Un tragico incidente si è verificato questa mattina in via Beniamino Gigli, a Macerata. Un'anziana maceratese di 87 anni, Clara Calzolari, è stata investita da un'auto mentre attraversava la strada. L'incidente è avvenuto intorno alle 8:45, all’altezza delle strisce pedonali situate poco più a monte rispetto al semaforo, lungo la strada che sale dalla stazione e passa nei pressi dell’ospedale cittadino.
La donna è stata colpita da una Fiat Punto guidata da una 69enne di Macerata che procedeva in direzione di corso Cairoli e, a seguito dell’impatto, è finita contro il parabrezza dell’auto, nella zona del passeggero. Un urto violento. I soccorsi del 118 sono stati immediati: l'anziana è stata trasportata d'urgenza in ospedale, ma le sue condizioni erano troppo gravi e poco dopo il ricovero è deceduta.
Sul luogo dell'incidente sono intervenuti gli agenti della polizia locale di Macerata, diretti dal comandante Danilo Doria, per effettuare i rilievi e ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto. Gli accertamenti in corso stanno verificando se la vittima si trovasse esattamente sulle strisce pedonali al momento dell’investimento.
Un giovane di 29 anni, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari dal maggio scorso su disposizione del Tribunale di Ancona, è stato denunciato dai carabinieri della stazione di Treia per il reato di evasione.
Le forze dell’ordine hanno accertato, nel corso di specifici controlli effettuati nei giorni scorsi, che l’indagato si era allontanato dalla propria abitazione in due diverse occasioni, senza alcuna autorizzazione da parte dell’autorità giudiziaria competente. Il giovane, già noto per violazioni analoghe in passato, è stato pertanto denunciato nuovamente per aver trasgredito alle prescrizioni imposte dalla misura restrittiva.
L’intervento rientra nell’attività di controllo del territorio svolta dai Carabinieri per garantire il rispetto delle misure cautelari e la sicurezza della comunità locale.
Si ricorda che la persona coinvolta è da ritenersi presunta innocente fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, come previsto dalle garanzie costituzionali a tutela dei diritti degli indagati.
Un normale controllo stradale si è trasformato in un episodio di tensione che ha portato alla denuncia di una donna di 39 anni per oltraggio a pubblico ufficiale.
Durante un servizio di pattugliamento e controllo della circolazione stradale, i carabinieri della stazione di Pioraco hanno fermato un'autovettura sportiva, riscontrando la mancanza di copertura assicurativa obbligatoria.
Il conducente del veicolo, nonché proprietario, è stato immediatamente sanzionato con una multa che può variare da 866 a 1732 euro, oltre alla sanzione accessoria del sequestro del mezzo.
Tuttavia, mentre gli agenti contestavano la violazione, la moglie del conducente, che si trovava a bordo dell'auto, ha dato in escandescenze. In presenza di altre persone, ha rivolto ripetute offese nei confronti del capo equipaggio della pattuglia.
A seguito di questo comportamento, i carabinieri hanno provveduto a denunciarla all'autorità giudiziaria per oltraggio a pubblico ufficiale.
L'intervento è avvenuto nel pieno rispetto delle procedure di legge e dei diritti degli indagati, i quali devono essere considerati innocenti fino a prova contraria e fino a una sentenza definitiva. Le autorità sottolineano l'importanza di mantenere un comportamento rispettoso nei confronti delle forze dell'ordine, soprattutto durante operazioni di controllo, fondamentali per garantire la sicurezza stradale e il rispetto della legalità.
Le indagini proseguiranno per definire eventuali ulteriori responsabilità nell'ambito dell'accaduto.
Un grave incidente stradale si è verificato nella prima mattinata di oggi - intorno alle 7 - in via Didimi, a Treia. Coinvolto un giovane di 26 anni.
Il ragazzo, per cause ancora in fase di accertamento, ha perso il controllo della vettura lungo la provinciale 128, finita prima contro una pianta e poi in un campo adiacente alla carreggiata, ed è stato sbalzato fuori dal mezzo. L'impatto è stato piuttosto violento: nell'urto l'auto è andata praticamente distrutta.
L'allarme è stato lanciato immediatamente e sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118, insieme ai carabinieri e ai vigili del fuoco. Considerata la criticità della situazione e la gravità dei traumi riportati dal conducente, è stato necessario l'intervento dell'eliambulanza, che ha trasportato il 26enne d'urgenza all'ospedale Torrette di Ancona. È ricoverato in prognosi riservata.
