Sincronette del Blugallery Team di San Severino sugli scudi al Trofeo Swimfit di Pinarella di Cervia.
Alice Diamantini nel solo Esordienti C ha colto l’argento in una gara con 14 atlete; la stessa Diamantini, con la compagna Sofia Staffolani, si è piazzata al quarto posto su 12 coreografie nel doppio Es. C. Ludovica Lampa ha centrato il 7° posto su 14 nel solo Es. A ed insieme a Vanessa Vescovo, nel doppio Es. A, ha chiuso settima su 17 concorrenti. Nella categoria Ragazze, il doppio composto da Lucia Cicconi e Giulia Orazi ha ultimato la prova al 26° posto su 33 tandem in gara, quello di Sara Cesari e Giorgia Padella 11° su 33. Giulia Orazi, da singola, è giunta 16^ su 19, la squadra formata da Lucia Cicconi, Maria Giulia Tartari, Sara Cesari e Giorgia Padella 11^ su 14. Nella categoria Juniores, nei singoli, quinto posto su 17 coreografie di Arianna Calamante ed undicesimo piazzamento su 17 di Serena Manuale, mentre nel doppio le due atlete hanno conquistato un buon quinto posto su 20 balletti.
Fiere le istruttrici Silvia Cipolletti e Giada Amaolo che ringraziano le loro atlete per l’impegno e la passione da tutte profuse nella disciplina.
A quattro giornate dal termine del campionato la Settempeda è ufficialmente salva. Questo il verdetto più significativo giunto al termine dell’ennesima vittoria esterna dei biancorossi (la settima), questa volta sul campo della Belfortese con il risultato di 2-0.
La zona play out è ormai ben distante (14 lunghezze mentre è addirittura più vicina la zona play off, 7 punti) e quindi il margine è definitivo visto che in palio rimangono 12 punti. Adesso i settempedani potranno giocare gli ultimi 360’ del torneo liberi da pressioni e senza timori cercando di fare il proprio dovere fino in fondo per poi tirare le somme. Dopo aver sbancato con autorità il campo della Robur sabato scorso, la Settempeda si ripete, con lo stesso piglio, anche contro la Belfortese trovando un successo meritato. Bella prova del collettivo biancorosso che disputa un incontro con la dovuta concentrazione esaltandosi nella fase difensiva e riuscendo a colpire nel momento migliore per ottenere tre punti importanti. Il punteggio si concretizza nella ripresa quando una autorete e il sigillo del solito Broglia, il tutto in 14’, sanciscono il risultato all’inglese che proietta i ragazzi di Ruggeri a quota 36, bottino notevole che testimonia il grande cammino tenuto nel girone di ritorno. La Belfortese, che subisce la rivincita degli avversari dopo la vittoria colta a San Severino quindici giorni or sono, ha giocato sotto tono denotando qualche problema di troppo in fase offensiva e non mostrando la stessa grinta di altre partite. Malgrado il passo falso casalingo, il nono complessivo, poco cambia ai fini della salvezza per la squadra di Battellini che dovrà però mantenere il margine di sicurezza dal terzultimo posto nei restanti quattro turni.
LA CRONACA – E’ ancora fresco il ricordo della sfida del “Soverchia”, giocatasi quindici giorni prima, che Belfortese e Settempeda sono di nuovo una contro l’altra per il recupero della giornata numero 11 non disputata per il terremoto. A campi invertiti si gioca la rivincita, specie per la Settempeda che deve dimenticare il ko subito due settimane prima, e in palio ci sono anche punti importanti per due formazioni che vogliono in fretta arrivare alla quota salvezza. Nella Belfortese non ci sono novità nell’undici di partenza al contrario della Settempeda che proprio all’ultimo istante deve fare a meno di Sorichetti, non al meglio, sostituito tra i pali da Palazzetti. L’altra novità è la panchina per Broglia, al rientro, con D’Ascanio che viene confermato al centro dell’attacco. Mancando ancora Rossi, Mulinari veste la fascia di capitano per la seconda volta di fila. L’avvio di match vede una Settempeda pronta che dopo soli due minuti è pericolosa. Fattori da sinistra calcia direttamente in porta una punizione che Gatti deve accompagnare sopra la traversa. Dall’angolo seguente è Meschini ad andare al tiro. Il pallone va ad incocciare sul braccio di un difensore, episodio sicuramente dubbio che suscita le proteste ospiti, ma si continua a giocare. I ritmi non sono certo frenetici e la gara non ha toni agonistici alti e le due squadre sembrano gestirsi. Per un lungo periodo accade ben poco fino al 29’ quando Giorgi parte a destra. Dribbling e servizio per Fattori che calcia subito. Destro a mezza altezza che Gatti mette in angolo a mani aperte. La Belfortese latita in avanti affidandosi a cross che Palazzetti sventa al meglio con uscite sicure. Al 32’ però i locali protestano dopo un contatto sotto porta che lascia dubbi circa un possibile penalty. Stessa cosa dalla parte opposta quando D’Ascanio cade in area dopo un contatto con un avversario. L’arbitro per tutta risposta mostra il giallo al numero 9 ospite. Al 40’ una iniziativa di Meschini(grande partita la sua, da migliore in campo) strappa l’applauso del pubblico. Fuga sulla sinistra palla al piede. Avversari superati di slancio e sinistro in corsa che termina alto di poco. La frazione si chiude con Tabarretti che da fondo campo mette un invitante pallone davanti alla porta, ma nessun compagno è pronto e Bonifazi può fermare la palla e rinviare. Ripresa con cadenze simili a quelle dei primi 45’. Al 14’ ci prova