Sta per andare in archivio un 2020 ‘annus horribilis’ per molti aspetti, ma che sportivamente entrerà negli annali per aver regalato un traguardo storico e meritatissimo al Matelica, con la compagine biancorossa approdata nel professionismo proprio a cavallo del centenario. Impossibile per il Patron Mauro Canil non ripercorrere i momenti più significativi dell’anno che sta volgendo al termine con uno sguardo già rivolto al futuro.
“Un anno difficilissimo per il mondo del lavoro, con una situazione economica gravissima che purtroppo avevo preannunciato dall’inizio. Tante categorie ed imprese – ha dichiarato Canil - si trovano già in grande difficoltà e senza aiuti, ma i veri problemi arriveranno con lo sblocco dei licenziamenti. In quel momento i danni saranno incalcolabili. Paradossalmente, il 2020 è stato invece l’anno più bello nella storia del Matelica calcio, con la promozione in Serie C inseguita per anni ed arrivata dopo lo stop di marzo”.
Quali sono stati il momento più bello e quello più difficile dell’anno?
"Il momento più bello è stato quando da parte della Federazione abbiamo ricevuto l’ufficialità della promozione. Il più brutto quando ci siamo chiesti: ed ora come facciamo ad affrontare questa categoria? A parte le battute, avuta la certezza, insieme a tutta la Società ci siamo rimboccati le maniche per mettere insieme un buon gruppo e devo dire che ad oggi è stato fatto un ottimo lavoro. Il gruppo si è rivelato sin da subito vincente".
Un bilancio di questi primi mesi in una categoria prestigiosa come la Lega Pro?
"Non posso che esprimere totale soddisfazione. Nel nostro girone ci sono squadroni che da piccolo vedevo solo in Tv come, ad esempio, tra le altre, Triestina, Sambenedettese, Modena, Perugia, mentre a stento alcuni sanno dove si trovi Matelica. Questo da un lato mi dispiace, visto che Matelica è una cittadina bellissima, ma dall’altro mi rende orgoglioso perché stiamo portando in alto il suo nome in tutta Italia ed oltre. Naturalmente, i risultati di questi primi mesi sono frutto di un grandissimo lavoro da parte di un gruppo creato in brevissimo tempo, con tante figure professionali nuove, la segretaria Roberta Mancini e la Presidente Roberta Nocelli sempre operose e presenti allo stadio dalla mattina alla sera, un Direttore Sportivo che non finirò mai di ringraziare, un allenatore che davvero ha preso a cuore questa avventura ed una squadra da loro allestita che, con dei ragazzi straordinari, ci ha regalato soddisfazioni inimmaginabili sin dall’esordio. A Trieste tutti noi, appena entrati, siamo rimasti a bocca aperta davanti ad un impianto così bello prima di realizzare che saremmo scesi in campo per affrontare la prestigiosa Triestina".
In molti parlano del Matelica come squadra rivelazione del girone. Qual è l’aspetto che ti rende più orgoglioso e dove invece c’è ancora da migliorare?
"Sin dalla Prima Categoria in realtà ad ogni campionato in cui abbiamo partecipato siamo stati additati come ‘matricola terribile’, visto che molto spesso abbiamo sbaragliato i veterani di categoria. Anche in Serie D, davanti a diverse squadre blasonate e nobili decadute, abbiamo collezionato tre o quattro secondi posti di assoluto rilievo prima di realizzare il sogno di arrivare in Serie C. Anche nella nuova categoria, per il momento, siamo riusciti a ben figurare al cospetto di alcune formazioni sulla carta molto ma molto superiori. Ne sono veramente orgoglioso. Per me la forza di una squadra non è l’attacco ma la difesa: sicuramente dovremo migliorare la casella gol subiti".
Il 2021 sarà anche l’anno del centenario: che gioia è festeggiarlo tra i pro?
"Miglior ciliegina sulla torta non ci poteva essere per essere riusciti a portare in soli dieci anni il Matelica dalla prima categoria ai professionisti. Se mi posso prendere un merito, è un onore da Presidente Onorario festeggiare il centenario in Serie C. Mi sarei aspettato forse un po’ più di calore dal nostro capoluogo di provincia, in cui abbiamo scelto di andare a disputare le nostre gare interne tra diverse opzioni proprio per dare vita ad un progetto di calcio serio e territoriale, legato soprattutto ai giovani, in cui da sempre crediamo. Purtroppo per ora, forse un po’ anche a causa del Covid, da Macerata abbiamo ricevuto pochissime dimostrazioni di interesse".
La vittoria di Fano ha regalato un Natale sereno ai biancorossi, con 25 punti sotto l’albero e una partita in meno. Come ti auguri prosegua il cammino?
"Il match di Fano è stata l’ulteriore conferma di un Matelica che, se vuole, sa fare le cose per bene. Questi 25 punti con una partita in meno ne sono la dimostrazione. I miei complimenti vanno a tutta la squadra, al gruppo e allo staff che ci hanno regalato soddisfazioni che non capitano tutti i giorni. La cosa più bella è stata leggere sui giornali ‘Matelica, stella di Natale’, un titolo credo meritato".
Un saluto e un augurio a tutti i sostenitori del Matelica
"Il saluto da parte di tutta la mia famiglia, che rivolgo con piacere insieme a mia moglie Sabrina e mio figlio Denis, va a tutti i tifosi biancorossi con la speranza che il 2021 possa essere un anno migliore sotto tanti punti di vista. Vorrei anche cogliere l’occasione per ringraziare tutti gli sponsor che da sempre ci sostengono. Non sono ipocrita e purtroppo immagino già che la situazione sarà durissima, ma la speranza è che con volontà, spirito di sacrificio e abnegazione potremo venire fuori dal nuovo anno al meglio".
