Sabato 5 maggio, presso la sala consiliare allestita nella sede provvisoria che ospita gli uffici comunali, si è svolto il primo matrimonio con rito civile dal sisma del 2016 e dalla fusione tra Fiordimonte e Pievebovigliana avvenuta nel gennaio del 2017.
La cerimonia, officiata dal Sindaco Massimo Citracca, ha visto dichiarare il fatidico “SI” tra il signor Vittorio Vallesi e la signora Maria Jadwiga Skrobiranda, alla presenza dei testimoni Maria Gabriella Maggi e Mario Di Giovanni e dei numerosi parenti ed amici della coppia, intervenuti per festeggiare il lieto evento.
Agli sposi il Sindaco, l’Amministrazione e la comunità tutta di Valfornace esprimono le più vive congratulazioni e l’augurio per una felice unione.
L’auspicio è che questo sia il primo di una lunga serie di matrimoni, segno non solo di un ritorno alla normalità, ma anche di una nuova stagione che veda il neonato Comune rinascere anche in termini di popolazione ed abitanti.
L'incarico a Commissario Straordinario per la Ricostruzione è, dopo la maternità, l'esperienza più forte della mia vita.
Lo ha dichiarato l'onorevole Paola De Micheli, in una intervista a IoDonna del Corriere della Sera. Tanti gli spunti offerti alla penna del giornalista Fabrizio Roncone, con la commissaria che individua tre motivi principali per giustificare una ricostruzione che non é partita o che, comunque, stenta a procedere a ritmi accettabili. "Primo, i terremotati non conoscono ancora bene i loro diritti. Molti non hanno capito che lo Stato è pronto a coprire tutte le spese e certo non aiuta tanta burocrazia, legnosa e ottusa.
Secondo, la terra, purtroppo, continua a tremare. E questo scatena in tanti un tragico quesito: ha senso restare e ricostruire una casa e una vita qui? Il terzo motivo sono gli abusi edilizi persistenti, per i quali ho pronta una sanatoria 'chirurgica' che dovrebbe aiutarci a superare certi piccoli abusi e sbloccare la cosiddetta ricostruzione leggera". (Qui l'intervista integrale)
Ancora di notte, questa volta alle 3,08. Una violenta scossa - di magnituto 3,6 secondo le prime stime - ha riportato la gente in strada su tutto l'Alto Maceratese. Il boato e poi pochi istanti che sono sembrati infiniti e che hanno risvegliato inevitabilmente una paura mai sopita in una popolazione che ormai da due anni fa i conti con il dramma del sisma. Al momento non si hanno notizie di feriti e nemmeno di danni. Secondo i dati forniti dal sito dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia la scossa di questa notte ha avuto ancora una volta per epicentro la cittadina di Muccia (7 km di profondità).
Venti persone sono state denunciate dai Carabinieri della Compagnia di Camerino per falso ideologico e indebita percezione di erogazioni statali. Tutti avevano dichiarato, producento documentazioni false, di essere stabilmente domiciliati a Pieve Torina, percependo così il contributo di autonoma sistemazione (CAS) a seguito del sisma dell'ottobre 2016. Stando ai risultati dell'indagine, i venti denunciati (tra cui uno straniero) hanno sottratto complessivamente alle case dello Stato una somma di poco superiore ai 100mila Euro.
L'intera inchiesta é partita nei mesi scorsi, anche a seguito di alcune segnalazioni, e le 20 denunce emesse, stando a quanto é dato sapere, potrebbero essere solo le prime di una lunga serie, visto che l'intero lavoro di indagine non riguarderebbe il solo comune di Pieve Torina.
Oggi, sabato 22 aprile presso la località Campi di Fiordimonte situata nel comune di Valfornace sono state consegnate altre 38 SAE. Le casette sono state consegnate in una bellissima zona circondata dalle montagne del posto, tanto che gli anziani assegnatari hanno definito il posto uno dei pochi paesaggi dove è possibile vedere l'alba ed il tramonto.