senza troppa convinzione Tarquini con un sinistro debole e centrale che Palazzetti blocca. Al 16’ il punteggio cambia. Broglia, appena entrato, scatta sulla sinistra e entra in area. Un difensore lo tocca e Broglia va giù. L’arbitro non interviene per fischiare un rigore che pareva netto e l’azione va avanti. Sulla palla si avventa Pierluigi per allontanare la sfera ma il difensore colpisce malissimo tanto da mandare verso la propria porta con pallone che entra sotto l’incrocio. Autorete clamorosa e 1-0 Settempeda. Ora lo sviluppo del match appare chiaro: padroni di casa avanti e ospiti in attesa e pronti a colpire di rimessa. Al 27’ Broglia mette un bel passaggio per Firmani che calcia subito con il sinistro. Gatti è attento e devia in tuffo. Alla mezzora la Settempeda raddoppia e chiude i giochi. Punizione da 20 metri circa. Palla spostata verso sinistra. Lo specialista Broglia esegue. Destro perfetto che scavalcata la barriera si insacca proprio sotto l’incrocio alla destra di Gatti. 0-2. La Belfortese deve reagire e allora Mister Battellini effettua i tre cambi previsti tutti in una volta. In verità non cambia molto nel gioco dei padroni di casa che attaccano ma lo fanno più con affanno che con lucidità. La Settempeda non corre rischi particolari e in contropiede è pericolosa come al 40’. Meschini, ancora in proiezione offensiva, trova il pertugio centrale per mettere Firmani davanti alla porta avversaria. Rigore in movimento per l’attaccante ma il piatto destro è largo. E’ l’ultima occasione costruita dai biancorossi che difendono con ordine il successo. Per la Belfortese invece c’è da registrare, nel recupero di 5’, un unico tentativo con Casoni su punizione che chiama alla parata in tuffo Palazzetti che devia il tiro suggellando la buonissima prova personale.
BELFORTESE – SETTEMPEDA 0-2
MARCATORI: st 16’ aut. Pierluigi, st 30’ Broglia
BELFORTESE: Gatti, Battellini, Biondi, Casoni, Pierluigi, Cuccagna, Frapiselli, Tabarretti(31’st Quadraroli), Sfrappini, Tarquini(31’st Coperchio), De Ronzi(31’st Zenobi). A disp. Tiberi, Micucci, Maggi, Pietrangeli. All. Battellini
SETTEMPEDA: Palazzetti, Bonifazi, Meschini, Montironi, Latini, Mulinari, Fattori(14’st Broglia), Giorgi(32’st Rapaccioni), D’Ascanio(23’st Firmani), Selita, Gianfelici. A disp. Sorichetti, Dialuce, Ciccotti, Quagliuzzi. All. Ruggeri
ARBITRO: Del Bianco di Macerata
NOTE: spettatori 50 circa. Ammoniti: Sfrappini, Montironi, D’Ascanio. 20’st allontanato dalla panchina Ruggeri. Angoli: 6-7. Recupero: pt 2’, st 5’
Carambola fra tre auto nel pomeriggio di Pasqua in superstrada. Lo scontro si è verificato fra gli svincoli di Morrovalle e Corridonia in direzione monti.
Intorno alle 17.45 i veicoli, tra cui una Range Rover e una Panda di un'agenzia di vigilanza privata, per cause ancora in corso di accertamento sono entrati in collisione, e ad avere la peggio è stato un uomo per il quale si è reso necessario il trasporto in ospedale: le sue condizioni sono serie ma non sarebbe in pericolo di vita. Ferito in maniera lieve anche un settempedano a bordo della Range Rover.
Durante le fasi di rilievo del sinistro e di rimozione dei veicoli incidentati si sono registrati inevitabili rallentamenti al traffico e lunghe file.
E' una storia di quelle cui si potrebbe anche stentare a credere, se non fosse assolutamente vera e commovente. L'incontro fra un cane e un malato in una stanza di ospedale può cambiare il quadro clinico del malato stesso? Sembrerebbe proprio di sì, stando a quanto successo nei giorni scorsi all'ospedale Carlo Urbani di Jesi.
Enrico ha 61 anni ed è di San Severino. Qualche settimana fa ha perso la moglie e ora lui si trova ricoverato da circa tre settimane in gravi condizioni in terapia intensiva a seguito di una operazione chirurgica per l'asportazione di un tumore. E fino a qui non ci sarebbe nulla di straordinario.
La storia cambia nei giorni scorsi, quando il primario Tonino Bernacconi, sulla scorta di quanto accade già a Firenze, dove si svolge il primo progetto italiano di pet therapy in rianimazione, con l’obiettivo di aiutare i malati a guarire più in fretta, decide di far arrivare in ospedale Kyra.
Kyra è una labrador di dieci anni con cui Enrico ha instaurato un rapporto speciale proprio dopo la scomparsa della moglie. Ed è stato proprio lui a chiedere al primario la possibilità di poter salutare ancora la sua Kyra. L'altro giorno il suo desiderio è stato esaudito. Kyra è stata portata nel reparto di terapia intensiva dove Enrico si trova ricoverato e dove era sotto stretta osservazione perchè nelle ultime ore le sue condizioni erano peggiorate.
Kyra è arrivata scodinzolante vicino al letto di Enrico che ha allungato la mano per accarezzarla e, come d'incanto, così confermano medici e infermieri, i suoi parametri vitali sono migliorati.
Al Carreggi di Firenze da poco meno di un anno la pet therapy in terapia intensiva è una realtà. Durante la seduta, che dura circa 45 minuti, il cane si avvicina al capezzale dei malati, che possono accarezzarlo e spazzolarlo, stimolando così la mobilità delle mani. Chi se la sente può anche giocare con l’animale, approfittando per fare qualche semplice esercizio fisioterapico. L’idea, nel prossimo futuro, è quella di estendere il progetto anche ai pazienti più gravi, in stato di incoscienza.
