"Guanti monouso, mascherine e salviette, sono i ‘nuovi’ rifiuti che vanno gestiti con oculatezza e che invece purtroppo oggi a causa di qualche cittadino poco civile troviamo abbandonati sui marciapiedi delle strade e soprattutto nelle aree vicine ai supermercati". A segnalare il fatto è l'Amministrazione comunale di Recanati.
Il Comuneper arginare il problema ha intensificato i controlli nelle aree urbane ma ciò non basta è necessaria una maggiore sensibilità da parte dei cittadini e una collaborazione attiva da parte degli operatori commerciali della città.
“In questi giorni di emergenza sanitaria, in cui tutti siamo costretti, per prevenzione e sicurezza nostra e di chi ci sta vicino, ad utilizzare guanti e mascherine quando siamo in presenza di altre persone o nei luoghi chiusi, notiamo con rammarico un nuovo modo non corretto di disfarsi di questi dispositivi che dopo essere stati usati vengono abbandonati dove capita. Per colpa di pochi ci perde tutta la città. – ha dichiarato l’Assessore alla Viabilità Mirco Scorcelli - Nei prossimi giorni verranno intensificati i controlli su tutta l’area urbana ma è necessaria anche una collaborazione attiva da parte degli operatori commerciali dei supermercati, dei negozi e una maggiore attenzione da parte di tutta la nostra comunità.
Mi appello alla sensibilità dei nostri concittadini sarebbe utile che ognuno di noi facesse la propria parte e buttasse i rifiuti negli appositi di contenitori di raccolta, per evitare che gli operatori comunali possano essere distolti da lavori più utili e necessari”
Proprio a causa di una incivile immissione di rifiuti di vario genere, gli operai del Comune in questi giorni hanno dovuto disostruire una bocca di lupo in Via dei Piceni, accanto al Giardino delle Parole Interrotte. I rifiuti casalinghi di qualche persona che ha scambiato il bordo della strada per una discarica a cielo aperto avevano provocato un intasamento della bocca di lupo con una conseguente fuoriuscita di acqua che fortunatamente non ha provocato danni grazie all’immediato intervento degli operai del Comune.
La realizzazione del COVID Hospital, stimata in un tempo di circa due settimane, vede i volontari marchigiani del Raggruppamento Marche del CISOM – Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta in prima linea sotto il coordinamento del Capo Raggruppamento Stefano Carnevali e del Capo Gruppo Macerata Simone Simonacci.
I volontari del CISOM dei gruppi di Macerata, Fabriano, Ancona e Fermo-Ascoli contribuiscono h24 ai servizi di Segreteria, logistica, vigilanza e cucina mobile con il supporto dei volontari della Misericordia di Ancona e dei medici del dipartimento sanitario della Santa Casa.
La realizzazione di questo nucleo operativo permetterà in primis all’Ospedale di Civitanova Marche, e a seguire anche agli altri ospedali marchigiani, di non avere più pazienti Covid, tornando così alla normale attività. La struttura prevede 42 posti letto per la terapia intensiva e 42 posti di semi intensiva, con la possibilità - se necessario - di operare come terapia intensiva al 100%.
Non è la prima volta che il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta si impegna in attività di sostegno alla popolazione.
Simone Simonacci, Capogruppo del Gruppo Macerata, ricorda infatti gli altri impegni affrontati dai volontari del CISOM nel corso di questa emergenza: “In questo momento, il Gruppo Macerata è impegnato, oltre che nella realizzazione di questo Covid Center, anche in servizi di consegna farmaci a domicilio con il COC di Recanati. Inoltre, in collaborazione con la Caritas di Recanati, distribuiamo pacchi alimentari per chi è in difficoltà. Abbiamo prestato servizio anche per la distribuzione dei “Pranzi di Pasqua”. Siamo sempre al servizio della comunità e di chi soffre. Le amministrazioni della Provincia di Macerata e le Diocesi possono contare sulla nostra collaborazione.”
In tempi difficili come quelli che stiamo attraversando a causa dell'emergenza Coronavirus, Recanati può contare su un altro Medico di Famiglia. Ieri, infatti, a Piazzale Europa 11, negli ex locali del supermercato dove a breve aprirà il nuovo Medi Center, ha preso servizio la dottoressa Ilaria Pavoni, vicepresidente AIDO di Recanati. Il suo ambulatorio fungerà inoltre da punto informativo per accedere a spiegazioni valide e precise sulla donazione degli organi, un tema etico, morale e scientifico molto sentito. Il Medico di Famiglia, è “il sanitario che gode del più alto indice di gradimento in Italia - si legge nel sito AIDO - e rappresenta uno dei riferimenti più autorevoli per la comunità, occupando così una posizione cruciale nel determinare gli orientamenti culturali generali della pubblica opinione. La nuova legge sui trapianti (n.91 del 1999), affida al Medico di Famiglia un ruolo di primaria importanza nella promozione della cultura della donazione.”
Presente all’apertura la presidente AIDO Recanati Piera Marconi la quale vorrebbe coinvolgere i medici di famiglia recanatesi. Ora che il primo punto è stato avviato la sua speranza è che altri medici seguano l’esempio della dott.ssa Pavoni.
Ilaria Pavoni è la sorella di Andrea, un ragazzo molto conosciuto in città, morto a causa di un incidente con la moto nel 2016. Insieme si erano iscritti all’AIDO e di conseguenza, alla morte di Andrea, sono stati donati cornee a due giovani ragazzi, e tessuti. La mamma Norma Stramucci, poetessa e scrittrice, in memoria di suo figlio ha scritto il libro Soli 3 + (quell’altro) che contiene testi in prosa dello stesso Andrea e dei suoi fratelli Ilaria e Paolo. La famiglia è anche organizzatrice dell’iniziativa a scopo benefico “Nel nome di Andrea”.
Come diventare donatore: L’espressione di volontà può essere manifestata iscrivendosi all’AIDO e, grazie al progetto “una scelta in Comune”, presso l’Ufficio Anagrafe, al momento di ottenere o rinnovare la carta d’identità.
