Il Tolentino crolla all'ultimo assalto contro la Sambenedettese e fa un passo in più verso la retrocessione. Termina uno a zero a favore dei rossoblù l'anticipo della ventiquattresima giornata del girone F di serie D. Tre punti d'oro per i padroni di casa che allontanano la zona play-out, mentre gli ospiti, desolatamente ultimi in classifica, sembrano ormai condannati all'Eccellenza. Al 96' a decidere la sfida è Del Moro.
Cremisi che saranno nuovamente impegnati nel turno infrasettimanale contro il Vastogirardi, per il recupero della ventiduesima giornata rinviata causa neve, in programma mercoledì 22 febbraio (ore 14:30). Una tappa cruciale per il proprio campionato: appare come l'ultima chiamata per provare a credere nell'impresa salvezza, che diviene sempre più un miraggio.
LE FORMAZIONI - Zannini deve rinunciare a tre uomini, assenti per squalifica: Nagy, Massarotti e Salvatelli. Sorprende l'esclusione dal primo minuto di Vitiello, top scorer della squadra con 6 reti. Al suo posto gioca dal primo minuto l'under Moscati (2003). Ad appoggiarlo è Tizi. In difesa linea rivoluzionata con l'inserimento del giovane Di Biagio (2003), a completare lo schieramento a 4 con Zeetti, Stefoni e Mataloni.
A centrocampo mediana composta da Rozzi, Gori, Marcelli e l'altro under Lattanzi (2004). In porta capitan Gagliardini. Per la Samb a difendere i pali è Marone. Davanti a lui linea a quattro con Zaffagnini, Viscardi, Karkalis e Mauthe. A centrocampo Favo e Angiulli. Riferimento centrale in attacco è Torromino, appoggiato dal trio Vita, Alboni e Marras. In panchina si siede Romandini, visto il turno di squalifica che deve scontare Manoni dopo l'espulsione contro il Pineto di settimana scorsa.
LA CRONACA - Prima chance per i padroni di casa, al 4', con una bella punizione di Torromino che Gagliardini blocca a terra sulla linea di porta. Ancora Samb pericolosa all'11' con un'iniziativa personale di Vita che si accentra dalla sinistra e lascia partire un bolide che si spegne di poco sopra la traversa.
Con il passare dei minuti il Tolentino prende coraggio, sfruttando soprattutto il binario di sinistra con Mataloni e Lattanzi che creano più di un grattacapo dalle parti di Mauthe. Proprio l'under della Samb, classe 2004, e Stefoni finiscono sul taccuino dell'arbitro intorno alla mezz'ora di gioco per due falli evitabili.
Al 38' Vita sguscia via e penetra in area, seminando il panico nella retroguardia cremisi, ma al momento del tiro viene chiuso in maniera prodigiosa da Stefoni e, sulla ribattuta, l'attaccante rossoblù non inquadra la porta. Al 45' la sassata al volo di Favo dalla distanza termina alta. È l'ultima emozione del primo tempo, che si chiude sullo 0-0.
SECONDO TEMPO - A inizio ripresa torna a farsi sentire la Curva Nord della Samb, in silenzio per tutti i primi 45 minuti di gioco in segno di protesta contro la gestione del presidente Roberto Renzi. Cambio immediato tra le fila del Tolentino che sostituisce Di Biagio con Giuli, tentando un assetto più propositivo.
I rossoblù rispondono con l'ingresso in campo di Cardella per Torromino (impalpabile) e di Feliz Rabacal per Alboni. Al 51' ancora un cambio per il Tolentino: Vitiello per Tizi. La girandola delle sostituzioni prosegue con Nacciarriti per Moscati per gli ospiti e con Lulli in luogo di Favo per i padroni di casa.
La partita procede a bassi ritmi, senza particolari guizzi. Al 65' Zannini completa lo slot di cambi inserendo Papaserio e Brondi per Rozzi e Gori. Due minuti più tardi da segnalare un calcio di punizione di Vita che sorvola la traversa. Dalla Curva Nord della Samb si susseguono cori contro la proprietà, mentre in campo lo spettacolo latita.
All'84' Cardella getta alle ortiche un ottimo assist di Karkalis spedendo alto da posizione ravvicinata un comodo colpo di testa. A tre minuti dal termine la Samb cambia Marras con Del Moro per preparare l'assalto finale. Al 90' clamorosa occasione per i rossoblù, con Vita che spedisce il pallone sul palo a tu per tu con Gagliardini dopo batti e ribatti in area.
All'ultimo pallone buttato in avanti i padroni di casa, al 96', passano proprio con Del Moro, appena entrato, bravo a fulminare il portiere cremisi con un bel piazzato su assist di Cardella. Al triplice fischio il Riviera della Palme può tirare un sospiro di sollievo, mentre il Tolentino è sempre più nel baratro.
Il 16 e il 17 febbraio nelle città di Macerata, Porto Recanati e Corridonia sono proseguiti i controlli straordinari di controllo del territorio condivisi nell’ambito del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Flavio Ferdani e disposti dal questore.
Durante i servizi, tutti svolti nelle aree più a rischio sotto il profilo di sostanze stupefacenti, sono state identificate 110 persone e sottoposti a controllo 50 veicoli, nonché segnalate alla Prefettura due giovani trovati in possesso entrambi di piccole quantità di hashish.
Le operazioni sono state condotte dai poliziotti della Questura di Macerata in collaborazione con il reparto prevenzione crimine di Perugia e il reparto cinofili di Ancona. Nel pomeriggio del 17 febbraio, i controlli sono stati concentrati nella città di Porto Recanati, mentre nel pomeriggio di ieri hanno interessato Corridonia e questa mattina il capoluogo di provincia.
A Porto Recanati sono stati estesi anche alla zona dell’Hotel House, anche al fine di prevenire i fenomeni legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. Nella serata del 16 febbraio sono stati invece effettuati nella città di Macerata a implementazione del servizio di controllo del territorio svolto dall’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico (“volante”).
Durante quest’ultimo servizio sono state sottoposte a controllo le aree verdi (Giardini Diaz e Parco di Fontescodella), i terminal bus, le scuole, le stazioni ferroviarie e tutti i luoghi di aggregazione giovanile.
È in arrivo il primo evento del 2023 firmato dal collettivo Demood che si appresta a creare una nuova scintillante edizione del Carnival Experience: puro divertimento in maschera in una location che ogni anno si veste di luci e colori per stupire senza mezze misure.
L’appuntamento da segnare in calendario è sabato 18 febbraio al Palazzetto dello Sport "Giulio Chierici" di Tolentino, dove le porte si apriranno alle ore 23:00 per una serata che si preannuncia già unica nel suo genere e un contest esclusivo che premia la maschera più bella della serata.
