Montecassiano

Terremoto, Montecassiano si mobilita per sostenere le popolazioni colpite dal sisma

Terremoto, Montecassiano si mobilita per sostenere le popolazioni colpite dal sisma

Montecassiano si mobilita per offrire sostegno ai terremotati di Marche, Lazio e Umbria. Venerdì prossimo don Paolo Picchio festeggerà i cinquant’anni di ministero sacerdotale con una cena a Vissani di Montecassiano in occasione delle Feste quinquennali in onore di Santa Maria delle Grazie che poi proseguiranno per tutto il weekend. Parte del ricavato della serata sarà devoluto alle persone colpite dal drammatico terremoto del 24 agosto scorso.Ma non solo. Sempre nell’ottica della solidarietà sabato scorso in piazza Unità d’Italia si è esibita in concerto la Banda “G. Deflorian”. Il gruppo – circa 80 ragazzi di Tesero, in Trentino, componenti della formazione musicale gemellata con la Banda filarmonica comunale “P. Giorgi” di Montecassiano – ha proposto musiche caratteristiche trentine e musiche originali per banda. L’iniziativa a scopo benefico ha coinvolto anche numerose associazioni montecassianesi (Pro loco, Cif e Palio dei Terzieri) e attraverso di essa, la banda, presieduta da Massimo Cristel, ha raccolto 1.800 euro. L’intera somma sarà devoluta alle popolazioni colpite dal sisma. Anche questa volta il binomio “musica/solidarietà” si è rivelato una formula vincente. Alla serata hanno partecipato, accanto al sindaco Leonardo Catena, anche l’assessore comunale alla Cultura di Tesero, Silvia Vaia, il consigliere della Provincia autonoma di Trento, Pietro De Godenz, il presidente Anbima Provinciale Nicola Silauri e altri rappresentanti dell’Associazione bande musicali italiane autonome. Il concerto rappresenta un ulteriore tassello che rafforza i legami tra Marche e Trentino. Lo scorso luglio la banda valligiana ha messo in scena il musical “Il tamburo ritrovato” del compositore maceratese Luciano Feliciani che narra le invasioni napoleoniche in Val di Fiemme.

06/09/2016 14:32
Da Trento a Montecassiano: musica, amicizia e… solidarietà:

Da Trento a Montecassiano: musica, amicizia e… solidarietà:

La cittadina di Montecassiano ospiterà dal 2 al 4 settembre prossimi una delegazione proveniente dal Trentino. Un gruppo di circa 80 ragazzi di Tesero (Trento, Val di Fiemme), componenti della banda “E. Deflorian”, sarà ospite della Banda Filarmonica Comunale “P.Giorgi” di Montecassiano nell’ambito del gemellaggio che unisce le due formazioni musicali dal 2011.Il legame tra il Trentino e le Marche si è rafforzato anche grazie al compositore maceratese Luciano Feliciani, autore del primo musical originale per banda “Il tamburo ritrovato”, messo in scena nello scorso mese di luglio dalla banda valligiana, che narra le invasioni napoleoniche in Val di Fiemme.L’iniziativa (a sfondo benefico), organizzata dall’Amministrazione comunale e dalla Banda Comunale, ha coinvolto numerose associazioni di Montecassiano (Pro Loco, Cif, Palio dei Terzieri) oltre ad avere ottenuto il patrocinio della Regione Marche e dell’Anbima regionale.Sabato 3 settembre alle ore 21.15 in piazza Unità d’Italia la Banda “G. Deflorian” si esibirà in un concerto ad ingresso gratuito e sarà l’occasione per raccogliere fondi, con il coordinamento dell’ANBIMA, da devolvere alle popolazioni terremotate di Lazio, Marche ed Umbria. La formazione musicale di Tesero ha già avviato una raccolta fondi da destinare agli abitanti dei paesi devastati dal sisma del 24 agosto scorso e l’amministrazione locale trentina ha dimostrato la propria disponibilità a sostenere la ricostruzione.“Musica e Solidarietà”, una formula vincente; pochi mesi fa la Banda Piero Giorgi di Montecassiano con un’altra iniziativa musicale/benefica era riuscita a raccogliere fondi per l’acquisto di un defibrillatore pediatrico donato alla scuola dell’infanzia di Montecassiano ed una cospicua somma all’ospedale pediatrico Salesi di Ancona.

01/09/2016 09:42
Ruba alimentari e mutande in un supermercato: denunciata giovane anconetana

Ruba alimentari e mutande in un supermercato: denunciata giovane anconetana

I militari della Stazione di Montecassiano hanno denunciato una giovane donna della provincia anconetana per ricettazione.I carabinieri, durante un normale controllo del territorio, hanno notato la giovane che si aggirava in paese in maniera piuttosto sospetta. Subito controllata, aveva con sè svariati generi alimentari e biancheria intima ancora con il cartellino del prezzo attaccato.La merce è risultata essere stata rubata da un supermercato della zona.Il materiale, per un valore di circa 50 euro, è stato restituito al direttore dell’esercizio commerciale.

31/08/2016 12:17
La battaglia di Chiara: "Ecco come ho sconfitto l'anoressia"

La battaglia di Chiara: "Ecco come ho sconfitto l'anoressia"

