Circa 2.500 spettatori hanno applaudito Noa, che oggi ha tenuto un concerto ai Prati di Monte Vermenone tra Sefro e Fiuminata, nel cuore del cratere sismico, per RisorgiMarche, il ciclo di concerti 'solidali' per i territori terremotati, organizzato da Neri Marcorè.
Al termine dell'esibizione un volo di farfalle bianche ha invaso il prato, dove gli spettatori sono arrivati a piedi al termine di una scarpinata di sei km in salita con una temperatura di 34 gradi, sedendosi sull'erba o su coperte. "La principessa delle farfalle" ha detto Marcorè della cantante israeliana, che nel clima informale l'ambite della kermesse ha incontrato da vicino parecchi fans. Poi il 'dopofestival' a base di prodotti tipici delle zone terremotate. (Ansa)
Il presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone di San Severino Marche, Matteo Cicconi, ha sottoscritto, in rappresentanza e per conto di alcuni Comuni dell’Alta Valle del Potenza, vale a dire Castelraimondo, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Pioraco, San Severino Marche e Sefro; un protocollo d’intesa con il Consolato di Bulgaria con cui è stata condivisa la “volontà di attuare un’indagine volta a rintracciare un’opportuna interfaccia di amministratori della Repubblica di Bulgaria che abbiano interessi e similitudini culturali, economiche e territoriali con i Comuni dell’Unione Montana, al fine di stabilire rapporti di amicizia e gemellaggio”.
L’intesa è stata sancita dall’ambasciatore della Repubblica di Bulgaria in Italia, Marin Raykov, presente alla cerimonia insieme al console onorario, Franco Castellini, e al capo dell’ufficio economico e commerciale presso l’Ambasciata, Andryana Koleva. Nei mesi scorsi una delegazione di amministratori e imprenditori della Val Potenza aveva incontrato il diplomatico nell’ambito di una iniziativa promossa dal consigliere nazionale delegata ai rapporti internazionali di Unionturismo, Barbara Cacciolari. Una visita molto particolare che è stata ricambiata con l’incontro nel corso del quale è stato sottoscritto l’importante protocollo d’intesa. Al summit in terra maceratese hanno preso parte diversi sindaci e rappresentanti delle Amministrazioni locali.
“La Repubblica di Bulgaria, grazie agli intensi rapporti avviati nei mesi scorsi con l’ambasciatore, oggi è molto più vicina ai Comuni dell’Unione Montana di San Severino Marche – sottolinea il presidente dell’ente, Matteo Cicconi – Mi auguro che il protocollo sottoscritto dia concretezza a futuri scambi anche commerciali, oltre che artistici, culturali e di solidarietà, tra le due realtà”.Nelle foto: alcuni momenti dell’incontro con l’ambasciatore
Superano i cento milioni di euro le risorse disponibili per il rilancio economico e produttivo delle imprese delle aree terremotate. Le Marche hanno beneficiato di un contributo aggiuntivo dall’Unione europea di 248 milioni, di questi al rilancio produttivo sono stati destinati 100,5 milioni.
Parte di queste risorse potranno essere utilizzate anche da 48 comuni della provincia di Macerata ricadenti nel cratere sismico. Uno specifico asse della programmazione regionale dei fondi Ue (il n. 8), è dedicato a "Prevenzione sismica e idrogeologica, miglioramento dell’efficienza energetica e sostegno alla ripresa socioeconomica delle aree colpite dal sisma".
Le Marche per il periodo 2014 – 2020, hanno ora a disposizione risorse superiori a 585 milioni di euro, rispetto ai 337 iniziali. "I 100 milioni aggiuntivi per l’area del cratere, vanno a sommarsi ai 192 già stanziati dal programma ordinario, andando a comporre un monte risorse regionale per il sistema delle imprese pari a 292 milioni, cioè più di quanto il Fesr 2007/13 aveva nel suo complesso per tutti gli interventi previsti. In pratica ora per le imprese ci sono molte più chance di vedere finanziati i propri progetti d’investimento e per quelle localizzate nei comuni compresi nel cratere ce ne saranno ancor di più", commenta l’assessora alle Attività produttive, Manuela Bora. Molto importante è utilizzare subito queste risorse, secondo il presidente Luca Ceriscioli, "per far marciare la ricostruzione materiale dei luoghi con quella produttiva, parallelamente alle previsioni del Piano strategico che punta al rilancio delle zone terremotate attraverso l’innovazione e il sostegno agli investimenti produttivi".
Infatti tre nuovi bandi usciranno entro giugno e promuoveranno con sei milioni, le attività imprenditoriali a sostegno delle istituzioni pubbliche che operano a favore delle fasce più deboli e disagiate della popolazione. Con dieci milioni la competitività delle aree colpite dal sisma e con 15 milioni le filiere del Made in Italy presenti nelle zone terremotate. Per quanto riguarda lo scorrimento di graduatorie su bandi che hanno ottenuto un grande interesse da parte delle imprese del cratere, vengono confermati stanziamenti aggiuntivi di 8 milioni per l’innovazione e aggregazione in filiere delle Pmi culturali e creative, della manifattura e del turismo. Confermati altri 8 milioni per quello che finanzia il miglioramento della qualità e sostenibilità, efficienza energetica e innovazione tecnologica delle strutture ricettive e di 5 milioni per scorrere i progetti presentati sul bando Aree di crisi del Piceno. Rilevante anche l’innovativo sostegno delle imprese sociali, così come lo stanziamento di 9 milioni per favorire l’accesso al credito nell’ambito dell’aggregazione dei Confidi, capace di movimentare fino a 300 milioni di investimenti.COMUNI NEL CRATERE SISMICOApiro - Cingoli - Poggio san vicino - Appignano - Colmurano - Corridonia - Loro piceno - Macerata - Mogliano - Montecassiano - Petriolo - Pollenza - San severino marche - Treia - Urbisaglia - Acquacanina - Bolognola - Camerino - Castelraimondo - Esanatoglia - Fiastra - Fiordimonte - Fiuminata - Gagliole - Matelica - Muccia - Pievebovigliana - Pioraco - Sefro - Serravalle di Chienti - Monte san martino - Penna san giovanni - Belforte del Chienti - Caldarola - Camporotondo di fiastrone - Cessapalombo - Gualdo - Ripe san ginesio - San ginesio - Sant'angelo in pontano - Sarnano - Serrapetrona - Tolentino - Castelsantangelo sul nera - Monte cavallo - Pieve torina - Ussita - Visso
Torna domenica 13 l’appuntamento del Comune di Sefro (MC), “La Trota e il Verdicchio”. Evento ormai fisso del calendario di maggio che, in collaborazione con Anci Marche, aprirà il Gran Tour delle Marche di Tipicità. Un’edizione ricca di eventi e di novità nata dal connubio tra la trota, simbolo cittadino essendo Sefro la capitale europea del pesce d’acqua dolce grazie alla presenza dell’azienda troticola Erede Rossi, e i Produttori del Verdicchio di Matelica.