Durante la serata, infatti, il team Demood selezionerà la maschera più bella e originale: singola, di coppia o di gruppo, la maschera vincitrice sarà comunicata tramite story sul profilo Instagram di Demood e riceverà un premio di 500 euro. Per partecipare basterà presentarsi al Carnival Experience mascherati e, senza bisogno di iscrizioni, aspettare il momento dell’annuncio ufficiale sui social.
Anche quest’anno è previsto uno straordinario allestimento scenografico: luci, installazioni visual, sound system di ultima generazione faranno esplodere la serata insieme all’irrefrenabile energia di Riccardo Prosperi (founder e co-owner di Demood) che si alternerà in consolle anche con Lorenzo Burlon.
I biglietti possono essere acquistati direttamente all’ingresso del Palazzetto dello Sport “Giulio Chierici” di Tolentino durante la one night di sabato 18fFebbraio: ingresso entro l'una di notte al prezzo di 15 euro + drink, dopo l'una di notte al prezzo di 20 euro più drink.
Non si tratta, però, dell'unica iniziativa promossa dal comune di Tolentino in occasione del Carnevale. L'evento del collettivo Demood, sabato, sarà anticipato dal Carnevale dei Bambini, a cura di Tolentino Arte e Cultura e Pro Loco TCT. Si inizia alle ore 15, al Castello della Rancia. Principi e principesse accoglieranno i bambini che saranno intrattenuti dallìanimazione della Balena Dispettosa nel salone riscaldato. Giochi con stelle filanti, sfilate con premi per tutti e una buona merenda insieme.
Non verrà trascurato il lato più culturale del carnevale e proprio per questo, il personale di Arte e Cultura, ha allestito una piccola mostra a portata di bambino per avvicinare i bimbi alle maschere tradizionali che oggi sono meno utilizzate ma che fanno parte della tradizione Un angolo colorato sarà invece riservato alle foto ricordo che saranno scattate e consegnate immediatamente alle famiglie dalle fotografe di "Fotograficamente". Ingresso gratuito. Alle ore 21, invece, al Circolo Cittadino (secondo piano di Palazzo Sangallo), "Veglione in Maschera" con Silvestro dj.
Domenica 19 febbraio, appuntamento da non perdere con il Gran Carnevale Tolentinate. Appuntamento in piazza della Libertà, a partire dalle ore 14:30. Sfilate dei gruppi mascherati accompagnati dal Corpo Bandistico dell’Associazione “N. Gabrielli – Città di Tolentino”, animazione e musica a cura di Multiradio, laboratori di trucchi e moda e festa dei dolci di carnevale a cura della Confartigianato. Verranno premiati il gruppo più originale e più numeroso. Presentano Giusy Minnozzi, Carla Passacantando e Luca Romagnoli. Martedì 21 febbraio, alle ore 15, al Palasport Giulio Chierici, tradizionale evento dedicato ai più piccoli con il "Gran Carnevale dei Bambini" a cura della Pro Loco 2.0.
“L’iniziativa di indire un referendum popolare è circoscritta al territorio di Tolentino ed è stata avanzata da alcuni esponenti locali di Forza Italia e Lega. Sappiamo che il referendum è la più alta forma di democrazia e saremo noi i primi a voler coinvolgere i cittadini nelle decisioni che verranno prese ma, in questo caso, la proposta non è fattibile perché gli Enti si muovono sulla base di atti amministrativi, in piena aderenza a quanto previsto dalla legge”.
Laura Sestili, consigliera provinciale con delega all’edilizia scolastica, interviene sulla questione dello spostamento di dieci classi del liceo classico di Tolentino nell’area dell’ex Orfanotrofio, avanzata da alcuni esponenti di Lega e Forza Italia.
“Allo stato rimane fermo l’investimento già programmato, e in larga parte già finanziato, relativo al polo unico scolastico da realizzarsi in località contrada Pace, la cui progettazione è da tempo completata e si sta per avviare la gara pubblica per l’affidamento dei lavori” – spiega la consigliera Sestili –.
Per quanto riguarda l’area dell’ex Orfanotrofio ad oggi non abbiamo a disposizione un quadro chiaro relativamente alle verifiche sulla vulnerabilità sismica e sui pareri richiesti per la sicurezza dell’edificio, così come non risulta una formale richiesta di spostamento da parte del Comune di Tolentino. Da mesi la Provincia sta lavorando per trovare la migliore soluzione per garantire la sicurezza degli studenti, del personale docente e Ata”.
Al via a Tolentino la nuova edizione del premio Colsalvatico. Il vicesindaco Alessia Pupo, il presidente del consiglio comunale Alessandro Massi Gentiloni Silverj e il presidente del Circolo culturale “T. Colsalvatico” Franco Maiolati hanno illustrato il programma degli eventi che prevede, oltre alla cerimonia di premiazione altre interessanti e coinvolgenti iniziative.
Nato nel 2002, con il desiderio di rendere omaggio all’illustre poeta e scrittore (successivamente, nel 2009, riconosciuto Giusto fra le Nazioni), fin dalla seconda edizione del 2004 il premio si orienta direttamente verso il tema dell’umorismo per sottolineare una piacevole caratteristica di buona parte della sua narrativa e per offrire un contributo all’immagine della città di Tolentino definita come “Civiltà del sorriso”, ampliando lo sguardo verso la narrativa.
Da allora, fino al 2014, le edizioni biennali hanno visto un crescendo di interesse. Nel 2016 il terremoto, contemporaneo alle fasi di svolgimento, ha suggerito gli organizzatori di interrompere. Una ripresa nel 2018, con una forma del tutto nuova, con una sorte di ex tempore di narrativa e fotografia, molto apprezzata dal pubblico. Nel 2020 pronti per ripartire, il covid non ha permesso di individuare un tempo in cui poter svolgere le fasi conclusive in presenza.
Quindi ecco di nuovo il premio, nella modalità originale, quasi come un nuovo inizio, pur giunto alla IX edizione. Tuttavia con domande che premono: “Si può sorridere o ridere con tutto quello che succede intorno?” I bambini sono capaci di farlo anche in mezzo ad un mucchio di macerie. Lo consente la loro incoscienza o il sentire di essere voluti bene e comunque? "
“Nella nostra esperienza – afferma Maiolati - confermata anche dalla tradizione del nostro premio, è proprio questa coscienza che consente di non essere soffocati rabbia perché tutto intorno è un disastro, o dalla disperazione perché noi stessi ci vediamo come un disastro. Qui sta la provocazione, in fondo, per verificare come ‘L’umorismo sia un modo di guardare la realtà’ e non una evasione da essa”.
