E' senza fine la conta dei danni, dopo il nuovo sciame sismico iniziato il 26 ottobre, anche a San Severino Marche. I tecnici comunali, insieme alle squadre incaricate della Protezione Civile, stanno svolgendo sopralluoghi ovunque nel vastissimo territorio che arriva a misurare quasi 195 chilometri quadrati, uno dei più vasti per estensione dell'intera regione Marche. Nel corso dell'ultima riunione operativa del C.O.C., il Centro Operativo Comunale, i verificatori hanno diffuso un dato allarmante: oltre il 42% delle abitazioni visitate nelle ultime tre giornate di sopralluoghi è risultata inagibile. Nell'elenco infinito non solo singole abitazioni ma anche intere palazzine in diversi rioni del centro e della periferia. Stessa situazione anche negli agglomerati e nelle singole case sparse in tutta la campagna settempedana.“Non solo questo terremoto è un terremoto senza fine – commenta quasi rassegnata il sindaco, Rosa Piermattei – Ma la conta dei danni sembra infinita. Ad agosto avevamo raccolto un migliaio di richieste di sopralluoghi, ogni giorno adesso ne arrivano anche tre, quattrocento. Abbiamo già fatto presente al commissario straordinario del Governo per la ricostruzione, Vasco Errani, che abbiamo una grande carenza di tecnici non solo per compilare le schede Aedes ma anche per effettuare le prime verifiche. Per questo vorrei fare appello a chi intendesse mettersi a disposizione gratuitamente della nostra struttura, professionisti qualificati siano essi geometri, ingegneri, architetti o altro, a presentarsi presso i nostri uffici. C'è anche un numero di telefono, che è lo 0733641222, cui potersi rivolgere. Abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti per garantire la sicurezza ai cittadini e per fornire risposte tempestive a chi è in attesa dei sopralluoghi”.Preoccupante anche la situazione delle chiese e dei cimiteri rurali. Molti edifici di culto, già danneggiati dal terremoto di agosto, sono stati interessati dalle violente scosse di questi giorni. Il risultato sono crepe, distacchi e crolli ovunque. “Rischiamo di perdere un patrimonio di inestimabile valore importante anche per la nostra economia visto che molti turisti arrivano a San Severino città d'arte e di cultura per ammirare le sue bellezze. E quel che preoccupa ancora di più – aggiunge il sindaco Piermattei – è che questo sisma ha danneggiato anche chiese sistemate dopo il terremoto del 1997”.
Rinviata a data da destinarsi l'apertura della stagione cinematografica al San Paolo. La rassegna di film, promossa sempre da “i Teatri di Sanseverino”, in collaborazione con la direzione artistica dello stesso San Paolo, è stata bloccata dal crollo del controsoffitto della sala principale del cine-teatro. Presto i tecnici dovrebbero comunque riuscire a pianificare un intervento di ripristino.Il terremoto ha fatto rinviare a data da destinarsi, ma solo per ragioni di pubblica sicurezza e opportunità visto che il Feronia non ha riportato danni, l'atteso concerto della cantante Mafalda Minnozzi presente nel cartellone della nuova stagione de “i Teatri di Sanseverino”.L'appuntamento si sarebbe dovuto tenere domani (domenica 30 ottobre) al teatro Feronia, che dopo i controlli dei tecnici che hanno interessato anche il teatro Italia è stato comunque dichiarato agibile. Cantante e compositrice conosciuta come l’“ambasciatrice della musica italiana in Brasile”, Mafalda Minnozzi è cresciuta, da ragazzina, a San Severino Marche prima di volare a San Paolo. Alla città che l'ha adottata ha anche dedicato una memorabile video intervista (http://www.youtube.com/watch?v=EFlpR637b1k). Da tempo l'artista, che di recente ha portato in giro per il mondo il nuovo album dal titolo “eMPathia”, uscito poco dopo la raccolta dal titolo “Spritz”, è testimonial di San Severino nel mondo. Impegnata in tantissimi spettacoli al fianco del marito – manager, Marco Bisconti, non perde occasione per tornare spesso in città. A Natale aveva fatto ritorno per regalare un concerto gratuito ai nonnini della casa di riposo. E per la sua nuova esibizione live al Feronia aveva scelto di destinare l'incasso della serata, promossa con la collaborazione del Rotary Club, sempre in beneficenza. Se ne riparlerà nelle prossime settimane visto che l'artista ha già deciso di non cancellare l'evento.
“Il terremoto ha reso ancor più fragili le nostre vite e scosso le nostre comunità. Abbiamo bisogno di dare aiuto e assistenza alla popolazione, ma anche fiducia e speranza nelle istituzioni. Lunga, anzi lunghissima, è la conta dei danni ma oggi mi sento di chiederle di esserci vicino nel sistemare le case e nell’aiutarmi a trasmettere anzitutto tranquillità. E’ per questo che vorrei domandarle rassicurazioni sul futuro della mia comunità. I settempedani sono tenaci, ci metteranno del loro, ma dobbiamo aiutarli a ricostruire”.Queste le parole con le quali il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha ricevuto nella sala del Consiglio del Municipio, il commissario straordinario del Governo per la ricostruzione nei territori colpiti dal terremoto, Vasco Errani, accompagnato dal presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, e dall’assessore regionale alla Protezione Civile, Angelo Sciapichetti. Una riunione operativa svoltasi a porte chiuse alla quale hanno preso parte solo gli staff, la Giunta comunale e, unici ospiti invitati, il sindaco di Matelica, Alessandro Delpriori, e l’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, monsignor Francesco Giovanni Brugnaro.“Il nostro Comune – ha esordito il primo cittadino settempedano - è uno dei più grandi della regione Marche. Ha un’estensione di 195 chilometri quadrati, conta più di 13mila abitanti. L’ultima delle tantissime frazioni di cui è composto dista dal capoluogo più di mezz’ora di macchina che diventa un’ora fra l’andare ed il tornare. Le chiedo di tenere in mente questo numero per ogni decisione che riguarderà San Severino Marche perché in questa emergenza questo numero ci ha veramente ossessionato. La notte del sisma ho fatto il giro di molte frazioni e, giunta l’alba, mi sono accorta che non avevo ancora finito di arrivare dappertutto”.Al centro del confronto anzitutto l’emergenza terremoto con le mille e più istanze di sopralluogo (esattamente 1.025) presentate al Coc, il Centro Operativo Comunale, dopo il sisma del 24 agosto. “Due mesi dopo, con lo sciame del 26 ottobre, le richieste sono raddoppiate in due giorni e ci siamo ritrovati con 350 persone da sistemare perché senza un tetto sotto il quale trascorrere la notte. Abbiamo subito attivato ben tre Centri d’accoglienza e garantito un pasto e un alloggio di fortuna ma la nostra comunità, che è fatta di tanta gente che sa arrangiarsi e ha addirittura trascorso le prime ore in auto senza domandare nulla alle istituzioni, si è trovata a vivere un’esperienza che neanche in occasione del sisma del 1997 si era