Un’esposizione di opere d’arte appena restaurate e un laboratorio aperto al pubblico, dove sarà possibile seguire le fasi dei lavori di recupero di tele e altri preziosi oggetti.
La città di San Severino Marche saluterà così i cinquant’anni dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, istituzione universitaria di alta formazione artistica con la quale, da anni, è stato stretto un intenso rapporto di collaborazione per la conservazione, il restauro e la valorizzazione del patrimonio artistico.
La giunta settempedana ha dato il via libera a una mostra che, nel periodo che andrà da luglio a settembre, permetterà di ammirare il ritorno all’antico splendore di ben sette piccoli grandi capolavori, tutti dipinti ad olio su tela, aventi come soggetto venerate figure religiose: Sanctes Sacconi, beato Masseus, il beato Iacopo Procacci, il beato Domenico, il beato Bentivoglio, San Vittorino e la beata Angela.
La mostra, che sarà ospitata in una sala espositiva al piano terra di palazzo Servanzi Confidati, sarà inserita all’interno del programma di iniziative per il mezzo secolo di vita della stessa Accademia al quale stanno da tempo lavorando la direttrice dell’istituzione, la professoressa Rossella Ghezzi, il neoeletto presidente, Gianni Dessì, insieme ai docenti.
In cinquant’anni l’Abamc è cresciuta per numero di iscritti, tanto che oggi è arrivata a superare i milleduecento studenti, ma anche per numero di corsi. Tra tutti particolarmente seguito risulta essere quello di restauro che è diventato quinquennale a ciclo unico abilitante alla professione che, dal 2011, ha visto fondare anche l’Istituto di restauro delle Marche con il quale la città di San Severino Marche ha avviato, appunto, un’intensa attività di collaborazione.
Da domani (mercoledì 12 aprile) e fino al termine dei lavori, sarà chiusa al transito veicolare e pedonale via Abbondanza dall’intersezione con via Collio all’intersezione con via della Pescheria.
Il provvedimento si è reso necessario per l’installazione di un cantiere di lavori per la ricostruzione post – terremoto di un edificio. Il divieto di transito per i pedoni interesserà, in particolare, via Abbondanza nel tratto tra vicolo delle Cicette e il civico numero 43.
Per esigenze di carico e scarico saranno consentiti ai residenti l’ingresso e l’uscita da via della Pescheria fino a vicolo delle Cicette. Il tratto di via Abbondanza tra via Pescheria e via Ercole Rosa rimarrà invece normalmente transitabile
Anziano trovato deceduto in casa propria dalla moglie: il 90enne si è sparato con una vecchia pistola questa mattina.
Il dramma si è consumato a San Severino intorno alle 9, quando la moglie dell'uomo ha sentito il colpo di pistola e, entrata nell'abitazione, ha trovato il marito senza vita.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri e gli operatori sanitari del 118, che non sono riusciti a fare nulla per salvare la vita al 90enne.
Stando alle prime ricostruzioni della compagnia di Tolentino, il gesto sarebbe stato causato da un peggioramento nelle condizioni di salute dell'uomo.
Una epigrafe, in un piccolo largo che apre alla vista sulla meravigliosa piazza Del Popolo, luogo simbolo della città di San Severino Marche; finalmente porta il nome di Giorgio Zampa, scrittore e critico letterario qui nato il 24 febbraio 1921 e morto il 13 settembre 2008, docente all’Università di Firenze e Urbino, collaboratore del Corriere della Sera, della Stampa, del Giorno, dell’Espresso, Panorama, Domus, di Atlante e del Giornale Nuovo di Indro Montanelli di cui fu inviato e tra i fondatori.
A scoprire la targa il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, il sindaco, Rosa Piermattei, la figlia del giornalista e germanista, Giovanna Zampa, l’ex primo cittadino settempedano Adriano Vissani. Presenti alla cerimonia anche il viceprefetto, Emanuele D’Amico, il soprintendente di Marche sud, Giovanni Issini, l’arcivescovo emerito di Ancona Osimo cardinale Edoardo Menichelli, il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, l’assessore alla Cultura e vicesindaco, Vanna Bianconi, quello al Patrimonio, Sara Clorinda Bianchi, il consigliere comunale Tiziana Gazzellini.