La giuria tecnica sarà composta da: Gianfranco Lauretano (presidente del premio, poeta, scrittore, direttore della Rivista clanDestino), Fabrizio Altieri (scrittore), Gianna Belloni (vicepresidente Circolo Colsalvatico), Roberto Brunelli (scrittore), Fulvio Fulvi (giornalista Avvenire, scrittore), Giacomo Gardini (vincitore ottava edizione Premio Colsalvatico).
Sono stati selezionati cinque racconti destinati alla graduatoria finale ed altri tre degni di segnalazione; tutti, insieme ad altri tre racconti di Tullio Colsalvatico, sono raccolti in una antologia dal titolo “Io e te siamo un disastro”, edita da Leardini. Il premio Colsalvatico, pur raccogliendo adesioni da tutta Italia, ha sempre desiderato essere un’occasione di incontro soprattutto nella città e nel territorio. Per questo ha promosso, ormai da molte edizioni, la presenza di una giuria di lettori.
La giuria dei lettori è presieduta da Francesco Pagnanelli, titolare della “Bottega del libro” a Tolentino, e si riunirà sabato 18 febbraio (ore 21, presso la Sala Mari del Museo dell’Umorismo) in una serata pubblica di ascolto dei cinque racconti letti da Giulia Merelli e Matteo Canesin.
I giurati riceveranno copia dell’antologia per poter rileggere i cinque racconti ed esprimere un giudizio che esprimeranno in una scheda compilata la sera della premiazione; tale giudizio, mediato con quello della giuria tecnica, consentirà di stilare la graduatoria finale dei vincitori.
Va rilevata, inoltre, la numerosa e qualificata partecipazione di giurati (oltre 40) che hanno aderito spontaneamente da quasi tutta la provincia, con ovvia prevalenza da Tolentino e dintorni. La cerimonia di premiazione avverrà sabato, 25 febbraio alle ore 21, presso il Politeama di Tolentino, con la guida di Giulia Merelli. Intesa soprattutto come occasione di incontro tra gli autori premiati e la giuria tecnica e dei lettori, e il pubblico, attraverso la lettura (Giulia Merelli e Matteo Canesin) di uno stralcio dei singoli racconti e confronto tra i protagonisti.
Ospite d’onore della serata sarà Enrico Beruschi, protagonista di primo piano negli anni ’80 in trasmissioni come “Drive in”, che hanno portato la comicità e l’umorismo tra il grande pubblico. Memorabili i suoi personaggi che sapevano farci ridere su limiti e difetti di ognuno, riconoscendoli magari comuni a molti degli spettatori.
Beruschi ha raggiunto i 50 anni di carriera, dedicandosi in questi ultimi anni a presentare il suo “incontro” con l’opera di Guareschi, con spettacoli e monologhi che porta in tutta Italia. Il comico è apparso recentemente a “Striscia la notizia”, a fianco di Ezio Greggio, sostituendo per qualche giorno Enzo Iacchetti.
Nel frattempo avverrà il conteggio finale dei voti che porterà infine alla proclamazione dei vincitori, con consegna del riconoscimento. Successivamente si procederà anche all’estrazione di omaggi riservati ad alcuni lettori.
“L’umorismo non è un’evasione che fa dimenticare la drammaticità della vita: per questo la serata sarà anche un’occasione di solidarietà ai bisogni emergenti” – concludono gli organizzatori del premio - in questo momento particolare dei terremotati di Turchia e Siria, proponendo il sostegno all’azione dell’Avsi, associazione presente da molti anni anche in quei territori e che il Circolo Colsalvatico sostiene da anni con diverse iniziative”.
L’Associazione Cuochi Macerata si affida allo chef Paolo Paciaroni dopo la sapiente guida di Iginia Carducci. L'elezione è arrivata all'unanimità dall’assemblea dei soci dell’Associazione Provinciale Cuochi "Antonio Nebbia" di Macerata che si è svolta quest'oggi.
L’incarico è stato accolto dal neo eletto con entusiasmo e gratitudine e, nel suo discorso di insediamento ha ringraziato Iginia Carducci, che con passione e professionalità ha guidato per lungo tempo l'associazione, e il consiglio direttivo uscente per il lavoro svolto.
Il presidente ha inoltre sottolineato i punti principali del suo programma: aumentare il numero di soci per coinvolgere sempre più professionisti con esperienze differenti che possano rappresentare tutte le realtà della nostra provincia, dalla montagna fino al mare; incrementare i corsi di formazioni rivolti a professionisti e allievi degli istituti alberghieri; rafforzare e potenziare la collaborazione con l'Iseoa “G. Varnelli” di Cingoli in prima linea per la crescita degli chef del domani.
Paolo Paciaroni, 44enne cuoco tolentinate, era già componente del consiglio direttivo uscente e vice presidente dell'associazione maceratese negli ultimi quattro anni. Sin da piccolo ha un sogno nel cassetto: diventare chef. Dopo gli studi commerciali, si iscrive all’istituto alberghiero. Nel suo lungo curriculum professionale numerose le esperienze lavorative in lussuosi hotel e ristoranti di tutta Italia, ma sempre legato alla sua terra d’origine.
Il nuovo consiglio direttivo dell’Associazione Cuochi Macerata sarà composto da Iginia Carducci, Federico D’Ambrosio, Jacopo Fulgenzi, Giacomo Liberti, Iolanda Marchegiani, Danilo Mosconi e Barbara Settembri.
“Chiediamo all’amministrazione comunale di Tolentino e all’Istituto 'Filelfo' di prendere in considerazione la possibilità di chiamare esclusivamente studenti e genitori del Liceo Classico a esprimersi con un sì o con un no all’ipotesi di spostamento delle classi in centro. Tertium non datur”. “Il referendum è la massima espressione di democrazia, l’unico strumento di democrazia diretta rimasto a disposizione delle istituzioni per dare voce ai cittadini”. È quanto dichiarano, attraverso una nota congiunta, gli esponenti di Forza Italia e Lega di Tolentino.
È di grande attualità, infatti, la questione relativa allo spostamento di dieci classi del liceo Classico dall’attuale struttura ex Quadrilatero ai locali dell’ex orfanotrofio in via Tambroni, in via di ristrutturazione da parte dell’amministrazione comunale. Si tratta di un argomento estremamente delicato sul quale è aperto il dibattito fra chi si dichiara favorevole allo spostamento e chi, invece, esprime contrarietà.
“Entrambi quelli che possiamo definire gli schieramenti – proseguono gli esponenti del Carroccio e di FI - ha delle argomentazioni valide su cui poggiare le proprie convinzioni e non spetta di certo a noi dire se c’è una parte che ha ragione e un’altra che ha torto”.