Dopo un paio di giorni di lavori in notturna per motivi di sicurezza, la demolizione dell'Itis di San Severino Marche si ferma per la Pasqua. "Si è cominciato - spiega il presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari - con l'abbattimento della parte più vicina alla ferrovia: in questa prima fase i lavori vengono svolti di notte quando non transitano i treni per garantire la massima sicurezza sulle rotaie. E' un accordo preso con le Fs e, in base a quanto previsto nell'appalto, il lavoro in notturna che viene effettuato dalle 22 alle 5 del mattino, durerà circa sette giorni".
Le operazioni di abbattimento, interrotte solo per le festività pasquali, riprenderanno nella notte di martedì prossimo. Ultimata questa prima fase si andrà speditamente avanti con i restanti lavori; l'intera fase di abbattimento della scuola non dovrà superare i 30 giorni, come prevede l'appalto vinto dalla ditta Torelli Dottori spa di Cupramontana che si occuperà anche dello smaltimento delle macerie in una discarica dell'Anconetano.
Il Centro Turistico Giovanile “Vallesina” di Jesi ha ufficialmente avviato la raccolta fondi a favore del progetto “La Valigetta Viaggiante” destinato ad aiutare la ricostruzione del cinema San Paolo di San Severino Marche, luogo di aggregazione e centro sociale della comunità settempedana pesantemente distrutto dal terremoto.
L’iniziativa consiste in una raccolta fondi che sarà promossa in occasione di eventi e manifestazioni di grande rilievo che avvengono non solo nella città di Jesi ma in tutto il territorio regionale. E’ per questo che il Ctg ha pensato alle “valigette viaggianti”, ovvero semplici valigie che serviranno per sostenere la giusta causa ma anche per informare sull’iniziativa. In Vallesina si è già tenuto in primo appuntamento al ristorante la Lanterna da Ciro, a San Marcello, durante la rassegna: “Ascolto…storie, profumi e sapori”. Poi si prosegue a Villa Musone durante la rappresentazione della Passione di Cristo e, a maggio, durante le giornate del Palio di San Floriano che, tra i gruppi ospiti di questa edizione, prevede anche la partecipazione di una delegazione del gruppo di rievocazione storica di San Severino Marche.
Il progetto è sostenuto dall’Amministrazione comunale di San Severino Marche d’intesa con il Comune di Jesi ed è stato ufficializzato presso la Pinacoteca civica di Jesi dinnanzi ai rappresentanti delle due associazioni: il direttivo e il presidente del Ctg Vallesina, Maurizio Gualdoni, affiancato dal vice presidente nazionale, Loris Ascani, insieme al sindaco di Jesi, Massimo Bacci, e all’assessore alla Cultura, Luca Butini. Alla presentazione dell’evento hanno preso parte anche il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e l’assessore comunale al Bilancio, Tarcisio Antognozzi, oltre a una rappresentanza del cinema San Paolo, nella persona del direttore Alberto Vignati, che ha preso parte anche all’iniziativa ospitata nei giorni scorsi a San Marcello.
Tutti in Vespa nel segno della solidarietà nei confronti della popolazione settempedana colpita dal terremoto. Il “Vespaio” di Gorgonzola, club di appassionati della due ruote di casa Piaggio, nato nel 2010 e cresciuto negli anni fino ad arrivare a contare oltre 200 soci.
ha dato vita all’ottavo raduno di “Vespe al gorgonzola” nel corso del quale sono stati raccolti fondi a favore di chi, a causa del sisma, è rimasto senza un tetto. Il tema del raduno era “Flower power”. L’occasione è servita per vendere delle collane floreali ai partecipanti al Vespa raduno. Il ricavato è stato inviato dal presidente del club, Luca d’Agostino, al sindaco del Comune di San Severino Marche, Rosa Piermattei, con un bonifico sull’apposito conto corrente aperto dopo l’emergenza terremoto.
Dureranno al massimo trenta giorni le operazioni di abbattimento: dopo la consegna dei lavori effettuata lunedì scorso da parte della Provincia di Macerata è iniziata, nella notte di mercoledì, la demolizione dell'ITIS di San Severino Marche.
“Si è cominciato – spiega il Presidente Pettinari - con l'abbattimento della parte più vicina alla ferrovia ed in questa prima fase i lavori vengono svolti di notte quando non transitano i treni per garantire la massima sicurezza sulle rotaie. E' un accordo preso – aggiunge – con le FS e, in base a quanto previsto nell'appalto, il lavoro in notturna che viene effettuato dalle 22.00 alle 5.00 del mattino, durerà circa sette giorni.”
Le operazioni di abbattimento verranno interrotte quest'oggi solo per le festività pasquali e riprenderanno nella notte di martedì prossimo.
Ultimata la prima fase che riguarda la demolizione notturna, si andrà speditamente avanti con i restanti lavori; l'intera fase di abbattimento della scuola non dovrà superare i trenta giorni così come è stato previsto nell'appalto vinto dalla ditta Torelli Dottori spa di Cupramontana che si occuperà anche dello smaltimento delle macerie presso una discarica dell'anconetano.
Sequestrati dai finanzieri della Tenenza di Camerino, nell’ambito del controllo economico del territorio, 13 chilogrammi di polvere da sparo, 1.050 cartucce, 30 chilogrammi di piombo e materiale utile per il confezionamento di munizioni da caccia. Denunciato il responsabile.