L'Associazione culturale Iustissima Civitas ha attivato nei giorni scorsi il crowdfunding per acquistare e donare al Punto di Primo Intervento dell'Ospedale "Santa Lucia" di Recanati una barella da trasporto modello P8000, necessaria per poter trasportare i pazienti nelle condizioni più critiche nella massima sicurezza.Non si tratta della prima iniziativa dell'Associazione: già nelle scorse settimane, infatti, aveva già donato 5 barelle dello stesso tipo al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Macerata. "Tra gli scopi della nostra associazione c'è quello della cura del prossimo: mai come in questo momento c'è assoluto bisogno che chi ha qualcosa in più si prodighi in favore di chi ha qualcosa in meno" ha ricordato Simone Simonacci, Presidente onorario di Iustissima Civitas."La nostra attività è servita a mettere in rete il mondo civico e imprenditoriale, così da aiutare in questo momento di particolare emergenza le strutture sanitarie, fronte di battaglia di questa emergenza" sostiene il Presidente Emanuela Pergolesi. "Per questa donazione - afferma Michele Gianfelici, Vicepresidente dell'associazione - abbiamo già raccolto una parte importante della cifra necessaria. Serve ancora qualche contributo, ma siamo certi che i recanatesi dimostreranno ancora una volta il loro spirito di generosità, permettendoci di formalizzare l'acquisto della barella per il Punto di Primo Intervento dell'Ospedale di Recanati".
Il concerto dei finalisti di Musicultura 2020, in programma al teatro Persiani di Recanati il prossimo 24 aprile, non potrà svolgersi nelle modalità previste, in ottemperanza alle restrizioni contenitive di Sars-CoV-2. Per l’appuntamento, che è ormai un classico della primavera recanatese, si aprono scenari alternativi.
“Con l’amministrazione comunale abbiamo concordato che dare ove possibile segnali di normalità trasmetta fiducia, dia forza all’immagine della Città, lavoro alle maestranze” ha detto il direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri “L’idea è di fare slittare di qualche settimana l’evento e di adattarlo alle disposizioni in materia di contenimento epidemico. Non sarà semplice, vorremmo produrre un vero e proprio happening crossmediale. Lo streaming, i social, Rai Radio saranno i mezzi per raggiungere con belle storie e belle canzoni, da Recanati, una platea nazionale ben più ampia di quella che il teatro consente di accogliere”.
Nel frattempo le sedici canzoni finaliste di Musicultura 2020 sono protagoniste sulle frequenze di Rai Radio 1, presentate e commentate giornalmente nell’ambito di Radio 1 Music Club da John Vignola e nei week end da Duccio Pasqua e Sandro Fioravanti in Radio 1 Musica. Il Vicedirettore di Rai Radio1 Ivano Liberati commenta così la rinnovata partnership tra Musicultura e l’emittente:
“Sono particolarmente contento che anche in un momento così complicato ci siano delle ˂prove tecniche di normalità˃ per dare un senso alle nostre vite sospese. Una di queste è sicuramente Musicultura, che nonostante tutto c’è e dà voce agli artisti emergenti. Noi trasmettiamo su Radio1 e sui nostri profili social i brani dei finalisti. Ci siamo e ci saremo, convinti che proprio in una fase così inedita Radio1 riesca a svolgere pienamente quel ruolo di servizio pubblico che resta il suo patrimonio genetico”. L’estate intanto si avvicina e il pensiero corre anche alle notti di Lunaria sotto le stelle in piazza Leopardi…
“L’anteprima nazionale del Concerto dei 16 finalisti al Teatro Persiani è per Recanti e per tutti gli amanti del Festival un appuntamento molto atteso,- ha detto il Sindaco di Recanati Antonio Bravi - cercheremo di organizzare l’evento, nel massimo rispetto di tutte le norme previste dal contenimento, con l’aiuto delle media radiofonici televisivi e digitali. Per quanto riguarda Lunaria, per sua natura organizzata come un salotto di ascolto in piazza, se la situazione nei prossimi mesi migliora come ci auguriamo, seguendo le regole del distanziamento del pubblico vigenti al momento possiamo ipotizzare di confermare la programmazione estiva.”
“Se è vero che la cultura e quindi la musica ci può curare nell'anima e nel corpo, come stiamo cercando di provare scientificamente con il progetto Cultura e Benessere, non poteva mancare a Recanati anche quest'anno l'anteprima nazionale di Musicultura. – ha detto l’Assessore alla cultura Rita Soccio - Nel rispetto di tutte le norme di sicurezza e nelle forme più innovative e digitali, la musica e le voci dei cantanti porteranno un messaggio positivo e di speranza in un settore duramente colpito come quello della cultura, che ricordiamo essere di vitale importanza sociale ed economica in un paese come il nostro che porta l'arte, la musica e la cultura nel proprio DNA.”
Aumentano i gesti di solidarità da parte delle aziende marchigiane sul fronte dei Dpi, ovverosia materiali di protezione, tanto preziosi in questo periodo.
L’azienda Lardini di Filottrano ha donato 2 mila mascherine ai numerosi operatori commerciali che contribuiscono a dare una parvenza di normalità alla difficile realtà quotidiana.