L'anoressia è una brutta bestia che divora le giovani donne del nostro tempo, spesso neanche si vede nel suo insinuarsi profondo di chi ne soffre. Scientificamente è un disturbo del comportamento alimentare caratterizzato dal rifiuto del cibo, che nasce per la paura morbosa di ingrassare.La caparbia volontà di mantenersi sotto un peso normale, comunque percepito come eccessivo, conduce allo sviluppo di una repulsione ossessiva nei confronti del cibo che dilaga fino a scatenare i sintomi fisici dell'anoressia conclamata: peso corporeo sotto i limiti di normalità (inferiore all'85% del peso ideale, BMI inferiore a 1,75 kg/m2), magrezza francamente patologica, bassa temperatura corporea, bradicardia, fragilità di unghie e capelli, osteopenia, alopecia, riduzione del volume del seno, ipotensione, pelle secca, aspetto debilitato/cachettico, ritardi mestruali e amenorrea (ritardo di almeno tre cicli mestruali consecutivi).Chiara è una ragazza di Montecassiano, ha compiuto 18 anni da qualche mese e ha una grande forza nata proprio da questo non sentirsi bene, non essere mai all'altezza che tre anni fa l'ha trascinata nel baratro dell'anoressia. Questa è la sua storia, queste sono le sue parole con la speranza che siano di aiuto e conforto per le altre ragazze e le famiglie che lottano come ha fatto lei:"Tutto iniziò per la paura di esser di troppo. Ho perso il controllo di me stessa senza neanche accorgermene. Ero pallida e mi dimostravo nervosa; le mie mani erano sempre arrossate, avevo sempre freddo, l'aspirazione a essere perfetta mi portava ad avere successo, nonostante la mia debolezza fisica. Ho limitato sempre di più la mia alimentazione fino al minimo necessario: frutta e poco più.Il primo mese la mia malattia non si notava al primo sguardo, ero la solita studentessa, praticavo molto sport e passavo i miei pomeriggi a cucinare per la mia famiglia. Se qualcuno parlava del mio comportamento insolito, diventavo sempre più aggressiva cercando di interrompere il discorso, cambiandolo totalmente. Mia madre sperava che quest'ossessione fosse soltanto temporanea, mentre mio padre non aveva nemmeno capito di cosa si trattasse. Pesavo 37 kg, pressione sempre bassa e battiti del cuore sempre al minimo.Arrivai ad un punto dove chiesi aiuto a mia madre dicendo di non riuscire a curarmi da sola, quando lei stessa, nel frattempo, aveva già programmato un mio ricovero. Venni ricoverata agli inizi di giugno, appena ritornai da un viaggio, al Salesi di Ancona. Ricoverata d'urgenza con battiti del cuore a 20. Passai più di 40 giorni dentro la clinica. Accettai subito il mio ricovero, perché sapevo che da sola non potevo farcela, però solo alla condizione che venissi curata senza medicine, ma solo con la forza di volontà. Giorni di paure, di ossessioni, di confusioni mentali, aghi, flebo, sondino, sala rianimazione... E chi più ne ha più ne metta.Ora che ho 18 anni posso ammettere che quei 35 giorni sono stati i più lunghi della mia vita; fortunatamente trovai delle infermiere, dei tirocinanti che riuscivano a capire tutto ciò che stavo passando, tutto ciò che avevo dentro e riuscivano a capirmi anche con un solo sguardo; era anche un modo per far sì che loro anche con un piccolo gesto potevano aiutarmi. Riuscii a recuperare più della metà del mio peso, fin quando non arrivò il 17 luglio, dove la dottoressa decise che potevo lasciare il ricovero, perché aveva visto che ero una ragazza al quanto forte e che avevo tutta la forza necessaria per continuare il mio percorso di ripresa anche al di fuori.Tuttora, nonostante siano passati tre anni, sono seguita dalla psicologa e dalla nutrizionista, ma la cosa che mi fa alquanto piacere è che le infermiere e tutte le ragazze tirocinanti, ancora oggi chiedono di me. La forza del venirne fuori dalla mia malattia è stata mia madre e le mie due migliori amiche, le quali facevano ore e ore di corriera per far sì che non stessi neanche un solo minuto da sola. Avevamo anche formulato un motto, il quale ripetevo ogni minuto di quei giorni: "Dai Chià, non mollà". Nonostante tutto posso ammettere che la mia malattia mi è servita per crescere, per capire molte cose; vorrei poter aiutare tutte quelle ragazze che ora stanno passando tutto ciò che ho passato io per dirgli soltanto alcune parole: che non serve a nulla star male per chi ci circonda, ma viviamo questa vita piena di felicità. Ormai sono passati tre anni e posso ammettere che ripensando a ciò ho le lacrime agli occhi , ma ancora penso alla mia frase, al mio motto che ora ho anche inciso sul mio polso: Dai Chià, non mollà".Ora Chiara sta bene, ha ripreso in mano la sua vita con le amiche e tutta la bellezza dei suoi diciotto anni, ma per lei è diverso, lei sa quanto fa male a volte la vita: "L’anoressia porta allo scoperto quello che fa male dentro: la paura, il vuoto, l’abbandono, la violenza, la collera. È un modo per proteggersi da tutto ciò che sfugge al controllo. Anche se a forza di proteggersi si rischia di morire."

21/08/2016 15:08
Montecassiano aderisce all’Associazione regionale dei Borghi più belli d’Italia

Montecassiano aderisce all’Associazione regionale dei Borghi più belli d’Italia

Il Comune di Montecassiano aderisce all’Associazione regionale dei Borghi più belli d’Italia. Con una recente delibera ha stabilito l’adesione all’associazione che si è costituita già alcuni mesi fa. Va sottolineato che già da 10 anni Montecassiano fa parte del Club dei Borghi più belli d’Italia, un progetto promosso dall’Anci e finalizzato alla valorizzazione e promozione dei borghi storici italiani.“Lo scopo principale – ha spiegato il consigliere con delega al Turismo, Fiorella Perugini –, indicato anche nello statuto è quello non solo di aumentare la visibilità a livello nazionale dell’intero circuito regionale, ma soprattutto di proporre alle istituzioni pubbliche, quelle regionali in primis, istanze e problematiche delle amministrazioni dei borghi. Soprattutto in materia di salvaguardia e di valorizzazione dei borghi stessi, proponendoli in maniera unitaria e cercando, con la forza del gruppo di accedere a fondi regionali. L’obiettivo è anche quello di organizzare, assieme, eventi che possano aumentare la visibilità sia del singolo comune sia dell’intera regione Marche”.Dal canto suo, l’avvocato Amato Mercuri, presidente e coordinatore dei Borghi Marche ha ribadito che “all'interno del Club dei Borghi più belli d'Italia, viste le competenze delle Regioni in materia culturale e turistica, si è sentita l'esigenza di creare delle articolazioni regionali che potessero confrontarsi più efficacemente con le istituzioni locali. I borghi marchigiani – ha aggiunto il presidente – sono stati i primi a livello nazionale a creare questa associazione a carattere regionale. Attualmente su 22 Comuni certificati nella nostra regione ne fanno parte 19 e con l'ingresso di Montecassiano raggiungiamo quota 20. Sia io che il vicepresidente nazionale Livio Scattolini – ha quindi concluso Mercuri –, non possiamo che ringraziare l'amministrazione comunale di Montecassiano che, partecipando alle iniziative del Club, ha avuto la sensibilità di capire l'importanza di fare squadra anche a livello locale. Montecassiano con la sua bellezza medievale e il suo patrimonio culturale è un’eccellenza che non poteva rimanere fuori dall'Associazione regionale in cui sono sicuro apporterà un contributo importante”.

