Nella serata di ieri, i carabinieri della Stazione di Camerino hanno denunciato all'autorità giudiziaria due donne, una 39enne e una 69enne, entrambe residenti nella provincia di Macerata, con l'accusa di furto aggravato. Le due donne sono state fermate all'uscita di un supermercato camerte. Durante il controllo, i militari hanno accertato che le donne avevano rubato generi alimentari e cosmetici, nascondendoli nelle tasche dei loro cappotti. La merce è stata interamente recuperata e restituita al gestore del supermercato.
Nel frattempo, i carabinieri di Matelica, su ordine dell'Autorità Giudiziaria di Macerata, hanno arrestato un 28enne residente a Esanatoglia. L'uomo dovrà scontare una pena di 4 mesi di reclusione per il reato di porto abusivo di armi. Rinvenuto e arrestato dai militari, il 28enne è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Fermo, dove dovrà scontare la pena stabilita dall’autorità giudiziaria.
Nella notte tra giovedì e venerdì, vi è stato un tentativo di furto a Porto Recanati. Una banda di cinque malviventi, armati di una mazza, ha sfondato la vetrata del centro scommesse situato in piazza del Borgo, ma è stata costretta a fuggire a mani vuote grazie alla prontezza dei vicini e all'intervento tempestivo delle forze dell'ordine.
Secondo la ricostruzione dei fatti, poco dopo la mezzanotte, i ladri hanno colpito con violenza la porta a vetri del locale, provocando un frastuono che ha attirato l'attenzione dei residenti. Alcuni di loro, sentendo i rumori sospetti, non hanno esitato a contattare i carabinieri. Sul posto sono arrivati rapidamente i militari, ma quando sono giunti, i malviventi si erano già dileguati, fuggendo nelle vie secondarie del quartiere.
All'interno del centro scommesse, i ladri hanno rovistato alla ricerca di denaro, ma non hanno trovato nulla. L'incasso della giornata, infatti, era stato già ritirato dal titolare, che ha evitato che i malviventi potessero fare bottino.
Le indagini sono in corso e la caccia alla banda è ufficialmente iniziata. I carabinieri stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza per cercare di risalire all’identità dei malviventi, che potrebbero aver compiuto altri reati nella zona.
Grave incidente nel tardo pomeriggio di oggi, poco prima delle 18:30, lungo la strada provinciale 71, dove due autovetture sono rimaste coinvolte in uno scontro. A seguito dell’impatto, uno dei veicoli è finito fuori strada.
Sul posto sono intervenuti prontamente i vigili del fuoco del distaccamento di San Benedetto del Tronto, che hanno proceduto all’estrazione del conducente rimasto incastrato nell’abitacolo. L’uomo è stato immediatamente affidato alle cure dei sanitari del 118, che, valutata la gravità delle sue condizioni, hanno richiesto l’intervento dell’eliambulanza per il trasporto urgente in ospedale.
Anche il passeggero dell'altra auto coinvolta nel sinistro è stato assistito dal personale sanitario, seppure in condizioni meno critiche. Terminate le operazioni di soccorso, i vigili del fuoco hanno provveduto alla messa in sicurezza dei mezzi e dell’area interessata dall'incidente. Sul posto anche le forze dell’ordine per i rilievi di rito e la gestione del traffico, che ha subito rallentamenti.
Nella mattinata di ieri, 3 aprile, la Squadra Mobile della Questura ha eseguito l’ordine di esecuzione per la carcerazione nei confronti di un cittadino extracomunitario di origini gambiane, di 26 anni, domiciliato a Macerata. Il provvedimento è stato emesso dall’Ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, in seguito a una serie di reati commessi dall’uomo nel corso degli ultimi anni.
Il 26enne, già noto alle forze dell’ordine per diversi crimini contro la persona e per reati legati agli stupefacenti, si è reso protagonista di numerosi episodi che hanno suscitato preoccupazione e allarme nella comunità maceratese. Le sue azioni, che vanno dalle minacce alle lesioni, fino a un tentato omicidio, hanno coinvolto sia connazionali che persone di altre nazionalità.
