Pieve Torina

Rinegoziazione dei mutui da parte dei comuni del cratere sismico: lettera delle tre Unioni al Governo

Rinegoziazione dei mutui da parte dei comuni del cratere sismico: lettera delle tre Unioni al Governo

Possibilità di rinegoziazione dei mutui da parte dei Comuni compresi nel cratere sismico del Centro Italia. L’emendamento, da inserire, su richiesta dei proponenti, in sede di conversione del “decreto sisma 2019” o nella legge di Stabilità per l’anno 2020, è stato approvato ufficialmente la settimana scorsa nel Consiglio dell’Unione Montana Potenza Esino Musone. Anche l’Unione Monti Azzurri, presieduta da Giampiero Feliciotti, e l’Unione Marca di Camerino, con il presidente Alessandro Gentillucci, hanno appoggiato la proposta. La missiva verrà inviata entro oggi al Presidente della Repubblica e al Governo. “La richiesta è quella di rinegoziare i mutui perché tutta Italia, a oggi, può farlo a tassi più agevolati rispetto a quelli che i comuni avevano stipulato nell’occasione – ha spiegato il Presidente dell’Unione capofila della proposta Matteo Cicconi -. Attualmente i mutui, nelle zone del cratere, sono sospesi ma quando si ripartirà con il pagamento, grazie a questo emendamento, i cittadini potranno pagare con un tasso più agevolato. La richiesta è stata promossa su istanza dei sindaci del cratere e verrà ora inoltrata al Governo.” Un emendamento appoggiato anche dall’Unione Marca di Camerino, “in stretta sinergia con gli altri presidenti perché questo è un percorso di unione che ci ha sempre contraddistinto – le parole di Alessandro Gentilucci -. Dovremmo però anche richiedere altri percorsi che certamente sono molto importanti come delle linee guida applicative ben definite, serie e chiare per i tecnici che debbono certificare la ricostruzione.” “Le tre Unioni Montane sollecitano fortemente l’applicazione di questa rinegoziazione perché altrimenti i comuni si troverebbero all’improvviso a non poter assolvere al soddisfacimento del pagamento – ha aggiunto il presidente Giampiero Feliciotti -. È importante che venga preso in considerazione altrimenti saremmo, come sempre, cornuti e mazziati.” "I mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti Spa a Comuni inseriti negli allegati 1, 2, 2-bis del D. Lgs. n. 189/2016, trasferiti al Ministero dell’economia e delle finanze in attuazione all’articolo 5, commi 1 e 3, del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, possono essere oggetto di operazioni di rinegoziazione che determinino una riduzione totale del valore finanziario delle passività totali a carico degli enti stessi - si legge nell'emendamento che verrà inviato al Governo -, ferma restando la data di scadenza prevista nei vigenti piani di ammortamento. Possono essere oggetto di rinegoziazione i mutui che, alla data del 1° gennaio 2020, presentino le seguenti caratteristiche: interessi calcolati sulla base di un tasso fisso; oneri di rimborso a diretto carico dell’ente locale beneficiario dei mutui; scadenza dei prestiti successiva al 31 dicembre 2022; debito residuo da ammortizzare superiore a 10.000 euro; mancanza di rinegoziazione ai sensi del decreto del Ministero dell’economia e delle finanze 20 giugno 2003, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 144 del 24 giugno 2003; senza diritto di estinzione parziale anticipata alla pari." "La rinegoziazione avrà effetto dalla annualità in cui riprende il pagamento delle rate sospese dalla normativa applicabile agli enti locali i cui territori sono stati colpiti dagli eventi sismici del 2016. Tale misura consentirebbe ai comuni del cratere sismico, i cui mutui sono al momento sospesi, di accedere alla possibilità di rinegoziazione degli stessi, contribuendo a liberare risorse preziose da destinare ai nostri territori ancora gravemente in difficoltà."

05/11/2019 17:10
4 novembre a Pieve Torina: una luce tricolore illumina il Monumento ai Caduti

4 novembre a Pieve Torina: una luce tricolore illumina il Monumento ai Caduti

La ricorrenza del 4 novembre, Festa dell’Unità nazionale e delle Forze armate, è stata celebrata ieri anche a Pieve Torina. Un momento di grande coinvolgimento da parte dell'intera comunità che ha visto la partecipazione dell'amministrazione comunale, dei militari della locale stazione dei Carabinieri, dei rappresentanti della sezione Marche dell'Associazione nazionale Alpini, dell'Associazione Combattenti e Reduci, delll'Avis comunale, dei ragazzi delle scuole accompagnati dai loro insegnanti e di tantissimi cittadini, per ricordare l'anniversario della fine della prima guerra mondiale, avvenuta il 4 novembre del 1918.  Il lungo corteo, partito dal vecchio Municipio, non più agibile, si è snodato lungo le vie di Pieve Torina, accompagnato dalle note della banda cittadina, per raggiungere il Parco delle Rimembranze dove è avvenuta la deposizione della corona d'alloro presso il Monumento dei caduti.  “Una giornata simbolica per Pieve Torina – ha dichiarato il sindaco Alessandro Gentilucci – che vale come riconferma dal coraggio, dell'orgoglio e del profondo senso civico che ci pervade. Crediamo profondamente nel valore delle istituzioni che per noi debbono essere sostanza e non forma, presenza costante nella nostra esigenza di quotidianità e non assenza e sordità. È con questo spirito, con la costante voglia di rialzarci e spazzar via idealmente e concretamente le macerie dalla nostra vita, che oggi illuminiamo per la prima volta il monumento ai caduti con le luci del tricolore". È questa infatti la novità che è apparsa al calar della sera su Pieve Torina, una nuova illuminazione per un luogo simbolico. "È  una luce che resterà accesa, come accesa resta la vita della nostra comunità", ha concluso Gentilucci.

05/11/2019 12:17
"Il Silenzio" di Augusto Fulgenzi: oltre cento fotografie per non dimenticare

"Il Silenzio" di Augusto Fulgenzi: oltre cento fotografie per non dimenticare

"È quello che ancora oggi accompagna con soggezione queste foto, testimonianza di una triste e dolorosa calamità e della improvvisa scomparsa delle nostre radici". Il fotografo di Pieve Torina Augusto Fulgenzi ha scelto "Il Silenzio" per titolare il Calendario 2020 che ha realizzato in occasione dei tre anni dal sisma che ha colpito il centro Italia. "Un modo per dare voce alla situazione attuale nella quale ci troviamo dopo che sono già passati ben tre anni" ha spiegato Fulgenzi. Pieve Torina, Muccia, Visso, Castelsantangelo sul Nera, Camerino, Ussita, Montecavallo, Pievebovigliana, San Severino, Tolentino, Castelluccio. Oltre un centinaio le foto scattate e raccolte in questo viaggio fotografico tra i luoghi maggiormente colpiti. 400 copie che Augusto ha deciso, grazie ai tantissimi sponsor, di regalare agli amici per non dimenticare e non spegnere i riflettori su quei drammatici momenti e soprattutto sul fatto che oggi è ancora tutto fermo. Dai danni immediatamente successivi al sisma, al momento dell'emergenza, passando per la ricostruzione e le recenti inaugurazioni che hanno riguardando principalmente i plessi scolastici delle zone colpite dal sisma: un viaggio fotografico che l'artista Augusto Fulgenzi ha deciso di regalare ai suoi concittadini e al suo territorio. Fulgenzi ha voluto omaggiare anche la Redazione di Picchio News con una copia del suo lavoro.  

