria ha accertato l’assoluta regolarità dell’operato della Orim, sia sul piano autorizzativo che gestionale. "Nessuna violazione ambientale, nessun superamento dei limiti di sicurezza, nessuna carenza nei controlli interni": è questo quanto è emerso dalle indagini approfondite e dai contributi dei consulenti tecnici della difesa. Il giudice ha inoltre escluso qualsiasi responsabilità dell’azienda nella gestione dell’incendio, interamente affidata ai vigili del fuoco, i quali operarono in autonomia, facendo scelte operative poi oggetto di ampio dibattito tecnico durante il processo. Il Tribunale ha rigettato anche le contestazioni relative all’assenza di un modello organizzativo ex D.Lgs. 231/2001, ritenute infondate alla luce dell’accurata ricostruzione fornita dalla difesa, che ha evidenziato l’esistenza di procedure rigorose e adeguate ai rischi dell’attività. La società Orim, tramite una nota, ha espresso profonda soddisfazione per l’esito del processo: “Questa sentenza restituisce verità e serenità, riconoscendo l’integrità e la correttezza dell’ingegner Alfredo Mancini e di tutta la nostra organizzazione. Un ringraziamento speciale va agli avvocati Paolo Giustozzi, Nicola Perfetti e Donatello Prete, per la straordinaria professionalità e competenza con cui hanno affrontato questa lunga vicenda giudiziaria”.   

15/04/2025 18:17
Loro Piceno, si finge carabiniere online per truffare una donna: denunciato

Loro Piceno, si finge carabiniere online per truffare una donna: denunciato

Si era presentato come un appartenente alle forze dell'ordine, ma dietro quel profilo social c'era un truffatore. I carabinieri della stazione di Loro Piceno hanno denunciato per truffa un operaio 56enne, residente a Tolentino, già noto alle forze dell’ordine, che avrebbe raggirato una donna di 60 anni residente nell'entroterra maceratese. L'uomo, secondo quanto ricostruito dai militari, aveva creato un falso profilo social per entrare in contatto con la vittima. Spacciandosi per un carabiniere e instaurando un clima di fiducia, era riuscito a carpire la confidenza della donna. Quando ha scoperto che la donna era alla ricerca di un'auto usata, si è offerto di aiutarla e, poco dopo, le ha comunicato di aver trovato un'occasione imperdibile: una Fiat Punto a metano disponibile a Macerata. Fingendo di aver già versato una caparra per bloccare l'acquisto, si è recato a casa della vittima per chiedere un rimborso di 500 euro in contanti. Ai primi sospetti della donna, che chiedeva maggiori dettagli e il contatto del venditore, l’uomo ha abbandonato velocemente l'abitazione, con la scusa di dover iniziare un turno di servizio. L'auto promessa si è rivelata inesistente. Determinante per risalire all'identità del truffatore è stata l’attività investigativa dei carabinieri, che hanno analizzato le utenze telefoniche coinvolte e incrociato i dati con altri elementi noti alle forze dell’ordine. L'indagato è stato quindi deferito all'autorità giudiziaria.    

15/04/2025 15:30
Sfonda la porta con un’ascia per aggredire la moglie: arrestato 50enne per maltrattamenti

Sfonda la porta con un’ascia per aggredire la moglie: arrestato 50enne per maltrattamenti

