"Altro che 'Cittadella dell’anziano', il 2022 è l’anno dei rincari per la casa di riposo di Treia. Nonostante la crescita delle bollette di luce e gas, con l’emergenza pandemica ancora in corso, l’Amministrazione Capponi non si è fatta scrupolo di aumentarne pesantemente la tariffa". A segnalarlo è il gruppo d’opposizione Prima Treia.
"Per la casa di riposo si passa dai 1.000 euro al mese dello scorso anno ai 1.100 mensili odierni per gli ospiti autosufficienti (+100 euro al mese) - affermano i consiglieri Sampaolo, Mozzoni e Gagliardini -, e dai 1.100 del 2021 a 1.250 euro al mese per le persone non autosufficienti (+150 euro al mese)".
"Modificate al rialzo anche le quote delle mense scolastiche - continua il gruppo d’opposizione -, per la scuola delle infanzia si passa da 3,45 euro a 3,80 euro a pasto; mentre per quella primaria da 3,70 euro a 4,00 euro, lo stesso rincaro previsto anche per la scuola secondaria di I grado".
Prima Treia invita quindi l’Amministrazione comunale a ripensarci e a intervenire con correttivi: "Non si possono da un lato fare proclami strumentali sulla “Cittadella dell’anziano” e poi dall’altro aumentare le tariffe a discapito delle fasce più fragili della popolazione, soprattutto in un momento di sofferenza economica e non solo delle famiglie - viene ribadito -, questi rincari sono inaccettabili e auspichiamo che le commissioni consiliari deputate a farlo vengano convocate al più presto per porvi rimedio".
Sulla futura destinazione del Monastero della Visitazione (oggi sede della scuola secondaria di Treia) dopo la prevista acquisizione per circa 1 milione di euro, il gruppo Prima Treia sottolinea: "Se è certamente meritevole la finalità indicata, per nulla chiari sono i costi presenti e futuri, oltre a chi verrà affidata e come si svolgerà la gestione stessa della struttura - ribadisce il gruppo di opposizione -, invitiamo perciò il Sindaco e la Giunta a non fare fughe in avanti e a confrontarsi con il territorio e le autorità dell’Ambito territoriale sociale 15 (del quale fa parte Treia), affinché iniziative di tale portata non rimangano propaganda, ma siano condivise".
Infine, una ulteriore preoccupazione: "La paura è che la realizzazione questa sì già avviata e concordata del centro per il “Dopo di Noi”, in località Santa Maria in Selva, pensato per il futuro delle persone con disabilità, rimanga di questo passo incompleta proprio per la scelta di destinare altrove le risorse disponibili - concludono Sampaolo, Mozzoni e Gagliardini -, sarebbe in tal caso una delusione soprattutto per le famiglie coinvolte e la cittadinanza, ma non solo, anche per quei Sindaci che hanno deciso di rinunciare proprio in sede d’ambito a una loro parte investendo in questo progetto. Confidiamo che l'Amministrazione scongiuri questo rischio".
Il primo Consiglio comunale dell’anno, a Treia, ha avuto per oggetto una serie di importanti acquisizioni da parte del Comune che diventeranno “opportunità e servizi per la popolazione” spiega il sindaco Franco Capponi. È stata approvata l’acquisizione del Monastero della Visitazione, un complesso di immobili costituito da un corpo centrale (il convento delle monache) reso celebre dal romanzo di Dolores Prato che lì frequentò la scuola
“Il complesso comprende diversi edifici residenziali che destineremo al potenziamento dei servizi sociali all’anziano e una parte che è già destinata all’assistenza delle donne vittime di violenza” prosegue il primo cittadino. Nel corpo centrale, invece, in questo momento sono ospitate le classi della scuola secondaria di Treia, in funzione transitoria in attesa delle nuove strutture scolastiche.
Una volta spostate, sono previsti posti di residenza protetta e per persone con difficoltà aggravate dall’Alzheimer o con demenze. “Quest’acquisizione completa il progetto dell’Amministrazione comunale di creare nel quartiere dell’Onglavina la 'Cittadella dell’anziano', con una serie di servizi che oggi già comprende: l’ospedale di comunità con 60 posti letto; la Casa di riposo con 32 posti letto e che con il complesso acquisito potrebbe arrivare a una capienza ulteriore di 40/50 posti letto”.
Approvata anche l’acquisizione della “Casa di terra” particolarmente significativa perché con essa “il Comune ha praticamente recuperato i principali segni dell’edilizia del tempo – ha commentato il sindaco Capponi – Villa Spada è l’emblema dell’architettura ricca di fine ‘700 e inizio ‘800, mentre la Casa di terra rappresenta un esempio di architettura popolare, utilizzata dalle popolazioni meno abbienti nello stesso periodo storico. Anch’essa, già recuperata, sarà inserita in un percorso di valorizzazione turistica, in una sorta di circuito rivolto all’edilizia e all’architettura”.
Acquisito anche un immobile in via Gioco del Pallone da utilizzare come deposito delle strumentazioni e oggetti utilizzati per il gioco del bracciale. Oltre alle acquisizioni, l’atto più importante del Consiglio comunale è stata l’approvazione del Programma di rigenerazione urbana che prevede interventi per 1 milione e 600mila euro per la frazione di Chiesanuova e progetti per 5 milioni per il centro storico di Treia.
“In questi due casi gli importi saranno finanziati dal PNRR”. Previsto, poi, un investimento di circa 3 milioni di euro per Passo Treia che prevede la riqualificazione degli spazi sociali e sportivi della Bocciofila e il completamento del recupero e funzionalizzazione dell’edificio storico della “Torre del Molino”.
