Il Tolentino sbanca la tana dell'Urbino. Nella sfida valevole per la decima giornata del campionato di Eccellenza Marche, i cremisi compiono l'impresa vincendo sul campo della capolista, che per la prima volta in stagione viene sconfitta. A decidere nel 2-0 finale sono le reti firmate da Di Lallo e Borrelli. Tre punti pesantissimi per il Tolentino, con la sfida odierna che potrebbe segnare un crocevia fondamentale per il campionato, in positivo.
LA CRONACA - Possanzini deve fare i conti con una rosa risicata, dopo gli addii anticipati di Greco, Petrucci e Storani. Nel tridente d'attacco spicca la presenza degli under Moscati e Sejfullai con il fantasista Borrelli. Lanciato dal primo minuto anche l'esterno, classe 2003, Salvucci. Urbino che si schiera con il consueto 4-3-3 con in cabina di regia capitan Dallabona.
Al 5' Urbino pericoloso con una stilettata di Dallabona dal limite dell'area, deviata sopra la traversa da Orsini. All'8' è sempre il capitano urbinate a cogliere l'esterno della rete con una conclusione radente. Molto aggressiva la formazione di casa, che pratica un asfissiante pressing alto che annebbia la costruzione di gioco cremisi.
Un'aggressione che, a tratti, diventa anche eccessiva e costa le ammonizioni a Sartori e Magnani. Al 32' primo squillo del Tolentino con una gran botta di Moscati che si gira bene dal limite dell'area e impegna Petrucci alla parata.
Al 40' ospiti in vantaggio su un calcio da fermo conquistato da Sejfullai dopo ottima iniziativa. Borrelli mette al centro un pallone coi fiocchi su punizione che trova l'incornata vincente del difensore centrale Di Lallo. È su questo risultato che si va al riposo.
SECONDO TEMPO - Al rientro dagli spogliatoi ci prova subito l'Urbino con la girata volante di Montesi che sorvola la traversa (48'). Dopo dieci minuti di forcing costante dei padroni di casa, Possanzini guarda alla panchina inserendo Marchesan e Santirocco per Di Lallo e Moscati. Al 60' ancora Urbino pericoloso con il colpo di testa di Boccioletti che non inquadra lo specchio della porta.
Al 68' fuori anche Sejfullai nel Tolentino e dentro Mazzieri. Sempre dai piedi di Borrelli partono le azioni più pericolose degli ospiti: al 69' il numero dieci si mette in proprio e tenta il tiro, ma a Petrucci basta guardare la sfera terminare a lato.
L'Urbino con il passare dei minuti perde lucidità. I cremisi si difendono con ordine, su tutte spiccano le prestazioni di Mercurio e Tomassetti. All'84' spettacolare ripartenza del Tolentino con Salvucci che assiste Santirocco, atterrato in piena area di rigore. L'arbitro concede il penalty. Dagli undici metri si presenta Borrelli che non sbaglia: è 2-0 per gli ospiti.
La seconda rete fa perdere ancor di più fiducia alla capolista che non riesce nemmeno ad accorciare le distanze nei cinque minuti di recupero concessi. Il triplice fischio arriva come una liberazione per il Tolentino: arriva la prima vittoria in campionato della gestione Possanzini.
Anche quest’anno nonostante le difficoltà climatiche che hanno inciso profondamente nel settore olivicolo - in tutto il bacino del Mediterraneo si stima un calo di produzione del 60% - gli organizzatori sono riusciti a portare a termine la consueta "Festa dell’olio nuovo" con il concorso riservato ai piccoli produttori locali con produzioni di eccellenza.
La prima delle due serate si è svolta presso l’agriturismo "Collina dei Ciliegi", caratteristica location nelle campagne di San Severino che si è ben prestata alla serata gastronomica e all’esposizione delle classifiche della novantina di partecipanti.
I produttori migliori sono risultati Barbante Barbara di Montegranaro con un monovarietale di raggia che ha meritato il punteggio di 9,43 seguita da Nunzio Fattobene di San Severino con l’altro mono di orbetana con punti 9,40 e in terza posizione l’agricola S.Pacifico con un altro mono di raggiola che ha meritato il punteggio di 9,23.
Purtroppo molti i concorrenti con olii difettati dovuti principalmente alla molitura avvenuta in condizioni di caldo eccessivo con temperature fuori dalla norma per quel periodo dove solo pochi frantoi - con impianti modernissimi - sono riusciti a limitare i danni.
La serata conclusiva con la vendita all'incanto di alcuni piccoli lotti di eccellenza avrà luogo presso il ristorante Due Torri di San Severino sabato sera 25 novembre, dove per la partecipazione all’asta - è fissato un tetto massimo di 60 presenti - è necessario iscriversi per tempo andando sul sito www.festadellolionuovo.it degli organizzatori.
Valorizzare la cittadinanza attiva delle giovani generazioni alla vita del paese: è questo l’obiettivo dell’amministrazione comunale di Caldarola che sabato pomeriggio ha consegnato una copia della Costituzione italiana ai neo 18enni.
La Carta costituzionale è il principale strumento con cui comprendere e apprezzare appieno il valore di lotte e sacrifici che hanno garantito la conquista della democrazia e che oggi custodisce diritti inviolabili e doveri inderogabili.
Presenti alla cerimonia, oltre ai neo maggiorenni e i loro genitori, il sindaco Luca Maria Giuseppetti, l'assessore Teresa Minnucci, il consigliere Giovanni Ciarlantini e Francesco Massi, già segretario comunale di Caldarola e attualmente di Macerata, chiamato ad illustrare ai giovani l’importanza della Costituzione, soprattutto di alcuni articoli particolarmente vicini alla vita quotidiana di ognuno di loro.
"La nostra costituzione - ha detto Massi - scritta all’indomani della seconda guerra mondiale, quando con un Referendum gli Italiani hanno scelto la Repubblica anziché la Monarchia, è presa ad esempio in molti paesi del mondo, considerata tra le più dinamiche, progressiste e liberali mai scritte seppur molto giovane confrontata ad altre Costituzioni".
"I Costituenti hanno previsto anche la possibilità di modifiche alla Costituzione purché rimangano inviolabili i diritti fondamentali di libertà ed uguaglianza - ha aggiunto Massi -. Il consiglio è di leggere un articolo al giorno, possibilmente più volte. Si scoprono tanti diritti di cui si può godere ma anche doveri verso il prossimo e la comunità".
Il sindaco Giuseppetti ha invece spronato i giovani caldarolesi alla ricerca della libertà, altro articolo fondamentale della Costituzione, "cercate di essere liberi di parlare, la conoscenza è anche potere, potere di esprimere il proprio parere senza dover seguire la massa e far valere le proprie ragioni forti senza dover prevaricare gli altri perché dove il sapere e la ragione parlano, l'ignoranza e il torto urlano".
Nel corso della cerimonia di consegna è stato anche ricordato che tra qualche mese i ragazzi saranno chiamati ad esprimersi per eleggere il nuovo sindaco: "Mi piacerebbe che tra di voi in futuro ci sia la nuova classe politica locale - ha affermato Giuseppetti - perché interessarsi a ciò che avviene nel proprio paese e farne parte è la più alta forma di partecipazione alla vita democratica di una realtà pubblica".
Appuntamento per mercoledì 22 novembre presso il Teatro Don Bosco di Macerata per la presentazione e inaugurazione del nuovo Polo per l’infanzia ZeroSei.
