Si è svolta a Pieve Torina la 14esima edizione del concorso Fabulando per Gianni Rodari. Una giornata all'insegna della creatività, dell'amicizia, della fantasia e dei giovani alunni, che ha visto protagoniste 16 scuole, provenienti dal territorio e anche dall'estero. Erano presenti a Pieve Torina gli studenti delle scuole: Istituto Comprensivo Enrico Fermi (Macerata), Istituto Comprensivo N. Strampelli (Castelraimondo), Scuola Elementare “Martinuzzi” (Pola – Croazia), Scuola Elementare Italiana (Cittanova – Istria – Croazia), Scuola Primaria “Salvo D’Acquisto” (Camerino), Istituto Comprensivo “Borgo Solestà-Cantalamessa” (Ascoli Piceno), Scuola Primaria “Santini” (Loro Piceno), Scuola primaria “C. Urbani” (Casette Verdini), Scuola Elementare “Martinuzzi” (Periferica di Gallesano – Pola – Croazia), Scuola Elementare Italiana “Galileo Galilei” (Umago – Croazia), Istituto Comprensivo “Ugo Betti” (Camerino), Scuola Elementare Italiana “Edmondo De Amicis” (Buie – Croazia), Scuola Primaria “F.lli Ferri” (Fiastra), Istituto Comprensivo “Enrico Mestica” (Cingoli), Istituto Comprensivo “ Mons. Paoletti” (Pieve Torina), Scuola Primaria “Beniamino Belloni”, (Urbisaglia). “Non so dove riusciremo ad arrivare, ma siamo in viaggio – ha detto nell'occasione il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci – ed il segno più tangibile, della forza e della resilienza della nostra popolazione, sono questi giovani studenti, il simbolo della voglia di farcela, della voglia di non mollare, di giocare di squadra verso un obiettivo comune, anche con l'aiuto della fantasia. E non è facile, neanche per i più piccoli, quando di mattino si aprono gli occhi sulla devastazione. Per questo il mio ringraziamento non può che andare prima di tutto ai piccoli cittadini delle nostre comunità, ai loro amici, all'insegnamento che i piccoli sanno darci non mollando la presa”. Il concorso Fabulando, nato nel 2000 dall’idea dell'allora sindaco, Pierluigi Palmieri, è patrocinato da Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Assemblea Legislativa delle Marche, Legambiemte Marche Onlus, Ordine Dei Giornalisti – Consiglio Regionale Delle Marche, Provincia di Macerata e Unione Montana Marca Di Camerino. Ha giudicato il lavoro dei ragazzi la commissione composta da Pierluigi Palmieri, Andrea Marconi e Stefano Belardinelli, presenti alla cerimonia di premiazione, assieme al Sindaco di Fiastra, Claudio Castelletti, il sindaco di Urbisaglia. Paolo Giubileo, il vicesindaco di Valfornace, Simone Marchetti, il prorettore di Unicam, Andrea Spaterna, lo scultore Nazzareno Rocchetti, il vicesindaco di Pieve Torina, Petia Petroff Jalamoff, l'assessore Giancarlo Ciuffetti, il luogotenente dei Carabinieri, Paolo Vallesi, il Comandante Caserma dei Carabinieri-Forestali, Cesare Roselli.
L'ASD Polisportiva "Riccardo nel Cuore" insieme al Comune di Pieve Torina e con la collaborazione degli "Arcieri da Varano", "ASD Futbol 3", "ASD Volo libero Monte Gemmo", "CSI Macerata", 'Liceo Sportivo di Camerino' e gli 'Amici di Riccardo' organizzano il secondo memorial intitolato "Riccardo nel Cuore". Il memorial si svolgerà domenica 10 giugno 2018 presso gli impianti sportivi di Pieve Torina.
L'evento è dedicato a Riccardo Milani giovane ragazzo pievetorinese che durante il terremoto del 2016 non ha esitato ad indossare la tuta della protezione civile per aiutare i terremotati in difficoltà. Durante il periodo del sisma Riccardo è sempre stato disponibile per i terremotati che avevano bisogno di aiuto e costituiva un importante punto di riferimento per le associazioni di soccorso che da ogni parte d'Italia venivano a fare servizio a Pieve Torina.
Purtroppo Riccardo ha lasciato questo mondo troppo presto nella Primavera dello scorso anno ma ancora oggi è considerato come importante esempio dai suoi amici di infanzia, paesani e da tutti coloro che lo hanno conosciuto. Riccardo era anche un grande appassionato di sport visto che è stato un ottimo "arciere da Varano" ed anche un appassionato di volo libero.
Il programma del memorial è il seguente:- 8.45/10.30 iscrizione ai tornei: 5,00 euro comprensivo di assicurazione e maglietta e c'è anche la possibilità di tesseramento- Cerimonia d'apertura- Tornei: Calcio a 5, Beach Volley, Volley Bambini, Arcobattle (dalle 15.30 nella tensostruttura)- Deltaplano a motore biposto volo in tandem (con condizioni meteo favorevoli)- Sport tradizionali organizzati dagli studenti del liceo sportivo di Camerino- Mountain Bike- Attività di fitness- 16.30/18.40 dimostrazione e lezione di Muay Thai (nessun limite di età)- Attrazioni presenti: falchi, fantabosco e simulazione a terra con parapendio- 19.00 premiazione e cerimonia di chiusura.In caso di maltempo l'evento viene rimandato a data da destinarsi.
Il progetto dell'area commerciale di Pieve Torina, che ospita le attività economiche terremotate, inaugurato nel novembre 2017 e realizzato con la rigenerazione dei container marini, è tra i dieci finalisti del concorso per le attività produttive tra i 100 migliori progetti italiani, che saranno presentati giovedì 31 maggio all'Accademia Nazionale di San Luca di Roma.