In questo caso il Comune di Treia insieme a quello di Pollenza intende presentare un progetto all’interno del programma di Rigenerazione urbana, proposto nell’ultima legge Finanziaria, riservato ai Comuni al di sotto dei 15mila abitanti, ma che unendosi, raggiungano insieme quel numero.
“Il recupero di immobili esistenti è concepito nell’ottica di rispecchiare gli obiettivi del PNRR – conclude il sindaco Capponi – quindi valorizzano il centro storico e nelle frazioni riqualificano l’offerta dei servizi sociali, dell’ambiente, del decoro urbano e il miglioramento della vivibilità dei centri”.
Approvate da ultimo due importanti varianti urbanistiche con lo Sportello Unico che vanno a potenziare le attività produttive del territorio, una in particolare di ammodernamento e ampliamento del Polo produttivo dell’azienda Lube.
“Purtroppo il dato, attualmente, è fortemente negativo per la situazione Covid a Treia”. il sindaco Capponi fa il punto e aggiorna la cittadinanza sul momento - Sono oltre 427 le persone positive e sono in tutto (compresi i positivi) 482 quelle in quarantena (dati dal sito della Regione Marche aggiornati al 28 gennaio 2022)”. Domani (sabato 29) ultimo appuntamento del mese di gennaio per la vaccinazione a Treia, dalle 8 alle 14 al Santuario del Santissimo Crocifisso dove sarà operativo il Centro di prossimità vaccinale. Saranno disponibili circa 180 dosi di vaccino Pfizer o Moderna.
Dalle 7,45 del mattino verranno distribuiti numeri di accesso e sarà comunicato l’orario presunto di chiamata. Non è necessario presentarsi all’alba. “Prosegue la campagna di vaccinazione nel nostro Comune – spiega il primo cittadino – Inoltre, l’Amministrazione comunale ha chiesto all’Asur di poter continuare nel centro vaccinale di prossimità anche nella prima settimana di febbraio per rispondere alle nuove stringenti norme che entreranno in vigore dall’1 febbraio. Ci sarà, infatti, l’obbligo vaccinale per gli over 50 per i quali è prevista una sanzione di 100 euro”. Sarà obbligatorio esibire il Green pass “base” per accedere a uffici pubblici, servizi postali, bancari e finanziari e centri commerciali (escluse attività essenziali, come le farmacie); la validità del Green pass vaccinale si riduce da 9 a 6 mesi, pertanto chi ha fatto solo la seconda somministrazione dovrà fare la terza dose se vuole mantenere il green pass.
“È sicuramente uno dei periodi di massima infezione dall'inizio della pandemia. I dati in nostro possesso – aggiunge il sindaco Capponi - sono condizionati dal fatto che il tracciamento, per la carenza di personale nel comparto sanitario, risulta di fatto poco attendibile perchè viene fatto con molti giorni di ritardo. Per quanto riguarda i servizi a disposizione delle famiglie in quarantena, il Comune conferma l'impegno del ritiro dei rifiuti da raccogliere in modo indifferenziato e la possibilità di chiedere aiuto alla nostra Protezione civile per ogni necessità (saturimetri, fare la spesa, ritirare in farmacia medicinali da recapitare al domicilio delle persone in quarantena, ecc.).
I numeri che si possono contattare sono: 0733218701 oppure 3357127270. Non creiamo allarmismo comunque, la situazione di Treia è in linea con quanto si sta riscontrando a livello nazionale. Va aggiunto, infatti, che dopo 13 settimane consecutive di crescita, l’epidemia condizionata in particolare dall’andamento della Lombardia e della Campania, segna un leggero ribasso: cosi si spera avvenga anche da noi. Siamo arrivati al picco dell’epidemia, ma con forti discontinuità a livello territoriale. In tante Regioni la diffusione del Sars-CoV-2 è ancora in fase di crescita.
"Avremo modo di vederlo meglio nell’analisi della prossima settimana., prosegue Capponi. Vedremo il dettaglio e le implicazioni, anche per le curve dei ricoveri che si stanno modificando con la prevalenza di Omicron, dopo i principali numeri e indicatori. L’epidemia potrebbe infatti riservarci un colpo di coda. Sono proprio situazioni come queste che mi fanno ribadire l’importanza di avere a disposizione informazioni quotidiane dettagliate. Omicron sta intanto trasformando il volto dell’epidemia: la diffusione di una variante più contagiosa, ma meno aggressiva dal punto di vista clinico, si inizia a notare dall’andamento dei ricoveri in area medica e in terapia intensiva".
Quando sente pronunciare il termine Olocausto, le prime parole a cui pensa sono: distruzione totale di milioni di persone. È il messaggio del dottor Giulio Innocenzi, 95 anni, nato a Camerino, residente a Treia da tanti anni, uno dei sopravvissuti ai campi di concentramento tedeschi che ha ripercorso la sua storia con gli studenti dell’istituto comprensivo Paladini di Treia nella “Giornata della Memoria”, affinché resti vivo il ricordo di ciò che è stato.
A lui il sindaco di Treia Franco Capponi ha consegnato, insieme alla dirigente scolastica Angela Fiorillo, una targa conferendogli il riconoscimento di “Testimone della storia”. Parlare solo di ricordo sembra quasi riduttivo per lui che con grande fervore ed estrema lucidità ha raccontato, a distanza di oltre 70 anni, quanto vissuto nell’anno e mezzo tra il 9 maggio 1944 e il settembre del 1945: “Noi prigionieri eravamo trattati con una mentalità veramente diabolica di cui non ci si può rendere conto”.