“Giorgio Zampa è stato un settempedano illustre, forse il primo del Novecento, e dedicargli questo largo, che è un largo del cuore, era cosa necessaria. È giusto che questa lapide lo faccia ricordare a quanti, passanti distratti, vedano nel nome di Zampa il riferimento all’anima viva di San Severino Marche e dell’arte italiana”. Così Sgarbi, poco prima lo scoprimento dell’epigrafe.
Il sottosegretario di Stato alla Cultura ha subito dopo annunciato: “Questo momento è una riparazione a cui io stesso ho cercato di collaborare ma, soprattutto, la riparazione per la quale ho chiamato anche il soprintendente e il prefetto è che da questo momento si possa segnare la rinascita del premio Salimbeni che è un dovere e su questo non credo che il ministero abbia difficoltà particolari. Ciò significherà indicare con il nome di San Severino Marche la gloria della ricerca di uno studioso oltre che far venire studenti e vedere le loro opere”.
Tra i tanti meriti, infatti, Giorgio Zampa, ha quello di aver dato vita, insieme a due dei maggiori storici dell’arte d’Italia, Federico Zeri e Pietro Zampetti, al Premio Lorenzo e Jacopo Salimbeni per la storia e la critica d’arte. Correvano gli inizi degli anni ‘80. Lo scopo, come disse lo stesso Zampa in un’intervista, era quello di “far rifiorire quei caratteri di fierezza e finezza, di autonomia, di energia e bellezza della San Severino Marche città d’arte, un tempo rigogliosi”, che però negli anni si erano attenuati.
“Adesso – ha spiegato ancora Sgarbi pubblicamente - occorre che portiamo avanti l’impresa di Zampa e la sua opera che significa opera per San Severino Marche, opera per l’arte e per quella che è una Capitale dell’arte. Per fare diventare quello che oggi San Severino Marche è, Zampa ha combattuto la sua vita per cui è il primo cittadino di questa città nel Novecento come la persona più consapevole della storia, della verità e della forza dell’arte per collegarci agli uomini e a Dio”.
La giornata, pensata in occasione del centenario dalla nascita di Zampa, ma rimandata causa Covid è stata una festa di paese e di città per un figlio davvero illustre. “Zampa è stato non solo un cittadino illustre, ma un illustre cittadino – è intervenuta, portando il saluto della comunità il sindaco, Rosa Piermattei - che ha deciso di donare molte delle sue opere alla città di San Severino Marche, che oggi ne rimpiange la grandezza ma, soprattutto, ne ricorda la grandissima personalità. Questa epigrafe ricorderà per sempre la sua figura e mi piace pensare che chi passerà di qui, senza sapere chi fosse Giorgio Zampa, da oggi ne avrà almeno coscienza”.
A ringraziare, a nome della famiglia Zampa, è stata Giovanna Jörgensen Zampa, figlia del giornalista e germanista, arrivata da Stoccolma insieme alle figlie per prendere parte alla cerimonia organizzata dal Comune: “Sono qui con i miei cari perché so bene quanto amore mio padre provasse per San Severino Marche. Questo amore era più grande di tutto. Nella sua stessa maniera anche io torno qui ogni volta che posso, ogni angolo di questa città è un ricordo di lui. Lo rivedo sempre con il libro in mano”. Giovanna Zampa, che ha una casa in città, guida la Nynäshamns bibliotek e dal papà ha ripreso la passione per i libri e l’arte.
La giornata dedicata a Zampa si è infinte conclusa, al teatro Feronia, con la presentazione del libro di Sgarbi “Canova e la bella amata”, un vero e proprio viaggio dove il critico d’arte più famoso d’Italia e sottosegretario alla Cultura ha mostrato la grandezza e l’unicità di Canova, lo scultore e pittore italiano autore di capolavori unici come l’abbraccio di Amore e Psiche, esposto in Francia al museo del Louvre di Parigi.