"Finalmente siamo riusciti a far rientrare 100 persone" - ha affermato il Sindaco Massimo Citracca - "dopo due anni di preoccupazioni anche nella nostra terra possiamo vedere un pò di luce. Fra circa un mese, secondo quanto detto nei colloqui con i tecnici, saranno consegnate le ultime 50 SAE e quel giorno noi faremo una grande festa con tutti i cittadini. Ringrazio la ditta che, nonostante le difficoltà, è riuscita a lavorare, la Regione, il direttore dei lavori e il CNS che ha fornito le casette. Magari dimentico qualcuno ma il lavoro che è stato fatto non è banale, abbiamo impiegato dei mesi anche perché c'erano dei lavori indispensabili da dover fare."
"Ringrazio i cittadini per la pazienza che hanno avuto" - ha continuato il Sindaco - "perché non è poco vivere per due anni in una situazione drammatica".articolo di Giovanni Maria Pontieri
Il president della Camera dei Deputati, Roberto Fico, sarà presto nelle Marche per visitare le cittadine più colpite dal sisma. Lo ha annunciato sul suo profilo Facebook, sottolinenando che la risposta dello Stato in questi due anni non é stata abbastanza efficace.
“Nelle scorse settimane – scrive il president nel suo post - fra i tanti messaggi di auguri ricevuti per la mia nomina c’è stato quello del Presidente della Regione Marche. Ho tenuto a rispondergli e a ringraziarlo anche per dare un messaggio ai nostri concittadini delle Marche e delle regioni del Centro Italia così duramente colpite dal sisma.
Una tragedia che non dimentico e rispetto alla quale serve uno sforzo maggiore rispetto a quello compiuto fino ad ora. Chi ha vissuto quel dolore, ha perso i propri cari e subito il distacco forzato dalla propria terra merita una risposta efficace da parte dello Stato, perché non c’è tempo da perdere.
Sono vicino a questi nostri concittadini ancor di più in questi giorni, nei quali la paura e il dolore si sono rinnovati a causa di nuovi episodi sismici. Per questo mi impegno a visitare quanto prima i luoghi colpiti dal terremoto del 2016”.
Aveva tentato una rapina, ma alla reazione della commerciante l’aveva uccisa. Poi, dalla Sardegna, era scappato rifugiandosi nelle Marche, tra Valfornace e Camerino, ospite di uno zio. Ma la polizia c’aveva messo poco a trovarlo e, una volta arrestato, ha confessato l’omicidio. Ora, Simone Delussu (questo il nome del ragazzo che oggi ha 20 anni), dovrà scontare una condanna a venti anni.
Una condanna che i familiari della donna uccisa, Lu Xian Cha (madre di due bambini di 4 e 10 anni), hanno definito fin troppo morbida, commentando così la decisione del giudice: “In Cina, per un fatto del genere, c’è la pena di morte”.
Ma in Italia no. E Delusso dovrà stare in carcere per i prossimi venti anni, con il processo che si è svolto secondo il rito abbreviato ed il giudice che ha riconosciuto all’imputato le attenuanti generiche, portando così a venti anni la pena, rispetto all’ergastolo richiesto dal pubblico ministero.
Simone Delusso, lo ricordiamo, era stato arrestato a Camerino (qui il nostro articolo) la scorsa estate. Una notizia, quella del giovane che si era macchiato di un così grave delitto, che fece molto clamore nella città ducale e su tutto il territorio montano della provincia, dove il ragazzo sembrava condurre una vita assolutamente normale e lontana da trascorsi di criminalità. Ospite di uno zio che, come hanno accertato le indagini, era all'oscuro di tutto. Quando fu arrestato, attraverso i suoi legali dichiarò che per lui era “finito un incubo, non potevo più vivere con questo peso e finalmente potrò iniziare a espiare la mia pena”.
I sindaci di Camerino, Castelsantangelo sul Nera, Bolognola, Valfornace, Monte Cavallo, Pieve Torina, Serravalle di Chienti, Fiastra, Muccia e il commissario prefettizio di Ussita "contro" il collega di Tolentino.