“Riteniamo, infatti, che sulla pelle dei ragazzi, degli studenti non si debba e non si possa fare speculazione politica. Le uniche persone deputate ad esprimere il proprio parere in merito, infatti, dovrebbero essere gli stessi studenti e i loro genitori”. “Trovare la quadra non è di certo semplice, ma crediamo che esista una soluzione pratica, efficace ed estremamente democratica per arrivare a una soluzione condivisa. Per noi, infatti, lo strumento per prendere una decisione definitiva è quello del referendum popolare”.
“In base all’esito, così, si potrà prendere una decisione ultima e definitiva accettata da tutti sulla base delle più elementari regole democratiche”. “È evidente che il referendum dovrà essere indetto al massimo entro il prossimo mese di marzo e soltanto dopo che tutti i riscontri di totale sicurezza sulla struttura di via Tambroni avranno dato esito positivo”.
“Questo discorso riteniamo vada ad inserirsi in quello ancora più ampio relativo al futuro delle scuole superiori (e non solo) nella città di Tolentino. Il calo delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico, infatti, è concreto e mette seriamente a rischio l’esistenza stessa dei nostri storici istituti”.
“È necessario pensare alla Tolentino del futuro anche e soprattutto partendo dalle opportunità che riusciamo a fornire ai nostri giovani, perchè andando avanti con questo trend esiste, concretamente, la drammatica evenienza che il tanto atteso campus diventi una cattedrale nel deserto. Dobbiamo scongiurare, tutti insieme, che tutto ciò accada.È il momento che la politica abbandoni personalismi e ripicche e guardi, unita, al bene della collettività”, concludono.
Maxi truffa sul Superbonus 110%: quasi tutte confermate le misure cautelari per i sette indagati. Restano in carcere Marsel Mati e l’architetto Pier Luigi Lunghi, e ai domiciliari Shpresa, Marsida e Alba Mati, e il consulente fiscale Carlo Pisciotta; ha ottenuto invece di tornare libero con l’obbligo di firma Giuseppe Ruiti Spurio, consulente del lavoro. Lo ha deciso il gip Giovanni Manzoni.
L’inchiesta era stata stata condotta dai finanzieri della tenenza di Camerino, unitamente ai carabinieri del reparto operativo, nucleo investigativo - coordinati dalla Procura di Macerata - (leggi qui).
Secondo l’accusa, il sodaliizio avrebbe gonfiato le fatture incassando oltre due milioni di euro non dovuti. Ruiti Spurio, difeso dagli avvocati Gianluca Aliscioni e Giulia Vitali, era stato l’unico a rispondere alle domande del giudice e del pm Vincenzo Carusi, nell’interrogatorio di garanzia venerdì scorso in tribunale.
Il consulente del lavoro tolentinate aveva dichiarato in aula di aver ricevuto le asseverazioni fatte da altri, e di quelle si sarebbe fidato per mandare avanti le pratiche dei lavori pagati dallo Stato con il 110 %. Aveva dunque sostenuto di aver avuto un ruolo marginale nell’organizzazione dell’attività delle imprese edili Centro Italia e Marma.
Il giudice Manzoni ha tenuto conto del comportamento dell’indagato e del suo ruolo nella vicenda, e ha dunque revocato i domiciliari, sostituendoli con l’obbligo di firma tre volte a settimana. Restano invece in carcere, o ai domiciliari gli altri indagati. I legali preparano, intanto, i ricorsi al tribunale del riesame.
Anche le pareti del Politeama di Tolentino si vestono d’Edera. La seconda tappa del viaggio avviato dalla Fondazione Design Terrae e ideato e curato dall’associazione culturale Zagreus approda nello storico centro polifunzionale tolentinate domenica 19 febbraio con “Edera. Un lavoro in corso - residenza aperta”. Lo spazio si trasformerà per l’occasione in cantiere d’arte attivo e in comunicazione continua.
Nelle sale principali si articoleranno tre diverse sperimentazioni, tre laboratori affidati ad alcuni dei più eccellenti e promettenti artisti del territorio. Le tre residenze, come il titolo dell’evento suggerisce, saranno infatti assolutamente libere, visitabili e partecipabili. Lo spettatore avrà dunque non solo la possibilità di assistere a un processo creativo in atto e alla produzione dal vivo di un’opera, ma potrà interagire liberamente con gli artisti stessi e in prima persona mettersi all’opera con dei materiali che verranno appositamente predisposti.
Chi varcherà le porte del Politeama di Tolentino domenica 19 febbraio potrà perciò diventare parte del “Teatro Anatomico Inverso” allestito nella sala spettacolo da Paola Tassetti, eclettica artista originaria di Civitanova Marche vincitrice lo scorso anno dei premi Pannaggi e Venere di Frasassi, che con il proprio lavoro multidisciplinare si muove sulla linea di confine estetico tra anatomia, botanica e intimità umana.
Scendendo giù, nei laboratori, si potrà invece osservare al lavoro Luca Cesolari, pittore tolentinate, che attraverso la matericità e l’accostamento di forme e colori riflette sul mezzo pittorico, permettendo al visitatore di intervenire direttamente sulle tele. Nella sala polivalente adiacente al Foyer, ci si potrà invece immergere nelle rarefatte atmosfere di Amoreeterno, collettivo di giovani artisti del territorio che abbraccia tante diverse aree dell’espressione e che per l’occasione costruirà un ambiente capace di connettere onde sonore, colore e tessuto mettendo al centro dell’azione il visitatore.
A corredare l’operato degli artisti, inoltre, l’evento sarà popolato anche da supporti e oggetti con cui artisti e visitatori potranno interagire assieme ad altre piccole esposizioni tematiche, “cerchi magici” da attraversare diffusi nello spazio che vedranno la partecipazione, tra gli altri, anche di alcuni degli artisti che hanno partecipato proprio al primo capitolo di Edera tenutosi il giugno scorso.
In contemporanea micro-esposizioni, momenti di riflessione e condivisione. Le porte si aprono al pubblico alle ore 17.00 e sarà possibile partecipare fino alle ore 24.00.
"Ci auguriamo che i ragazzi di Zagreus che con tanto entusiasmo nel 2021 hanno bussato alle porte del comune per dire ‘noi sappiamo fare questo e ci piacerebbe farlo’, non diventino oggetto della querelle politica tolentinate. Sono giovani, hanno voglia di fare, hanno dimostrato estrema competenza nel loro modo di proporsi culturalmente alla città e non possiamo fare a meno di esprimere nei loro confronti il nostro più grande augurio di buon lavoro".