Rinnovate poi le importanti sinergie con le più interessanti realtà del territorio. Si consolida il dialogo con il partner scientifico Università degli Studi di Camerino e l’Istituto Alberghiero “G. Varnelli” di Cingoli, l’Accademia Italiana della Cucina e La Pasta di Camerino. Tra enogastronomia, tradizione, cultura e benessere la promozione di una delle realtà più affascinanti delle Marche in una celebrazione dei primi della classe, le eccellenze del territorio. Ruolo di primo piano anche quest’anno l’avrà l’Istituto Alberghiero “G. Varnelli” di Cingoli che già nell’anteprima dell’8 maggio scorso, ha organizzato una giornata di scuola di cucina aperta a tutti i ristoratori della Consulta sulla preparazione dei piatti a base di trota. Durante la domenica della manifestazione, invece, gli chef dell’Istituto Alberghiero suggeriranno alcuni piatti presenti nei menù dei ristoratori di Sefro. La domenica si apre con le eccellenze della buona tavola grazie al Cooking Show presentato da Paolo Notari, giornalista Rai e conduttore della rubrica “Weekend” di Marcopolo Tv e la sfida degli chef dell’Alberghiero di Cingoli. Alle 16.30 poi arriva un big della storia della canzone italiana, Edoardo Vianello che festeggia quest’anno i suoi 60 anni di carriera.
Torna anche quest’anno l’appuntamento con l’approfondimento attraverso il talk show delle 17.30 moderato dal giornalista, autore radio e tv Carlo Cambi. “Le qualità culturali di un territorio” sarà infatti un momento di approfondimento e dialogo tra i protagonisti dell’edizione. Ospite affezionato è infatti il “Mangiologo” di casa Rai, Mauro Mario Mariani, nutrizionista e angiologo autore del metodo delle 3M, la giornalista Veronique Angeletti e il Dottor Roberto Cerrato direttore responsabile dei siti ambientali dell’Unesco. Poi ancora le visite al Bosco Incantato, ai musei della storia contadina, alla chiesa della Madonna dei Calcinari e al rifugio della Valle Scurosa, la pesca sportiva, le passeggiate a cavallo e quelle con gli asinelli pensate proprio per i più piccoli.
Da lunedì 19 marzo 2019 il servizio di raccolta differenziata Porta a Porta prenderà avvio su tutto il territorio comunale di Sefro.
La raccolta, il trattamento e il successivo avvio al recupero e quindi al riciclo sarà a cura del Cosmari srl, azienda interamente pubblica che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti di tutti i comuni della provincia di Macerata con una raccolta media del 75%.
Saranno interessate sia le famiglie che tutte le attività economiche (negozi, artigiani, aziende, uffici professionali) residenti sul territorio.
Le modalità del nuovo servizio sono semplici e facili da adottare e già in uso in tantissimi comuni italiani. In pratica prevede che ognuno che risiede a Sefro capoluogo, collochi all'esterno della propria abitazione, davanti alla porta di casa, nei giorni e negli orari prefissati, il sacchetto dei rifiuti, corrispondente, per qualità, a quello indicato nel programma stabilito. Sarà compito degli operatori ritirare i rifiuti e avviarli al recupero presso gli impianti di selezione consortili.
In pratica le famiglie dovranno mettere fuori della porta di casa il sacchetto blu con i rifiuti multimateriale, ossia plastica, alluminio e barattolame metallico, ogni venerdì, dalle ore 7.00 alle ore 8.00 se abitano a Agolla o Sorti dovranno utilizzare i contenitori stradali.
il sacchetto di carta con carta, cartoncini, giornali, riviste e tetrapack, ogni giovedì, dalle ore 7.00 alle ore 8.00 se abitano a Agolla o Sorti dovranno utilizzare i contenitori stradali.
il sacchetto giallo con i rifiuti rsu, quindi inserendo tutto quello che non è differenziabile o recuperabile, ogni lunedì dalle ore 7.00 alle ore 8.00 se abitano a Agolla o Sorti dovranno utilizzare i contenitori stradali.
Per il rifiuto umido e per il vetro si potranno continuare ad usare, secondo le proprie esigenze, i cassonetti stradali di piccole dimensioni marroni e verdi. Per conferire l’organico è indispensabile utilizzare i sacchetti biodegradabili e compostabili.
Particolare attenzione è dedicata anche alle utenze non domestiche, quali ristoranti, bar, esercizi commerciali, aziende produttive, studi professionali, strutture ricettive. In questo caso il servizio sarà calibrato sulla base delle concrete esigenze di ciascuna attività, attraverso concordate ed adeguate modalità di conferimento (della carta, della plastica, del cartone e degli imballaggi in genere) presso il proprio esercizio commerciale o la propria azienda, sempre secondo un calendario prestabilito.
Questo modo nuovo di conferimento dei rifiuti, come tutte le novità che si affacciano nel quotidiano abbisogna di un periodo di "rodaggio" funzionale così da farci acquisire dimestichezza e far proprie le nuove regole di comportamento.
In questi giorni si sono tenuti diversi incontri informativi con la partecipazione dei rappresentanti dell’Amministrazione Comunale e degli esperti del Cosmari.
Il kit per effettuare la raccolta differenziata è stato distribuito direttamente e gratuitamente a casa da parte degli operatori del Cosmari. Le famiglie hanno ricevuto un mastellino per la raccolta dell’umido, i sacchetti blu per il multi materiale leggero, i sacchetti per la carta e cartone, i sacchetti gialli per l’indifferenziato e i sacchetti biodegradabili e compostabili per l’umido. Inoltre, sempre a casa, saranno consegnati un libricino informativo con il glossario dei rifiuti e un utile calendario che ogni giorno facilita il conferimento esatto dei propri rifiuti.
Gli obiettivi primari di questo nuovo servizio – ricorda il Sindaco Giancarlo Temperilli - sono aumentare la raccolta differenziata fino al 65%, migliorare ulteriormente l'immagine e la vivibilità di tutto il territorio comunale, contenere i costi di gestione e di smaltimento dei rifiuti, riducendone anche le quantità prodotte.
Si ricorda che è fondamentale il rispetto dell'obbligo di separazione dei rifiuti conferiti. E' indispensabile la partecipazione attiva e consapevole da parte di tutti i cittadini e di tutte le famiglie. Per ottenere i massimi vantaggi è necessario minimizzare la quantità dei rifiuti prodotti e integrare gli sforzi di ognuno, perché insieme è possibile tutelare il territorio, migliorare l'ambiente e la nostra salute. Tutto ciò perché tutti abbiamo a cuore il nostro territorio e Sefro.