14/08/2016 11:59
La provincia diventa Canterville: il fantasma della quinta lista aleggia fra Formica e Pettinari

La provincia diventa Canterville: il fantasma della quinta lista aleggia fra Formica e Pettinari

E per fortuna che le provincie erano state abolite e non contavano più niente... Spettacolo puro stamattina di fronte all'ufficio del segretario della provincia di Macerata, Silvano Marchegiani, per la presentazione delle liste e delle candidature alla presidenza dell'ente. Ma partiamo dalla cronaca spicciola e dai numeri: i candidati alla presidenza sono due, il sindaco di Colmurano Ornella Formica e il presidente uscente Antonio Pettinari. Le liste presentate, invece, sono quattro: una di riferimento al Partito Democratico in appoggio alla Formica, una di riferimento all'Udc in appoggio ad Antonio Pettinari, una bipartisan dei sindaci dell'Alto Maceratese e una "identitaria" che fa riferimento ad amministratori del centrodestra.Lista "Sindaci Insieme"Capolista Pasqui Gianluca (sindaco di Camerino), Baroni Mario (Muccia), Castelletti Claudio (Fiastra), Cecoli Pietro (Monte Cavallo), Citracca Massimo (Fiordimonte), Falcucci Mauro (Castelsantangelo Sul Nera), Gentili Cristina (Bolognola), Gentilucci Alessandro (Pieve Torina), Luciani Sandro (Pievebovigliana), Pazzaglini Giuliano (Visso), Ricottini Giancarlo (Acquacanina), Santamarianova Gabriele (Serravalle del Chienti).Lista "Per la nostra terra delle armonie"Antognozzi Tarcisio (San Severino), Ceresani Francesco (Tolentino), Ghezzi Valeriano (Monte San Martino), Elisei Giordano (Montecassiano), Lippi Leonardo (Cingoli), Marinelli Renzo (Castelraimondo), Massi Gentiloni Silverj Alessandro (Tolentino), Tacconi Ivano (Macerata), Torresi Giovanni Battista (Pioraco), Ubaldi Rosalba (Porto Recanati).Lista "Territori Maceratesi"Catena Leonardo (Montecassiano), Iezzi Lidia (Civitanova), Micozzi Paolo (Macerata), Marcolini Enrico (Macerata), Acquaroli Francesco (Morrovalle), Montesi Massimo (Matelica), Tamburrini Stefania (Corridonia), Scorcelli Mirco (Recanati).Lista "Civica di centrodestra"Zura Flavio (Mogliano), Bracaccini Francesco (Montefano), Brugnola Debora (Esanatoglia), Farina Giulio (Montecassiano), Leoni Giampiero (Mogliano), Renna Paolo (Macerata), Zura Puntaroni Luigi (San Severino). Ma cosa è successo fra le 11.55 e le 12.30 di oggi negli uffici della provincia? Pare che, ma la cosa sarebbe praticamente certa, in ballo ci fosse una quinta lista capitanata dal sindaco di Treia Franco Capponi. Che però - che sfiga - non sarebbe stata presentata in tempo. Anzi, non sarebbe stata presentata affatto perchè chi doveva portarla entro le dodici in provincia sarebbe arrivato in ritardo. Una lista "fantasma" dunque? Neanche troppo, perchè sembra che a farne parte erano Capponi Franco (Treia), Castellani Edi (Treia), Savi Alessia (Treia), Spolentini Adriano (Treia), Palmieri Fernando (Treia), Roselli Leonardo (Camporotondo). Sei candidati. Il numero minimo per presentare una lista. Al che sorge una domanda: ma perchè la lista di riferimento al Partito Democratico è composta da soli otto nomi? Ma lasciamo gli interrogativi alla fine. Si racconta, per i corridoi della provincia tramutati nel castello di Canterville, che aleggi ancora la presenza di questa fantomatica lista di cui tutti sanno ma nessuno parla. Nessuno, a parte i cavalieri, novelli ghostbusters, dell'Udc. Sì, perchè si mormora neanche troppo a bassa voce, che alle 11.59 nel corridoio antistante l'ufficio del segretario, si sia materializzato il senatore Mario Morgoni (Pd) il quale avrebbe, con una busta in mano, fatto capolino alla porta di Marchegiani come a dire "guarda che sono qua...". Malignità. Senza dubbio. Ma lasciamo il racconto, nella sua versione, all'assessore provinciale Leonardo Lippi."Noi abbiamo presentato la lista abbondantemente nei termini previsti. A quel punto, siamo rimasti per salutare i componenti delle altre liste. In fondo, è una competizione elettorale dove non ci sono nemici ma avversari. Sono arrivati i presentatori della lista di centrodestra, poi la lista dei sindaci della montagna e infine quella del Pd. Alle 12 meno un minuto, la funzionaria della provincia ha chiesto se fossero presenti altre persone che dovevano presentare delle liste, in quanto avrebbe fatto fede l'orario in cui il segretario avesse verificato la loro presenza all'interno della provincia. Alla porta ha bussato il senatore Morgoni chiedendo non so cosa al segretario ed è uscito con una busta in mano. Poi si è messo in un ufficio adiacente quello del segretario con altre due persone che conosco personalmente: l'assessore di Treia Davide Buschittari e il dipendente del Comune di Treia Francesco Foglia che sono arrivati intorno alle 12.10 circa (trafelati, ndr). Nel mentre, il consigliere comunale del Pd di Macerata, Alessia Scoccianti, faceva avanti e indietro dall'ufficio del segretario a quello in cui si trovavano Morgoni e i due treiesi. Posso affermare, anche perchè a sostengo c'è una documentazione fotografica difficilmente confutabile, che all'interno della stanza si stesse facendo attività burocratica come timbrare fogli e mettere firme. Insieme a lei c'era anche il nostro capogruppo Massimo Montesi. Poi è arrivato l'architetto Montalboddi della direzione provinciale del Pd. A un certo punto, la delegata presentatrice dell'Udc, Rosalba Ubaldi, ha fatto protocollare una lettera-esposto al segretario e alla Questura, nella quale si faceva presente che essendo trascorso il termine per la presentazione delle liste, qualsiasi altra presentazione sarebbe arrivata fuori tempo massimo e che non c'era nessuno titolato a presentarne altre. Devo sottolineare che il senatore Morgoni, non essendo consigliere comunale nè tantomeno sindaco, non avrebbe avuto alcun titolo a presentare nessuna lista. Una volta che la Ubaldi ha protocollato il suo esposto, l'assessore Buschittari ha bussato alla porta del segretario chiedendo se poteva presentare la lista, ma essendo trascorsi i termini e non essendoci nessuno prima di mezzogiorno, il segretario non poteva far altro che rispondere che avrebbe accolto la presentazione della lista che, però, poi sarebbe stata inevitabilmente non ammessa essendo decorsi i termini. E' evidente che questa lista faceva capo a Franco Capponi, altrimenti non si spiegherebbe la presenza dell'assessore Buschittari che, fra l'altro, è un iscritto Udc. Saranno loro, non certo io, a dover spiegare cosa sia successo. Però, vedendo che il Pd ha otto candidati, forse viene da pensare che quattordici dentro una lista da dodici non ci sarebbero entrati, quindi era meglio spacchettarla in due... Adesso bisognerà vedere quali teste di serie sono rimaste fuori".Ovviamente, ben diversa la versione del senatore Mario Morgoni, uscito dalle sale della provincia dopo le 13.30. Prima, lo stesso Morgoni era stato protagonista di un vivace faccia a faccia con Lippi che gli chiedeva conto della sua presenza negli uffici della provincia, chiedendo che la porta restasse aperta e arrivando ad invitare il senatore ad uscire, chiedendo l'intervento della Polizia Provinciale. "Io non devo rendere conto a nessuno. Stavo discutendo con delle persone nel rispetto delle regole, mentre qualcuno pretende di sapere quali erano i motivi e l'oggetto dell'incontro aprendo le porte e addirittura chiedendomi di uscire. Finchè si scherza va bene, ma non bisogna superare certi limiti. Io mi sono dato da fare e messo in prima linea per sostenere la lista del Pd e la candidatura alla presidenza dell'area vasta. Non devo spiegare niente: io mi confronto con tutti dal funzionario del Comune di Treia al segretario di Civitanova. Se un senatore della Repubblica del Pd non può parlare con un assessore dell'Udc è una nuova regola. Io non ho messo nè firme nè timbri. La candidatura di Ornella Formica alla guida dell'area vista, insieme alla lista guidata da un sindaco come Leonardo Catena rappresentativo del territorio, esprime il senso più profondo di questa realtà fatta di piccoli Comuni, di questo cambiamento importante che c'è stato dalla provincia all'area vasta. Meno politica e più rappresentazione diretta degli interessi dei territori: noi abbiamo cercato di farlo con le candidature. Ornella Formica, sindaco di Colmurano, capace di portare quelle problematiche che in provincia di Macerata sono le più importanti, diffuse e anche molto serie, è l'emblema di quella che è la nostra idea di area vasta: costruire dentro questo nuovo organismo una collaborazione che sia anche più ampia di quelli che sono i confini di partito. Chi tende ad esasperare la questione sotto l'aspetto politico, ignora che questo cambiamento normativo ha ridimensionato fortemente la connotazione politica della provincia e ha dato invece alla nuova area vasta una configurazione di carattere amministrativo-istituzionale. Ragionare in termini di una realtà che non c'è più, potrebbe essere molto dannoso per il nostro territorio. Bisogna lavorare in termini di collaborazione sui problemi, al di là di quella che è la dialettica politica".  