trovava a vivere. La conta dei danni ogni giorno aumenta. Ci sono interi rioni dove avremo tantissime case, anche intere palazzine, che saranno dichiarate inagibili o che richiederanno dei provvedimenti seri per il loro recupero. Ma questo è anzitutto un terremoto che ha messo paura e lacerato gli animi visto il perdurare di forti scosse. La gente ha paura, ha tanta paura – ha più volte sottolineato il sindaco, lanciato un appello – La paura delle persone mi fa chiedere un intervento per accelerare il progetto di avere una nuova scuola che sostituisca il plesso “Luzio” nonostante sia sempre risultato agibile nelle verifiche fino ad oggi effettuate. Abbiamo un progetto di adeguamento della vecchia scuola, ma forse ci costerà meno realizzarne una nuova. Nel mentre ci stiamo portando avanti e abbiamo già identificato un’area nel nostro Piano regolatore generale per dare vita a un nuovo edificio. E poi il nostro secondo appello è per la difesa delle istituzioni oggi esistenti. A partire dal nostro ospedale di cui chiediamo l’immediata riparazione delle stanze chiuse. Cogliamo l’occasione per ricordare a Ceriscioli di dare più posti letto al “Bartolomeo Eustachio” per far sì che possano essere attivati tutti i servizi promessi in una delibera di Giunta regionale. Ricordo a tutti che ci siamo candidati quale realtà di riferimento per la realizzazione di un nuovo presidio unico di Area Vasta. San Severino è una realtà baricentrica rispetto a tutto l’entroterra, questo terremoto ci ha insegnato l’importanza di ciò. Infine – ha aggiunto il sindaco Piermattei - chiediamo l’aiuto del commissario per il terremoto per risollevare le sorti delle nostre attività produttive. Le nostre produzioni, specializzate prevalentemente nella lavorazione del marmo e della graniglia, hanno subito danni ingenti. Ho dovuto dichiarare l’inagibilità parziale di alcuni capannoni che danno lavoro a tante famiglie. Ci sono poi i danni alle attività turistiche, tutti gli agriturismi, le country house, i bed & breakfast presenti nel nostro territorio hanno registrato la disdetta di ogni prenotazione. E, da ultimo ma non per importanza, ci sono i danni provocati dal sisma al settore agricolo, settore di punta dell’economia settempedana. Le aziende del territorio ci segnalano danni gravi e diffusi che non riusciamo ancora a quantificare perché in un solo giorno, fra richieste di sopralluoghi da parte di aziende e semplici cittadini, ne abbiamo raccolte più di 500. Ci sono stati crolli di fienili, lesioni a stalle e strutture da cui le aziende traggono il loro sostentamento”.Come molti sindaci alle prese con il terremoto il primo cittadino settempedano ha da ultimo ricordato al commissario Errani la necessità di avere più tecnici a disposizione per la conta e la verifica dei danni: “Su mille istanze raccolte a seguito del sisma del 24 agosto siamo riusciti a compilare, perché ci è stata inviata una sola squadra in queste settimane, solo 17 schede Aedes da cui dipendono aiuti e finanziamenti. Di questo passo – ha concluso il sindaco, Rosa Piermattei - visti anche i danni provocati dal nuovo terremoto, iniziato il 26 ottobre, non arriveremo mai. E i danni veri sono quelli di queste ore, con scosse continue e molto forti che hanno distrutto anche il nostro patrimonio ecclesiastico e tanti cimiteri rurali”.
Più di 350 persone rimaste senza una casa, a cui occorre garantire alloggio e ospitalità in queste ore d’emergenza, poi centinaia e centinaia di richieste di sopralluogo per verificare la staticità degli edifici pubblici e privati. Sono questi i numeri del terremoto a San Severino Marche. Il sisma è arrivato, ieri sera, durante la seduta del Consiglio comunale che era comunque iniziata nonostante la scossa delle 19,10. In piena discussione l’Assise è stata interrotta dal presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, che ha deciso di sospenderla per consentire al sindaco, Rosa Piermattei, e agli assessori di attivare immediatamente il Centro Operativo Comunale e il primo centro di accoglienza per i senzatetto presso il palasport “Albino Ciarapica”. Per dare assistenza fin dalla prima notte sono stati poi attivati altri due centri presso il Circolo tennis di via Fiera e ai giardini pubblici del rione Di Contro. Senza fine i sopralluoghi da parte dei tecnici comunali, intervenuti insieme alla polizia municipale, ai carabinieri e ai volontari della Protezione Civile, che hanno interessato prioritariamente le scuole e gli edifici considerati strategici, compreso l’ospedale “Bartolomeo Eustachio” dove, in mattinata, si è svolto un summit alla presenza del sindaco Piermattei, del direttore di presidio, Giovanna Faccenda, del responsabile dell’ufficio tecnico dell’Area Vasta 3 Asur, Marco Sabbatini, dell’assessore ai Lavori Pubblici, Sara Bianchi, del tecnico incaricato dal Comune, Giorgio Giorgetti, e dei responsabili delle Unità Operative di Ginecologia e Medicina, Vincenzo Felicioli e Nazzareno Oddi. Completamente funzionanti, hanno lavorato anche oggi, le sale operatorie e i vari reparti che sono sempre restati aperti dando accoglienza anche ai malati arrivati dall’ospedale di Matelica evacuato a causa del sisma. La direzione medica ha aperto il terzo piano per ospitare i pazienti in lunga degenza mentre un ulteriore sopralluogo tecnico ha permesso, dalla tarda mattinata, la riapertura di alcune camere chiuse, in via precauzionale, nei giorni scorsi.“Fino a ieri l’altro in Comune erano arrivate – spiega il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei – 1.025 istanze di richieste di sopralluogo. Ne erano stati effettuati 856 che avevano portato ad emettere 50 provvedimenti di inagibilità e 71 di parziale inagibilità o di agibilità con provvedimento. Ci sono mancate squadre abilitate Aedes per svolgere i sopralluoghi definitivi dopo il terremoto del 24 agosto e adesso siamo daccapo. Questi numeri, in poche ore, potrebbero addirittura raddoppiare. Stiamo vivendo un dramma con tantissimi settempedani senzatetto. I tecnici hanno effettuato, a più riprese, diversi controlli sui plessi scolastici. Finora non è stata registrata alcuna situazione di allarme tuttavia, a tutela degli alunni, dei docenti e del personale, riteniamo di dover continuare con estrema cura le verifiche. Per questi motivi, ma anche per la diffusa paura più che è più che giustificata per via delle numerose scosse susseguitesi in così poche ore, ho ritenuto sospendere, sentito anche il parere dei dirigenti scolastici, ogni attività didattica fino al 2 novembre compreso in tutte le scuole di ogni ordine e grado e negli asili nido comunali. Intanto ci stiamo preparando a vivere un’altra notte con tante persone da ospitare. Abbiamo attivato Centri di accoglienza con brande e acqua al palasport “Albino Ciarapica”, alla vecchia palestra dell’Istituto comprensivo “Padre Tacchi Venturi” e alla scuola elementare di Cesolo”.
