Accusa un malore in strada: muore il 41enne Marco Pallotto. È successo nel pomeriggio di mercoledì lungo le mura cittadine di Corridonia. In base a una prima ricostruzione, l'uomo sarebbe uscito di casa in stato di agitazione, tanto che i genitori - preoccupati - hanno chiamato il 112.
Una volta diramata la segnalazione è stata attivata una volante presente in zona, ma nel frattempo in via Santa Croce, una delle strade principali del comune, un passante avrebbe notato un corpo disteso a terra e avrebbe lanciato l'allarme.
Sul posto sono stati chiamati i sanitari del 118 che hanno tentato di salvare la vita all'uomo, ma per il 41enne non c’è stato più nulla da fare. A stroncarlo sarebbe stato un arresto cardiaco.
Presenti, per gli accertamenti del caso, i carabinieri della Compagnia di Macerata. Il corpo della vittima è stato trasferito all'obitorio di Macerata, ma non è stato ancora concesso il nullaosta dalla Procura per la sepoltura: per la giornata di giovedì è stata disposta l'ispezione cadaverica.
Tre giovani di origine straniera, un 19enne marocchino e due tunisini di 28 e 36 anni, sono stati denunciati dai carabinieri della Stazione di Civitanova Marche per furto aggravato in esercizio commerciale. L’incidente è avvenuto il pomeriggio del 16 dicembre in corso Umberto, una delle vie principali della cittadina costiera.
I tre uomini, tutti con precedenti penali, sono stati riconosciuti come i responsabili di un furto avvenuto poco prima in una profumeria del centro. Durante il colpo, i malviventi avevano sottratto il portafoglio di un cliente, contenente documenti, carte di credito e denaro in contante, insieme a una pregiata confezione di profumo. La refurtiva è stata prontamente recuperata dai militari, che hanno restituito il maltolto ai legittimi proprietari.
Dai successivi accertamenti, è emerso che uno dei sospetti, il 19enne originario del Marocco, risultava già sottoposto alla misura di prevenzione del divieto di ritorno nel comune di Civitanova Marche per un periodo di tre anni. Oltre al furto aggravato, l’uomo è stato denunciato anche per la violazione di tale divieto, aggravando ulteriormente la sua posizione legale.
I carabinieri di Civitanova Marche, in seguito alla rapida identificazione e arresto, hanno posto sotto controllo il gruppo di indagati, evitando così ulteriori atti criminosi.
Tragedia questa mattina, alle 12,30, a Sant'Elpidio a Mare. a 24 ore dall'incidente mortale avvenuto ieri pomeriggio lungo la strada Mezzina, costato la vita a un'automobilista 73enne di Civitanova Marche, che le strade del Comune nel Fermano fanno registrare un'altra vittima.
Lungo strada San Giuseppe, sempre a Sant'Elpidio a Mare, un uomo di circa 60 anni ha perso la vita sulla strada. L'uomo si trovava in sella al suo scooter quando si è verificato l'impatto con una vettura.
Immediato l'intervento dei volontari della Croce azzurra di Sant'Elpidio a Mare e i sanitari dell'automedica, allertati dalla centrale operativa del 118 che ha anche richiesto l'intervento dell'eliambulanza annullato poco dopo aver verificato il decesso.
Troppo gravi le ferite riportate dalla collisione. Con i sanitari, sul posto anche i carabinieri di Sant'Elpidio a Mare che, dopo aver posto sotto sequestro i veicoli incidentati, lavorano per ricostruire la dinamica del sinistro ed accertare le eventuali responsabilità, così come i vigili del fuoco di Fermo per la messa in sicurezza dei veicoli.
Nella notte di lunedì (16 dicembre), il personale del Pronto Soccorso dell’ospedale di Macerata è stato vittima di una grave aggressione da parte di un uomo in evidente stato di alterazione psichica, successivamente fermato dalle forze dell’ordine. Due infermieri e una guardia giurata sono stati coinvolti nell’episodio, che ha scatenato indignazione e preoccupazione nel mondo sindacale e nell’opinione pubblica.
Paola Ticani, rappresentante del Comitato di Reggenza Cisl Fp Marche, ha espresso «massima solidarietà alle vittime e sdegno per l’accaduto - a nome del sindacato - Non è purtroppo il primo episodio di violenza in ambito sanitario – ha dichiarato – ribadiamo la nostra vicinanza ai professionisti colpiti. È inaccettabile che i luoghi deputati alla cura e all’assistenza si trasformino in scenari di violenza».