Si moltiplicano a Recanati le iniziative di solidarietà e di assistenza per tutti i cittadini che hanno bisogno sia di aiuti concreti che di supporti psicologici specializzati durante l’isolamento forzato a causa della pandemia in corso. “ In questa situazione di incertezza, di continuo cambiamento e di attesa del ristabilirsi della normalità, abbiamo anche implementato il servizio di assistenza psicologica specializzata telefonica per permettere ai cittadini di controllare lo stress da Coronavirus -ha dichiarato il Sindaco di Recanati Antonio Bravi -Saranno ben quatto le psicologhe a disposizione della comunità per parlare con tutti coloro ne sentissero l’esigenza, le ringrazio personalmente per il loro importante contributo volontario ”
Un servizio gestito dall’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Recanati, ce ne parla l’Assessora Paola Nicolini nonché psicologa, psicoterapeuta, e docente di psicologia all'Università di Macerata
“Siamo tutti sottoposti a uno stress di tipo psicologico, soprattutto perché ci siamo dovuti riadattare in pochissimi giorni, adottando comportamenti che sono per lo più contrari a quanto avevamo appreso in precedenza: fare movimento, stare con altre persone, coltivare i legami sociali. In questa situazione è normale provare stati d'animo altalenanti, come la rabbia, la tristezza, la paura, la noia. Può darsi che si sia iniziato a soffrire di insonnia, che si provi insofferenza verso il cibo o al contrario si sia alla sua ricerca in modo affannoso, che si abbiano frequenti scatti di rabbia o pensieri continui di inutilità e rassegnazione.
In tutti questi casi, un colloquio con persone qualificate può essere d'aiuto. Consigliamo di rivolgersi al servizio di consulenza anche per problemi legati ai bambini, agli anziani, nel caso si sia in situazione di lutto o di malattia.
Consigli utili per vivere meglio il periodo? Darsi una regolarità giornaliera, negli orari e creare nuove routine, soprattutto per i bambini. Rispettare i ritmi sonno-veglia e gli orari dei pasti. Darsi giornalmente momenti di interazione con amici e familiari, sebbene a distanza. Esporsi per qualche minuto alla luce del sole, anche solo affacciandosi alla finestra”
Questi i numeri telefonici messi a disposizione dal Comune dove poter chiamare negli orari prestabiliti per l’ assistenza psicologica specializzata e strettamente riservata :
- 3357546402 il lunedì dalle 17 alle 19, il mercoledì dalle 8 alle 10 e il venerdì dalle 19 alle 21;
- 3478614783 dal martedì al giovedì dalle 17 alle 19;
- 3394729435 il lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 11 alle 13
- 3470826795 martedì 19-21 e mercoledì 15-17
Sul fronte donazioni tante sono le nuove iniziative di solidarietà. A scendere in prima linea anche il negozio di enogastronomia WeMarche con la donazione di oltre 100 kg di pasta artigianale consegnate al mercato Ti porto l’orto, che in questo momento sta aiutando dodici famiglie recanatesi.
Per la raccolta e la distribuzione di generi alimentari, sono impegnate ogni giorno le Associazioni di volontariato Caritas – Parrocchia Cristo Redentore, Controvento APS e Croce Gialla, associazioni che stanno raccogliendo oltre ai generi alimentari anche smartphone, tablet e computer portatili, utili ai bambini per seguire lezioni on line.
La cultura come cura ai tempi del Coronavirus. Parte da Recanati, dove il genius loci raggiuge l’apice nell’orma poetica che Giacomo Leopardi ha impresso sul luogo, un’indagine finalizzata a mappare lo stato dell’arte sull’influenza che la cultura del territorio ha sul benessere delle persone.
La ricerca, in collaborazione con la Regione Marche, curata da Promo PA Fondazione, che da anni lavora sul tema, nasce da un’idea dell’Assessore alla Cultura del Comune di Recanati Rita Soccio “ L’emergenza che stiamo affrontando con il Covid-19 ci impone un cambio di prospettiva e lo studio di nuovi scenari per creare un’offerta culturale e turistica in grado di rispondere a nuove esigenze economiche e sociali di benessere per l'intera comunità di Recanati. I nostri luoghi ci parlano e grazie al linguaggio emozionale della poesia con Leopardi, della musica con Gigli e della pittura con il Lotto, diventano veri e propri sorgenti di cura. Ci auguriamo che il progetto su Recanati possa divenire un modello utile da replicare nei comuni italiani che credono nella cultura che cura”
L’alleanza tra cultura e salute in questi ultimi anni si è rafforzata grazie al diffondersi della consapevolezza di quanto sia stretto e sinergico questo rapporto, così come dimostrano dati clinici sempre più ampi e diversificati. In questo senso alle organizzazioni culturali è riconosciuto un ruolo sempre più attivo in affiancamento al sistema socio-sanitario, quali co-protagoniste del welfare e agenti di cambiamento sociale.
“Mai come nel momento attuale - afferma Francesca Velani, vice presidente di Promo PA Fondazione e direttore LuBeC - l’offerta culturale è fondamentale nel supportare coloro che devono affrontare isolamenti, carenza di socialità, difficoltà economiche e organizzative, e in generale tutte le conseguenze della crisi che stiamo vivendo. L’alleanza tra cultura e salute è necessaria e ormai imprescindibile e può rappresentare anche un’opportunità per innescare nuove modalità di collaborazione tra imprese ed istituzioni del sistema culturale e creativo, che avranno il compito di essere il motore di un nuovo pensiero di cui saranno protagoniste città e cittadini”.
Il progetto si compone di tre azioni: l’indagine, che intende fotografare lo stato dell’arte dei progetti tra cultura e benessere sul territorio regionale, alcuni incontri che si svolgeranno con la partecipazione di esperti nazionali internazionali e l’avvio di un tavolo di lavoro regionale che avrà sede nel Comune di Recanati.
La ricognizione on line prevede sia la somministrazione di un questionario alle organizzazioni culturali, socio-sanitarie ed educative del territorio regionale, sia la realizzazione di interviste semi-strutturate alle principali realtà già attive sul tema. Obiettivo primario dell’indagine è rilevare i progetti in essere a Recanati e nella regione Marche, le esigenze di sistema degli operatori impegnati in questo ambito, nonché la disponibilità degli stessi a collaborare allo sviluppo di programmi e servizi di welfare culturale sul territorio. Gli esiti dell’analisi qualitativa consentiranno di definire priorità e traiettorie di lavoro per le successive fasi del progetto.
Dopo i 19 casi di positività riscontrati (17 ospiti e 2 operatori, leggi qui) nel giorni scorsi, la situazione presso la struttura per anziani Ircer Assunta di Recanati è in continua evoluzione.