La nuova struttura è il primo dei due lotti progettuali dell’intervento dell’“ABF Hub Educativo 0-11” di Sforzacosta ideato e promosso dalla Andrea Bocelli Foundation stessa in collaborazione con il comune di Macerata. Saranno presentati alla comunità gli spazi in cui avranno sede asilo nido e scuola dell’infanzia.
Il Polo è stato consegnato in 150 giorni di cantiere, come già avvenuto per le scuole donate dalla Fondazione alle comunità di Sarnano, Muccia e Camerino a partire dal 2018.
La ricostruzione di questa struttura è parte fondamentale e integrante del progetto di più ampio respiro che ha come focus la riqualificazione urbana del quartiere di Sforzacosta, con la creazione di un vero e proprio centro di incontro creativo e culturale per l’intera comunità.
L’evento di presentazione si svolgerà presso il Teatro Don Bosco di Macerata a partire dalle ore 11, dove interverranno i vertici ABF insieme al Commissario alla Ricostruzione Guido Castelli, al sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e al team multidisciplinare che ha lavorato alla progettazione e alla costruzione del Centro.
Proprio per il 22 novembre, il Il comandante della polizia locale di Macerata Danilo Doria ha firmato un’ordinanza relativa alla regolamentazione temporanea della circolazione per l’inaugurazione del “Centro ZeroSei”, in via Natali, a Sforzacosta.
Il provvedimento prevede dalle 7:00 alle 11:00 e comunque fino al termine della cerimonia, in via Natali, l’istituzione temporanea di segnaletica verticale di “senso vietato”, eccetto autorizzati, da porre all’intersezione con borgo Sforzacosta; la direzione obbligatoria dritta per entrambi i sensi di marcia all’intersezione con borgo Sforzacosta; il parcheggio consentito e riservato agli autorizzati dall’ingresso del lato di borgo Sforzacosta fino all’area di sosta antistante il “Centro Zerosei” e il divieto di sosta con rimozione coatta, eccetto autorizzati, su tutta l’area di parcheggio antistante il “Centro ZeroSei”.
Sono previsti inoltre, dalle 8:00 alle 14:00 e comunque fino al termine della manifestazione, in viale Don Bosco, il divieto di sosta con rimozione coatta, eccetto autorizzati, dall’incrocio con via Alighieri fino a piazza XXV Aprile e, in via Alighieri, il divieto di sosta con rimozione coatta, eccetto autorizzati e posti riservati alla ricarica dei veicoli elettrici, dall’incrocio con viale Don Bosco fino alla rotatoria con via Alfieri.
Ore di apprensione si sono vissute questa mattina a Civitanova, in contrada Castelletta, dove una ragazzina di tredici anni è uscita con il cane e poi ha fatto perdere le sue tracce. Stando alle prime notizie trapelate, i genitori hanno lanciato l'allarme al 112 dopo aver inutilmente aspettato il rientro della figlia e dopo aver tentato di rintracciarla in ogni modo.
Intorno alle 14:30, però, l'allarme è rientrato visto che la giovane è stata rintracciata nell'abitazione della nonna. Sul posto erano giunti i carabinieri di Civitanova che hanno fatto scattare il piano per le persone scomparse. Accorse anche le unità cinofile e la squadra dei droni dei vigili del fuoco, la protezione civile e le forze dell'ordine che, attraverso il centro di comando appositamente allestito, avevano già iniziato le ricerche battendo le zone ritenute più probabili.
** AGGIORNAMENTO ORE 18:00**
La giovane di 13 anni, mentre era in compagnia della madre e del proprio cane, nelle campagne tra Civitanova e Porto Potenza, si era allontanata e dispersa, sprovvista di telefono cellulare.
La minore, infatti, per rincorre l’affezionato animale domestico, si era allontanata dalla madre che, dopo circa 30 minuti di estenuanti e vane ricerche della figlia, si è rivolta ai carabinieri in stato di forte agitazione e preoccupazione.
Subito sono state organizzate le ricerche sul luogo, con circa 30 uomini dell’arma ed una squadra di pronto intervento dei vigili del fuoco. Il Dispositivo di ricerca, entrato in azione nella zona interessata dopo circa 15 minuti dalla segnalazione, è stato supportato anche dall’alto, grazie al tempestivo intervento di un velivolo del 5° nucleo elicotteri carabinieri di Pescara che ha raggiunto la zona di intervento in pochissimi minuti dall’attivazione.
Come previsto, in queste circostanze, è stato anche attivato con immediatezza il piano provinciale di intervento della Prefettura di Macerata, per la ricerca delle persone scomparse, al fine di consentire il coordinamento di tutte le attività di ricerca e soccorso.
Per fortuna la vicenda ha avuto un esito lieto, in quanto alle ore 14.30 circa, dopo tre ore di ricerche, si è avuta notizia del rintraccio della giovane che, dopo aver perso l’orientamento ed aver vagato per le colline, ha percorso una decina di chilometri in campagna, da sola, prima di incrociare una stradina nei pressi del centro abitato, e riuscire, così, a raggiungere la casa della nonna.
Grande sollievo tra tutti i membri delle forze dell’ordine impegnati nelle ricerche ma, soprattutto, grande felicità per la madre che ha potuto riabbracciare la sua piccola, che sta bene anche se un po’ impaurita e scossa per l’accaduto.
Oggi, a cinque anni dalla diagnosi di tumore, l'82% dei bambini e l'86% degli adolescenti sono in vita e tre bambini su quattro guariscono completamente, mentre settant'anni fa la mortalità era del 100%. È il dato del progresso nella cura delle malattie oncologiche pediatriche emerso durante la conferenza organizzata dal Lions Club Macerata Host con il patrocinio del Comune di Macerata.
Alla presenza del vicesindaco Francesca D'Alessandro, del consigliere regionale Anna Menghi, e del consigliere dell'Ordine dei Medici della provincia di Macerata Gian Luigi Innocenti, il folto pubblico intervenuto ha potuto ascoltare realtà e prospettive dell'oncologia pediatrica dalle dottoresse Martina Fornaro, direttrice UOC Pediatria dell'Ospedale di Macerata, Paola Coccia, direttrice SOsD Oncoematologia pediatrica dell'Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, ed Enrica Fabbrizi, responsabile UOSD Pediatria dell'Ospedale di Civitanova Marche.
È imprescindibile investire nella ricerca per ottenere risultati sempre più efficaci e, anche se il cardine delle terapie è ancora rappresentato dalla radioterapia e dalle chemioterapie, la novità è costituita dai farmaci target, "intelligenti", perché consentono trattamenti sempre più personalizzati, una maggiore efficacia della terapia e un minor impatto in termini di tossicità.
Inoltre, l'immunoterapia cellulare aumenta le prospettive di guarigione dei giovanissimi pazienti. L'approccio integrato alla cura, infine, significa tenere in considerazione che nel percorso di guarigione incidono anche la cura dell'ambiente e il sostegno globale ai bambini e alle loro famiglie, in momenti di grande fragilità.
Alla tavola rotonda seguita alle relazioni hanno portato il proprio contributo la dottoressa Silvia Battistoni, dirigente medico dell'ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Civitanova Marche, in rappresentanza del primario Filiberto Di Prospero, per parlare del progetto del centro di oncofertilità, Luisiana Perini della Onlus Progetto G.a.i.a. di Civitanova Marche, e Beatrice Venanzetti, caposala del reparto di oncologia dell'ospedale di Macerata e vicepresidente dell'associazione OrchiDee di Corridonia.