La speciale lectio si è aperta con un curioso siparietto che ha visto salire sul palco ben tre sindaci della città di San Severino Marche: l’attuale primo cittadino, Rosa Piermattei, chi vestì la fascia tricolore tra il 1978 e il 1990, Adriano Vissani, e lo stesso Sgarbi, che ha guidato l’Amministrazione settempedana tra la fine del 1992 e quella del 1993.
Numerosi nei giorni scorsi i controlli alla circolazione stradale da parte dei carabinieri della Compagnia di Tolentino. All’esito degli accertamenti i militari dell’Aliquota Radiomobile hanno denunciato un ventenne, residente in provincia, per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Alla guida di un motociclo, in località Abbadia di Fiastra, il giovane era rimasto coinvolto in un incidente stradale (con lievi lesioni per conducente e trasportato). Seguito accertamenti sanitari richiesti dai carabinieri presso l’ospedale di Macerata, è emerso che il ragazzo si era posto alla guida positivo ai cannabinoidi.
Analogamente, a seguito di un incidente stradale avvenuto in Sant’Angelo in Pontano, i militari hanno denunciato un trentasettenne proveniente da fuori provincia per rifiuto a sottoporsi all’accertamento mediante etilometro. Dopo l’incidente l’uomo era stato accompagnato presso il pronto soccorso per le cure delle lesioni riportate. Alla richiesta di eseguire gli accertamenti finalizzato a verificare se vi posse positività ad alcol e sostanze stupefacenti, l’uomo ha opposto rifiuto, allontanandosi anche subito dal pronto soccorso.
Un ventiduenne è stato denunciato dai carabinieri di San Severino Marche perché durante un controllo alla circolazione stradale, effettuato a Tolentino, è stato fermato alla guida della propria auto in palese stato di ebrezza. Seguito accertamento mediante etilometro il ragazzo è risultato positivo con un tasso di 1,78 gr/l. oltre alla denuncia penale per lui è scattato il ritiro del titolo di guida.
Ancora successi per i pattinatori della Rotellistica Settempeda che ai recenti Campionati regionali su strada sono saliti sul podio più volte con Nicola Panichelli, Samuele Cambriani, Alessandro Brunacci e Jacopo Crognaletti.
Crognaletti ha guadagnato il passaporto per i campionati italiani insieme ad Alessandra Cambriani grazie alle sue stupende prestazioni nella sua affollata categoria.
Inoltre hanno ben figurato, nelle categorie dei più giovani, anche Francesco Soverchia e Flavia Panichelli. Un grosso applauso, infine, al giovanissimo coach Francesco Crognaletti.
Domani (giovedì 6 aprile), dalle ore 8,30 alle 12,30, per lavori di rimozione dei tronchi dal letto del fiume Potenza, divieto di transito veicolare sul tratto di via Sant’Antonio tra via del Vallato e via Francesco Antolisei.
Il traffico proveniente da via Sant’Antonio, uno degli ingressi alla città, proseguirà in direzione sempre di via Antolisei.
Taglio del nastro, domenica scorsa, per il nuovo centro beauty e wellness Estetica Serena. Alla cerimonia d’inaugurazione ha partecipato, tra gli invitati, anche il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei.
Dopo anni di esperienza la titolare, Serena Zagaglia, ha deciso di proseguire il suo cammino professionale da imprenditrice del settore benessere.
“L’inaugurazione di una nuova attività è un segnale molto importante per la nostra città e per la nostra comunità perché significa che questo nostro territorio è vivo e su di esso ci sono persone che amano investire” - sottolinea il primo cittadino settempedano. Il nuovo centro estetico da oggi è aperto nel modernissimo negozio di viale della Resistenza.
Il Comune di San Severino Marche ha pubblicato il bando per la formazione di una graduatoria degli aspiranti all’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Il bando è rivolto a coloro i quali hanno bisogno di un alloggio di dimensioni idonee alle esigenze del proprio nucleo familiare ad un canone di locazione inferiore a quello di mercato.