28/10/2019 16:50
Tre anni dal sisma, a Pieve Torina una fiaccolata per non dimenticare

Tre anni dal sisma, a Pieve Torina una fiaccolata per non dimenticare

Alle 18.30 passeggiata dentro la zona rossa, con momenti di riflessione, musica ed un appello al Presidente della Repubblica perché mantenga vivo il ricordo del dramma del sisma e l’impegno delle istituzioni.  Mercoledì 30 ottobre la gente di Pieve Torina sarà nuovamente in strada per una manifestazione che vuole onorare l'impegno di un'intera comunità contro il dramma del sisma ed i suoi effetti nefandi. "Questo non è un paese morto bensì, nonostante tutto, vivo e che vuole continuare a vivere e a trovare una prospettiva di sviluppo. Qui ci sono persone che non hanno voluto piegarsi al triste destino dell'abbandono. Qui c'è un popolo che ha deciso di rimboccarsi le maniche e fare di tutto per dare un futuro al paese e al territorio. Ma tutto questo non basta se l'attenzione e l'impegno delle istituzioni viene meno. Ecco il perché di questa fiaccolata tra le vie della zona rossa del nostro piccolo centro storico, a tre anni dalle scosse di fine ottobre 2016: per ricordare che c'è ancora molto da fare per ricostruire e restituire un'anima a Pieve Torina". Alessandro Gentilucci, sindaco della città, invita tutti i suoi concittadini a partecipare. "È un modo per dare insieme un segnale forte di richiesta di attenzione, per non dimenticare mai la tragedia che ci ha colpiti. E per questo sottoscriveremo un appello alle istituzioni, in primis il presidente della Repubblica Mattarella, perché si faccia garante dell'impegno dello Stato verso una realtà che merita rispetto e considerazione - spiega -. La strada per la ricostruzione è lunga e difficoltosa, ma noi siamo qui a testimoniare che è possibile ed anzi necessaria se non vogliamo vedere morire questi meravigliosi luoghi che l'uomo abita da millenni". Si partirà alle 18.30 dalla sede del vecchio municipio dove, dopo un breve saluto del sindaco, sarà data lettura di alcuni pensieri sul sisma scritti dai bambini e verranno consegnate simbolicamente delle candele. Si procederà poi a piedi lungo la zona rossa con una sosta davanti alla chiesa ed un’altra breve riflessione, e infine la conclusione alla scuola “Mons. Paoletti” dove il tutto si concluderà con l'apposizione delle firme di chi vorrà su un documento scritto che contiene un appello per non dimenticare, che verrà inviato al presidente Mattarella. "A conclusione della camminata, nata da un’idea di più persone tra cui Simonetta Mogliani, verranno suonate alcune musiche per celebrare la bellezza di questi luoghi, bellezza che resiste, nonostante il terremoto, e che vogliamo difendere ad ogni costo continuando a viverci dentro". Chiosa così il sindaco, da sempre in prima linea sul fronte della ricostruzione, "consapevole che sarà una sfida lunga e difficile da vincere, ma che insieme possiamo farcela". L'invito rivolto a tutti è dunque quello di partecipare numerosi e magari di coinvolgere non solo gli abitanti di Pieve Torina ma chiunque vorrà mostrare la propria vicinanza alle popolazioni ferite dal sisma.    

27/10/2019 12:20
Pieve Torina, l'asilo nido sarà presto realtà

Pieve Torina, l'asilo nido sarà presto realtà

In Via Betti, nell'area attigua alla scuola materna, proseguono i lavori per la costruzione del nuovo asilo nido di Pieve Torina. L'edificio sarà completato entro la prossima primavera e, oltre ad essere antisismico, sarà costruito utilizzando soluzioni ecologiche e sostenibili. Una delle principali peculiarità è rappresentata dal fatto che gli alberi presenti nel terreno scelto per erigere l'edificio saranno inglobati dalla costruzione.  "Quando parliamo del futuro di Pieve Torina - sottolinea il primo cittadino Alessandro Gentilucci - parliamo delle nuove generazioni, che per noi sono sempre al primo posto. Lo abbiamo dimostrato con la scuola elementare e media Paoletti, la prima del cratere ad essere ricostruita, e successivamente con l'inaugurazione della scuola materna. Ora aspettiamo che veda la luce anche il nido d'infanzia, un servizio importantissimo che va ad ampliare l'offerta dedicata alle famiglie di questo territorio". A circa un anno di distanza dall'ottenimento del finanziamento, al quale hanno contribuito Regione Marche e Associazione Italiana Calciatori, quello che sembrava solo un sogno si appresta a diventare realtà. Il nuovo asilo sarà presto pronto ad accogliere i bambini da 0 a 3 anni e lo farà con le sue pareti colorate, le sue grandi finestre e tutte le innovative soluzioni assolutamente green adottate per questa nuova costruzione. 

23/10/2019 16:37
Caserma dei carabinieri a Vallicelle, Gentilucci a Sborgia: "Meno polemiche e più atti concreti"

Caserma dei carabinieri a Vallicelle, Gentilucci a Sborgia: "Meno polemiche e più atti concreti"