"Nessuno ha mai parlato di Serie A, Serie B o Serie C. Da oggi, però, possiamo parlare di “inqualificabile”. Perché inqualificabile è quanto afferma il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, quando - forse “infantilmente risentito” per non aver preso parte a un paio di riunioni – sostiene che l’intento di quei sindaci che chiedono una suddivisione del cratere in base agli effettivi livelli di danno sia creare “terremotati di Serie A” e “terremotati di Serie B”. Il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, dovrebbe fare un giro a Bolognola, Castelsantangelo sul Nera (colpito già il 24/08/2016 e epicentro della devastante scossa di magnitudo 6.5), Fiastra, Monte Cavallo, Muccia, Pieve Torina, Serravalle, Ussita, Valfornace, Visso o a Camerino prima di lasciarsi andare a dichiarazioni o a commenti che dimostrano una totale e colpevole distanza dalla consapevolezza di quanto accaduto. Prima di fare certe affermazioni inqualificabili e irriguardose, venga a fare un viaggio nella “vera” montagna colpita. Nessuno ha mai detto che Tolentino debba essere escluso da nulla, e nessuno ha mai parlato di esclusioni. Quella che da mesi portiamo avanti è, invece, una sacrosanta battaglia affinché si prenda atto che equiparare la situazione di 138 comuni con danni diversi, problematiche diverse e contingenze diverse, è pura cecità politica".
"In Serie B - proseguono - il collega Pezzanesi ci si mette da solo quando fa certe affermazioni. Abbiamo chiesto, e continueremo a farlo con ogni mezzo e in ogni dove, che si riconoscano i livelli oggettivi di danno e le necessità delle comunità. Se Tolentino rientrerà o meno in una ipotetica “prima fascia” non lo stabiliremo certo noi. Infine, sia chiaro che la riunione a cui Pezzanesi dice di non essere stato invitato non ha seguito i canoni istituzionali. Quel giorno, alle 5,10 del mattino, c’è stata una scossa di magnitudo 4,6 con epicentro a Muccia. Molti sindaci, che quella scossa l’hanno sentita e che da quella scossa sono stati tirati giù dal letto, hanno raggiunto Pieve Torina dove, nel frattempo, stavano arrivando i vertici regionali e della Protezione Civile, oltre alla commissaria De Micheli. Inviti formali non ne sono stati fatti. Gli inviti, quella mattina, li ha fatti il terremoto….chi l’ha sentito…c’era!".
Nella mattina di venerdi 13 aprile il Commissario Straordinario alla ricostruzione Paola De Micheli si è recata a Valfornace accolta dal Sindaco Massimo Citracca e dal vice sindaco Simone Marchetti.
All'interno del municipio la De Micheli ha avuto modo di colloquiare con le rappresentanti dell'associazione "Dream Day" Selena Abatelli nel ruolo di presidente e la volontaria Paola Gerini che è insegnante nel Comune di Valfornace. 'Dream Day' è un associazione che prima si occupava di disabilità e che poi creando 'Dream Day teniamoci per mano' si occupa anche dei terremotati. L'associazione "Dream Day" nel 2018 ha intenzione di regalare un parco giochi per bambini e un'oasi per le persone anziane nell'area SAE. Al colloquio con la De Micheli era presente anche il rappresentante dell'associazione "Amici di Dečani" che si occupa di sostegno e promozione relative ad attività culturali e umanitarie del Monastero di Dečani ma da statuto si sono occupati anche di problematiche nazionali in questo caso delle zone terremotate. L'associazione 'Amici di Dečani" , rappresentata a Valfornace dal sig. Andrea Lampo, ha fatto delle raccolte di prima necessità in Piemonte per i terremotati e ora sta collaborando con 'Dream Day' per realizzare l'area per anziani e per i bambini.
Dopo aver parlato con le associazioni presenti il Commissario Straordinario alla ricostruzione si è riunita a porte chiuse con il Sindaco di Valfornace Citracca e la sua giunta per discutere delle problematiche delle SAE, dei ritardi dei pagamenti, della caserma dei Carabinieri e dei responsabili unici del procedimento (RUP) che non riescono a portare avanti le opere pubbliche. Durante la riunione a porte chiuse si è parlato anche delle difficoltà a ricostruire, dei ritardi e degli abusi che non possono essere sanati.
