La ricostruzione sta partendo e per qualcuno rischia di diventare un'occasione per spendere troppo e male i soldi pubblici. Sembra esserne convinta la commissaria straordinaria alla ricostruzione, Paola De Micheli, che, però, dice di non voler abbassare l'attenzione su temi come il controllo amministrativo e le rendicontazioni.
"Mi arrivano segnali inequivocabili di un aumento della spesa. Teniamo il fronte. Temo che ci siamo segnali che denotano un'idea della ricostruzione collegata al business. Io lo so, sono un'imprenditrice, non sono Alice nel Paese delle Meraviglie ma non bisogna esagerare. La ricostruzione deve continuare a mantenere un filone etico senza il quale diventa un'altra cosa che non è quello che è immaginato". A lanciare l'allarme è stato il commissario straordinario alla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del Centro Italia del 2016 Paola De Micheli spiegando che "siamo nella fase della ricostruzione perché i cantieri sono aperti e siamo nel tempo della decisione finale. Abbiamo messo delle regole, alcune sono migliorabili ma altre sono dei presidi su come le risorse pubbliche devono essere utilizzate perché possono esserci appetiti illegali. Mi arrivano richieste di abbassare queste difese ma se devo abbassare le difese adesso che sono a un miglio dall'aumento dei cantieri io non sono disponibile".
(fonte Ansa)
La prossima per Mauro Iori potrebbe essere la stagione del definitivo rilancio.
Attaccante eclettico classe 1995 con trascorsi importanti, malgrado la giovane età, con le maglie di Tolentino, Montegiorgio, Sangiustese e Corridonia, nel 2013 ha vinto il premio come miglior under dell'Eccellenza con il Tolentino.
Dopo 2-3 anni in cui non è riuscito a trovare la giusta continuità, nella stagione appena conclusa ha messo a segno 11 reti con la maglia del Camerino giocando trenta partite da prima punta. Una stagione importante per Iori sul quale ora sono tornate ad affacciarsi squadre di categoria superiore. Infatti, i rumors di mercato parlano di un forte interessamento di squadre di Promozione, ma anche di Eccellenza, per il giovane attaccante. Che ora attende con serenità e con la giusta fiducia nelle sue capacità di conoscere quale sarà il suo futuro.
Attraverso una raccolta fondi, il Consiglio degli studenti, in collaborazione con la Eko, regalerà all’istituto venti chitarre per i bambini di Valfornace, Pievebovigliana, Fiordimonte.Il Consiglio degli Studenti dell’Università di Macerata, in occasione dell'Unifestival 2017, attraverso il concerto “Musica di ricostruzione”, ha promosso una raccolta fondi per sostenere un progetto a favore della scuola del Comune di Valfornace – Pievebovigliana – Fiordimonte. Oggi, con la somma di mille euro, sono state acquistate ventidue chitarre per i bambini della Scuola “Mons. Paoletti”.Per gli acquisti, i rappresentanti degli studenti si sono affidati alla Eko, storicamente la prima azienda italiana ed europea produttrice di chitarre, oggi, una delle più importanti e dinamiche aziende nel panorama degli strumenti musicali, sia in Italia che all'estero, con sede operativa a Montelupone, la quale ha sposato il progetto donando anche parte del materiale necessario, oltre a quello acquistato, con accessori musicali di supporto.Il 7 giugno il Consiglio degli Studenti incontrerà gli alunni dell'Istituto Comprensivo “Mons. Paoletti” per ufficializzare la consegna delle chitarre in una giornata di festa e di condivisione, con la presenza del dirigente scolastico, del sindaco del Comune di Valfornace, del rettore dell’Università di Macerata e dei dirigenti della Eko.“Ringraziamo ancora tutti coloro che hanno contribuito alla raccolta fondi – dice a nome di tutti la presidente del Consiglio degli studenti Rebecca Marconi - rendendo questo progetto possibile! Grazie all'Unifestival per averci dato l'opportunità di organizzare il concerto per la raccolta fondi, ai direttori artistici Riccardo Di Sipio e Alessandro Marini per l'aiuto prezioso e la professionalità. Grazie anche a Marco Cecchetti per aver accolto l'evento nel proprio locale, Terminal, e a tutti i fantastici ospiti per averci regalato la loro musica a scopo solidale: Bunna, Villa Ada Crew, Don Diegoh & ICD One, Kiave & Gheesa, Ganji Killah, Warsavia, Always Loving Jah, Rastaskull, John Laydon. Grazie alla Eko perché è una garanzia, per la disponibilità e la solidarietà dimostrata. Grazie a tutti! Siamo solo studenti, ma dal cuore grande e il nostro impegno non si ferma qui”
Nel testo semidefinitivo del Contratto di governo tra Lega e Movimento 5 Stelle c'é una parola che non ricorre mai. Quella parola, purtroppo, é terremoto. E la mancanza non è sfuggita a chi del terremoto proprio non riesce a dimenticarsi, ossia a chi tutti i giorni fa i conti con la devastazione e le incertezze che ha lasciato da quel maledetto ottobre 20016. Il Contratto di Governo, il cui testo é disponibile qui, tocca questioni di interesse nazionale e, evidentemente, la gestione dell'emergenza e della ricostruzione non lo sono.