Per nucleo familiare si intende quello composto dal richiedente, dal coniuge non legalmente separato, dai soggetti con i quali convive e da quelli considerati a suo carico ai fini Irpef, salva l’ipotesi in cui un componente - ad esclusione del coniuge non legalmente separato - intenda costituire nucleo familiare autonomo, dalle persone unite civilmente e dai conviventi di fatto.
La convivenza è attestata dalla certificazione anagrafica che dimostri la sussistenza di tale stato da almeno due anni antecedenti la data di scadenza del bando stesso. "La domanda va presentata in bollo da 16 euro - fa sapere l'ente - utilizzando esclusivamente l’apposito modulo in distribuzione gratuita presso l’ufficio Servizi alla Persona del Comune di San Severino Marche sito in piazza del Mercato o scaricabile dal sito istituzionale.
L’ufficio Servizio Servizi alla Persona è a disposizione per assistere gli interessati nella compilazione della domanda previa prenotazione telefonica di appuntamento. La domanda di partecipazione al bando va presentata in uno dei seguenti modi:
- tramite consegna diretta all'ufficio del Protocollo del Comune di San Severino Marche (che ne rilascerà ricevuta) negli orari di apertura al pubblico (dal lunedì al sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00); a mezzo del servizio postale tramite raccomandata A.R. entro e non oltre la scadenza del termine, tramite posta elettronica certificata all'indirizzo: protocollo.comune.sanseverinomarche@pec.it.
Il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, facendosi interprete del sentimento della comunità tutta, ha inviato un messaggio di felicitazioni a fra Sergio Lorenzini, settempedano, già ministro provinciale dei frati minori cappuccini delle Marche, rieletto dal 279esimo Capitolo provinciale delle Marche per il triennio 2023 – 2026.
“Fra Sergio è una luce di speranza per l’età, la vocazione e la tenacia, e un faro che illumina il cammino di tutti noi”, commenta il primo cittadino che aveva già gioito per la nomina a ministro provinciale di Lorenzini nel 2019.
Quarantaquattrenne, entrato in convento a 26 anni dopo aver intuito la chiamata in alcuni momenti di incontro con i frati tra il silenzio e la preghiera, fra Sergio è nato a San Severino Marche il 10 ottobre 1977, si è laureato in Filosofia all’Università degli Studi di Macerata e in teologia all’Istituto teologico di Assisi e ha maturato una preziosa esperienza nella pastorale giovanile che, grazie alla sua affabilità, ha avvicinato tantissimi ragazzi alla chiesa cattolica e alla vita francescana.
Vive nel convento di Fermo da dove sta svolgendo il suo mandato con un’attenzione particolare ai giovani e alla missionarietà della vita religiosa a partire dalla categoria teologica della bellezza.
Martedì 4 aprile, dopo la pausa imposta dal Covid-19, torna la tradizionale Via Crucis comunitaria nelle vie del rione Miliani, con la partecipazione di tutte le parrocchie della città e dintorni. La Via Crucis muoverà dal piazzale davanti la chiesa di Santa Maria della Pieve. Lungo il percorso presterà servizio la Polizia Locale.
In vista della Pasqua, la vicaria di San Severino Marche ha predisposto un programma di celebrazioni liturgiche che inizierà questa sera, sabato 1 aprile, a Serralta con la celebrazione penitenziaria delle ore 19. Domani, domenica 2 aprile, nel santuario della Madonna dei Lumi, celebrazione alle ore 11,15 presieduta dall’arcivescovo, monsignor Francesco Massara.
Nel corso della prossima settimana sono previste altre celebrazioni: lunedì 3 aprile, nella chiesa di San Domenico, celebrazione penitenziaria per tutta la città alle ore 20:30; martedì 4 aprile alle ore 21, Via Crucis dalla chiesa di Santa Maria della Pieve; mercoledì 5 aprile alle 17:30, messa crismale nella concattedrale di Matelica per le diocesi di Camerino, San Severino Marche, Fabriano e Matelica.