"La lotta al cancro infantile e il sostegno all'oncologia pediatrica sono azioni che vedono il Lions International impegnato a livello mondiale attraverso una rete di quasi un milione e mezzo di soci nel mondo", spiega Massimo Serra presidente del Lions Club Macerata Host, che aggiunge: "Ringrazio tutti i soci del Club che si sono impegnati per la splendida riuscita di questa iniziativa. Servire è il nostro principio ispiratore, per questo siamo al fianco di cittadini, enti e associazioni con obiettivi molto concreti: la salute pubblica, la sensibilizzazione alla prevenzione, la raccolta di fondi per la ricerca e l'acquisto di strumenti utili alla diagnostica".
È la settimana dell’Airc, Associazione Italiana per la ricerca sul cancro, molti mezzi di comunicazione pubblici e privati stanno ricordando il numero 45521 attraverso il quale tramite un semplice sms o telefonata da numero fisso tutti possono contribuire al finanziamento della ricerca contro il cancro.
Il cancro è una patologia con grande incidenza, può colpire tutti gli organi del nostro corpo, la mortalità è ancora alta, seconda solo alle patologie cardiovascolari. Se comunque fino a non molti anni fa il malato di cancro vedeva di molto ridotta la sua aspettativa di vita in tanti casi ridottissima, oggi possiamo dire che la situazione è radicalmente cambiata.
Tanti malati di cancro sopravvivono a lungo, parecchi, soprattutto per certe tipologie di tumore guariscono; la sensazione è che siamo avviati verso un percorso virtuoso della scienza che approderà in tempi non tanto lunghi alla sconfitta del cancro.
Il merito di questa esaltante aspettativa è della ricerca, l’Airc ne è un veicolo importante che non solo riesce procurare i fondi, ma negli ultimi 50 anni è riuscita a creare una comunicazione che stimola la prevenzione fondamentale per le patologie oncologiche, la diagnosi precoce alla base per una vittoria sulla malattia.
L’Airc significa anche l’impegno di tanti ricercatori giovani e meno giovani che assaporano il piacere e la soddisfazione di vedere pian piano sgretolarsi il mito di invincibile di un’anomala e devastante mutazione di tessuti con la grande probabilità, attraverso le metastasi, di infiltrare altri organi con una progressiva distruzione dei principi vitali.
La ricerca con applicazione, pazienza, costanza ha trovato sempre uno spiraglio nella diagnosi e nella cura; gli spiragli hanno aperto altri spiragli e le specialità medico-scientifiche più interessate all’argomento, la radiologia nelle sue varie forme diagnostiche, ma anche terapeutiche, la chirurgia, la farmacologia con una simbiosi operativa e di supporto continuo, hanno ottenuto risultati fino alla grande speranza di oggi.
Gli imput, le indicazioni per tutti però arrivano dagli anonimi laboratori di ricerca, dall’osservazione di un numero infinito di reazioni chimiche e biochimiche, dalle sperimentazioni tra provette e sofisticate macchine dell’ingegneria medicale. Il ricercatore, le squadre di ricercatori elaborano un progetto, lo perseguono, devono essere pronti a persistere o a cambiare strada a seconda dei risultati quotidiani.
Se oggi il cancro può essere curato con una chirurgia molto conservativa, con una chemioterapia mirata e specifica priva dei devastanti effetti collaterali generali, se addirittura possiamo pensare ad una stimolazione del nostro sistema immunitario che subito blocchi le cellule anonime, lo dobbiamo ai comunicati che escono da quelle stanze appartate e qualche volta buie, dove uomini e donne lavorano per poter raggiungere un risultato scientifico di successo utile a tutti.
A volte la vita dei ricercatori riserva delle sorprese inaspettate, non raramente cercavano un risultato e ne hanno scoperto per caso uno più importante. Un esempio non proprio calzante ma con tanta attinenza sono gli studi sul m-RNA per ricercare la via immunitaria contro il cancro: pur conservando la sua originaria finalità questa ricerca è risultata essenziale per la realizzazione in tempi record di un vaccino contro il covid.
La ricerca e i suoi attori sono il fulcro dello sviluppo della civiltà umana. Oggi abbiamo riservato la nostra attenzione alla ricerca medico-scientifica e specificatamente alla ricerca contro il cancro, ma la ricerca è alla base di ogni attività umana per migliorarla e per renderla più utile alla nostra vita. Escluderei da questa virtuosa compagnia tutti quelli che si adoperano per trovare le armi più sofisticate e i metodi per distruggere la vita.
Ho avuto occasione per il mio lavoro di conoscere due tra i più grandi ricercatori della scienza medica insigniti del premio Nobel: la professoressa Rita Levi Montalcini ed il professore Renato Dulbecco.
La professoressa Montalcini in due occasioni ha cercato di spiegarmi i suoi studi sulle cellule del cervello; il professor Dulbecco in un incontro di più di tre ore mi parlò del DNA, di cromosomi e del nostro patrimonio genetico. Due occasioni che non potrò mai dimenticare.
Cercai di incamerare le loro nozioni, ma soprattutto rimasi colpito dal loro sguardo, dalla loro espressione serena e gentile di sognatori…i ricercatori possono trasformare il sogno in realtà.
La Macagi Cingoli non riesce a conquistare punti contro l’Alperia Merano dell’ex Colleluori e incappa nella terza sconfitta consecutiva, dopo i ko contro Brixen e Conversano. I ragazzi di Palazzi, infatti, hanno perso 25-31 contro i Black Devils, nella partita dell’ottava giornata della Serie A Gold di Pallamano.
PRIMO TEMPO - Gli ospiti conquistano il vantaggio già nelle prime battute del match e non lo mollano più, allargandolo progressivamente nel corso del primo tempo. Fadanelli apre le marcature, D’Benedetto pareggia ma Glisic e Cuello segnano le reti dell’1-3. Colleluori miracoleggia su Shehab, mentre Mihail para la conclusione di Cuello. D’Benedetto non sbaglia e fa 2-3, però dall’altra parte l’uno-due di Fadanelli vale il 2-5. In questo frangente Codina colpisce una traversa, mentre Mihail neutralizza i tiri di Nunez e Glisic.
Dopo il 3-5 del solito D’Benedetto, Romei e Cuello piazzano il +4 sul 3-7. Cingoli torna a -2 con D’Benedetto e Codina Vivanco (5-7), nonostante l’intervento di Colleluori su Shehab, con Romei che colpisce una traversa. Merano, però, ritorna a +4 con Romei e Milovic (5-9), in una fase in cui la Macagi colpisce un palo con Codina e una traversa con Ciattaglia, con Colleluori provvidenziale su Sheahab e Bordoni.
Mihail regge bene il confronto, risultando decisivo sulle conclusioni di Glisci e Martini. Bordoni accorcia, Mihail respinge il tiro di Milovic, ma Glisic e Fadanelli dai 7 metri piazzano il 6-11. Bordoni colpisce una traversa e D’Bendetto segna la rete del 7-11.