Il provvedimento di carcerazione è stato emesso in seguito alla violazione delle misure cautelari a cui l'uomo era sottoposto, ovvero gli arresti domiciliari, per un precedente reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Dopo gli accertamenti di rito, il 26enne è stato tradotto presso la Casa di reclusione di Fermo, dove dovrà scontare una pena di un anno e dieci mesi di reclusione per i crimini commessi.
I carabinieri del Comando Stazione di Mogliano, in collaborazione con i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno portato a termine un'importante attività ispettiva nell'ambito dei controlli di sicurezza sul lavoro nel settore edile. L'intervento si è svolto presso un cantiere di ristrutturazione, ubicato nel centro di Petriolo, dove si stavano effettuando lavori sia interni che esterni.
Durante i controlli, è emerso che l’impresa edile coinvolta non aveva adottato le necessarie misure di sicurezza, in particolare per quanto riguarda le impalcature e i ponteggi. Il titolare dell’impresa, con sede legale a Corridonia, non aveva predisposto le adeguate opere provvisionali per evitare il rischio di caduta di persone o materiali, una grave violazione delle normative in materia di sicurezza sul lavoro.
A seguito degli accertamenti, il socio dell’impresa è stato denunciato all’autorità giudiziaria per non aver preso le dovute precauzioni, violando le disposizioni che regolano la sicurezza nei cantieri edili. Inoltre, l’impresa è stata sanzionata con una multa di 9.112,57 euro e ha ricevuto la prescrizione di regolarizzare immediatamente lo stato dei luoghi, al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza richieste dalla legge.
Controlli sulla lotta al lavoro nero: richeista la sospensione di un'attività di autolavaggio a Camerino. Nell’ambito delle ordinarie attività di controllo sul territorio, i finanzieri della Tenenza di Camerino hanno intensificato le operazioni di monitoraggio per prevenire e contrastare gli illeciti legati al lavoro nero. Le indagini preliminari, che hanno compreso il costante controllo economico del territorio e l'analisi delle banche dati a disposizione del Corpo, hanno portato ad un'operazione mirata nei confronti di un’attività commerciale operante nel settore del lavaggio auto.
Durante l’ispezione, le forze dell'ordine hanno accertato la presenza di cinque lavoratori, di cui quattro risultati impiegati “in nero”. L’analisi della documentazione obbligatoria ha rivelato che l'impresa non aveva effettuato le necessarie comunicazioni preventive per l’instaurazione dei rapporti di lavoro. La situazione ha portato all’avanzamento di una proposta di sospensione dell'attività commerciale da parte dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, in quanto il numero di lavoratori irregolari riscontrato rappresentava almeno il 10% della forza lavoro presente al momento del controllo.
In aggiunta, in base alla legge n. 73/2002, che regola le disposizioni urgenti sul lavoro irregolare, sono state comminate sanzioni amministrative nei confronti del legale rappresentante dell’attività, per un importo che varia tra 1.950 euro e 11.700 euro per ciascun lavoratore “in nero” rilevato.
Nel pomeriggio di ieri, intorno alle 17:00, i vigili del fuoco di Camerino sono intervenuti a Valfornace per liberare una poiana rimasta intrappolata in una recinzione metallica. L'animale, un rapace di media grandezza, si era incastrato tra le maglie della recinzione, rischiando di subire danni gravi.
Gli operatori dei vigili del fuoco, giunti prontamente sul posto, hanno messo in atto le operazioni necessarie per liberare la poiana con estrema cautela, evitando qualsiasi tipo di trauma per l'animale. Una volta estratta, la poiana è stata affidata al richiedente, che si occuperà di trasportarla alla clinica veterinaria di Matelica per un controllo sanitario e per garantire che non avesse riportato ferite
La polizia locale di Civitanova Marche ha intensificato i controlli stradali, inclusi quelli in abiti civili, per combattere le cattive abitudini degli automobilisti che causano incidenti, come l'uso del cellulare alla guida. Questi servizi si inseriscono nel programma "Vision Zero", che punta a ridurre del 50% i decessi stradali e, per la prima volta, anche i feriti gravi entro il 2030, con l'obiettivo di eliminare le morti sulle strade entro il 2050.