A dichiararlo sono le consigliere di 'Tolentino nel Cuore' Silvia Luconi, Monia Prioretti e Silvia Tatò in merito all'affidamento dell'accoglienza turistica della città ai giovani di Zagreus. "Ci saremmo aspettate un modus operandi diverso da un’amministrazione comunale che ha speso gran parte della campagna elettorale a parlare di unità e condivisione, di 'concorsi d’idee' come metodo di lavoro, di 'partecipazione della cittadinanza' anche a proposito di turismo - aggiungono le consigliere -. Ci saremmo aspettate un confronto tra tutte le organizzazioni della città che a vario titolo si occupano di cultura e turismo e che invece non sono state minimamente coinvolte".
"Quello che ci dispiace è che un’amministrazione comunale che ha duramente criticato il passato perché ritenuto divisivo visto che, a suo parere, le decisioni venivano prese in autonomia senza nessun ascolto e confronto, abbia da un giorno all’altro messo alla porta una persona (Edoardo Mattioli, presidente Proloco TCT nr) che, piaccia o no, ha servito la città per 30 anni. E lo ha fatto senza preavviso rifiutando, in base a quanto dichiarato, tutte le richieste di incontro, con una modalità che la stessa amministrazione aveva sempre criticato, dimostrando che a parole si dicono delle cose, nei fatti ci si comporta in altro modo".
"Siamo consapevoli comunque che, come dichiarato da Mattioli stesso, la sua testa era sul tavolo e lo era dal 2017; la prova poi fu l’assalto alla Proloco fatto da molte di quelle persone che oggi ricoprono cariche in giunta e in consiglio, tra gli altri - affermano Luconi, Tatò e Prioretti -. Quello che auspichiamo è che i giovani ragazzi di Zagreus siano messi nelle condizioni di lavorare e di lavorare bene, con serenità e senza alimentare astio, in collaborazione e con la giusta sinergia con tutte le altre associazioni tolentinati".
"Leggiamo di una determina di oggi sul censimento delle associazioni. Bene, un buon passo - concludono le consigliere di 'Tolentino nel Cuore' -. Se fatto prima forse avrebbe avuto tutto un altro senso. La pezza è peggiore del buco. Sarebbe interessante inoltre sapere cosa l’amministrazione comunale intende fare con la Proloco 2.0. La città ha bisogno di ogni organizzazione per parlare con tutta la popolazione e non solo con chi predilige Albano o i Maneskin. E questa sinergia la deve creare l’Amministrazione, perché 'la diversità è ricchezza' e lo hanno detto per mesi".
Continuano i controlli, su tutto il territorio provinciale, da parte delle guardie venatorie volontarie della Federcaccia di Macerata, coordinati dalla Polizia Provinciale.
In un servizio svolto nel Comune di Tolentino, in tre distinte località, San Rocco, San Giovanni, Paterno, sono stati rinvenuti nelle siepi adiacenti alle strade, rifiuti di vario genere, come pneumatici, bottiglie di vetro e materiale di plastica.
“Come sempre i fatti sono stati segnalati alla polizia Provinciale che svolge un ruolo essenziale per il controllo del territorio e per poter risalire agli autori di questi atti di inciviltà”, si legge in una nota di Federcaccia”.
“Un ringraziamento a tutti i cittadini che volessero segnalare questi incresciosi episodi contattando tutti i giorni il coordinamento provinciale della vigilanza venatoria Federcaccia di Macerata al 339 5981898 e la centrale operativa della Polizia Provinciale al 800 216659”.
Il Tolentino, ultimo della classe nel girone F di serie D, stoppa - in nove uomini - la corsa della lanciatissima Vigor Senigallia. Il derby marchigiano termina sull'uno a uno. Un punto che fa muovere la classifica dei cremisi, distanti ora cinque punti dal terzultimo posto, valido per l'accesso ai play-out. Entrambi le reti arrivano nel primo tempo e portano la firma di Mori e Rozzi. Settimana prossima i cremisi, nell'anticipo del sabato, saranno attesi da un altro derby, quello contro la Sambenedettese, cruciale ai fine della classifica.
LA CRONACA - Zannini preferisce coprirsi rispetto al modulo che, due settimane fa, aveva regalato un pareggio contro il Matese. Unico assente di peso, per squalifica, è Marcelli. In porta c'è capitan Gagliardini. Davanti a lui linea a quattro di difesa con Salvatelli, Zeetti, Nagy e Stefoni. A centrocampo con Rozzi, ci sono Gori, Lattanzi e Massarotti. Davanti coppia d'attacco composta da Tizi e Vitiello.
I padroni di casa partono forte e si rendono subito pericolosi con l'inzuccata di Lattanzi su assist di Massarotti che non inquadra, però, lo specchio. Replica immediata della Vigor con D'Errico che dà soltanto l'illusione ottica del gol con la sua conclusione al volo al termine di una ripartenza fulminante condotta da Kerjota.
Al 10' ancora cremisi in evidenzia con la stilettata in diagonale di Vitiello che fa la barba al palo. Cinque minuti più tardi ci prova anche Gori con un tiro dal limite, deviato in angolo della difesa ospite. Al 22' punge la Vigor che, dopo un errore in disimpegno di Zeetti, si lancia in contropiede e conclude in porta con Lazzari: Gagliardini risponde presente e blocca a terra la sfera.
Al 37' arriva il vantaggio della Vigor Senigallia. Mori risolve una mischia in area sugli sviluppi di calcio d'angolo, approfittando di una difesa fin troppo passiva del Tolentino.
Ma i cremisi non ci stanno e trovano subito il pareggio con Rozzi, bravissimo a non lasciare scampo a Roberto con un tiro secco dal limite al 41'. I padroni di casa vanno anche vicini al vantaggio con Zeetti, ma il suo piattone da posizione ravvicinata non impensierisce il portiere senigalliese. Al riposo si va sull'uno a uno.
SECONDO TEMPO - Al 48' cambia il volto del match: Nagy subisce il rosso diretto per un fallo giudicato da ultimo uomo su Perri. La Vigor, forte dell'uomo in più, sfrutta l'inerzia e per dieci minuti cinge d'assedio la metà campo cremisi.
Zannini, comprendendo le difficoltà dei suoi, ridisegna la squadra e rimpolpa il centrocampo con Brondi e Papaserio al posto di Salvatelli e Gori. La mossa ripaga e il Tolentino riesce ad alleggerire la pressione avversaria sino al 90'.
Si giunge ai minuti di recupero senza grosse emozioni, sino a quando in pieno recupero il Tolentino subisce anche l'espulsione di Massarotti e resta in nove. Nel finale concitato, però, la Vigor non riesce a crearsi grosse opportunità per il 2-1. Il match termina in parità, con divisione della posta in palio.
Monsignor Rolandas Makrickas, commissario straordinario per la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore dal dicembre 2021, è stato nominato vescovo titolare di Tolentino da Papa Francesco, che gli ha conferito il titolo personale di arcivescovo.