All’epoca Giulio Innocenzi aveva solo 16 anni e la spensieratezza di un ragazzo che andava a scuola (frequentava il liceo). “In quei giorni mi trovavo ad Aschio, frazione di Visso, dove mio padre aveva una seconda casa. I nazi-fascisti stavano cercando Pietro Capuzi, capo dei partigiani della zona montana, coetaneo e amico di mio padre. Sicuramente a seguito di una soffiata, i nazisti vennero a casa nostra per catturarlo, e fui fatto prigioniero (Capuzi fu in realtà catturato il giorno stesso a Macereto e fucilato il giorno seguente nella piazza di Visso)” racconta.
La mattina del 9 maggio alle 4.30 fu catturato, inizialmente portato in Toscana, a Sesto Fiorentino e poi caricato su un vagone merci che lo avrebbe portato nel nord ovest della Germania. Fu prigioniero nel campo di concentramento di Düsseldorf: “Eravamo adibiti ai lavori forzati - continua Giulio Innocenzi nel suo racconto - In quel campo di concentramento ho assistito a bombardamenti terribili che rasero al suolo l’intera città. Io stesso rimasi sotto le macerie una volta. Non avevamo da mangiare, raramente ci davano qualcosa, eravamo costretti a lavorare anche sotto la neve a meno 26 gradi. Purtroppo, non tutti ce la facevano. Io non so come ce l’ho fatta. Un po’ di fortuna, credo, e un po’ la forte voglia di tornare a casa mia, di rimanere aggrappato alla vita”.
Un racconto che ha colpito nel segno i giovani alunni attenti ad ascoltare la preziosa testimonianza. Nel suo gruppo, composto da 60 uomini, solo in pochi tornarono. Giulio Innocenzi fu uno degli ultimi. Tornò a casa denutrito e malridotto, a seguito anche della frattura di una gamba dopo un bombardamento: pesava solo 34 chili. È riuscito a finire gli studi, laurearsi ed è poi diventato veterinario e dirigente nell’ambito veterinario dell’Asur Area Vasta 3. “Ciò che vorrei trasmettere ai giovani qui oggi - ha concluso - è l’amore per la libertà e la democrazia. Io che ho vissuto cosa significa esserne privati raccomando proprio questo, insieme al rispetto del prossimo, indipendentemente dalla provenienza e dalle differenze che possono esserci”.
A circa dieci giorni dalla ripresa del campionato di Promozione, interrotto per le festività natalizie il 19 dicembre ma poi rinviato per l’esplosione dei contagi in Italia, parla il presidente della capolista Chiesanuova: Luciano Bonvecchi.
Anzitutto questo doppio stop deciso dalla Figc Marche è stato giusto e inevitabile? “Senz’altro. Però - afferma Bonvecchi- è stata una decisione tardiva. Mi spiego, eravamo già nel momento di massima diffusione del covid e allora tanto valeva stoppare tutto subito per 4 settimane. Avremmo anche diminuito i rischi di contagi perché le squadre si sarebbero fermate”.
Invece voi e tutte le altre 17 formazioni del girone B vi siete comunque allenati. Cosa la preoccupa in vista del rientro dopo un mese e mezzo? “La totale mancanza di ritmo-partita. Ok allenarsi, ma le partite sono tutt’altra cosa e invece non è possibile nemmeno fare amichevoli. Da una parte c’è ansia e voglia di ricominciare, dall’altra ho qualche timore”.
La situazione covid al Chiesanuova? “Abbiamo avuto solo 2 atleti positivi, fortunatamente senza conseguenze e si sono presto negativizzati”.
È favorevole alla riapertura del mercato? “No, credo che andrebbe a creare confusione e disturberebbe la serenità. Certamente potrebbe essere una opportunità per quelle società che hanno dei no-vax, atleti che ora non possono più scendere in campo”.
Voi avete dei calciatori anti-vax? “No. In virtù di quanto ho passato io lo scorso anno a causa del covid, dall’estate sono stato chiaro e ho detto che i no vax qui al Chiesanuova non erano graditi”.
Se non altro una sosta così lunga ha permesso al nuovo mister Migliorelli, insediatosi poco prima di Capodanno, di conoscere meglio il nuovo gruppo…”Non posso negarlo, questo è un vantaggio. Mi piace come si sta ponendo con i ragazzi - conclude Bonvecchi-, si tiene distaccato col giusto rispetto dei ruoli, inoltre è concreto, tratta tutti allo stesso modo”.
“Ribadiamo che il Comune, purtroppo, a proprie spese non può sostenere gli importi che implicherebbe l’acquisto di ventilatori meccanici per il ricambio dell’aria; spese che, inoltre, riteniamo sarebbero inopportune visto che saranno realizzate nuove scuole, un ambito sul quale abbiamo investito e abbiamo già illustrato i progetti di edilizia scolastica che consegneranno alla città edifici completamente nuovi”.
A sottolinearlo è il sindaco di Treia Franco Capponi, nel replicare alla questione riguardante l'installazione di impianti di ventilazione meccanica controllata nelle scuole contro il Covid sollevata, nei giorni scorsi, dall'opposizione (leggi qui) che - sottolinea il primo cittadino - "non perde occasione per tentare di screditare l’attività amministrativa, senza riuscirci".
“Al primo bando, in capo ai Comuni, non abbiamo partecipato perché le somme a disposizione non erano sufficienti per coprire il fabbisogno di tutte le scuole di Treia (tant’è che in tutta la provincia di Macerata solo quattro scuole sono riuscite ad accedere al bando, com’è visibile nel comunicato della Regione Marche del 25 marzo 2021) - aggiunge il sindaco -. Abbiamo ritenuto che non fosse un principio giusto generare una disparità tra scuole e le singole aule delle stesse, quindi nel trattamento dei nostri stessi studenti".