I comuni interessati dal nuovo sisma sono Visso, Ussita, Pievetorina, Acquacanina, Montecavallo, Fiastra, Pievebovigliana, Caldarola, Camerino, Muccia, Serrapetrona, Cingoli, Matelica, San Severino Marche, San Ginesio, Tolentino, Fiuminata, Castel Sant'Angelo sul Nera, Sefro e Pioraco.
E' la prima rilevazione del Cor (Centro operativo regionale), che ha dato questa informazione al Dicomac. Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli insieme al capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e al commissario per la ricostruzione Vasco Errani sta incontrando gli amministratori dei Comuni colpiti per valutare l'esatto numero degli sfollati che da una prima stima risultano diverse migliaia e organizzare al meglio le risposte alle esigenze più immediate di assistenza alla popolazione. Manca acqua a Sefro, Camerino e Pievetorina e i tecnici stanno provvedendo a ripristinare il servizio. (Ansa)
Danni enormi alla cartiera di Pioraco: una prima stima parla di circa 10 milioni di euro di danni. Gli impianti produttivi sono andati completamente distrutti. Decine le persone rimaste senza lavoro.
https://www.youtube.com/watch?v=xnuInKnifEM
Il Comune di San Severino Marche ha messo a disposizione un numero di telefono, lo 0733641222, per segnalare le emergenze del terremoto a seguito delle ripetute scosse di queste ore. Su disposizione del sindaco, Rosa Piermattei, è stato subito riattivato il C.O.C. (Centro Operativo Comunale), che ora si trova ubicato presso il palazzetto dello sport “Albino Ciarrapica”.All'interno di questa struttura operano addetti e volontari della Protezione Civile, della Polizia Municipale, dell'ufficio Manutenzioni, del Ced, dell'Associazione Nazionale Carabinieri, della Croce Rossa Italiana.Squadre di tecnici, operatori e amministratori hanno suddiviso in zone la città e le frazioni ed hanno subito avviato verifiche e controlli per rassicurare la popolazione. Al momento non si segnalano particolari danni o situazioni di grave pericolo per la pubblica incolumità
Domani, giovedì 27 ottobre, e venerdì 28 ottobre, le lezioni scolastiche all'Iti "Divini" San Severino saranno sospese per accertamenti sulla sicurezza strutturale dell'istituto, causata dal terremoto di questa sera.
Si alza il sipario sulla nuova stagione di prosa dei Teatri di Sanseverino che domani (giovedì 27 ottobre) propongono al Feronia, alle ore 21 e in abbonamento, la commedia “Diamoci del tu” con Anna Galiena ed Enzo Decaro, per la regia di Emanuela Giordano. Lo spettacolo viene presentato in esclusiva regionale con il Teatro della Fortuna di Fano.“Diamoci del tu” è una commedia del 2012 del pluripremiato drammaturgo canadese Norm Foster e racconta con leggerezza e divertimento l'incontro tra due solitudini e una convivenza inconsueta ma, soprattutto, la scoperta della capacità di ascoltare.Un uomo e una donna convivono da quasi trent’anni sotto lo stesso tetto senza dividere affetti e intimità. Per una volta non si parla di una coppia, nemmeno di fatto, ma di una domestica e del suo datore di lavoro. Il luogo è la casa di lui, un mondo di ricchezza elegante, fredda, formale, una casa di prestigio ma senza anima; l'anima e il calore lo regalano le sottili tessiture di sguardi e svelamenti, di bisogni non dichiarati. Preso com’è da sé stesso, David fa quasi fatica a ricordare il nome della donna: è un romanziere famoso, o per lo meno lo è stato, e all'improvviso si interessa alla vita di lei, non sapendone nulla. Di Lucy, l’altra protagonista, invece sorprende il linguaggio ironico, colto e beffardo. Dopo decenni di “buongiorno” e “buonasera”, di incombenze e comandi quotidiani, tra i due si instaura un dialogo serrato dal ritmo sorprendente che provoca risate, commozione e curiosità, quasi a voler recuperare il tempo perduto. David e Lucy parlano, domandano, rispondono, ma intorno alle parole si consuma altro. Quello che non si dicono diventa altrettanto interessante, perché di non detti ce ne sono tanti, facendo del testo una partitura preziosa dove spicca la capacità interpretativa di Anna Galiena ed Enzo Decaro, che danno vita a un rapporto in cui l'uno vive nel respiro dell'altro e la capacità di ascoltare diventa un punto di arrivo.Enzo Decaro e Anna Galiena, brillanti e vivacissimi, sono diretti con essenzialità, leggerezza ed estrema ironia. Nell'arco di un'ora i ruoli dei protagonisti si invertono più volte, le barriere si sgretolano. Quando il cerchio si chiude, ciascuno torna al proprio ruolo e al punto di partenza. Ma chissà che la realtà non possa andare oltre quel qualcosa di non detto.Il botteghino del Feronia (tel. 0733634369) sarà aperto dalle 17, biglietti da 8 a 23 euro. Per informazioni ci si può rivolgere alla Pro Loco (dalle 9 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19). Lo sponsor tecnico della serata inaugurale sarà la Deltaprint. Da quest’anno tutte le iniziative de “i Teatri di Sanseverino” si potranno seguire anche su Facebook grazie alla pagina “I Teatri di Sanseverino”.