“Toni perentori e ingiustificati, che tradiscono una impostazione eccessivamente rigida che mal si confà a chi è chiamato a ruoli politici di primo piano qual è quello del sindaco”, così Alessandro Gentilucci, presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino e sindaco di Pieve Torina, interviene sulla vicenda della sede della caserma della Compagnia Carabinieri di Camerino e sulle dichiarazioni rilasciate ieri dal sindaco di Camerino Sandro Sborgia. “Capisco che, da maggiore dei Carabinieri, si senta spinto da ancor più zelo nei confronti dell’Arma, ma questo atteggiamento muscolare può solo nuocere ad una questione su cui da tempo, come Unione Montana, abbiamo già espresso, con apposita delibera esecutiva, la volontà di arrivare a una definizione certa in tempi rapidissimi - prosegue Gentilucci -. Ricordo al sindaco che è stato proprio il sottoscritto nella sua veste di presidente dell’Unione a offrire ai Carabinieri la disponibilità della sede del nostro palazzo per andare incontro a una esigenza che riteniamo più che legittima, ossia trovare una collocazione stabile per la Compagnia. Invito tutti alla moderazione e a un atteggiamento più consapevole, evitando fughe in avanti come le minacce di secessione che possono soltanto minare la credibilità delle istituzioni che rappresentiamo”. Gentilucci prosegue richiamando come, sul piano politico, "l’Unione Montana abbia compiuto tutti i passi necessari per dirimere la questione, e che proprio sul piano politico sia invece mancato il sostegno chiaro e netto dell’amministrazione Sborgia a differenza di quanto fatto dal suo predecessore che in consiglio, a marzo, votò a favore di questa soluzione, ossia l’ospitalità della caserma nel palazzo dell’Unione. Mentre invece Sborgia preferisce la piazza per esternare il suo pensiero quando da più parti è stato chiesto un comportamento coeso ed unitario di tutti i componenti dell’Unione per affrontare e risolvere al meglio questa situazione ed assicurare un servizio efficace alla collettività - continua il sidnaco di Pieve Torina -. Sarebbe opportuno che Sborgia ratificasse nel suo consiglio comunale quanto precedentemente deliberato dall’ex sindaco Pasqui dando sostanza alle sue parole con un atto concreto. Voglio ricordare che l’Unione si occupa di molti altri servizi a favore delle comunità del territorio, e polemizzare su un aspetto sia pur importante come questo rischia di mettere in ombra il prezioso lavoro quotidiano che viene svolto da questo ente che mi onoro di rappresentare. Il 24 ottobre vi sarà un nuovo incontro in Prefettura con i vari attori chiamati a risolvere la questione caserma e lì affronteremo le valutazioni tecniche che, per chi è chiamato ad amministrare, non sono forma bensì sostanza. Meno polemiche e più atti concreti ed impegno comune, questo è ciò che mi sento di consigliare, in sintesi, al sindaco Sborgia”.

19/10/2019 14:38
I piccoli studenti di Pieve Torina a lezione di solidarietà e volontariato

I piccoli studenti di Pieve Torina a lezione di solidarietà e volontariato

I bambini della primaria celebrano a scuola l'iniziativa nazionale dedicata alla Protezione Civile. Sono attenti e curiosi i trenta bambini delle cinque classi della scuola primaria di Pieve Torina che lo scorso martedì 15 ottobre, hanno partecipato all'iniziativa inserita nell'ambito della Settimana Nazionale della Protezione Civile.  Insieme alle loro insegnanti, hanno avuto l'opportunità di incontrare in aula architetti ed archeologi del Ministero dei Beni Culturali, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona, i Vigili del Fuoco e i rappresentanti della Protezione Civile. "Sapete cos'è e cosa fa la Protezione Civile?", ha chiesto loro il sindaco Alessandro Gentilucci, che ha presenziato l’iniziativa. Sì, lo sanno bene i bambini di Pieve Torina cos'è la Protezione Civile. Sono gli angeli del terremoto, i componenti delle istituzioni, ma anche i tanti volontari che hanno contribuito ad alleviare le sofferenze dei giorni del terremoto. "Un contributo importante quello di chi volontariamente si mette al servizio della comunità - ha ricordato il sindaco - e spero che anche voi da grandi vorrete far parte di questo straordinario gruppo". Hanno aiutato la gente, hanno dato una risposta immediata ai problemi quotidiani quando la quotidianità non era più tale, ma hanno anche messo in salvo quell'enorme patrimonio artistico e culturale che è parte della ricchezza dei territori e contribuisce alla loro economia. E allora ai bambini, lo staff che ha realizzato il laboratorio, ha proposto proprio un gioco legato al recupero dei reperti storici ed artistici. Una grande tenda che si fa custode di riproduzioni e beni archeologici originali da scovare, recuperare, portare in salvo, fotografare e schedare. C'erano tanti caschetti bianchi a scuola, tanti "attrezzi del mestiere", una vera macchina fotografica e tutto l'occorrente per calarsi nella parte e giocare ad un gioco che richiama la realtà e mostra agli studenti il lavoro fatto, ma soprattutto un'attività laboratoriale che ha lo scopo ben preciso di insegnare quanto importante sia custodire il passato per costruire il futuro imparando a coltivare una coscienza solidale e civica.  

17/10/2019 13:15
Alugame, la raccolta differenziata diventa un gioco: straordinario successo tra gli studenti

Alugame, la raccolta differenziata diventa un gioco: straordinario successo tra gli studenti

Risparmio energetico, corretta raccolta differenziata e sostenibilità ambientale sono argomenti che da tempo interessano cittadini responsabili che cercano quotidianamente di adottare metodi che possano contribuire alla salvaguardia del mondo in cui viviamo. Avvicinare e sensibilizzare le giovani generazioni a queste tematiche e far sì che entrino nel loro “fare” quotidiano è fondamentale.  Il Consorzio Nazionale CIAL ha individuato una formula vincente che permette ai ragazzi di “studiare-divertendosi”: tutto questo è possibile attraverso ALUGAME! Il progetto, che sta coinvolgendo le Scuole Secondarie di I grado della regione Marche, prevede una didattica interattiva e coinvolgente condotta dal relatore e una fase successiva di verifica, attraverso il quiz multi-risposta. Un connubio vincente che vede gli studenti coinvolti in una sana competizione e soprattutto attenti durante la lezione non frontale.  Lunedì protagonisti del format gli studenti della Scuola Media Pirri di Visso, dell’Istituto Comprensivo Paoletti di Pieve Torina e dell’Istituto Comprensivo “U. Betti” di Valfornace. Le classi si sono susseguite in tre appuntamenti ricchi di entusiasmo ma anche di attenzione e di voglia di imparare.  Presente durante il contest a Pieve Torina l’Assessore all’Ambiente Giancarlo Ciuffetti: “Vi sono grato per questa iniziativa che sta coinvolgendo gli studenti marchigiani, perché è importante partire dai giovani perché possono dare input alle loro famiglie e quindi migliorare le performance di raccolta”. “Alugame ha coinvolto tantissimo i nostri ragazzi - ha commentato la professoressa Valentina Zampetti del Paoletti di Pieve Torina - Questa modalità è molto performante e ha reso più consapevoli gli studenti su un materiale che utilizziamo quotidianamente come l’alluminio”. Martedì invece è stato il turno degli studenti delle Scuola Secondaria di I grado “C.A. Dalla Chiesa” di Esanatoglia. “Riteniamo molto importante far partecipi le nuove generazioni su argomenti molto importanti come la raccolta differenziata e la sostenibilità ambientale. - ha commentato la professoressa Stefania De Giorgi - Attraverso la sana competizione i giovani riescono ad imparare più facilmente e ad assorbire i concetti che il relatore intendeva trasferire. Complimenti!”. Il Consorzio Nazionale CIAL si occupa, da circa vent’anni, di garantire il recupero e l’avvio al riciclo degli imballaggi in alluminio post-consumo provenienti dalla raccolta differenziata organizzata dai Comuni italiani. Per la prima edizione CIAL ha individuato le Marche come destinataria del progetto, coinvolgendo nel progetto i bacini territoriali serviti, per la gestione dei rifiuti, da alcune società che con i Comuni, e con CIAL, lavorano da tempo per il raggiungimento degli obiettivi europei di riciclo. Tantissime le scuole marchigiane che stanno prenotando gli appuntamenti con ALUGAME. Le iscrizioni sono ancora aperte e gratuite. Per maggiori informazioni contattare PEAKTIME a segreteriapeaktime@gmail.com oppure al 333.2962183  