La Cisl Fp Marche ha sottolineato come l’aggressione di Macerata sia solo l’ultimo di una serie di episodi preoccupanti che evidenziano la pericolosità dei Pronto Soccorso come luoghi di lavoro. Il sindacato ha ribadito la necessità di interventi concreti da parte della Regione Marche e della Direzione di AST, a partire dall’istituzione di un presidio permanente di sicurezza presso il Pronto Soccorso.
«Apprezziamo le recenti misure del Governo per inasprire le pene contro gli aggressori degli operatori sanitari – ha aggiunto Ticani – ma servono ulteriori investimenti per garantire la sicurezza sul lavoro. Inoltre, è fondamentale adottare strategie che riducano l’esasperazione degli utenti, spesso causata da carenze strutturali e di personale».
La rappresentante della Cisl Fp ha anche denunciato una crescente assuefazione dell’opinione pubblica a episodi di violenza in ambito sanitario, che rischiano di essere percepiti come inevitabili. «È insopportabile che l’emergenza-urgenza diventi una ‘zona franca’, priva di controlli adeguati. Il degrado, l’inciviltà e la violenza alimentati da alcool e droghe sono in aumento, e i continui tagli alla sanità e alla sicurezza aggravano ulteriormente la situazione».
La Cisl Fp Marche invita dunque le istituzioni a intervenire con urgenza per garantire condizioni di lavoro sicure per tutti gli operatori sanitari, affinché episodi come quello di Macerata non si ripetano più.
Una scena davvero inusuale ha avuto luogo questa mattina in via Roma a Macerata, una delle strade più trafficate della città. Non si trattava di un semplice ingorgo o di un incidente stradale, ma di una vera e propria "transumanza" urbana. Un gruppo di pecore ha deciso di fare una passeggiata proprio in mezzo al traffico, creando non poco scompiglio tra gli automobilisti e i pedoni.
Il caos non è passato inosservato, con il traffico che ha subito rapidamente rallentamenti. Auto ferme, clacson che suonavano a più non posso e, in mezzo a tutto questo, il passo tranquillo delle pecore, non curanti dell'andirivieni dei veicoli.
Resta un mistero come gli animali siano arrivati fin lì. È possibile che qualcuno le stesse portando in un'area più periferica e, per qualche motivo, si siano perse. Stando alle prime testimonianze, le pecore sarebbero cadute da un mezzo che le trasportava.
Un tragico incidente stradale è avvenuto nel territorio comunale di Sant'elpidio a Mare, ieri pomeriggio intorno alle 16. Una donna di 73 anni, residente a Civitanova Marche, ha perso la vita a seguito di un violento scontro con un camion mentre percorreva la strada provinciale Mezzina.
La vittima stava viaggiando a bordo della sua Fiat Punto quando, per cause ancora in fase di accertamento, è avvenuto un impatto frontale con un mezzo pesante. La violenza dell'incidente ha causato il completo distruggiemento della parte anteriore del veicolo. Immediatamente, i soccorsi sono stati allertati, e l'elisoccorso è intervenuto per trasportare la donna all'ospedale Torrette di Ancona, dove è stata ricoverata in condizioni gravissime.
Nonostante gli sforzi dei medici, le ferite riportate dalla donna erano troppo gravi. Poche ore dopo il ricovero, il suo cuore ha smesso di battere.
La dinamica dell'incidente è attualmente sotto la lente della polizia locale di Sant'Elpidio a Mare, che sta indagando sulle cause che hanno portato allo scontro. I veicoli coinvolti nell'incidente sono stati posti sotto sequestro per gli accertamenti del caso.
Condanna all'ergastolo per Panariello, l'omicida di Cerreto d'Esi. Franco Panariello, 56 anni, originario di Torre del Greco, è stato condannato all'ergastolo dalla Corte di Assise di Ancona per l'omicidio della moglie, Concetta Marruocco, avvenuto il 24 ottobre 2023 a Cerreto d'Esi, in provincia di Ancona. La sentenza è stata emessa oggi, dopo due ore di Camera di consiglio, sotto la presidenza del giudice Roberto Evangelisti.