Lituano, nato a Birzai nel 1971, ordinato presbitero per la Diocesi di Panevezys il 20 luglio 1996, dal 1996 al 2001 è stato sottosegretario della Conferenza episcopale lituana e responsabile del Comitato Nazionale del Grande Giubileo del 2000.
Nel 2004 ha conseguito il Dottorato in Storia ecclesiastica presso la Pontificia Università Gregoriana. Entrato nel Servizio diplomatico della Santa Sede nel luglio del 2006, ha prestato la sua opera presso le Rappresentanze Pontificie in Georgia, Svezia, negli Stati Uniti d'America e in Gabon, e presso la Sezione per gli Affari Generali della Segreteria di Stato.
La nomina è arrivata a seguito del passaggio di nomenclatura tra "Diocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia” a "Diocesi di Macerata", ufficializzata lo scorso 6 febbraio (leggi qui), "data l’antichità delle Diocesi di Tolentino, Recanati, Cingoli e Treia".
(Foto Vatican News)
Violate le norme in materia di sicurezza: i carabinieri chiudono un centro massaggi di Tolentino. Con Il coordinamento del Comando provinciale di Macerata, ieri pomeriggio, la Compagnia di Tolentino ha effettuato un servizio a largo raggio unitamente ai carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro con la finalità di monitorare i cantieri e le attività commerciali del territorio.
A seguito di ispezione presso un centro massaggi, i carabinieri della locale Stazione, con l’intervento del reparto speciale con competenza in materia di lavoro, hanno denunciato il titolare dell’esercizio per gravi violazioni in materia di sicurezza.
Il comparto di specialità ha infatti contestato numerose trasgressioni della normativa, come la mancata elaborazione del documento di valutazione rischi, la “mancata formazione dei lavoratori”, l’omessa designazione del responsabile della sicurezza, impartendo le relative prescrizioni.
Al titolare, di origine cinese e residente fuori regione, sono state contestate sanzioni amministrative e ammende penali per 21.000 euro circa. Nelle more della regolarizzazione degli adempimenti previsti, l’attività commerciale è stata sospesa.
Via libera dalla Conferenza Regionale dei Servizi al progetto definitivo del nuovo polo scolastico di Tolentino e al relativo finanziamento di 31 milioni. Un passaggio decisivo per procedere poi il più celermente possibile alla pubblicazione del bando per la progettazione esecutiva e per i lavori. Il nuovo polo, dove verranno trasferite le scuole Frau (Ipia) e Filelfo (liceo classico, scientifico e coreutico ed istituto tecnico economico) per un totale di oltre 800 studenti e una superficie di circa 12mila metriquadri, verrà realizzato in contrada Pace (il lotto complessivo, invece, è di circa 26mila mq).
“Ringraziamo tutti gli Enti che sono stati coinvolti nell’apposizione dei pareri – commenta la consigliera provinciale con delega all’Edilizia scolastica, Laura Sestili -, in particolare l’Ufficio Speciale Ricostruzione, il Comune di Tolentino e il Comando dei Vigili del fuoco di Macerata. La costruzione del nuovo polo sarà determinante per la crescita non solo della città di Tolentino, ma anche dei territori limitrofi e la Provincia sta procedendo celermente per poter dare quanto prima l’avvio al bando”.
Come annunciato nelle scorse settimane dopo l’approvazione del progetto definitivo, il polo sarà suddiviso in tre distinti corpi di fabbrica e potrà arrivare ad ospitare fino a mille alunni, ripartiti in 44 classi. L’ampiezza dell’area e il concept del complesso edilizio sono tali da permettere anche un futuro ampliamento fino alla realizzazione di 50 aule. Nel progetto approvato il complesso centrale del primo corpo sarà dedicato alla didattica e alle attività complementari.
Qui si troveranno l’atrio dell’istituto Filelfo, la dirigenza didattica, la segreteria, l’infermeria e l’archivio. Inoltre saranno realizzate anche una palestra, due sale danza e una sala registrazione con relativi spogliatoi. Nelle due ali est ed ovest, oltre alle aule, ci saranno la biblioteca per gli alunni, le sale professori, l’archivio, alcuni spazi studio per gli studenti e i servizi igienici. Un secondo corpo sarà dedicato all’officina meccanica a servizio dell’Ipia, mentre nel terzo e ultimo complesso ci sarà una palestra di tipo B1, con funzione anche di Auditorium.
Tutta la struttura sarà accessibile alle persone diversamente abili e, nella parte esterna del polo, ci saranno anche ampi spazi verdi, percorsi pedonali e quattro aree riservate a parcheggi, realizzate con pavimentazioni drenanti. Il progetto prevede anche una stazione degli autobus a servizio degli studenti.
Nel Giorno del Ricordo, solennità civile nazionale che si celebra ogni anno il 10 febbraio, la città di San Severino Marche si è fermata per rendere il doveroso omaggio alle tante vittime dei massacri delle foibe e alle sofferenze legate all'esodo istriano, fiumano, giuliano e dalmata.
Istituito nel 2004, il Giorno del Ricordo rappresenta un momento di riflessione e silenzio su una delle più gravi e drammatiche tragedie del Novecento. La data prescelta è il giorno in cui, nel 1947, furono firmati i Trattati di pace di Parigi che assegnavano alla Jugoslavia l’Istria, il Quarnero, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia, in precedenza facenti parte dell’Italia.
La cerimonia, organizzata dal Comune, è stata aperta dalla deposizione di una corona di alloro, sulle note dell’Inno di Mameli cantato dai piccoli componenti del MitiCoro dell’associazione Virgilio Puccitelli diretti dal maestro Riccardo Brandi, al monumento dei Caduti. Poi ci si è spostati al teatro Italia per i discorsi ufficiali che sono stati introdotti da quello del sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei.
"Come ha avuto modo di ricordare nel passato recente il nostro presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per troppo tempo la tragedia delle foibe e dell’esoldo hanno costituito una pagina strappata nel libro della nostra storia - ha esordito il primo cittadino settempedano - Noi tutti dobbiamo invece ricordare per non dimenticare, dobbiamo conoscere per non perderci in oscure ricostruzioni e per non indurre in errore soprattutto le nuove generazioni. È per i giovani che dobbiamo rinnovare, seppure nel dolore, certi momenti".
"Prezioso - ha poi concluso il primo cittadino settempedano - è stato il contributo delle associazioni degli esuli per riportare alla luce vicende storiche oscurate o dimenticate, e contribuire così a quella ricostruzione della memoria che resta condizione per affermare pienamente i valori di libertà, democrazia, pace che sono alla base della nostra convivenza civile".