Il triduo pasquale il Giovedì Santo vedrà celebrare le seguenti funzioni: ore 10 Casa di riposo, ore 18,30 chiesa dei Cappuccini, ore 18,30 San Pacifico, ore 18 Serralta, ore 19 Taccoli, ore 19 San Domenico, ore 18:30 Madonna dei Lumi, ore 21 Cesolo, ore 18 San Lorenzo per la prima comunione, ore 18 Santa Maria della Pieve con lavanda dei piedi. Il Venerdì Santo venerazione della Santa Croce alle ore 18 a Taccoli, alle 19 ad Agello, alle 17 a Corsciano, alle 19 a Madonna dei Lumi, alle 21 ai Cappuccini con venerazione della croce lungo il viale.
La Veglia Pasquale sarà celebrata alle 19 a Taccoli, alle 19,30 a San Pacifico, alle 19 a Santa Caterina, alle 21 a Madonna dei Lumi. Pasqua verrà infine celebrata alle 9,30 e alle 11,15 a Madonna dei Lumi, alle 9, alle 11,30 e alle 18,30 a San Domenico, alle 8,30, 10 e 11,15 alla chiesa di Santa Maria della Pieve per tutti i ragazzi del catechismo, alle 11 a Taccoli, alle 11 a Cesolo, alle 12,30 a Isola, alle 10 a Rocchetta, alle 10 a San Lorenzo, alle 9 a Corsciano, alle 9 a Pitino, alle 11,30 dai Cappuccini, alle 10,15 ad Agello, alle 9, alle 11 e alle 18,30 a San Pacifico, alle 11,15 a Colleluce, alle 10 a Parolito, alle 9,30 a Sant’Elena, alle 9 a Serralta e alle 12,15 ai Granali.
Da lunedì 3 aprile e fino alla fine dei lavori per il rifacimento dell’asfalto, scattano le limitazioni alla circolazione stradale in via Paolo Borsellino, sulla strada comunale a servizio della frazione di Gagliannuovo.
Il responsabile dell’area vigilanza del Comune ha emesso un’ordinanza con la quale è istituito il divieto di transito dall’intersezione con via Giovanni Falcone alla chiesa della Santa Croce.
I lavori sono stati affidati dall’ufficio manutenzioni del Comune all’impresa Sgf di Ivano Scarponi di Treia. Durante l’intervento di preparazione del fondo stradale sarà istituito il senso unico alternato con chiusura totale al transito per l’asfaltatura finale.
Sei famiglie settempedane possono fare ritorno a casa, dopo le scosse di terremoto dell’ottobre 2016. Il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’ordinanza con la quale aveva dichiarato non utilizzabile il condominio che ospitava altrettanti appartamenti in via Rossini.
L’edificio, abbattuto dopo il sisma per i danni riportati, è stato ricostruito grazie a un finanziamento pubblico di 1,5 milioni di euro riconosciuto dall’ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Marche.
Il Comune di San Severino Marche ha deciso di ripristinare la normale illuminazione pubblica a fronte degli interventi di efficientamento energetico degli impianti effettuati negli ultimi mesi, che su un totale di 3600 lampioni hanno portato ad averne funzionanti ben 2153 con proiettori o lampade a led, ma anche in considerazione del fatto che ad oggi l’aumento del costo della materia energia si è notevolmente ridotto, riportando le spese complessive per la fornitura pubblica di energia a quelle storiche da sempre sostenute.
Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ha quindi firmato la revoca dell’ordinanza con la quale, ad aprile dello scorso anno, si era ricorsi a misure urgenti che avevano portato all’attivazione della modalità risparmio sui costi della pubblica illuminazione in tutto il territorio comunale.
“Al contenimento delle spese – spiega il sindaco, Rosa Piermattei - stanno concorrendo e continueranno a concorrere, a prescindere dal prezzo dell’energia, gli interventi sugli impianti che hanno permesso la sostituzione di ben 400 lampioni dall’aprile 2022 grazie al lavoro della nostra municipalizzata Assem Spa e della ditta Menowatt, società cui è stata affidata proprio la gestione e la manutenzione ordinaria per impianti distinti”.
I lampioni torneranno ad accendersi, dunque, non appena farà buio. Per effetto della nuova ordinanza dopo la mezzanotte la metà degli stessi si spegneranno, per contenere comunque i costi.