"Se servisse una conferma ulteriore - scrivono amareggiati dal comitato Terre In Moto - del fatto che il disinteresse per i terremotati, ed in generale per le sorti del territorio colpito dal sisma, fosse una scelta che tocca tutte le forze partitiche l'abbiamo avuta.Nel cosiddetto contratto di governo, quella sorta di programma che dovrebbe regolare le attività del nuovo esecutivo Lega / M5s, non c'è un singolo punto sul terremoto e la ricostruzione.È un fatto chiaramente di una gravità assoluta e francamente inaccettabile e lo è ancora di più dopo i vari selfie della campagna elettorale e le comparsate che hanno caratterizzato il periodo del voto.Naturalmente anche qualora fosse stato inserito a livello contenutistico non avremmo avuto nessun tipo di garanzia e non saremmo stati sicuramente tranquilli, ma l'assenza totale la dice lunga sul fatto che siamo passati da "non vi lasceremo soli" (che comunque abbiamo visto dove ci ha portato) a 'non vi pensiamo proprio'.In un documento in cui la cosiddetta sicurezza viene declinata in ogni sua forma dal punto di vista del controllo e della repressione non si è trovato il tempo di declinarla nella sua accezione base, la sicurezza di una casa e del territorio che la accoglie. Andiamo a grandi passi verso i due anni di emergenza, e questo è un nuovo tassello, un macigno, da aggiungere alla storia".
Oggi, stando a quanto é dato sapere, matteo Salvini e Luigi Di Maio avranno un nuofo faccia a faccia per limare ed integrare il testo del Contratto di Governo. La speranza, da parte di quattro regioni messe in ginocchio dal sisma, é che sia anche l'occasione per riportare al centro una tematica, quella del sisma e della ricostruzione, che deve stare tra le priorità del nuovo Governo.
Nel weekend appena trascorso si è tenuta una delle più importanti fiere di caccia del Centro Italia al Centrofiere di Bastia Umbra: il "Caccia Village".
Anche quest'anno era presente la Valle di Fiordimonte, importante riserva di caccia a ridosso del Parco dei Monti Sibillini, che nonostante il duro periodo passato a seguito degli eventi sismici del 2016, è riuscita a riconfermarsi come la più importante riserva di caccia italiana.
Scegliere di andare a caccia o ad addestrare i propri cani nella riserva di caccia di Valle di Fiordimonte corrisponde sicuramente ad una esperienza unica per l'aspetto del territorio, per la maestosità degli scenari appenninici e per la qualità della fauna selvatica.
In questa edizione la fiera ha registrato un record di presenze grazie ai vari stand delle moltissime aziende che hanno partecipato.
Domani, domenica 13 maggio, a Montelupone saranno consegnate ad altrettanti comuni le 21 Bandiere Arancioni delle Marche. Sarà presente l'assessore alla cultura e al turismo della Regione Marche, Moreno Pieroni, oltre ai sindaci e ai rappresentanti delle amministrazioni comunali di Acquaviva Picena, Camerino, Corinaldo, Frontino, Genga, Gradara, Mercatello sul Metauro, Mondavio, Montecassiano, Montelupone, Monterubbiano, Offagna, Ostra, Ripatransone, San Ginesio, Sarnano, Serra San Quirico, Staffolo, Urbisaglia, Valfornace, Visso.
La cerimonia di consegna, prevista per le 15 nella Piazza del Comune, si inserisce in una due giorni tutta dedicata al vessillo del Touring Club e che si svolge tra i comuni di Montecassiano e Montelupone.