"Quanto al secondo bando, non è vero quanto affermato dall’opposizione, ovvero che 'il Comune non ha partecipato', dal momento che non era un bando riferito ai Comuni, ma spettava agli istituti scolastici parteciparvi (avviso pubblico n 761 del 13 luglio 2021) - spiega Capponi -. In questo caso, l’Istituto Comprensivo Paladini ha presentato domanda per accedere ai fondi, col supporto e la collaborazione del Comune, ma non risultano pervenute risposte".
"Dunque, da parte nostra c’è la massima volontà di garantire agli studenti, tutti gli studenti, la sicurezza necessaria, in questo particolare momento e non solo, tant’è che gli investimenti che stiamo facendo lo dimostrano. Ribadiamo che abbiamo scuole in cui riusciamo a garantire un buon ricambio dell’aria, quindi anche ventilazione, grazie ad ampie superfici finestrate. Un aspetto questo a cui abbiamo prestato grande attenzione fin dall’inizio dell’emergenza” conclude il sindaco Franco Capponi.
"Ventilazione meccanica nelle scuole contro il Covid: il Comune di Treia rimane a guardare". A sottolinearlo sono i consiglieri comunali del gruppo 'Prima Treia' Vittorio Sampaolo, Andrea Mozzoni e Gianluca Gagliardini a seguito della mancata partecipazione dell'Amministrazione Capponi al bando indetto dalla Regione Marche. Bando nel quale sono stati destinati ulteriori 3 milioni di euro per l’installazione degli impianti di ventilazione meccanica negli istituti scolastici.
"La Giunta ha definito l’impegno della Regione come 'fumo negli occhi - spiega il gruppo Prima Treia in una nota, facendo riferimento all’espressione usata dal Sindaco a seguito dell’interrogazione presentata sul tema dall’opposizione -, non solo, la Giunta si è arrampicata sugli specchi paragonando l’iniziativa allo spreco economico causato dall’acquisto dei banchi a rotelle".
"A detta dell’Amministrazione comunale - continuano i consiglieri di 'Prima Treia' -, anche in piena stagione invernale sono sufficienti le 'grandi finestre' (citiamo ancora) degli edifici per garantire il costante ricircolo d’aria necessario per impedire il protrarsi del contagio". Insomma, "soldi buttati via" secondo il sindaco Capponi: "Si è giustificato ancora il tutto con la futura realizzazione delle nuove strutture scolastiche, ma il Covid è un’emergenza attuale e ancora ben presente - ribadisce il gruppo di opposizione -, intanto, le risorse stanziate dalla Regione Marche sono salite in totale a 12 milioni di euro, prima Regione in Italia a lanciare l’iniziativa; meriti evidenziati anche da importanti giornali (ultimo esempio, solo in ordine di tempo, “la Repubblica”) ed esperti del settore".
“Il modello Marche, tuttavia, poco ha interessato la Giunta treiese, nonostante il tecnical officier dell'Oms, Luca Fontana, abbia indicato la ventilazione meccanica controllata nelle aule scolastiche come efficace strumento di contrasto alla diffusione del contagio da Coronavirus. Non banchi a rotelle ma interventi strutturali per supportare l’importanza della didattica in presenza - conclude Prima Treia -, per questo il nostro ringraziamento va al presidente Acquaroli e alla Giunta regionale per aver proseguito con determinazione nella strada intrapresa per la salute degli studenti marchigiani".
Via libera oggi dal Consiglio dei Ministri al disegno di legge delega per l’adozione di un “Codice della ricostruzione”. “Una riforma di portata storica, che punta a definire un quadro normativo uniforme per le attività di ricostruzione post sisma, con l’attuazione di un modello che garantisca certezza, stabilità e velocità di questi processi, e che al tempo stesso assicuri una ripresa delle attività economiche e sociali nei territori colpiti” hanno sottolineato il Commissario Straordinario per la ricostruzione 2016, Giovanni Legnini, il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, il Capo Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande, che hanno contribuito alla stesura del testo.
Oggi in Italia sono in corso almeno sette ricostruzioni post sisma, ciascuna con le sue regole, le sue procedure, un proprio modello di gestione. Il “Codice” nasce proprio per superare questa frammentazione, che genera confusione normativa e diseguaglianze nei diritti riconosciuti ai cittadini colpiti dalle catastrofi naturali. La delega propone la creazione di uno specifico Dipartimento delegato alle ricostruzioni nell’ambito della Presidenza del Consiglio, in coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile, con possibilità di nomina di Commissari straordinari per le ricostruzioni più complesse, e l’introduzione di uno “stato di ricostruzione”, distinto e susseguente allo “stato di emergenza”. Sarà possibile in sostanza realizzare quel passaggio coordinato tra prima assistenza alla popolazione e gestione dello stato di emergenza, affidati al sistema di Protezione Civile, e la successiva fase di ricostruzione.
Si introducono, inoltre, alcuni principi nuovi ed importanti. Innanzitutto, quello che i processi di ricostruzione non si limitino alla riparazione materiale dei danni, ma assicurino ai territori colpiti anche il recupero del tessuto socioeconomico, ad esempio con gli aiuti alle imprese. Si prevede poi che, in caso di danni molto elevati e di situazioni complesse, si possa attuare una ricostruzione pubblica dei centri urbani e storici dei comuni più colpiti attraverso progetti unitari. Per il rifacimento delle opere pubbliche si prevedono anche semplificazioni e meccanismi di accelerazione, come l’obbligo di utilizzare centrali uniche di committenza. Per la prima volta, inoltre, si apre alla possibilità di introduzione di polizze assicurative private per il ristoro dei danni da sisma, delegando il Parlamento a valutare l’eventuale introduzione di forme di indennizzo diverse dal contributo pubblico.