Oggi, venerdì 31 marzo, è l’ultimo giorno di servizio per il dottor Roberto Castellini, pediatra dell’Area vasta 3, già direttore del reparto di Pediatria e della Neonatologia di Macerata. L’ultimo cartellino lo ha voluto timbrare mercoledì all’ospedale di San Severino, dove era arrivato alla fine degli anni ’90 per restarvi fino al 2016, cioè fino al momento in cui non venne chiuso il reparto a seguito dello smantellamento della Ginecologia e dell’Ostetricia.
In questi anni, però, il dottor Castellini, oltre al servizio a Macerata, ha tenuto in piedi l’ambulatorio pediatrico proprio nella struttura settempedana, prestando la sua opera almeno una o due volte alla settimana.
Ora che è giunto il momento della sua pensione, arrivano per il dottor Castellini i ringraziamenti degli operatori e di tante mamme della zona montana che hanno trovato in lui un punto di riferimento importante e un professionista serio, preparato, impagabile per la sua costante disponibilità.
Tant’è che la presidente dell’associazione Help Sos Salute e famiglia di San Severino, Cristina Marcucci, che da sempre si batte per il mantenimento dei servizi sanitari nel presidio settempedano, in particolare a sostegno della genitorialità, auspica che “i vertici dell’Azienda sanitaria maceratese possano attivarsi affinché il dottor Roberto Castellini venga confermato nell’incarico, con un prolungamento contrattuale, ovvero che possa essere trovata una qualsiasi forma di collaborazione congeniale al mantenimento del servizio ambulatoriale pediatrico all’ospedale di San Severino attraverso la preziosa opera dello stesso Castellini”.
La nota dell’Associazione Help si conclude con un “grande grazie” rivolto al pediatra per il gran lavoro svolto in questi anni a supporto di tante mamme e dei loro bambini.
La Città di San Severino Marche intitolerà il largo tra via Garibaldi e via del Forno all’indimenticabile Giorgio Zampa, giornalista e germanista italiano di origini settempedane, nato il 24 febbraio 1921 e morto il 13 settembre 2008. La cerimonia ufficiale di scoprimento dell’epigrafe avrà luogo venerdì 7 aprile, alle ore 12, alla presenza delle autorità cittadine e del critico d’arte Vittorio Sgarbi.
Nel pomeriggio, alle ore 18 al teatro Feronia, lo stesso Sgarbi presenterà il libro: “Canova e la bella amata”, un vero e proprio viaggio che mostrerà la grandezza e l’unicità dello scultore e pittore italiano autore dell’abbraccio di Amore e Psiche e di altri capolavori unici.
Lo scoprimento della targa e l’intitolazione di uno spazio cittadino dedicato a Zampa, in programma per il centenario della nascita, vennero rinviati due anni fa a causa del Covid. Zampa, in tutta la sua vita, restò legatissimo a San Severino Marche, città che gli diede i natali e dove morì, seppure trascorse tantissimi anni fuori per lavoro.
All'insegnamento universitario, infatti, alternò l'attività di critico letterario, collaborando ad alcune tra le maggiori riviste del Novecento. Per quasi mezzo secolo insegnò lingua e cultura tedesca alla Scuola di scienze politiche “Cesare Alfieri” di Firenze.
Dal 1952 al 1963 scrisse sul Corriere della Sera, poi sulla terza pagina della Stampa. Fu tra i fondatori del quotidiano Il Giornale e curò la pubblicazione di molte opere di Montale, la più celebre delle quali “Xenia” fu stampata proprio a San Severino Marche.
E’ anche stato redattore, inviato e critico letterario di “Il Giorno” e ha affiancato Indro Montanelli nella fondazione de “Il Giornale Nuovo”, in cui ha svolto l’attività di critico letterario. Ha collaborato con molti periodici, tra cui Atlante, l'Espresso, Panorama, Domus. Ha diretto la sezione letteraria dell’”Enciclopedia “Le Muse”, edita da De Agostini ed ha curato la pubblicazione dell’opera di Dolores Prato “Giù la piazza non c’è nessuno”.