I carabinieri della Compagnia di Macerata stanno ora lavorando per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente. Nessuno altro mezzo è stato coinvolto nel sinistro.
Nella serata di ieri, i carabinieri della Compagnia di Macerata, supportati da due unità antidroga del Nucleo carabinieri Cinofili di Pesaro, hanno effettuato un ampio servizio di controllo del territorio, mirato a contrastare i reati predatori e il traffico di sostanze stupefacenti. L'operazione, che ha interessato diverse zone della città, ha visto l'installazione di posti di controllo sulle principali arterie stradali, nonché verifiche presso esercizi pubblici e luoghi sensibili.
Nel corso del servizio, sono stati controllati 84 individui, tra cui 12 con precedenti di polizia, Tre persone, un 30enne di nazionalità algerina, un 21enne e un 25enne di nazionalità tunisina, sono stati segnalati alla competente autorità amministrativa per violazione dell’articolo 75 del DPR 309/90, relativo all’uso personale non terapeutico di sostanze stupefacenti. Durante i controlli, i tre soggetti sono stati trovati in possesso di piccole quantità di hashish e marijuana. Le sostanze sono state sequestrate, e sono state avviate le procedure legali previste per tali infrazioni.
L'operazione ha visto l'impiego di 8 pattuglie sul territorio e ha permesso di monitorare efficacemente la situazione, contribuendo alla sicurezza e alla prevenzione di attività illecite.
Un incidente stradale si è verificato questa mattina a Sambucheto di Montecassiano, intorno alle 8.15, coinvolgendo due auto che viaggiavano in direzioni opposte. Il violento scontro ha causato il ferimento di due persone, che sono state trasportate in codice giallo all'ospedale di Macerata.
Secondo quanto ricostruito, una delle vetture è finita in un fosso, mentre l'altra ha impattato contro un muretto, fermandosi parzialmente su un terreno a bordo strada. Fortunatamente, dietro una delle due auto coinvolte si trovava un vigilante che, avendo appena concluso il suo turno di lavoro, ha notato la scena e non ha esitato ad intervenire.
Vedendo del fumo uscire dall'auto che si trovava sul ciglio della strada, il vigilante ha prontamente aiutato il conducente ad uscire dall'abitacolo, passando dal lato passeggero, poiché lo sportello lato guida era bloccato a causa del violento impatto.
Sul luogo dell'incidente sono intervenuti tempestivamente due ambulanze e un'automedica del 118, i vigili del fuoco per la messa in sicurezza delle vetture coinvolte e la polizia locale per i rilievi e la gestione del traffico. Le cause dell'incidente sono ancora in fase di accertamento.
L'intensa ondata di maltempo che sta colpendo le Marche da giorni ha provocato gravi disagi e ha reso necessarie misure di emergenza in diverse località, con la Protezione Civile che ha emesso l'allerta rossa in alcune zone.
A Jesi, la situazione è particolarmente critica a causa del pericolo esondazione del fiume Esino. Il livello delle acque ha superato la soglia di allarme, portando alla chiusura di numerose strade e sottopassi. In particolare, sono stati chiusi i sottopassi di via Latini e via Ripabianca, mentre altre strade, tra cui via Montelatiere, via del Burrone e via Santa Maria del Colle, sono state rese inaccessibili a causa di smottamenti e allagamenti. La Protezione Civile ha avvertito i residenti delle zone più a rischio, invitando la popolazione a non accedere ai piani terra, cantine, garage e sottoscala, ma a rifugiarsi ai piani superiori delle abitazioni.
Nel Pesarese, la situazione è altrettanto critica. A Cantiano, una coppia di anziani è rimasta isolata nella propria abitazione a causa dell'innalzamento del livello del torrente Bevano, che ha reso inagibile l'unico ponte di accesso alla loro casa. I vigili del fuoco di Pesaro sono intervenuti tempestivamente, riuscendo a raggiungere la coppia e metterla in salvo.
In queste ore, le forze di emergenza stanno lavorando senza sosta per monitorare l'evolversi della situazione e garantire la sicurezza della popolazione, mentre la Protezione Civile continua a monitorare l'andamento del maltempo e a fornire aggiornamenti costanti.