La Città di San Severino Marche ricorderà un suo concittadino illustre, il vescovo Angelo Massarelli, noto per essere stato il segretario del Concilio di Trento, dedicandogli una mostra in occasione del 450esimo anniversario della morte.L’evento viene promosso e organizzato dall’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” e dal Circolo filatelico numismatico “C. Pizzi”, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale. L’esposizione, che si inaugura domani (giovedì 27 ottobre) nella sala degli Stemmi del Municipio, resterà aperta fino al 9 novembre con i seguenti orari: dalle 9 alle 13 il mattino e dalle 16 alle 19,30 il pomeriggio. Venerdì prossimo (28 ottobre), dalle ore 9 alle 12,30, nell’atrio dell’Istituto comprensivo è previsto anche uno speciale annullo filatelico.Nato a San Severino Marche nel 1510, monsignor Massarelli dopo gli studi in seminario si laureò in leggi canoniche e civili presso l'Università di Siena. Tornato a San Severino fu dapprima assegnato alla chiesa di S. Eligio e poi fu eletto priore della collegiata della cittadina. Grazie alla frequentazione di alcuni letterati conobbe il cardinale Marcello Cervini, futuro Papa Marcello II. Quando il papa Paolo III delegò il cardinale Cervini ad assumere la presidenza del Concilio di Trento, questi volle come segretario del Concilio proprio monsignor Massarelli.Dal successore di Marcello II, Papa Paolo IV, monsignor Massarelli fu designato vescovo di Telese il 15 dicembre 1557. Fu autore di un minuzioso diario dei lavori del Concilio dal titolo “Acta genuina ss. oecumenici Concilii tridentini”. Terminato il Concilio di Trento nel 1563, il vescovo Angelo Massarelli fu dapprima ministro della Segreteria di Stato e poi Segretario del Supremo Tribunale della Riformazione, poi chiamato Sacra Consulta. Morì il 17 luglio 1566 a Roma.
Saranno i team femminili ad inaugurare la nuova stagione di volley agonistico di prima divisione di Macerata: da sabato 29 ottobre animeranno le palestre di Comuni e frazioni della provincia.Alla griglia di partenza 12 società: Caldarola volley, Cgf Di Pranzetti Montelupone, Del Mastro Auto Cingoli, Esavolley, Pallavolo Sangiustese, Pg Lorese, Polisportiva Pollenza, Roana Cbf Helvia Recina, San Severino volley, Secursilent Tolentino, Ubi Bpa Treia, Valfiastra volley.Per lo start del campionato è Roberto Cambriani, Presidente della Fipav Macerata, a sottolineare quanto sia “importante e fondamentale per mettere in luce l’interesse per il volley dei piccoli centri, fortemente impegnati a far emergere il connubio tra valori dello sport e valenza territoriale”.Il presidente Cambriani, che ha mosso i primi passi nel volley come dirigente di società, ricorda quanto fosse impegnativo allora “creare una rete emancipata e moderna anche solo per il fatto di accompagnare nel tragitto casa palestra le ragazze, obbligate da allenamenti e gare a rientrare più tardi rispetto alle coetanee”. Una rete che, “man mano ha reso la provincia e tutti i collaboratori promotori e propulsori del movimento di aggregazione per eccellenza”.Oggi la prima divisione per il presidente Cambriani si può ben definire “un trampolino di lancio per realtà e società nuove, capaci di interessare le amministrazioni locali allo sport che rimane il più praticato e praticabile a livello femminile, affascinante per socializzazione e fair play”.In prospettiva futura Cambriani osserva che “si è investito molto nelle scuole, c’è un interesse sempre vivo verso i giovani e forse è arrivato il momento di ritornare ad investire nella formazione dirigenziale”. Tra i punti programmatici da sviluppare, il presidente pone l’accento sull’importanza della costruzione e gestione di un ambiente societario che permetta una crescita esponenziale delle atlete in primis e delle stesse piccole e grandi società.“È motivo d’orgoglio la nascita di nuovi centri che stanno collaborando in sintonia sul territorio - sottolinea Cambriani – Accorpano piccoli Comuni che da soli non riuscirebbero ad emergere, mentre in sinergia riescono a gestire e rafforzare l’attività”.Confermano questa strategia vincente proprio le due new entry del campionato: Valfiastra Volley e Pg Lorese.A chiusura di questa festa d’inaugurazione, il vulcanico e mai banale presidente Cambriani pone l’accento su un altro fattore anacronistico del volley: il vincolo che riguarda i singoli giocatori. “I ragazzi vengono considerati delle proprietà, anziché esser liberi di andare dove vogliono”, continua critico, “la concorrenza agonistica tra le varie società deve investire nel benessere psicofisico che spinga l’atleta a rimanere in determinati contesti. Ciò avvantaggia il mondo sportivo su due fronti: il primo è veder annientato il lato peggiore di questo movimento, ossia inutili rivalità; l’altro riguarda i rapporti tra praticanti, dirigenti societari e organizzazione” Il Valfiastra Volley, che opera nei comuni di Urbisaglia, Colmurano, Ripe San Ginesio e San Ginesio, sta mettendo in piedi un lavoro di staff eccellente. C’è entusiasmo nelle parole del presidente Giorgio Rilli che quest’anno conta un gruppo ancora più importante grazie al gemellaggio con l’Helvia Recina Macerata: “A partire dal percorso del settore scuola – racconta il massimo dirigente del Valfiastra - questo mutuo soccorso tra le due società prevede la condivisione di tecnici e giocatrici, in modo da assicurare il massimo per quanto riguarda l’evoluzione della pallavolo locale. Grazie all’accordo con il presidente Pietro Paolella si vuol tutelare l’attività perché duri nel tempo e resista a tutte le difficoltà, a partire da quelle di tipo finanziario fino a quelle indispensabili di partecipazione umana”.Alle 270 atlete dell’Helvia Recina vanno quindi a sommarsi le 90 ragazze del Valfiastra, capaci di rappresentare una bella realtà nel maceratese non solo per numero, ma per autentico spirito di gemellaggio. Rilli lancia un bel messaggio: “Occorre superare questo atteggiamento di campanilismo inutile, qui si tratta di assicurare a bambine che non ne hanno possibilità, un’organizzazione tale che permetta loro di scegliere la pallavolo come sport di crescita”. L’organico pronto al via rimarca perfettamente questo patto di fratellanza, integrato con quattro giovani elementi dell’Helvia Recina.Percorso inverso rispetto alla pari grado Valfiastra Volley quello della Pg Lorese che dallo scorso anno si è posta l’obiettivo di ripartire dalle fondamenta per far rinascere una società che ha occupato posizioni importanti sulla scena nazionale. Continuando la collaborazione con la società Luna Volley di Montappone le ragazze affronteranno sia il campionato under 18 che quello di prima divisione. “E’ stato confermato in toto il gruppo dello scorso anno” ci spiega la presidente Sonia Catalini, “tutte giovanissime (età media 17 anni) e molto affiatate grazie anche agli ottimi risultati ottenuti”. Rimane lo stesso desiderio di far bene in un contesto che alza l’asticella dal punto di vista tecnico, puntando in modo ambizioso all’obiettivo play off. Unico cambiamento la panchina con l’arrivo di Cataldi che nelle prime amichevoli ha già potuto constatare buoni presupposti su cui lavorare. Un’ulteriore soddisfazione per la presidentessa riguarda il settore giovanile che è il perno su cui la società intende poggiare per progettare il futuro. “Stiamo sviluppando i gruppi di mini volley, coinvolgendo man mano i ragazzi nei campionati di under 12 e under 14”. Lavori in corso, dunque, per le promesse di casa Lorese che hanno tutte le carte in regola per riaffermarsi sul panorama sportivo. Tra le squadre che puntano alla scena da protagonista c’è l’Ubi Bpa Treia, già presente nello scorso campionato, ma con un assetto decisamente rafforzato in tutti i settori. Dopo la retrocessione della serie C, la società ha deciso di fondere l’organico più esperto con le baby promesse del proprio vivaio e affrontare con un impatto a ‘km 0’ le sfide che si presenteranno. “Ottimo il livello della squadra per la categoria che andremo ad affrontare” ci spiega il direttore sportivo Vitaliano Raponi, “sono ben cinque le ragazze provenienti dalla serie C e rimangono i capisaldi della formazione che ritengo abbia tutti i requisiti per lottare per posizioni di vertice”. Due purtroppo gli intoppi che hanno minato in parte il cammino iniziale dell’Ubi Treia: recuperato da poche settimane coach Sergio Innocenzi, coinvolto in un brutto incidente stradale alla fine di agosto, si attende in palestra il ritorno della centrale Fratini costretta al riposo per lo stesso motivo. Questo non scoraggia la società treiese che, attraverso la voce di Raponi, ci conferma che l’obiettivo sarà quello di “tornare ai livelli di campionato regionale, investendo nelle giovani prospettive territoriali e, magari con l’aiuto di ulteriori sponsor, cercare di migliorarsi di anno in anno”.