Sabato 5 maggio, presso la sala consiliare allestita nella sede provvisoria che ospita gli uffici comunali, si è svolto il primo matrimonio con rito civile dal sisma del 2016 e dalla fusione tra Fiordimonte e Pievebovigliana avvenuta nel gennaio del 2017.
La cerimonia, officiata dal Sindaco Massimo Citracca, ha visto dichiarare il fatidico “SI” tra il signor Vittorio Vallesi e la signora Maria Jadwiga Skrobiranda, alla presenza dei testimoni Maria Gabriella Maggi e Mario Di Giovanni e dei numerosi parenti ed amici della coppia, intervenuti per festeggiare il lieto evento.
Agli sposi il Sindaco, l’Amministrazione e la comunità tutta di Valfornace esprimono le più vive congratulazioni e l’augurio per una felice unione.
L’auspicio è che questo sia il primo di una lunga serie di matrimoni, segno non solo di un ritorno alla normalità, ma anche di una nuova stagione che veda il neonato Comune rinascere anche in termini di popolazione ed abitanti.
L'incarico a Commissario Straordinario per la Ricostruzione è, dopo la maternità, l'esperienza più forte della mia vita.
Lo ha dichiarato l'onorevole Paola De Micheli, in una intervista a IoDonna del Corriere della Sera. Tanti gli spunti offerti alla penna del giornalista Fabrizio Roncone, con la commissaria che individua tre motivi principali per giustificare una ricostruzione che non é partita o che, comunque, stenta a procedere a ritmi accettabili. "Primo, i terremotati non conoscono ancora bene i loro diritti. Molti non hanno capito che lo Stato è pronto a coprire tutte le spese e certo non aiuta tanta burocrazia, legnosa e ottusa.
Secondo, la terra, purtroppo, continua a tremare. E questo scatena in tanti un tragico quesito: ha senso restare e ricostruire una casa e una vita qui? Il terzo motivo sono gli abusi edilizi persistenti, per i quali ho pronta una sanatoria 'chirurgica' che dovrebbe aiutarci a superare certi piccoli abusi e sbloccare la cosiddetta ricostruzione leggera". (Qui l'intervista integrale)
Ancora di notte, questa volta alle 3,08. Una violenta scossa - di magnituto 3,6 secondo le prime stime - ha riportato la gente in strada su tutto l'Alto Maceratese. Il boato e poi pochi istanti che sono sembrati infiniti e che hanno risvegliato inevitabilmente una paura mai sopita in una popolazione che ormai da due anni fa i conti con il dramma del sisma. Al momento non si hanno notizie di feriti e nemmeno di danni. Secondo i dati forniti dal sito dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia la scossa di questa notte ha avuto ancora una volta per epicentro la cittadina di Muccia (7 km di profondità).
Venti persone sono state denunciate dai Carabinieri della Compagnia di Camerino per falso ideologico e indebita percezione di erogazioni statali. Tutti avevano dichiarato, producento documentazioni false, di essere stabilmente domiciliati a Pieve Torina, percependo così il contributo di autonoma sistemazione (CAS) a seguito del sisma dell'ottobre 2016. Stando ai risultati dell'indagine, i venti denunciati (tra cui uno straniero) hanno sottratto complessivamente alle case dello Stato una somma di poco superiore ai 100mila Euro.
L'intera inchiesta é partita nei mesi scorsi, anche a seguito di alcune segnalazioni, e le 20 denunce emesse, stando a quanto é dato sapere, potrebbero essere solo le prime di una lunga serie, visto che l'intero lavoro di indagine non riguarderebbe il solo comune di Pieve Torina.
Oggi, sabato 22 aprile presso la località Campi di Fiordimonte situata nel comune di Valfornace sono state consegnate altre 38 SAE. Le casette sono state consegnate in una bellissima zona circondata dalle montagne del posto, tanto che gli anziani assegnatari hanno definito il posto uno dei pochi paesaggi dove è possibile vedere l'alba ed il tramonto.
"Finalmente siamo riusciti a far rientrare 100 persone" - ha affermato il Sindaco Massimo Citracca - "dopo due anni di preoccupazioni anche nella nostra terra possiamo vedere un pò di luce. Fra circa un mese, secondo quanto detto nei colloqui con i tecnici, saranno consegnate le ultime 50 SAE e quel giorno noi faremo una grande festa con tutti i cittadini. Ringrazio la ditta che, nonostante le difficoltà, è riuscita a lavorare, la Regione, il direttore dei lavori e il CNS che ha fornito le casette. Magari dimentico qualcuno ma il lavoro che è stato fatto non è banale, abbiamo impiegato dei mesi anche perché c'erano dei lavori indispensabili da dover fare."