Durante un controllo recente, è stato sequestrato un veicolo di grossa cilindrata immatricolato nel Regno Unito e privo dei pagamenti dovuti per i dazi doganali. L'automobile è stata sottoposta a sequestro e messa a disposizione dell'autorità doganale, mentre il proprietario ha ricevuto una multa di 400 euro ai sensi del codice della strada. L'auto potrà essere restituita solo dopo il pagamento dei dazi e una nuova immatricolazione in Italia o esportazione.
Inoltre, il dirigente della polizia locale, Cristian Lupidi, ha reso noto che nel 2024 sono già stati effettuati 9 accertamenti per l'uso del cellulare alla guida, a fronte dei 22 casi registrati nel 2023, con altrettanti sequestri di patenti.
Altri due episodi hanno visto il deferimento alla giustizia di due cittadini. Un uomo del 1986 è stato denunciato per diffamazione aggravata tramite commenti insultanti contro la polizia locale, mentre un civitanovese di 55 anni è stato deferito per oltraggio a pubblico ufficiale, dopo aver rivolto insulti agli agenti durante un controllo interforze.
Si sono concluse le operazioni di soccorso per il recupero degli otto escursionisti rimasti bloccati presso il rifugio Zilioli, nel territorio di Arquata del Tronto, a causa di una slavina che ha ostruito il sentiero di discesa.
Due delle persone coinvolte sono state trasportate a valle dall’elicottero del 118, mentre gli altri sei hanno deciso di percorrere un itinerario alternativo per raggiungere la zona sicura a piedi. Sul posto sono intervenuti il personale del presidio montano dei vigili del fuoco di Ascoli Piceno, il soccorso alpino e speleologico Marche e gli operatori del 118.
Le operazioni di bonifica hanno riguardato due grosse valanghe che si sono staccate nel massiccio del Monte Vettore. È stato necessario il supporto dell’elicottero Icaro 02 del Servizio regionale di elisoccorso e dell’elicottero Drago 158 dei vigili del fuoco. Per garantire la sicurezza del personale a terra e dei soccorritori, vista l’elevata instabilità della zona e il rischio di nuovi distacchi, è stata effettuata una ricognizione dall’alto con entrambi i velivoli. Sul posto hanno operato anche i carabinieri forestali per monitorare la situazione.
Fortunatamente, non risultano persone sepolte sotto le masse nevose. Tuttavia, il Soccorso Alpino e Speleologico Marche ha individuato nell’area altre valanghe spontanee di medie e grandi dimensioni e raccomanda la massima prudenza. Prima di intraprendere escursioni in montagna è essenziale consultare il bollettino valanghe e dotarsi dell’equipaggiamento di sicurezza personale, come kit ARTVA, pala e sonda.
Poco prima delle 8 di questa mattina, una squadra del distaccamento di San Benedetto del Tronto dei vigili del fuoco è intervenuta sulla Strada Statale 16, nel territorio comunale di Grottammare, per prestare assistenza in seguito allo scontro frontale tra una vettura e un autobus di linea snodato.
I soccorritori hanno fornito aiuto all'anziano conducente dell'auto e all'autista del pullman, che sono stato poi presi in cura dai sanitari, e hanno verificato lo stato della sessantina di passeggeri presenti a bordo dell’autobus, quasi tutti studenti minorenni.
Tre di loro sono stati sottoposti a controllo da parte del personale del 118 e trasportati in ospedale per accertamenti e cure. Al momento, non si registrano casi di particolare gravità. Successivamente, è stata effettuata la messa in sicurezza dei mezzi coinvolti e dell'intera area dell'incidente. Restano ancora da chiarire le cause del sinistro, gli agenti della polizia locale hanno avviato le indagini necessarie a chiarire la dinamica dell'accaduto.
I carabinieri della stazione di Apiro hanno recentemente denunciato un uomo di 48 anni, originario della Campania e residente in provincia di Milano, per accesso abusivo a un sistema informatico e tentata truffa online. L'individuo, già noto alle forze dell'ordine, è accusato di aver tentato di truffare un imprenditore della zona, un 47enne, a seguito di un'accurata attività investigativa.