L'idea, appoggiata sin dal primo momento dall'amministrazione comunale, guidata dal sindaco, Alessandro Gentilucci, è stata riconosciuta come meritevole da una commissione di esperti che passa al vaglio migliaia di progetti in tutta la penisola. L'utilizzo dei container marini, rigenerati dal mare alla montagna per far fronte alla necessità di ripartenza di una comunità ferita, sposa appieno il tema della solidarietà e della condivisione e il suo valore è stato compreso dagli esperti del Comitato d'onore che giovedì saranno presenti alla cerimonia di premiazione. Interverranno infatti Massimo Sessa, presidente generale del Consiglio superiore dei lavori pubblici, Giuseppe Capocchin, presidente del Consiglio nazionale architetti paesaggisti, pianificatori e conservatori, Carlo Doglioni, presidente dell'Ingv, Federica Gallori, direttore generale Mibact, Maria Carmela Giarratano, direttore generale del ministero dell'ambiente, Andrea Margaritelli, presidente dell'Istituto nazionale di architettura, Francesco Moschini, segretario generale dell'Accademia nazionale di San Luca, Emanuele Orsini, presidente di Federlegno Arredo, Roberta Vitale, presidente Giovani Ance, Armando Zambrano, presidente Consiglio nazionale ingegneri.
L'area commerciale di Pieve Torina si estende su una superficie complessiva di 510 metri quadri. È stata realizzata utilizzando container di dimensione 20 e 40 piedi, con idonee prestazioni energetiche di trasmittenza termica, assemblati su un’ampia pedana in legno che crea l’effetto di una piazza al centro della struttura. Per rendere i container più significativi e apprezzabili esteticamente, alcune pareti esterne, quelle più visibili dalla strada, sono state dipinte dagli street artist di Anime di strada con murales a tema sociale che ripercorrono gli istanti più significativi del sisma. Un riconoscimento che riempie di orgoglio il sindaco, Alessandro Gentilucci, l'amministrazione e tutti i tecnici e funzionari che hanno lavorato affinché il paese avesse una nuova piazza per la comunità.
L’impressione è che ci sia molto poco da stare tranquilli e a lanciare l’allarme, più o meno timidamente, sono stati gli stessi professionisti. Quegli ingegneri o architetti che, effettuando simulazioni nel sistema di calcolo per stabilire l’ammontare del contributo per la ricostruzione, hanno scoperto che sarà pressochè impossibile effettuare lavori senza accollo. Senza, cioè, che quanti hanno avuto la loro casa lesionata dal sisma di agosto o di ottobre non metteranno mano al proprio portafogli e ai propri risparmi per poter tornare ad abitarla.
Il paradosso, poi, è che se il sistema di calcolo non sarà cambiato, i proprietari di abitazioni piccole non riusciranno a coprire l’importo dei lavori con il contributo ricevuto, mentre i proprietari di abitazioni grandi non riuscirebbero a spenderlo tutto.
Il famigerato file di calcolo è stato messo online dal commissario straordinario per la Ricostruzione alcuni giorni fa, dopo un incontro avuto a Camerino tra i professionisti privati e i funzionari dell’ufficio ricostruzione. “Io – racconta l'architetto Loredana Camacci Menichelli - ho iniziato a fare delle prove inserendo i contributi che avevo stimato con un mio foglio di calcolo e pur inserendo importi che secondo le mie stime erano interamente coperti da contributo in realtà andavo sempre in accollo. Di certo nei condomini o per edifici con più proprietari, quando le unità sono di dimensioni diverse, le più piccole finiscono in accollo e quelle più grandi non possono utilizzare il loro contributo totale. Nel ‘97 per intervenire sulle strutture e sulle finiture connesse la procedura era diversa. Oggi, nel file di calcolo, per ogni unità immobiliare stimano il peso in rapporto ai mq e fanno il confronto fra parametrico e quanto previsto nel computo, poi scelgono la somma minore e aggiungono cassa professionisti e iva, e fanno di nuovo il confronto. A questo punto si finisce con l’andare sempre in accollo perché, facendo il confronto con somme maggiorate dall'iva, in proporzione hanno importi che superano il limite. Questo confronto fatto con le somme lorde è quantomeno discutibile in quanto la legge dice che cassa e iva sono in aggiunta”.
Della questione sono già stati interessati gli addetti ai lavori e, stando a quanto è dato sapere, non sono mancate frizioni tra funzionari della Regione Marche e funzionari della struttura commissariale che hanno messo a punto questo sistema di calcolo. “Mi è stato detto – prosegue l'architetto Camacci Menichelli - che l'ingegner Spuri si è battuto molto per renderlo pubblico, mentre da Roma volevano giocare a briscola coperta e ruba mazzo contemporaneamente”.
Tra l’altro, sembrerebbe che il programma presenta non pochi problemi, che si blocchi molto facilmente e che sia compatibile solo con determinati software.
“Se non siamo sicuri al 100% di come calcolano e interpretano il calcolo scopriremo solo al momento del decreto quanto contributo abbiamo perso e buttato al vento – conclude l’architetto che ha scoperto la falla - magari dopo aver detto ai clienti che la somma prevista nel nostro progetto era interamente coperta dal contributo. Noi tecnici rischiamo di dover spiegare alle riunioni di condominio che più o meno tutti andranno in accollo, ma non per aver fatto interventi necessari che vanno oltre il costo parametrico massimo e magari perchè le somme parametriche sono basse e non coprono gli interventi necessari, ma perchè il meccanismo di calcolo che hanno impiantato non consente l'utilizzo dell'intero contributo che, se fosse spalmato su tutto l'edificio potrebbe e dovrebbe essere usato per tutti e per coprire tutti gli interventi strutturali e per le finiture connesse necessari”.
Una giornata di solidarietà per sostenere la ricostruzione a Pieve Torina. Destinatario della generosità di associazioni e privati è stato il laghetto all' interno del Parco Giochi che, grazie alla cifra di circa 1500 euro raccolta, è stato messo in sicurezza.Il parco è stato interamente realizzato da volontari del gruppo “Io sto con i bambini”."Intendiamo ringraziare - il commento di Ornella Giaconi, tra gli organizzatori - tutti i partecipanti e ribadire la nostra grande ammirazione per i titolari del Nialtri, Alberto e Stefano, che hanno abbracciato la nostra causa. Va detto, inoltre, che il 23 maggio 2018 sono iniziati i lavori anche per il parco giochi di Muccia un altro dei nostri progetti che a breve porteremo a termine".
Superano i cento milioni di euro le risorse disponibili per il rilancio economico e produttivo delle imprese delle aree terremotate. Le Marche hanno beneficiato di un contributo aggiuntivo dall’Unione europea di 248 milioni, di questi al rilancio produttivo sono stati destinati 100,5 milioni.