Molte delle soluzioni proposte dalla delega sono mutuate dalle esperienze passate, ed in particolare dalle più recenti innovazioni nella ricostruzione post sisma 2016, come il modello di gestione multilivello delle grandi ricostruzioni, affidate ad una Cabina di coordinamento, guidata dal Capo del Dipartimento o dal Commissario, con i presidenti delle Regioni interessate, i rappresentanti dei sindaci ed il Capo Dipartimento della Protezione Civile, con il quale vengono stabilite precise modalità di raccordo nel passaggio dalla fase di emergenza a quella della ricostruzione. Viene poi confermato il modello amministrativo delle attività di ricostruzione, basato sugli Uffici Speciali Regionali, che assistono i comuni anche nella pianificazione urbanistica e attuano gli interventi pubblici più rilevanti, così come quello del monitoraggio, basato sulle piattaforme digitali, e dei controlli di legalità, con il rafforzamento della Struttura di missione del Ministero dell’Interno.
La nuova struttura della Presidenza del Consiglio potrà essere dotata di un contingente di personale tecnico altamente specializzato, ricorrendo a professionalità attualmente impegnate nelle ricostruzioni dell’Aquila, dell’Emilia-Romagna e del Centro Italia. “Tutto il Servizio Nazionale della Protezione Civile darà il suo contributo di esperienza al grande cantiere normativo che prenderà il via grazie alla legge delega approvata oggi dal Consiglio dei Ministri. È un risultato particolarmente importante perché da tempo sentivamo l’esigenza di armonizzare, in caso di grandi terremoti, il superamento dell’emergenza e la fase di ricostruzione.
La scelta del Governo consente di avviare questo percorso che garantirà ai cittadini non solo una pronta risposta all’emergenza ma anche uniformità di trattamento su tutto il territorio nazionale” ha aggiunto il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. “Si tratta di una proposta virtuosa, resa possibile dalla collaborazione e dalla condivisione delle esperienze di tutti. L’idea di fondo è quella di assicurare una policy stabile della ricostruzione e messa in sicurezza del territorio, ispirata ai principi di semplificazione, accelerazione dei tempi e dello sviluppo. Un modo per individuare un’ordinarietà nella straordinarietà dell’emergenza ricostruzione perché, come suggerito dalla Corte dei Conti, anche nella fase successiva all’emergenza è necessaria una regolamentazione che individui modelli organizzativi e procedurali idonei a dare certezza e a ridurre i tempi della ricostruzione” ha detto il Capo del Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande.
“Ringrazio il Governo per l’approvazione del disegno di legge delega che potrà finalmente essere sottoposto all’esame del Parlamento, presso il quale pende già il disegno di legge dell’On.le Pezzopane. Mi auguro che si proceda celermente con l’approvazione del testo, in tempo utile per il varo del Codice entro la Legislatura, una riforma che potrà finalmente dare certezze ai cittadini, alle imprese e agli enti locali dei territori colpiti dai terremoti, così superando le lungaggini e le incertezze che hanno da sempre caratterizzato l’avvio dei processi di ricostruzione“ ha concluso il Commissario Giovanni Legnini.
Chiede soldi per restituire il cellulare: uomo finisce in manette. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Macerata e della Stazione di Treia hanno arrestato un 43 enne italiano ritenuto responsabile del reato di estorsione. Nella serata del 20 gennaio, una signora di Treia aveva smarrito il proprio telefono cellulare nella frazione di Passo di Treia.
Accortasi dell’ammanco ha tentato di contattare il proprio numero al quale ha risposto un italiano che le ha comunicato di aver rinvenuto il suo telefono e che per rientrarne in possesso avrebbe dovuto consegnargli la somma di 100 euro, altrimenti se ne sarebbe disfatto. La donna ha subito denunciato il fatto ai Carabinieri di Treia, che insieme ai colleghi della Sezione Operativa della Compagnia di Macerata, si sono attivati per bloccare lo sconosciuto durante lo scambio concordato tra quest’ultimo ed il marito della vittima, in contrada Valcerasa di Treia.
Il marito recatasi puntualmente all’incontro, protetto dai militari in abiti civili nascosti nelle immediate vicinanze, ha consegnato la somma di denaro all’illegittimo detentore del proprio telefono che è stato subito bloccato dai Carabinieri appostati. Il 43enne è stato, pertanto, dichiarato in stato di arresto perché ritenuto indiziato per il reato di estorsione. Terminate le attività di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, i militari lo hanno posto agli arresti domiciliari in attesa del Giudizio Direttissimo fissato per la mattinata di oggi.
Ottenuto un finanziamento di oltre 2 milioni per l’edilizia residenziale pubblica dall’Amministrazione comunale di Treia. I fondi sono stati assegnati tramite il bando "Sicuro, verde e sociale", nell’ambito dei finanziamenti complementari del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), nel quale il progetto di Treia è arrivato terzo su tutto il territorio regionale. Previsto un intervento di ristrutturazione edilizia mediante demolizione degli alloggi Erap di via Beato Pietro e ricostruzione con delocalizzazione nell'area di via Elvidio Farabollini.