A questo punto l’Alperia piazza un break di 0-3 firmato Fadanelli, Martini e Cuello, portandosi sul 7-14, ringraziando il palo sul tiro di Rossetti e Colleluori per le due parate su Codina e Shehab. Quest’ultimo risponde due volte a Visenti e Cuello, quindi D’Agostino piazza il 10-16. La rete di Gerstgrasser chiude il primo tempo sul 10-17: in questi istanti Mihail è attento su Glisic e Gerstgrasser, mentre Colleluori ipnotizza D’Benedetto.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa la Macagi Cingoli scende in campo più determinata, rimane attaccata al match e torna sotto a -3 a due minuti dalla fine, ma non basta a fermare la corazzata alto-atesina. I locali partono bene con un break di 3-0 firmato doppio Ciattaglia e Strappini per il 13-17. Fadanelli e Martini riportano a +6 gli ospiti (13-19), mentre la sublime virgola di Shehab vale il 14-19.
Mihal è provvidenziale su Cuello, però Glisic non sbaglia e fa 14-20. Mangoni accorcia, dall’altra parte i Black Devils piazzano un break di 0-4 firmato doppio Milovic, Cuello e Stricker che vale il massimo vantaggio sul +9 del 15-25, con Colleluori reattivo sulle conclusioni di Shehab e Ciattaglia.
Cingoli non ci sta e risponde con un 4-0 grazie alle marcature di Codina, Strappini, Shehab e ancora il capitano, riportandosi sul -5 del 19-24. Qui Glisic colpisce una traversa e Milovic imbatte su Mihail.
Stricker, Gerstgrasser e Fadanelli rispondono colpo su colpo a Strappini, Ciattaglia e D’Benedetto, così il parziale resta sul 22-28. Al 49’ gli arbitri Fato e Guarini decretano il cartellino rosso per Shehab per un contrasto apparentemente leggero a metà campo, decisione che lascia molti dubbi e scatena le proteste dei tifosi locali.
La Macagi, però, non si disunisce e si rifà sotto: Codina e doppio D’Benedetto, infatti, segnano i gol che riportano la formazione di casa a -3 sul 25-28 a due minuti dalla fine, con gli ospiti che colpiscono un palo con Raffainer e una traversa con Romei. Merano, però, decide di togliere le speranze dei cingolani con un break finale di 0-3 firmato Romei, Gerstgrasser e Fadanelli per il finale 25-31, con Colleluori a fermare Rossetti sul -5 e a decretare il successo alto-atesino.
Tabellino
Macagi Cingoli 25-31 Alperia Merano (10-17)
Macagi Cingoli: Mihail, Albanesi, Tapuc, D’Agostino 1, Ciattaglia 3, Shehab 4, Ottobri, Mangoni 1, Bordoni 1, Latini, Strappini 4, D’Benedetto 8, Rossetti, Compagnucci, Gigli, Codina Vivanco 3. All. Palazzi
Alperia Merano: Colleluori, Haj Frej, Fadanelli 9, Romei 3, Visentin 1, Gerstgrasser 3, Stricker 2, Wierer, Raffeiner, Martini 2, Nunez, Milovic 3, Glisic 3, Cuello 5, Sperandio. All. Prantner
Arbitri: Fato – Guarini
(Foto di Doriano Picirchiani)
La Kappabi Futsal Potenza Picena cede all’ultimo per 3-2 contro un coriaceo Bologna 1909. Al termine di un match tirato e combattuto, i potentini vedo sfumare la possibilità di cogliere un punto in una partita che li ha visti rimontare l’iniziale svantaggio di 2-0. Per quanto visto in campo il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto ma alla fine i rossoblu sono stati cinici nel capitalizzare le occasioni create. Potentini che si presentano all’appuntamento senza lo squalificato Pizzo, tra le fila degli ospiti manca Badahi.
Nel primo tempo, dopo un buon avvio degli ospiti, gli uomini del duo Moro – Nikinha cercano di prendere in mano le redini delle operazioni ma proprio nel momento di crescita dei giallorossi arriva il gol di Cavina al 7’. Con la rete, gli emiliani prendono in mano il pallino del gioco con i padroni di casa che non riescono a sfondare l’attenta retroguardia ospite. Nel finale di frazione Spadoni viene atterrato da Luciani in area di rigore: rigore che Spada realizza e si va al riposo lungo sullo 0-2.
Nella ripresa la Kappabi Futsal Potenza Picena cambia marcia, e accorcia le distanze con il gol di Sgolastra da schema di calcio d’angolo. Il gol galvanizza i giallorossi che protestano per un tocco di mano dubbio di Signorini e sfruttano la superiorità numerica, per l’espulsione di Spadoni per doppio giallo, con Gomez che sigla il 2-2 all’8’.
La partita diventa apertissima con i potentini che trovano un super Paciaroni e l’incrocio dei pali sulla botta di Nikinha, mentre i rossoblu falliscono due clamorose palle gol. Negli ultimi due minuti, la panchina potentina opta per il portiere di movimento ma il rimpallo sulla conclusione di Di Iorio favorisce Guandeline che trova il gol da distanza siderale a porta vuota. Arrembaggio finale dei giallorossi ma sorride il Bologna.
"E’ stata una bella partita – afferma Simone Consolani, ds dei potentini – forse nel primo tempo abbiamo concesso un po’ troppo. Siamo comunque stati bravi a recuperare dopo lo svantaggio, poi noi vogliamo sempre proporre del bel gioco e ci sta sul 2-2 di provare a vincere la partita. Con il portiere di movimento ci abbiamo provato, oggi purtroppo non ha pagato. Comunque abbiamo colpito due traverse e probabilmente c’era anche un rigore a nostro favore, se devo fare un’osservazione alla squadra è quella di capire che dobbiamo giocare non solo per un tempo. Però siamo ad inizio stagione e la squadra è rinnovata quindi ci può stare questa sconfitta nel nostro percorso di crescita".
KAPPABI FUTSAL POTENZA PICENA – BOLOGNA 1919 FUTSAL
KAPPABI POTENZA PICENA: Luciani, Tognetti, Di Iorio, Nunzi, Silveira, Carnevali, Rossi, Gomez M., Gomez A., Belleggia, Tinteanu, Sgolastra All. Nikinha - Moro
BOLOGNA FC: Paciaroni, Spadoni, Signorini, Gianfelice, De Vecchis, Pritoni, Kaio Vinicius, Spada, Ansaloni, Cavina, Radesco, Anselmo All. Carobbi
Reti: 0-1 7' Cavina, 0-2 19' Spada (rig) // 1-2 4' Sgolastra, 2-2 8' Gomez M., 2-3 19' Guandeline
Note: Ammoniti Luciani, Spadoni, Nunzi Espulso al 7’ st Spadoni per doppia ammonizione
Nella serata di sabato un uomo di 38 anni è precipitato dal balcone dell'abitazione al secondo piano nella quale abita in via Angelita, a Recanati. Il fatto si è verificato poco prima delle 20.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 che, constatati i vari traumi riportati dal 38enne dopo un volo di circa 10 metri, ne hanno disposto l'immediato trasferimento all'ospedale regionale di Torrette. L'uomo è stato trasportato ad Ancona in ambulanza: le sue condizioni risultano gravi.
Da una prima ricostruzione sembra si sia trattato di un gesto volontario. Al lavoro per accertare quanto accaduto ci sono i carabinieri della locale stazione.
Pace per il mondo intero hanno chiesto i ragazzi che sabato mattina sono intervenuti in rappresentanza delle scuole cittadine alla cerimonia per il ventesimo anniversario della strage di Nassiriya organizzata dal Comune di Civitanova Marche e dalla Presidenza del Consiglio comunale presso la piazza dedicata, in collaborazione con la sezione locale dell’associazione nazionale carabinieri.