Inaugurata sabato pomeriggio la mostra “Amare un'ombra, omaggio a Montale poeta e pittore”, che propone disegni inediti del poeta premio Nobel, insieme alla riproposizione degli Xenia 1, stampati in assoluto per la prima volta a San Severino Marche, dalla tipolitografia Bellabarba, il 20 ottobre del 1966, a tre anni dalla morte di Drusilla Tanzi, moglie di Montale, a cui la raccolta poetica è dedicata.L'intenso pomeriggio è partito dalla cerimonia inaugurale al teatro Feronia. “Oggi riparte la stagione dei teatri di San Severino - ha detto il Direttore artistico dei teatri Francesco Rapaccioni - è la festa dello spettacolo dal vivo, grazie all'amministrazione comunale è stato restituito a tempo di record alla città il cinema teatro Italia, partiamo anche con questo grande progetto, che getta un ponte tra San Severino e Stoccolma, grazie anche all'amicizia tra Montale ed il grande Giorgio Zampa”.Per una fortuita coincidenza la stampa dei poemi montaliani è avvenuta a San Severino. Montale si rivolse all'amico di San Severino Giorgio Zampa, chiedendogli la stampa del volumetto, in tempi brevi e a costi contenuti. Non lontano dalla casa del settempedano c'era la tipolitografia Bellabarba.Il professor Roberto Cresti, dell'università di Macerata, curatore della mostra ha spiegato la scelta del nome: “Le linee della mano sono il tempo della quotidianità, sono doni per regalare il momento che il disegno trasmette, la sua spontaneità, è una mostra che si legge da sola”.Il professor Pietro Gibellini, dell'università Ca Foscari di Venezia, ha raccontato la storia degli Xenia stampati a San Severino: “Questi poemi sono la registrazione di una sorta di diario delle emozioni, con vocazione diaristica. Gli Xenia sono un percorso che trasforma i ricordi della moglie di Montale, ormai morta, in una riflessione sul senso della vita. Xenia come un rosario di laiche preghiere per la morta, vicino alla devozione assoluta”.La mostra settempedana in primavera traslocherà a Stoccolma, presso la biblioteca, il cui saluto è stato portato dalla direttrice Elisabet Bergstrom: “Cinque anni fa siamo venuti qui a San Severino per trovare ispirazione, c'è un ponte tra San Severino e Stoccolma, grazie all'amicizia tra Giorgio Zampa ed Eugenio Montale, Giovanna Zampa ha lavorato benissimo con noi, oggi grazie a questa mostra possiamo realizzare il sogno di un gemellaggio con San Severino. A primavera faremo un'operazione culturale che avvicinerà la Svezia e l'Italia, con approfondimenti, seminari, letture di Montale, che ha Stoccolma prese il Nobel per la letteratura”.Retroscena inediti dell'amicizia tra l'allora giovane studente settempedano 24enne Giorgio Zampa ed il 49enne Montale, a Firenze, sono stati raccontati dal professor Giuseppe Benelli, dell'università di Genova, che ha letto dei passi dei diari di Zampa.“Questa mostra - ha sottolineato commossa Donatella Bellabarba - è l'ultimo dono di Giorgio Zampa e Folco Bellabarba a San Severino, questo territorio raccoglie un notevole patrimonio storico e culturale, abbiamo voluto questa mostra per raccontare un legame inedito, culturale, artistico ed umano, di Montale con le Marche”. La mostra resterà aperta nella biblioteca civica a San Severino, fino al prossimo 31 gennaio.