16/10/2019 09:35
A Pieve Torina la Settimana Nazionale della Protezione Civile

A Pieve Torina la Settimana Nazionale della Protezione Civile

In occasione della Settimana Nazionale della Protezione Civile, che si svolgerà dal 13 al 19 ottobre in tutta Italia, i vari Istituti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo delle Marche propongono una serie di appuntamenti sul tema della salvaguardia del Patrimonio Culturale in situazioni di emergenza. La Settimana, recentemente istituita dal Consiglio dei Ministri e in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile ha come fine la sensibilizzazione sui temi di protezione civile di resilienza e di riduzione dei rischi. I ragazzi delle Scuole Primarie e Secondarie di Primo Grado di Pieve Torina, realtà colpita dal sisma del 2016, saranno coinvolti in incontri formativi di sensibilizzazione alla salvaguardia dei Beni Culturali in situazioni di emergenza. Le giornate sono a cura dell’Unità di Crisi e Coordinamento Regionale/Segretariato Regionale MiBACT per le Marche in collaborazione con Prefettura – UTG di Ascoli Piceno, Prefettura – UTG di Macerata, Protezione Civile Marche, Carabinieri Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche, Istituto Comprensivo del Tronto e Valfluvione, Istituto Comprensivo “Mons. Paoletti” e l’Associazione Radioamatori Carabinieri (C.O.T.A.)

12/10/2019 17:50
"Un pezzo del cuore di Pieve Torina batte a Baranzate":  posata la prima pietra nello spazio multiculturale

"Un pezzo del cuore di Pieve Torina batte a Baranzate": posata la prima pietra nello spazio multiculturale

Dallo scorso venerdì 3 ottobre, esiste un filo rosso che lega Baranzate, estrema periferia nord ovest di Milano, comune multietnico per eccellenza (secondo in Italia per concentrazione di stranieri residenti), a Pieve Torina. Ricostruzione e rinascita sono le due parole chiave. A Pieve Torina la ricostruzione post - terremoto è partita, seppur con le solita lungaggini burocratiche,  grazie alla volontà dell'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Alessandro Gentilucci, e alla generosità di associazioni come Succisa Virescit, artefice del progetto di ricostruzione della scuola. A Baranzate invece c'è da ricostruire la comunità nel segno dell’accoglienza, della solidarietà, della multiculturalità, così don Paolo Steffano, con il contributo di diversi partners privati come Diana Bracco, nota imprenditrice del settore chimico e farmaceutico, la Fondazione Rava e la Fondazione Tredicimarzo di Paolo Barilla, farà nascere lo spazio InOltre in un ex capannone industriale di 1.415 metri quadrati. Si tratta di un luogo in cui saranno concentrati una sartoria sociale, un supermarket solidale, una sala polifunzionale e un corner dove avviare una farmacia orientata ai bisogni di bambini e mamme. Due storie che partono da luoghi distanti e si uniscono idealmente e materialmente con una pietra estratta dalle macerie di una casa di Pieve Torina distrutta dal terremoto ed il cemento di una costruzione che torna a vivere riconvertita in spazio di inclusione. "Un pezzo del cuore di Pieve Torina batte qui a Baranzate - ha dichiarato il sindaco Gentilucci, presente alla cerimonia per l'avvio dei lavori di ristrutturazione dello spazio InOltre - e di questo siamo orgogliosi. Da oggi questa pietra non è più il simbolo della tragedia, ma parla di rinascita e di futuro. Il mio ringraziamento va a don Paolo che ha compreso profondamente lo spirito di resilienza della nostra comunità e a tutti i soggetti coinvolti in questo grande progetto di cooperazione. Posiamo una prima pietra per la costruzione di un grande spazio di incontro e condivisione e posiamo un'ulteriore pietra per ricordare a noi stessi di cosa davvero siamo capaci lavorando in sinergia". Dunque, non è più pietra scartata il sasso murato nella parete del capannone del piccolo comune lombardo, ma un dono e un simbolo di amicizia e rinascita per scrivere una nuova, comune, storia.

09/10/2019 10:39
Viene da Pieve Torina la prima pietra dello "Spazio inoltre": un progetto di rigenerazione sociale

Viene da Pieve Torina la prima pietra dello "Spazio inoltre": un progetto di rigenerazione sociale

Domani, venerdì 4 ottobre, il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci e i rappresentanti dell'associazione Succisa Virescit saranno a Baranzate, nei pressi di Milano, per assistere alla nascita di un progetto di rigenerazione sociale per favorire accoglienza, solidarietà e multiculturalità. L’idea di posare come prima pietra una maceria recuperata da Pieve Torina è stata di Don Paolo Steffano, dopo aver visitato la nuova scuola realizzata nel comune terremotato grazie alle tante donazioni di privati. L’intraprendente parroco di Sant’Arialdo, don Paolo Steffano, sacerdote in prima linea nel difficile comune di Baranzate, a pochissimi dal capoluogo lombardo, ha voluto che proprio da una rovina partisse l’edificazione di un importante progetto d’inclusione, trasmutando un simbolo di sofferenza e distruzione in un segno di rinascita e di speranza. "Don Paolo ha respirato a Pieve Torina lo spirito di rinascita che ha pervaso la nostra comunità dopo il terribile sisma del 2016. Non ci siamo arresi - ricorda Gentilucci - ed abbiamo creato opportunità laddove c'erano emergenze. Ricostruire la scuola era una necessità, ma significava soprattutto offrire opportunità e futuro ai nostri giovani. Sono orgoglioso di presenziare all'avvio di questo lungimirante progetto multiculturale, di speranza e rinascita, proprio perché ispirato da Pieve Torina". Una vicinanza ideale e una comune tensione verso la costruzione di un futuro migliore, che saranno sancite anche dalla presenza, alla cerimonia di posa della prima pietra di domani dello stesso sindaco Alessandro Gentilucci e di Tonino Dominici, Sandro Paradisi e Giuliano De Minicis, in rappresentanza di “Succisa Virescit”, il gruppo d’imprenditori che ha curato la raccolta fondi e la realizzazione della scuola di Pieve Torina.