Una celebrazione molto sentita e partecipata, minuziosamente officiata dal presidente Anc Roberto Ciccola, che ha lasciato spazio alla commozione nel ricordo dei 19 italiani vittime di quell’attentato del 2003 e sulla quale è calato il peso dell’attualità, con le atroci guerre in Ucraina e in Medio Oriente.
La mattinata, che ha visto la presenza di tante autorità civili, militari, di volontariato, e della Polizia locale con il Gonfalone civico, si è aperta con l’arrivo della signora Giovanna Paolone Piermanni, portatrice della Medaglia d’oro al Valor Militare alla Memoria del compianto maresciallo Sergio Piermanni, accompagnata dal comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Nicola Candido.
Dopo i rituali dell’alzabandiera e della deposizione della corona di alloro ai piedi della lapide, sono state ricordate le vittime, i loro nomi e la loro storia che ha avuto fine quel tragico giorno in Iraq, ma che viene rivissuta ogni anno con profonda riconoscenza nel nostro Paese, come messo in evidenza nel suo intervento di saluto da parte dell’Anc dal generale Paolo Piccinelli.
"Sono oltre 7000 i militari italiani sparsi in 35 missioni e impiegati in 24 paesi per garantire la sicurezza di popolazioni a rischio – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica -. In questo momento la nostra preoccupazione va al conflitto che si è aperto in Medio Oriente, che potrebbe minare la stabilità e la pace in tutto il mondo. Proprio in quelle zone di guerra da tempo è presente fra il confine tra Israele e il Libano il contingente di pace dell’Onu di cui fanno parte anche 1100 militari italiani. A loro, in particolare, va il nostro pensiero. Noi oggi siamo qui per ringraziarli e per non dimenticare quel sacrificio di 20 anni fa che lasciò l’Italia intera nello sgomento".
Nei lavori preparati dagli studenti delle classi III A della scuola Pirandello e della III E dell’Annibal Caro, è emersa la forte preoccupazione per l’incapacità umana di fermare le guerre, ma anche la speranza di un futuro di fratellanza e di un più profondo impegno personale per la costruzione di una nuova mentalità tra i popoli, aspetto questo sottolineato nel suo intervento dall’assessore all’Istruzione Barbara Capponi, che ha ringraziato autorità,alunni ed insegnanti.
L'amministrazione era rappresentata anche dal vicesindaco Claudio Morresi, insieme agli assessori Roberta Belletti e Giuseppe Cognigni e a diversi consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione.
Il presidente Ciccola ha tenuto ad esprimere parole di ringraziamento a nome di tutta la città al coordinatore della Protezione civile Aurelio Del Medico, che da pochi giorni ha lasciato l’incarico per sopraggiunti limiti d’età. Del Medico, che era presente anche oggi al fianco dei militi ha ricevuto un caloroso applauso.
Nell'occasione Ciccola ha dato il benvenuto alla nuova comandante della Capitaneria di porto, Chiara Boncompagni e al nuovo comandante della compagnia Carabinieri di Civitanova, Angelo Chiantese. Presenti tra gli altri anche il dirigente del Commissariato Fabio Mazza, l'isp. PS Roberto Feliziani, il ten. colonnello GDF Francesco Mirarchi, Il capo squadra Vigili del Fuoco Alfredo Schiavoni, il col. Bersaglieri Nicola Ciccarelli. Ai ragazzi è stata consegnata copia della litografia del Milite Ignoto realizzata dal luogotenente Colucci.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa all'illegittima iscrizione di un soggetto nel registro "cattivi pagatori" del Sistema Informazioni Creditizie di Crif. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da una lettrice di Macerata che chiede: "Quali sono i presupposti per l’iscrizione al Crif e quali i rimedi in caso di illegittima segnalazione?".
Il caso di specie ci offre l’occasione di far chiarezza su una questione estremamente attuale, sulla quale ha avuto modo più volte di pronunciarsi la Corte di Cassazione, non da ultimo con Sentenza n. 15609/2014, affermando testualmente quanto segue: "La segnalazione di una posizione in sofferenza non può mai scaturire dal mero ritardo nel pagamento del debito o dal volontario inadempimento, ma deve essere determinata dal riscontro, e dalla prodromica verifica da parte dell’ente creditizio, di una situazione patrimoniale deficitaria, caratterizzata da una grave e non transitoria difficoltà economica equiparabile, anche se non coincidente, con la condizione d’insolvenza quale grave difficoltà economica".
"Tale segnalazione deve inoltre essere preceduta dalla comunicazione dell’intermediario del credito nei confronti del soggetto finanziato circa l’imminente registrazione dei dati - si legge ancora nella sentenza - in uno o più sistemi di informazioni creditizie quali Crif e/o Centrale Rischi a norma del quale al verificarsi di ritardi nei pagamenti, l’Istituto creditizio avverte l’interessato” (Cass. Civ., Sez. I, Sent. n. 15609/2014).
Difatti, le norme relative ai principi deontologici richiamati nella menzionata sentenza, hanno l’obiettivo di limitare il margine di discrezionalità che contrassegna suddetta iscrizione nel registro Crif da parte degli intermediari finanziari segnalanti, nonché quello di tutelare il presunto debitore, dai danni derivanti da tale registrazione, in ordine al rischio di preclusione alla concessione di futuri finanziamenti e di impossibilità di accesso a crediti bancari, richiedendosi per tali ragioni, una verifica particolarmente scrupolosa della situazione economica dello stesso, contemperando l’esigenza di contenimento del rischio creditizio, con la tutela dell’interesse privato del soggetto segnalato.
A tal proposito, è la stessa giurisprudenza maggioritaria a rilevare come la condotta infondata dell'ente creditizio segnalante, costituisca una grave ed ingiustificata lesione dell’immagine del soggetto passivo rispetto ai rapporti commerciali e civili del medesimo, tenuto conto della stigmatizzazione derivante dall’identificazione del soggetto quale cattivo pagatore, nonché dell’evidente difficoltà derivante dalla stessa, nella concessione di future concessioni creditizie, condizioni che, in una situazione di crisi economica quale quella attuale, possono arrecare un serio pregiudizio al normale svolgimento delle attività economico-relazionali del soggetto indebitamente gravato dalla iscrizione, riconoscendogli a tutti gli effetti, idonea copertura giuridica in ordine al risarcimento del danno.
Pertanto in risposta alla domanda della nostra lettrice ed in linea con la più autorevole giurisprudenza di legittimità, con riferimento ai presupposti come sopra riportati, si può affermare che "in caso di illegittima segnalazione di una posizione in sofferenza, da parte di un istituto di credito, sussiste il danno da lesione dell'immagine sociale della persona che si vede ingiustamente indicata come insolvente, idoneo a determinare l’accoglimento del ricorso d’urgenza ex art. 700 c.p.c., scaturendone il diritto al risarcimento di tale pregiudizio senza necessità per il danneggiato di fornire la prova della sua esistenza, oltre all’immediata cancellazione del nominativo dello stesso" (Cass. Civ.; Sez. I; Sent. n.12626/2010).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Un quarto periodo da incubo condanna la Halley Matelica al ko sul campo dell’Attila Junior Porto Recanati, incassando così la seconda sconfitta stagionale. Una partita a due volti quella della Vigor, che, priva dell’acciaccato Sulina (problema all’adduttore), paga dazio in un finale di gara nel quale la squadra ha perso la bussola dopo 30’ minuti di ottimo livello.