Mercoledì scorso, nella sede della Provincia di Macerata, hanno avuto luogo tre Conferenze di Servizi che avevano all'ordine del giorno l'esame dei progetti per la sistemazione ed il ripristino di quattro strade provinciali danneggiate dal terremoto; tra questi, l'intervento più significativo riguarda la Pian Perduto che collega, come noto, Castel Sant'angelo con il Monte Prata e Castelluccio.
Va ricordato che la Pian Perduto, tutt'ora chiusa nella parte superiore dal sisma 2016, riveste un'importanza strategica non solo per i residenti ma anche per l'intero comprensorio anche ai fini turistici e sportivi.
Il progetto, già vagliato nell'estate scorsa, prevede lavori per oltre 16 milioni di euro e, dopo la sua modifica, è stato di nuovo sottoposto all'apposita Conferenza; nei giorni prossimi, come ha assicurato l'ing. Soccodato sentito al termine dei lavori dal Presidente Pettinari, verrà avviata la procedura per l'appalto.
Sono stati inoltre esaminati ed approvati nella stessa giornata altri tre progetti sempre inerenti la viabilità delle zone terremotate. Gli interventi analizzati, oltre alla strada Pian Perduto, riguardano la messa in sicurezza e ripristino di un tratto della Falerense – Ginesina in località San Ginesio, della Sarnano – Sassotetto – Bolognola e della provinciale Sefro - Agolla. I progetti relativi alla strada per Bolognola e per Sefro ammontano complessivamente ad un milione e mezzo mentre per la Falerense - Ginesina sono previste opere per 295 mila euro.
I pareri necessari all'iter progettuale per la sistemazione delle quattro strade erano in parte già stati acquisiti dagli Enti interessati e questo ha consentito di concludere positivamente l'esame dei progetti.
Le Conferenze dei Servizi sono state presiedute, su delega del Soggetto Attuatore, dall'ingegnere Angela Maria Carbone; ad esse hanno partecipato in rappresentanza degli Enti interessati, la Provincia di Macerata con i geometri Bonfigli, Amici Abbati ed il Dirigente ing. Mecozzi, il Comune di Castelsant'Angelo con l'Architetto Guardascione e lo stesso Sindaco Falcucci nonché il tecnico del Comune di Sefro. Alla Conferenza è intervenuta anche la Regione Marche rappresentata dall'ing. Stefano Babini; presenti per l'ANAS gli ingegneri De Franciscis, Turione e Fidenzi unitamente ai progettisti degli interventi in questione.
“Inutile ribadire – precisa Pettinari che ha seguito le fasi conclusive dei lavori della Conferenza – quanto sia importante per il territorio ripristinare i collegamenti devastati dal sisma non solo per i cittadini residenti ma anche per le attività economiche della zona. E' chiaro che senza collegamenti non c'è nessuna speranza di rinascita”.
Finalmente c'è uno spiraglio positivo e una concreta prospettiva per una delle strade più importanti dell'intero comprensorio della Valnerina e del Parco dei Sibillini.
“Per il 7 dicembre prossimo – annuncia il Presidente – è stata convocata un'altra Conferenza dei Servizi presso la sede della Provincia. In tale circostanza verranno vagliati i progetti di ripristino stabilizzazione e messa in sicurezza con istallazione di reti paramassi sulle provinciali 135 Frontignano – Castelsant'Angelo ed Ussita – Casali ancora interrotte dopo il sisma 2016.“
La più antica immagine di San Francesco conservata nelle Marche si troverebbe a Sefro. E’ quanto risulta dalle indagini della studiosa Maria Giannatiempo Lopez, della Soprintendenza per i beni artistici e storici delle Marche, che illustrerà la sua scoperta giovedì 30 novembre alle 16.30 durante il convegno “Francescani nelle Marche tra devozione e contestazione” tenuto all’interno de “I giovedì del Dipartimento” di Studi Umanistici dell’Università di Macerata, il ciclo di incontri aperto al grande pubblico nella sede di corso Cavour.
“Il convegno – spiega Lopez - sarà l’occasione utile per presentare un ciclo di affreschi della Chiesa di San Tossano di Agolla, a Sefro, nei quali, in particolare nell’affresco della parete di fondo, viene inserita la figura di un santo francescano. La tesi di Alfredo Vergani, esperto di storia dell’arte medioevale dell’Università di Macerata, è che si tratti di Sant’Antonio da Padova. I miei studi relativi alla raffigurazione del santo e allo stato devozionale, invece, mi fanno elaborare una tesi contraria alla sua e, cioè, che si tratti della prima raffigurazione di San Francesco”.
L’incontro sarà aperto dai saluti del sindaco di Sefro Giancarlo Temperilli, del direttore del Dipartimento Carlo Pongetti, del Ministro provinciale dei Frati Minori delle Marche Ferdinando Campana. “Si tratta di una tesi affascinante – commenta il sindaco Temperilli - che riempie di valore, oltre che artistico anche simbolico e religioso, un luogo senza tempo quale è l’Eremo di San Bernardo da Quintavalle a Sefro e, più in particolare, la chiesetta di S. Tossano di Agolla. Tutto testimonia la presenza della comunità francescana sul nostro territorio, ma non solo. Quell’affresco pare rivelare la prima effigie di San Francesco in assoluto, raffigurata proprio nelle Marche e proprio nel comune di Sefro. Una ricerca e uno studio quindi, che scavando nella storia dei nostri luoghi, può svelare davvero preziosissime sorprese”.
Al convegno interverranno anche Raimondo Michetti dell’Università di Roma Tre sul libro “Bernardo da Quintavalle e la tradizione dei compagni di Francesco nelle Marche” e Roberto Lambertini, docente di storia medievale di Unimc, a proposito del libro “I Fratres di Angelo Clareno” di Arnaldo Sancricca. Modera Francesca Bartolacci, Unimc.
Il Soccorso alpino ha recuperato nella zona di Sorti di Sefro un ciclista di San Severino Marche che, dopo una caduta, era finito in un dirupo riportando riportato lesioni alla spalla sinistra e al costato. L'infortunato è stato consegnato all'ambulanza del 118 che lo ha portato nell'ospedale di Camerino. In un primo momento era stata allertata l'eliambulanza, ma fortunatamente non c'è stata necessità di trasportare il ferito ad Ancona. Le sue condizioni, infatti, non sono gravi.