08/08/2016 14:04
C.B.F. Balducci spa, tradizionale cena con dipendenti e amici

C.B.F. Balducci spa, tradizionale cena con dipendenti e amici

Si rinnovato l'appuntamento estivo di una delle aziende più importanti della provincia di Macerata, la C.B.F. Balducci S.p.A.Ieri sera si è svolta la tradizionale cena estiva, prima delle ferie, offerta dal commendator Franco Balducci ai dipendenti, ai parenti e agli amici presso il ristorante Anton. Una serata all'insegna del buon umore e del divertimento come si conviene in queste occasioni.Momento particolare della cena con l'omaggio che il presidente dell'Helvia Recina Pallavolo Macerata, Pietro Paolella, ha voluto fare all'azienda ed in particolare al presidente Franco e al figlio Massimiliano che fin dalla fondazione della società pallavolistica hanno sponsorizzato l'attività. In quest'ultima stagione Massimiliano Balducci è inoltre divenuto direttore marketing delll'Helvia Recina così da dimostrare ancor di più l'attaccamento "alla maglia" e al sogno che suo padre Franco e Tito Antinori, storico presidente del volley maceratese, hanno coltivato negli anni.L'azienda, con sede a Montecassiano, produce abiti da lavoro per ogni settore lavorativo, all’insegna del made in Italy più autentico da oltre 40 anni, mantenendo elevati livelli di comfort, qualità e sicurezza. La C.B.F. Balducci S.p.A conserva con cura lo spirito di quell’ artigianalità che ha fatto grande questa regione del Centro Italia, sapendo fondere in armonia la sapienza manuale con le tecnologie più innovative in un mercato sempre più competitivo. Ad oggi lavorano al suo interno 150 persone in Italia e 700 in Albania.  

05/08/2016 15:51
La Volponi spa festeggia 30 anni di attività - FOTO

La Volponi spa festeggia 30 anni di attività - FOTO

Sono durati fino a tarda notte i festeggiamenti per i primi 30 anni della Volponi S.p.A. a Villa Verde Fiore di Appignano tra balli, divertimento ed anche momenti di commozione.Un incantevole cornice nel giardino della Villa ha ospitato, ieri, la festa organizzata dall’azienda per festeggiare i 30 anni di attività.L’azienda più longeva operante nel mercato delle promozioni e dei programmi fedeltà in Italia, con sede a Montecassiano, ha voluto in questo modo  ringraziare tutti i propri dipendenti e i collaboratori storici per i successi e gli importanti traguardi raggiunti.La Volponi  è diventata negli anni un autentico e riconosciuto punto di riferimento delle promozioni. Oggi conta oltre 70 dipendenti e proprio in questo brillante anno 2016  ha chiuso importanti contratti che gli permetteranno di raggiungere un fatturato di oltre 50 milioni, annoverando tra i propri clienti le più importanti catene della distribuzione e petrolifere in Italia. E’ di sicuro capitato a chiunque abbia fatto la spesa al supermercato di portarsi a casa un premio di un catalogo o un regalo fornito dalla Volponi!Ha partecipato alla serata allietando gli ospiti e divertendosi con loro la coppia di comici e intrattenitori “Lando  e Dino” che non sono nuovi a serate in compagnia della Volponi e il gruppo musicale “Gli amici dello  Zio Pecos”. "Molto bello e raro – hanno dichiarato i gli artisti  – trovare un  gruppo di professionisti così coesi  e affiatati."Con questo evento Lucio Volponi, Imprenditore e Presidente dell’azienda, il figlio Vanni, amministratore delegato, e tutta la famiglia Volponi hanno reso omaggio all’ intero team di lavoro che ha voluto, come sorpresa per i titolari, realizzare una speciale raccolta di figurine dei dipendenti della Volponi e de L’Oca Nera azienda anch’essa della famiglia. L’album  racconta la storia dell’azienda e per poterlo completare con le figurine, Lucio Volponi ha dovuto rispondere ad una serie di quiz posti dal direttore vendite Nicola Nicoletti.Serietà, professionalità, amore per il proprio lavoro ed un pizzico di simpatia sono gli ingredienti del successo di questa importante realtà italiana.   