E’ costante e assidua la presenza delle fiamme gialle su tutto il territorio maceratese, soprattutto nelle zone colpite dal sisma, ove è più intenso il dispositivo permanente di contrasto ai traffici illeciti, recentemente rafforzato dal Comando Generale del Corpo.
In tale ambito, una pattuglia della Tenenza di Camerino intercettava e fermava per un controllo, a San Severino Marche, un mezzo furgonato, rinvenendo al suo interno 350 cartucce di diverso calibro per fucile da caccia, che il conducente asseriva aver confezionato per un suo conoscente avente l’hobby della caccia.
Dalla successiva perquisizione domiciliare presso l’abitazione del fermato, i finanzieri rinvenivano, all’interno di un locale adibito a cantina/magazzino, 13 chilogrammi di polvere da sparo per il confezionamento di munizioni da caccia, altre 700 cartucce calibro 12- 20 e 28, 30 chilogrammi di piombo, oltre ad altri componenti per la ricarica ed un macchinario completo per l’assemblaggio delle cartucce da caccia.
Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e affidato in giudiziale custodia ad una ditta specializzata, data la pericolosità, mentre il soggetto, munito di regolare licenza di porto di fucile per uso di caccia, è stato denunciato alla locale A.G per fabbricazione, commercio abusivo ed omessa denuncia di detenzione di materie esplodenti.
Da domani (giovedì 13 aprile) riapre al pubblico, dopo il terremoto, la biblioteca comunale “Francesco Antolisei” di San Severino Marche. La biblioteca, ubicata in via Cesare Battisti 1, fu fondata nel lontano 1833 a seguito dell’acquisto di una biblioteca privata. In seguito la raccolta originaria si è arricchita attraverso donazioni e l’annessione di fondi provenienti dalle biblioteche di ex conventi della città.
Al suo interno sono conservati più di 50mila volumi tra cui 1750 edizioni del Cinquecento, 221 manoscritti, 70 incunaboli. Dal settembre 2013 alla raccolta storica si è affiancato anche il fondo Coletti dedicato all’economista e statistico settempedano nato nel 1866 e morto nel 1940, autore di numerose pubblicazioni e fra i più noti editorialisti de “Il Corriere della Sera”..
Questi gli orari di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12,30, il martedì e il giovedì anche pomeriggio dalle ore 16 alle 19.
Il progetto pilota sulle “Smart-Grid” dell’Assem Spa, azienda municipalizzata settempedana che può vantarsi del fatto di aver trasformato la propria rete di distribuzione dell’energia elettrica da sistema classico di distribuzione unidirezionale ad una rete intelligente in grado di gestire domanda ed offerta energetica in tempo reale, evitando così dispersioni e costosi sprechi, dopo essere stato citato dal prestigioso quotidiano economico “Il Sole 24 Ore” come vero modello da esportare e tra i primi progetti italiani finanziati dall’Autorità dell’Energia a livello europeo, è stato presentato ad Atene in occasione del primo transnational seminar del programma Empowering.
Una vera e propria best practice, quella di casa nostra, che è stata presentata con orgoglio dall’architetto Pier Domenico Pierandrei, consigliere delegato alla ricerca fondi del Comune di San Severino Marche, in un incontro importantissimo dedicato al confronto comune sul tema dell’energia e promosso da Sviluppo Marche Spa. Al summit erano presenti, in rappresentanza dei trentunoComuni che aderiscono al local energy board regionale per favorire lo sviluppo e l’attuazione di politiche e piani d’azione per l’energia sostenibile, anche il direttore dell’Agenzia di sviluppo di Bacau (Romania), il direttore della Provincia di Borsod-Abaúj-Zemplén (Ungheria), tecnici e consiglieri di alcuni Comuni dell’Andalusia (Spagna) e della Regione della Macedonia Centrale (Grecia). Alla riunione, aperta dal saluto di benvenuto di Vassilis Kilias, direttore del Centre for Renewable Energy Sources and Saving della Grecia, l’architetto Pier Domenico Pierandrei ha offerto una breve presentazione descrivendo la situazione dei Comuni marchigiani e mettendo in evidenza le particolarità del territorio, la necessità di tener conto del vasto patrimonio culturale negli interventi di efficienza energetica ma anche la grave situazione causata dal terremoto che impone la necessità di ricostruire, ma allo stesso tempo offre un’opportunità per rivedere regolamenti edilizi e definire specifici protocolli che incentivino una maggiore sostenibilità energetica.
La sessione finale del seminario, dedicata alla discussione tra partecipanti e presentatori, ha permesso un confronto diretto tra le problematiche individuate dai Comuni presenti e le soluzioni che esperienze avanzate come quella delle Smart Grid possono suggerire.
Pierandrei ha poi preso parte alla visita presso il Comune di Agios Dimitrios, situato nella parte meridionale della vasta unità periferica di Atene, dove ha incontrato il sindaco e il segretario generale insieme agli altri componenti della delegazione marchigiana.
Torna a dedicare le sue ricerche alle tradizioni popolari locali lo storico settempedano Raoul Paciaroni che per la collana di pubblicazioni a cura del Comune di San Severino Marche, quella che ha scritto è la trentacinquesima opera dal 1981 ad oggi, ha deciso di salvare dall’oblìo la leggenda, un tempo ben nota nel Sanseverinate, che narra il sentimento e la tragica fine di due innamorati. Tra leggenda e storia Paciaroni fa tornare in vita Fontebella, luogo caro della valle del Potenza nel percorso che si stringe alle spalle di San Severino. Proprio qui, a circa due chilometri dal centro urbano, in località Sventatora, sul fianco della montagna vi è stata fino a pochi anni fa, come ricorda lo scrittore settempedano nel suo ultimo libro “Fontebella: leggenda e storia”, una fontana di acqua freschissima e cristallina che confluiva poi nel fiume Potenza.