Il sospetto è riuscito ad accedere al sistema informatico della vittima, infiltrandosi nell'account di posta elettronica della sua azienda. Una volta entrato nel sistema, ha sostituito l'Iban dell'imprenditore con il proprio, cercando di farsi trasferire una somma di 12mila euro, che l’imprenditore avrebbe dovuto ricevere come pagamento per lavori edili già svolti. Fortunatamente, la banca del malcapitato ha notato l'irregolarità e ha prontamente allertato il cliente, che è riuscito a bloccare l'operazione prima che l'accredito venisse completato.
L’imprenditore, preoccupato per l'accaduto, si è recato subito dai carabinieri di Apiro per denunciare il tentativo di frode. Grazie alle indagini e alla tracciabilità del flusso finanziario, i militari sono riusciti a risalire al conto bancario dove era stato tentato l’accredito. Così, l'uomo è stato denunciato per accesso abusivo a sistema informatico e tentata truffa.
Continuano i servizi di controllo del territorio da parte dei carabinieri della Compagnia di Macerata, finalizzati a potenziare la sicurezza e la prevenzione nei luoghi più sensibili e a rischio. Nell'ambito di queste attività, sono state effettuate verifiche mirate che hanno portato a due denunce.
In particolare, i carabinieri della sezione radiomobile hanno denunciato un 45enne residente a Montecassiano per guida in stato di ebbrezza alcolica. L’uomo, fermato nella notte nel capoluogo maceratese, è stato sottoposto all’etilometro, risultando positivo con un tasso alcolemico pari a 1,37 g/l (quasi triplo rispetto al limite consentito per legge).
Di conseguenza, è scattata la denuncia all'autorità giudiziaria, con una sanzione prevista tra 1.500 e 6.000 euro, un'ammenda aumentata da un terzo alla metà per la violazione commessa tra le 22:00 e le 7:00, e l'arresto da 6 mesi a un anno. Inoltre, ha subito il ritiro della patente e gli sono stati decurtati 10 punti dal titolo di guida.
Sempre nel corso dei controlli, i militari della stazione di Treia hanno denunciato un 29enne cittadino marocchino, residente nel territorio, per evasione. L’uomo, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari disposta dal Tribunale di Ancona, è stato trovato fuori dalla propria abitazione senza alcuna autorizzazione dell'autorità giudiziaria competente. Avendo già violato in passato la stessa misura, è stato nuovamente denunciato per il reato di evasione.
Un'importante operazione dei carabinieri ha portato all'arresto di quattro giovani e all'applicazione di misure cautelari nei confronti di un quinto soggetto, tutti originari di Cerignola, accusati di una serie di furti d'auto nelle province di Macerata e Ancona. Il tenente colonnello Massimiliano Mengasini, comandante del reparto operativo del comando provinciale di Macerata, ha fornito dettagli sull'indagine che ha condotto a questi risultati.
Buongiorno Comandante. Ieri abbiamo dato la notizia dell’esecuzione di un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di 5 giovani cerignolani indagati per furti di auto. Ci può riferire come è partita l’indagine?
"Buongiorno a lei. L'estate scorsa, nel mese di luglio, durante un servizio notturno, una pattuglia della stazione carabinieri di Montecosaro ha intercettato, intorno alle 3:00, due autovetture, un’Audi A1 e una Ford Fiesta, che all’alt dei Carabinieri non si sono fermate. Ne è nato un inseguimento al termine del quale gli occupanti delle auto, 5 ragazzi di giovane età, hanno abbandonato le auto e si sono dati alla fuga nei campi facendo perdere le loro tracce.
L’Audi A1 era stata appena rubata a Macerata e presentava il piantone dello sterzo rotto e il nottolino forzato, mentre la Ford Fiesta è risultata rubata ad Ancona qualche giorno prima. Quest’ultima era stata contraffatta nel telaio e nella targa e a bordo sono stati rinvenuti arnesi da scasso di vario genere oltre a due centraline Bosch che sono utilizzate per avviare le auto rubate. Quanto sopra conferma il costante impegno del comando provinciale di Macerata nel controllo del territorio anche in orario notturno".