Panariello era accusato di omicidio volontario pluriaggravato, con aggravanti legate al vincolo di parentela, alla minorata difesa della vittima (poiché l'omicidio è stato commesso di notte) e per l'uso dell'arma. Inoltre, la condanna è stata pesantemente influenzata dalla violazione del divieto di avvicinamento alla vittima, poiché l'imputato, nonostante fosse soggetto a un braccialetto elettronico a causa di una denuncia precedente per maltrattamenti, non fu intercettato durante l'ingresso nella casa della moglie.
Il pubblico ministero Paolo Gubinelli aveva chiesto la condanna a vita per Panariello, e la richiesta è stata accolta dalla corte. Durante il processo, l'avvocato difensore, Ruggero Benvenuto, ha rivelato un episodio inquietante. Al termine dell'udienza, un parente dei familiari della vittima gli si è avvicinato, minacciandolo in dialetto napoletano con la frase "abbi paura perché io t'accido". L'avvocato ha dichiarato di voler sporgere denuncia per il grave episodio.
Nonostante la condanna, la difesa di Panariello ha annunciato che presenterà ricorso in appello, riservandosi di contestare la sentenza non appena saranno rese note le motivazioni del giudizio, che saranno disponibili tra 90 giorni. La tragedia che ha sconvolto la comunità di Cerreto d'Esi continua a far discutere, non solo per la gravità dell'omicidio, ma anche per il contesto familiare e il precedente di maltrattamenti che ha segnato la relazione tra l'imputato e la vittima.
Controlli straordinari a Civitanova Marche: ritirate 10 patenti per guida in stato di ebbrezza
Nella notte del 15 dicembre, la polizia di Stato della Questura di Macerata ha intensificato i controlli lungo la fascia costiera della provincia, nell’ambito di un’operazione mirata alla prevenzione delle “stragi del sabato sera”. L’azione si è concentrata sulla sicurezza stradale, con particolare attenzione alla guida in stato di ebbrezza e all’uso di sostanze stupefacenti.
In totale, sono state ritirate 10 patenti di guida: sei a uomini di età compresa tra i 18 e i 28 anni, tre a uomini di età superiore ai 30 anni e una a una donna di 55 anni. Gli agenti hanno inoltre decurtato 80 punti sulle patenti e elevato 12 sanzioni. Le nuove normative del Codice della Strada sono state applicate con rigore, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza stradale e prevenire comportamenti pericolosi alla guida, specie nelle ore notturne.
Il dispositivo ha visto il coinvolgimento della polizia stradale di Macerata e Camerino, insieme ad altre unità specializzate della polizia di Stato, come il personale medico e infermieristico della Questura, impegnato in controlli di laboratorio per verificare l’assunzione di sostanze stupefacenti. Questi accertamenti sono stati eseguiti sul posto, per garantire un intervento tempestivo e preciso nei confronti di chi guidava sotto l’effetto di droghe.
L’iniziativa, promossa dal Compartimento polizia stradale per le Marche, si inserisce in un ampio piano di prevenzione, volto a contrastare le principali cause di incidenti stradali, con un’attenzione particolare ai più giovani e al rischio di guida in condizioni alterate.
Il centro massaggi è, in realtà, un vero e proprio centro estetico: irrogate sanzioni al titolare. Nei giorni scorsi, infatti, i finanzieri del gruppo di Macerata hanno approfondito la posizione di un centro massaggi situato in provincia. Dalle attività poste in essere dai finanzieri, è stato possibile constatare che ad un cliente, appena uscito dal negozio, non era stato rilasciato alcun documento fiscale per la prestazione resa. Tale violazione comporta, per l’esercente, una sanzione amministrativa pari, nel minimo, a 500 euro.
Un più approfondito controllo effettuato all’interno dei locali, ha permesso di appurare che il centro massaggi in questione, in realtà, era adibito ad un vero e proprio centro benessere ed estetico, munito di tutto il necessario e anche di una vasca idromassaggio. Successive verifiche, operate presso il comune dove ha sede l’attività, hanno consentito di riscontrare che non era mai stata presentata alcuna segnalazione di inizio attività (Scia).
Quest’ultima, costituisce uno dei principali adempimenti amministrativi da compiere per iniziare, modificare o cessare un'attività commerciale. È necessaria a documentare il possesso di requisiti soggettivi e oggettivi richiesti per lo svolgimento dell’attività economica da avviare, attinenti ad esempio la conformità urbanistica, edilizia, igienico-sanitaria, ambientale dei locali o delle attrezzature aziendali. La mancata presentazione della "Scia" comporta una sanzione fino a 5mila euro.