Si è entrati in una nuova fase della gestione dell'emergenza, vista la presenza di ospiti positivi al Covid 19 e di ospiti non Covid 19. Una fase critica e complessa, sotto tutti gli aspetti.
La Fondazione ritiene che, per la tutela della salute e sicurezza delle cure, l’ospite non autosufficiente, e ora positivo al Covid 19, vada trasferito in strutture sanitarie pubbliche o private convenzionate.
"Si ritiene che il trasferimento sia doveroso e il più sicuro per questa tipologia di ospite già fragile con pluri patologie e ora positivo al virus Covid 19 - sottolineano il presidente Giacomo Camilletti e la direttrice generale Mara Pierini -, e sia doveroso perché aumentata la sua fragilità e complessità. Questa nuova tipologia di ospite non corrisponde più alla tipologia di ospite entrato in Ircer e accompagnato dall’unità valutativa distrettuale iniziale".
Per questo motivo, il 9 aprile è stata inviata all’ASUR Area Vasta 3 una formale richiesta di trasferimento degli ospiti Covid 19 presso strutture sanitarie. Successivamente, la richiesta è stata inviata anche ad ASUR Marche, assieme a quella di poter attingere alla sua graduatoria di personale infermieristico, perché ne è in carenza.
Dovendo gestire nel frattempo la nuova fase di emergenza, l'Ircer ha rafforzato il proprio organico con l'assunzione di un medico che si aggiunge a quello già presente in organico. "A Lui, a nome della Direzione e del Consiglio di Amministrazione Ircer va tutto il nostro ringraziamento - dicono Camilletti e Pierini -, apprezzamento e senso di gratitudine perché, ha accettato la richiesta, senza indugio, e si è rimesso anche lui in prima linea nonostante fosse in pensione da alcuni anni, volendo al contempo apportare la sua specializzazione e lunga esperienza ospedaliera a supporto della gestione dell’emergenza sanitaria in Ircer".
Pasqua di solidarietà per le 85 famiglie recanatesi segnalate dai servizi sociali che hanno ricevuto in dono il pranzo pronto domenica mattina grazie alla rete di solidarietà instaurata tra il Comune di Recanati e gli esercizi commerciali.
"Recanati ha un cuore che batte solidale tra i suoi concittadini, un piccolo dono per rendere più piacevole un momento di festa e di condivisione. – ha detto il Sindaco Antonio Bravi - Un plauso in particolare alle famiglie che hanno ritirato i pacchi in maniera ordinata nel pieno rispetto delle regole che l’emergenza attuale impone.”
L'operazione, coordinata sul posto dal Sindaco Antonio Bravi e dagli assessori Mirco Scorcelli (protezione civile), Paola Nicolini (servizi sociali) e dal Presidente del Consiglio Comunale Tania Paoltroni, è stata resa possibile grazie a Marco Menghini, titolare del ristorante Tonino, che ha coinvolto gli operatori commerciali di Si con te di Villa Teresa e de Le Grazie, panifici Giorgini e Donnini&Manzotti, Pastificio D'Andrea, azienda agricola "i tre filari", il negozio di prodotti alimentari marchigiani We Marche e Bauli.
I pranzi, composti da lasagne, arista, pane, contorno, frutta, colomba, uovo pasquale e una bottiglia di vino, sono stati preparati da Marco Menghini con i cibi offerti dagli operatori commerciali e distribuiti direttamente a casa alle persone impossibilitate a muoversi e nei due punti consegna ubicati al il ristorante Tonino e in via Politi davanti la chiesa di Cristo Redentore.
Si susseguono in questi giorni le proposte di solidarietà sociale, che mostrano quanto la comunità dei recanatesi sia in gran parte attiva e attenta. È solo una prova in più, perché il volontariato nella nostra Città è stato sempre pronto, attento e vivace.
Tra le iniziative già realizzate, il pranzo solidale del giorno di Pasqua, ieri donato da esercenti locali e distribuito da alcuni volontari e volontarie, con il coordinamento della Protezione civili e dell’Ufficio Servizi sociali comunale.
Da due settimane l’Associazione Altra Eco, in collaborazione con la Caritas della Parrocchia di San Francesco, sostiene l'iniziativa della spesa solidale presso il mercato Ti Porto l’Orto, e ogni giovedì del mese continuerà dalle 16.30 alle 19.30, in Via Campo dei Fiori 1 (Parco Colloredo), assicurando che sono messe in atto tutte le misure di sicurezza ministeriali previste per evitare il contagio da Covid-19. I numeri a cui rivolgersi sono 397140148 oppure 3384013372, per chiedere un pacco di spesa solidale e concordare la consegna. Si può altresì andare al mercato e donare una spesa per chi attraversa un momento di difficoltà.
Hanno inoltre dato la propria disponibilità per la raccolta e la distribuzione di generi alimentari le Associazioni di volontariato Caritas – Parrocchia Cristo Redentore, Controvento APS e Croce Gialla.
I cittadini e le cittadine che volessero mettere a disposizione generi alimentari, possono consegnarli a queste associazioni che provvederanno a ridistribuirli, secondo i seguenti giorni e orari.
- Controvento APS sede in zona Ex-Eco: lunedì, mercoledì e giovedì, ore 15-17
- Croce Gialla: tutti i giorni, ore 10-13 e 17-19
- Parrocchia Cristo Redentore Villa Teresa: tutti i giorni, ore 9-12
Si possono altresì conferire smartphone, tablet e computer portatili in disuso, purché funzionanti, che verranno anch’essi ridistribuiti ad anziani soli e bambini che ne sono sprovvisti, per seguire le lezioni a distanza.
È stata una 77enne di Recanati la prima cittadina della provincia di Macerata a beneficiare della convenzione tra Poste Italiane e l'Arma dei Carabinieri che dà la possibilità agli over 75 che percepiscono la pensione in contanti di chiedere di ricevere gratuitamente il denaro a casa, delegando al ritiro i Carabinieri. La signora, che vive con il marito più anziano di lei e con difficoltà di deambulazione, si è rivolta al Comando Stazione di Recanati che ha subito provveduto a venirle incontro.