La Settempeda batte un colpo importante e torna alla vittoria. Lo fa dopo quattro turni di astinenza e sfruttando il fattore campo come era accaduto nella prima giornata.Successo senza discussioni, largo e meritato quello arrivato sul Morrovalle che ben poco ha potuto contro la squadra di Ruggeri che è sembrata assai in palla. Convinzione, ritmi alti, azioni veloci e ficcanti. Questi gli ingredienti utilizzati dalla Settempeda che ha mostrato progressi e una condizione atletica che sembra vicina al top. Bene tutti i biancorossi scesi in campo, ma meritano una menzione particolare Selita, grande prova la sua, Meschini, doppietta decisiva , e D’Ascanio, autore di una bella gara a cui è mancato il premio del gol. Da annotare anche la prima rete stagionale per Mulinari che ha sbloccato il punteggio dagli undici metri. Per la Settempeda positivo balzo avanti in classifica che fa bene al morale e dà il giusto entusiasmo in vista dell’imminente ciclo di partite impegnative(inizio sabato 29 in trasferta contro la capolista Esanatoglia).La cronaca – Una sola novità in casa Settempeda rispetto al turno precedente. Non c’è Fattori ed al suo posto gioca Montironi che torna dal primo minuto e si piazza a centrocampo, mentre Broglia avanza a fare la seconda punta. Morrovalle con il 4-3-3 e con l’undici tipo. Match da subito piacevole e veloce ed il merito è della Settempeda. La formazione di casa parte con decisione e manovra con scioltezza, creando pericoli. Al 6’ Giorgi premia il movimento senza palla di Broglia e lo serve. Il numero 10 calcia in corsa trovando l’ ottima risposta di Giacomelli. Dall’angolo seguente scaturisce l’episodio che rompe l’equilibrio. Palla a spiovere a centro area dove D’Ascanio finisce giù per l’abbraccio da dietro di Scoponi. L’arbitro opta per il fallo del capitano ospite, giallo per lui, e indica il dischetto. Tocca a Mulinari, nuovo rigorista della squadra, andare alla battuta. Rincorsa compassata e piatto destro imparabile per Giacomelli che neanche accenna al tuffo restando in piedi, immobile. 1-0. I biancorossi continuano a giocare bene. Al 12’ azione corale dei locali che porta Broglia alla conclusione da posizione favorevole. Destro alto. Al 16’ Giorgi si fa largo in area e prova il cross. Il pallone tocca il braccio destro dell’avversario(il rigore poteva starci), poi arriva un tiro da lontano di Rossi che Giacomelli respinge in tuffo. Al 17’ Meschini parte in velocità e poi tira. Giacomelli in tuffo accompagna in angolo. Corner che vede la palla spiovere in area dove due difensori pasticciano intervenendo insieme. Ne viene fuori un tiro verso la porta di Giacomelli che deve fare un grande intervento per evitare un clamoroso autogol. Poco dopo Giorgi vede sul palo lontano Broglia e lo serve di precisione. Il numero 10 si coordina bene e gira al volo in porta, ma è tutto inutile perché l’arbitro coglie un fuorigioco e annulla. Nel finale di tempo D’Ascanio parte palla al piede dalla propria area e giunto sulla trequarti allarga verso Broglia. Controllo a seguire per trovare un varco in mezzo all’area e quando parte il tiro un difensore ribatte. Prima dell’intervallo si vede il Morrovalle con Piampiani che calcia al volo appoggiando sull’esterno della rete. L’avvio della ripresa ricalca il primo tempo. Settempeda padrona del campo e pericolosa. Al 10’ D’Ascanio prende palla, si gira e affonda. Il centravanti giunge in area trovandosi la porta davanti. Tocco sotto con il sinistro sull’uscita del portiere. Giacomelli sfiora il pallone quel tanto che basta per rallentarne la corsa. La sfera rimbalza davanti alla linea e un difensore può così allontanare. L’azione va avanti e quindi viene conclusa da Broglia con un diagonale che esce di un soffio. Al 16’ Selita sradica il pallone ad un avversario sulla sinistra. Il centrocampista avanza fino ad arrivare davanti alla porta. Destro da pochi passi ribattuto in scivolata da Scoponi. Al 18’ Meschini crossa dal fondo. D’Ascanio anticipa tutti andando in “estirada”. Piatto destro che sorvola la traversa. Al 20’ si rivede il Morrovalle e per poco non c’è il pari. Angolo battuto a sorpresa. Cross che spiove davanti alla porta dove Garbuglia salta di testa. Traiettoria insidiosissima che tocca terra e poi si perde sul fondo lambendo il montante. Scampato il pericolo la Settempeda riparte e trova il vantaggio numerico. Al 24’, infatti, gli ospiti restano in dieci. Scoponi ferma D’Ascanio tirandolo per la maglia da dietro. Giallo sacrosanto e rosso inevitabile. Gara che cambia e pende ancor di più dalla parte biancorossa. Finale di match a senso unico con la Settempeda che dilaga andando a bersaglio tre volte. Al 31’ Broglia esegue una punizione quasi perfetta, il quasi è perché la palla si stampa sulla traversa. Dopo il rimbalzo in campo è Meschini che arriva per primo e scaraventa in porta. 2-0. Il recupero(6’) decreterà il 4-0 finale. Al 48’ spettacolare iniziativa personale di Meschini che parte da centrocampo palla al piede. Quattro avversari saltati e una volta in area tocco morbido sopra il portiere con palla che si infila sotto la traversa. 3-0. Al 51’, infine, Broglia trova il bersaglio trasformando con maestria l’ennesima punizione dal limite. Esecuzione perfetta con destro a scavalcare la barriera che scende a fil di palo alla destra del portiere. 4-0 e game over.IL TABELLINOSETTEMPEDA: Palazzetti, Gheroni, Latini, Selita, Montironi(32’st Bonifazi), Mulinari, Giorgi(22’st Gianfelici), Rossi(37’st Rocci), D’Ascanio, Broglia, Meschini. A disp. Sorichetti, Cruciani, Vignati, Magnapane. All. RuggeriMORROVALLE: Giacomelli, Abate, Di Giacomi, Frattali, Emiliani(35’st Rossi Nicola), Scoponi, Piampiani(14’st Sopranzi), Garbuglia(30’st Marcantoni), Corallini, Sabbatini, Peroni. A disp. Baldassarri, Frenquelli, Froccani, Del Medico. All. PalombiniARBITRO: Dattilo di MacerataMARCATORI: pt 7’ Mulinari su rigore, st 31’ Meschini, st 48’ Meschini, st 51’ BrogliaNOTE: spettatori 120 circa. Espulsi: 24’st Scoponi per doppia ammonizione. Ammoniti: Scoponi, Abate, Frattali. Angoli: 7-2. Recupero: st 6’
Domani sabato 22 ottobre sarà la prima Giornata nazionale dello Spettacolo dal Vivo, iniziativa voluta dal ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, con l’obiettivo di proporre al pubblico eventi per un’intera giornata dando l’opportunità di riscoprire, ai cittadini, il piacere del teatro.In questa occasione il Comune di San Severino Marche restituisce alla pubblica fruizione il teatro Italia danneggiato dal terremoto del 24 agosto scorso e risistemato a tempo di record. Il primo appuntamento che verrà ospitato all’Italia sarà, domenica 23 ottobre alle ore 17, l’appuntamento di apertura della rassegna “Altre Culture” che ospiterà l’incontro dal titolo: “Stati Uniti, selvaggio west”, con le immagini di Francesco Rapaccioni e il pomeriggio con gli americani residenti a San Severino Marche.I Teatri di Sanseverino aderiscono all’iniziativa della prima Giornata nazionale dello Spettacolo dal Vivo e propongono una intera giornata con spazi teatrali aperti. Si comincia al Feronia con la replica riservata alle scuole, alle ore 10, del music “Thank you for the music. Il musical con le canzoni degli Abba”, messo in scena dalla compagnia “Disordine. Oltre il Teatro” dell’associazione oratorio San Zahnome di Fermo progetto Scuole a Teatro che porta gli studenti degli istituti superiori della città ad assistere allo spettacolo di cui Diego Gini firma la regia. Si prosegue alle ore 16, sempre al teatro Feronia, con il convegno a cui partecipano Pietro Gibellini dell’Università di Venezia Ca’ Foscari che parlerà de “Gli Xenia di San Severino Marche”, Giuseppe Benelli dell’Università di Genova che parlerà di “Montale nei Diari di Zampa” e Roberto Cresti dell’Università di Macerata che concluderà con un intervento su “Eugenio Montale, le linee della mano” anticipando l’apertura della mostra, in programma per le ore 18 a palazzo Manuzzini dove ha sede la Pinacoteca civica “P. Tacchi Venturi”.Infine, di nuovo al teatro Feronia, alle ore 21 ultima replica del music “Thank you for the music. Il musical con le canzoni degli Abba”.