Ha impugnato un'ascia e sfondato la porta della camera da letto dove si era rifugiata la moglie, urlandole che l'avrebbe uccisa. La donna, terrorizzata, è riuscita a fuggire e trovare riparo presso i vicini di casa, dove ha potuto chiamare i carabinieri. È accaduto nella notte tra venerdì e sabato scorsi in una zona residenziale di Monte Roberto, in provincia di Ancona. Protagonista dell’aggressione un uomo di 50 anni, di origine macedone, arrestato dai militari con le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l’episodio è stato l'apice di una lunga escalation di violenze domestiche che la vittima avrebbe subito da almeno due anni. La donna ha raccontato agli investigatori una quotidianità fatta di aggressioni fisiche, insulti, minacce e atti persecutori. L'ultimo episodio è avvenuto pochi giorni fa, quando l’uomo, accecato dalla gelosia e convinto di un presunto tradimento, ha inseguito la moglie nella camera da letto con in mano un’ascia, minacciandola di morte: "Questa sera ti ammazzo", le avrebbe urlato. Dopo averle rotto il cellulare, l’ha vista barricarsi nella stanza, ma ha provato a sfondare la porta a colpi d’ascia. La donna è riuscita a uscire da un’altra via e a rifugiarsi nell'abitazione dei vicini, da dove ha chiamato i carabinieri. Nel frattempo, il 50enne si è recato con la stessa ascia in mano presso la casa del presunto amante della moglie, sfondando anche quella porta. All’interno però non c’era nessuno. Dopo il tentativo fallito, è tornato nella propria abitazione, dove poco dopo è stato raggiunto dai militari dell'Arma. Non era la prima volta che la donna si rivolgeva alle forze dell’ordine. Già a gennaio aveva sporto denuncia contro il marito per un episodio avvenuto in auto: dopo un litigio, l’uomo avrebbe sfondato il parabrezza con la stessa ascia e il giorno successivo l’avrebbe picchiata, rompendole un dito. La donna aveva riportato una prognosi di 30 giorni. Dal 2024, ha riferito ancora la vittima, il marito avrebbe iniziato a pedinarla e a controllarle il telefono, alimentando un clima costante di intimidazione. Il 50enne, difeso dall’avvocato Antonio Gagliardi, è stato arrestato e condotto in caserma. Nella giornata di oggi, la giudice per le indagini preliminari Sonia Piermartini ha convalidato l’arresto, disponendo per l’uomo gli arresti domiciliari, il divieto di comunicazione con la consorte e l’applicazione del braccialetto elettronico, che verrà attivato non appena sarà disponibile. Intanto, la donna è sotto protezione e seguita da un centro antiviolenza del territorio. I carabinieri continuano a monitorare la situazione per garantire la sua sicurezza.

14/04/2025 19:08
Fuga spericolata a Macerata, 45enne fermato dopo inseguimento: era alla guida di un’auto rubata

Fuga spericolata a Macerata, 45enne fermato dopo inseguimento: era alla guida di un’auto rubata

Notte movimentata a Macerata, dove gli agenti della Squadra Volante sono intervenuti in seguito al tentativo di fuga di un veicolo rubato. L’episodio è avvenuto nelle prime ore del 14 aprile, nel corso di controlli ordinari sul territorio. Una pattuglia ha intercettato una Fiat Panda sospetta in via Puccini, intimando l’alt al conducente. Alla vista della polizia, però, il conducente ha premuto sull’acceleratore, dando il via a un pericoloso inseguimento a folle velocità per le vie cittadine, percorrendo anche strade contromano. La fuga si è conclusa all’altezza di via Niccolai, dove gli occupanti del mezzo hanno abbandonato il veicolo e sono fuggiti a piedi. Uno dei due, identificato poi come il conducente, è stato bloccato dagli agenti dopo un breve inseguimento a piedi. Dagli accertamenti immediati è emerso che la Fiat Panda era stata rubata il giorno precedente a Recanati. All’interno del veicolo sono state trovate canne da pesca di sospetta provenienza furtiva, mentre nei pressi è stato recuperato uno zainetto abbandonato durante la fuga, contenente una torcia, un coltello, guanti da lavoro e una maschera di carnevale: oggetti che fanno ipotizzare l’intenzione di commettere reati predatori. Il soggetto fermato è un italiano di 45 anni, pluripregiudicato, residente in un comune della provincia, privo di patente di guida in quanto revocata. È stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica per i reati di ricettazione e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere. Nei suoi confronti è stata inoltre disposta dal questore di Macerata la misura del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno in città per tre anni.

14/04/2025 15:46
Corridonia, guida ubriaco sulla SS77: 23enne denunciato dai carabinieri

Corridonia, guida ubriaco sulla SS77: 23enne denunciato dai carabinieri

Fine settimana di controlli sulle strade del Maceratese da parte dei carabinieri, impegnati in attività mirate al contrasto di comportamenti pericolosi per la sicurezza pubblica. Due i principali interventi condotti dai militari in distinte località dell’entroterra. Nel corso di un servizio di pattugliamento lungo la Strada Statale 77, nel territorio comunale di Corridonia, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Macerata hanno fermato un giovane operaio di 23 anni, incensurato, residente in un comune dell’entroterra. Sottoposto ad accertamento etilometrico, il conducente è risultato positivo con un tasso alcolemico pari a 1,65 g/l, ben oltre il limite legale di 0,5 g/l. I militari hanno provveduto al ritiro immediato della patente di guida e all’affidamento dell’auto a una persona di fiducia. Il giovane è stato denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza. A Cingoli, invece, durante un controllo del territorio, i carabinieri della locale Stazione hanno identificato e controllato un 27enne di origini marocchine, anche lui residente nell’entroterra, trovandolo in possesso di 0,2 grammi di hashish, contenuti in un involucro in cellophane.La sostanza stupefacente è stata sequestrata, mentre al giovane è stata contestata una violazione amministrativa ai sensi dell’art. 75 del D.P.R. 309/1990. È stata inoltre inoltrata segnalazione alla Prefettura di Macerata per uso personale di sostanze stupefacenti.   I controlli dei carabinieri proseguiranno anche nei prossimi giorni, in particolare durante i fine settimana, per garantire sicurezza sulle strade e contrastare l’uso di alcool e droga tra i più giovani.  