I carabinieri del Comando provinciale di Macerata, in collaborazione con il Nucleo Ispettorato del Lavoro e l'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Macerata, hanno recentemente concluso un'operazione di controllo volta alla tutela della sicurezza nei cantieri edili. L'attività ispettiva, che ha riguardato due imprese operanti in cantieri situati a Tolentino, ha portato alla denuncia dei titolari delle stesse.
Le due imprese, una con sede legale a Carpi e l’altra a Rimini , sono state oggetto di accertamenti che hanno evidenziato violazioni gravi delle normative di sicurezza sul lavoro. In particolare, i titolari sono stati denunciati per le seguenti irregolarità:
Il primo titolare non ha verificato le condizioni di sicurezza dei lavoratori affidati alle imprese esecutrici, mettendo a rischio la loro incolumità. Il secondo titolare ha mancato di garantire una viabilità adeguata all'interno del cantiere, con il risultato di compromettere la sicurezza della circolazione di uomini e mezzi.
Oltre alle denunce penali, sono state inflitte pesanti ammende, che ammontano complessivamente a 15.946,37 euro, come sanzione per le violazioni riscontrate. Questo intervento si inserisce in un più ampio programma di controlli, volto a garantire il rispetto delle normative in materia di sicurezza sul lavoro e a proteggere la salute degli operai.
I carabinieri della Stazione di Porto Potenza Picena hanno recentemente denunciato un 34enne di origini bulgare, residente a Arcole (VR), per il reato di truffa ai danni di una donna del posto. L'uomo, già noto alle forze dell'ordine, si è finto operatore di “Poste Italiane” e ha raggirato la vittima convincendola a fornirgli i dati della sua carta bancomat, compreso il codice di sicurezza CVC, situato sul retro della carta.
Grazie a questa informazione, il truffatore è riuscito a prelevare la somma di 970 euro dal conto corrente della malcapitata. Le indagini, condotte dai Carabinieri, hanno portato alla denuncia dell'uomo, attraverso un meticoloso lavoro di analisi dei flussi bancari e dei tabulati telefonici, che hanno permesso di risalire alla sua identità.
L'episodio mette in evidenza l'importanza di prestare molta attenzione a telefonate sospette, specialmente quelle in cui si richiedono dati personali, numeri di carte bancarie o codici di sicurezza. I carabinieri del Comando Provinciale di Macerata hanno ribadito il loro invito alla cittadinanza a diffidare da richieste di questo tipo e a segnalare tempestivamente alle forze dell'ordine qualsiasi episodio di truffa.
I militari dell’Aliquota operativa della Compagnia carabinieri di Camerino hanno denunciato due uomini, un 40enne della provincia di Pavia e un 46enne della provincia di Ravenna, per una serie di reati tra cui violenza privata, violazione di domicilio, interferenza illecita nella vita privata e illecito trattamento di dati.
La vicenda ha avuto inizio lo scorso febbraio, quando il titolare di una ditta di troticoltura situata a Sefro ha denunciato un episodio di violazione della sua azienda. Secondo quanto emerso, ignoti si erano introdotti nell'azienda e avevano installato un apparecchio videoregistratore in un locale destinato ad una fase lavorativa cruciale per il prodotto commerciale. Questo episodio ha suscitato preoccupazione per la sicurezza e la privacy dell'attività.
Le indagini, condotte dai carabinieri, hanno preso piede grazie alla videosorveglianza installata nell’azienda. Analizzando i filmati, i militari sono riusciti a risalire al veicolo utilizzato dai due sospetti per allontanarsi dal luogo dei fatti. In seguito a questo approfondimento, i due uomini sono stati individuati e identificati, venendo successivamente denunciati all’autorità giudiziaria per le accuse di violazione della privacy e altri reati.
Un grave incidente si è verificato, nella serata di oggi, lungo la strada provinciale 485, nei pressi del bar Torquati, a Pidiripa di Macerata. Un ragazzino di 13 anni è stato investito da un'automobile mentre stava attraversando la strada. Il minorenne ha riportato un trauma cranico e, a seguito delle prime cure, è stato trasportato dapprima all'ospedale di Macerata e successivamente trasferito a Torrette per ricevere le necessarie attenzioni mediche.
Sul posto sono intervenuti prontamente gli agenti della polizia stradale di Civitanova, che hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica dell'incidente.