Parte di queste risorse potranno essere utilizzate anche da 48 comuni della provincia di Macerata ricadenti nel cratere sismico. Uno specifico asse della programmazione regionale dei fondi Ue (il n. 8), è dedicato a "Prevenzione sismica e idrogeologica, miglioramento dell’efficienza energetica e sostegno alla ripresa socioeconomica delle aree colpite dal sisma".
Le Marche per il periodo 2014 – 2020, hanno ora a disposizione risorse superiori a 585 milioni di euro, rispetto ai 337 iniziali. "I 100 milioni aggiuntivi per l’area del cratere, vanno a sommarsi ai 192 già stanziati dal programma ordinario, andando a comporre un monte risorse regionale per il sistema delle imprese pari a 292 milioni, cioè più di quanto il Fesr 2007/13 aveva nel suo complesso per tutti gli interventi previsti. In pratica ora per le imprese ci sono molte più chance di vedere finanziati i propri progetti d’investimento e per quelle localizzate nei comuni compresi nel cratere ce ne saranno ancor di più", commenta l’assessora alle Attività produttive, Manuela Bora. Molto importante è utilizzare subito queste risorse, secondo il presidente Luca Ceriscioli, "per far marciare la ricostruzione materiale dei luoghi con quella produttiva, parallelamente alle previsioni del Piano strategico che punta al rilancio delle zone terremotate attraverso l’innovazione e il sostegno agli investimenti produttivi".
Infatti tre nuovi bandi usciranno entro giugno e promuoveranno con sei milioni, le attività imprenditoriali a sostegno delle istituzioni pubbliche che operano a favore delle fasce più deboli e disagiate della popolazione. Con dieci milioni la competitività delle aree colpite dal sisma e con 15 milioni le filiere del Made in Italy presenti nelle zone terremotate. Per quanto riguarda lo scorrimento di graduatorie su bandi che hanno ottenuto un grande interesse da parte delle imprese del cratere, vengono confermati stanziamenti aggiuntivi di 8 milioni per l’innovazione e aggregazione in filiere delle Pmi culturali e creative, della manifattura e del turismo. Confermati altri 8 milioni per quello che finanzia il miglioramento della qualità e sostenibilità, efficienza energetica e innovazione tecnologica delle strutture ricettive e di 5 milioni per scorrere i progetti presentati sul bando Aree di crisi del Piceno. Rilevante anche l’innovativo sostegno delle imprese sociali, così come lo stanziamento di 9 milioni per favorire l’accesso al credito nell’ambito dell’aggregazione dei Confidi, capace di movimentare fino a 300 milioni di investimenti.COMUNI NEL CRATERE SISMICOApiro - Cingoli - Poggio san vicino - Appignano - Colmurano - Corridonia - Loro piceno - Macerata - Mogliano - Montecassiano - Petriolo - Pollenza - San severino marche - Treia - Urbisaglia - Acquacanina - Bolognola - Camerino - Castelraimondo - Esanatoglia - Fiastra - Fiordimonte - Fiuminata - Gagliole - Matelica - Muccia - Pievebovigliana - Pioraco - Sefro - Serravalle di Chienti - Monte san martino - Penna san giovanni - Belforte del Chienti - Caldarola - Camporotondo di fiastrone - Cessapalombo - Gualdo - Ripe san ginesio - San ginesio - Sant'angelo in pontano - Sarnano - Serrapetrona - Tolentino - Castelsantangelo sul nera - Monte cavallo - Pieve torina - Ussita - Visso
Rete scatenata sulla magnitudo del terremoto di questa mattina alle 10.49 con epicentro fra Muccia e Pieve Torina. La magnitudo ufficiale diffusa da Ingv è stata prima di 3.8, poi corretta al rialzo con un 3.9. L'istituto Emsc, invece, aveva fornito nell'immediato una magnitudo di 4.1, con epicentro spostato di qualche chilometro, per poi ribassare a 4.0.
Nel frattempo, ad Amatrice è stata registrata alle 14.38 una nuova scossa di magnitudo 3.4.
Per chiarire come mai sulla magnitudo dei terremoti i dati non siano sempre concordi abbiamo chiesto lumi al professor Emanuele Tondi, geologo, che con la sua consueta disponibilità chiarisce i motivi delle discrepanze.
Professor Tondi, ancora una volta si discute molto sulla magnitudo del sisma. Quello di questa mattina è stato calcolato da Ingv prima come 3.8 e poi corretto in 3.9. Eppure, la sensazione fra i cittadini è che la scossa sia stata più intensa. C'è una spiegazione scientifica?
La prima magnitudo pubblicata da Ingv è la Ml “magnitudo locale”, calcolata rapidamente utilizzando l’ampiezza media dei sismogrammi registrati dalla rete sismica. Successivamente" spiega il professor Tondi "mediante calcoli più complessi e lunghi, viene calcolata la Mw “magnitudo momento”, che prende in considerazione anche altri parametri, come per esempio la lunghezza del sismogramma. Questo è il motivo della variazione del dato, il più esatto è sempre l’ultimo valore comunicato.
Per quanto riguarda la magnitudo “percepita”, che in realtà si chiama intensità, questa può essere molto diversa da terremoto a terremoto e da luogo a luogo. L’Intensità di un terremoto dipende, oltre che dalla magnitudo e dalla distanza dall’epicentro, anche dalla direttività delle onde sismiche e dall’amplificazione legata alle caratteristiche geologiche locali. Per esempio, un terremoto di magnitudo 3,9 con epicentro a Muccia può avere una intensità diversa a Camerino a seconda se la direttività delle onde sismiche (per quel terremoto specifico) è verso nord o verso sud. Oppure se ci si trova in una zona con amplificazione locale oppure no. Inoltre, la direttività influenza anche la distanza a cui viene “sentito” il terremoto. Se la direttività è verso nord, il terremoto viene “sentito” anche a grandi distanze a nord dell’epicentro, rispetto, per esempio, ad un altro con direttività verso sud.