"Parlando con il Sindaco di Valfornace ed i suoi amministratori abbiamo discusso sulle questioni prioritarie di questo territorio" - ha detto l'On. De Micheli - "come alcuni insediamenti legati ad immobili già esistenti sul territorio, il tema della caserma e le questioni delle opere pubbliche. Ho parlato con un gruppo di donatori,che stanno facendo molto per questo territorio, mi sono confrontata per sapere quali sono le opinioni da chi vede il terremoto da fuori visto che, essendo tutti emotivamente coinvolti dal sisma, ci potrebbero essere delle cose che ci sfuggono."
"A Valfornace ci sono le condizioni per fare un buon lavoro" - ha sostenuto il Commissario Straordinario - "anche qui mi è stato ribadito che la ricostruzione privata ha una lentezza fisiologica legata agli abusi". La visita effettuata in questo paese mi conferma che, al di là della bontà delle operazioni di finanziamento e di procedura che abbiamo effettuato sulle opere pubbliche e al di là dell'ordinanza 46 che ha accellerato le procedure sulla ricostruzione privata, dobbiamo intervenire con una norma sulla questione dei piccoli abusi perchè altrimenti la ricostruzione privata non può partire nelle dimensioni che noi vogliamo".
"La ricostruzione privata è partita - ha concluso l'On. De Micheli - " i cantieri aperti ci sono ma non tanti quanti vorremmo e quindi ci vuole quella norma che proporrò al futuro Governo che si insedierà".
L'On. De Micheli ha visitato insieme al Sindaco Citracca ed il vice - Sindaco Marchetti le SAE di Valfornace e subito dopo si è recata a Muccia per incontrare i sindaci del cratere insieme al Premier Gentiloni.
A seguito delle scosse di terremoto di questa mattina, sono in atto le verifiche tecniche da parte delle squadre dei vigili del fuoco nei comuni di Muccia, Pieve Torina e Pieve Bovigliana, prossimi all’epicentro. Al momento non si registrano danni a persone, si segnala un micro cedimento della copertura della chiesa di Santa Maria in Varano nel comune di Muccia.
Gli ingegneri marchigiani replicano seccamente alle dichiarazioni del commissario alla ricostruzione, Paola De Micheli. Di seguito la nota diffusa da Feding Marche.
“In una recente intervista, l’Onorevole Paola De Micheli, commissario straordinario alla ricostruzione, ha sostenuto che lo Stato pagherà tutte le spese affrontate dai cittadini per la ricostruzione, ma che non sanerà gli abusi e che non ci saranno condoni.
Come è stato a più riprese denunciato dai tecnici marchigiani, uno dei principali problemi che ostacola la presentazione dei progetti agli U.S.R. è che su moltissimi fabbricati si riscontrano difformità edilizie e strutturali, che per essere regolarizzate necessitano di procedimenti lunghi ed incerti.
Questo è un nodo delicato su cui la Federazione Ordini Ingegneri delle Marche intende fare definitivamente chiarezza a scanso di pretestuosi equivoci. La posizione della Federazione, di concerto con i presidenti degli ordini provinciali della nostra regione, è netta e non lascia spazio a fraintendimenti. La realtà è che non si tratta di abusi, e che nessuno di noi ha mai pensato di richiedere sanatorie o colpi di spugna.
Nelle Marche non ci troviamo di fronte a una situazione di illegalità diffusa e i presunti abusi, come l’Onorevole li ha definiti nell’intervista, sono in moltissimi casi lievi difformità, verosimilmente originate in assoluta buona fede.
È infatti frequente che alcune modifiche dimensionali, se di questo si tratta, siano del tutto involontarie e legate anche agli strumenti di misurazione meno evoluti e ai sistemi costruttivi usati nel passato.
È forse possibile parlare di “abuso” se una parete nella realtà è più lunga di qualche centimetro (ma in molti casi anche più corta), di quanto risulta da un disegno ingiallito, o se una finestra o una porta sono spostate di una spanna su un prospetto d’epoca disegnato a mano?
Il sospetto è che sia la parola stessa a evocare fantasmi ideologici che impediscono valutazioni realistiche, assoggettando un territorio intero a un’ansia di legalità che nessuno di fatto ha mai inteso violare.