Un altro appuntamento doppio con i Teatri di Sanseverino che domani (venerdì 21 ottobre) inaugurano, alle ore 10 al Feronia, il progetto Scuole a Teatro che porta gli studenti degli istituti superiori della città ad assistere allo spettacolo “Thank you for the music. Il musical con le canzoni degli Abba”, messo in scena dalla compagnia “Disordine. Oltre il Teatro” dell’associazione oratorio San Zahnome di Fermo. Sulla scena ci saranno ben 35 giovani che canteranno e balleranno le canzoni più popolari degli anni Settanta, con scene e costumi colorati, con la regia esperta e con le coreografie accattivanti di Diego Gini. Il musical viene replicato anche sabato (22 ottobre), sempre alle ore 10 in turno scolastico, e alle ore 21 per tutti in occasione della Prima Giornata Nazionale del Teatro a cui aderiscono anche i Teatri di Sanseverino. Ingresso posto unico intero 15 euro, posto unico ridotto 10 euro (abbonati stagione di prosa e under 10). Prevendita presso la Pro Loco e il botteghino del Feronia. Nella serata di venerdì, alle ore 21, si replica al San Paolo con ingresso gratuito il film a sorpresa.Anche questo venerdì resta aperto il botteghino del Feronia dalle 16 alle 20 per i nuovi abbonamenti e la prevendita del musical degli Abba. Il tutto in preparazione di sabato 22, una grandissima giornata per i Teatri di Sanseverino in occasione della Prima Giornata Nazionale del Teatro.
Botti e petardi di qualsiasi tipo vietati, insieme ai fuochi pirotecnici, in piazza Del Popolo e nel centro storico ma anche davanti alle chiese e ai santuari e in tutti gli altri luoghi, coperti o scoperti, siano essi pubblici che privati, in cui si svolgono manifestazioni. Divieto esteso anche all’interno delle scuole e nei pressi delle stesse oltre che in tutte le vie, le piazze e le aree pubbliche, ove vi sia presenza di persone.A stabilirlo è un’ordinanza, con effetto immediato, firmata dal sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, in cui per i trasgressori sono previste sanzioni pecuniarie e, ove il fatto assuma rilievo penale, denuncia all’Autorità Giudiziaria.L’ordinanza consente la vendita degli artifici pirotecnici solo negli esercizi commerciali abilitati vietandone, tassativamente, il commercio in forma itinerante. I titolari delle attività autorizzate dovranno, comunque, rispettare i quantitativi massimi di detenzione, l’etichettatura e le norme poste a tutela dei minori. In caso di inosservanza il Comune, valutata la gravità delle infrazioni, potrà disporre, in aggiunta alle sanzioni e all’eventuale sequestro della merce irregolare, il divieto di prosecuzione della vendita per l’anno corrente.Nell’ordinanza, richiamando all’oggettiva pericolosità dei prodotti in questione e invitando ad adottare ogni possibile precauzione nel loro impiego, si raccomanda, infine, di non raccogliere eventuali fuochi inesplosi, di non affidare ai bambini botti e petardi, di far esplodere gli artifici in zone isolate e comunque a debita distanza dalle persone e dagli animali evitando le aree che risultano affollate per la presenza di feste, riunioni o per altri motivi.
Riaprono le iscrizioni per la scuola di musica del Corpo filarmonico “F. Adriani”.Dopo la partenza del corso di canto corale, affidato al Maestro Simone Montecchia, la banda Adriani si sta preparando per attivare i corsi individuali e di gruppo per tutti gli strumenti a fiato e a percussioni presenti nell’organico bandistico.Anche in questo anno scolastico 2016-2017 sarà possibile iscriversi al corso di orientamento musicale ad indirizzo bandistico e partecipare a lezioni di teoria, solfeggio, canto corale e musica d’insieme con la JUNIOR BAND.Non mancheranno anche i laboratori dedicati ai più piccoli con lezioni di flauto dolce, body percussion, propedeutica musicale e canto.Se sei interessato al mondo della musica, vorresti studiare uno strumento e far parte della banda musicale VIENI A TROVARCI ai nostri “Open Days”.Le iscrizioni sono aperte a tutti senza limiti di età, e si raccolgono VENERDI 28 e SABATO 29 OTTOBRE dalle ore 15:00 presso la sede in Via del Forno Vecchio, 29 (Piazza del Popolo – San Severino Marche).Per maggiori informazioni o per iscriversi online è possibile scrivere all’indirizzo di posta elettronica sanseverinobanda@gmail.com, oppure visitare il sito web www.bandaadriani.it.