Sempre oggi, una squadra del Corpo nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico di Ascoli Piceno ha soccorso nella tarda mattinata due escursionisti che, percorrendo un ripido versante innevato in località Vallone del Vescovo (zona valle Castellana), sono scivolati e non avendo nessuna attrezzatura specifica di sicurezza - tipo ramponi e piccozza - hanno riportato diverse lesioni. Per uno si sospetta la frattura del bacino mentre per il meno grave si tratta di escoriazioni ed ematomi da scivolata. Sul posto l'elisoccorso Icaro 2 partito dalla base di Fabriano, che ha trasportato i feriti presso la piazzola di elisoccorso della protezione civile di Ascoli dove li attendevano un ambulanza per il trasporto in ospedale. Sempre
Già avviata l'operazione che prevede la chiusura di 4300 uffici postali in tutta Italia, 159 quelli nelle Marche che dovrebbero quantomeno subire radicali riduzioni di orari di apertura se non la soppressione vera e propria entro il 2019, 52 quelli solo nella provincia di Macerata. Una scelta quella di Poste Italiane basata sulla razionalizzazione dicono, ma che già da tempo trova diversi oppositori.
Infatti già molte sono le segnalazioni dei cittadini che si trovano e si troverebbero ancor più in difficoltà, famiglie che per un invio postale devono e dovranno fare diversi chilometri. Per non parlare della mole di lettere in giacenza, bollette consegnate dopo la scadenza, o addirittura raccomandate urgenti portate al destinatario "con calma". Questi i dati che risultano dalle prime verifiche effettuate. E non sono decisamente confortanti.
A lanciare l'allarme è Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento Cinque Stelle alla Camera dei Deputati. “Uno scenario che desta non poca preoccupazione - commenta Terzoni - Se da una parte è vero che oggi tante operazioni si possono fare online o altrove, penso soltanto alla possibilità di pagare una bolletta dal tabaccaio, dall’altra ci sono piccoli centri dove il servizio postale ha ancora un ruolo basilare, soprattutto laddove è alta la concentrazione di cittadini in là con gli anni. In base al documento di 124 pagine che ci è stato consegnato, gli uffici a cui diremo addio sono 52 nella provincia di Pesaro-Urbino, 11 in quella di Ancona, 52 in quella di Macerata, 22 in quella di Fermo e altri 22 in quella di Ascoli-Piceno, molti dei quali in piccole realtà o in comuni interni dove a breve per un invio postale bisognerà fare svariati chilometri. Comprendiamo l’esigenza di riorganizzazione di Poste Italiane, ma un taglio così netto ci pare una scelta scriteriata”.
Il Ministero risponde cercando di rassicurare, dicendo che in alcuni casi degli uffici rimarranno aperti due volte a settimana e che si tratta solo di un piano di razionalizzazione, ma al contrario delle intenzioni la risposta non rassicura per nulla.
"In base alle prime verifiche - prosegue la Terzoni - abbiamo appurato che non sono pochi nelle Marche gli uffici chiusi in via definitiva. Inoltre la scure su questo servizio ha prodotto una mole notevole di missive in giacenza, con bollette consegnate anche dopo la scadenza e compromettendo persino invii prioritari, come raccomandate dell'Inps, avvisi di Equitalia e telegrammi. Naturalmente come M5s non staremo a guardare, e chiederemo al ministro Graziano Delrio di prendere in mano la situazione, perché i cittadini in difficoltà per queste chiusure rischiano di diventare parecchi e molte famiglie ci stanno già inviando segnalazioni”.
Un problema da risolvere con la massima urgenza, considerati i tempi stretti con cui si sta procedendo nell'effettuazione di questa manovra. Gli Uffici Postali del maceratese sub judice sono quelli di Acquacanina, Apiro, Appignano , Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Fiordimonte, Fiuminata, Gagliole, Gualdo, Loro Piceno, Matelica, Mogliano, Monte Cavallo, Monte San Martino, Montecassiano, Montefano, Montelupone, Morrovalle, Muccia, Penna San Giovanni, Petriolo, Pieve Torina, Pievebovigliana, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Potenza Picena, Recanati, Ripe San Ginesio, San Ginesio, San Severino Marche, Sant'Angelo in Pontano, Sarnano, Sefro, Serrapetrona, Serravalle di Chienti, Tolentino, Treia, Urbisaglia, Ussita, Visso.
Dalla lista evidente anche la chiusura di tantissimi uffici nel cratere dei comuni terremotati. Un ulteriore disagio quindi per le popolazioni colpite dal sisma. Viene da chiedersi se il Ministero abbia valutato anche questo di aspetto.
IN QUESTO LINK L’ELENCO DI TUTTI I 4300 UFFICI POSTALI INTERESSATI DAL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE: https://www.poste.it/Elenco_def_Fase-3_Step-1.pdf
"Chiediamo al commissario Paola De Micheli che sia garantita ai terremotati che hanno costruito casette in appezzamenti di terreno privato, di loro proprietà, la possibilità di mantenerle fino al ripristino dell'agibilità delle abitazioni principali". È l'appello lanciato al commissario per la Ricostruzione da 13 sindaci del Maceratese.
Ieri sera si sono riuniti presso la sede dell'Unione Montana per fare il punto su vari aspetti del post sisma, compreso appunto il tema delle casette, tutte potenzialmente abusive, di cui è diventata un simbolo nonna Peppina, la 95enne di Fiastra sfrattata dalla procura di Macerata. All'incontro hanno partecipato sindaci o loro delegati di Pieve Torina, Muccia, Serravalle del Chienti, Esanatoglia, Camerino, Caldarola, Bolognola, Serrapetrona, Castelraimondo, Valfornace, Camporotondo, Sefro.
"La centralità delle azioni politiche deve partire dai sindaci" hanno ribadito il primo cittadino di Camerino Gianluca Pasqui, e Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina. (Ansa)
La San Francesco Cingoli raccoglie il primo punto della stagione contro la Sefrense, nel girone F di Seconda Categoria. L’1-1 finale dello Spivach è un risultato giusto, anche se gli ospiti allo scadere stavano per vincere la gara, quando Cristalli sulla linea ha salvato un tiro di Adjari.