Prova ne è che dagli ingegneri marchigiani non sono mai venute richieste di condoni, ma solo istanze per l’introduzione di procedure amministrative snelle che si concludano in tempi certi e che permettano di individuare i reali abusi, evitando deleterie e fuorvianti generalizzazioni.
Anche per quanto attiene al pagamento delle spese, la realtà sembra andare ancora una volta in una direzione opposta a quanto affermato dal Commissario.
Dopo il sisma del 2016 si sono susseguite ben 52 Ordinanze che hanno reso e rendono estremamente complesso elaborare un progetto anche solo per la riparazione dei danni lievi.
Basti pensare che servono mediamente circa 40 elaborati tecnico amministrativi, e che molto spesso gli U.S.R. richiedono chiarimenti ed integrazioni, con tutto ciò che questo comporta in termini di dispendio di energie, tempo e denaro nella presentazione delle pratiche.
Per di più, i costi che i tecnici devono anticipare per le prove tecnologiche sui terreni e sulle murature per poter predisporre i progetti, a fronte del pagamento dei compensi a distanza di uno o più anni, stanno mettendo in crisi il sistema con il rischio concreto di far chiudere molti studi professionali. Tra l’altro la normativa attuale prevede “contributi alla ricostruzione”, il che non equivale a copertura totale dei costi, che risultano spesso insufficienti.
Tra le popolazioni colpite si è addirittura diffusa l’ipotesi, essendo difficile arrendersi all’idea di una burocrazia miope e fine a se stessa, che il “mostro” che è stato messo in piedi serva solo a dilazionare l’onere economico della ricostruzione.
Quasi due anni di interlocuzioni a vari livelli istituzionali, di documenti e di proposte da parte degli ordini professionali, hanno avuto una modesta incidenza in qualche raro comma delle solite 52 ordinanze.
Con l’unico risultato di disperdere il patrimonio di esperienza e di professionalità di chi opera sul proprio territorio, conoscendone a fondo le esigenze peculiari e le criticità.
Infine, mentre si continua a discutere di dettagli senza affrontare con adeguata solerzia e incisività le scelte importanti, si fissano scadenze quantomeno improbabili e si erogano i contributi per l’autonoma sistemazione”.
Una giornata che si avvia a conclusione esattamente per come era cominciata: nel segno della paura. Un'altra scossa di terremoto, ancora una volta con epicentro a Muccia, si è verificata alle 20,45 ed è stata distintamente avvertita su tutto il territorio del cratere. Secondo l'INGV la magnitudo è stata di 3,9, esattamente come la scossa che si è verificata questa notte alle 4,19.
Il termine del 31 marzo per le schede Aedes riguarda solo gli incarichi già affidati. E’ l’estrema sintesi della nota a firma del commissario straordinario per la ricostruzione, on. Paola De Micheli. Un chiarimento che arriva a pochissime ore dalla scadenza del termine stesso e che, se da un lato non soddisfa in pieno le richieste del territorio, dall’altro lascia tirare un piccolo sospiro di sollievo. La scadenza "riguarda unicamente i casi in cui sia stato già formalmente conferito a un tecnico l'incarico di provvedere alla redazione delle schede" – si legge nella nota - Per tutti gli altri casi non v'è dubbio che alla redazione delle schede Aedes possa provvedersi anche in epoca successiva al 31 marzo 2018". La commissaria ricorda che "riguardo alle possibili situazioni di difficoltà in cui potrebbero trovarsi i professionisti incaricati in relazione ai tempi lunghi incontrati per giurare le perizie in tribunale, si rammenta la possibilità di avvalersi al tal fine anche dei notai, essendo la relativa spesa rimborsabile in sede di liquidazione del compenso al professionista".
(fonte Ansa)
Materiale didattico per i bambini della scuola dell'infanzia di Valfornace è stato donato nei giorni scorsi, grazie agli aiuti raccolti dall'Associazione 108 Una Scuola per la vita di San Severino, attiva da tempo nella raccolta di aiuti di solidarietà i bambini dei centri colpiti dal terremoto.