05/08/2016 15:26
Touch-endo: immagini e parole di Desirée Farabollini e Giulia Angeloni

Touch-endo: immagini e parole di Desirée Farabollini e Giulia Angeloni

E’ tutto pronto per il vernissage di presentazione di Touch-endo, il libro presentato da Giaconi Editore, casa editrice indipendente di Recanati che ha all’attivo oltre 50 titoli tra romanzi e narrativa per ragazzi, scritto a quattro mani da Desirée Farabollini e Giulia Angeloni.L’evento è in programma il 5, 6 e 7 agosto, a partire dalle 18.30 nel Chiostro degli Agostiniani di Montecassiano. Un progetto innovativo, nato dalla voglia di fare qualcosa di nuovo e di raccontare le immagini con le parole. I quadri, realizzati da Giulia Angeloni durante un viaggio di qualche mese in Irlanda sono stati raccontati dalle parole di Desirèe Farabollini da sempre appassionata di scrittura ed arte. Un sogno che, grazie alla lungimiranza e alla voglia di supportare e dare risalto a proposte innovative dell’editore Simone Giaconi, è diventato realtà.“Ci aspettiamo un evento pieno di tante e profonde emozioni – ha raccontato Desirèe  durante la presentazione del testo ai giornalisti –. Vogliamo coinvolgere la gente, sollecitare i sensi, la vista, il tatto, l’olfatto e l’udito e presentare un’idea originale, nuova e che possa colpire”.  Durante le tre serate-evento, verrà allestita una mostra e verranno interpretati alcuni passi del libro raccontati dal vivo dalle voci di Filippo Gabrielli, regista, e Sauro Savelli, regista e professore di storia dell’arte. “Dalle tre serate mi aspetto di incontrare gente nuova – ha commentato Giulia Angeloni –. Avere nuovi feedback, nuove energie per andare avanti e fare progetti nuovi”.  Il libro, intitolato Touch-endo, - “touch” nella sua accezione inglese riconduce al senso del tatto e la pronuncia del termine completo “Tacendo” riporta, invece, all’esigenza di far parlare ciò che è stato prodotto - è disponibile durante le tre serate e sul sito giaconieditore.com.“La novità del progetto - spiega l’editore Simone Giaconi – è l’aver messo insieme due forme espressive  che si integrano e due giovani artiste che si esprimono una con i colori e l’altra con le parole. Il tutto nasce ed è accompagnato dalla musica che ha ispirato sia i testi sia i dipinti”. Il vernissage è inserito nel già ricco calendario dell’estate montecassianese. “Mi ha colpito molto l’entusiasmo con cui queste due giovani artiste mi hanno presentato il lavoro – ha detto il sindaco di Montecassiano, Leonardo Catena –. E’ bello vedere i giovani che si danno da fare, non si danno per vinti ed emanano energie positive”. 

02/08/2016 16:29
La Banda Filarmonica di Montecassiano alla Notte dell'Opera

La Banda Filarmonica di Montecassiano alla Notte dell'Opera

La prima parte della stagione 2016 per la Banda Filarmonica Comunale "Piero Giorgi" di Montecassiano è stata ricca di soddisfazioni. L’anno 2016 è cominciato con il tradizionale concerto di Capodanno eseguito al Teatro Camillo Ferri di Montecassiano.Nei mesi di marzo e aprile nel Teatro Camillo Ferri di Montecassiano e presso il Teatro Don Bosco Macerata la Banda Filarmonica ha messo in scena la fiaba musicale Pierino e il Lupo di Prokofiev raccogliendo fondi,  con la collaborazione di sponsor e privati, per l’acquisto di un defibrillatore pediatrico donato alla scuola dell’infanzia “Padre Gino Bellezze” di Montecassiano e per la Fondazione Salesi di Ancona. Al termine degli impegni estivi una delegazione della Banda consegnerà il ricavato alla responsabile della Fondazione.Dopo questi eventi a scopo benefico la Banda Montecassianese ha accettato l’invito dell’Anbima provinciale Firenze-Prato e il 2 luglio ha eseguito un concerto nella splendida cornice di piazza della Signoria di Firenze al cospetto di oltre 1000 spettatori di diverse nazionalità. I 55 elementi della Banda hanno deliziato il pubblico presente proponendo, sotto la Loggia dei Lanzi, brani che hanno spaziato dalla musica classica alla contemporanea per finire con la musica originale per banda raccogliendo applausi a scena aperta e i complimenti dell’organizzazione e di molti presenti.Il prossimo 4 agosto la Banda di Montecassiano ha accolto l’invito dell’Associazione Sferisterio e dell’Anbima provinciale di Macerata per partecipare a “Notte dell’Opera”; si esibirà presso piazza Mazzini sin dalle ore 21,00 con un programma che spazierà dai brani operistici alla musica moderna nel tema “MEDITERRANEO” filo conduttore della serata.

02/08/2016 13:09
Torna a splendere l'affresco di Sant'Antonio Abate

Torna a splendere l'affresco di Sant'Antonio Abate

Torna a splendere a Montecassiano l’affresco di Sant’Antonio Abate. Opera della seconda metà del XV secolo realizzata da un artista sconosciuto, raffigura il santo colto nell’atto della benedizione, un gesto enfatizzato dalla mano dipinta sovradimensionata. L’affresco si trova nel loggiato di Palazzo dei Priori e nei giorni scorsi è stato restituito ai cittadini in tutto il suo splendore.Presenti all’inaugurazione il sindaco Leonardo Catena con diversi rappresentanti dell’amministrazione comunale. Con loro anche la direttrice dell’Istituto di Restauro delle Marche con sede a Montecassiano, Francesca Pappagallo, che ha effettuato il restauro e che ha indicato gli aspetti più importanti del lavoro, e gli studiosi Lucia Cingolani e Andrea Trubbiani del circolo culturale Scaramuccia che si sono soffermati rispettivamente sugli aspetti iconografici e sulla ricostruzione cronologica dell’opera.L’affresco era molto deteriorato al punto che molti cittadini di Montecassiano non ricordavano bene neppure cosa ci fosse raffigurato. Un particolare del restauro è la presenza di evidenti tracce di siniopia, ovvero del disegno preparatorio usato dall’artista prima della pittura a fresco. Soddisfazione per l’intervento, finanziato dall’amministrazione comunale, è stata espressa dal sindaco Catena che, insieme alla giunta, è impegnato nella realizzazione di una serie di lavori di recupero dei beni culturali cittadini. La scorsa primavera a Palazzo Compagnucci, ad esempio, sono state poste le persiane, fondamentali anche per poter garantire un’ottimale conservazione dei quadri esposti all’interno della pinacoteca. Sempre nel 2015, grazie alla donazione di un privato, è stata invece recuperata la raffigurazione di una Madonnina posta, anch’essa, sulla facciata di Palazzo dei Priori. In questi giorni l’amministrazione comunale sta provvedendo a illuminare adeguatamente l’affresco.