Tentano di mettere in atto la truffa del "finto nipote", ma la vittima non ci casca e li scopre. I carabinieri della stazione di Matelica hanno denunciato due cittadini campani: una donna di 34 anni residente a Pomigliano d’Arco e un giovane di Marcianise per tentata truffa aggravata.
Dall’attività investigativa condotta dai militari è emerso che gli indagati il 13 dicembre scorso hanno messo in atto un tentativo di truffa nei confronti di una donna 86enne di Matelica, con il modus operandi, per l'appunto, del "finto nipote".
L'anziana è stata contattata all'utenza fissa della sua abitazione dal sedicente nipote che le ha riferito che la madre (la figlia della vittima) era stata fermata dai carabinieri per aver provocato un incidente stradale e che, per la sua liberazione, era necessario il pagamento di una cauzione di 10mila euro.
L’anziana, per fortuna, non è caduta nel tranello ed ha avvisato i carabinieri della stazione di Matelica, i quali - grazie all’esame delle immagini di videosorveglianza del comune - sono riusciti a risalire alla targa dell’autovettura in uso ai presunti truffatori, che è risultata noleggiata a Roma.
I militari hanno diramato le ricerche e la vettura, alcune ore dopo, è stata intercettata e controllata in Umbria, con a bordo i due campani, che sono stati deferiti all'autorità giudiziaria per tentata truffa. La donna di Pomigliano d’Arco, già nota alle forze di Polizia, era già sottoposta alla misura dell'obbligo di firma per reati dello stesso tipo.
Fermato al casello dell'A14, in auto ha 6 chili di droga: arrestato. L'operazione dei poliziotti della sezione antidroga della Squadra Mobile di Macerata è avvenuta nella tarda serata di lunedì. In manette, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, un 64enne italiano, residente a Macerata, disoccupato e incensurato.
L'uomo è stato controllato a bordo della sua vettura, in uscita dal casello autostradale A14 di Porto Sant’Elpidio. Nell'abitacolo sono stati rinvenuti 6 chili di hashish. La sostanza, unitamente a 160 euro in contanti, nonché al telefono cellulare e all'autovettura, sono stati posti sotto sequestro.
Il soggetto tratto in arresto - al termine delle formalità di rito e sentito il pm di turno competente per il territorio della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Fermo - è stato collocato agli arresti domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Tragedia questa mattina negli uffici comunali di Corridonia, dove il dirigente Adalberto Marani, 58 anni, è stato stroncato da un infarto mentre si trovava al lavoro. Marani, responsabile del servizio finanziario del Comune, è stato colto da un malore improvviso che non gli ha dato scampo.
I colleghi, prontamente allertati, hanno cercato di soccorrerlo con ogni mezzo a disposizione, utilizzando anche il defibrillatore presente nell'ufficio. Nonostante i ripetuti tentativi di rianimazione, però, per il dirigente non c'è stato nulla da fare. Il personale medico del 118, giunto tempestivamente sul posto, non ha potuto che constatare il decesso di Marani.
La notizia della sua morte ha sconvolto profondamente la comunità di Corridonia e il paese di Belforte del Chienti, dove Marani risiedeva. Conosciuto e stimato per la sua serietà e professionalità, il dirigente lascia un vuoto incolmabile tra colleghi e amici. In molti lo ricordano per la sua disponibilità e per il suo impegno costante nella gestione dei servizi finanziari del Comune.
In un messaggio di cordoglio, la sindaca di Corridonia, Giuliana Giampaoli, ha espresso profondo dolore per la perdita. “Con grande dolore e profonda tristezza, a nome dell'amministrazione, dei colleghi e di tutti i dipendenti, partecipiamo alla città a cui tanto si è dedicato con impegno e passione, il nostro cordoglio per l'improvvisa scomparsa del dottor Adalberto Marani".
"A lui va il nostro ringraziamento, per la collaborazione di tanti anni, per la professionalità e la serietà mai venuta meno, per la disponibilità illimitata. Con affetto, rispetto e gratitudine, riposi in pace".L’intera comunità si stringe attorno alla famiglia di Marani in questo momento di profonda tristezza".
Incendio in una cabina elettrica di un impianto fotovoltaico a Corridonia. Oggi, intorno a mezzogiorno, i vigili del fuoco sono intervenuti in contrada Antico, a Corridonia, per domare un incendio che ha coinvolto una cabina elettrica all'interno di un impianto fotovoltaico. Le fiamme sono divampate all'interno della struttura, ma grazie alla pronta reazione delle squadre di soccorso, il rogo è stato rapidamente estinto.