È stato conservatore dell’Archivio “Alessandro Bonsanti” presso il Gabinetto Viesseux di Firenze, membro della giuria del Premio Pirandello, del Premio Strega, del Campiello Ventennale, membro della giuria del Premio Salimbeni per la Storia e la Critica d’Arte, conferito dalla Fondazione Salimbeni per le Arti Figurative di cui è stato fondatore, insieme con Federico Zeri, e presidente. Giorgio Zampa ha tradotto, tra gli altri, Rilke, Kafka, Mann, Strindberg, Hofmansthal, Musil e Peter Weiss.
La città di San Severino Marche ha ospitato un vertice istituzionale intercomunale tra l'amministrazione locale, rappresentata dal sindaco Rosa Piermattei, dall’assessore ai Trasporti e alla Viabilità, Jacopo Orlandani, dall’assessore all’Ambiente e ai Lavori Pubblici, Sara Clorinda Bianchi, l’amministrazione comunale di Tolentino, rappresentata dal sindaco, Mauro Sclavi, la società Quadrilatero Marche Umbria SpA, rappresentata dal responsabile del progetto infrastrutturazione viaria, Andrea Simonini, dal responsabile unico del procedimento di Anas SpA, Igino Farotti, dai tecnici della stessa società, da quelli della Regione, della Provincia e del Comune oltre che dello studio di progettazione cui è stato affidato l’incarico dell’intervalliva San Severino Marche-Tolentino, collegamento viario atteso da tantissimi anni per unire la vallata del Potenza a quella del Chienti.
L’incontro è servito per fare un aggiornamento sulle attività progettuali e verificare il punto di attuazione delle procedure. In particolare si sono definite le tempistiche delle indagini archeologiche e delle indagini diagnostiche che sono propedeutiche alla presentazione della progettazione definitiva. Sono stati poi discussi alcuni dettagli relativi agli innesti tra le varie strade che si collegheranno con la viabilità locale.
Da parte delle due Amministrazioni di San Severino Marche e Tolentino si è raggiunta da tempo un’intesa sia sul tracciato che sulle opere complementari. La cabina di regia comune sta lavorando perché, nei tempi previsti, si giunga alla trasmissione della progettualità per l’approvazione da parte del consiglio superiore prima e del ministero dell’Ambiente poi.
"Alle parole preferiamo i fatti, siamo partiti da qui per dimostrare di avere molto chiaro non solo il futuro della nostra città ma anche dei suoi borghi e delle sue campagne di cui da anni e anni nessuno si occupava. Colleluce è solo il primo dei borghi che tornano a risplendere grazie agli interventi programmati da questa amministrazione comunale. Arriveranno poi i lavori a Pitino e quelli a Carpignano".
Con queste parole il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha salutato il taglio del nastro a conclusione delle opere di recupero del borgo di Colleluce realizzate con i fondi del bando Psr Marche 2014-2020, nell’ambito dei sostegni allo sviluppo locale del Gal Sibilla.
"Le opere – ha spiegato il sindaco - sono state cofinanziate dal Comune e hanno permesso di recuperare e valorizzare la piazzetta e lo spazio antistante la chiesa ma anche di individuare nuove aree e percorsi, come una nuova passeggiata lungo la cinta muraria, consentendo anche di esaltare le bellezze naturalistiche e storiche che ora, anche grazie a una nuova segnaletica, sono più facili da raggiungere".+
A ringraziare l’amministrazione, a nome degli abitanti della frazione, la presidente dell’associazione Del Colle, Serenella Eugeni, presente al taglio del nastro: "Onorati del fatto che il Comune abbia scelto Colleluce come primo borgo da recuperare del suo vastissimo territorio. Qui vivono persone meritevoli che lavorano e che non sono abituate a chiedere".
Alla festa hanno preso parte anche il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, gli assessori al Turismo, Michela Pezzanesi, alle Manutenzioni, Paolo Paoloni, i consiglieri di minoranza Tarcisio Antognozzi e Tiziana Gazzellini. Successivamente si è aggiunto l’asseoore ai Lavori Pubblici, Sara Clorinda Bianchi.