Nel primo tempo le due squadre hanno diverse occasioni per passare in vantaggio, con i biancorossi che segnano a pochi secondi dalla fine dei 45 minuti. Al 5’ Carbone tira dal centro dell’area, Dalipi respinge in corner. Un minuto più tardi Brachetta si invola sulla fascia, a tu per tu con Emiliani spara la sfera fuori. Al 9’ Adjari vede in area Brachetta, il quale colpisce di testa verso la porta, la palla si imbatte sul palo, sulla ribattuta ancora Brachetta non impatta bene e il tentativo finisce alle stelle. La Sefrense insiste al 20’ con un gran tiro sulla fascia di Bonifazi, Emiliani manda il pallone sopra la traversa. Il minuto seguente Tomassoni passa verso l’area per Carbone, il quale controlla e tira, trovando solamente l’esterno della rete. Al 22’ Giulianelli di testa fa partire Carbone che prolunga verso Tiranti, Dalipi devia in angolo. Sei minuti dopo ci prova Del Bianco dal limite dell’area, ancora il portiere ospiti smanaccia in corner. I biancorossi passano in vantaggio al 44’, quando dalla fascia sinistra Scattolini prova l’assist per i suoi compagni, il pallone tuttavia si insacca alle spalle di Dalipi. 1-0. Nei minuti di recupero, la Sefrense va vicina al pareggio con una traversa di Bonifazi. Le squadre vanno a riposo con il minimo vantaggio della San Francesco.
Nella ripresa la Sefrense agguanta il pareggio e rischia di vincere nei minuti finali. Il pareggio arriva al 53’, quando Adjari si coordina bene dopo un angolo e da fuori centra l’angolo alto della porta. 1-1. Dieci minuti dopo ancora Adjari serve in area Bonifaziche senza pensarci tira al volo, Emiliani devia in corner. Al 68’ Tiranti si accentra e appoggia verso Tomassoni, il tiro del capitano finisce sui guantoni di Dalipi. Passano quattro minuti e Sparvolicentra il palo dopo una punizione di sinistro dalla fascia destra. Al 75’ Giovanni Marchegiani, subentrato a Giulianelli, tenta la fortuna da fuori, palla a lato. A due minuti dalla fine, Scattolinipassa in area verso Ugolini il quale non riesce a sorprendere Dalipi, sfera in corner. Ancora Ugolini di testa non centra di un soffio la porta, dopo il cross da calcio d’angolo di Giulio Gigli. Siamo al 94’: Adjari si ritrova il pallone dopo un rimpallo, smarca Emiliani in area e tira, Cristalli sulla linea di porta salva il risultato.
Finisce 1-1 tra San Francesco Cingoli e Sefrense, risultato nel sommato giusto tra due squadre che ora si trovano nei bassifondi della classifica. Il migliore della partita è Adjari, autore di un gran gol e di azioni pericolose. Per i biancorossi, ottima prova del portiere Loris Emiliani, della difesa e in particolare di Francesco Cristalli, il quale ha salvato il risultato nell’ultimo istante della partita. Mercoledì i biancorossi sfideranno il Real Porto per la prima sfida del triangolare della seconda fase della Coppa Marche. Nella prossima giornata, i biancorossi di Ultimi affronteranno il Visso a Macerata.
Rush finale per Risorgimarche e gran finale anche alle ‘Isole del gusto’ per le aziende agricole e artigianali dell’area. Per i concerti di Maz Gazzè (oggi, 2 agosto, Altopiano di Montelago, Sefro MC, ore 16.30), Francesco De Gregori e Gnu Quartet Form (3 agosto, Macereto - Pieve Torina/Ussita/Visso MC, ore 18.00) e Samuele Bersani (4 agosto, Pian dell’Elmo - Apiro/Poggio San Vicino/San Severino Marche MC, ore 16.30) saranno infatti 34 le aziende presenti a ciascuno spettacolo, con gli stand aperti dalle ore 12.30. A queste piccole realtà dell’economia rurale locale si aggiungeranno come al solito le tre compagini che collaborano con il Festival: le due associazioni regionali del vino, l’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt) e il Consorzio vini piceni, oltre all’Istituto marchigiano di enogastronomia (Ime). Oltre 70 le etichette in rappresentanza di tutte le doc regionali, poi formaggi, vino di visciola, birra artigianale, salumi, zafferano, olio, confetture, ortofrutta, ma anche prodotti dell’artigianato e cosmesi con latte di asina saranno i principali protagonisti dell’area gusto per la degustazione e vendita delle produzioni a migliaia di ospiti previsti per i concerti sui Monti Sibillini. RisorgiMarche, il festival di solidarietà e vicinanza alle comunità colpite dal sisma ideato e promosso da Neri Marcorè, mira a stimolare attraverso la contaminazione tra musica, territorio e produzioni locali la ripartenza del turismo e del settore primario in un’area che, a causa del sisma, sta registrando in alcune aree un crollo pari al 90% delle vendite.
Le aziende presenti nelle isole del gusto per i tre concerti: Azienda agricola Lorese; Panificio di Cappa Antonio di Cappa Patrizia; La dea srl; Mymarca; Azienda agricola sapori dei Sibillini di Luca Testa; Dolci manie; Carboni Settimio; Antica gastronomia; Norcineria Altonera snc; Fortuni Francesco; Leonardi Angelo; Birrificio Le Fate; Gravucci Massimo; Azienda agricola Caprì; Alessandrini Alessandro; Colibazzi Filippo; Azienda agricola Mamma Asina; Birrificio Bach; Fattorie Marchigiane; Giorgio Togni; Giovanni Angeli; Sadifa; Angeletti Enzo; Azienda agricola Marinaci Valentina; Giorgio Poeta; Distilleria Varnelli spa; Azienda agricola Scolastici; Pettacci Snc; Pasticceria artigiana di Giglioni Anna Maria; Laboratorio artigianale Bellesi; Oleificio Zamponi; Apicultura Il Girasole di Turchetti Umberto; Cartofaro Agrobiologica; Terre di San Ginesio Srl; Istituto Marchigiano di Tutela Vini; Consorzio Vini Piceni; Istituto marchigiano di enogastronomia.
“Rendiamo la nostra Sefro più bella, abbiamone cura, occupiamoci dei nostri angoli verdi, i giardini, le aiuole con costanza e precisione”.