Due stampanti, carta, cartucce, cornici, leggio, tanti contenitori e scaffalature metalliche, una macchina fotografica Polaroid sono arrivati per permettere ai piccoli alunni di realizzare tante attività legate alla scoperta della natura, al riciclo degli oggetti, all'osservazione ed allo sviluppo della creatività, costruendo racconti fatti di immagini, canzoni e parole. Il direttivo dell'associazione settempedana è venuto a conoscenza di questo progetto dall'insegnante Paola Gerini, attiva presso la scuola di Valfornace, e come volontaria nell'entroterra da diverso tempo, per aiutare i compaesani colpiti dal terremoto.
L'Associazione 108 Una scuola per la vita ha già realizzato diversi progetti di solidarietà per le scuole dei paesi colpiti dal terremoto, avendo come obiettivo prioritario quello di aiutare i bambini, sensibilizzando su temi quali la sicurezza scolastica e la qualità della vita dei più piccoli. A Valfornace grazie alla struttura provvisoria donata da Salini Impregilo, i bambini della scuola dell'infanzia, della primaria e della secondaria hanno a disposizione una struttura dignitosa dove trascorrere le ore di lezione, che ha permesso loro di tornare alla normalità, dopo i mesi difficili trascorsi sotto le tensostrutture, realizzate da ministero dell'Interno e Croce Rossa subito dopo le scosse. Consegnati anche alcuni giubbini e tute donati dalla società calcistica Settempeda.
Da Pieve Torina a Ussita, passando per Gallano, Valfornace e Visso. È partito il tour di aiuto e di sostegno alimentare a favore degli amici a quattro zampe che vivono nelle zone rosse del cratere distrutte dal sisma, promosso dall’Associazione Cinofila Cave Canem di Porto Sant’Elpidio e da Almo Nature, azienda di pet food che produce alimenti utilizzando ingredienti di qualità.
Un progetto itinerante che si propone di visitare, oltre i centri Sae (soluzioni abitative di emergenza) popolati da colonie di gatti e cani e da numerosi randagi, anche le zone di campagna abitate da allevatori che, costretti a rimanere vicini alle loro aziende e ai loro animali, in questi ultimi tempi sono stati dimenticati da tutti e non hanno beneficiato di nessun aiuto in termini di rifornimenti e merci. “Non possiamo dimenticarci di tutti quegli animali che offrono un aiuto concreto nelle aziende agricole e nelle greggi sparse in mezzo alle campagne” afferma Costantino Finocchi, presidente dell’Associazione Cave Canem. Come nel caso della fattoria “Jdayet” e dell’azienda “Angeli e Battaglia” di Pieve Torina che ospitano rispettivamente 3 e 8 cani da pastore, che svolgono il ruolo fondamentale di guardia delle stalle e del bestiame e senza cui le attività non potrebbero esistere.
I volontari dell’Associazione Cinofila marchigiana Cane Cavem hanno iniziato il viaggio nel cratere visitando i comuni del maceratese, alla presenza dell’Assessore di Pieve Torina Giancarlo Ciuffetti, del sindaco di Valfornace Massimo Citracca e del Vice Sindaco di Visso Gian Luigi Spiganti Maurizi, per consegnare una fornitura di mangime pari a circa 800 kg, una media di 1.250 pasti per cani (piccoli e grandi) e 3.600 pasti per gatti, donati da Almo Nature.
Nelle settimane a venire il tour d’aiuti toccherà anche le zone più critiche della provincia di Fermo per concludersi successivamente nella provincia di Ascoli Piceno con Arquata del Tronto.
“Sembra che il tempo si sia fermato, la situazione è ancora tragica e riguarda tutti, territorio, uomini e animali – commenta Camila Arza Garcia, responsabile del progetto solidale A Pet Is For Life di Almo Nature – Con la nostra donazione vogliamo portare un po’ di conforto agli animali disagiati che si trovano in difficoltà a causa del terremoto e delle condizioni meteo avverse e che devono sopravvivere in quelle zone. Speriamo che la nostra non rimanga un’azione isolata e che le istituzioni e le aziende private come noi diano il loro contributo per alleviare questa situazione di estremo disagio. Pensiamo e agiamo dal punto di vista degli animali, per questo per noi l’importante è sfamarli e agire sulle emergenze con LoveFood”.