“Secondo la tradizione, sul colle boscoso sopra la fonte sorgeva anticamente un castello nel quale abitava una fanciulla bellissima e di grande bontà d’animo, di cui la leggenda però tace il nome ma che tutti conobbero come la Bella. Un altro magnifico castello era sopra le rocce della montagna di là del fiume, nella località chiamata Serpicella: esso apparteneva a un principe aitante e generoso, vassallo di tal Guidobaldo. I due giovani si amavano e si incontravano spesso presso la fonte promettendosi amore eterno ma quando non potevano vedersi la giovane inviava al suo principe una rondine come messaggera d’amore. Un giorno i soldati di un feroce masnadiero assediarono il castello del principe per saccheggiarlo ma egli non si lasciò intimorire e, radunati i suoi uomini più fedeli, tento di notte una sortita per respingere il nemico. I valorosi cavalieri vennero però ben presto sopraffatti dalle forze preponderanti degli assalitori e furono tutti trucidati. Anche il giovane principe rimase ucciso. Invano quel giorno la Bella attese il ritorno della messaggera alata e presagendo la sventura accaduta scese alla fonte dove trovò il suo eroico fidanzato ormai senza vita. Lo strinse amorosamente in un estremo abbraccio e poi, raggiunto la sponda del fiume, vi si gettò. In breve i due corpi così avvinti scomparvero tra le turbinose acque del Potenza e da allora, in ricordo della sfortunata giovane, la fontana fu da tutti chiamata la fonte della Bella e, quindi, Fontebella”. Fin qui la leggenda.
Raoul Paciaroni, però, è andato ad indagare fra ricerche d’archivio e osservazioni sui luoghi. E lo ha fatto, da grande appassionato di storia, arrivando fino ai tempi più recenti quando l’acqua di quella zona fu utilizzata per il rifornimento dei treni a vapore e poi, questa è storia ancor più recente, venne individuata in prossimità della vecchia anche una nuova sorgente che ancora oggi alimenta l’acquedotto cittadino.
La realizzazione della pubblicazione di Raoul Paciaroni “Fontebella: leggenda e storia” è stata curata da Hexagon Group www.hxgrp.it
Il presidente dell’associazione di volontariato Help S.O.S. Salute e Famiglia di San Severino Marche, Cristina Marcucci, ha consegnato nelle mani del sindaco, Rosa Piermattei, la somma raccolta in occasione della partita solidale che ha visto scendere in campo allo stadio comunale “Soverchia” la Nazionale Italiana Attori contro la rappresentativa dei Campioni per le Scuole. L’amichevole, disputatasi il 19 marzo scorso, ha permesso di raccogliere più di 17 mila euro tra vendita biglietti e donazioni varie. Metà dell’importo, esattamente 8.817,39 euro, sono stati assegnati al Comune di San Severino Marche con la causale: “Primo mattoncino per una nuova scuola sismicamente sicura”.
L’associazione di volontariato Help S.O.S. Salute e Famiglia di San Severino Marche si è impegnata a raccogliere fondi per raggiungere un obiettivo ambizioso quanto importante per tutta la comunità settempedana. In occasione dell’incontro con il sindaco di San Severino Marche, inoltre, la presidente Marcucci, ha consegnato un secondo aiuto, di 700 euro, raccolto dagli alunni della scuola primaria “Don Zanni” di Felina, in provincia di Reggio Emilia, per la costruzione sempre di una nuova scuola. In questo caso la causale scelta è stata: “Secondo mattoncino per una nuova scuola sismicamente sicura”.
A nome dell’Amministrazione comunale il primo cittadino ha ringraziato la presidente Marcucci e tutti i soci e gli amici dell’associazione Help per la bellissima iniziativa che ha visto scendere in campo la Nazionale Italiana Attori, un vero e proprio evento che ha richiamato allo stadio comunale settempedano centinaia e centinaia di persone.
Dal 2 maggio prossimo sarà possibile scrivere sulla propria carta di Identità, in occasione del rilascio o del rinnovo del documento allo sportello dell’ufficio Servizi Demografici, se si intendono o meno donare i propri organi, tessuti e cellule.
Il Comune di San Severino Marche, mostrando grande sensibilità verso quello che si ritiene essere un atto di civiltà, ha aderito al progetto “Una Scelta in Comune”, attivato dalla Regione Marche unitamente ad Anci Marche, Federsanità, Centro Regionale e Nazionale Trapianti, e si è quindi organizzato per offrire ai cittadini settempedani la possibilità di esprimere il proprio consenso informato alla donazione.
Le adesioni alle donazioni saranno trasmesse, in tempo reale, al sistema informativo trapianti del ministero della Salute, a cui i Centri di coordinamento regionale trapianti hanno accesso diretto 24 ore su 24. Ai cittadini richiedenti sarà rilasciato un documento che attesterà la volontà espressa. Una copia della dichiarazione di consenso, o di diniego, verrà conservata anche negli uffici comunali.
Sarà sempre possibile cambiare idea sulla dichiarazione, presentandosi presso gli sportelli della Area Vasta dell’Asur Marche – per il presidio ospedaliero di San Severino Marche presso l’Urp - o presso l’ufficio Servizi Demografici - solo per dichiarazioni già rese in Comune -. Chi invece non deve rinnovare la propria Carta d’Identità ma vuole comunque registrare la propria volontà di donatore, potrà recarsi direttamente presso gli uffici dell’Area Vasta Asur Marche o presso l’associazione Aido, nei locali ex cinema Italia.