L’avvio di gara è sul filo dell’equilibrio. C’è tensione, la Halley, con al seguito un centinaio di tifosi scesi da Matelica, spreca tante occasioni e allora è Porto Recanati, con un carichissimo Mancini a dare la scossa, a provare la prima mini spallata (15-11 all’8’). La risposta la dà Mariani, che con una scarica delle sue a cavallo tra primo e secondo periodo produce 13 punti girando completamente l’inerzia del match.
La Vigor tiene Gamazo ai margini della partita e trova continuità col tiro da fuori: così quando anche Verri si iscrive al festival offensivo biancorosso, il tabellone luminoso dice +9 (23-32 al 15’). Redolf con 10 punti in un amen tiene aggrappata l’Attila Junior, ma i matelicesi sono sul pezzo, allungano fino al +12 (35-47 al 19’ con canestro di prepotenza di Provvidenza) ma una tripla sulla sirena di metà gara di Gulini tiene i padroni di casa sotto la doppia cifra di svantaggio all’intervallo lungo (40-49).
Porto Recanati cambia volto al rientro dagli spogliatoi. Gamazo banchetta nel pitturato, la Halley ci mette 5’ a trovare il canestro dal campo e così i padroni di casa si rifanno sotto minacciosi (47-50 al 24’). Due triple di Mentonelli e Verri ricacciano indietro gli arancioblu (48-58 al 27’) e la Halley sembra aver ritrovato il filo del discorso. Ma non è così, perché la difesa a zona ordinata da coach Scalabroni mina le sicurezze vigorine.
L’Attila rosicchia punto dopo punto, impatta a quota 62 con Redolf a 5’ dalla sirena, poi il super Mentonelli di serata la ricaccia indietro con la bomba del 62-65. Nessuno può prevedere che sarà l’ultimo sussulto biancorosso, perché da lì in avanti c’è solo l’Attila.
Gamazo riporta sotto i suoi, i biancorossi si fanno risucchiare dalla frenesia e allora è Redolf a mettere di fatto il sigillo con la tripla del 72-67 a 2’ dalla sirena. Di tempo per rimetterla in piedi in realtà ce ne sarebbe ancora parecchio, ma la Halley è in sbandata incontrollata e non riesce più a ritrovare il bandolo della matassa.
Festeggia, e ne ha ben donde, l’Attila Junior, che centra il quinto successo in fila, mentre la Vigor si lecca le ferite e si prepara alla seconda trasferta in fila: quella di sabato pomeriggio sul campo della Baseart Pesaro.
ATTILA JUNIOR PORTO RECANATI-HALLEY MATELICA 78-71
PORTO RECANATI: Mancini 14, Balilli, Losinski ne, Gamazo 19, Moretti ne, Cingolani ne, Caverni ne, Redolf 19, Gulini 17, Nkot Nkot ne, Rinaldi 9, Anibaldi. All.: Scalabroni.
MATELICA: Provvidenza 4, Verri 6, Mentonelli 17, Carone, Mazzotti 13, Ciampaglia, Porcarelli ne, Riccio 10, Mariani 15, Sulina ne, Musci 6. All.: Trullo.
ARBITRI: Uncini, Marconi.
PARZIALI: 15-16, 25-33, 16-12, 22-10.
Si è svolto giovedì 9 novembre il viaggio al centro delle istituzioni italiane ed europee degli studenti iscritti ai percorsi “Economico-Giuridico” e in “Beni culturali e Turismo” del Liceo “G. Leopardi” di Macerata.
Accompagnati dai proff. Canullo, D’Amico, Farinelli e Giuttari, gli alunni si sono infatti recati a Roma per visitare il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. È stato così possibile entrare in contatto con la vasta collezione di opere d’arte contemporanea lì esposta, nata nel 2000 su iniziativa dell’allora Segretario Generale Amb. Umberto Vattani, e con alcuni tra i documenti più preziosi custoditi all’interno dell’Archivio storico della Farnesina.
Nel pomeriggio, mentre gli studenti del percorso in “Beni culturali e Turismo” attraversavano la città alla ricerca dei luoghi del potere, dal Palazzo di Giustizia a Palazzo Madama, da Montecitorio a Palazzo Chigi sino al Quirinale, gli alunni del “Giuridico-Economico” si sono recati all’Europa Experience David Sassoli, dove hanno simulato, attraverso un gioco di ruolo, i lavori interni del Parlamento europeo. Una giornata ricca di emozioni, con il privilegio di poter accedere all’interno di istituzioni che governano i processi decisionali italiani ed europei.
La Cluentina si aggiudica una gara fondamentale in chiave salvezza grazie ad un ottimo primo tempo ricco di occasioni su entrambi i fronti.
Vantaggio del Rapagnano al 17’ grazie ad un retropassaggio corto di Stacchiotti al portiere: sulla palla si avventa Scriboni che dalla linea di fondo supera Rocchi in uscita. Passa un solo minuto e la Cluentina pareggia grazie ad un magistrale calcio di punizione da 25 metri trasformato dal solito Andrea Mancini.
Al 22’ il Rapagnano ricambia il regalo ricevuto: è infatti un colpo di testa di un centrocampista rossoverde a liberare Salvati che, al volo, supera Innamorati. Nella ripresa la gara è più nervosa e spezzettata nonché del tutto priva di occasioni degne di nota.
Tabellino:
CLUENTINA: Rocchi, Stacchiotti (63’ Brandi), Scoccia (46’ Foglia), Marcantoni, Menghini, Pagliarini, R. Mancini, Montecchiari (14’ Cappelletti), Cammertoni (63’ Marini), A. Mancini, Salvati (76’ Trobbiani). Allenatore: Pietro Canesin
RAPAGNANO: Innamorati, N. Mancini (75’ Keci), Marcoaldi, Scriboni (92’ Funari), Di Donato (90’ Sako), Moretti (50’ Ciucani), Biancucci, Corradini, Macchini, Polozzi, Rapacci. Allenatore: Andrea Silenzi
Reti: 17’ Scriboni (R), 18’ Andrea Mancini (CL), 22’ Salvati (CL)
ARBITRO: Enrico Spadoni (Pesaro)
ASSISTENTI: Davide Giannoni (Pesaro), Michele Pio Rinaldi (Macerata)
SPETTATORI: circa 150
Per il decimo appuntamento del Girone B di Promozione, l’Aurora Treia si presenta sul neutro di Cupra Marittima per affrontare una Sangiorgese alla ricerca di continuità. Non trascorre neanche un giro di lancetta e la Sangiorgese va subito in vantaggio.
Filacaro perde malamente la palla di fronte alla propria area di rigore facendo un grande regalo a Ricci che appoggia facilmente alle spalle di Frascarelli. La reazione dell’Aurora arriva al 4’: Chornopyshchuk tiene alla pressione avversaria e riesce a concludere dopo essersi girato ma il pallone sfiora il palo alla destra di Grandi.
La Sangiorgese può raddoppiare al 17’ con Iuvale che però spara altissimo da pochi metri. La formazione locale ha una buona opportunità al 29’ con Venturim che prova la gran botta direttamente da punizione. Il tiro si estingue non molto distante dalla porta difesa da Frascarelli.
Al 35’ è il turno di Frascerra che cerca una conclusione angolata dalla distanza ma Frascarelli blocca in due tempi. L’Aurora si fa pericolosa al 40’ con Pucci ma il suo fendente scagliato dai trenta metri fa la barba al palo.