14/04/2025 15:12
Porto Recanati, finta avances e furto di un Rolex da 25mila euro: denunciata coppia

Porto Recanati, finta avances e furto di un Rolex da 25mila euro: denunciata coppia

Continuano senza sosta i controlli e le attività investigative da parte dei carabinieri della provincia di Macerata, impegnati nel contrasto ai reati predatori. Nelle ultime ore, due distinti episodi di furto aggravato hanno portato al deferimento all’autorità giudiziaria di quattro persone, grazie al lavoro delle Stazioni di Porto Recanati e Civitanova Marche Alta. A Porto Recanati, i militari dell’Arma hanno individuato e denunciato due giovani di origine spagnola, un uomo di 26 anni e una donna di 27, entrambi domiciliati a Milano. Le indagini, partite dalla denuncia di un 84enne del posto, hanno permesso di ricostruire l’accaduto: l’anziano, mentre passeggiava nel centro cittadino, era stato avvicinato da una donna straniera che aveva tentato un approccio di natura sessuale. L’uomo aveva declinato le avances, ma solo in seguito si era accorto di non avere più al polso il suo orologio Rolex Daytona, del valore stimato in circa 25.000 euro. Grazie all'analisi dei sistemi di videosorveglianza, i carabinieri sono riusciti a identificare sia la donna, ritenuta l’autrice materiale del furto, sia il complice che la attendeva poco distante a bordo di un'auto. I due sono stati deferiti per furto aggravato in concorso. Civitanova Marche Alta: furto in centro commerciale, denunciate due donne. A Civitanova Marche Alta, invece, i Carabinieri hanno denunciato due donne, una 47enne di origine bosniaca con precedenti penali e una coetanea albanese incensurata, entrambe residenti nella provincia di Fermo. Le due sono ritenute responsabili di un furto di capi d’abbigliamento avvenuto lo scorso 1° marzo in un noto centro commerciale della costa. Anche in questo caso è stato fondamentale il contributo delle immagini di videosorveglianza, che hanno consentito ai militari di ricostruire la dinamica dei fatti e identificare le due responsabili. Entrambe sono state deferite per furto aggravato in concorso. Le due operazioni confermano l’efficacia della rete investigativa e la costante attenzione delle forze dell’ordine nei confronti della sicurezza del territorio.  

14/04/2025 14:44
Famiglia intossicata dal monossido: salvati dal pianto del figlio

Famiglia intossicata dal monossido: salvati dal pianto del figlio

È stato il pianto insistente del loro bambino a salvarli. Una giovane famiglia di Fabriano – padre, madre e un bimbo piccolo – è stata colpita da una principio di intossicazione da monossido di carbonio nella notte tra sabato e domenica, ma è riuscita a mettersi in salvo appena in tempo. Intorno all’1.30, i genitori hanno contattato il 118 dell’ospedale di Fabriano preoccupati per i continui rigurgiti del figlio e per il suo pianto inconsolabile. Anche loro cominciavano ad accusare malesseri diffusi, senza riuscire a capirne l’origine. All’arrivo del personale sanitario, la situazione è apparsa subito sospetta. I soccorritori hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco e dei carabinieri della compagnia locale. I pompieri, grazie alle strumentazioni in dotazione, hanno rilevato un’elevata concentrazione di monossido di carbonio all’interno dell’abitazione. La famiglia è stata immediatamente trasferita all’ospedale di Jesi, dove è stata presa in carico per le cure necessarie. Fortunatamente, nessuno è in pericolo di vita. Nel frattempo, i vigili del fuoco hanno arieggiato l’appartamento e allertato i tecnici della società che gestisce la rete del gas. Gli addetti hanno interrotto l’erogazione e identificato il problema: un malfunzionamento della caldaia posizionata all’interno dell’abitazione, da cui si è originata la pericolosa fuoriuscita di gas. Un episodio che si è concluso senza gravi conseguenze solo grazie alla prontezza d’animo dei genitori e alla segnalazione inconsapevole del piccolo, la cui reazione ha probabilmente evitato una tragedia.