Gli organi o tessuti che possono essere donati da vivente sono il rene, parte del fegato, la cute, la placenta, i segmenti ossei e le cellule staminali da midollo osseo, sangue periferico e sangue cordonale. Altri organi e tessuti come cuore, pancreas, polmoni, intestino, cornee, possono essere donati solo dopo la morte encefalica o cerebrale.
Per maggiori dettagli e informazioni sul sito istituzionale del Comune di San Severino Marche (http://www.comune.sanseverinomarche.mc.it) sarà attivato il banner “Una scelta in Comune” dove verranno linkati gli spazi dedicati dal sito del ministero della Salute e da quello dell’Azienda ospedaliero universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, nonché quello della campagna nazionale su donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule.
Profondo cordoglio a San Severino per la scomparsa di Giuseppina Meschini, 48 anni, stroncata da una inesorabile malattia al fegato contro la quale lottava da anni.
La donna, sposata con Alberto Cingolani, autotrasportatore per la ditta Santinelli di Corridonia, e mamma di Riccardo, dipendente di Poltrona Frau, è morta all'ospedale di Macerata. Era la titolare del negozio di intimo "Sogni e capricci" che, nel 2013, dovette chiudere per affrontare un delicatissimo trapianto di fegato a Torrette. Sembrava che tutto fosse andato per il meglio, ma poi la malattia è ricomparsa e stavolta non c'è stato niente da fare.
Insieme al marito erano grandi appassionati del Palio dei Castelli, dove nelle ultime edizioni avevano sfilato in costume nobiliare. Oltre al compagno di una vita Alberto e al figlio Riccardo, lascia i genitori Enrico e JOlanda.
I funerali si svolgeranno martedì 11 aprile alle 15.30 al Don Orione di San Severino.
Porte aperte ai turisti nel segno della voglia di rinascere. Così San Severino Marche si è presentata alla Bit, la Borsa Internazionale del Turismo di Milano. Ospiti dello stand allestito dalla Regione, il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, e il critico d’arte più famoso d’Italia, Vittorio Sgarbi, che da alcuni giorni ha trasferito la propria residenza nella città degli Smeducci.
“La città di San Severino Marche è stata duramente colpita dal sisma ma ci stiamo riprendendo. Abbiamo alzato la testa e, da buoni marchigiani, abbiamo cercato di fare anche da soli - ha spiegato il sindaco, sottolineando – Abbiamo una grande storia, stiamo già guardando avanti. Da noi porte aperte ai turisti”.
Come aveva già fatto in occasione della sua visita alla pinacoteca civica “P. Tacchi Venturi” il giorno della consegna dei documenti necessari al trasferimento di residenza, Vittorio Sgarbi ha avuto parole d’amore per San Severino Marche, città che è tornata ad accoglierlo a braccia aperte: “Non bisogna farsi scoraggiare né impaurire dal terremoto, la città è vissuta, ha gli esercizi commerciali aperti e gli uffici pubblici che funzionano. Occorre lasciarsi alle spalle questo incubo. Certo ci vorrà ancora un po’ di tempo, credo che questa operazione possa essere compiuta entro l’estate. Anche a Pasqua e primavera però aspettiamo i turisti. Vedremo come risponderanno i visitatori però è chiaro che per ricominciare si deve dare l’idea che accade qualcosa. Che il passato non è un passato né fermo né immobile e né troppo mosso dal terremoto. Sono stato sindaco di questa città che aveva una vocazione prettamente agricola. Era pigra come una città d’arte e allora cominciai a fare mostre su ogni momento storico importante, dalla fine del Trecento e fino all’Ottocento. Se oggi si va a vedere quello che io e il mio assessore alla Cultura, la mia carissima amica Liana Lippi, si scopre una piccola enciclopedia dell’arte di una città che è una capitale dell’arte. Oggi sono assessore ad Urbino, certo a Urbino è più facile organizzare cose ma la pubblicistica sugli artisti di Urbino è inferiore a quella di San Severino. Si potrebbero fare riedizioni sui cataloghi delle mostre che a San Severino Marche sono state ospitate in passato, richiamando con un’opera per ciascun evento quelle meravigliose stagioni. Dovendo guardare avanti - di qui l’idea di Sgarbi - siccome la città ha un’opera di Pinturicchio sono arrivato quasi a un accordo con il Campidoglio per fare una grande mostra su questo straordinario artista perugino. Sarà una mostra con due sedi: una a Roma e una a San Severino Marche. Sono certo – conclude il critico - che questo evento avrà più attrazione nelle Marche che non a Roma”.
L’ufficio Tributi del Comune di San Severino Marche comunica che sono disponibili i modelli 730 per le denunce dei redditi 2017.
L’Amministrazione settempedana ricorda, inoltre, che è possibile destinare il 5 per mille alle attività sociali. Si tratta di un piccolo aiuto che andrà a sostegno delle fasce più deboli della popolazione quali anziani, famiglie disagiate e disabili.
I consiglieri nazionali del Psi delle Marche hanno presentato al consiglio nazionale del partito un ordine del giorno, approvato all'unanimità, sul terremoto. Nel documento si impegna il segretario e vice ministro Riccardo Nencini a intervenire in particolare sul Governo per "sollecitare i commissari a riscrivere decreti e ordinanze più chiare e di semplice lettura e superare le difficoltà burocratiche causate anche da ordinanze complicate e di difficile interpretazione", rendere "più rapidi i provvedimenti e superare gli attuali ritardi per istallare le circa 2.500 casette e le 1.400 stalle programmate" e "emanare subito provvedimenti in favore delle finanze comunali per non fare andare i Comuni in dissesto finanziario causa il mancato introito di tributi sospesi per il terremoto". L'odg, presentato tra gli altri dall'assessore regionale al Turismo e Cultura Moreno Pieroni e dal segretario regionale del partito Maurizio Cionfrini, è stato illustrato da Dario Conti, ex sindaco di Camerino (ANSA).