Questi fenomeni possono far variare la magnitudo “percepita” anche di un valore di mezzo grado (indicativamente). Quindi, in una ipotetica discussione tra chi questa mattina ipotizzava un 3,8 o un 4,3… hanno ragione tutti e due. Ma la magnitudo del terremoto delle 10:49 a Muccia è Mw=3,9, e senza possibilità di discussione".
In località Valsantangelo di Pieve Torina è stata inaugurata la nuova chiesetta di San Vito alla presenza del parroco, don Candido Pelosi, del vescovo di Camerino - San Severino Marche, Francesco Giovanni Brugnaro, e numerosi parrocchiani. Erano presenti anche il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, con i primi cittadini di Monte San Vito (Ancona), Nole (Torino) e San Vito Romano (Roma) visto che le parrocchie di questi tre Comuni sono intitolate a San Vito e fanno parte dell'associazione "Parrocchie di San Vito". Alla fine della cerimonia i rappresentanti delle parrocchie di San Vito hanno consegnato dei regali a don Candido e quest'ultimo, molto entusiasta, ha voluto ringraziare il sindaco di Pieve Torina, il comandante della stazione dei carabinieri di Pieve Torina, il vescovo di Camerino, i sindaci di Nole, Monte San Vito e San Vito Romano e tutti i suoi parrocchiani che si sono molto adoperati per consentire l'apertura della nuova chiesa."Dopo il terremoto mi sono fermato a riflettere e mi sono chiesto cosa avrei dovuto fare. Ho ripensato alla mia vita e al mio modo di vivere - ha detto il parroco di Valsantangelo, don Candido Pelosi - non mi sono abbattuto e ho continuato a vedere il lato positivo delle cose"."Quando sono stato contattato dall'associazione 'Parrocchie di San Vito' gli appartenti di quest'ultima ci hanno voluto aiutare" - ha continuato don Candido - e abbiamo deciso insieme di costruire questa piccola chiesetta per rimanere nelle nostre terre e non andare via. Questa chiesetta sarà per noi la luce ed un punto di riferimento, io rimarrò sempre a Valsantangelo e accoglierò chiunque con positività. Mi fa molto piacere l'affetto della gente e tutto ciò mi fa vivere bene".
(Giovanni Maria Pontieri)
Nella giornata di sabato 20 maggio si sono ritrovati a Pieve Torina gli atleti della disciplina di "Boccia su Strada" o "Boccia alla Lunga", che nella giornata di domani disputeranno l'Europeo in località Taverne di Serravalle di Chienti. L'evento è organizzato dall'IBA (International Bowling Association) con la collaborazione della Figest (Federazione Italiana Sport e Giochi Tradizionali) e Abis (Associazione Boccetta Italia su Strada).Gli atleti delle federazioni di Italia, Olanda, Germania ed Irlanda hanno voluto visitare Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Visso e Muccia, paesi notoriamente martoriati dal terremoto per poi fare una piccola sfilata dentro Pieve Torina.Durante la sfilata, animata con la musica della Banda Musicale "Umberto Gentili" di Pieve Torina, il sindaco Alessandro Gentilucci con il suo collega di Serravalle di Chienti, Gabriele Santamarianova, insieme al presidente federale della Figest, Enzo Casadidio, hanno fatto vedere al presidente nazionale IBA, Maurizio Della Costanza, e al presidente Abis, Roberto Ferro, la zona rossa e parte del paese.Il corteo degli atleti è arrivato fino al Parco Rodari ed il presidente Abis Roberto Ferro ha ringraziato tutti coloro che si sono dati da fare per l'organizzazione del torneo ed ha voluto ringraziare anche il presidente IBA, Maurizio Della Costanza, per aver invitato le delegazioni straniere."La giornata di oggi è l'inizio di un percorso insieme - ha affermato commosso il presidente Figest Enzo Casadidio - vengono fuori le lacrime ogni volta che entriamo nei nostri luoghi di infanzia, ma attraverso manifestazioni come questa ci rialziamo con una grande forza"."E' la prima volta che una competizione europea di Bocce alla Lunga si disputa nei nostri territori - ha sostenuto il sindaco di Serravalle di Chient,i Santamarianova - anche lo sport è un qualcosa che può far rialzare i nostri paesi e per questo ringrazio l'Abis, la Figest e l'IBA che hanno voluto dare una spinta alle nostre terre organizzando questo importante evento sportivo"."Ringrazio tutti voi atleti che avete partecipato - ha ribadito Maurizio Della Costanza, presidente IBA - e vi ringrazio soprattutto per la vostra disponibilità ad ascoltare i cittadini che ci hanno raccontato i sacrifici che sono stati costretti a subire per causa del terremoto". "Abbiamo visto con i nostri occhi ciò che può fare un sisma - ha detto Della Costanza - e non è la stessa cosa vederlo attraverso i mezzi di comunicazione. La nostra presenza qui è solo l'inizio che è quello di stare vicino ai terremotati e poi a seguire vedremo le attività da fare al riguardo. Ringrazio Roberto Ferro ed Enzo Casadidio per aver dato vita ad un importante accordo di affiliazione che garantirà il successo della boccetta su strada in Italia"."Organizzare questo evento è un modo per reagire - ha sostenuto il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, a conclusione della manifestazione - dobbiamo fare di tutto per superare le nostre difficoltà emotive e farci coinvolgere dalla positività. Voi atleti siete il mezzo per far ritornare la nostra gente alla normalità e ringrazio Maurizio Della Costanza ed Enzo Casadidio per il loro impegno".
(di Giovanni Maria Pontieri)
I gruppi parlamentari di Forza Italia di Camera e Senato - rappresentati dai deputati Simone Baldelli, Catia Polidori, Raffaele Nevi, Patrizia Marrocco e Antonio Martino e Maria Spena; e dai senatori Lucio Malan, Maurizio Gasparri, Andrea Cangini, Gaetano Quagliariello, Nazario Pagano, Maria Rosaria Rossi, Fiammetta Modena, Paola Binetti, Francesco Battistoni e Antonio Saccone - hanno incontrato a Palazzo Madama il sottosegretario Paola De Micheli, Commissario straordinario del governo per la ricostruzione sisma 2016, e Angelo Borrelli, capo del Dipartimento della Protezione Civile.