Come avete individuato gli autori del furto?
"Le ricerche degli autori del furto sono ovviamente partite all’istante e ci hanno permesso di individuare i presunti responsabili dopo pochissime ore, presso la stazione ferroviaria di Civitanova Marche, in attesa di prendere un treno che li riportasse a casa. I 5 giovani identificati, tutti tra i 20 e i 30 anni, con precedenti penali, erano originari della città di Cerignola, in provincia di Foggia.
Gli stessi presentavano vari graffi sulle braccia, sulle gambe e sugli indumenti compatibili con danni prodotti da rovi e spine, poiché fuggiti in mezzo alla campagna poche ore prima. I giovani erano evidentemente nervosi al controllo e reticenti nel fornire le proprie generalità. Addosso avevano alcuni arnesi da scasso e strumenti elettronici, funzionali al furto di autoveicoli, nonché una chiave elettronica per auto utilizzata per l’avviamento dei veicoli sprovvisti di nottolino di accensione. Inoltre, erano in possesso di passamontagna e telefoni cellulari".
Come siete arrivati a questo risultato?
"Con vero piacere devo dirvi che il risultato conseguito è frutto in maniera quasi esclusiva dell’attività investigativa 'classica', confrontando, ad esempio, le impronte digitali di alcuni di essi che sono risultate compatibili con quelle rinvenute sui veicoli rubati. Inoltre, tali risultanze investigative sono state avvalorate dall’analisi delle telecamere dei sistemi di videosorveglianza presenti sui luoghi e dall’analisi dei tabulati telefonici dei cellulari degli indagati, nonché dei tracciati GPS presenti sui veicoli.
L'autorità giudiziaria ha pienamente condiviso il lavoro minuzioso e scrupoloso della stazione di Montecosaro e della Compagnia di Civitanova Marche, che ha permesso l’emissione, da parte della stessa autorità giudiziaria, del provvedimento cautelare eseguito all’alba di ieri a Cerignola, con il coordinamento della Procura di Macerata e con la preziosa collaborazione dei colleghi del Comando Provinciale di Foggia, e che ha raggiunto tutti gli indagati".
Di che misure si tratta?
"Per quattro di essi è stata applicata la misura cautelare personale degli arresti domiciliari, mentre per il quinto indagato è stata applicata la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria"
L’operazione fin qui condotta può portare ad altri risultati?
"Le indagini sono in corso per verificare se gli odierni indagati possano essere coinvolti in ulteriori episodi delittuosi verificatisi sul territorio di questa provincia".
Qual è il modus operandi degli indagati?
"Gli odierni indagati avevano base logistica a Cerignola. Erano in grado di rubare qualunque veicolo, in qualsiasi condizione, anche su commissione. Le auto, una volta rubate, vengono trasportate in varie zone della Puglia dove sono sezionate dai "tagliatori", gruppi esperti e capaci di ‘smembrare’ in poche ore interi veicoli eliminando qualsiasi riferimento alla proprietà. Gli stessi 'tecnici' preparano i vari pezzi di ricambio e componenti da immettere poi nel circuito illegale. Il giro d’affari è decisamente importante e si rivolge in maniera principale ai veicoli di media e alta gamma".
Che cosa evidenzia l’indagine?
"L’odierna operazione è il risultato di un’indagine che conferma il forte e attuale collegamento con la Puglia. Gran parte dei reati predatori commessi nei nostri territori, in particolare furti e rapine, sono commessi da bande di soggetti in trasferta provenienti dalle regioni del sud, quali Puglia e Campania, contribuendo in tal modo ad alimentare il cosiddetto pendolarismo criminale che colpisce le regioni".
I carabinieri dell'aliquota radiomobile della Compagnia di Civitanova Marche hanno intensificato i controlli preventivi finalizzati a verificare la regolarità documentale e tecnica degli autobus impiegati nei viaggi di istruzione organizzati dagli istituti scolastici della provincia.
Nel corso dei controlli effettuati questa mattina, i militari hanno elevato la sanzione amministrativa per guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche nei confronti del conducente di un autobus destinato a accompagnare gli alunni di una scuola media della cittadina costiera. Il conducente è risultato positivo all’esame dell’etilometro con un tasso alcolemico di 0,10 g/l.