Il Colonnello Roberti, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Macerata, spiega che “l’accordo rientra tra le iniziative adottate dall’Arma per salvaguardare le fasce deboli della popolazione e ridurne i rischi da contagio. Le Stazioni Carabinieri sono così ancora una volta una espressione di protezione ravvicinata che, superando il pur indispensabile esercizio dei compiti di polizia, diventa “funzione sociale”.
Si tratta di un modo in più per garantire la tradizionale vicinanza dei Carabinieri alla popolazione, quel servizio di prossimità al cittadino che caratterizza da oltre due secoli la nostra Istituzione.
La convenzione si avvale della capillarità su tutto il territorio nazionale sia dei Comandi Stazione che degli Uffici Postali per fornire un servizio essenziale a favore degli anziani, che durerà per tutto il periodo dell’emergenza COVID-19”.
Continua la “social catena” a Recanati. Molte sono le azioni concrete di solidarietà che il Comune e i cittadini stanno organizzando in questi giorni per aiutare le famiglie più in difficolta a causa dell’emergenza coronavirus, tra le ultime “Il pranzo di Pasqua”.
Grazie alla rete di solidarietà instaurata tra il Comune di Recanati, gli Assessorati alla Protezione Civile e ai Servizi Sociali con gli esercizi commerciali della città, verranno distribuiti 350 pranzi di Pasqua alle famiglie che risentono maggiormente la crisi in atto.
In prima linea nell’ideazione e nella preparazione del delizioso regalo pasquale Marco Menghini del Ristorante Tonino in collaborazione con la rete di operatori commerciali che offrono i generi alimentari, formata dai supermercati della catena Si con Te di Villa Teresa di Michele Principi e de Le Grazie, di Jacopo Zannini, dei panifici Giorgini e Donnini Manzotti, della pasta fresca D'Andrea Giovanni, l’azienda agricola 3 Filari di Recanati e Negozio we Marche.
“Ancora una volta Recanati dimostra di avere una straordinaria rete di solidarietà che nei momenti importanti emerge in tutta la sua forza con un grande cuore . – ha detto il Sindaco Antonio Bravi - Siamo tutti uniti nella lotta contro questo nemico invisibile, ho una lunga lista di concittadini da ringraziare personalmente a partire dagli operatori sanitari in primissima linea, le forze dell’ordine, i dipendenti comunali, gli operatori commerciali, le aziende e utti coloro che restando a casa ci permettono di far fronte giorno per giorno alle emergenze, arginando il più possibile l’espandersi dell’epidemia.”
Sarà Marco Menghini ad aprire appositamente la cucina del Ristorante Tonino per preparare i 350 pranzi pasquali previsti con i cibi freschi offerti dagli operatori commerciali di Recanati per le circa 100 famiglie identificate da un elenco predisposto dai servizi sociali del Comune. Menù del pranzo pasquale: lasagne, arista, pane, contorno, frutta, colomba e uovo pasquale accompagnati da una bottiglia di vino.
La distribuzione dei pranzi pasquali, grazie all’ausilio di volontari, avverrà domenica tra dalle ore 10:30 alle 12, in due punti della città: davanti al Ristorante Tonino per le famiglie il cui cognome inizia con le lettere dalla A alla H e presso la Parrocchia Cristo Redentore per le famiglie il cui cognome inizia con le lettere dalla I alla Z.
Tra le altre iniziative di solidarietà, la donazione da parte della dall’azienda multinazionale Somacis di Castelfidardo di 400 mascherine al Comune di Recanati che provvederà a distribuirle all’Ospedale di Comunità, alla RSA e alla Casa di Riposo e la donazione di 100 mascherine e 100 tute AntiCovid al personale medico e alla Croce Gialla da parte dell’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti.
Nel frattempo il Comune di Recanati ha già provveduto alla distribuzione dei “buoni spesa multiuso” nei due giorni successivi all’arrivo dei 120 mila euro stanziati dal governo per le misure urgenti di solidarietà alimentare, consegnati direttamente a casa di tutti i cittadini che ne hanno fatto richiesta e alle famiglie già sotto la tutela dei servizi sociali.
Domani, venerdì Santo, non potendosi tenere la tradizionale processione che attraversa Recanati, Padre Roberto Zorzoloterrà una breve funzione religiosa sul sagrato della Chiesa di San Vito che potrà essere seguita da casa su Radio Erre.
Riscontrati 19 casi di positività al Covid-19 presso la struttura per anziani Ircer Assunta di Recanati.
Presso la stessa Fondazione nelle giornate di sabato e lunedì sono stati eseguiti gli esami del tampone sia al personale che opera nella struttura sia agli ospiti presenti. Nel primo pomeriggio dello scorso 7 aprile è giunta una telefonata da un medico di base che informava la Fondazione Ircer della positività di un suo paziente.
La Direzione della Fondazione già dalla mattinata dello stesso 7 aprile aveva richiesto l’esito dei tamponi al fine di poter attuare tempestivamente le ulteriori attività e misure di contenimento dell’infezione, così come prevedono i protocolli sanitari.
Soltanto nel tardo pomeriggio inoltrato, la Fondazione ha avuto l’esito dei tamponi per tutti gli operatori in Ircer e una parte degli ospiti. I risultati dei restanti tamponi sono stati ricevuti nella mattina dell’8 aprile. Ci sono 17 ospiti positivi Covid 19 nella struttura Ircer e 2 operatori, il cui esito del tampone ha dato positività al coronavirus.
“Appresa la completa mappatura sanitaria, la Fondazione ha prontamente messo in atto nuove misure di contenimento dell’infezione e di gestione dei casi risultati positivi Covid 19, nel rispetto dei protocolli sanitari previsti”, fa saper il presidente della Fondazione Ircer il dottor Giacomo Camilletti.