03/10/2019 15:13
Consiglio delle Autonomie Locali, il nuovo presidente è il sindaco Gentilucci

Consiglio delle Autonomie Locali, il nuovo presidente è il sindaco Gentilucci

Alessandro Gentilucci, presidente dell'Unione Montana Marca di Camerino e sindaco di Pieve Torina, è il nuovo presidente del Consiglio delle Autonomie Locali (Cal), organo consultivo della Regione Marche. I nuovi vicepresidenti sono il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti e la presidente della Provincia di Fermo Moira Canigola, sindaco di Monte Urano. Eletti come consiglieri segretari il sindaco di Castelfidardo (Ancona) Roberto Ascani e quello di Lunano (Pesaro Urbino) Mauro Dini. Il rinnovo dell'Ufficio di presidenza è avvenuto nel corso della seduta plenaria, convocata e presieduta dal presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo. "Il ruolo svolto dal Cal è fondamentale per favorire il dialogo tra gli organismi regionali, gli amministratori e il territorio - ha detto Mastrovincenzo -. In questi anni la collaborazione è sempre stata costruttiva e il Consiglio regionale ha promosso e continuerà a promuovere iniziative". (Fonte Ansa Marche)

02/10/2019 19:06
Da Pieve Torina un documento unitario sul sisma indirizzato al governo Conte

Da Pieve Torina un documento unitario sul sisma indirizzato al governo Conte

Parte da Pieve Torina un’esigenza di razionalizzazione dei tanti documenti che diversi enti, a cominciare dalla regione e dai comuni coinvolti nell’esperienza del terremoto del 2016, hanno prodotto e continuano a produrre al governo centrale per definire richieste, linee d’intervento e priorità per la ricostruzione. “Troppi interlocutori, una pletora di documenti e continue richieste frammentate possono compromettere la forza di un fronte che, malgrado le inevitabili specificità, dovrebbe presentarsi il più possibile in modo unitario. Il tempo delle analisi di quel che è successo è ormai concluso, ora è il momento di agire in modo chiaro per il futuro delle nostre comunità cercando di non replicare vecchi errori. Questo è lo sforzo che, come Unioni Montane che rappresentano diversi comuni dell’entroterra marchigiano, abbiamo cercato di fare promuovendo un unico documento che consegneremo direttamente nelle mani del presidente del consiglio dei ministri, Conte. Vogliamo presentarci con una sola voce, perché l’unione fa la forza come recita un vecchio adagio”. Queste le parole di Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina e presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino che lo scorso giovedì, 26 settembre, si è incontrato con i suoi omologhi, Matteo Cicconi, sindaco di Pioraco e presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, e con Giampiero Feliciotti in rappresentanza di quella dei Monti Azzurri. “Si tratta di un evento che ha una rilevanza significativa per il nostro territorio – prosegue Gentilucci – perché siamo riusciti a superare personalismi ed egoismi che troppo spesso rischiano di minare la compattezza di una realtà che presenta tanti elementi comuni. L’obiettivo unitario è quello di ridare speranza e prospettive di sviluppo certe all’entroterra marchigiano trasformando la tragedia del terremoto in opportunità. Se questo non dovesse accadere - conclude Gentilucci - il rischio di una desertificazione dei piccoli centri montani potrebbe tradursi in una terribile certezza”.

30/09/2019 12:46
Pieve Torina, parte il corso di Muay Thai di Riccardo Del Gobbo

Pieve Torina, parte il corso di Muay Thai di Riccardo Del Gobbo

Rialzarsi quando si è al tappeto, o meglio sul tatami. Questa l’idea del maceratese Riccardo del Gobbo, rinomato maestro di Muay Thai che ha deciso di investire a Pieve Torina, in un territorio fortemente colpito dal terremoto del 2016. Inizierà il 2 ottobre, tutti i lunedi’ ed i mercoledì, il nuovo corso di Muay Thai che il comune ha voluto far proprio patrocinando sin da subito l’iniziativa ed offrendo la sala polivalente “Parco Rodari”.  “Nel territorio non ci sono piu palestre - ha affermato Riccarco -, i ragazzi potranno ora ritrovarsi nuovamente e confrontarsi in una disciplina nuova per la zona ma che credo saprà dare molte soddisfazioni a chi vorrà avvicinarla”.  “Ciò che è successo mi ha molto colpito, è un po come quando si gareggia. Capita, magari, che l’avversario sia temibile e ci mandi rovinosamente al tappeto. C’è chi in questi casi abbandona, chi si prende una pausa e chi invece, da quel tappeto, si rialza per riuscire a trovare il modo di ritornare in piedi piu combattivo di prima. Io spero di poter spostare l’idea che ho fatto mia nello sport, nella vita quotidiana di chi non ha mollato. Forse è solo un mio sogno, ma voglio viverlo” ha concluso del Gobbo.  Il corso è aperto a tutti, a chi già conosce il Muay thai così come a chi non ha mai sentito parlarne, non ci sono limiti di età ed è uno sport adatto a uomini e donne: gli incontri hanno una durata di un’ora e mezza ed inizieranno dalle 19.30.  La nuova palestra vuole diventare un centro di aggregazione anche per i ragazzi provenienti da Visso, Ussita e Pievebovigliana.  Proprio per permette a tutti di provare ad avvicinarsi alle tecniche insegnate, le prime due lezioni saranno gratuite e, successivamente, sinergicamente con il Comune, si è deciso di proporre un prezzo vantaggioso: 30€ mensili per 8 lezioni. In programma anche alcuni stage, sempre a Pievetorina, dove verranno chiamati come graditissimi ospiti, campioni di Muay Thai di livello internazionale. Appuntamento quindi per la prima lezione il 2 ottobre presso la sala polivalente del Comune di Pievetorina. 

29/09/2019 15:21
La solidarietà viaggia sulle due ruote a Pieve Torina: i “Bikers Invasori” donano 6700 euro

La solidarietà viaggia sulle due ruote a Pieve Torina: i “Bikers Invasori” donano 6700 euro

Grandissimo successo per l'ultima, solidale invasione del 2019 realizzata dall'associazione romana “Bikers Invasori” che ha voluto portare ieri, domenica 22 dicembre, il suo contributo alle comunità di Visso e Pieve Torina. Un gruppo forte e numeroso, capace di non mollare neppure di fronte alle condizioni meteo avverse, con motociclisti provenienti da Roma e da tutta Italia. Anche chi, all'ultimo minuto, ha rinunciato alla partenza proprio per le difficoltà imposte dalla pioggia, ha comunque versato il proprio contributo. Tirando le somme, sono stati raccolti 6.700 euro destinati alla ricostruzione della palestra e del centro ricreativo di Pieve Torina e 1.300 euro alla Proloco di Visso per l'acquisto di un defibrillatore. Sono questi i numeri generati dall'associazione benefica no profit nata nel 2015 e impegnata a organizzare pacifiche invasioni per promuovere la passione per le due ruote, la solidarietà e, negli ultimi anni, l'impegno in favore delle popolazioni del centro Italia colpite dal sisma del 2016. "Mille rombi di motore e un solo cuore", sono le parole del presidente dei “Bikers Invasori”, Simone Pera, che sintetizzano al meglio lo spirito dell'evento che ha visto i motociclisti arrivare ieri a Visso per la motobenedizione e fermarsi poi a pranzo a Pieve Torina per godersi una giornata in compagnia. Estremamente soddisfatto il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci che ha ringraziato gli organizzatori dell'evento "per il loro spirito eroico e la carica di allegria che hanno saputo portare in città. Un evento che l'Amministrazione ha accolto con gioia perché la comunità ha, oggi più che mai, bisogno di iniziative simili per tornare a essere centro del turismo di montagna e tornare a vivere anche di questo. I fondi raccolti contribuiranno alla ricostruzione di strutture fondamentali per la nostra comunità, e siamo davvero grati ai bikers per il loro impegno e la loro straordinaria solidarietà”.      