Verrà realizzato un nuovo edificio con 8 alloggi residenziali pubblici, di dimensione variabile, utilizzabili per nuclei familiari da due a cinque persone. Le abitazioni saranno costruite rispettando i parametri di miglioramento sismico, abbattimento delle barriere architettoniche ed efficientamento energetico. Saranno, infatti, alloggi a "energia quasi zero" (NZEB) ovvero ad elevata efficienza energetica, dalle prestazioni elevatissime, che puntano a sostenibilità e risparmio energetico. I lavori prenderanno il via entro il 2022
"Siamo molto soddisfatti di essere riusciti a ottenere queste importanti risorse per la città, grazie al fondo complementare del Pnrr sull’edilizia residenziale pubblica – ha detto il sindaco Franco Capponi – Quelle strutture, risalenti agli anni Cinquanta, necessitavano di un intervento importante e la realizzazione dei nuovi alloggi permetterà un significativo rinnovamento, il progetto è già pronto per cui abbiamo i fondi necessari per fare un buon lavoro. Gli interventi di riqualificazione ed efficientamento degli appartamenti, peraltro, si inseriscono in una serie di azioni che renderanno le nostre città più sostenibili e autonome, con importanti abbattimenti delle spese relative alle bollette".
Cordoglio e dolore a Treia per la morte dell’imprenditore Pietro Pandolfi. L’uomo, 70 anni, malato da tempo, è venuto a mancare nella serata di domenica 16 dicembre. Una vita dedita alla famiglia e al lavoro quella di Pandolfi, spesa tra Pollenza, dove era ubicata la sua azienda, e Passo di Treia, dove abitava ed era conosciuto e apprezzato per la sua attività.
Sul piano lavorativo, infatti, alla fine degli anni Settanta, Pandolfi si specializza nella raccolta e nel recupero di materiali ferrosi e metallici, per poi passare con successo allo stoccaggio e alla commercializzazioni degli stessi prodotti. Un’attività che nel 2011 è proseguita grazie all’ingresso in società dei figli Diego e Massimo, con i quali fonda la Pandolfi Rottami e continua la sua affermazione nel settore. Oltre ai due figli, Pandolfi lascia la moglie Maria, le nuore Rachela e Michela, la nipote Ginevra, la mamma Angela e i fratelli Ennio e Gabriele.
Al dolore dei familiari per la morte di Pietro Pandolfi si sono uniti anche i dirigenti, la squadra e tifosi dell’Aurora Treia con un messaggio di vicinanza diffuso anche sui social: sia Diego che Massimo, i due figli, sono stati per anni punto di riferimento della squadra di calcio biancorossa. La salma rimarrà esposta presso la Casa del Commiato Pelagalli, a Casette Verdini, prima dei funerali che avranno luogo martedì 18 gennaio, alle ore 15, nella chiesa della Natività della Beata Vergine Maria di Passo di Treia e la sepoltura presso il cimitero di Pollenza.
Sarà prorogata al 31 maggio 2022 la scadenza per la presentazione delle dichiarazioni di persistenza dei requisiti per il mantenimento del contributo di autonoma sistemazione, come comunicato dall’Ufficio ricostruzione della regione Marche. A tal proposito nel Comune di Treia ad oggi risultano 93 i nuclei familiari che usufruiscono di forme di assistenza a seguito dell’abitazione inagibile per il sisma 2016. In particolare 62 nuclei percepiscono il CAS (contributo autonoma sistemazione),7 nuclei vivono nelle SAE, 24 in alloggi Erap. Stabilito, inoltre, il 30 giugno 2022 come ultima data per presentare il progetto di ricostruzione, la mancata presentazione entro questa data comporterà la cessazione del contributo e della relativa gratuità della misura assistenziale.
“Alla luce delle nuove date, a Treia – spiega il sindaco Franco Capponi – dei 93 nuclei familiari in assistenza ad oggi, 37 rischierebbero di perdere CAS o la gratuità dell’utilizzo della Sae, dal momento che non hanno ancora presentato il progetto di ricostruzione. La mia raccomandazione e il mio invito sono, dunque, a compilare le procedure che consentiranno il rientro nella propria abitazione”. Al momento, sono circa 480 i progetti totali che non sono stati ancora presentati, ma per la maggior parte dei quali sono state inoltrate le manifestazioni d’interesse. I cantieri sisma completati sono 88; 56 sono i lavori in corso di esecuzione mentre 32 sono i progetti sisma presentati e in corso di istruttoria Ufficio Speciale Ricostruzione – Comune.
Il protocollo di intesa prevede anche la realizzazione e l’attivazione di una nuova piattaforma informatica, che sarà resa disponibile dalla struttura commissariale, con la quale si intende avviare l’armonizzazione delle misure assistenziali con le misure di ricostruzione voluta dal Commissario straordinario Giovanni Legnini, il Capo dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio e i presidenti delle quattro regioni del cratere sismico
Molti progetti, 19 posti disponibili. C'è ancora tempo fino alle 14 di mercoledì 26 gennaio per la presentazione delle domande di partecipazione ai progetti per il servizio civile universale 2022-2023. Al bando possono partecipare tutti i giovani tra i 18 e i 28 anni che vogliono diventare volontari del Servizio Civile.
Nel comune di Treia sono disponibili 3 posti all'ufficio cultura e 3 all'Accademia Georgica, 3 all'ufficio servizi sociali, 3 alla casa di riposo, 4 al centro "Di Bolina". I candidati dovranno produrre domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma DOL raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo seguente: clicca qui
Tre i posti disponibili anche alla Pro Loco di Treia nell'ambito del progetto "Alla scoperta del territorio marchigiano: itinerario culturale nel gusto della tradizione". Per maggiori informazioni è possibile consultare il seguente link: leggi qui. Il servizio civile universale prevede un assegnato mensile pari a 444,30 euro.