Sul posto sono giunti immediatamente i vigili del fuoco di Macerata con due autobotti. I pompieri hanno proceduto a isolare l’impianto dai pannelli solari e dalla rete elettrica principale, prevenendo così il rischio di ulteriori danni e pericoli. Per spegnere le fiamme,hanno utilizzato un liquido schiumogeno, una tecnica efficace per contrastare incendi di natura elettrica e quelli che coinvolgono materiali infiammabili.
Una volta domato l’incendio, i pompieri hanno messo in sicurezza l’intera area, evitando che il fuoco si propagasse e consentendo la verifica delle cause che hanno portato all'incendio. Nessuna persona è rimasta coinvolta o ferita nell’incendio, e non sono stati segnalati danni gravi.
Nei giorni scorsi, i carabinieri di Mogliano hanno eseguito il sequestro preventivo di una struttura ricettiva situata in un comune dell’entroterra marchigiano. Il provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale di Macerata, è il frutto di un’indagine condotta dai militari, avviata nel mese di agosto. Le indagini hanno portato al deferimento di due persone, un uomo di 53 anni e una donna di 76 anni, entrambi residenti nella provincia di Macerata, per favoreggiamento della prostituzione e per locazione a scopo di esercizio di casa di prostituzione in concorso.
Le attività investigative hanno permesso di scoprire che all'interno della struttura ricettiva veniva esercitata la prostituzione, con la presenza di due donne, una brasiliana e una rumena, che pubblicizzavano i loro servizi su siti internet dedicati ad incontri sessuali ed escort. La gestione dell'attività illecita era sotto il controllo dell’uomo e della donna indagati, che, pur essendo a conoscenza delle attività di meretricio, permettevano l'esercizio di tali pratiche nella loro struttura.
Grazie al solido quadro probatorio raccolto dai carabinieri, che è stato condiviso dall'Autorità Giudiziaria di Macerata, si è proceduto al sequestro dell'immobile e alla sospensione delle attività illecite.
Sequestrato hashish ed elevate 22 sanzioni amministrative al codice della strada: è il bilancio dei controlli straordinari predisposti dal questore di Macerata nella giornata di sabato a Civitanova Marche.
Al servizio, oltre alla polizia, ha partecipato anche personale dell’Arma dei carabinieri, della guardia di finanza con un’unità cinofila, della polizia locale di Civitanova Marche e della polizia ferroviaria.
Sono state 76 le persone controllate, 22 le infrazioni al codice della strada contestate di ci una per mancanza di assicurazione, una per mancanza della revisione e le restanti per violazione della zona a traffico limitato. Inoltre, sono stati sequestrati 1,7 grammi di hashish presso la stazione ferroviaria.
I carabinieri della stazione di Corridonia hanno denunciato all'autorità giudiziaria un pregiudicato 28enne residente a Napoli per truffa aggravata. Le indagini sono partite da una querela presentata da un impiegato del luogo, che nei giorni scorsi ha ricevuto un sms sulla sua utenza cellulare, proveniente da Posteinfo, con il quale è stato indotto a cliccare su un link allo scopo di poter sbloccare la sua carta BancoPosta.
Il denunciante, dopo aver ricevuto il messaggio, è stato anche contattato telefonicamente da un sedicente operatore dell’ufficio Antifrode di Poste Italiane che lo ha indotto, con artifici e raggiri, a recarsi presso una postazione Atm di Poste Italiane per effettuare un bonifico di 9.960 euro.
L’interlocutore telefonico ha convinto il malcapitato che la somma era stata accreditata per errore sul suo conto corrente, quindi doveva essere restituita con un bonifico bancario.
L'impiegato solo in un secondo momento ha appurato l’ammanco dal suo conto corrente, rendendosi conto di essere stato raggirato. I carabinieri di Corridonia, a seguito di attività di indagine, hanno identificato il beneficiario del bonifico, che è stato quindi deferito all’autorità giudiziaria per truffa.
Un’escursione nella suggestiva località Gola di Jana, nei pressi di Braccano,frazione di Matelica, si è trasformata in un’avventura da incubo per un giovane escursionista che ha perso l’orientamento. Dopo essersi allontanato dal sentiero principale, il ragazzo non è più riuscito a ritrovare la strada e, in preda al panico, ha deciso di chiamare il numero di emergenza NUE 112.