14/04/2025 12:47
Dall’autostrada alla statale: uomo in stato confusionale ritrovato dopo ore di ricerche

Dall’autostrada alla statale: uomo in stato confusionale ritrovato dopo ore di ricerche

Una mattinata di apprensione si è conclusa fortunatamente senza gravi conseguenze grazie all’intervento tempestivo della polizia stradale. Un uomo, residente nel Pescarese, è stato ritrovato in stato confusionale dopo aver abbandonato la propria auto sull’autostrada A14 e aver vagato per chilometri fino a raggiungere la statale Adriatica. Tutto è cominciato intorno alle 8 di questa mattina, quando alla sottosezione autostradale di Porto San Giorgio è giunta una segnalazione: un’auto ferma nell’area di servizio "Piceno" in direzione nord, nel territorio di Campofilone (Fermo), senza traccia del conducente. Gli agenti, giunti sul posto, hanno subito raccolto le prime testimonianze, tra cui quella di un camionista che aveva notato un uomo scendere dal veicolo e scavalcare la recinzione dell’autostrada. È così scattata una complessa operazione di ricerca tra rovi e sterpaglie lungo il perimetro dell’A14. Le tracce dell’uomo hanno condotto i poliziotti fino alla SS16 Adriatica, dove nel frattempo erano giunte nuove segnalazioni: qualcuno lo aveva visto camminare confusamente ad Altidona, sempre in provincia di Fermo. Poco dopo, il ritrovamento: l’uomo è stato individuato nei pressi del circolo nautico di Marina di Massignano, in provincia di Ascoli Piceno. Ancora visibilmente disorientato, è stato affidato alle cure dei sanitari del 118. Le sue condizioni, per fortuna, non destano preoccupazioni. Resta da chiarire cosa abbia spinto l’uomo ad allontanarsi in quel modo così improvviso e pericoloso.

13/04/2025 15:20
Scoperti con hashish in un garage: segnalati tre giovani a Montecassiano

Scoperti con hashish in un garage: segnalati tre giovani a Montecassiano

I Carabinieri della Stazione di Montecassiano, hanno segnalato alla Prefettura di Macerata tre giovani del posto, due di 23 anni e uno di 20, trovati in possesso di sostanza stupefacente per uso personale non terapeutico. I militari, nel corso di servizi preventivi di controllo del territorio e di contrasto al fenomeno dello spaccio di stupefacenti, hanno notato e sottoposto a controllo, nella frazione Sambucheto, i tre giovani all’interno di un garage seminterrato. Il primo è stato trovato in possesso di uno spinello, confezionato con l’hashish, il secondo con circa due grammi di hashish e il terzo con un grammo. Le sostanze rinvenute sono state sequestrate amministrativamente e messe a disposizione dell'Autorità competente.

13/04/2025 11:05
Civitanova, rinviato a giudizio per lesioni verso una dipendente il presidente della Civita. S

Civitanova, rinviato a giudizio per lesioni verso una dipendente il presidente della Civita. S

CIVITANOVA - Il presidente del Consiglio di Amministrazione della Civita.S, Antonio Carusone, è stato rinviato a giudizio con l'accusa di aver causato gravi lesioni personali alla dipendente Lusi fattori. L'incidente è stato oggetto di un procedimento penale pendente presso il Tribunale di Macerata, con il giudice Domenico Potetti che ha disposto la prosecuzione del processo per il dibattimento. Carusone è difeso dall'avvocato Gabriele Cofanelli, mentre Fattori si è costituita parte civile con l'avvocato Olindo Dionisi. Secondo l'accusa del Pubblico Ministero,  Rosanna Buccini, Carusone avrebbe agito con “imperizia, negligenza e imprudenza, nonché nell'inosservanza delle norme in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro”, causandole “lesioni personali gravi”, che hanno avuto un impatto significativo sulla vita quotidiana di Fattori. Il danno psichico, riconosciuto e certificato dall'INail come malattia professionale, si sarebbe manifestato "con disturbi psicosomatici e psicologici gravi". Il fatto si inserisce nel contesto di un più ampio scontro tra Fattori e la Civita.S, la società comunale che si occupa dell'accertamento e riscossione dei tributi locali, e il licenziamento di Fattori avvenuto il 29 gennaio 2020. Fattori, inquadrata al I livello come capo dei servizi tributi, ha denunciato di aver svolto mansioni superiori e sproporzionate rispetto alla sua qualifica, con l'aggravante di una gestione che ha comportato gravi problematiche psicologiche e professionali. Il licenziamento, giudicato nullo e ritorsivo da Fattori, è oggetto di un processo separato, con Fattori assistita dall'avvocato Luca D'Andrea del Foro di Ancona. Nel frattempo, un’altra vicenda giudiziaria ha visto Fattori vittoriosa. Gli avvocati Francesco Acquaroli e Stefano Filippetti hanno ottenuto una sentenza favorevole nella causa di giustizia contabile relativa alla mancata riscossione della tassa rifiuti dovuta dall’ospedale per gli anni 2006/2012. La Corte dei Conti ha escluso la responsabilità di Fattori, definendo "inammissibile" l’appello della Procura regionale, e confermando che non vi sono profili di responsabilità a suo carico. Nel giudizio, la Corte ha sottolineato il “clima di ostilità” nei confronti di Fattori, determinato dal suo impegno nella definizione della vicenda legata all'A.S.U.R., nonostante la sua sanzione disciplinare per essersi esposta pubblicamente sulla questione. (L'avvocato Francesco Acquaroli) La vicenda legale che ha visto coinvolta Fattori per anni sembra  giungere a una svolta, con i legali che parlano di un “Davide contro Golia” e si dichiarano fiduciosi nell’ottenere giustizia. "La lunga battaglia legale sta mettendo in luce la competenza e onestà di Fattori, che per anni ha guidato la Civita.S con serietà e dedizione", conludono. (Lusi Fattori) 