A prendere la parola, a nome dell’Unione degli Istriani, è stato Giovanni Piloni che, in un discorso segnato dall’emozione, ha ricordato: "Oggi, 10 febbraio, commemoriamo le migliaia di italiani della Venezia Giulia e della Dalmazia che, dal 1943 in poi, vennero barbaramente assassinati dai partigiani comunisti slavi e italiani per il solo fatto di essere italiani. Commemoriamo altresì l'esodo di 350mila nostri connazionali dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia, terre storicamente ed indissolubilmente legate all’Italia e alla sua storia".
"In conclusione – è stata la voce del rappresentante dell’Unione degli Istriani, Giovanni Piloni – oggi commemoriamo una pagina della storia d’Italia volutamente occultata per 60 anni e da molti, ancora oggi, negata e vilipesa. Per questo, al fine di rendere giustizia alla memoria dei tanti italiani orrendamente assassinati e agli esuli, ultimi testimoni dell’italianità adriatica orientale, vi invito a difenderne la dignità e il ricordo, la drammatica storia, le enormi sofferenze subite. Parlatene, leggete, studiate, approfondite, raccontate ai vostri figli questa storia, andate a visitare quelle che erano le nostre città e le nostre case, tramandate il ricordo".In teatro i discorsi ufficiali sono stati intervallati da brani candati dalle piccole voci bianche del MitiCoro dell’associazione Virgilio Puccitelli.
Anche a Tolentino è stato celebrato il Giorno del Ricordo. Come tutti gli anni al Parco Vittime delle Foibe, in viale Benadduci, si è tenuta la manifestazione ufficiale con la Deposizione della Corona di Alloro.
A seguire i saluti e gli interventi del sindaco Mauro Sclavi, del presidente del Consiglio comunale Alessandro Massi Gentiloni Silverj e del sindaco e presidente del Consiglio comunale dei Ragazzi. Presente una rappresentanza degli studenti dell'IIS "F. Filelfo", dell'Ipsia "R. Frau" e il Consiglio comunale dei Ragazzi.
Le celebrazioni del Giorno del ricordo continueranno sabato 18 febbraio, alle ore 17:00, alla Galleria Sangallo, in piazza della Libertà, con l’inaugurazione della mostra "L'esodo degli italiani dall'Istria, Fiume e Dalmazia" a cura dell’Unione degli Istriani - Libera Provincia dell’Istria in esilio. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico dal 18 febbraio al 5 marzo.
Gli eventi sono promossi dal Comune di Tolentino in collaborazione con gli Istituti comprensivi Don Bosco e Lucatelli, l’Istituto d’istruzione superiore Filelfo, l'Ipia Frau, l'Unione degli Istriani - Libera Provincia dell’Istria in esilio, l'Associazione Nazionale Dalmata – Tolentino.
Intervento di ammodernamento e potenziamento del sistema ferroviario della stazione di Tolentino: scatta la modifica al traffico. Per consentire il completamento dei lavori, un'apposita ordinanza prevede la chiusura temporanea del primo tratto di Viale Vittorio Veneto, dall’intersezione con Piazzale Europa fino al passaggio ferroviario a livello.
Il provvedimento è valido dalle ore 21.30 di martedì 21 febbraio fino alle ore 14:00 di venerdì 24 febbraio e prevede il divieto di circolazione a tutte le categorie di veicoli ad esclusione dei residenti. "Il transito pedonale dovrà essere garantito, adottando tutti gli accorgimenti necessari affinché avvenga in sicurezza", si precisa in una nota dell'amministrazione comunale.
Inoltre, per consentire lo smontaggio di una gru posizionata in Largo Fidi, al civico 5, il comando di polizia locale ha ritenuto necessario apportare modifiche alla circolazione stradale nella zona circostante al fine di garantire la sicurezza. L'ordinanza stabilisce che, dalle ore 7:00 alle ore 19:00 di lunedì 13 febbraio, e comunque sino al termine dei lavori di smontaggio della gru, nel tratto di Largo Fidi compreso tra Via delle Caserme e Via Adriana è vietata la circolazione veicolare ed è disposto il divieto di sosta con rimozione forzata dei veicoli.
Maxi truffa sul Superbonus 110%. I finanzieri della tenenza di Camerino, unitamente ai carabinieri del reparto operativo - nucleo investigativo - coordinati dalla Procura di Macerata, hanno smantellato un'associazione a delinquere dedita alle truffe nel settore dell’edilizia: una famiglia di quattro persone e tre professionisti gestivano un sistema di truffe in materia di bonus edilizi (110%, ecobonus e sismabonus) per un valore di circa 4,8 milioni di euro in crediti fittizi individuati.
A presentare l’operazione il procuratore di Macerata Giovanni Fabrizio Narbone, il comandante provinciale dei carabinieri Nicola Candido con il tenente colonnello Massimiliano Mengastini, congiuntamente con il comandante provinciale della guardia di Finanza Ferdinando Falco e il comandante della tenenza di Camerino Elia Mascolo.
“Questo è il primo importante passo di un’operazione importante nel nostro territorio – esordisce il procuratore Narbone, primo a prendere la parola – . Un’operazione che è stata possibile grazie alla perfetta sinergia e armonia fra i due corpi di polizia giudiziaria, i quali hanno messo in campo le proprie competenze specifiche garantendone il successo”.
L’operazione era infatti originata dal nucleo investigativo dei carabinieri che stavano già indagando sulla famiglia a seguito di precedenti risalenti allo scorso 2019 per il reato di estorsione ai danni di un’azienda abruzzese che operava nel Maceratese. Durante le indagini i lavori si sono incrociati con quelli della GdF, portando alla decisione di collaborare per fermare l’attività illecita dell’associazione criminale.
“Man mano che le indagini andavano avanti ci si era resi conto di quelle che erano le finalità del gruppo – racconta il colonnello Candido - e, grazie al coordinamento della Procura di Macerata, si è fatto ricorso all’ausilio della Guardia di Finanza e alle sue competenze specifiche con cui è stato possibile approfondire gli aspetti fiscali della nostra indagine”.
“Da lì si è agito congiuntamente e si è riusciti a mettere insieme le risultanze autonome per ottenere un risultato operativo interessante – continua il comandante provinciale dei carabinieri - ciò che potevamo fare nel nostro ambito veniva integrato dagli accertamenti fiscali dei colleghi e il tutto ha consentito di ricostruire il quadro al completo e di interrompere l’azione criminale, la quale abbiamo scoperto essere molto viva sul territorio”.