Assicuro che , nonostante le criticità, la fondazione sta gestendo con i massimi sforzi e continua a mettere in campo risorse al fine di gestire nel miglior modo possibile tale emergenza sanitaria.
Ci siamo già attivata per potenziare l’attuale forza lavoro in ambito sanitario ed abbiamo fatto pertanto richiesta all’Asur Marche di poter attingere nella lista del personale infermieristico.
L’Asur Marche, ha prontamente recepito la richiesta attivandosi anche attraverso l’interessamento del direttore del Distretto Sanitario di Civitanova Marche “.
“La Direzione della Fondazione per la ricerca di nuovo personale infermieristico – continua Camilletti - ha contattato anche gli Ordini Professionali e la Protezione Civile, a tal proposito si rende noto che nel sito istituzionale Ircer si potrà prendere visione del bando di manifestazione di interesse per l’assunzione di personale infermieristico.
Ad oggi nessun riscontro, in ogni caso si continua la ricerca per il potenziamento della parte infermieristica visto anche la presenza di questi casi Covid19 positivi.
L’Ircer coglie ancora una volta l’occasione per ringraziare tutti gli operatori che ogni giorno prestano con dedizione e professionalità la loro attività lavorativa nella struttura e ringrazia anche il Sindaco per la vicinanza dimostrata nonché per la sua fattiva collaborazione”.
Sappiamo che questa non sarà una Pasqua come quelle a cui siamo abituati, con i ritrovi tra famiglie e amici, con i pic nic sui prati o a bordo lago. Anche questa settimana, di norma scandita da tanti momenti di condivisione, con le ritualità consolidate, con le celebrazioni storicamente molto sentite e partecipate, sarà molto diversa, perché lo richiede la responsabilità comune, verso sé e verso gli altri e la salvaguardia della nostra salute.
Nondimeno intendiamo invitare bambine e bambini, con il supporto di genitori o familiari, a volere colorare la nostra città, partecipando a un’iniziativa comune con la realizzazione di “pacifici e pacifiche”, così come illustrato nella locandina che alleghiamo, ritagliando la sagoma di cartonato dopo averla scaricata dal seguente link: https://urly.it/34aqv
La parola Pace, sempre poco presente rispetto al suo opposto “Guerra”, soprattutto in questi giorni, è una parola spesso nascosta e invisibile. La Pace lavora in silenzio, giorno dopo giorno, passo dopo passo, si insedia poco per volta nelle piccole azioni quotidiane.
Per far sì che la riflessione sulla Pace cresca e si diffonda, in vista della prossima Pasqua, con semplicità e mitezza, proponiamo di giocare a costruire queste figure.
I pacifici e le pacifiche sono sagome di cartone da colorare come si vuole, a pennarello, tempera o acquerello, da corredare di capelli, vestiti, accessori, anche usando con materiali di riciclo. Si potranno sistemare sui propri balconi o nei giardini della propria casa o alle finestre, per ri-costruire una “carovana di Pacifici e Pacifiche”, appena possibile, con una bella iniziativa gioiosa e colorata quando la situazione lo permetterà, nella piazza centrale della nostra Città. Per aderire all’iniziativa, dopo aver realizzato e posizionato il pacifico o la pacifica - anche più di un - su un davanzale, un balcone, il giardino o l'ingresso di casa, scattare una foto e inviarla, con l'aiuto di un familiare, all'indirizzo paola.nicolini@comune.recanati.mc.it inserendo anche un pensiero. I pacifici e le pacifiche che saranno così ricevuti andranno a formare un gruppo, con la missione di salvaguardare il nostro benessere, e saranno pubblicati per la giornata di Pasqua.
“L’idea dei Pacifici è del giocattolaio ravennate Roberto Papetti” – commenta la Prof.ssa Paola Nicolini, Assessora alla Città delle bambine e dei bambini nel Comune di Recanati - che li ha pensati come stimolo all’educazione alla pace, come spunto per parlare con i più piccoli. Abbiamo ritenuto che il tempo di Pasqua sia il tempo giusto per questa condivisione in famiglia”.
La carovana dei pacifici ha visitato finora molti luoghi, come è possibile vedere al link https://www.lacarovanadeipacifici.it/alcune-tappe-del-viaggio/
C'è il primo guarito da coronavirus nel comune di Tolentino. A comunicarlo è il sindaco Giuseppe Pezzanesi nell'aggiornamento odierno, che segnala anche l'aumento dei casi positivi: ora sono 17, mentre scendono a 28 le persone in quarantena.
"Continuiamo a mantenere alta l’attenzione e restiamo a casa - dice Pezzanesi -. Rispettiamo tutte le semplici disposizioni che ci evitano il rischio di contagio".
Anche a Porto Recanati si registra la prima guarigione a fronte di una situazione generale che vede stabilità sostanziale nel numero di persone contagiate (22, di cui 6 ricoverati).
Stesso dicasi per la diffusione del coronavirus a Recanati dove i casi positivi sono 53 e 45 le persone in quarantena preventiva. "Richiede grande attenzione la situazione all'interno della Casa di Riposo - sottolinea, però, il sindaco Antonio Bravi -, dove dopo il caso di un'ospite ricoverata all'Ospedale di Civitanova e risultata positiva al Covid-19, non si conosce ancora ufficialmente il risultato dei tamponi eseguiti nei giorni scorsi a tutti gli operatori e a parte degli ospiti, ma in via informale si apprende che tra gli ospiti ci sarebbero alcuni altri casi di positività. I responsabili degli IRCER stanno facendo di tutto per affrontare in modo adeguato la situazione e a tale scopo stanno anche cercando nuovo personale sia infermieristico che medico per assicurare un supporto all'organico esistente".
A Civitanova Marche i numeri indicano complessivamente 73 casi positivi e 80 persone in isolamento domiciliare. "La situazione è abbastanza stabile, ma guai ad abbassare la guardia - commenta il sindaco Ciarapica -. La strada da fare è ancora lunga e servono ancora più impegno e responsabilità per non vanificare gli sforzi finora fatti. Continuiamo a rispettare le regole".