Il secondo tempo si apre con l’Aurora che prova a schiacciare la Sangiorgese all’interno della propria area. Al 46’ Cervigni viene servito ma il suo colpo di testa è raccolto facilmente dall’estremo difensore locale.
Al 58’ Iuvale sfiora il “goal della domenica” con un gran tiro a giro che finisce per pochi centimetri sul fondo. Ma è solo questione di attimi perché cinque minuti dopo ci pensa Frascerra. La Sangiorgese insiste, Murazzo viene servito in area ma la sua conclusione viene respinta da un reattivo Frascarelli, sulla ribattuta Frascerra si coordina e colpisce in rovesciata. È la rete che vale il 2-0 per i rivieraschi.
Al 75’ l’Aurora ha la possibilità di accorciare le distanze: Ramadori crossa direttamente da punizione ma la deviazione di Armellini non è precisa. La Sangiorgese può dilagare con Fellousa, imbeccato deliziosamente da Gentile, ma la palla si stampa sulla traversa.
Al 79’ Pampano impegna Frascarelli che devia alla sua sinistra. C’è spazio anche per la rete del 3-0. Allo scadere Gentile fa partire un tiro cross che inganna Frascarelli. L’Aurora esce pesantemente sconfitta e fa un passo indietro rispetto al successo del derby della settimana prima. La Sangiorgese vince, convince e lancia un chiaro messaggio alle altre contendenti in zona playoff.
Tabellino:
SANGIORGESE M: 1 Grandi, 2 Neziri (17 Fellousa 45’), 3 Frinconi, 4 Iuvale, 5 Raschioni, 6 Smerilli, 7 Murazzo (14 Gentile 66’), 8 Di Gennaro (15 Shakaj 83’), 9 Ricci (19 Pampano 60’), 10 Venturim, 11 Frascerra (18 Petrarulo 80’). A disposizione: 12 Pratljacic, 13 Perticarini, 16 Marcelli, 20 Rossi. Allenatore: Mengoni Andrea.
AURORA TREIA: 1 Frascarelli E, 2 Massini, 3 Marchetti (16 Romanzetti 79’), 4 Fratini (20 Capradossi 86’), 5 Armellini, 6 Filacaro, 7 Ripa (19 Ramadori 73’), 8 Pucci, 9 Chornopyshchuk, 10 Capponi (17 Perfetti 37’), 11 Cervigni. 12 Cartechini, 13 Compagnoni, 14 Ruani, 15 Palazzetti, 18 Buschittari. Allenatore: Compagnoni Stefano.
MARCATORI: Ricci 1’; Frascerra 63’; Gentile 90’
ANGOLI: 2-2
AMMONIZIONI: Capponi, Frascerra, Shakaj
ESPULSIONI:
RECUPERI: 0’ - 4’
NOTE: Oltre 100 spettatori presenti al “F.lli Veccia” di Cupramarittima.
“Restituiamo alle famiglie e ai nostri bambini uno spazio pubblico più bello ed accogliente, ma anche il primo parco giochi inclusivo della nostra città”. Con queste parole il Sindaco Fabrizio Ciarapica, insieme ad assessori, consiglieri comunali, dirigenti e cittadini, ha salutato, questo pomeriggio, la riapertura del Parco Norma Cossetto, sul Lungomare Piermanni. “Un parco per tutti - ha continuato il Sindaco - dove, grazie all'installazione di due altalene inclusive, anche i bimbi con disabilità possono giocare con i loro coetanei e trascorrere il tempo libero all'aria aperta”.
Il “nuovo” parco è il punto di partenza di un progetto ben più ampio. “Nostra volontà - continua il Sindaco - è quella di rendere tutti i parchi pubblici della città inclusivi e quindi fruibili anche da persone con disabilità”.
Ciarapica si è poi soffermato sulle tempistiche dei lavori. “Ci sono stati dei ritardi, ma è bene si sappia che non sono imputabili all'amministrazione. “Prima l'eccessivo aumento dei prezzi delle materie prime che ci ha costretto a fare una variante e quindi finanziare di nuovo l’opera. Superato questo scoglio, la ditta appaltatrice ha ceduto un ramo dell'azienda e questo ha creato ulteriori ritardi. Poi grazie alla solerzia dell'assessore Carassai e dell’ufficio tecnico, che sono stati un pungolo continuo, siamo riusciti a riconsegnare questo parco alla città”.
“Un intervento di riqualificazione importante - ha detto l’assessore ai lavori Pubblici Ermanno Carassai - che si inserisce in un contesto di riqualificazione degli spazi verdi ben più ampia e che parte dalla zona dal Varco sul Mare fino alla Biblioteca Zavatti”.
Sui lavori: “Abbiamo realizzato una nuova pavimentazione, installato nuovi giochi con tanto di simulazione di una mini pista di atletica. Sono stati sistemati gli spazi verdi, messe nuove panchine e abbattuto alcuni alberi infetti da tarlo asiatico come accertato insieme all’Assam regionale”.
I lavori, per un importo di 380mila euro, sono stati realizzati dalla Bioedil di Messina. Progettista l'architetto Silvia Lupini di Ostra (provincia di Ancona). Il Rup, responsabile unico del procedimento, era inizialmente Elisa Scalabrini, successivamente sostituita dal dirigente ai Lavori Pubblici del Comune Marco Orioli. “A loro il mio ringraziamento - ha concluso Carassai - per aver portato a termine questa opera e per averci consentito di dare a Civitanova questo spazio che da oggi è tornato a disposizione della collettività”.
Il nuovo parco è stato benedetto da Don Mario Colabianchi, parroco della parrocchia di San Pietro e Cristo Re.
Il Commissario al sisma 2016 oggi a Matelica e a Sarnano per due iniziative che valorizzano i territori e le identità del cratere marchigiano. Con Next Appennino ad oggi nella regione finanziamenti per 24 milioni sui progetti per il turismo.
"Rilanciare il tessuto civile e economico dell'Appennino Centrale colpito dal sisma del 2016 attraverso la valorizzazione del paesaggio e del patrimonio culturale - dice il commissario Castelli in nota stampa - Si tratta di una strategia di rilancio dei territori che prevede programmi e azioni, complementari a quelli regionali, che sono finalizzati a individuare (anche) nel turismo un ambito di interesse fortemente strategico per garantire la ripresa economica nel cratere sismico del 2016".
"Una strategia che, al suo interno, contiene azioni di salvaguardia di quegli equilibri ambientali che si fondano sull'equilibrio tra uomo e natura. Il mantenimento di un equilibrio tra queste due componenti è portatore di uno sviluppo armonico e sostenibile che vede nei borghi, soprattutto qui nell'Appennino, luoghi nei quali il turismo incontra la storia, l'arte, la cultura e le tradizioni delle nostre terre".
Il Commissario alla Riparazione e alla Ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli fa il punto sull'importanza della promozione turistica dei territori e dei borghi nelle aree colpite dal sisma in una giornata, quella odierna, nella quale partecipa a due eventi che testimoniano ed evidenziano quanto questo comparto possa essere trainante, e lascia trasparire un ottimismo "supportato da numeri che evidenziano una sensibile ripresa", come evidenziato già dal settore Turismo della Regione Marche che, recentemente sotto l'impulso del Presidente Acquaroli, ha reso noti i dati dell'Osservatorio sul turismo regionale.