Giornata di vaccini nel centro di prossimità allestito al Santissimo Crocifisso dall’Amministrazione comunale di Treia. Le vaccinazioni si sono svolte con grande ordine, sabato mattina, e sono state inoculate le 210 dosi a disposizione. Sul posto anche il sindaco Franco Capponi che ha voluto controllare personalmente che tutto si svolgesse regolarmente.
È lo stesso primo cittadino ad aver rivolto un particolare ringraziamento: “A tutti i volontari che hanno consentito di allestire il centro di prossimità a Treia in queste nuove date del mese di gennaio – ha detto – Ci tengo a sottolineare l’enorme impegno di tutti coloro che stanno lavorando e che lavoreranno per permettere questo servizio. Sono, infatti, tutti volontari: 2 medici, 4 infermieri e 6 della Protezione civile hanno lavorato per 11 ore ininterrottamente".
"Il Comune ha messo a disposizione il personale amministrativo che si è occupato di rilasciare l’avvenuta vaccinazione. Una macchina organizzativa, insomma, che ha richiesto un grande lavoro, ma che abbiamo ritenuto fosse importante mettere a disposizione della cittadinanza” ha aggiuto il primo cittadino.
Il centro di prossimità vaccinale sarà attivo anche nelle seguenti date: lunedì 17 gennaio, giovedì 20 gennaio, martedì 25 gennaio, sabato 29 gennaio sempre dalle ore 8 alle 14. "L'organizzazione prevede che al mattino (tra le 7,45 e le 8,30) vengano distributi numeri di prenotazione ai cittadini che poi potranno tornare a vaccinarsi all'orario che indicativamente verrà fornito. Quindi nessuna levataccia per vaccinarsi e tempi di attesa medi intono ai 30 minuti" sottolinea Capponi.
L’amministrazione comunale di Treia premiata al Motor Bike Expo di Verona, nel corso della presentazione stampa delle attività di Wonder Italy 2022 come borgo più visitato d’Italia. Treia è stata scelta nel circuito “Wonder Italy…nei Borghi più belli d’Italia”, il circuito nazionale per amanti delle moto che legherà Marche, Umbria ed Emilia Romagna.
Ancora un prestigioso traguardo per la città del bracciale che rappresenterà le Marche nel circuito insieme a Gradara e Sassoferrato; scelti anche Castiglione del Lago, Anghiari, Scarperia, Palazzolo sul Senio, Dozza, Brisighella, San Giovanni in Marignano e Montefalco. L’evento in programma dal 28 maggio al 2 giugno 2022 vuole ripetere il successo del format Wonder Umbria lanciato da 7 anni; a Treia arrivo il primo giugno e ripartenza il 2.
L’idea nata dall’associazione Maxi Moto Group 2.0 di Terni, guidata da Sandra Bonafede, è stata lanciata per un tour in Umbria per appassionati delle due ruote (Wonder Umbria). Dopo il crescente successo dal 2015, è nata la collaborazione con "I Borghi più Belli d’Italia" e il risultato è Wonder Italy 2022: il giro d’Italia dei motociclisti dei borghi italiani.
Torna la campagna vaccinale itinerante a Treia. In collaborazione con l’Asur Marche, il Comune di Treia ha attivato un centro vaccinale di prossimità programmando nuove date in città per il mese di gennaio, a partire da sabato 15, per poi proseguire nelle giornate di lunedì 17 gennaio, giovedì 20 gennaio, martedì 25 gennaio, sabato 29 gennaio.
Sempre dalle ore 8.00 alle ore 14.00 presso il Santuario SS. Crocifisso, all’interno dei locali, riscaldati, attigui alla Chiesa in legno. Saranno disponibili circa 180 dosi giornaliere. Sarà possibile effettuare la vaccinazione per la terza dose prevista per gli over 18 che abbiano ricevuto l’ultima vaccinazione (seconda dose o monodose Janssen) da almeno 4 mesi (120 giorni); la prima dose per coloro che non hanno provveduto ancora alla vaccinazione; la seconda dose per coloro che devono completare il ciclo vaccinale. Non è necessaria alcuna prenotazione. Sul posto saranno consegnati dei ticket numerati con l’orario indicativo della vaccinazione, al fine di evitare lunghe file d’attesa e assembramenti. È indispensabile portare con sé la tessera sanitaria e un documento di riconoscimento in corso di validità nonché scaricare e compilare i moduli di consenso, disponibili al seguente link: https://www.asur.marche.it/web/portal/modulistica1 o presso la sede del Comune di Treia, C.so Italia Libera 16, piano terra. Info: 0733/218711 – 0733/218712.
“Vista la programmazione delle date per tutto il mese di gennaio e nell’ottica di evitare il più possibile eventuali assembramenti – ha detto il sindaco Franco Capponi - si raccomanda alla cittadinanza di non affollare il punto di ritrovo esclusivamente il primo giorno disponibile. In questo momento la vaccinazione è disponibile solo secondo le modalità che abbiamo indicato, dunque nella postazione allestita non è possibile vaccinare bambini e minorenni”. Il centro opererà, per la componente sanitaria, sotto la direzione della dottoressa Franca Laici, Direttore dell’ISP e dell’AV3. L’organizzazione e la logistica sono di competenza dell’Amministrazione comunale che ha provveduto a tutti i relativi incombenti e alla messa a disposizione del personale amministrativo per il caricamento sul sistema dell’avvenuta vaccinazione. Al momento nella città di Treia risultano 99 persone positive e 182 in isolamento, stando ai dati riportati sul sito della Regione Marche aggiornati al 14 di gennaio.