Una gita scolastica che avrebbe dovuto essere un’esperienza educativa e indimenticabile si è trasformata in un incubo per i ragazzi delle classi terze medie dell'Istituto Lorenzo Lotto di Monte San Giusto. Al termine della visita culturale che li ha portati a Napoli, Cassino e Caserta, circa 20 studenti e alcuni docenti hanno accusato sintomi di malessere e sono stati costretti a ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova Marche. Tra i coinvolti anche la dirigente scolastica. L'episodio è avvenuto nella giornata di oggi.
Al momento, i sanitari stanno eseguendo una serie di analisi cliniche e accertamenti diagnostici per capire cosa abbia causato il malore che ha colpito gli studenti e alcuni docenti. I primi indizi suggeriscono una possibile intossicazione, ma è ancora troppo presto per fare delle ipotesi certe. Non sono stati segnalati casi gravi, ma l’incidente ha creato preoccupazione tra i genitori e la comunità scolastica.
Questo episodio fa eco a quanto accaduto appena lo scorso giovedì, quando gli studenti dell'Istituto IIS "E. Mattei" di Recanati hanno accusato sintomi simili durante un viaggio a Paestum. Anche in quel caso, i ragazzi avevano manifestato malesseri subito dopo un pasto, con conseguente necessità di cure mediche. Resta da capire se vi possano essere collegamenti tra i due casi.
Grande operazione di controllo e monitoraggio del territorio oggi ad Ancona, disposta dal questore Cesare Capocasa, in collaborazione con il prefetto. L’operazione straordinaria ha coinvolto più di 30 operatori della polizia di Stato, tra cui personale della Questura, unità cinofile, polizia Stradale e il reparto Prevenzione Crimine. I controlli si sono concentrati principalmente nei quartieri Piano, Archi e Stazione, con l'obiettivo di garantire la sicurezza pubblica e contrastare fenomeni di illegalità.
Nel corso dei controlli sono stati monitorati 244 soggetti, tra cui 93 con precedenti, 80 veicoli e 4 locali, con particolare attenzione ai detenuti domiciliari e a coloro sottoposti a misure alternative limitative della libertà. L'operazione ha portato a due denunce per possesso di droga: un giovane di origine egiziana, di 25 anni, sorpreso in piazza d'Armi con circa 0,8 grammi di hashish, e un 28enne somalo, trovato in via Giordano Bruno mentre fumava una sigaretta artigianale contenente sostanze stupefacenti.
Inoltre, un uomo di 36 anni, sempre di origine somala, è stato denunciato per ubriachezza manifesta nei pressi della stazione. Nel corso dei controlli legati alla clandestinità, il questore ha emesso due ordini di lasciare il territorio nazionale: uno nei confronti di un tunisino di 40 anni e uno per un giovane egiziano di 25, entrambi irregolari e con numerosi precedenti penali.
Un altro episodio rilevante ha visto una cittadina di origine cubana accompagnata al CPR di Ponte Galeria (Roma) in attesa di rimpatrio. La donna, trovata nei pressi della stazione senza permesso di soggiorno, aveva già un precedente di espulsione e vari precedenti di polizia, tra cui minacce, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e tentato omicidio.
Infine, l'operazione ha visto la partecipazione anche dei militari dell'operazione “Strade Sicure”, che hanno presidiato la zona della piazzetta della Coop, garantendo la sicurezza fino alla chiusura degli esercizi commerciali.
I carabinieri del Comando Stazione di Appignano, a seguito degli accertamenti effettuati, hanno arrestato un badante 38enne di origine pakistana, destinatario di un decreto di cessazione della misura di detenzione domiciliare, emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Macerata. Il provvedimento ha disposto il trasferimento del 38enne in carcere, dove dovrà scontare una pena di 6 anni, 3 mesi e 12 giorni di reclusione.
L’uomo era stato condannato per reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti e al porto d’armi in concorso, reati commessi tra il 2018 e il 2019 in diverse località, tra cui Orvieto, Potenza Picena e Porto Recanati. La condanna, che ha determinato la fine della sua detenzione domiciliare, riguarda attività criminose gravi che hanno coinvolto il traffico illecito di droga e l’uso di armi senza autorizzazione.
Dopo l’arresto, il 38enne è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Fermo, dove inizierà a scontare la sua pena detentiva.