Oltre alla questione alcolica, i controlli hanno portato all'elevazione di una sanzione amministrativa per l'eccessiva usura degli pneumatici del mezzo. L'istituto scolastico interessato, pertanto, ha dovuto prendere la difficile decisione di annullare l’escursione programmata, con grande dispiacere degli alunni. La scelta, seppur amara, è stata ritenuta necessaria per tutelare la sicurezza di tutti i partecipanti. L'azione dei carabinieri non si fermerà qui: controlli analoghi saranno estesi a tutti i comuni della provincia.
Michael Alessandrini, 30 anni, è stato condannato dalla Corte d'Assise a 24 anni di carcere per l'omicidio di Pierpaolo Panzieri, 27 anni, ucciso con 23 coltellate. Oltre alla pena detentiva, Alessandrini dovrà scontare anche tre anni di ricovero in una struttura per l’esecuzione di misure di sicurezza.
L’omicidio è avvenuto la sera del 20 febbraio 2023, nell'abitazione della vittima in via Gabelli, nel cuore del centro storico di Pesaro. Durante il processo, la richiesta del pubblico ministero, Irene Lilliu, di condannare Alessandrini è stata accolta.
Le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi sono state escluse, ma è stata confermata quella della crudeltà. La difesa aveva chiesto l'assoluzione per infermità mentale, ma la sentenza è stata emessa alle 15, dopo cinque ore di discussione in camera di consiglio.
Questa mattina, a Treia, un operaio di 33 anni, abruzzese, è rimasto coinvolto in un incidente sul lavoro mentre stava effettuando operazioni di scarico merce. Secondo le prime ricostruzioni, l'uomo, per cause ancora da accertare, ha battuto violentemente la testa contro la sponda di un camion.
L’incidente è avvenuto in un'area di lavoro, dove il 33enne stava operando come parte di una normale attività di scarico. Immediatamente allertati, i soccorsi del 118 sono giunti sul posto per prestare assistenza. Dopo aver stabilizzato le condizioni dell’operaio, il personale medico ha deciso di trasferirlo d’urgenza all’ospedale di Torrette in eliambulanza, per sottoporlo a ulteriori accertamenti e trattamenti.
Le cause precise dell’incidente sono ancora in fase di indagine da parte dello Spsal dell'Ast maceratese.
Nelle prime ore della mattinata, i carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche, con il supporto dei militari del Comando provinciale di Foggia, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Macerata, arrestando quattro persone e sottoponendo una quinta alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Tutti i cinque soggetti, residenti nel comune di Cerignola (FG), sono ritenuti responsabili del furto di due autovetture, avvenuto nel luglio 2024, nei comuni di Macerata e Ancona.
Le indagini, condotte dai carabinieri delle Stazioni di Montecosaro e Civitanova Marche e supportate dal Nucleo Operativo, sono partite dopo un episodio accaduto nel luglio 2024, quando una pattuglia di militari ha intercettato due veicoli, un’Audi A1 e una Ford Fiesta, che non si fermarono all’alt durante un controllo nel comune di Montecosaro.
Ne è scaturito un inseguimento, terminato con l’abbandono dei veicoli in una zona di campagna e la fuga a piedi dei malfattori. Dai successivi accertamenti, si è scoperto che l’Audi era stata appena rubata a Macerata, mentre la Ford Fiesta risultava contraffatta, con targa e numero di telaio falsificati, essendo stata rubata ad Ancona qualche settimana prima.
Le ricerche condotte dai carabinieri hanno portato, nelle prime ore del mattino, all’individuazione dei presunti responsabili, cinque giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni, con precedenti penali e originari di Cerignola. I militari, grazie anche all’analisi delle telecamere di videosorveglianza e delle celle telefoniche dei dispositivi in uso agli indagati, sono riusciti a raccogliere prove determinanti, tra cui arnesi da scasso e strumenti elettronici per il furto di autovetture rinvenuti sui veicoli rubati. Inoltre, le impronte digitali di alcuni dei sospettati sono risultate compatibili con quelle rinvenute sui veicoli.