LoveFood rientra nel progetto di Almo Nature, A Pet Is For Life, un impegno concreto volto a ridurre drasticamente l’abbandono di animali: non vogliamo lavorare solo sull’emergenza ma provare a essere attori di un cambiamento che passi dall’emergenza alla soluzione. È anche per questo che abbiamo lanciato AdoptMe, per offrire un mese di pappa gratuita, tramite i canili e gattili aderenti, a chi adotta consapevolmente un animale. Desideriamo e speriamo così di far crescere una comunità che ponga al centro il rispetto per l’animale che si porta a casa.
Un impegno, quello verso la natura, che ha portato gli azionisti di Almo Nature a scegliere di donare il 100% delle azioni della società Almo Nature spa, e delle sue filiali, a una Fondazione. A partire dal 2018 tutti i profitti (dividendi) generati dalla vendita dei suoi prodotti saranno unicamente utilizzati a favore degli animali e dell’ambiente. Con questa donazione, gli animali e la natura saranno i veri proprietari di Almo Nature.
Il Comune di Valfornace ha emanato nei giorni scorsi la prima ordinanza di revoca di inagibilità di un condominio emessa a seguito dei lavori effettuati dopo il sisma del 2016.
L’edificio, situato nel Capoluogo, in via Russo Ippazio (municipalità di Pievebovigliana) aveva subito un danno lieve classificato di tipo “B”, ed era stato oggetto di ordinanze di inagibilità emesse a partire dal febbraio 2017.
Ad un anno di distanza, dopo gli interventi di adeguamento prescritti dai tecnici e la conseguente comunicazione di fine lavori, si è provveduto ad emanare l’ordinanza sindacale che chiude, almeno per i due nuclei familiari abitanti negli immobili, un capitolo molto triste.
La notizia non può che essere accolta con estrema gioia e rappresenta un importante tassello al ritorno della normalità dell’intera comunità che, unito al completamento di una delle tre aree SAE ed il conseguente rientro di una fetta di popolazione, risulta essere essenziale per riportare alla vita il nostro Comune.
L’amministrazione Comunale non può che ringraziare i tecnici, gli uffici per la ricostruzione ed augurare alle famiglie un buon rientro.
Incidente sul lavoro intorno alle 15 di oggi in località Pontelatrave di Camerino. Un cittadino peruviano di 71 anni, da tanti anni residente a Valfornace, stava tagliando una pianta su un terreno di proprietà di un amico per fare legna da ardere per uso proprio. L'albero improvvisamente, per cause in corso di accertamento, gli è caduto addosso.
Sono intervenuti sul posto i carabinieri di Camerino e i sanitari del 118 che hanno allertato anche l'eliambulanza: il ferito è stato trasportato a Torrette in gravi condizioni.
Commozione ieri sera al termine dell'ultimo servizio prima del meritato congedo del brigadiere capo Domenico Iori, capo equipaggio Norm dell'aliquota radiomobile di Tolentino.
I colleghi, infatti, al suo rientro in caserma a Tolentino gli hanno preparato una sorpresa insieme ai Vigili del Fuoco e alla Polizia Locale.
Nato a Pievebovigliana nel 1964, impiegato della radiomobile tolentinate dal 1992, ha prima svolto servizio a Livorno, Ancona, Filottrano, Fano, Civitanova Marche e Camerino.
Sposato e padre di tre figli, le scosse del 26 ottobre 2016 hanno distrutto la sua abitazione, tanto da essere stato costretto a spostare altrove il nucleo familiare.
Incontro nei giorni scorsi per la struttura di accoglienza per anziani terremotati, “La casa nel bosco” progettata dall'architetto Guendalina Salimei del T Studio di Roma, celebre per aver ispirato con la sua storia il film “Scusate se esisto”, con Raoul Bova e Paola Cortellesi.