21/07/2016 16:00
Stammibene lancia la campagna "I Feel"

Stammibene lancia la campagna "I Feel"

L'attività di Stammibene per promuovere il divertimento sano ed effettuare un'azione di prevenzione dal consumo di droghe e alcol sta arrivando agli appuntamenti più importanti dell'estate.Grande successo per la serata finale di "CitaNo alla droga" di domenica scorsa, serata intitolata Independence Night, dedicata al contrasto dell'omologazione, non solo quella dovuta alle dipendenze, ma anche quella dettata dal mercato o dalle mafie, che al fenomeno droghe si collegano in modo diretto e indiretto. Il messaggio è stato lanciato con la presenza consueta dello stand informativo di Stammibene ma anche, soprattutto, grazie al coinvolgimento dei rapper che nel territorio utilizzano la musica come strumento di critica sociale: Stylo, White Mike, Igor, Crazy, Kenz e molti altri che si sono succeduti sul palco a Civitanova Marche, stimolando riflessione e caricando il pubblico dell'energia necessaria per il momento clou: l'Holi Color Explosion, un momento di ballo e divertimento puro, di incontro simbolico e reale con gli altri.Prevenzione, musica, relazioni, emozioni. Ecco le quattro parole chiave che accompagneranno le attività di Stammibene fino alla fine dell'estate, con un accento in particolare sull'ultima, visto che è in preparazione la nuova campagna di comunicazione "I FEEL" che giocherà con gli stati emotivi, negativi e positivi: paura, felicità, rabbia, amore, tristezza, ansia, empatia, noia ecc. per stimolare percorsi di riflessione e consapevolezza.Il fine di tenere lontane le dipendenze, avere obiettivi costruttivi e relazioni efficaci parte proprio dal riconoscimento delle emozioni, proprie e altrui - a loro volta derivanti da desideri e bisogni - e poi dal saperle gestire e esprimere in modo adeguato nei diversi contesti in cui ci troviamo: famiglia, scuola, lavoro, amici, rete. Per stimolare la curiosità intorno ai contenuti della nuova campagna sono in uscita gadget speciali. Le t-shirt "happy" e "angry" stanno già andando a ruba. A breve arriveranno le shopper "easy" e "anxious", e i braccialetti "sick" e "in love".Per vincere questi gadget della campagna "I FEEL" come di consueto bisognerà fare visita allo stand di Stammibene e di Alza la testa non il gomito e affrontare i quiz su droghe, alcol e malattie sessualmente trasmissibili, dimostrare cioè di essere correttamente informati, che rimane condizione essenziale per difendersi dai rischi.Ecco i prossimi appuntamenti in cui sarà presente lo stand: il 28 e il 30 luglio al Mind Festival di Montecosaro, sabato 6 agosto alla Notte Celtica, poi sul lungomare nella notte di Ferragosto, il 14 a Civitanova e il 15 a Porto Recanati, e ancora alle Feste della birra di Villa Potenza e di Mogliano e alle serate dello Shada. Altri eventi si stanno aggiungendo, per rimanere informati basta visitare i profili Facebook di Stammibene (bene stammi) e Alza la testa non il gomito.Un ringraziamento speciale va alla sensibilità di tutti gli organizzatori di eventi, le amministrazioni comunali, le associazioni culturali e di volontariato con cui stiamo sempre più creando un rapporto di collaborazione proficua che ci ha permesso di creare eventi e situazioni speciali: la già citata "CitaNo alla droga"; ma anche l'Independence Day a Appignano, "Stay Here" a San Severino Marche, "Nati Liberi" a Mogliano, "Non fare lo sbronzo" a Camerino, e ancora una partecipazione più incisiva alla Notte Rosa a Porto Recanati, agli Aperitivi Europei di Macerata, alla Notte dei Folli di Sarnano, a Svicolando a Montecassiano, alle serate dello Shada e alle feste della birra di San Claudio, Appignano e Montecassiano.Aumentare la nostra azione di prevenzione e promozione del benessere, sia in quantità che in qualità, è dovuto in particolare al lavoro della Cabina di regia del Dipartimento Dipendenze Patologiche Area vasta 3 che in questo 2016 sta efficacemente coordinando il team di Stammibene e di Alza la Testa non il gomito, supportate rispettivamente dalle associazioni Glatad e Pars, e accrescendo le collaborazioni con istituzioni e associazioni del territorio. 

20/07/2016 12:07
Novità per la raccolta differenziata a Montecassiano

Novità per la raccolta differenziata a Montecassiano

In arrivo novità a Montecassiano per migliorare il servizio della raccolta dei rifiuti all’interno del cimitero cittadino. Il comune maceratese - da sempre ai primi posti nelle Marche in questo ambito, lo scorso mese di maggio ha fatto registrare un lusinghiero 81,05% - si conferma sempre più attivo in materia ambientale. “Saranno implementate le attuali postazioni con nuovi cassonetti a servizio dei cittadini”, evidenziano dall’Amministrazione comunale.Una iniziativa alla quale hanno lavorato congiuntamente l’assessorato cittadino all’Ambiente ed il Cosmari con l’obiettivo di centrare due risultati: migliorare il servizio di raccolta differenziata e facilitare il conferimento dei materiali da parte dei cittadini. A questo scopo, dunque, verranno implementate le attuali postazioni con nuovi contenitori: cassonetto marrone per i rifiuti organici dove poter gettare, ad esempio, i fiori recisi o le piante secche e la carta bagnata; un cassonetto blu del multi-materiale dove inserire le bottiglie di plastica, i vasi vuoti colorati o il cellophane dei fiori; un cassonetto giallo per i rifiuti indifferenziati dove poter conferire sottovasi, fiori e vasi in plastica rigida durevole, ceri e lumini, che, per l'appunto, non si riciclano. Su tutti i contenitori sono stati apposti adesivi personalizzati per facilitarne l’uso.“I buoni risultati della raccolta differenziata registrati nel nostro Comune – ha precisato l’assessore all’Ambiente Simone Fogante – sono anche merito della collaborazione e del senso civico dei cittadini che, siamo sicuri, continueranno ad impegnarsi responsabilmente per assicurare le condizioni di decoro dell’area cimiteriale”.