Il passo falso casalingo con la Belfortese viene subito dimenticato dalla Settempeda che torna alla vittoria andando ad espugnare con un eloquente 4-1 il campo della Robur. Era una gara che nascondeva qualche rischio per i biancorossi, vuoi per verificare un possibile contraccolpo psicologico del sabato precedente vuoi per un avversario alla disperata ricerca di punti salvezza , ma alla fine dei 95’ giocati nessuno di questi due aspetti ha influito sulla prova della squadra di Ruggeri che ha saputo interpretare al meglio l’impegno tanto da portare a casa tre punti importanti che appaiono come quelli decisivi per la salvezza, ora davvero ad un passo.
E’ stata una Settempeda, seppur rimaneggiata e in formazione inedita, che ha fatto bene dimostrando carattere e compattezza. E’ davvero il caso di sottolineare, visto che non è la prima volta che accade, come il gruppo sappia rispondere al meglio anche quando mancano diversi titolari e questo certifica il valore dell’organico e l’ottimo lavoro del tecnico. Anche a Macerata, senza Broglia e Rossi, e con altri giocatori non al meglio e tenuti precauzionalmente a riposo, chi ha giocato non ha fatto rimpiangere gli assenti ed ha saputo tenere il campo molto bene. Positivo tutto il collettivo biancorosso, ma protagonisti sono stati gli autori delle reti. Andrea Fattori ha aperto il festival del gol con una punizione perfetta, la sua specialità(la dedica è per sua moglie Francesca che festeggia il compleanno) e poi ha fornito l’assist del raddoppio. Riccardo Meschini, autore davvero di una grande prova, ha saputo mettere a segno una splendida doppietta. Romario Selita è stato un brillante interprete del centrocampo, tornava titolare dopo molte settimane, e ha firmato la terza rete di giornata, la seconda personale di fila. In casa Robur ovvio che regni amarezza per aver fallito un appuntamento importante per corroborare le speranze di evitare i play out, ma i locali hanno pagato a caro prezzo un incerto finale di primo tempo che è costato loro il ko.
L’appuntamento del “San Giuliano” è di quelli che contano perché la Robur deve sfruttare ormai ogni partita per costruirsi la salvezza e anche contro la Settempeda i maceratesi hanno pochi calcoli da fare, quindi servono a tutti i costi i tre punti per continuare a sperare nella risalita in classifica. Da parte sua, invece, la formazione biancorossa appare più tranquilla potendo gestire un buon margine di vantaggio dalla zona calda, ma c’è la ferma intenzione di riscattare il brutto passo falso del turno precedente. La Robur, priva di Pizzarullo squalificato, sceglie un 4-2-3-1 dinamico che se la deve vedere con il 4-3-3 ospite, modulo che viene riproposto dopo diverso tempo. E’ una Settempeda senza pedine importanti. Broglia e Rossi sono a casa, Ciccotti non è al meglio e parte in panchina. Ruggeri, allora, deve fare scelte diverse dal solito e mette Bonifazi terzino destro, Dialuce e Selita a centrocampo. All’ingresso in campo delle squadre l’altra novità è la prima volta di Mulinari con la fascia di capitano al braccio. Avvio molto equilibrato. E’ chiaro come le squadre non vogliano sbagliare e scelgono di studiarsi attentamente. Dopo un quarto d’ora si cambia marcia ed è la Robur a farlo. Al 17’ Ricci vede un varco centrale e ci si butta. Tiro deviato da un avversario che arriva lo stesso in porta con Sorichetti pronto a deviare. Dagli sviluppi del corner è Soldini a giungere con un attimo di ritardo per la deviazione ravvicinata che sarebbe potute essere letale per la Settempeda.
Al 33’ ci prova ancora Ricci, questa volta su punizione. Sinistro a giro che tocca terra e Sorichetti è costretto ad allungarsi per toccare in angolo. Al 35’ Marzialetti scatta sulla sinistra e arriva fino in area da dove cerca di piazzare l’interno destro ma la palla non si alza quanto dovrebbe e Sorichetti riesce a ribattere con un ottimo riflesso. E la Settempeda? In effetti i biancorossi nella prima parte della frazione non si sono fatti vedere in avanti, ma quando lo fanno risultano micidiali. Dal 37’ fino all’intervallo è un monologo ospite, periodo di dieci minuti che porta i tre gol che indirizzano la sfida. Inizia Fattori che, dopo aver conquistato una punizione dai 18 metri, la trasforma magistralmente con un destro preciso e morbido che scavalca la barriera e entra a fil di palo alla destra dell’immobile Messi. 0-1. Al 42’ il raddoppio. Ancora una palla inattiva che risulta vincente per la Settempeda. Fattori dalla bandierina chiama lo schema. Pallone rasoterra per l’accorrente Meschini che calcia in corsa di prima intenzione. Diagonale rasoterra imparabile che entra in porta. 0-2. Non è finita, perché al 47’ giunge il terzo sigillo biancorosso. Selita, recuperata palla, si invola verso l’area. Entrato nei sedici metri il numero 8 calcia con potenza e precisione in diagonale trafiggendo Messi. 0-3. Una Settempeda cinica che va negli spogliatoi con un margine di sicurezza da gestire nella ripresa. La Robur si ripresenta con due cambi e come previsto è più decisa. Al 5’ Marzialetti riceve palla sulla sinistra e avanza fino ad arrivare vicino a Sorichetti. Destro rasoterra che il portiere avversario respinge di piede. Al 9’ break biancorosso. Gianfelici sfugge sulla sinistra e poi tocca al centro un invitante pallone che Giorgi gira di sinistro. Conclusione che un difensore intercetta a pochi passi dalla porta.