Durante la riunione sono state analizzate le rilevanti criticità e le scadenze delle misure per la ricostruzione delle zone del Centro Italia colpite dai sisma, messe in campo negli ultimi anni dagli esecutivi Renzi e Gentiloni. I parlamentari di Forza Italia hanno avanzato proposte e possibili soluzioni normative - con assoluta priorita' per la proroga e l'adeguamento delle misure fiscali ad hoc e per il blocco dell'addebito dei costi fissi delle utenze - per aiutare concretamente famiglie, professionisti e imprese, che ancora vivono in situazioni estremamente disagiate, e per agevolare la rinascita dei territori coinvolti.
Deputati e senatori azzurri, consapevoli dei gravissimi ritardi accumulati in questi anni dalla sinistra, ritengono che il tema della ricostruzione post sisma dovra' essere una priorita' assoluta nell'agenda del futuro governo.
(fonte Ansa)
Nel testo semidefinitivo del Contratto di governo tra Lega e Movimento 5 Stelle c'é una parola che non ricorre mai. Quella parola, purtroppo, é terremoto. E la mancanza non è sfuggita a chi del terremoto proprio non riesce a dimenticarsi, ossia a chi tutti i giorni fa i conti con la devastazione e le incertezze che ha lasciato da quel maledetto ottobre 20016. Il Contratto di Governo, il cui testo é disponibile qui, tocca questioni di interesse nazionale e, evidentemente, la gestione dell'emergenza e della ricostruzione non lo sono.
"Se servisse una conferma ulteriore - scrivono amareggiati dal comitato Terre In Moto - del fatto che il disinteresse per i terremotati, ed in generale per le sorti del territorio colpito dal sisma, fosse una scelta che tocca tutte le forze partitiche l'abbiamo avuta.Nel cosiddetto contratto di governo, quella sorta di programma che dovrebbe regolare le attività del nuovo esecutivo Lega / M5s, non c'è un singolo punto sul terremoto e la ricostruzione.È un fatto chiaramente di una gravità assoluta e francamente inaccettabile e lo è ancora di più dopo i vari selfie della campagna elettorale e le comparsate che hanno caratterizzato il periodo del voto.Naturalmente anche qualora fosse stato inserito a livello contenutistico non avremmo avuto nessun tipo di garanzia e non saremmo stati sicuramente tranquilli, ma l'assenza totale la dice lunga sul fatto che siamo passati da "non vi lasceremo soli" (che comunque abbiamo visto dove ci ha portato) a 'non vi pensiamo proprio'.In un documento in cui la cosiddetta sicurezza viene declinata in ogni sua forma dal punto di vista del controllo e della repressione non si è trovato il tempo di declinarla nella sua accezione base, la sicurezza di una casa e del territorio che la accoglie. Andiamo a grandi passi verso i due anni di emergenza, e questo è un nuovo tassello, un macigno, da aggiungere alla storia".
Oggi, stando a quanto é dato sapere, matteo Salvini e Luigi Di Maio avranno un nuofo faccia a faccia per limare ed integrare il testo del Contratto di Governo. La speranza, da parte di quattro regioni messe in ginocchio dal sisma, é che sia anche l'occasione per riportare al centro una tematica, quella del sisma e della ricostruzione, che deve stare tra le priorità del nuovo Governo.
Non sono convegni, ma incontri e dialoghi con le comunità; non si svolgono nelle aule universitarie, ma in tensostrutture o sistemazioni provvisorie; non sono solo studio del passato, ma anche –e soprattutto- laboratori del tempo presente. Stiamo parlando dei “Cantieri mobili di Storia”, organizzati dall’Istituto Storico di Macerata con il Centro Studi Acli Marche, che ogni domenica pomeriggio, a partire dal 6 maggio, fanno tappa in una località via via diversa, tra quelle più colpite dai terremoti.
Vari sono i temi affrontati, ma unica è l’idea o, meglio, la convinzione che sta alla base di questa iniziativa: la riflessione sulle trasformazioni sociali ed economiche vissute dai territori appenninici nel corso della storia è fondamentale per affrontare i problemi del doposisma.
Dopo l’incontro di domenica 13 maggio a Visso - dove il racconto storico di Olimpia Gobbi, dedicato alla pastorizia nella lunga storia del vissano, ha acceso i ricordi, le riflessioni, le preoccupazioni e le domande dei numerosi presenti- i cantieri storici si sposteranno domenica 20 maggio a Pieve Torina presso il nuovo edificio scolastico; qui si discuterà dei mestieri appenninici tra Sette e Ottocento ma anche delle prospettive future dell’economia locale; saranno presenti lo storico Augusto Ciuffetti dell’Università Politecnica delle Marche, l’imprenditrice Orietta Maria Varnelli e Angelica Bravi della CGIL di Macerata.
Si è tenuto a Pieve Torina, presso la nuova scuola elementare, un concerto intitolato "La Musica ed il Cuore" con i musicisti del Teatro alla Scala di Milano. Il Teatro alla Scala di Milano ed i lavoratori di Crals 2 hanno dato un importante contributo, insieme ad altri donatori, per la realizzazione del nuovo edificio che ospita l'Istituto scolastico.
"Ringrazio gli amici del Teatro alla Scala di Milano che, in silenzio e senza tanti clamori, hanno deciso di aiutarci a realizzare il nostro sogno che ora è realtà" - ha detto il Sindaco Alessandro Gentilucci rivolgendosi alla platea composta dagli alunni e dai loro genitori oltre che dai molti cittadini pievetorinesi presenti.
"Non finiremo mai di ringraziarvi per averci invitato ad un vostro concerto a Milano" - ha continuato Gentilucci - "avete mantenuto la promessa che sareste venuti a trovarci ed ora siete qui a suonare per noi. La realizzazione della scuola è solo l'inizio che ci porterà al raggiungimento di nuovi obiettivi come la palestra e l'asilo. Cambieranno i governi ma non deve mai mancare l'impegno di cercare sempre nuove soluzioni per far rinascere una comunità" - ha sostenuto il Sindaco a conclusione del suo intervento.
"Per noi è stato un onore avervi aiutato" - ha affermato il trombettista Mauro Edantippe - "cari ragazzi ogni volta che andrete in questa scuola e ogni volta che la rivedrete, quando sarete grandi, ricordatevi che da ogni disgrazia ci si può sempre rialzare".