10/07/2016 10:16
Montecassiano festeggia i 50 anni di sacerdozio di don Paolo

Montecassiano festeggia i 50 anni di sacerdozio di don Paolo

Cinquant’anni di ministero sacerdotale. Domenica prossima (10 luglio) Montecassiano festeggia l’importante anniversario di don Paolo Picchio. Nominato vicario generale della Delegazione pontificia di Loreto dal 2003 al 2005, don Paolo ha portato la propria attività pastorale anche al di fuori delle mura cittadine. Con la forza d’animo e una fede profonda ha offerto la propria parola e il proprio sostegno a chiunque ne avesse bisogno e domenica prossima sarà tutta la comunità a festeggiarlo. Per l’occasione il sindaco Leonardo Catena, ha voluto esprimere a nome proprio e di tutta la cittadinanza il ringraziamento per il prezioso contributo offerto alla crescita della comunità montecassianese. “Rivolgo – ha detto il primo cittadino – un saluto e un abbraccio affettuoso a don Paolo in occasione del suo 50° anniversario di Ordinazione sacerdotale a nome mio, dell’amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza. Insieme esprimiamo riconoscenza, gratitudine e un ringraziamento sentito per l’impegno profuso per gli altri in questi anni e speriamo di continuare questo cammino insieme ancora per molto tempo”.Don Paolo Picchio venne ordinato sacerdote a luglio del 1966, dopo i primi tre anni dedicati alla pastorale giovanile montecassianese, nel 1969 venne nominato vicario economo della parrocchia di Bagnolo e Montefiore a Recanati fino al 1977 quando, sempre nella cittadina leopardiana, divenne parroco di San Domenico con incarico di amministratore diocesano. Nel 1993 don Paolo è tornato a Montecassiano come co-parroco di Santa Maria dell’Assunta con il particolare incarico di curare la comunità cristiana di Vissani (fu nominato vicario episcopale per gli affari economici). Dieci anni più tardi fu nominato vicario generale della Delegazione pontificia di Loreto e da quest’anno ha profuso il proprio impegno nell’aiuto delle liturgie religiose della parrocchia.

08/07/2016 10:46
Quando l'amore non muore: la storia di Debora Corradini e della cagnolina Teresa

Quando l'amore non muore: la storia di Debora Corradini e della cagnolina Teresa

Domenica 27 settembre 2015, ero come ogni anno a Villa Potenza per la fiera dei cani e degli uccelli, vicino all’ingresso, con il nostro stand. Avevo con me Teresa, una femmina nera, segugio a pelo forte e barba bianca, con alcuni dei suoi cuccioli. Era stata abbandonata con i figli a Serravalle presumibilmente da un cacciatore di serie C: il nostro rifugio è pieno di cani da caccia, anche di razza pura. Si avvicinò una signora dolcissima e molto graziosa, Debora Corradini di Montecassiano, e fu amore a prima vista.Tornò tre o quattro volte a vedere ed accarezzare Teresa, poi venne con il marito a dirmi che l’avrebbe sicuramente adottata. E così fu, dopo pochi giorni, al rifugio. Debora era già malata, e il 29 giugno ci ha lasciati. Oggi ho ricevuto la visita del marito, Simone Pagliaretta, e di Teresa: la cagnolina mi ha riconosciuto, ha scodinzolato e mi ha dato la zampa per consegnarmi la busta con le generosissime offerte che la sua meravigliosa amica Debora aveva chiesto di raccogliere per il nostro rifugio. A noi fa comodo tutto, ma avrei preferito di gran lunga non ricevere quella busta e poter vedere ancora Debora felice con la sua famiglia ed il suo cane. Gesti del genere sono toccanti e commoventi, anche perché in situazioni analoghe mi capita di ricevere telefonate di gente che ha perduto persone care, magari a volte con eredità non trascurabili, e mi chiede se possiamo prendere il cane del defunto perché loro non possono tenerlo! Simone Pagliaretta mi dice che Teresa ha quasi smesso di mangiare, è sempre dolce ed affettuosa, è per lui un grande motivo di consolazione ma è molto triste, perché loro non dimenticano mai gli amici con i quali hanno vissuto sereni. Ciao Debora, grazie, neanche io ti dimenticherò.Roberto Cola, Lega Nazionale per la Difesa del Cane sezione di Camerino e Matelica  

06/07/2016 13:55
Non si fermano all'alt della Polizia e scappano: rocambolesco inseguimento fra Macerata e Sambucheto

Non si fermano all'alt della Polizia e scappano: rocambolesco inseguimento fra Macerata e Sambucheto

Intorno alle 13 di ieri, gli agenti della Squadra Mobile di Macerata, impegnati in un servizio di perlustrazione del centro cittadino, hanno incrociato in corso Cairoli un motorino Piaggio, con a bordo due persone. Lo stesso mezzo era già noto in quanto chi lo conduceva qualche giorno fa si era dato alla fuga, eludendo un controllo da parte della Polizia Municipale. Gli agenti, così, hanno cercato di fermare il motorino per un controllo.Non appena i poliziotti hanno alzato la paletta per intimare l’alt, il conducente si è dato alla fuga imboccando via della Pace. Con l'auto di servizio, è iniziato l'inseguimento durante il quale sono stati azionati tutti i sistemi luminosi e acustici, che sono stati completamente ignorati dal conducente che è riuscito ad arrivare in località Sambucheto di Montecassiano, dove, dopo aver violato ripetutamente il codice della strada in un rocambolesca fuga e posto in serio pericolo la pubblica incolumità, ha imboccato via B. Gigli finendo la sua corsa contro un’autovettura in sosta.A seguito della collisione, le due persone a bordo del motorini sono cadute a terra.Nella circostanza è stato accertato che il mezzo era condotto da un 37enne già conosciuto dalle forze di polizia, mentre il passeggero è stato identificato per un 30enne, anch’egli conosciuto dalla Polizia, che nella caduta ha riportato lesioni ad un braccio.Accompagnato in Questura per tutte le formalità di rito, il passeggero è stato lasciato andare, mentre gli accertamenti svolti sul conto del conducente hanno permesso di accertare che lo stesso risultava sprovvisto della patente di guida poiché revocatagli dalla Prefettura. Inoltre il motociclo che conduceva, non era coperto dalla polizza assicurativa obbligatoria per la responsabilità civile.Con l’occasione, è stato notificato all’uomo il decreto di rimpatrio con foglio di via obbligatoria dal comune di Macerata emesso dal Questore in data 1/6/2016.