È questo l'invito del sindaco, Giancarlo Temperilli, ai cittadini sefrani. Con l'arrivo della bella stagione infatti, la vegetazione non curata rischia di diventare un problema, anche per il borgo immerso nel verde dell'entroterra maceratese. Così il sindaco Temperilli ha pensato di invitare i suoi concittadini alla cura e alla pulizia dei propri spazi verdi, dei giardini e degli angoli del paese, per mettere un freno a tutte quelle problematiche legate all'incuria e all'abbandono. Lo ha fatto con un'ordinanza pubblicata nei giorni scorsi, con la quale invita tutti i proprietari, conduttori e detentori di aree coltivate, incolte, aree verdi, i responsabili di cantieri edili e stradale e di strutture turistiche, artigianali e commerciali con annesse aree pertinenziali di procedere agli interventi di pulizia per tutto il periodo estivo, dal 1 luglio al 30 settembre con maggiore accortezza, in maniera di garantire la perfetta cura e manutenzione dei luoghi, non creare pericolo alla circolazione stradale, non coprire la segnaletica stradale, non infierire con l'efficacia dell'illuminazione pubblica e non provocare per incuria problemi di igiene favorendo la proliferazione di ratti e animali nocivi, né costituire potenziale causa di incendi. “Le problematiche legate all'abbandono delle aree verdi – ha affermato il primo cittadino – sono innumerevoli e di varia natura. Viviamo in un territorio paradisiaco e sono certo che se ciascuno si occupasse del suo ci sarebbe solo che da riguadagnare. Curare il nostro piccolo spazio verde è un gesto di cittadinanza attiva e di amore per il nostro paese, che soprattutto d'estate è pieno di turisti e visitatori. Per questo invito i sefrani a tagliare l'erba ed i rami delle alberature, regolare le siepi, sistemare i propri angoli nelle aree private nelle vicinanze delle abitazioni, ed in particolare quelle che aggettano su strade ed aree pubbliche, a tutela della viabilità, della sicurezza e del decoro”.
Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con la manifestazione di Sefro (MC) “La Trota e il Verdicchio” che nelle giornate del 13 e 14 maggio, in collaborazione con Anci Marche, aprirà il Gran Tour delle Marche di Tipicità.
Una due giorni ricca di eventi e novità, nata dal connubio tra la trota - simbolo cittadino, in quanto Sefro è la capitale europea del pesce d’acqua dolce grazie alla presenza dell’azienda troticola Erede Rossi - e i produttori del Verdicchio di Matelica, che quest’anno spegne 50 candeline.
In campo scendono le più importanti realtà del territorio. Oltre all’ormai consolidato dialogo con il partner scientifico Università degli Studi di Camerino e con l’Istituto Alberghiero “G. Varnelli” di Cingoli, da quest’anno anche l’Accademia Italiana della Cucina, la Pasta di Camerino e il Premio Internazionale della Fisarmonica di Castelfidardo. Enogastronomia, tradizione, cultura e benessere per promuovere una delle realtà più affascinanti delle Marche e celebrare i primi della classe, le eccellenze del territorio. Il tema della manifestazione è infatti “La trota sposa i Primi”, intesi sia come i migliori sia come la portata principale del pranzo a base di Pasta di Camerino.
Il ruolo di primo piano anche quest’anno lo avrà l’Istituto Alberghiero “G. Varnelli” di Cingoli, che già nell’anteprima del 4 maggio scorso ha organizzato una giornata di scuola di cucina aperta a tutti i ristoratori della Consulta sulla preparazione dei primi piatti a base di trota. Durante la due giorni, invece, gli chef dell’Istituto Alberghiero suggeriranno alcuni piatti presenti nei menù dei ristoratori di Sefro.
Sempre lo scorso 4 maggio l’Accademia della Cucina ha selezionato tre chef della regione Marche - Ilenia Rossi e Davide Pazzaglia del ristorante "Alla Lanterna di Fano", Emanuele Senzacqua del ristorante "Officina del Sole" di Montegiorgio e Marco Vegliò del ristorante "Il Galeone" di Fano - che si sfideranno durante la manifestazione in altrettanti cooking show presentati sabato 13 maggio da Gioacchino Bonsignore, caporedattore del TG5 e curatore della rubrica “Gusto”, e domenica 14 maggio da Paolo Notari, giornalista Rai e conduttore della rubrica “Weekend” di Marcopolo Tv.
Torna puntuale anche l’appuntamento con l’approfondimento: i protagonisti dell'edizione dialogheranno nel corso del talk show del sabato mattina moderato da Gioacchino Bonsignore dal titolo “La trota sposa i primi, un territorio di numeri 1”. Ci sarà spazio anche per la musica, con le performances dei maestri della fisarmonica di Castelfidardo. E per le visite al Bosco Incantato, ai musei della storia contadina, alla chiesa della Madonna dei Calcinari e al rifugio della Valle Scurosa, per la pesca sportiva, le passeggiate a cavallo e quelle con gli asinelli pensate proprio per i più piccoli.
A partire dal sabato pomeriggio e sino al pomeriggio di domenica si terrà la sfida fuoco e fiamme nei tre cooking show ad ingresso gratuito al termine dei quali ci sarà spazio per una degustazione.
Giovedì 4 maggio all'Alberghiero di Cingoli anteprima de "La Trota e il Verdicchio", manifestazione tappa del Gran Tour delle Marche di Tipicità che a Sefro, il prossimo 13 e 14 maggio, celebrerà il matrimonio tra il pesce d’acqua dolce e il celebre vino bianco di Matelica che soffia quest’anno sulle 50 candeline.
Per l'occasione, presso l’Istituto Alberghiero “G. Varnelli” di Cingoli, si terrà un corso di formazione culinaria gratuito per tutti i ristoratori che vorranno apprendere nuovi metodi di preparazione della trota. La scuola di cucina esplorerà i piatti a base di trota focalizzandosi sulla preparazione dei primi, tema di questa edizione dal titolo “La Trota sposa i Primi”. Primi intesi sia come portata principale della tavola sia come eccellenze del territorio. Accanto alla trota della nota azienda troticola d’Europa, Erede Rossi, con sede proprio a Sefro, e al Verdicchio di Matelica, quest’anno c’è anche Pasta di Camerino a completare la rosa delle eccellenze gastronomiche.
Tra le istituzioni che legittimano la scientificità del percorso della manifestazione, l’Università degli Studi di Camerino che si occupa della consulenza scientifico-nutrizionale e, novità di quest’anno, anche l’Accademia Italiana della Cucina che nella seconda parte della giornata di giovedì opererà una selezione degli chef delle Marche. Solo tre di loro approderanno, infatti, alla due giorni sfidandosi a colpi di cooking show aperti al pubblico.
La Fondazione Carima fa ritorno “Sulle strade della Solidarietà”, che stavolta la conducono verso l’entroterra maceratese duramente colpito dai recenti eventi sismici.
Stamattina, all’Abbadia di Fiastra, ha infatti donato dieci automezzi ad altrettanti Comuni del cratere, che sono: Bolognola, Caldarola, Camerino, Matelica, Monte Cavallo, Muccia, Penna San Giovanni, Sefro, Treia e Valfornace.
“Dopo il contributo per la ripartenza di UNICAM – ha spiegato la Presidente Del Balzo – o la Fondazione Carima risponde concretamente ad un’altra esigenza ritenuta prioritaria, con un investimento significativo di circa 150.000 euro. Abbiamo deciso di riunirci qui, perché anche questo luogo tanto caro a tutti noi porta le ferite del terremoto, ma sta gradualmente tornando a vivere, dandoci la speranza nella futura ripresa dell’intera area colpita”.