"Nei primi 8 mesi del 2023 - spiega Castelli -, nei nostri territori colpiti dal sisma, è stato registrato un +16% di presenze rispetto allo stesso periodo dello scorso, corrispondenti a un totale di circa un milione di persone. E’ un segnale questo che non solo fa ben sperare, ma che bisogna cogliere continuando a lavorare".
Un'attività di promozione e supporto che questa mattina lo ha visto partecipare al Teatro Piermarini di Matelica al convegno che ha segnato il momento conclusivo del progetto mirato alla candidatura della Sinclinale Camerte a patrimonio Unesco. Un lungo percorso che ha visto l'adesione di 8 Comuni di questo territorio collinare dell'entroterra, caratterizzato dal paesaggio vitivinicolo del Verdicchio di Matelica, che si estende tra Camerino e Fabriano.
"Un percorso - dice Castelli - che vogliamo continuare a compiere tutti insieme verso un risultato che, seppur molto ambito e difficile, ci continuerà a vedere impegnati fino in fondo. La Sinclinale costituisce un patrimonio unico che è in grado di generare logiche di sviluppo il cui valore sta anche nel fatto che non intaccano il patrimonio naturalistico o il settore agricolo ma, anzi, contribuiscono a preservarlo e tutelarlo".
Nel pomeriggio, invece, il Commissario Castelli parteciperà a Sarnano all'inaugurazione del "Borgo delle Sibille" progetto di albergo diffuso realizzato in questo centro situato alle pendici dei Monti Sibillini dalle imprenditrici Emanuela Leli (Presidente della Cna Turismo delle Marche) e Brunella Trisciani che, per questo loro progetto, hanno coniugato innovazione e tutela della tradizione. "Qui, nel borgo medioevale di Sarnano, vediamo concretizzarsi e materializzarsi i primi effetti positivi della Linea del Piano complementare sisma dedicata al turismo grazie a un bando del valore di 600 mila euro che ha consentito a questo progetto di imprenditoria femminile di creare un albergo diffuso, che fa rete con le altre realtà territoriali circostanti e valorizza la cultura, le conoscenze, le tradizioni e i sapori di questa terra con l'obiettivo di fare questo borgo un polo attrattivo".
E proprio il Piano Nazionale Complementare, attraverso il Programma NextAppennino, è lo strumento dedicato alla "riparazione" del cratere 2009 e 2016 che il Commissario Castelli può utilizzare quale "strategia di valorizzazione dei nostri borghi che si raccorda, ed è in perfetta simbiosi, con quella adottata qui nelle Marche dal Presidente Acquaroli".
All'interno del piano complementare sisma, in particolare, la Linea B2.1 è dedicata al sostegno a progetti, che vedono coinvolti soprattutto piccoli imprenditori che credono fortemente nel territorio, per interventi destinati allo sviluppo delle imprese culturali, creative, turistiche, sportive, anche del terzo settore. In base ai dati elaborati da Unioncamere, ad oggi i progetti ammessi (che hanno visto come settore merceologico prevalente quello della ricettività) in totale sono 102, per un finanziamento di quasi 50 milioni di euro e un investimento complessivo di 66,8 milioni. Il 56% delle progettazioni finanziate ricade nel cratere ristretto, il 34% sui centri storici, il 19% riguarda i giovani e il 36% l'imprenditoria femminile.
Relativamente alle sole Marche, la Linea B2.1 ha visto 47 progetti ammessi per un finanziamento di oltre 24 milioni di euro che generano investimenti per 32, 5 milioni di euro. A questi dati, che fissano la situazione attuale, si possono poi aggiungere anche quelli prospettici, che stimano il potenziale di ricaduta dell'indotto per le sub misure B2.1 e B2.2 in, rispettivamente, circa 48 e 50 milioni. A ciò si aggiunga che tali investimenti, con il tempo, avranno a loro volta un effetto migliorativo sulla produttività nei territori dell’Appennino centrale.
Grande successo della conferenza sulle antiche Accademie, e mercoledì si parla del cibo del futuro. Si è svolta ieri, venerdì 10 novembre, la conferenza sulle Antiche Accademie del territorio, organizzata dall'Associazione "Amici del Liceo Galilei" in collaborazione del Liceo Scientifico, terzo evento del ciclo "Scienza in Città" che si sta svolgendo presso la Biblioteca Statale di Macerata.
Il numeroso pubblico, in parte addirittura in piedi nonostante le sedie aggiunte dal solerte personale della Biblioteca, ha apprezzato ed applaudito gli interventi di Angiola Maria Napolioni, Principe dell'Accademia dei Catenati di Macerata, di Cinzia Cecchini, Presidente dell'Accademia Georgica di Treia, e di Francesca Pagnanelli, Segretaria dell'Accademia degli Incolti di Cingoli.
L'introduzione e la conduzione della conferenza era affidata alla scrittrice Lucia Tancredi. Numerosi anche gli studenti intervenuti, a riprova che tra i giovani è vivo un interesse anche verso le strutture, come le Accademie, in grado di tramandare il sapere, la storia, la scienza.
Mercoledì 15 novembre il quarto incontro del ciclo scientifico, stessa sede e stessa ora, questa volta dedicato al CIBO del FUTURO: antiche lavorazioni si uniscono alle più moderne tecnologie.
Si parlerà dell'allevamento dei GRILLI destinati ad arricchire di proteine la farina, oltre ad essere gustati tostati, magari con l'aperitivo in aggiunta alle tradizionali patatine e noccioline! La dottoressa Irene Biancarosa, responsabile R&D della Nutrinsect di Montecassiano, parlerà delle possibilità offerte in futuro dall'integrazione delle proteine animali alle farine vegetali.
Il dr. Sergio Ciriaco, titolare dell'azienda La Carpa Koi di Treia, ci offrirà una descrizione dei procedimenti di Acquaponica, ciclo virtuoso di coltivazione vegetale ed allevamento ittico con risparmio di acqua, territorio e fertilizzanti.
Sarà poi la volta di Francesco Bravi, esperto mugnaio di Cingoli, titolare insieme ai suoi fratelli del Mulino Bravi, dove si macina ancora con le grandi mole di pietra di centinaia di anni fa, assicurando con una macinazione lenta una farina che nasce integrale già "all'origine", consigliata in caso di intolleranze.
La conferenza sarà arricchita dall'intervento di Luigi Moriconi, UniCAM, biologo molecolare, che ci spiegherà le qualità ed i benefici di certe lavorazioni, e sarà coordinata da Massimo Catarini, medico, ex-alunno del Liceo Galilei. Cibo del futuro, quindi, con attenzione al risparmio energetico, alla sostenibilità ambientale ed alla salvaguardia del clima. Un incontro da non mancare, di notevole interesse scientifico e di grande attualità.
Nella tarda serata di venerdì (10 novembre) è stato riaperto al traffico veicolare, nei due sensi di marcia, viale Labastide Murat che dalla stazione ferroviaria, piazzale Marconi, consente di raggiungere la rotonda di viale della Repubblica. Lo rende noto il Comune di Tolentino
Il viale era stato interessato da una serie di lavori eseguiti dalle ferrovie e propedeutici alla messa in sicurezza dei binari ferroviari e alla prossima elettrificazione della linea Civitanova Marche – Albacina.
“Non essendo possibile realizzare immediatamente le strisce verticali per regolamentare la viabilità, spiega l’Ente, si prega gli automobilisti, e non solo, di fare particolarmente attenzione e di moderare la velocita. Le strisce a terra verranno dipinte non appena il nuovo manto stradale si sarà stabilizzato”.