12/04/2025 17:35
Tragedia a San Severino: ciclista 33enne muore travolto da un mezzo agricolo

Tragedia a San Severino: ciclista 33enne muore travolto da un mezzo agricolo

Un drammatico incidente si è verificato nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 13:30, lungo la Strada Settempedana, non lontano dall’ospedale di San Severino Marche. Un giovane ciclista di 33 anni, Pietro Fabiani, residente a Montecassiano, ha perso tragicamente la vita dopo essere stato travolto da un mezzo agricolo. Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri della Compagnia di Tolentino, il 33enne avrebbe perso il controllo della bicicletta, finendo a terra. Successivamente è stato travolto da un mezzo agricolo che viaggiava nella stessa direzione. Sul posto sono intervenuti tempestivamente i sanitari del 118 e i militari dell’Arma, ma per il giovane non c’è stato nulla da fare: è deceduto sul colpo. I soccorritori hanno potuto soltanto constatarne il decesso. Il tratto di strada interessato è stato chiuso al traffico il tempo necessario per consentire i rilievi tecnici e garantire la sicurezza dell’area. Le forze dell’ordine stanno lavorando per chiarire con esattezza la dinamica dell’accaduto. La notizia ha profondamente scosso le comunità di San Severino e Montecassiano. Il magistrato ha disposto un accertamento medico legale sul corpo del 33enne.

12/04/2025 14:28
Serrapetrona, auto si schianta contro i dissuasori all'uscita della superstrada: interviene l'eliambulanza

Serrapetrona, auto si schianta contro i dissuasori all'uscita della superstrada: interviene l'eliambulanza

Un incidente stradale si è verificato questa mattina, poco prima delle 12, sulla superstrada (SS 77 della Val di Chienti) in direzione mare, all'uscita di Serrapetrona. Per cause da accertare, un’automobilista ha perso il controllo del veicolo, finendo contro i dissuasori di sicurezza posti lungo la carreggiata. L’impatto ha causato diversi danni al mezzo e ha coinvolto due persone a bordo, che sono state prontamente soccorse dai sanitari del 118. Vista la gravità della situazione, è stato richiesto anche l'intervento dell'eliambulanza per il trasporto di uno dei feriti verso l'ospedale. Entrambi i coinvolti sono stati trasportati in ospedale, ma le loro condizioni non sembrano essere critiche. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti anche i vigili del fuoco per mettere in sicurezza l'area e la polizia stradale, che ha provveduto a ricostruire la dinamica dell'incidente e a gestire il traffico, che ha subito rallentamenti a causa dell’operazione di soccorso.

12/04/2025 13:39
Camerino, rubano generi alimentari in un supermercato: denunciati tre uomini

Camerino, rubano generi alimentari in un supermercato: denunciati tre uomini

i carabinieri del N.O.R.M. – Aliquota Radiomobile – della Compagnia di Camerino hanno denunciato in stato di libertà tre cittadini di nazionalità macedone, rispettivamente di 51, 46 e 20 anni, tutti residenti nel comune di Camerino, per il reato di furto aggravato. Nel pomeriggio di ieri, all’interno di un noto supermercato situato nel centro cittadino, i tre sono stati sorpresi mentre tentavano di asportare diversi prodotti alimentari. I militari, prontamente intervenuti, hanno accertato che la merce rubata era stata occultata all’interno dei cappotti indossati dai soggetti.   La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita all’attività commerciale. I tre sono stati deferiti all’autorità giudiziaria competente.

12/04/2025 12:17
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