Durante il concerto, i trombettisti Mauro Edantippe e Gianni Dalla Turca, con il corno Roberto Miele, il basso tuba Giovanni Gatti, il trombone Roberto Gatti insieme al soprano Barbara Costa, hanno eseguito delle opere di Puccini, Verdi, Morricone, Mascagni, Bizet, Cline, Schort, Miele, Maenken e Haenderson.
C'è stato, durante il concerto, anche un simpatico siparietto dove il soprano Barbara Costa si è messa a ballare insieme ad uno dei promotori di Succisa Virescit, Giulano De Minicis.Il gruppo di musicisti del Teatro alla Scala, insieme al soprano, ha interpretato anche dei famosi brani popolari e canzoni di musica leggera, tanto che il concerto si è concluso con la canzone "Se Telefonando" di Mina.
Alla fine del concerto, il primo cittadino Alessandro Gentilucci ha intitolato uno spazio della nuova scuola al Teatro alla Scala ed ai lavoratori della Crals2, per aver generosamente contribuito a far diventare realtà il progetto del nuovo edificio.
Giovanni M. Pontieri
Il sindaco, Alessandro Gentilucci, ha nei giorni scorsi conferito la cittadinanza italiana a due giovani ragazzi, un uomo e una donna, che hanno voluto unirsi alla comunità del paese distrutto dal terremoto, che non si è mai fermato nonostante le enormi difficoltà.
La cerimonia si è svolta nella sede provvisoria del Comune. Si tratta di Fatijon Ademaj, nato in Kosovo nel 2000, e di Ahoutchi Evelyine Erzouah, nata in Costa d'Avorio nel 1991. Entrambi hanno giurato di rispettare la Costituzione italiane e le leggi dello Stato, ed in seguito il sindaco Gentilucci
Una giornata della solidarietà organizzata dall’associazione “Io sto con i bambini”, guidata dal Dott. Salvatore Stasolla medico pediatra, da Filippo Fontane di Pistoia e da Ornella Giaconi. E' l'iniziativa in programma per uil prossimo 23 maggio. Il gruppo che organizza l'evento vanta circa 150 soci da tutta Italia, tra privati e associazioni di volontariato. I progetti che fin’ora sono andati in porto sono diversi, tra i più importanti si ricordano le 600 uova donate a Pasqua alle famiglie delle località terremotate e, ancora, vestiari e giocattoli negli ambulatori dei vari paesi vittime del terremoto.
Tutto questo per dare un supporto a tutte quelle famiglie che da quasi 2 anni hanno dovuto abbandonare le proprie case e si sono viste un’intera vita cascare in macerie. Il prossimo appuntamento sarà il 23 maggio con una “Giornata Solidale” che servirà per mettere in sicurezza un laghetto situato all’interno del parco giochi di Pieve Torina in modo che i bambini possano giocare tranquillamente al più presto.
Per chi volesse fare la propria donazione, durante la giornata del 23 maggio, il ristorante “da Noialtri”, di Marina di Montemarciano, devolverà l’incasso di tutta la giornata all’associazione.
Un grande evento di musica e vicinanza autentica quello che si terrà, il prossimo lunedì 14 maggio alle 18.30, nei locali della scuola elementare di Pieve Torina. Il nuovo plesso scolastico realizzato, esclusivamente con finanziamenti di privati, grazie alla grande gara di solidarietà promossa dal gruppo Succisa Virescit, sarà teatro di uno spettacolo inusuale per il comune, tra i più danneggiati dal terremoto che ha colpito l’Italia centrale nel 2016. L’immobile, costituito da una struttura innovativa, ecosostenibile e sicura, si articola su due piani per un totale di 1.300 mq ed è stato costruito anche grazie al significativo contributo del Crals2 del Teatro alla Scala, il circolo ricreativo dei lavoratori scaligeri (musicisti, tecnici, attrezzisti…etc, oltre mille addetti) che, in accordo con la Sovrintendenza e le organizzazioni sindacali, ha promosso il progetto all’interno del teatro. Già il 29 dicembre dello scorso anno, a pochi giorni di distanza dall’inaugurazione ufficiale della scuola, una delegazione di Pieve Torina, composta dal sindaco Alessandro Gentilucci e dal vice sindaco Giancarlo Ciuffetti, dal coordinatore dell’associazione ‘Succisa Virescit’ Giuliano De Minicis e da una nutrito gruppo di giovani studenti, insegnanti e genitori, era stata ospitata alla Scala per il tradizionale spettacolo di fine anno dedicato ai figli dei dipendenti.
A Pieve Torina, in occasione dello spettacolo “La Musica e il Cuore”, i musicisti della prestigiosa orchestra milanese eseguiranno un nutrito programma che spazierà dai classici di Bizet, Mascagni, Puccini e Verdi fino alle musiche da cinema di Morricone e di altri importanti compositori contemporanei. Nell’occasione uno spazio multidisciplinare della nuova scuola verrà intitolata al Teatro alla Scala Crals2 di Milano.
Mentre la terra continua a tremare incessantemente, soprattutto nell'area fra Muccia e Pieve Torina, aumenta nella la preoccupazione nei cittadini, anche a seguito delle recenti esternazioni dell'ex presidente di Ingv Enzo Boschi.
Un contributo importante a capire cosa sta accadendo nell'area dove nel 2016 è iniziata la sequenza sismica che ha devastato il centro Italia arriva dal professor Alessandro Amato, sismologo di Ingv.
"Premetto che non so come potrà evolvere la sequenza, come detto in altre occasioni. Il futuro non è scritto, direbbe Joe Strummer, e questo vale anche in sismologia.
I processi che avvengono in profondità e i cambiamenti del sistema (dovuti per esempio a trasferimento di stress da altre faglie, a fluidi che si spostano, a cambiamenti termici e mineralogici) fanno sì che quando inizia la rottura su una faglia questa può arrestarsi dopo pochi metri (producendo un micro-terremoto), dopo uno-due chilometri (magnitudo circa 4), una ventina (M~6), qualche centinaio (M~8) e così via. Una delle sfide della sismologia è proprio la comprensione di quello che accade in profondità in quei momenti e perché.