02/07/2016 10:28
Montecassiano ricorda l’eccidio di Vallecascia a 72 anni dal drammatico sterminio

Montecassiano ricorda l’eccidio di Vallecascia a 72 anni dal drammatico sterminio

A 72 anni dall’eccidio nazista di Vallecascia, Montecassiano ha ricordato il tributo di sangue versato da cinque cittadini. Ieri, 30 giugno, la sezione Anpi di Montecassiano “Oreste Mosca” presieduta da Doriana Fogante, in collaborazione con l’amministrazione comunale, ha organizzato la commemorazione di quella drammatica pagina di storia del comune maceratese.Il 30 giugno 1944, infatti, i tedeschi trucidarono cinque montecassianesi a Villa Perozzi, oggi conosciuta come Villa Quiete. Il luogo dove è avvenuto l'eccidio è stato oggetto di opere di restyling che hanno portato alla sistemazione del sentiero, denominato “Sentiero della memoria”, che conduce fino alla lapide è che è stato inaugurato proprio due mesi fa in occasione della festa della liberazione. I lavori sono stati eseguiti dall'Anpi grazie al prezioso contributo economico dell'amministrazione comunale. Ieri quel sentiero è stato ripercorso da numerosi cittadini insieme al sindaco Leonardo Catena e ad altri rappresentanti del Comune. Prima alle 19, in suffragio dei caduti, è stata celebrata la santa messa nella chiesa di Vallecascia a cui ha fatto seguito la commemorazione sul luogo della strage.

01/07/2016 14:05
Un anno senza "Il Guerriero del silenzio", ricordo del poeta Renato Pigliacampo

Un anno senza "Il Guerriero del silenzio", ricordo del poeta Renato Pigliacampo

Un anno fa moriva Renato Pigliacampo, professore all’università di Macerata nonché poeta impegnato nella battaglia dei diritti in difesa del minorato sensoriale. Natoa Recanati nel 1948 , soffrì, in giovanissima età, la perdita dell’udito a causa di una grave forma di meningite.Si era laureato, poi, all’università “La Sapienza” di Roma specializzandosi in Psicologia dedicando particolare attenzione all’insegnamento verso i minorati sensoriali, alla difesa della Lis (Lingua Italiana dei Segni) di cui molto parlò anche nelle sue poesie. All’interno dell’universo audioleso ricoprì anche vari incarichi importanti quali quello di Consigliere del Direttivo ENS (Ente Nazionale Sordi) e di Presidente Regionale ENS Marche.Parallelamente a un’intensa attività saggistica sulle problematiche dell’audioleso nei vari ambiti della società (pubblicazioni uscite con Armando Editore di Roma) si dedicò con particolare entusiasmo alla poesia, forma di espressione con la quale narrò il suo disagio esistenziale, la sua rabbia dinanzi alle idiosincrasie del mondo e l’ingiustizia della società. La sua prima raccolta organica di versi, datata 1967, si intitolava “Anni, anni che vanno”, opera alla quale nel corso del tempo ne seguirono numerose altre, tra cui “Canti del mio silenzio” (1973), “Dal silenzio” (1981), “Adobe” (1990) con la quale sembrava risoluto nell’abbandonare la poesia salvo poi tornare a ripercorrere le sue strade e pubblicare “Canto per Liopigama” (1995) e i più recenti “L’albero di rami senza vento” (2006) e “Nel segno del mio andare” (2013).Il professore fondò anche un suo premio di poesia, il Concorso Internazionale “Città di Porto Recanati”, senz’altro uno dei più conosciuti ed apprezzati in Regione che quest’anno celebra la sua ventisettesima edizione, la seconda senza il suo fondatore. La famiglia del professor Pigliacampo, infatti, in collaborazione con Lorenzo Spurio, scrittore e critico letterario che negli ultimi anni collaborava a varie iniziative con il professore, ha deciso di portare avanti il Premio al quale era particolarmente legato e per il quale si sentiva meritatamente orgoglioso. Il poeta ci ha lasciato lo scorso 29 Giugno 2015 e da allora riposa nel piccolo cimitero di campagna di Montecassiano, nel Maceratese. Nei mesi successivi al suo decesso il critico Lorenzo Spurio ha iniziato a lavorare ad un’opera antologica che compendiasse l’intera produzione poetica del professor Pigliacampo, opera che è recentemente uscita per i tipi di PoetiKanten Edizioni di Firenze. Essa si intitola “Nella sera che cala sul litorale. Percorso antologico nella poesia del Guerriero del Silenzio”. In essa Spurio ha raccolto, in base a una sua selezionata scelta dell’ampio materiale, testi che appartenevano a tutte le opere di Renato Pigliacampo, disponendoli in ordine cronologico ad offrire al lettore un vero e proprio itinerario, tra i mutamenti sociali e lo scorrere del tempo, dell’ars poetica di Pigliacampo. L’opera si chiude con una nota critica del poeta Guido Garufi che fornisce una disamina di alcuni archetipi del silenzio, di cui il poeta veniva soprannominato quale “Guerriero”.Il prossimo 17 settembre presso la Sala Biagetti del Castello Svevo nella sua Porto Recanati si terrà la premiazione della XXVII edizione del Premio che, dall’anno scorso, assegna anche un Premio Speciale intitolato al professore che viene consegnato a un autore che con la sua poesia ha trattato in maniera esemplare e con una poetica vicina a quella di Pigliacampo tematiche forti, di impatto, che concernono l’impegno dell’uomo verso la collettività, nella presa di coscienza verso determinate mancanze e indifferenze verso il portatore di handicap. Quest’anno in particolare la serata di premiazione sarà l’occasione per celebrare il ricordo del professore e presentare il volume antologico che Lorenzo Spurio ha curato sull’intera produzione del Nostro.Ad un anno di distanza, lo ricordiamo con una delle sue liriche in cui, come spesso accade, parla della campagna natia, della famiglia e del sentimento di unione con la tradizione agreste e patriarcale. CompimentoNon voglio stendermisull’ansa del fiume con l’acquache specchia i tormenti del volto. Non voglio finire così. Portatemi nella mia casa,sul monte, dove il babbo lavoraa mezzadria e la mammaricama le lenzuola per la sorellache presto andrà sposa. Non questoil sogno all’inizio dell’avventuraquando le doglie mi trassero al mondo. Conducetemi dal padre, solo luipotrà asciugarmi il sudore della fronte.Non lasciatemi dovei peccati della vita gli estremiistanti tormentano i pensieri. Scorre l’acqua, ultimo sguardo meditativo.Non azzarderò la conta dei giorniperché sia polvere.Forse tra i miliardi d’anni per uno scherzochimico mi ritroverò lupoe divorerò con ira l’uomo.Inutile richiamo. Immaginazionecreatrice del poeta vagabondo. Conducetemi alla tomba degli uomini.Nascere ancora dalla combinazione chimica.È la mia speranza. Poesia tratta dal libro “Dal silenzio” (1981) ripubblicata in “Nella sera che cala sul litorale. Percorso antologico nella poesia del Guerriero del Silenzio”, a cura di Lorenzo Spurio (2016).

29/06/2016 09:39
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