Il Presidente della Provincia Pettinari ha ringraziato i Sindaci, che stanno affrontando con il coraggio e la tenacia propri di questa terra una situazione difficilissima, e la Fondazione Carima, che continua a dimostrare vicinanza e sostegno al territorio, ricordando quanto sia determinante nella fase attuale l’unità tra le istituzioni.
L’Assessore Sciapichetti ha ricordato come i Sindaci siano i primi volontari che dal 24 agosto combattono senza sosta contro gli effetti devastanti del terremoto, ribadendo poi che solo lavorando senza divisioni e polemiche sarà possibile dare un futuro alla comunità maceratese, la quale ha bisogno di essere ricostruita nei luoghi, a livello economico, ma anche di persone che si sentono smarrite perche hanno perso tutto.
La cerimonia si è conclusa con la benedizione solenne del Vescovo di Macerata, il quale ha riconosciuto alla Fondazione il merito di essersi relazionata direttamente con i Sindaci per capire cosa di semplice e concreto servisse loro.
La Fondazione Carima proseguirà quindi il percorso intrapreso destinando i fondi per il 2017 agli interventi post sisma più urgenti da realizzare, che sono oggetto di un’accurata valutazione da parte degli organi istituzionali, nella consapevolezza di costituire un punto di riferimento per la comunità locale nella fase di grave difficoltà che sta attraversando il nostro territorio.
“Sulle strade della solidarietà” è una delle principali iniziative promosse dalla Fondazione Carima in favore delle categorie sociali deboli, con l’obiettivo di supportare il periodico rinnovo del parco macchine di enti pubblici e privati non profit che prestano assistenza ai soggetti più fragili del proprio territorio di riferimento.
L’ultimo turno di andata del girone F coincide con il primo impegno del nuovo anno e per la Settempeda arriva la terza sfida casalinga consecutiva. Dopo i due recuperi svoltisi nell’ultima settimana del 2016, per i biancorossi il 2017 parte con una partita di vitale importanza.
Lo scontro diretto di sabato 7 gennaio(ore 14.30) contro la Sefrense, infatti, può essere etichettato come una sorta di spareggio salvezza. Un solo punto divide le due contendenti(9 punti la Settempeda, penultima, 8 punti Sefro, ultimo) e da ciò si può capire quanto sia importante questo match tra due formazioni invischiate nei bassifondi della classifica e affamate di punti. C’ è la sensazione e la convinzione che dall’esito di questa partita dipenderà molto del futuro delle due squadre e il risultato peserà non poco dal punto di vista psicologico, con un sensibile beneficio per chi riuscirà a spuntarla.
Pronostico incerto tra due squadre che hanno avuto fino ad ora un cammino simile(due successi contro uno per i locali, cinque pareggi contro tre per Sefro e otto sconfitte per la Settempeda contro le sei dei rivali), per cui ci si attende un match equilibrato e combattuto dove entrambe vorranno ottenere il massimo passando da una prestazione improntata su cuore e grinta. Ovvio che il fattore campo potrebbe far pendere la bilancia dalla parte biancorossa, ma è anche vero che sul proprio campo la Settempeda ha mostrato qualche difficoltà e questo sarà uno degli obiettivi del nuovo anno, ovvero far sì che il “Comunale” diventi un punto di forza e un valore aggiunto nel cammino in campionato. Dunque partire con il piede giusto sarebbe fondamentale per i ragazzi di Ruggeri che cercheranno di far coincidere al meglio prestazione e risultato, una equazione che spesso non è riuscita in questa fase, anche se tirando un bilancio delle tredici gare disputate la Settempeda, per il gioco espresso, avrebbe meritato qualche punto in più. Il campo, però, ha detto altro e la classifica “piange” e allora non resta che sperare in una inversione di tendenza(episodi favorevoli e buona sorte dalla propria parte) che potrebbe dare un girone di ritorno del tutto diverso e far vivere con più serenità e tranquillità la seconda parte della stagione.
Non bastano le enormi problematiche e le ingenti spese dovute a traslochi improvvisati per chi ha dovuto lasciare la propria abitazione a causa del terremoto. Per chi si è trovato una autonoma sistemazione (e chi ha l'inagibilità da novembre ancora deve vedere arrivare un centesimo del contributo previsto), c'è anche il (costoso) rebus delle utenze. Un mare magnum dove la chiarezza appare una chimera e dove le uniche certezze sembrano gli oneri a carico di chi, non certo per scelta, ha dovuto cambiare casa.Partiamo da un dato di fatto oggettivo. Nelle ordinanze di inagibilità viene chiaramente indicato di procedere "alla chiusura della erogazione delle forniture di acqua e gas". Difficile interpretare l'ordinanza in maniera diversa da quella di provvedere presso i distributori a staccare le utenze. Sarebbe stato sufficiente, invece, chiudere in autonomia i rubinetti? Forse. Di certo, chi ha provveduto presso i singoli gestori a staccare le utenze, nel momento in cui potrà fare rientro nella sua abitazione dovrà pagare nuovamente l'allaccio, per un importo stimato intorno ai 200 euro. La domanda è lecita: era obbligatorio staccare le utenze? Se sì, è normale che poi l'utente debba pagare nuovamente l'allaccio?Non basta. A chi ha staccato l'utenza del gas è arrivata anche un'altra beffa: 30 euro di spese per la chiusura del contatore. Oltre a tutto questo, chi è riuscito a trovare una nuova sistemazione, di certo non poteva pensare di andare ad abitare in una casa senza corrente elettrica. Così, ben prima che sui conti correnti dei terremotati venga accreditato un solo centesimo di contributo autonoma sistemazione, nelle nuove cassette della posta sono arrivate le bollette. Sì. Bollette con una 50ina di euro da pagare per l'allaccio della corrente elettrica (anche se questa è una semplice ipotesi, visto che la voce viene indicata sotto un generico "altri importi"). Curioso anche come venga indicato come periodo di fatturazione il mese di ottobre, quando in realtà i terremotati sono andati ad abitare nei nuovi domicili solo a novembre. Insomma, non bastano le traversie e i disagi per chi ha la casa inagibile. Ci sono anche tutte queste altre peripezie burocratiche da attraversare, con l'unica certezza che a rimetterci è sempre e comunque il cittadino.