I locali insistono e i loro sforzi vengono premiati al minuto 11. Su di una palla filtrante Mulinari lascia scorrere per permettere l’intervento di Sorichetti che viene però anticipato da Marzialetti, astuto nell’intuire le intenzioni dei rivali. L’attaccante esterno della Robur salta Sorichetti e dopo aver controllato il pallone lo spinge nella porta vuota. 1-3. Rete che dà ulteriore slancio alla Robur che per alcuni minuti ci crede con la Settempeda che mostra qualche affanno. Difficoltà ospiti che, però, finiscono presto. Al 20’ Giorgi viene lanciato in campo aperto. Lo scatto del numero 9, spalla a spalla con il terzino, si conclude con un debole destro in corsa. Al 27’ è Cotichelli a calciare dal limite. Sorichetti ben piazzato si allunga per accompagnare la sfera in corner. La Settempeda ormai è in controllo del gioco e della gara e grossi rischi non ne corre. Al 43’ i giochi si chiudono con la quarta rete. Firmani tocca per Meschini che parte palla al piede. Il terzino sinistro sprinta fino in area e poi piazza il destro nell’angolino basso più lontano trovando la doppietta personale. 1-4. Prima del lungo recupero(5’), che sarà solo accademia per aspettare la fine, c’è tempo per un sinistro di Federico Domizioli che Sorichetti va a prendere in tuffo, parata che serve a mantenere il punteggio invariato che vale per i biancorossi un successo che profuma di salvezza.
ROBUR – SETTEMPEDA 1-4
MARCATORI: pt 37’ Fattori, pt 42’ Meschini, pt 47’ Selita, st 11’ Marzialetti, st 43’ Meschini
ROBUR MACERATA: Messi, Soldini(1’st Gentilucci Federico), Tumino, Lelio, Pieroni, Mangia, Marzialetti, Moretti(10’st Da Sylva), Ricci, Bajrami(1’st Domizioli Federico), Cotichelli. A disp. Giustozzi, Gentilucci Giacomo, Marignani, Domizioli Daniele. All. Pierini
SETTEMPEDA: Sorichetti, Bonifazi, Meschini, Montironi, Latini, Mulinari, Fattori(36’st Firmani), Selita, Giorgi, Dialuce(26’st D’Ascanio), Gianfelici(33’st Firmani). A disp. Palazzetti, Pinkowski, Rapaccioni, Quagliuzzi. All. Ruggeri
ARBITRO: Garbuglia di Macerata
NOTE: spettatori 40 circa. Ammoniti: Soldini, Montironi, Mulinari, Bonifazi, Giorgi. Angoli: 5-2. Recupero: pt 2’, st 5’
Alla vigilia di un altro importante appuntamento del progetto dedicato dal Comune di San Severino Marche e dall’associazione Archivio storico tipolitografia “C. Bellabarba” al cinquantesimo anniversario della pubblicazione degli “Xenia”, opera del poeta genovese Eugenio Montale composta dai maestri artigiani settempedani Folco e Narciso Bellabarba, la mostra che si lega all’evento, dal titolo “Amare un’ombra” e che è ospitata nelle nuove sale della pinacoteca civica “P. Tacchi Venturi”, ha registrato la visita degli assessori regionali all’Istruzione, Loretta Bravi, e alle Protezione Civile, Angelo Sciapichetti, che accompagnati dal consigliere regionale Luigi Zura Puntaroni, sono stati accolti dal sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e dalla presidente dell’associazione Archivio storico tipolitografia “C. Bellabarba”, Donella Bellabarba.
Una visita voluta in prima persona dall’assessore regionale all’Istruzione Bravi che ha mostrato grande interesse non solo per le opere esposte, insieme alla prima copia degli “Xenia” ci sono anche inediti acquerelli, olii e disegni inediti di Montale, ma anche per l’idea di proseguire un percorso già tracciato dai due straordinari maestri artigiani Bellabarba che con i caratteri mobili in passato diedero vita, a San Severino Marche, a un’arte unica quale quella della stampa. Nella loro tipografia è stato praticamente raccolto e stampato, fra libri, locandine, manifesti e tanto altro ancora, il recente passato della comunità settempedana e non solo.
A guidare la visita della delegazione regionale alla mostra “Amare un’ombra” è stata proprio Donella Bellabarba, figlia dell’indimenticabile Folco Bellabarba, che ha anche preannunciato ai graditi ospiti l’appuntamento di domani, domenica 9 aprile, alle 17,30 al teatro Italia, e in replica lunedì (10 aprile), alle ore 9 ma solo per le scuole, ovvero la tavola rotonda dal titolo: “La rappresentazione delle donne nei media: analisi di pregiudizi e stereotipi. La cultura del dono”, alla quale prenderanno parte la scrittrice Lorella Zanardo e il filosofo Roberto Mancini.
Con la tavola rotonda, ma ancor più con la mostra “Amare un’ombra”, San Severino città d’arte e di cultura offre al grande pubblico una occasione unica per conoscere una parte “in ombra” del premio Nobel per la Letteratura del 1975, Eugenio Montale. Quei segni e quei disegni, quelle figure, quegli autoritratti, quelle marine e quei paesaggi che il poeta genovese disegnò non molti anni fa, oggi ci parlano di una lingua inedita che forse, in parallelo, potrebbe stimolare ulteriori approfondimenti critici.