Gli arrestati sono stati raggiunti alle prime luci dell’alba presso le loro abitazioni dai carabinieri, che hanno eseguito le misure cautelari. Per quattro di loro sono stati disposti gli arresti domiciliari, mentre uno è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Le indagini sono ancora in corso per verificare se gli arrestati siano coinvolti in altri episodi criminali avvenuti sul territorio.
La polizia di Stato di Macerata, insieme al personale del commissariato di di Civitanova, ha arrestato un uomo italiano di 23 anni in esecuzione di un ordine di pena. Il giovane dovrà scontare un anno e tre mesi di reclusione, al netto di una parte già scontata in regime di arresti domiciliari. La condanna deriva da una sentenza del Tribunale di Macerata per il reato di atti persecutori, commessi nel maggio 2023 ai danni della sua fidanzata, all'epoca minorenne.
In particolare, il ragazzo aveva aggredito la giovane in più occasioni: la prima volta, dopo che la ragazza aveva deciso di lasciarlo, lui le aveva distrutto il telefono, lanciandolo a terra, e poi l'aveva colpita con dei pugni. Nonostante fosse stato ammonito dal questore di Macerata, il giovane aveva nuovamente aggredito la fidanzata durante un incontro che lei aveva richiesto per chiarire la situazione.
Il 23enne, già noto alle forze dell'ordine per reati precedenti come danneggiamento, resistenza e minacce a pubblici ufficiali, è stato rintracciato dagli agenti nella serata e condotto presso la casa circondariale di Fermo per l'esecuzione della pena.
Macerata piange la scomparsa di Anastasia Baroni, una giovane mamma di soli 23 anni, stroncata da una leucemia mieloide acuta dopo una lunga e dolorosa battaglia. La sua lotta contro la malattia è stata costellata di speranza, coraggio e determinazione. Nonostante la gravità della situazione, Anastasia ha sempre continuato a lottare, sperando fino all'ultimo di trovare un donatore compatibile che potesse darle una seconda possibilità di vita.
Anastasia era mamma di un bambino di soli 4 anni, che ora dovrà crescere senza di lei. La giovane donna ha affrontato la malattia con una forza incredibile, diventando un esempio di resilienza per tutti coloro che l'hanno conosciuta. Nel gennaio 2023, aveva deciso di raccontare la sua storia, condividendo la sua speranza di trovare un donatore. Un sogno difficile, visto che solo una persona su 100.000 è compatibile con chi attende un trapianto, ma per Anastasia quella speranza non è mai svanita.
Il funerale di Anastasia Baroni si terrà venerdì 4 marzo 2025, alle ore 9, presso la chiesa di San Vincenzo Maria Strambi, nella frazione di Piediripa, a Macerata.
Nel pomeriggio di sabato scorso, i carabinieri delle stazioni di Terre Roveresche, Mondavio e Colli al Metauro, in provincia di Pesaro Urbino, hanno arrestato un 42enne residente a Lucrezia di Cartoceto, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L'uomo, alla guida di un furgone, è stato sorpreso dai militari durante un servizio di controllo del territorio. All'interno del veicolo e nascosti addosso al 42enne, i carabinieri hanno trovato un consistente quantitativo di droga, tra cui cocaina, hashish e marijuana. In particolare, sono stati sequestrati 41 grammi di cocaina, oltre 100 grammi di hashish e quasi 28 grammi di marijuana.
Inoltre, il 42enne era in possesso di circa 778 euro in contante e un bilancino di precisione, strumento comunemente utilizzato per il confezionamento delle dosi. Subito dopo l’arresto, i carabinieri hanno effettuato una perquisizione nella sua abitazione, dove hanno rinvenuto altri quantitativi di stupefacenti e altri due bilancini di precisione.
L'operazione ha portato al sequestro di tutto il materiale, che indica l'attività di spaccio. A seguito dell'arresto, il Pubblico Ministero ha disposto gli arresti domiciliari per l'uomo, che è stato successivamente sottoposto a misura cautelare con l'obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria, come confermato dal Tribunale.