A benedire le opere fra Alberto D’Antonio, che per anni ha celebrato messa a Colleluce e che ha officiato la funzione religiosa della domenica insieme a fra Aurelio. I lavori hanno anche migliorato l'accessibilità pedonale e gli spazi per la sosta, con parcheggi per portatori di handicap.
“Grazie a queste opere - ha spiegato ancora il sindaco - è finalmente scomparso l’asfalto dalla piazzetta che è stato sostituito con una nuova pavimentazione. Tutti gli impianti, inoltre, sono stati canalizzati e interrati e si è provveduto poi rimozione di tante barriere con la creazione di un nuovo tracciato pedonale. Quest’ultimo funge da collegamento dei principali spazi anche, e soprattutto, per le persone con ridotta capacità motoria e sensoriale - ha concluso Piermattei -. La fornitura di una nuova segnaletica ha completato l’opera insieme all’installazione di nuovi corpi illuminanti per la pubblica illuminazione".
Un cane e tre gatti morti per sospetto avvelenamento hanno fatto scattare l’intervento dei carabinieri forestali nei parchi di San Severino Marche. I militari del nucleo cinofilo antiveleno del Parco di Chiusi della Verna, dipendente dal reparto carabinieri del Parco Foreste Casentinesi, insieme ai colleghi del comando stazione carabinieri forestali di San Severino Marche, con il cane labrador Titan condotto dal brigadiere Nicola Gonfiacani, hanno perlustrato le aree verdi pubbliche nel rione Uvaiolo e nel rione Glorioso alla ricerca di eventuali altri ‘bocconi’ avvelenati. In tutta la zona il Comune aveva subito informato i proprietari affiggendo cartelli di avviso.
Dopo un’approfondita azione di verifica e controllo fortunatamente si sono potuti escludere ulteriori pericoli e i due giardini, nel frattempo chiusi al pubblico, sono così tornati pienamente fruibili. I due parchi, peraltro, sono frequentati anche dai bambini che risiedono nei due popolosi rioni.
A far scattare l’allarme, e il pronto intervento dei carabinieri forestali di San Severino Marche guidati dal maresciallo Eleonora Zampini, erano stati, nei giorni scorsi, il sospetto avvelenamento da rodenticidi di un cane, nell’area verde di Uvaiolo, e di 3 gatti in quella del quartiere Glorioso, oltre che di un altro paio di segnalazioni ma alle quali non sono poi seguiti rinvenimenti di carcasse.
Il comando dei carabinieri forestali settempedani, subito attivatosi insieme al Comune, ha quindi chiesto l’intervento dell’unità cinofila antiveleno, un cane addestrato alla ricerca di veleno capace di mostrare al conduttore la presenza di esche sul territorio.
Le aree per ora si intendono bonificate anche se non si è ancora riusciti a risalire ai responsabili degli assurdi episodio. In entrambi i siti le indagini sono comunque in corso. I responsabili potrebbero essere perseguiti per una serie di reati: uccisione animali e maltrattamento animali oltre che getto di cose pericolose. Si tratti di reati che, va ricordato, sono puniti dal nostro codice penale.
Vale la pena ricordare, infine, che chiunque abbia messo, anche nel proprio giardino o orto, delle esche per topi o per lumache deve comunque assicurarsi che le stesse non possano essere ingerite da altri animali con l'ausilio di contenitori appositi. Coloro i quali non osserveranno questi attenzioni rischiano di essere considerati responsabili degli stessi reati.
Due abitazioni sono tornate agibili nella frazione di Colleluce, a San Severino Marche, dopo i lavori di ricostruzione che hanno fatto seguito alle scosse di terremoto dell’ottobre 2016. Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ricevuta la dichiarazione di fine lavori da parte di un tecnico incaricato dalla proprietà ha quindi revocato le ordinanze con le quali aveva dichiarato i due edifici non utilizzabili.
Per il recupero degli immobili l'ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Marche ha concesso un contributo complessivo di 125mila euro utilizzato per le opere di riparazione del danno con rafforzamento localizzato della struttura.