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di vibrante protesta inviataci da una nostra lettrice, Letizia AnticoIn seguito alla possibilità offerta da Trenitalia agli “sfollati” (così si legge sul sito) di ottenere biglietti gratuiti, e avendo io casa inagibile (rientrando quindi, ahimè, nella categoria “sfollati”), mi sono recata alla Stazione di Macerata per usufruire di questa possibilità e prendermi il biglietto per andare a Milano, dove studio e dove devo tornare per dare gli esami.Si parlava già da giorni di file interminabili alla biglietteria, di lamentele da parte delle persone che dovevano attendere anche sette ore per un biglietto, del fatto che ci fosse un solo operatore attivo, ecc… lamentele più che lecite, certo, se quelle persone avessero avuto una reale necessità di ottenere i biglietti!Infatti, fattami coraggio, una volta arrivata in biglietteria ho iniziato a fare qualche domanda; cosa scopro?Delle trenta persone in coda, solo io e un’altra ragazza avevamo l’abitazione inagibile; il resto stava approfittando della situazione per… prenotarsi le vacanze!! Alla faccia dell’ “emergenza sismica”!Ciò è stato loro possibile, perché Trenitalia ha dichiarato che il biglietto si poteva ottenere “mediante la sola esibizione di un valido documento in cui si attesti la residenza” in uno dei Comuni colpiti, facendo così cadere il requisito di “sfollato”.Il biglietto sarebbe stato da concedere soltanto a chi presentava il documento che attestasse l’inagibilità della propria struttura abitativa, rilasciato dalla Protezione Civile dopo i vari controlli; invece è bastata una semplice carta d’identità. E così, il maceratese medio, fregandosene di chi non ha più una casa e di chi aveva più bisogno di quei biglietti, si è messo in fila alle biglietterie, intasandole.Ora, la maggior parte delle famiglie sfollate ha cose ben più importanti a cui pensare che sprecare sette ore della propria vita in coda a una biglietteria ferroviaria, quindi molti, come me e mio fratello, hanno dovuto rinunciare. Benché sfollati, dopo tutte le noie burocratiche, economiche e “psicologiche” che uno deve subirsi in queste situazioni, nemmeno la soddisfazione di viaggiare almeno una volta gratuitamente per raggiungere la propria sede universitaria o di lavoro, o semplicemente dei familiari; insomma, dopo il danno... la beffa.Trenitalia ha certamente sbagliato; forse si è sbagliato anche a non dare nessun comunicato alle biglietterie ferroviarie affinché si creasse un “ordine di priorità”, permettendo a chi aveva il foglio di inagibilità di saltare la coda. Meno d’accordo con le lamentale sulla “biglietteria unica”, sufficiente per completare le pratiche delle sole famiglie sfollate (di numero certamente più contenuto) quelle per le quali il biglietto gratuito doveva essere elargito e sulle spalle delle quali gli altri hanno vergognosamente mangiato.Infatti se fosse stato dato SOLO agli sfollati, non ci sarebbero state tante persone (ognuna delle quali faceva il biglietto per tutta la famiglia!) e in dieci minuti io avrei ottenuto il mio biglietto.Ho scritto a voi perché nei giorni scorsi si è parlato tanto di disorganizzazione, ma nessuno ha messo l’accento sull’ignominia di certa gente che si è fatta le vacanze sulle spalle dell’ “emergenza sismica”, senza alcun pudore. Perché se il servizio offerto è stato deprecabile, l’umanità delle persone avrebbe potuto far qualcosa per sanare l’errore, invece ne ha approfittato. Altro che solidarietà! “La Marca è la più ignorante ed incolta provincia dell’Italia, qui tutto è insensataggine e stupidità” scriveva Leopardi. E mi viene da pensare che le cose non siano cambiate poi molto da quel “secol superbo e sciocco”.E’ andata così, il biglietto me lo sono pagata, come sempre, dignitosamente. Invece la vostra, di dignità, è rimasta nell’atrio della Stazione di Macerata, in fila alla biglietteria.Letizia Antico
Continuano le polemiche intorno al contributo di autonoma sistemazione, destinato a tutte quelle persone che, rimaste senza casa a causa dei tragici eventi sismici, si sono trovati costretti a trovare una nuova sistemazione. Per fare chiarezza abbiamo chiesto delucidazioni sull'argomento all'assessore regionale Angelo Sciapichetti, anche a seguito delle recenti esternazioni di alcuni primi cittadini che lamentavano l'assenza della Regione e la mancanza di liquidità."Ci tengo a chiarire - dice Sciapichetti - che da agosto al 20 dicembre la Regione Marche ha liquidato 15.770.332,77 di euro ripartiti tra contributo di autonoma sistemazione (circa 4 milioni) strutture alberghiere e ricettive (oltre 3 milioni), interventi in emergenza, pagamenti agli enti locali per lavori di somma urgenza, pagamenti a ditte private e anticipazioni agli enti locali (circa 7 milioni). Questi soldi sono stati già liquidati a chi ne ha fatto richiesta nella maniera opportuna. Va chiarito infatti che la pubblica amministrazione non può pagare a prescindere e i Comuni che fanno richiesta per quel che riguarda il CAS devono prima rendicontare: se si sono verificati dei ritardi è solo perché la Regione per liquidare deve verificare che tutto sia in regola da parte dell'ente richiedente"."In Regione - continua Sciapichetti - c'è un ufficio preposto che si è occupato finora di ricevere le richieste e, laddove fosse tutto in regola, liquidare i pagamenti. Ci sono delle regole che impediscono alla pubblica amministrazione di pagare quando le pratiche non sono complete o inesatte. Voglio però rassicurare sul fatto che i soldi ci sono e che è nostro preciso impegno continuare a liquidare secondo le necessità". A seguire una tabella con i pagamenti effettuati dalla Regione Marche alla data del 20 dicembre 2016.Euro 15.770.332,77 così ripartiti: - Pagamento Contributo Autonoma Sistemazione (rendicontato dai Comuni da agosto fino al 19 dicembre 2016): EURO 3.900.967,35 -pagamento alberghi,agriturismi,campeggi ecc: EURO 3.125.984,16 - Pagamento agli Enti Locali per lavori di somma urgenza: Euro 978.852,22 - pagamento interventi in emergenza Euro 503.072,03 - pagamento lavori somma urgenza ditte private: Euro 287.388 - Anticipazioni 30% agli Enti Locali per lavori di somma urgenzaEURO 6.907.069.00 TOTALE PAGAMENTI EFFETTUATI FINO AL 20 DICEMRE 2016 EURO 15.770.332,77POPOLAZIONE ASSISTITA - palestre,scuole,palazzetti dello sport, centri sociali,tensostrutture MC 1.160 - FM 168 - AP 212 - AN 0 = Totale 1.540 . autonoma sistemazione CAS MC 11.663 - FM 1.324 -AP 2.676 - AN 533 = Totale 16.196 - alberghi,campeggi,agriturismi ecc MC 5.037 - FM 124 - AP 752 - AN 205 = Totale 4.388 TOTALE POPOLAZIONE ASSISTITA NELLA REGIONE n. 29.304