Da Recanati la cultura e l’intrattenimento, ai tempi del coronavirus, viaggiano sul web. Sono molte le iniziative organizzate dal Comune per valorizzare il patrimonio, per informare, per intrattenere e per approfondire temi d’interesse collettivo.
"In questi tempi di segregazione forzata non dobbiamo scoraggiarci ma anzi reagire e creare azioni positive che possano generare benessere per tutta la comunità. - ha dichiarato l’Assessora alla cultura Rita Soccio - Su questa scia che è nata l'idea del gruppo facebook #RecantiBellezzaInfinita che ancora una volta dimostra come la Cultura e la Bellezza siano nel DNA dei recanatesi. Anche il nostro polo bibliotecario A. Bonacci Brunamonti, con la mediateca e biblioteca si è convertito al digitale con offerte di letture e laboratori per tutte le età. Sono convinta che impegnandoci tutti insieme e facendo ognuno la propria parte, possiamo superare questo momento e dare un contributo importante per una crescita culturale e sociale di Recanati".
Una vasta offerta didattica e culturale recanatese che parte dalla nuova pagina Facebook #RecanatiBellezzaInfinita che mette in rete i migliori contributi di arte, letteratura, storia, design, proposti dalle tante associazioni culturali, enti, artisti e appassionati per far conoscere e riscoprire il grande patrimonio artistico culturale del territorio che già dalla sua apertura ha riscosso immediati consensi e migliaia di partecipazioni.
Dalla Mediateca parte un vero e proprio palinsesto con un’attenta programmazione di contenuti informativi e attività ludiche, creato sulla pagina Facebook “Mediateca Recanati” per grandi e picciniche ha preso il via questa settimana. La programmazione parte il lunedì con la rubrica dedicata ai più piccoli "#Stiamoacasa per creare!" dove vengono pubblicati dei tutorial che spiegano come realizzare dei lavoretti semplici e pedagogici da fare a casa con i bambini, in collaborazione con le maestre delle scuole dell'infanzia e delle primarie di Recanati.
Si prosegue il mercoledì con “Mi leggi una storia?" la pubblicazione di video con letture di storie e di racconti per bambini, in collaborazione con le librerie di Recanati.
Il venerdì si parla di arte con "Pillole d'Arte" con video relativi ad artisti, siti archeologici e archivi storici del patrimonio culturale. Nella migliore tradizione della Mediateca lo spazio di sabato è dedicato alle presentazioni dei libri con la rubrica "Ti presento il mio libro" dove tutti gli autori che hanno scritto un libro possono inviare un breve video di presentazione.
Nel frattempo un grande successo sta riscuotendo l’attività della Biblioteca di Recanati che grazie all'accesso gratuito online mette a disposizione del pubblico un grande patrimonio di ebook, quotidiani, audiolibri e periodici con una semplice iscrizione.
Nella pagina Facebook “Recanati Città dell'Infinito” si possono fare visite virtuali ai capolavori d’arte presenti nel Museo di Villa Colloredo Mels e partecipare ai giochi organizzati con i famosi dipinti come “CATturami” il laboratorio artistico ispirato al gatto del capolavoro dell'Annunciazione di Lorenzo Lotto.
Astea Energia mette in guardia sulle truffe telefoniche.
In questi giorni sono diverse le segnalazioni che sono arrivate ad Astea Energia, azienda che distribuisce servizi in vari comuni marchigiani, da parte di clienti che sono stati contattati da un call center che si definisce incaricato da Astea Energia e da molteplici operatori che dicono di far parte dell’azienda. Al telefono una voce che sostiene di essere un dipendente della società informa che, visto l’epidemia in corso, Astea Energia avrebbe deciso di modificare i contratti dell'energia elettrica e del gas. Segue la richiesta di confermare i propri dati tramite il codice fiscale.
“Dobbiamo segnalare a tutela dei nostri clienti – spiegano i vertici di Astea - che si tratta di un comportamento assolutamente scorretto e lesivo degli interessi dei clienti che si possono così ritrovare titolari di un contratto con altro fornitore senza conoscerne i costi e le caratteristiche del contratto.
Astea Energia consiglia sempre in questi casi di non dare alcun dato sensibile, chiedendo il nominativo del consulente che chiama ed il suo numero agente al fine di verificare con il servizio clienti di Astea Energia. Potete telefonare al call center Astea Energia al numero 800 99 26 27 e verificare se effettivamente sia stato contattato dal proprio personale”.
“In questo momento critico per tutto il nostro Paese e anche per la nostra cittadina recanatese, occorre fare una riflessione. Le nostre paure e le nostre menti sono giustamente focalizzate sugli effetti del Coronavirus e nel poter attuare le giuste procedure per trattare tale pandemia dilagante; ciononostante non può e non deve essere dimenticato il fatto che i singoli cittadini non soffrono e non muoiono solo di Coronavirus”. Lo scrive, in una nota, Marco Buccetti, portavoce del comitato per la difesa del punto di primo intervento dell’ospedale di Santa Lucia di Recanati, il quale chiede strategie chiare per strutturare percorsi clinico-terapeutici differenziati per pazienti Covid e no Covid.
“Di questa tragica situazione – prosegue Buccetti - se ne stanno rendendo conto tutti quei cittadini che, pur avendo bisogno, si vedono negare visite o indagini mediche, si vedono procrastinare le prenotazioni già fatte da mesi od operazioni chirurgiche già in programmazione; peraltro si osserva anche nella titubanza che hanno molti pazienti che, pur necessitando di indagini o trattamenti per patologie croniche gravi, cercano di rinviarle nel timore di essere contagiati all’interno della struttura residuale del nostro vecchio Ospedale (ormai quasi vuoto con solo la presenza di alcuni pazienti positivi al virus). Ne sono anche testimonianza tutti i medici di famiglia che hanno difficoltà a far effettuare indagini o trattamenti specialistici a soggetti “non infetti”; come ne sono ulteriormente testimoni anche gli operatori del Punto di Primo Intervento e dell’Emergenza che stanno in difficoltà nell’operare in un ambito territoriale caotico e senza chiari punti di riferimento.