Più di 20mila accessi in un solo anno, nel 2015, oltre 16mila dall'inizio del 2016 ad oggi. Sono questi i numeri delle emergenze ospedaliere registrati nei due presidi di San Severino Marche e Camerino. A questi vanno poi aggiunti quelli del Punto di primo intervento del presidio di Matelica."Numeri che parlano da soli sull'efficenza di un sistema che sa effettivamente fare squadra - chiarisce subito il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che dati alla mano sottolinea - Il Punto di primo intervento dell'ospedale "Bartolomeo Eustachio" di San Severino Marche ha registrato esattamente 11.097 accessi lo scorso anno, vale a dire più di trenta pazienti al giorno. A Camerino sono stati 9.800. Dall'inizio del 2016, solo San Severino ha registrato 8.305 richieste di pazienti di un territorio molto più vasto rispetto ai confini comunali che sono comunque molto grandi, Camerino 8.110. A noi si rivolgono anche cittadini di Treia, Montelupone e altri centri.Da segnalare che fra San Severino e Camerino sono più di 20mila complessivamente gli accessi annui contro i 25mila di Civitanova e la stessa cifra, più o meno, di Macerata. Ma in questi ultimi ospedali al Pronto Soccorso operano tre medici mentre a Camerino e San Severino ce ne sono due con due infermieri. Cioè ci sono un medico e un infermiere in un presidio e un medico e un infermiere nell'altro. Quindi anche se con meno accessi il carico di lavoro delle strutture che devono rispondere alle emergenze è chiaramente più elevato che non negli altri presidi dell'Area Vasta. Non credo - sottolinea il sindaco Piermattei - che sotto questo standard si possa lavorare in sicurezza. Ritengo che paragonare Camerino e San Severino a Macerata e Civitanova non abbia un gran senso. San Severino è praticamente il secondo Comune più vasto, per estensione territoriale, delle Marche. Abbiamo frazioni distanti dal capoluogo più di 25 chilometri con strade di collegamento che sono pessime. La stessa distanza da noi si copre in un'ora di tempo, se ci fosse la superstrada basterebbe un quarto d'ora. Sono tempi che per un infartuato, una persona colpita da ictus, vanno tenuti in conto. Le nostre sono realtà di montagna dove spesso una normale ambulanza non può neanche arrivare, servono mezzi fuoristrada. Nell'ex zona territoriale 10 di Camerino - San Severino c'è il territorio più vasto di tutte le ex zone territoriali dell'Asur Marche.Il nostro è un territorio montano con bassa densità di popolazione. Ma il sistema sanitario deve garantire equità di accesso a tutti anche a chi vive in una zona, come la nostra, che è molto svantaggiata. Senza citare poi quello che accade a Serravalle, a Ussita, Visso o in altre zone interne per lunghi periodi dell'anno quando sulle strade ci sono neve, ghiaccio e altro. E' ovvio che le difficoltà sono diverse rispetto a quelle che vivono le strutture presenti in città. Come sempre - sottolinea da ultimo il primo cittadino settempedano - non può essere una rondine a fare primavera. Il nostro punto di primo intervento è stato di recente ristrutturato seguendo tutti i requisiti della normativa vigente. Chi vi lavora ogni giorno e ogni notte, lo posso garantire, fa miracoli".
Doppio appuntamento per domani (giovedì 20 ottobre) con i Teatri di Sanseverino. Al pomeriggio, alle ore 17 e riservato agli insegnanti, presso la sala degli Stemmi del palazzo Municipale, per la rassegna “Incontri con l'autore”, Laura Properzi parlerà di “Blog... di classe. Nuove tecnologie per la didattica”.Laura Properzi, laureata in lettere e insegnante nella scuola primaria, vive e lavora a Porto San Giorgio. E’ autrice di un seguitissimo blog sulle tecnologie informatiche a servizio della didattica oltre che appassionata lettrice, premiata dal ministro dell’Istruzione come “Migliore maestra dell’anno” grazie a un progetto legato proprio all’informatica scolastica.In serata un appuntamento da non perdere: il San Paolo propone un “film a sorpresa” con ingresso gratuito per stimolare la curiosità e ringraziare le persone che sostengono l’attività del cinema e del teatro.Intanto prosegue la campagna abbonamenti: questo giovedì il botteghino del Feronia (0733 634369) resta aperto dalle 16 alle 20 per i nuovi abbonamenti (prezzi da 30 a 130 euro) che sono prenotabili anche telefonicamente dalle 9 alle 12 al numero 0733 641296 (in tal caso la prenotazione deve essere confermata con l’acquisto presso il botteghino entro le 20). La vendita dei nuovi abbonamenti prosegue poi venerdì e sabato sempre dalle 16 alle 20 presso il botteghino del Feronia.
Oggi (mercoledì 19 ottobre) prende ufficialmente il via la stagione 2016-17 dei Teatri di Sanseverino con un doppio appuntamento.Nel pomeriggio, alle ore 17 e con ingresso gratuito, presso la sala del Consiglio del palazzo Municipale l'associazione Sognalibro propone una lettura per estratti dell'Orlando Furioso in occasione dei cinquecento anni della prima edizione del romanzo che Ludovico Ariosto scrisse nella casa dello zio Brunoro a Ferrara, in via Giuoco del Pallone. L'edificio oggi è di proprietà di Vittorio Sgarbi, in quanto appartenuto alla mamma Rina. Alle 21 si inaugura, invece, la stagione lirica a palazzo Servanzi Confidati con “L'elisir d'amore”, melodramma giocoso con musica di Gaetano Donizetti su libretto di Felice Romani (prima rappresentazione a Milano, teatro della Cannobiana, nel 1832). Le avventure d'amore di Adina e Nemorino, aiutati dal "medico" Dulcamara alla presenza del militare Belcore, rivivranno nell'interpretazione del soprano Giorgia Paci, del tenore Renato Cordeiro, del baritono Ferruccio Finetti e del basso Alessandro Battiato, diretti e accompagnati al pianoforte dal maestro Riccardo Serenelli e con scene e costumi curati da Villa inCanto. L'iniziativa nasce dalla collaborazione dei Teatri di Sanseverino con Edulingua, scuola di italiano per stranieri, e con la Fondazione Salimbeni, nella convinzione che l'opera lirica sia elemento fondante la cultura italiana e uno dei principali "ambasciatori" del Bel Paese nel mondo.A San Severino, dal Settecento al Primo Novecento, nei palazzi nobiliari venivano allestite versioni "adattate" di opere liriche all'interno di piccoli teatri privati. Palazzo Servanzi conserva a tutt'oggi uno di questi e da qui è partita l'idea di una stagione lirica a palazzo. Ingresso intero 18 euro, convenzionato (abbonati alla stagione di prosa, under 25 e over 65 e studenti Edulingua) 15 euro, ridotto (ragazzi under 14) 5 euro. All'ingresso può essere sottoscritto un abbonamento a tre opere: intero euro 50 euro, convenzionato 40 euro. La stagione lirica prosegue con La traviata (venerdì 10 febbraio ore 21) e Tosca (mercoledì 12 aprile ore 21).
Brutto incidente questo pomeriggio intorno alle 16.45 lungo la provinciale 502 a Serralta di San Severino. Un uomo a bordo di un furgone, per cause in corso di accertamento ma probabilmente per via del fondo stradale viscido, ha perso il controllo del mezzo ed è finito fuori strada terminando la sua corsa in fondo a un dirupo.L'uomo, malgrado i traumi riportati, è riuscito ad uscire dal mezzo e a risalire il dirupo chiedendo aiuto. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i carabinieri e i vigili del fuoco. I sanitari, hanno medicato il ferito che presentava un brutto trauma cranico tanto che è stata allertata l'eliambulanza.