Per realizzare l'edificio l'associazione di terremotati “Laterra trema noi no”, sta promuovendo una raccolta fondi. Nel corso dell'incontro, alla presenza di Guendalina Salimei, del sindaco di Valfornace Massimo Citracca, dei componenti del direttivo dell'associazione, dei responsabili dell'ufficio tecnico comunale, è stato compiuto un sopralluogo sul terreno messo a disposizione dal proprietario Macario Aureli, per realizzare il progetto. Sono stati affrontati alcuni punti prioritari per la costruzione della struttura, giungendo ad un progetto condiviso ed ad un coordinamento tra l'associazione, il Comune di Valfornace e la progettista, per seguire gli sviluppi futuri. “Siamo molto soddisfatti del risultato dell'incontro, lanciamo adesso un appello alla solidarietà di tutti, cittadini, associazioni, imprenditori, per contribuire alla nostra raccolta fondi e poter dare una casa a tanti anziani che hanno perso tutto a causa del terremoto”, affermano i componenti del direttivo de “La terra trema noi no”.
“Questo progetto punta a riportare gli anziani nei loro territori di origine, visto che numerose strutture residenziali sono state rese inagibili dal sisma, in modo da creare anche opportunità economiche e occupazionali per il territorio”, concludono i componenti dell'associazione. Chi volesse contribuire alla costruzione della Casa nel bosco ed avere ulteriori informazioni può contattare l'associazione, sia sul sito www.laterratremanoino.it, scrivere alla mail laterratremanoino@libero.it, dando il proprio contributo con l'iban ICRAITCRO0 IT79S 08456 68830 00020 155248.
Da A.B., una giovane studentessa dell’Istituto musicale ”Nelio Biondi” di Camerino, riceviamo e pubblichiamo questa lettera che racconta la sua testimonianza post sisma, un anno lontana da casa e dalla musica, e di continui ad essere difficile ancora oggi.
Il 26 Ottobre 2016 il terremoto ha colpito il centro Italia, in modo particolare le zone dell'alto maceratese, tra cui la città di Camerino. Una città d'arte, di cultura e di musica; infatti oltre all'università e all'importanza storica di Camerino, nell'Aprile del 2015 veniva inaugurato il Palazzo della Musica che comprendeva l'Istituto musicale "Nelio Biondi", la Banda Musicale città di Camerino (entrambi coordinati dal Maestro Correnti V.) e l'Accademia Italiana del Clarinetto (coordinato da Vincenti P.), che poneva Camerino al centro d'Europa nel panorama musicale. Tutto ciò fu possibile grazie all'aiuto del Comune di Camerino e in special modo nella figura del Sindaco Gianluca Pasqui che non ha mai sottovalutato la musica ma, anzi, ha sempre fatto di tutto per non farla sfiorire.
Il Palazzo della Musica perciò aveva contribuito alla fioritura economica del paese: l'Accademia del Clarinetto ospitava giovani musicisti da tutto il mondo nel periodo estivo e l'Istituto musicale, durante tutto l'anno, vedeva oltre i 160 iscritti.
Ma questo sogno venne totalmente distrutto solo dopo un anno e mezzo in seguito alle forti scosse del 26 e 30 Ottobre dello scorso anno. I giovani sono stati costretti ad allontanarsi dal proprio territorio e come me, si sono trasferiti sulla costa, senza svolgere le lezioni per un intero anno. Mi chiamo A. B. e sono del comune di Valfornace, allieva dell'Istituto musicale "Nelio Biondi" e componente della Banda che per un lungo periodo di tempo non ho potuto frequentare. Per me è stato veramente duro passare un anno lontana dalla mia città e dalla mia passione. Tutt'ora vivo comunque in una situazione precaria anche se sono tornata nel mio paese e ho ripreso tutte le mie attività musicali a Camerino; sia la Banda che l'Istituto non hanno ancora una sede, ma hanno ripreso le attività presso l'Istituto professionali "G. Ercoli", ma molti ragazzi ancora non possono frequentarle. Un grazie va a tutte le associazioni musicali e non che ci stanno aiutando nella costruzione di una nuova sede fuori dal centro di Camerino (che indicativamente non riaprirà prima dei 30 anni). E come dice il nostro Maestro Correnti #ILSISMANONFERMERALAMUSICA.