Pertanto, il nostro Comitato sollecita gli organi competenti ad individuare strategie chiare e utili per strutturare percorsi clinico-terapeutici differenziati (Covid e non-Covid) agevolmente accessibili per la nostra cittadinanza”.
“In particolare – spiega Buccetti - suggeriamo la scelta di individuare nella nostra struttura del Ex Ospedale di Recanati un concreto punto sanitario “Non-Covid” per poter avere in tal modo un utile presidio di riferimento per tutti i pazienti che lo necessitano; in tal modo la nostra Struttura del “Santa Lucia” potrebbe essere, assieme all’Ospedale di San Severino Marche, un adeguato strumento clinico-terapeutico Non-Covid nel percorso differenziato di risposta alle necessità della popolazione; in tal modo sarebbe data giusta copertura alla zona costiera (Recanati) e alla zona interna (San Severino) della nostra Area Vasta n.3.
Il comitato chiede, inoltre, che venga potenziato il Punto di primo Intervento con medici dedicati, considerata anche la estrema carenza di personale medico interno all’ospedale Santa Lucia, e con adeguate attrezzature diagnostiche.
Infine, considerata la grave situazione creatasi alla RSA e che sta coinvolgendo anche la Casa di Riposo, sollecita la predisposizione, con particolare urgenza, di uno specifico servizio medico con regolare incarico a personale dedicato (attrezzato con strumentazioni e presìdi idonei alla prevenzione e primo trattamento Covid-19) che operi nell’arco delle 24 ore per assistere al meglio i pazienti presenti, supportando il medico già presente nella struttura IRCER e garantendo una continuità terapeutica nella RSA”.
“Il sindaco di Recanati si faccia reale portavoce di tutti i recanatesi chiedendo formalmente alla Regione di riaprire l’ospedale cittadino riattivandone tutti i reparti. Si prenda finalmente atto che, sia in condizioni estreme come la terribile pandemia che stiamo vivendo, sia nel futuro socialmente incerto che ad esse consegue, il ruolo degli ospedali territoriali è fondamentale”.
A formulare l’invito ad agire per il ripristino dell’Ospedale Santa Lucia, a lungo presidio di qualità della sanità marchigiana e maceratese, Simone Merlini, responsabile provinciale della Lega e il coordinatore cittadino della città leopardiana Benito Mariani.
“Disporre di un pronto soccorso e di reparti in grado di fornire, in sicurezza, la prima, fondamentale assistenza, sarebbe stato decisivo per fronteggiare il contagio che in città ha colpito pesantemente anche la RSA – aggiungono Merlini e Mariani – È sempre più evidente dagli interventi degli epidemiologi anche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che la convivenza con Covid-19 e le sue tragiche conseguenze non sarà breve. È una circostanza che deve indurre la politica a riflettere sulla necessità di rivedere le proprie priorità programmatiche in campo sanitario. I consiglieri regionali della Lega hanno giù richiesto di riaprire e potenziare presidi come quello di Recanati che per logistica, caratteristiche e storia clinica potrebbe essere di importante supporto a tutta la filiera medica”.
Merlini e Mariani si augurano che il sindaco risponda all’appello attivandosi, come hanno fatto i consiglieri regionali della Lega, perché possano essere date garanzie ai cittadini la cui salute appare sempre più subordinata alla risposta al Covid-19 dell’attuale assetto sanitario della provincia e della regione.
“La Regione che ha chiuso ospedali che oggi sarebbero stati provvidenziali come il Santa Lucia di Recanati, sta facendo poco o nulla per garantire la continuità e la sicurezza delle cure fondamentali, in particolare quelle oncologiche. Anziché ad una nuova programmazione si affida al senso di responsabilità di medici e personale che agiscono anche a rischio della propria vita per la mancanza di adeguati presidi di protezione. Servono percorsi puliti per la cura delle patologie più comuni che, non solo non stanno regredendo per magia, ma rischiano di attivare un ulteriore allarme sanitario. Le istanze dei recanatesi e di quanti chiedono di non abbassare la guardia sulla gestione ordinaria delle patologie devono essere al più presto accolte”.
Primo caso di Covid-19 all’Ircer di Recanati. L’esito del tampone è stato comunicato al personale della struttura nella mattina del 2 aprile scorso, la direzione ha tempestivamente richiesto il trasferimento del caso Covid 19 presso un’altra struttura sanitaria, trasferimento avvenuto nella tarda mattinata dello scorso 2 aprile.
“In data odierna gli ospiti della struttura socio sanitaria Ircer sono 65 ed al momento non si ha la presenza di altri casi Covid 19 accertati, in ogni caso la situazione è continuamente monitorata dallo staff interno della struttura che è in stretto contatto con i Medici di Medicina Generale e con la centrale operativa del 118” – fanno sapere della Direzione - .
Dietro richiesta dell’ Ircer, sono stati programmati dall’AsurAv3 i tamponi faringei per tutti gli operatori presenti nella struttura socio-sanitaria e per i 10 ospiti. I tamponi per i restanti ospiti saranno effettuati nella mattinata di lunedì del 6 aprile prossimo, pertanto a tutti gli operatori e a tutti gli ospiti in Ircer sarà eseguito il tampone. Tutto ciò risulta particolarmente importante per effettuare una prima mappatura della situazione sanitaria dentro la struttura.
L’Ircer ricorda che per le informazioni assistenziali i familiari dei suoi ospiti si potranno rivolgere al personale sanitario, invece per avere contatti diretti con i loro cari, la struttura ha messo a disposizione fin dal 5 marzo alcuni canali alternativi di comunicazione. A supporto della comunicazione è presente per quattro ore al giorno un operatore appositamente dedicato che funge da facilitatore ospite/ familiare per i collegamenti attivi quali videochiamate, skype o voce. Invece in caso di informazioni strettamente cliniche i familiari si dovranno rivolgere al medico curante.