"Ringrazio i cittadini per la pazienza che hanno avuto" - ha continuato il Sindaco - "perché non è poco vivere per due anni in una situazione drammatica".articolo di Giovanni Maria Pontieri
Il president della Camera dei Deputati, Roberto Fico, sarà presto nelle Marche per visitare le cittadine più colpite dal sisma. Lo ha annunciato sul suo profilo Facebook, sottolinenando che la risposta dello Stato in questi due anni non é stata abbastanza efficace.
“Nelle scorse settimane – scrive il president nel suo post - fra i tanti messaggi di auguri ricevuti per la mia nomina c’è stato quello del Presidente della Regione Marche. Ho tenuto a rispondergli e a ringraziarlo anche per dare un messaggio ai nostri concittadini delle Marche e delle regioni del Centro Italia così duramente colpite dal sisma.
Una tragedia che non dimentico e rispetto alla quale serve uno sforzo maggiore rispetto a quello compiuto fino ad ora. Chi ha vissuto quel dolore, ha perso i propri cari e subito il distacco forzato dalla propria terra merita una risposta efficace da parte dello Stato, perché non c’è tempo da perdere.
Sono vicino a questi nostri concittadini ancor di più in questi giorni, nei quali la paura e il dolore si sono rinnovati a causa di nuovi episodi sismici. Per questo mi impegno a visitare quanto prima i luoghi colpiti dal terremoto del 2016”.
Aveva tentato una rapina, ma alla reazione della commerciante l’aveva uccisa. Poi, dalla Sardegna, era scappato rifugiandosi nelle Marche, tra Valfornace e Camerino, ospite di uno zio. Ma la polizia c’aveva messo poco a trovarlo e, una volta arrestato, ha confessato l’omicidio. Ora, Simone Delussu (questo il nome del ragazzo che oggi ha 20 anni), dovrà scontare una condanna a venti anni.
Una condanna che i familiari della donna uccisa, Lu Xian Cha (madre di due bambini di 4 e 10 anni), hanno definito fin troppo morbida, commentando così la decisione del giudice: “In Cina, per un fatto del genere, c’è la pena di morte”.
Ma in Italia no. E Delusso dovrà stare in carcere per i prossimi venti anni, con il processo che si è svolto secondo il rito abbreviato ed il giudice che ha riconosciuto all’imputato le attenuanti generiche, portando così a venti anni la pena, rispetto all’ergastolo richiesto dal pubblico ministero.
Simone Delusso, lo ricordiamo, era stato arrestato a Camerino (qui il nostro articolo) la scorsa estate. Una notizia, quella del giovane che si era macchiato di un così grave delitto, che fece molto clamore nella città ducale e su tutto il territorio montano della provincia, dove il ragazzo sembrava condurre una vita assolutamente normale e lontana da trascorsi di criminalità. Ospite di uno zio che, come hanno accertato le indagini, era all'oscuro di tutto. Quando fu arrestato, attraverso i suoi legali dichiarò che per lui era “finito un incubo, non potevo più vivere con questo peso e finalmente potrò iniziare a espiare la mia pena”.
I sindaci di Camerino, Castelsantangelo sul Nera, Bolognola, Valfornace, Monte Cavallo, Pieve Torina, Serravalle di Chienti, Fiastra, Muccia e il commissario prefettizio di Ussita "contro" il collega di Tolentino.
"Nessuno ha mai parlato di Serie A, Serie B o Serie C. Da oggi, però, possiamo parlare di “inqualificabile”. Perché inqualificabile è quanto afferma il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, quando - forse “infantilmente risentito” per non aver preso parte a un paio di riunioni – sostiene che l’intento di quei sindaci che chiedono una suddivisione del cratere in base agli effettivi livelli di danno sia creare “terremotati di Serie A” e “terremotati di Serie B”. Il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, dovrebbe fare un giro a Bolognola, Castelsantangelo sul Nera (colpito già il 24/08/2016 e epicentro della devastante scossa di magnitudo 6.5), Fiastra, Monte Cavallo, Muccia, Pieve Torina, Serravalle, Ussita, Valfornace, Visso o a Camerino prima di lasciarsi andare a dichiarazioni o a commenti che dimostrano una totale e colpevole distanza dalla consapevolezza di quanto accaduto. Prima di fare certe affermazioni inqualificabili e irriguardose, venga a fare un viaggio nella “vera” montagna colpita. Nessuno ha mai detto che Tolentino debba essere escluso da nulla, e nessuno ha mai parlato di esclusioni. Quella che da mesi portiamo avanti è, invece, una sacrosanta battaglia affinché si prenda atto che equiparare la situazione di 138 comuni con danni diversi, problematiche diverse e contingenze diverse, è pura cecità politica".