Al centro del gruppo criminale c’era una famiglia di quattro persone di origini albanesi, ma residente a Tolentino: il dominus dell’operazione, 31enne con una lunga lista di precedenti, la moglie e la sorella, le quali avevano il ruolo di prestanome e intermediarie, e la madre, mente dietro le truffe con una laurea in Economia e Commercio conseguita in Albania.
Denunciati anche tre professionisti, complici della famiglia, che si occupavano della parte burocratica dell’attività fraudolenta: un architetto 66enne di Martinsicuro, un ex-commercialista di Tolentino (già radiato dall’albo e avvezzo all’attività criminale) e un consulente del lavoro (anch'egli tolentinate. Con l’ausilio dei tre professionisti, la famiglia gonfiava e falsificava le fatture rilasciate per lavori nel campo dell’edilizia, riuscendo a sfruttare i benefici delle norme vigenti e appropriandosi indebitamente di ingenti somme di denaro.
“Come Guardia di Finanza eravamo partiti con un’analisi di intelligence su tutto il territorio della provincia – spiega il comandante Falco - . In particolare abbiamo cercato di contrastare eventuale infiltrazioni criminali nell’economia legale della provincia nell’ambito della ricostruzione post sisma e in materia di superbonus 110%, ecobonus e sismabonus”.
“Siamo arrivati a Tolentino dove abbiamo individuato il sodalizio dedito ai lavori edilizi – continua il comandante provinciale della GdF - . Gli importi risultavano particolarmente considerevoli e c’era una forte discrepanza fra quanto dichiarato dalla famiglia nella denuncia dei redditi e la ricchezza manifesta. Abbiamo dunque avviato i relativi controlli ricostruendo la rete di truffe grazie anche ai dati fornitici dai carabinieri”.
“Il modus operandi consisteva nel gonfiare ampiamente le fatture dei lavori edilizi rispetto ai costi effettivi dei lavori eseguiti – conclude il colonnello Falco - . Questo, previo visto di conformità del commercialista e del consulente del lavoro conniventi, le false fatture venivano inserite nel portale dell’agenzia delle entrate, facendo maturare loro dei crediti fittizi che venivano conseguentemente monetizzati e riciclati e autoriciclati in immobili, gioielli e beni di lusso vari. Siamo così arrivati a oltre 2 milioni di crediti sequestrati”.
Per lavori da 300mila euro, dichiaravano fatture da un milione, ottenendo la differenza come credito per il superbonus, immediatamente monetizzato e reinvestito. Se un palazzo aveva 10 finestre, ad esempio, grazie all’aiuto dell’architetto ne facevano risultare 50 e le fatture lievitano. Gli altri due professionisti facevano in modo che le carte finissero nel cassetto fiscale e facevano ottenere il credito alla famiglia.
Eseguite sette ordinanze di misure cautelari nei confronti di altrettante persone, di cui 2 finite in carcere e 5 agli arresti domiciliari. Disposto il sequestro del profitto dei reati contestati per oltre 2.750.000, nonché numerosi immobili, ritenuti frutto degli illeciti ipotizzati.
Sono state, inoltre, eseguite numerose perquisizioni personali e domiciliari che hanno portato al sequestro da parte delle forze dell’ordine di: 10 fabbricati, 12 terreni, quattro autovetture, oggetti di lusso fra cui orologi rolex e gioielli preziosi, 13 quadri (di cui alcuni di grande valore), denaro contante e un assegno per circa 30.000 euro. Ancora in corso i lavori di indagine delle forze dell’ordine per recuperare la refurtiva mancante e nei confronti delle altre società facenti capo al sodalizio.
I reati ipotizzati vanno dal trasferimento fraudolento di valori al riciclaggio, all’autoriciclaggio e all’associazione per delinquere. A finire in carcere sono stati colui che è ritenuto a capo dell’organizzazione, un imprenditore 31enne di Tolentino e un professionista 66enne di Martinsicuro.
Agli arresti domiciliari sono finiti, invece: la madre, la sorella e la moglie del capo dell’organizzazione (e due professionisti) anch’essi residenti a Tolentino, uno dei quali risultava già radiato dal proprio albo professionale.
I carabinieri della Stazione di Tolentino hanno individuato e denunciato all’autorità giudiziaria i responsabili di una truffa ai danni di una donna del posto. Si tratta di un uomo residente in Lombardia e di un romano, con precedenti per analoghi reati.
L’estate scorsa la donna aveva messo in vendita un oggetto di arredo sul portale e-commerce Subito.it con la richiesta di 500 euro; era stata poi contattata telefonicamente da una persona interessata all’acquisto che, raggirandola, l’aveva invitata a recarsi presso uni sportello Atm Postamat.
Il truffatore ha convinto la vittima che, inserendo dei codici da lui indicati, avrebbe ricevuto il pagamento pattuito. Seguendo le indicazioni telefoniche abilmente fornitegli con modi garbati e decisi dall’interlocutore, la signora ha effettuato undici operazioni di ricarica da 250 euro su due poste-pay per un totale di 2750 euro.
Le successive indagini hanno consentito di individuare gli autori del reato e titolari delle carte in cui erano confluite le ricariche. Inoltre , nell’ambito dei servizi finalizzati alla prevenzione delle cosiddette stragi del sabato sera, alle 1.00 circa di domenica a Tolentino, i militari dell’aliquota radiomobile hanno controllato un’auto con a bordo due giovani residenti in zona, uno dei quali è risultato in possesso di una dose di hashish e di un manganello telescopico estensibile, il cui porto è vietato dalla normativa ovvero la legge 110 del 1975.
Il ragazzo è stato pertanto denunciato all’autorità giudiziaria e segnalato alla Prefettura di Macerata come assuntore di sostanza stupefacente.
Lavoratori in nero e mancato rispetto delle norme di sicurezza: il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Macerata nelle scorse settimane ha eseguito una serie di controlli presso cantieri edili siti nel cratere della ricostruzione post-sisma, procedendo alla sospensione dell'attività imprenditoriale di 5 unità operative.
Nello specifico sono state controllate 8 aziende ed elevate 27 prescrizioni relative a violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro: l’omessa visita medica dei lavoratori, l’omessa consegna dei dispositivi individuali di protezione, l’omessa informazione dei lavoratori, l’impiego di manodopera irregolare, utilizzo di andatoie destinate al trasporto di materiali con larghezza non conforme, l’omessa redazione del Pimus (piano montaggio uso e smontaggio del ponteggio), l’omessa difesa delle aperture atte ad impedire cadute nel vuoto.
I comuni interessati sono stati Tolentino e Visso. Proprio a Visso, unitamente a personale della locale stazione dei carabinieri, è stato sorpreso al lavoro ed identificato, nonostante un tentativo di fuga, un lavoratore in nero risultato privo del permesso di soggiorno per poter svolgere attività lavorativa.