Venendo all’attività recente, faccio alcune osservazioni a titolo personale. La prima è che il grande numero di eventi rilevato in quell’area (migliaia nell’ultimo mese) è dovuto al fatto che lì la rete sismica nazionale Ingv è molto molto sensibile, e permette di localizzare eventi molto piccoli. Poiché, come previsto dalla legge di Gutenberg-Richter, questo numero aumenta di un fattore ~10 ogni punto di magnitudo più bassa, quando si hanno un paio di M4+ ci si deve aspettare una ventina di M3+, circa 200 M2+, 2000 M1+, ecc. A un certo punto, continuando a scendere di magnitudo, questa progressione viene meno non perché non ci siano terremoti più piccoli, ma perché la rete non riesce a registrarli tutti. Si perde la completezza. Tenete presente che i più piccoli eventi che i turnisti INGV sono riusciti a localizzare in quest’area hanno magnitudo intorno a 0.0 (ce ne sono qualche centinaio tra 0 e 0.5!). Vediamo i numeri fin qui, partendo dal 1° aprile limitandoci agli eventi in un raggio di 10 km da Pieve Torina (dalla pagina cnt.rm.ingv.it):M≥4 2M≥3 17M≥2 211M≥1 2244Se andiamo a M0+ ne troviamo parecchi altri, ma non 20.000 come prevede la G-R, solo perché non riusciamo a vederli tutti. Però sicuramente ci sono.Questa analisi ci mostra che questa fase della sequenza sta seguendo perfettamente la Gutenberg- Richter e non sembrano esserci anomalie particolari, a parte il fatto che ad aprile ci furono i due M4.0 e 4.6.
Tuttavia" dice Amato "ribadisco quanto detto all’inizio che non ho idea di cosa potrebbe succedere. Ci sono vari scenari possibili ed è difficile quantificare le probabilità di ciascuno di essi. 1) la sequenza prosegue nei prossimi mesi con qualche alto e basso (fino a M~4-5) senza eventi forti (M>5). 2) Ci sono delle zone del sistema di faglie attive dal 2016 che hanno ancora il potenziale per eventi importanti (M>5) e possono rilasciarlo sismicamente nei prossimi mesi. 3) Si attivano nei prossimi mesi delle faglie vicine con eventi importanti (M>5), evenienza sempre probabile anche se non ci fossero stati i terremoti del 2016-2017. 4) Si attivano nei prossimi anni delle faglie anche lontane dall’area del 2016 con eventi importanti, anche distruttivi. Uno scenario non esclude gli altri, naturalmente.Se provo a dare delle probabilità a questi casi (a titolo personale e senza calcoli statistici, ma solo per ragionarci su), direi:1) ~80%2) ~40%3) ~20%4) 100% Questi numeri sono buttati là solo per ragionarci, compreso l’ultimo che a mio avviso è quello che dovrebbe far riflettere di più. Naturalmente e in generale, le probabilità aumentano tanto più si estende il periodo di osservazione".
Ha scatenato numerosissime reazioni l'articolo pubblicato dal geosifico Enzo Boschi, professore ordinario di Sismologia all'Università di Bologna, nella sezione Scienza di Agi (qui), in cui viene criticato aspramente il presidente di Ingv Doglioni e più in generale il metodo di lavoro di tutto l'istituto.
Il professor Emanuele Tondi, geologo e responsabile della Sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie dell'Università di Camerino, non ci sta e spiega i motivi di tanta acrimonia da parte di Boschi verso i suoi ex colleghi.
"Il professor Boschi (ex Presidente Ingv) è in conflitto con il prof. Doglioni (attuale Presidente Ingv), proprio a causa degli eventi del 2009 a L'Aquila, come chiaramente emerge dalla sua intervista.
Quello che dispiace" afferma il professor Tondi "è che per motivi puramente personali, cercando di vendicarsi su Doglioni, non si fa scrupoli nè della "paura" delle persone, già duramente provate, nè di screditare un importante ed eccellente ente nazionale che lui stesso ha contribuito a creare.
L'Ingv non rassicura nessuno, come non lo faccio io. Con le sue note spiega semplicemente come stanno le cose, suggerendo sempre la stessa cosa: prevenzione.
Se leggete il mio post del 4 Aprile (qui), che è simile alla nota Ingv pubblicata poi il 6 aprile (qui), potrete leggere come quello che afferma oggi Boschi c'è già tutto. Ci sono i terremoti storici avvenuti tra il 1700 e il 1800 a nord di Muccia (tra Camerino e Cagli), messi per altro in relazione con gli eventi avvenuti nel 1703 più a sud. Questo però non significa che gli attuali eventi non siano comunque da considerarsi aftershocks associati ai forti terremoti di fine ottobre 2016. Poi, il prof. Boschi forse non sa che, a differenza de L'Aquila, a Muccia non sono note grandi faglie in grado di generare forti terremoti (come quelli di fine ottobre 2016).
Fossi in lui mi preoccuperei di più della zona di Tredozio in provincia di Forlì e Cesena, più vicina a Bologna, dove abita. La zona è ad alta pericolosità sismica e l'ultimo forte terremoto di magnitudo stimata pari a 6,1 è avvenuto nel lontano 1561".
(foto della Sezione CAI di Ascoli Piceno)
C'è grande apprensione nell'area devastata dal sisma nel 2016 per le continue scosse che da diversi giorni stanno interessando in modo particolare l'area di Muccia e Pieve Torina.
Se da un lato i sismologi di Ingv parlano di normale sequenza di aftershocks all'interno di quella attivatasi nel 2016, il geosifico Enzo Boschi, professore ordinario di Sismologia all'Università di Bologna, in un articolo pubblicato nella sezione Scienza di Agi chiede se ci sia invece da preoccuparsi.
"Nell’ultimo mese nell'area di Muccia si sono verificate circa 2200 scosse sismiche. A proposito di Muccia il presidente dell’INGV attualmente in carica, Carlo Doglioni, il 10 aprile ebbe a dichiarare a UnoMattina, RaiUno: “Difficile prevedere se ci saranno ulteriori scosse ma quello che sta succedendo è nell'ordine naturale dell'assestamento" una frase che non vuol dir niente ma che ha lo scopo evidente di tranquillizzare.