Grande festa alla Casa di Riposo di Treia per Ida Impecora. La nonnina treiese più longeva in assoluto ha festeggiato i suoi 107 anni.
Sposata con Ignazio Santancini, nata e vissuta a Valfornace, nella frazione di San Giusto, a Treia dal 1986, ha trascorso una vita basata sul lavoro in campagna, ma ha effettuato anche numerosi viaggi verso mete religiose come Lourdes e Medjugorje.
Anche l’Amministrazione Comunale, attraverso una nota del vice sindaco David Buschittari, ha voluto omaggiare Ida per ricordare questa data memorabile: a lei vanno i migliori auguri di tutta la Città di Treia per questo grande traguardo raggiunto.
Schianto lungo la Provinciale: due giovani trasportati in ospedale. L'incidente si è verificato intorno alle 20:40 di questa domenica lungo la Strada Provinciale 25, nel comune di Treia.
Per cause in corso di accertamento, complice l'asfalto reso viscido dalla neve, due auto, condotte da giovani, sono entrate in collisione. Piuttosto violento l'impatto. Lanciato l'allarme, sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118 che hanno trasportato i feriti all'ospedale di Macerata.
Dopo le recenti disposizioni per la pandemia che hanno causato misure restrittive sul territorio, il club CAEM/Scarfiotti ha dovuto rinviare il primo appuntamento 2022, che da tradizione doveva essere la 15^ edizione della “240 minuti sotto le stelle” inserita nel calendario nazionale ASI per sabato 15 gennaio.
Dopo l’emanazione del Decreto Festività, l’Amministrazione Comunale di Treia, consultata anche la Prefettura territoriale, ha deciso di vietare eventi e feste che possono causare assembramenti anche all’aperto. "Il club CAEM/Lodovico Scarfiotti - si legge in una nota - in ottemperanza a quanto richiesto dall’Amministrazione Comunale, consapevole della situazione che purtroppo ancora viviamo, ha preso la decisione di rinviare a data da destinarsi la '240 minuti sotto le stelle'. Ringraziando gli equipaggi che avevano inviato la propria adesione all’evento, il club comunicherà tempestivamente le decisioni che verranno prese riguardo la suddetta manifestazione".
Approvata in via definitiva la nuova Legge di Bilancio 2022 con 355 voti a favore. Tante le modifiche introdotte dal testo, dalla riforma fiscale all'intervento sul caro bollette. E non sono mancate le polemiche.
La nuova legge prevede per il 2022 l’impiego di 37 miliardi di Euro, con risorse pari a 13,7 mld e un aggravamento del deficit nazionale di 23,3 mld. Saranno principalmente la riforma fiscale (con il taglio di Irpef e Irap), il caro-bollette (con un intervento di 1,8 mld), il reddito di cittadinanza (confermato) e il Superbonus (fino al 110%) le misure di intervento maggiormente interessate dalla manovra “espansiva”.
Nello specifico, 8 mld saranno destinati al taglio delle tasse a alla cancellazione dell’Irap per autonomi e professionisti, operazione che dovrebbe in un secondo momento avviare la riforma fiscale: passaggio delle aliquote da 5 a 4 e detrazioni del 23% per i redditi fino a 15 mila euro, 25% per i redditi fino a 28 mila euro, 35% tra 28 mila e 50 mila euro, 43% oltre i 50 mila euro. Per i redditi fino a 15 mila euro rimane il bonus Irpef da 100 euro, rimodulato fino ai 28 mila.
Per contrastare il rincaro dei prezzi dell’energia, la manovra taglierà le bollette di luce e gas nel primo trimestre del 2022 (fino al raggiungimento dell’importo di 912 milioni di euro) per i redditi bassi con Isee sotto sotto gli 8.265 euro oppure con 20 mila euro lordi annui e almeno quattro figli. Per le famiglie con redditi maggiori ci sarà invece l’opportunità di rateizzare (senza interessi aggiunti) il pagamento dei primi 4 mesi di bollette fino a 10 mesi. Nel primo trimestre, inoltre, verranno annullati gli oneri di sistema per le utenze della luce fino a 16 kwh, oltre a una riduzione dell’Iva al 5% sul metano da riscaldamento. Non ultimo, la possibilità di pagare nell’arco di 180 giorni (anziché 60) le cartelle esattoriali notificate dal primo gennaio al 31 marzo 2022, senza pagare interessi di mora o sanzioni ulteriori. Sarà rifinanziato il reddito di cittadinanza, anche se dal 2022 osserverà regole più rigide e controlli più severi prima della concessione del sostegno, facendo decadere la richiesta dopo il secondo rifiuto.
Per quanto riguarda gli incentivi edilizi, la novità più rilevante è rappresentata dalla conferma del Superbonus in aggiunta all’eliminazione del tetto ISEE per i lavori di ristrutturazione degli edifici monofamiliari (purché il 30% dei lavori sia ultimato entro il 30 giugno 2022). Il Sisma-bonus sarà invece prorogato al 2025 e salirà dal 50 all’85%, con interessamento di tutti i centri colpiti da un evento sismico, a partire dal terremoto dell’Aquila del 2009. La legge di bilancio 2022 prevede, in questo senso, lo stanziamento di 6 miliardi di Euro aggiuntivi per la ricostruzione privata nelle aree colpite dal sisma, con 200 milioni di Euro per l’assistenza alla popolazione. Il Sisma-bonus, va ricordato, consente ai contribuenti di eseguire interventi per l’adozione di misure antisismiche beneficiando di detrazioni, il cui valore si lega alla riduzione del rischio sismico e alla realizzazione dei lavori sulle parti comuni di edifici condominiali.