Nel pomeriggio di ieri, i carabinieri del nucleo investigativo del Comando provinciale hanno portato a termine un’operazione volta alla prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti. Durante un’attività investigativa, i militari hanno sorpreso un cittadino nigeriano di 47 anni, incensurato, mentre cedeva quattro involucri contenenti due grammi di eroina a un uomo di 41 anni del posto in cambio di 70 euro. Il fatto è avvenuto nel sottopasso tra via Gioberti e Borgo San Giuliano.
Dopo l'intervento immediato, i carabinieri hanno sottoposto il 47enne a perquisizione personale e domiciliare, rinvenendo ulteriori 75 grammi di eroina suddivisi in 16 dosi pronte per lo spaccio e sei ovuli. Inoltre, è stato sequestrato denaro contante per un totale di 450 euro, ritenuto provento dell’attività illecita, insieme a tre telefoni cellulari, probabilmente utilizzati per la gestione dello spaccio.
Tutto il materiale sequestrato è stato messo a disposizione dell'autorità giudiziaria. Il denaro, dopo il sequestro, sarà depositato su un libretto di deposito giudiziario infruttifero. L’uomo, al termine delle operazioni, è stato arrestato e trasferito presso la casa circondariale di Ancona - Montacuto. Nel frattempo, il 41enne acquirente è stato segnalato alla Prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti.
Brutta disavventura in gita scolastica per circa 70 studenti dell'Istituto IIS Mattei di Recanati. Durante il soggiorno a Paestum, i ragazzi, provenienti da diverse classi terze, hanno accusato gravi sintomi di intossicazione, con tutta probabilità di origine alimentare.
Secondo le informazioni fornite dai carabinieri che hanno seguito la vicenda, il gruppo ha visitato le Grotte di Pertosa, nel Salernitano. Dopo la visita, gli studenti hanno pranzato nei pressi del sito turistico per poi proseguire il viaggio fino a Capaccio Paestum, dove hanno cenato e pernottato in un albergo.
Le testimonianze riportano come i primi segnali di malessere siano emersi nella notte tra mercoledì e giovedì, quando molti studenti hanno iniziato a manifestare vomito e forti disturbi gastrointestinali. La situazione è peggiorata velocemente, coinvolgendo quasi tutti i partecipanti al viaggio. Anche alcuni insegnanti hanno accusato i medesimi sintomi, sebbene in forma meno grave.
Preoccupati per la situazione, i docenti accompagnatori hanno deciso di rivolgersi ai carabinieri, che hanno immediatamente attivato l’Asl e il Nas per verificare le cause del malessere. Sul posto sono giunte diverse ambulanze e il personale del 118 ha provveduto a visitare i giovani studenti. Fortunatamente, nessuno avrebbe avuto bisogno di ricovero ospedaliero, anche se un ragazzo è stato portato al pronto soccorso per accertamenti nella sera di ieri.
Non è ancora stato identificato con certezza il cibo responsabile dell’intossicazione, ma le autorità sanitarie stanno indagando per determinare la fonte della contaminazione. La cena è stata a base di pasta seguita da hamburger e insalata. Nel frattempo, i genitori degli studenti, allarmati dalle notizie che si diffondevano rapidamente, hanno tempestato di telefonate i ragazzi e i docenti, chiedendo aggiornamenti sulle condizioni di salute dei propri figli.
A seguito di quanto accaduto, è stata formalizzata una denuncia ai carabinieri, poiché nessuno ritiene possibile che 70 persone possano intossicarsi simultaneamente senza una grave negligenza. Per agevolare il rientro, la scuola ha predisposto un secondo pullman per riportare a casa i 50 studenti che si sentivano meglio. Nel frattempo, altri 20 ragazzi, le cui condizioni risultavano più critiche, sono rimasti a Capaccio Paestum sotto il monitoraggio costante di una dottoressa. Questi ultimi ripartiranno solo quando le loro condizioni di salute miglioreranno.
Mattinata di disagi lungo la superstrada SS77 della 'Val di Chienti', dove un incidente ha causato la chiusura del tratto stradale all'altezza dello svincolo di Morrovalle. L'episodio si è verificato intorno alle 7:30, coinvolgendo tre veicoli e provocando lunghe code.
Secondo le prime ricostruzioni, un'auto che procedeva in direzione mare ha urtato un camion per cause ancora da accertare. L'impatto ha fatto sbandare il mezzo, che ha invaso la carreggiata opposta, scavalcando il guardrail e colpendo un’altra vettura proveniente dalla direzione contraria.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118, che hanno soccorso il conducente 21enne della vettura e lo hanno trasportato all'ospedale di Civitanova. Fortunatamente, le sue condizioni non sono gravi.