"In Serie B - proseguono - il collega Pezzanesi ci si mette da solo quando fa certe affermazioni. Abbiamo chiesto, e continueremo a farlo con ogni mezzo e in ogni dove, che si riconoscano i livelli oggettivi di danno e le necessità delle comunità. Se Tolentino rientrerà o meno in una ipotetica “prima fascia” non lo stabiliremo certo noi. Infine, sia chiaro che la riunione a cui Pezzanesi dice di non essere stato invitato non ha seguito i canoni istituzionali. Quel giorno, alle 5,10 del mattino, c’è stata una scossa di magnitudo 4,6 con epicentro a Muccia. Molti sindaci, che quella scossa l’hanno sentita e che da quella scossa sono stati tirati giù dal letto, hanno raggiunto Pieve Torina dove, nel frattempo, stavano arrivando i vertici regionali e della Protezione Civile, oltre alla commissaria De Micheli. Inviti formali non ne sono stati fatti. Gli inviti, quella mattina, li ha fatti il terremoto….chi l’ha sentito…c’era!".
Nella mattina di venerdi 13 aprile il Commissario Straordinario alla ricostruzione Paola De Micheli si è recata a Valfornace accolta dal Sindaco Massimo Citracca e dal vice sindaco Simone Marchetti.
All'interno del municipio la De Micheli ha avuto modo di colloquiare con le rappresentanti dell'associazione "Dream Day" Selena Abatelli nel ruolo di presidente e la volontaria Paola Gerini che è insegnante nel Comune di Valfornace. 'Dream Day' è un associazione che prima si occupava di disabilità e che poi creando 'Dream Day teniamoci per mano' si occupa anche dei terremotati. L'associazione "Dream Day" nel 2018 ha intenzione di regalare un parco giochi per bambini e un'oasi per le persone anziane nell'area SAE. Al colloquio con la De Micheli era presente anche il rappresentante dell'associazione "Amici di Dečani" che si occupa di sostegno e promozione relative ad attività culturali e umanitarie del Monastero di Dečani ma da statuto si sono occupati anche di problematiche nazionali in questo caso delle zone terremotate. L'associazione 'Amici di Dečani" , rappresentata a Valfornace dal sig. Andrea Lampo, ha fatto delle raccolte di prima necessità in Piemonte per i terremotati e ora sta collaborando con 'Dream Day' per realizzare l'area per anziani e per i bambini.
Dopo aver parlato con le associazioni presenti il Commissario Straordinario alla ricostruzione si è riunita a porte chiuse con il Sindaco di Valfornace Citracca e la sua giunta per discutere delle problematiche delle SAE, dei ritardi dei pagamenti, della caserma dei Carabinieri e dei responsabili unici del procedimento (RUP) che non riescono a portare avanti le opere pubbliche. Durante la riunione a porte chiuse si è parlato anche delle difficoltà a ricostruire, dei ritardi e degli abusi che non possono essere sanati.
"Parlando con il Sindaco di Valfornace ed i suoi amministratori abbiamo discusso sulle questioni prioritarie di questo territorio" - ha detto l'On. De Micheli - "come alcuni insediamenti legati ad immobili già esistenti sul territorio, il tema della caserma e le questioni delle opere pubbliche. Ho parlato con un gruppo di donatori,che stanno facendo molto per questo territorio, mi sono confrontata per sapere quali sono le opinioni da chi vede il terremoto da fuori visto che, essendo tutti emotivamente coinvolti dal sisma, ci potrebbero essere delle cose che ci sfuggono."