23/09/2019 11:57
"La terra tremano festival", domenica 15 penultimo appuntamento tra le Sae di Pieve Torina

"La terra tremano festival", domenica 15 penultimo appuntamento tra le Sae di Pieve Torina

"La Terra Tremano Festival" arriva a una delle ultime date, tra le più attese: domenica 15 settembre è Pieve Torina, uno dei Comuni delle Marche più colpiti dal terremoto del 2016, a fare da scenario allo spettacolo di Giorgio Felicetti. La manifestazione sta segnando in maniera indelebile l’immaginario e la memoria orale di tutto il territorio sismico. Ogni giornata del festival rimane nella memoria delle popolazioni, che partecipano in gran numero alle rappresentazioni. Anche a Camporotondo, sabato scorso, si è vissuta un’altra giornata non dimenticabile. Come tutte le altre finora. Il miracolo benefico della catarsi si è ripetuto.  “Dopo Visso, cioè dopo aver realizzato lo spettacolo sopra le macerie della splendida e straziante piazza in zona rossa, cosa potevo aspettarmi ancora? Potevo aspettarmi un calo di tensione mia e di attenzione da parte del pubblico. E invece, dopo Visso, c’è stato quel container-chiesa di Monte Cavallo, lacrime tra crocifissi e madonne scure, c’è stata tutta Ussita, dentro al ristorante La Mezza Luna, con le bocche serrate dove di solito è lo stomaco a godere - le parole di Giorgio Felicetti -. C’è stata tutta quella gente rifugiata lì dentro a dei luoghi che odorano di tutto fuorchè di teatro, a coprirsi da un autunno già attivo, che sui Sibillini l’autunno arriva quando vuole lui. E c’è stato sabato scorso Camporotondo, in una palestra in cemento, unica struttura solida, e figlia di un altro terremoto, quello del ’97, spazio di accoglienza nell’immediato dopo-sisma, per accogliere i tanti che hanno sfidato il maltempo, e vinto il desiderio di rimanere rintanati a casa, che tanto per non vale più la pena uscire di casa. Ho provato a immaginare la vita post-sisma dentro quella palestra: i lettini, le brandine, i giochi di società per gli anziani, le tombole di Natale, la ginnastica per i bambini. Dovevo nel racconto ridare tutta questa vita. E l’abbraccio di tutti è stato, come sempre, totale. Ogni volta è una scoperta profonda, per chi è lì proteso nell’ascolto, davanti a me, ma è un’esperienza che cambia anche me, nell’intimo.”  C’è stato tra il numeroso pubblico, un gruppo di ragazzi europei, polacchi, inglesi, portoghesi, francesi, a Camporotondo per un campus. Porteranno con sé questa storia degli Appennini, per diffonderla nei loro Paesi d’origine. Come tutti i presenti, molto commosse le rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, Daniela Tarullo e Katiuscia Nardi, che sulla loro pelle hanno vissuto il terremoto. Particolarmente toccante la testimonianza di uno spettatore, Michele, che così commenta su FB: “Caro Giorgio Felicetti, noi ti diciamo grazie! Noi che l’abbiamo vissuta tutta, dal momento in cui per noi il mondo come lo conoscevamo è finito, dopo le "botte", l’evacuazione, gli alberghi, il ritorno, le roulotte, l’attesa delle SAE, il volersi ostinare a credere a una parvenza di normalità. E poi il lavoro che non c è più. Il non sapere se la tua casa è A-B-C-D-E, non sapere dove mettere quel poco da salvare dopo la sentenza: “demolizione”. Ecco tutto questo è sotto gli occhi da ormai 3 anni, quotidianamente, eppure ci si abitua, e non ci fai quasi più caso. Perché la ferita non si chiuderà, ma impari a conviverci, non senti più nemmeno tanto dolore. Lo sopporti, ormai fa parte della vita stessa, e corri il rischio di assuefarti, perché la vita va avanti: i figli, le scadenze, la burocrazia, la quotidianità, non c'è più tempo per ricordarsi che siamo stati al centro di un cambiamento biblico. Finché non arriva qualcuno da un palcoscenico a ricordartelo, e lo fa con semplicità e allo stesso tempo con veemenza, con dolcezza, ma forza, e ti rimette davanti tutto. Facendoti sanguinare la ferita e risentire un dolore che non sentivi da tempo, troppo tempo, perchè quella ferita si cerca di evitarla. Io ti ringrazio. Mi sbilancio a dire: a nome di tutti, che se oggi quella ferita è tornata a sanguinare e fa ancora male, è perché siamo ancora vivi! GRAZIE ANCORA.” Ma il viaggio de "La terra tremano" deve continuare, domenica 15 settembre, alle ore 18, arriva a Pieve Torina. In un luogo fortemente simbolico: la nuova zona SAE, in località Le Piane: “Abbiamo realizzato lo spettacolo nei luoghi più impensati: rifugi di montagna, ristoranti, piazze antiche e bellissime, piazze devastate, ma per Pieve Torina che si sta rialzando, abbiamo pensato allo spazio che più rappresenta il presente delle popolazioni terremotate, quel “non luogo”, in mezzo alle SAE”. Sono le stesse Soluzioni Abitative d’Emergenza, protagoniste nello spettacolo di un episodio particolarmente toccante. “Ora che questo giro dentro la memoria del cratere sismico sta per terminare (gran finale domenica 22 settembre a San Ginesio), ci sembra opportuno fare tappa nel luogo che è il presente delle famiglie rimaste a vivere qui. Un presente che speriamo non eterno. Da qui, dalle SAE di Pieve Torina, immagineremo uno sguardo futuro sul destino di questi uomini, di queste donne, di questi bambini rimasti qui, nella loro terra”.