Per consentire i rilievi della polizia stradale, il tratto di superstrada in direzione monti è stato temporaneamente chiuso per oltre due ore, con deviazioni obbligatorie agli svincoli di Montecosaro e Morrovalle. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti anche i vigili del fuoco, il personale dell’Anas, i carabinieri e la polizia locale di Morrovalle per gestire la viabilità e ripristinare la sicurezza della strada.
Serata difficile per gli automobilisti lungo la Carrareccia, dove intorno alle 19:30 diverse auto hanno riportato danni alle ruote a causa di profonde buche presenti sulla carreggiata. Sotto la pioggia battente, la Polizia Locale è intervenuta per gestire la situazione, riscontrando che i dissesti stradali erano più di uno e di dimensioni considerevoli.
Sono stati ben sei i veicoli rimasti danneggiati, con uno che ha richiesto anche l'intervento di un carroattrezzi per la rimozione. Le buche, veri e propri crateri di forma ovale, misuravano circa un metro per 50 centimetri con una profondità di 10 centimetri, creando un serio pericolo per la circolazione.
Gli agenti hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area segnalando il pericolo con segnaletica lampeggiante, mentre l'ANAS, proprietaria della strada, è stata immediatamente allertata. Nel giro di circa mezz’ora, una squadra mobile è giunta sul posto per effettuare un intervento urgente di ripristino, utilizzando asfalto rapido per chiudere le buche e permettere la riapertura del tratto stradale.
L'area interessata si trova al km 25 della Carrareccia, in prossimità del distributore di benzina Q8. Le due buche più grandi non si trovavano sullo stesso senso di marcia, ma una su ciascun lato della carreggiata, sfalsate di circa 100 metri l'una dall'altra. La prima si trovava proprio in corrispondenza del Q8, mentre la seconda, in direzione Sforzacosta, a circa 100 metri di distanza, coinvolgendo entrambi i flussi di circolazione.
L'episodio ha sollevato preoccupazioni tra gli automobilisti per le condizioni della strada, soprattutto in situazioni di maltempo, e l'importanza di un monitoraggio costante per evitare situazioni di rischio simili in futuro.
Dalle 10:30 di oggi, i vigili del fuoco di San Benedetto del Tronto sono stati impegnati in un intervento di sicurezza a contrada Menocchia, a Montefiore dell'Aso, dove un'autocisterna adibita al trasporto di Gpl (gas di petrolio liquefatto) si è ribaltata su un fianco.
Fortunatamente, l’autista del veicolo non ha riportato alcuna conseguenza dall’incidente. Sebbene il serbatoio fosse stato in parte svuotato, circa 5.000 litri di GPL erano ancora presenti all’interno del mezzo, rendendo necessario un intervento tempestivo per evitare pericoli.
I vigili del fuoco hanno messo in sicurezza l’area circostante, monitorando costantemente la cisterna per verificare che non ci fossero dispersioni di gas nell’ambiente. Per garantire un travaso sicuro del gas rimanente, sono stati chiamati gli specialisti del Comando vigili del fuoco di L’Aquila, esperti in operazioni di questo tipo.
Controlli serrati a Macerata nell’ambito di un’operazione interforze condotta da Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia Locale. L’obiettivo del servizio straordinario è stato quello di prevenire reati e garantire maggiore sicurezza in diversi punti strategici della città.
Le verifiche hanno riguardato un esercizio pubblico di somministrazione di alimenti e bevande a Sforzacosta, dove sono stati effettuati controlli di polizia amministrativa e di ordine pubblico. Successivamente, gli accertamenti si sono spostati su un B&B di Macerata, per poi concentrarsi sulla stazione ferroviaria. Qui gli agenti hanno eseguito controlli su passeggeri e persone che frequentano la stazione, nelle aree di arrivo e partenza, ponendo particolare attenzione a situazioni sospette e al rispetto delle normative vigenti. Diverse le persone identificate.
L’operazione ha incluso i controlli di rito e del territorio, rientrando in un più ampio piano di prevenzione volto a contrastare episodi di microcriminalità e degrado urbano. Le autorità locali hanno sottolineato l’importanza di queste attività di prevenzione, che verranno ripetute periodicamente per mantenere alta l’attenzione e contrastare eventuali fenomeni di illegalità.