Dopo il 10 aprile di scosse ce ne sono state moltissime. “Ordine naturale dell’assestamento” è una locuzione assolutamente priva di significato sul piano scientifico e inutile per gli scopi della Protezione Civile. Meraviglia una dichiarazione inutile e tanto pilatesca da parte di un personaggio che da almeno sette-otto anni dichiara di poter prevedere i terremoti analizzando proprio le sequenze sismiche.
A L’Aquila si verificarono circa 300 scosse nei mesi precedenti il terremoto del 6 aprile 2009. A Muccia solo in un mese ne sono già state registrate più di 2.200! A questo punto non si può certo negare che a Muccia i terremoti non “aumentino di numero”. Allora è lecito pretendere di sapere da Doglioni che cosa succederà nell’immediato futuro a Muccia e nei suoi dintorni.
La mia opinione a proposito di Muccia, per quel poco che vale, è decisamente diversa da quella dell’attuale vertice INGV, secondo me permeata da un ottimismo d’accatto senza alcuna base scientifica.
Fino al terremoto del 10 aprile le scosse si erano distribuite in modo casuale all'interno della vasta area interessata dalla sequenza e si potevano considerare come la normale evoluzione del fenomeno. Potevano essere interpretate come ulteriori rotture di tanti piccoli segmenti di faglia. La scossa di Muccia del 10 aprile e la successiva sequenza ha modificato drasticamente questa visione. Non può assolutamente tranquillizzare il fatto che il terremoto di Muccia sia avvenuto all'estremità nordoccidentale della zona appenninica finora attivata. Non è vero che quello che stiamo osservando nelle ultime settimane possa essere minimizzato a “ordine naturale assestamento”, qualunque cosa significhi.
Temo, visto l’andazzo, che venga ignorata l’attuale situazione di Muccia e delle zone vicine. Finora ci si è limitati a invocare “l’ordine naturale dell‘assestamento” in maniera grottesca. Più che i vertici dell’INGV, che ormai sembrano disinteressati alla moderna Sismologia applicata alla sismicità del nostro Paese, spero che queste considerazioni arrivino ai vari organi di Protezione Civile.
Concludendo, per il principio di precauzione, mi permetto di invitare tutti coloro che ne hanno la responsabilità e la capacità di mettere in atto tutte le possibili misure preventive a Muccia e nelle zone circostanti. Non è detto che il terremoto arrivi ma è sempre meglio e doveroso essere comunque preparati".
Il testo integrale dell'intervento di Boschi si trova qui
La terra ha ricominciato a tremare alle 2,46 di ieri, con un 2,9 che ha avuto per epicentro Pieve Torina. Poi ancora per altre 70 volte nel giro di 24 ore, 22 di magnitudo superiore a 2.0. Sono numeri impressionanti e sono anche i numeri di uno sconforto sempre più profondo per una popolazione che non ne può più. Perché non smette di evocare fantasmi, e sempre sulla stessa zona. Sempre, appunto, con epicentro tra Pieve Torina e Muccia, fino alle 4,56 di questa notte, con una scossa di magnitudo 2,1. Le più forti alle 22,21 di ieri sera e poi ancora alle 23,20, di magnitudo 3,2 e 3,1
Niente a che vedere, per carità, con la forza distruttrice di agosto e ottobre 2016, ma dopo due anni, sentir tremare la terra almeno una volta all'ora, é fiaccante. Anche perché oltre a chi, come il professor Emanuele Tondi e la scienza tradizionale, dice di non preoccuparsi oltre i consueti accorgimenti, c'é chi, come Giampaolo Giuliani, non vede di buon occhio questo nuovo sciame sismico.
"Dopo le scosse di Magnitudo tra 4,0 e 5,0 di inizio aprile nella zona tra Muccia e Pievetorina- spiega il professor Tondi - la sismicità era tornata a diminuire, ma negli ultimi due giorni é nuovamente aumentata, come dimostrano le continue scosse delle scorse ore. Si tratta, tuttavia, della stessa sequenza che fa seguito gli eventi principali di fine ottobre 2016. La zona destabilizzata è molto grande e gli aftershocks possono durare anche anni, come successo nelle precedenti crisi sismiche in Italia. E' importante abitare e frequentare edifici sicuri, come lo é sempre stato nelle nostre zone e a cui ormai dovremmo essere abituati. Quanto alla diceria che sono da preferirsi tante piccole scosse per scaricare l'energia, si tratta, appunto, di una diceria. Ogni grado di magnitudo l’energia liberata é trenta volte superiore, quindi, per eguagliare un terremoto di magnitudo 5,0 ce ne vogliono 30 di magnitudo 4,0 e 900 di magnitudo 3,0.“
Preoccupato, invece, Giampaolo Giuliani, ex tecnico dell'Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario distaccato presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, divenuto noto, in occasione del terremoto dell'aprile 2009 a L'Aquila a causa di alcune sue dichiarazioni in merito all'asserita esistenza di una sua previsione circa il verificarsi dell'evento sismico.
"Penso che una sequenza di oltre 80/90 accadimenti giornalieri, tutti in una stessa zona epicentrale e con grado sismico crescente, non sia proprio una buona cosa. Credo che bisognerebbe fare molta attenzione ed essere preparati per qualsiasi evenienza" dice Giuliani "anche se quelle strutture storicamente non dovrebbero rilasciare eventi oltre M. 4.8-5.0. Ricordiamo sempre però che, tutta l'energia prodatta dalle repliche, anche se di magnitudo contenuta, è pur sempre energia che va a caricare altre faglie limitrofe di strutture che potrebbero innescare eventi di magnitudo superiore a 5.0/5.5. Oggi, per esempio, nelle ultime 24 ore, sulla dorsale dell'Appennino centrale abbiamo registrato ben oltre 115 eventi, tra questi almeno 7 terremoti di M. da 2.7 a 3.2. Anche i dati sulle variazioni del trend del flussi del gas Radon, osservate dalle nostre stazioni, rivelano livelli alti di poco sotto la soglia di pericolo. Queste osservazioni ci permettono di prevedere nelle prossime 6/24 ore, ancora repliche strumentali nel cratere del centro Italia, dal bacino aquilano fino alle strutture di Camerino. Anche la foto del drum del sismografo della stazione di Coppito, torna a mostrare un incremento dell'attività sismica delle ultime 24 ore".