12/09/2019 14:10
"Viaggiare nel Medioevo": evento speciale dell'associazione "ParadisoMontagna"

"Viaggiare nel Medioevo": evento speciale dell'associazione "ParadisoMontagna"

Si è appena concluso l’evento speciale dell’associazione “ParadisoMontagna” che ha avuto come tematica il viaggiare nel Medioevo egregiamente narrato e spiegato dallo scrittore e studioso di storia medievale Giovanni Melappioni durante il percorso che da Visso porta al Santuario di Macereto. Lo storico ha introdotto i numerosi escursionisti intervenuti, molti dei quali facenti parte dello Sci Club di Recanati, in una sorta di viaggio nel tempo facendoli immedesimare nell’uomo del XII secolo e spiegando le motivazioni di questi lunghi viaggi legati al commercio, alla spiritualità o alla ricerca di migliori condizioni di vita: percorsi spesso sconosciuti, difficili e pericolosi affrontati non certo su strade asfaltate o con comode calzature da trekking. Positivi i commenti dei partecipanti all’evento fortemente interessati e attenti alle storie narrate, segno del percorso intrapreso dall’associazione legato non solo alla frequentazione della montagna ma abbinando a questi cammini momenti legati alla storia, alla musica, al teatro all’arte in collaborazione con le realtà del territorio. Percorso che sicuramente proseguirà anche nei prossimi anni. Realtà come quelle dell’Azienda Agricola “Scolastici” di Macereto che ha ospitato i partecipanti per il pranzo nei propri spazi con una cornice meravigliosa come quella della parete nord del Monte Bove e il Bar Panificio “Fronzi” di Pieve Torina che si è occupato di preparare gli ottimi e abbondanti piatti degustati a km zero e con vere prelibatezze IGP dei nostri Monti Sibillini. A guidare tutti il presidente Pantanetti Simone, Accompagnatore di Media Montagna e Guida Ufficiale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, insieme all’intero staff di “ParadisoMontagna” che vi aspetta domenica 15 settembre per un’escursione sulla cima più alta delle nostre montagne: il Monte Vettore!

09/09/2019 19:45
"2016-2019, Tre anni dopo". Pieve Torina, Gentilucci: "Stiamo perdendo un pezzo di Italia vera, servono azioni tempestive" (FOTO E VIDEO)

"2016-2019, Tre anni dopo". Pieve Torina, Gentilucci: "Stiamo perdendo un pezzo di Italia vera, servono azioni tempestive" (FOTO E VIDEO)

“Il 93% del territorio è inagibile; parliamo di una ricostruzione al palo dove non c’è prospettiva se non quella dei percorsi socio-solidali. Abbiamo 250 abitazioni inagibili e sul territorio comunale ci sono 210 soluzioni abitative emergenziali”. A scattare la foto, a tre anni di distanza dal terremoto che ha colpito il Centro Italia, è il primo cittadino di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci. “Sempre grazie all’approccio sociale e solidale abbiamo ricostruito la scuola, un centro in cui facciamo anche le riunioni, e l’asilo – spiega il sindaco -. Abbiamo poi un locale polivalente che è un’altra donazione fatta da Rubner Haus e, per il resto, il comune si sostanzia nel fatto che tutto procede sui container dati in comodato d’uso da una ditta privata. Le stesse attività commerciali si sono insediate nei container donati da alcune associazioni direttamente al Comune di Pieve Torina mentre molte altre hanno subito delle delocalizzazioni vicino alle soluzioni abitative emergenziali.” “Abbiamo cercato di mettere in campo dei percorsi sociali e psicologici che fossero legati alla temporaneità dell’evento, una temporaneità che però oggi ci preoccupa perché non c’è nemmeno un briciolo di ricostruzione – denuncia Gentilucci -. Pieve Torina ha tantissime zone rosse nonostante credo che sia uno dei comuni che ha demolito di più e che ha messo in sicurezza di più. Ovviamente l’indice di danno è tale da non riuscire, con queste procedure, a porre in essere delle azioni che siano cogenti e tempestive.” “Il non aver distinto il cratere in fasce in indice di danno e in percorsi specifici che dovevano funzionare per alcuni territori piuttosto che per altri è il vero danno di questa ricostruzione e di ciò che sta subendo questo pezzo dell’Italia - ha continuato il sindaco -. Io rimango ovviamente qui per lottare per i miei cittadini perché voglio garantire loro dignità dato che è l’unica strada percorribile in momenti come questi, quando la fiducia viene meno. Forme di protesta ne possiamo mettere in atto tante poi però se c’è da denunciare in maniera critica e violenta tutte le inefficienze, molto spesso di ritrovo quasi da solo. E poi va bene la protesta ma insieme a essa deve esserci anche la proposta.” “Mi chiedo se queste case che abbiamo demolito le vogliono ricostruire velocemente. Dobbiamo cercare di sganciare il sistema dei controlli che non deve essere fatto prima ma ex post: bisogna farlo quindi successivamente alla ricostruzione – spiega Gentilucci -. Una perizia giurata di un tecnico che garantisca la legalità del percorso è ciò che ci serve, altrimenti se ci dobbiamo mettere a controllare ogni singolo computo metrico dove ci sono anche i metri lineari di un battiscopa che deve essere inserito allora non arriviamo più.” “Qui a Pieve Torina la vita è cambiata davvero e questo sostanzia la differenza tra luoghi del cratere e non. Dove i cittadini tornano nei propri edifici e nei propri locali e dove si mantengono le abitudini di vita, le condizioni del sisma non hanno alterato le condizioni della comunità. Laddove la condizione del sisma ha alterato le condizioni di vivibilità e i cittadini sono costretti ad andare fuori per comprare anche una fettina di carne credo che quello sostanzi la differenza tra un luogo più colpito e uno meno colpito – ha concluso il primo cittadino di Pieve Torina -. Se tutti dobbiamo essere trattati nello stesso modo così come avvenuto da tre anni a questa parte, è evidente che in questi luoghi non c’è ricostruzione e quindi stiamo perdendo ciò che io ebbi a denunciare ormai due anni fa: che avremmo perso un pezzo di Italia vera.”

01/09/2019 11:00
Terremoto, i ritardi nella ricostruzione e la caparbietà di chi vuole ripartire: "Alleva la speranza"

Terremoto, i ritardi nella ricostruzione e la caparbietà di chi vuole ripartire: "Alleva la speranza"