"A Valfornace ci sono le condizioni per fare un buon lavoro" - ha sostenuto il Commissario Straordinario - "anche qui mi è stato ribadito che la ricostruzione privata ha una lentezza fisiologica legata agli abusi". La visita effettuata in questo paese mi conferma che, al di là della bontà delle operazioni di finanziamento e di procedura che abbiamo effettuato sulle opere pubbliche e al di là dell'ordinanza 46 che ha accellerato le procedure sulla ricostruzione privata, dobbiamo intervenire con una norma sulla questione dei piccoli abusi perchè altrimenti la ricostruzione privata non può partire nelle dimensioni che noi vogliamo".
"La ricostruzione privata è partita - ha concluso l'On. De Micheli - " i cantieri aperti ci sono ma non tanti quanti vorremmo e quindi ci vuole quella norma che proporrò al futuro Governo che si insedierà".
L'On. De Micheli ha visitato insieme al Sindaco Citracca ed il vice - Sindaco Marchetti le SAE di Valfornace e subito dopo si è recata a Muccia per incontrare i sindaci del cratere insieme al Premier Gentiloni.
A seguito delle scosse di terremoto di questa mattina, sono in atto le verifiche tecniche da parte delle squadre dei vigili del fuoco nei comuni di Muccia, Pieve Torina e Pieve Bovigliana, prossimi all’epicentro. Al momento non si registrano danni a persone, si segnala un micro cedimento della copertura della chiesa di Santa Maria in Varano nel comune di Muccia.
Gli ingegneri marchigiani replicano seccamente alle dichiarazioni del commissario alla ricostruzione, Paola De Micheli. Di seguito la nota diffusa da Feding Marche.
“In una recente intervista, l’Onorevole Paola De Micheli, commissario straordinario alla ricostruzione, ha sostenuto che lo Stato pagherà tutte le spese affrontate dai cittadini per la ricostruzione, ma che non sanerà gli abusi e che non ci saranno condoni.
Come è stato a più riprese denunciato dai tecnici marchigiani, uno dei principali problemi che ostacola la presentazione dei progetti agli U.S.R. è che su moltissimi fabbricati si riscontrano difformità edilizie e strutturali, che per essere regolarizzate necessitano di procedimenti lunghi ed incerti.
Questo è un nodo delicato su cui la Federazione Ordini Ingegneri delle Marche intende fare definitivamente chiarezza a scanso di pretestuosi equivoci. La posizione della Federazione, di concerto con i presidenti degli ordini provinciali della nostra regione, è netta e non lascia spazio a fraintendimenti. La realtà è che non si tratta di abusi, e che nessuno di noi ha mai pensato di richiedere sanatorie o colpi di spugna.
Nelle Marche non ci troviamo di fronte a una situazione di illegalità diffusa e i presunti abusi, come l’Onorevole li ha definiti nell’intervista, sono in moltissimi casi lievi difformità, verosimilmente originate in assoluta buona fede.
È infatti frequente che alcune modifiche dimensionali, se di questo si tratta, siano del tutto involontarie e legate anche agli strumenti di misurazione meno evoluti e ai sistemi costruttivi usati nel passato.
È forse possibile parlare di “abuso” se una parete nella realtà è più lunga di qualche centimetro (ma in molti casi anche più corta), di quanto risulta da un disegno ingiallito, o se una finestra o una porta sono spostate di una spanna su un prospetto d’epoca disegnato a mano?
Il sospetto è che sia la parola stessa a evocare fantasmi ideologici che impediscono valutazioni realistiche, assoggettando un territorio intero a un’ansia di legalità che nessuno di fatto ha mai inteso violare.
Prova ne è che dagli ingegneri marchigiani non sono mai venute richieste di condoni, ma solo istanze per l’introduzione di procedure amministrative snelle che si concludano in tempi certi e che permettano di individuare i reali abusi, evitando deleterie e fuorvianti generalizzazioni.
Anche per quanto attiene al pagamento delle spese, la realtà sembra andare ancora una volta in una direzione opposta a quanto affermato dal Commissario.
Dopo il sisma del 2016 si sono susseguite ben 52 Ordinanze che hanno reso e rendono estremamente complesso elaborare un progetto anche solo per la riparazione dei danni lievi.
Basti pensare che servono mediamente circa 40 elaborati tecnico amministrativi, e che molto spesso gli U.S.R. richiedono chiarimenti ed integrazioni, con tutto ciò che questo comporta in termini di dispendio di energie, tempo e denaro nella presentazione delle pratiche.