La centrale operativa ha prontamente attivato le squadre del Soccorso Alpino e Spelologico Marche, che si sono recate sul posto per prestare aiuto. Grazie alla loro esperienza e professionalità, i soccorritori sono riusciti a localizzare il giovane e a riportarlo in sicurezza alla sua automobile. L’intervento è stato effettuato in collaborazione con una squadra dei Vigili del Fuoco, che ha fornito ulteriore supporto durante le operazioni di recupero. L’episodio si è concluso senza conseguenze gravi.
Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, la Compagnia carabinieri di Macerata ha intensificato le attività di controllo e prevenzione sul territorio, potenziando il dispositivo di sicurezza. L’azione, che ha coinvolto le 11 Stazioni e il Nucleo Operativo e Radiomobile, ha mirato a contrastare i reati in generale, con particolare attenzione ai crimini contro il patrimonio e al contrasto della diffusione di sostanze stupefacenti. Un focus è stato posto anche sulle violazioni al codice della strada.
I controlli sono stati effettuati nei luoghi considerati più sensibili e nelle principali arterie stradali, dove si registra un aumento della circolazione. Le pattuglie hanno presidiato con maggiore intensità i punti strategici, come esercizi pubblici e aree ad alto rischio. Durante l’operazione, sono stati identificati 64 individui, 15 dei quali di nazionalità straniera, e sono stati controllati 42 veicoli. Di questi, 21 sono risultati con precedenti di polizia.
In totale sono state elevate 5 sanzioni per violazioni al codice della strada, con il ritiro di una patente di guida e di 2 documenti di circolazione. Inoltre, sono stati sequestrati due veicoli privi di assicurazione obbligatoria. In particolare, un 50enne residente a Macerata è stato fermato mentre circolava nella frazione di Sforzacosta, dove è stato trovato positivo all’etilometro, con un tasso alcolemico di 1,03 g/l. L’uomo è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza e la sua patente è stata ritirata.
Un uomo di 75 anni, ex incaricato pubblico presso il Comune di Urbania, è stato vittima di una truffa online da 28.500 euro, orchestrata tramite il sistema smishing. La tecnica fraudolenta, che sfrutta l’inganno di un numero telefonico apparente legittimo, ha coinvolto la vittima nel tardo pomeriggio di giovedì, quando ha ricevuto un messaggio che lo avvertiva di un'operazione sospetta sul suo conto bancario.
Il messaggio, che sembrava provenire dalla polizia locale di Pesaro, ha indotto l’anziano a contattare il numero indicato. Al telefono, un finto operatore della polizia postale lo ha convinto che fosse in corso un tentativo di truffa sul suo conto e che fosse necessario trasferire i fondi a un altro istituto bancario per sicurezza. Seguendo le istruzioni, l’uomo ha effettuato due bonifici, uno verso un conto bancario e successivamente uno presso un conto postale.
Fortunatamente, l’anziano ha incontrato un amico che ha intuito la possibilità che si trattasse di una truffa e lo ha indirizzato verso la Questura di Pesaro, dove ha denunciato l’accaduto. Grazie alla rapida azione della polizia, che si è attivata immediatamente, l’indagine ha portato al recupero di quasi tutta la somma, pari a 26.900 euro. La somma era stata trasferita su un conto bancario nel comune di Napoli, mentre la parte restante era stata prelevata in più transazioni.
Le indagini hanno anche portato all’identificazione del numero che aveva truffato l’anziano, risultato intestato a un cittadino del Bangladesh. Attualmente sono in corso le indagini per risalire agli autori della truffa, mentre si attende la decisione del Pubblico Ministero per stabilire se i soldi possano essere restituiti immediatamente alla vittima o se rimarranno congelati come parte dell’inchiesta.
Questa mattina sono state rinvenute alcune esche avvelenate nei pressi della zona della stazione ferroviaria di San Severino Marche, tra piazza Don Minzoni e viale Mazzini.
La scoperta ha immediatamente allertato le autorità competenti, che sono state tempestivamente avvisate e hanno avviato le procedure necessarie per mettere in sicurezza l’area ed effettuare le indagini del caso. L’obiettivo è individuare i responsabili di questo grave atto e scongiurare potenziali pericoli per la cittadinanza e gli animali.
Il Comune raccomanda "la massima prudenza, soprattutto ai proprietari di animali domestici, invitandoli a tenere sotto controllo i propri animali e a segnalare tempestivamente eventuali ritrovamenti sospetti".