Da Pieve Torina ad Amatrice, passando per Farindola e Norcia, purtroppo, è tutto fermo. O così sembra, di fronte a una burocrazia dai tempi incerti e lunghi e di cui i residenti non sempre capiscono la complessità. Dalla prima scossa del terremoto che, il 24 agosto 2016, ha devastato una vasta area del centro Italia sono passati tre anni; da allora, nelle quattro regioni colpite, anche dalle scosse successive, il territorio resiste e prova comunque a ripartire. Alleva la Speranza è la campagna di raccolta fondi, promossa da Legambiente ed Enel, attraverso la piattaforma PlanBee, per aiutare aziende colpite dai sismi del 2016 e 2017 a “coltivare” nuovi progetti di crescita, con l’obiettivo di sostenere venti progetti in due anni. Grazie alle donazioni raccolte, sono stati già assegnati alla prime quattro imprese beneficiarie circa 80.000 euro. Attualmente i destinatari del crowdfunding sono Alba Alessandri, Fabio Fantusi, Arianna Veneri e Pietropaolo Martinelli, allevatori le cui aziende si trovano rispettivamente nelle Marche, nel Lazio, in Umbria e in Abruzzo. È a loro che abbiamo chiesto a che punto è la ricostruzione, alla vigilia del tragico anniversario, e come stanno portando avanti le loro aziende e i progetti per il futuro che, caparbiamente, sono decisi a non abbandonare. “I controlli servono, ma qui le pratiche sono ferme” dice Fabio Fantusi, titolare di una azienda agricola nella frazione Santa Giusta di Amatrice (Rieti). “Con la mia attività vado avanti, ma qui da noi ormai manca il turismo, che non ha ripreso per niente, perché mancano le strutture per ospitare le persone”. Il suo maneggio ha riaperto a luglio, ma con solo con 5 cavalli, la metà di quelli che aveva, e si è dimezzato anche il numero delle uscite. E mentre prima del sisma la principale fonte di reddito era rappresentata da “Il Destriero”, ora è la vendita dei prodotti, in giro per le fiere. Con i fondi raccolti grazie ad Alleva la Speranza, Fabio (42 anni) vorrebbe realizzare un’area pic-nic con gazebi, bracieri e griglie per tornare ad attrarre le persone che in quei luoghi non vengono più. A Pieve Torina, la “botta grossa” del sisma per Alba Alessandri (28 anni) e per la sua famiglia è arrivata, invece, a ottobre 2016. Anche lì, la ricostruzione è ferma. “Finora quello che abbiamo aggiustato lo abbiamo fatto da soli, senza contributi per la ricostruzione. La nostra casa non è crollata ma è totalmente inagibile e da buttare giù. Ora stiamo cercando di capire quali sono i criteri edilizi per poter ricostruire”. Per quanto riguarda l’azienda, che conta una quarantina di bovini, vacche da ristallo e da latte, oltre a 6.000 galline ovaiole allevate in modo biologico, “non ci siamo mai fermati perché non potevamo” racconta Alba Alessandri. Sono biologici anche i terreni agricoli coltivati per dare da mangiare agli animali e i fondi raccolti grazie al crowdfunding serviranno a costruire una recinzione, con criteri anti-lupo, per far sì che le sue vacche possano uscire dalla stalla e andare al pascolo, trasformando così tutto l’allevamento da tradizionale a biologico. L’azienda di Arianna Veneri (23 anni) è stata colpita dalla scossa che ha tramortito Norcia a ottobre 2016. “Stiamo come tre anni fa: per le case, le strutture in genere, ma anche la chiesa di San Benedetto. Le macerie sono state portate via, quello sì, ma le case crollate del tutto non erano tante, più che altro sono numerose quelle rimaste in piedi da demolire e ricostruire” commenta. Il progetto sostenuto dal crowdfunding è la realizzazione di una stalla nuova per le sue pecore: un primo passo verso il progetto di ristrutturazione dell’agriturismo di famiglia e verso il suo sogno di agriasilo. “Rispetto al progetto sostenuto da Alleva la speranza e in parte da un fondo statale, abbiamo iniziato lo sbancamento e ci manca un’ultima carta per avviare i lavori. A giorni dovremmo cominciare la costruzione della struttura, di circa 500 metri quadri. Hanno detto che, tempo permettendo, ci vorrà un mese e mezzo”.  La valutazione di Pietropaolo Martinelli (40 anni) non porta novità: “Siamo a un punto morto, perché la burocrazia è molto complessa e le pratiche rimangono bloccate”. A Farindola (Pescara), dov’è l’azienda, il terremoto è arrivato a gennaio 2017. Ha distrutto le sue stalle e ucciso 450 pecore e agnelli. Il contributo di Alleva la speranza è destinato ad acquistare nuovi capi per tornare a incrementare la produzione del pecorino di Farindola e dare così un contributo alla comunità che si sostiene grazie alla vendita di questo formaggio. “L’intervento per la ricostruzione è bloccato e di conseguenza è fermo anche il rimborso per le scorte vive e morte”. Le pecore morte, il fieno distrutto e il mancato fatturato derivante dalla perdita degli animali. “Nonostante questo, ho mantenuto tutti gli operai al lavoro e, a distanza di nove mesi dai crolli, sono tornato in produzione del formaggio”.  “Serve una ricostruzione di qualità, rispettosa dell’ambiente, del territorio e del lavoro – dichiara il presidente di Legambiente Stefano Ciafani – da coniugare con un’idea di futuro fondato sulla costruzione di comunità. Occorre tenere conto delle specificità e delle peculiarità che caratterizzano i territori e saper valorizzare le vocazioni tradizionali e al contempo offrire ai giovani nuove opportunità. E i fatti dimostrano che solo le cose fatte bene, con la collaborazione di tutti, nel rispetto della legalità e della trasparenza, ci garantiscono tempi di realizzazione certi, qualità del lavoro e delle opere”. Tutte le storie degli allevatori destinatari dei fondi raccolti con Alleva la Speranza si trovano sulla piattaforma PlanBee.bz, dove si può contribuire con una donazione alla realizzazione dei loro progetti.

21/08/2019 15:10
Destinazione Sibillini Live fa tappa a Pieve Torina: il programma di sabato 17 agosto

Destinazione Sibillini Live fa tappa a Pieve Torina: il programma di sabato 17 agosto

Dopo le indimenticabili serate di Montefortino e Ussita e l’incredibile bagno di folla, grazie alle diecimila persone che hanno applaudito lo spettacolo nella spiaggia di San Lorenzo del Lago di Fiastra, domani 17 agosto Destinazione Sibillini live farà tappa a Pieve Torina. Paolo Notari, Marco Santini, gli Operapop, Susanna Amicucci e la loro carovana artistica si esibiranno alle 21.30 nel Comune capofila del progetto, realizzato nell’ambito di Marche InVita - lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma -  della Regione Marche con l’assessore regionale al Turismo e alla Cultura, Moreno Pieroni, in collaborazione con MiBAC (Direzione Generale Spettacolo), Amat, Parco Nazionale dei Sibillini e la Fondazione Marche Cultura.  Lo spettacolo in sei tappe, che nei prossimi giorni raggiungerà poi Amandola e Arquarta del Tronto, è stato voluto proprio dal Sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, confermato pochi giorni fa Presidente dell’Unione Montana. Sarà lui a portare i saluti ai tanti ospiti che interverranno alla serata.  Storie di fate, folletti, artigiani, produttori si alterneranno, su ideazione di Paolo Notari e sapiente regia di Sabino Morra, a musiche popolari e colte legate ai racconti e magistralmente eseguite dagli artisti in palcoscenico. Un mix vincente che porterà il pubblico a partecipare, emozionarsi, divertirsi in una serata estiva tra i luoghi indimenticabili ai quali il sisma non ha intaccato le loro radici. Ingresso libero.

16/08/2019 15:15
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