Per di più, i costi che i tecnici devono anticipare per le prove tecnologiche sui terreni e sulle murature per poter predisporre i progetti, a fronte del pagamento dei compensi a distanza di uno o più anni, stanno mettendo in crisi il sistema con il rischio concreto di far chiudere molti studi professionali. Tra l’altro la normativa attuale prevede “contributi alla ricostruzione”, il che non equivale a copertura totale dei costi, che risultano spesso insufficienti.
Tra le popolazioni colpite si è addirittura diffusa l’ipotesi, essendo difficile arrendersi all’idea di una burocrazia miope e fine a se stessa, che il “mostro” che è stato messo in piedi serva solo a dilazionare l’onere economico della ricostruzione.
Quasi due anni di interlocuzioni a vari livelli istituzionali, di documenti e di proposte da parte degli ordini professionali, hanno avuto una modesta incidenza in qualche raro comma delle solite 52 ordinanze.
Con l’unico risultato di disperdere il patrimonio di esperienza e di professionalità di chi opera sul proprio territorio, conoscendone a fondo le esigenze peculiari e le criticità.
Infine, mentre si continua a discutere di dettagli senza affrontare con adeguata solerzia e incisività le scelte importanti, si fissano scadenze quantomeno improbabili e si erogano i contributi per l’autonoma sistemazione”.
Una giornata che si avvia a conclusione esattamente per come era cominciata: nel segno della paura. Un'altra scossa di terremoto, ancora una volta con epicentro a Muccia, si è verificata alle 20,45 ed è stata distintamente avvertita su tutto il territorio del cratere. Secondo l'INGV la magnitudo è stata di 3,9, esattamente come la scossa che si è verificata questa notte alle 4,19.
Il termine del 31 marzo per le schede Aedes riguarda solo gli incarichi già affidati. E’ l’estrema sintesi della nota a firma del commissario straordinario per la ricostruzione, on. Paola De Micheli. Un chiarimento che arriva a pochissime ore dalla scadenza del termine stesso e che, se da un lato non soddisfa in pieno le richieste del territorio, dall’altro lascia tirare un piccolo sospiro di sollievo. La scadenza "riguarda unicamente i casi in cui sia stato già formalmente conferito a un tecnico l'incarico di provvedere alla redazione delle schede" – si legge nella nota - Per tutti gli altri casi non v'è dubbio che alla redazione delle schede Aedes possa provvedersi anche in epoca successiva al 31 marzo 2018". La commissaria ricorda che "riguardo alle possibili situazioni di difficoltà in cui potrebbero trovarsi i professionisti incaricati in relazione ai tempi lunghi incontrati per giurare le perizie in tribunale, si rammenta la possibilità di avvalersi al tal fine anche dei notai, essendo la relativa spesa rimborsabile in sede di liquidazione del compenso al professionista".
(fonte Ansa)
Materiale didattico per i bambini della scuola dell'infanzia di Valfornace è stato donato nei giorni scorsi, grazie agli aiuti raccolti dall'Associazione 108 Una Scuola per la vita di San Severino, attiva da tempo nella raccolta di aiuti di solidarietà i bambini dei centri colpiti dal terremoto.
Due stampanti, carta, cartucce, cornici, leggio, tanti contenitori e scaffalature metalliche, una macchina fotografica Polaroid sono arrivati per permettere ai piccoli alunni di realizzare tante attività legate alla scoperta della natura, al riciclo degli oggetti, all'osservazione ed allo sviluppo della creatività, costruendo racconti fatti di immagini, canzoni e parole. Il direttivo dell'associazione settempedana è venuto a conoscenza di questo progetto dall'insegnante Paola Gerini, attiva presso la scuola di Valfornace, e come volontaria nell'entroterra da diverso tempo, per aiutare i compaesani colpiti dal terremoto.
L'Associazione 108 Una scuola per la vita ha già realizzato diversi progetti di solidarietà per le scuole dei paesi colpiti dal terremoto, avendo come obiettivo prioritario quello di aiutare i bambini, sensibilizzando su temi quali la sicurezza scolastica e la qualità della vita dei più piccoli. A Valfornace grazie alla struttura provvisoria donata da Salini Impregilo, i bambini della scuola dell'infanzia, della primaria e della secondaria hanno a disposizione una struttura dignitosa dove trascorrere le ore di lezione, che ha permesso loro di tornare alla normalità, dopo i mesi difficili trascorsi sotto le tensostrutture, realizzate da ministero dell'Interno e Croce Rossa subito dopo le scosse. Consegnati anche alcuni giubbini e tute donati dalla società calcistica Settempeda.