La società Quadrilatero ha approvato, il 22 dicembre 2020, il progetto esecutivo degli ultimi due lotti (da Castelraimondo a Muccia) della “Pedemontana Fabriano-Muccia”, arteria stradale che collega la Statale 77 Foligno Civitanova alla Statale 76 Perugia Ancona.
I lavori avranno un importo di 159 milioni, interamente finanziati e progettati. Verranno consegnati nel mese di gennaio 2021, con un cronoprogramma che prevede l’ultimazione dell’intero tratto della Pedemontana entro il 2023.
La notizia è stata data, nel corso di una videoconferenza stampa, dal presidente della Regione Francesco Acquaroli, dall’assessore all’Infrastrutture Francesco Baldelli e dal presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari, membro del Cda della Quadrilatero.
“Uno storico passo in avanti nella realizzazione del più ampio progetto della Quadrilatero e un regalo di Natale per le popolazioni dell’entroterra devastato dal sisma”, è stato il commento unanime degli amministratori. Secondo il presidente Acquaroli, “è un’opera storica che proietta le Marche in un’alleanza strategica con l’Umbria, aprendo il nostro territorio alla viabilità della dorsale tirrenica. È impensabile guardare al futuro senza progetti concreti e cantierabili. Come governo regionale punteremo a realizzare quelle opere che attendono da anni una conclusione, recuperando i ritardi intollerabili che si sono accumulati negli anni scorsi”.
Acquaroli ha ribadito che “ultimare la Quadrilatero è un punto di partenza per progettare altri tratti di infrastrutture necessarie per la nostra regione ed è indispensabile anche per rendere il nodo intermodale di porto, interporto e aeroporto un riferimento interregionale e nazionale. La Pedemontana poi, in particolare, serve il territorio colpito dal sisma, nel cuore del collegamento tra Marche e Umbria, una zona che oggi sta attraversando una grave crisi industriale occupazionale: l’ultimazione di questa arteria potrà dare continuità anche alla tradizione imprenditoriale di queste comunità. Bene, dunque, questo passo avanti, l’esempio di come comportarsi per recuperare quella centralità essenziale per il rilancio”.
L’assessore Baldelli ha evidenziato che “le infrastrutture rappresentano un eccezionale moltiplicatore di sviluppo. La Pedemontana ne è un segmento, soprattutto nell’area colpita dal terremoto. Ora il nostro obiettivo è riproporre il modello Quadrilatero anche nelle altre province, con la realizzazione della Pedemontana delle Marche lungo tutti i 175 chilometri della regione e con lo strumento delle intervallive, con cui andremo a unire in un unico sistema tutta la nostra regione. Dopo anni di mancata visione complessiva, torneremo a progettare una regione con una rete infrastrutturale interconnessa e intermodale”.
Il presidente Pettinari ha ricordato come il progetto della Quadrilatero sia una “intuizione dei primi anni 2000, dopo il sisma del 1996. Va a servire il cuore e l’epicentro del territorio più colpito. L’ultimazione della Pedemontana non è solo un segno di speranza, ma condizione primaria per qualsiasi ipotesi di rilancio e ripresa di questi territori”.
L’approvazione del progetto esecutivo riguarda il terzo stralcio funzionale “Castelraimondo Nord – Castelraimondo Sud” (3,8 km) e il quarto “Castelraimondo Sud – Innesto SS77 a Muccia” (13,8 km). La Pedemontana collega Fabriano a Muccia lungo un tratto di 35,5 Km. L’intero itinerario è completamente finanziato. Il primo tratto “Fabriano-Matelica Nord” (9,6 Km – 90 milioni di costo complessivo) è in corso di esecuzione (raggiunto il 72,5% dell’avanzamento dei lavori che finiranno nel primo semestre 2021). Il secondo “Matelica Nord-Castelraimondo Nord” (8,1 Km – 90 milioni) concluderà i lavori nel primo trimestre 2022. Gli ultimi due tratti, da Castelraimondo Nord a Muccia, (17,6 Km – 159 milioni) vedranno l’ultimazione del cantiere nel 2023.
Il Matelica si regala un Natale coi fiocchi e saluta un 2020 da incorniciare con un’altra preziosa vittoria, ottenuta nell’ultimo turno dell’anno nel derby con il Fano, battuto a domicilio e in rimonta per 2-1 con le reti di Moretti e De Santis.
Fischio d’inizio posticipato per il match inizialmente previsto per le ore 17:30 e poi slittato alle 20:00 a causa di alcune positività emerse in giornata nelle fila dei granata.
Padroni di casa reduci dalla battuta d’arresto con il Modena, ospiti che invece, anche questa volta causa Covid, avevano dovuto rinunciare a misurarsi con il Carpi e, dunque, erano senza match sulle gambe dalla vittoriosa trasferta del Riviera delle Palme.
Diverse le modifiche nell’undici matelicese rispetto all’ultima uscita. Assente Maurizii, non al meglio, turno di riposo concesso a Calcagni e Volpicelli, esordio dal primo minuto nel tridente offensivo per Peroni, Fracassini e Magri per la prima volta in tandem sulle corsie esterne basse, Pizzutelli fulcro di centrocampo con ai lati Bordo e Pizzutelli.
Gara da coltello tra i denti per i fanesi: dopo il turnover di qualche giorno fa, mister Destro tornava al modulo collaudato con la difesa a quattro e Barbuti terminale offensivo.
Mossa che sembrava produrre i propri effetti, visto che in occasione del primo corner dell’incontro l’arbitro decretava la massima punizione in favore dei locali. Dal dischetto Cardinali si opponeva a Barbuti che però insaccava nella ribattuta.
La gara scorreva su ritmi abbastanza elevati, con le squadre che si affrontavano a viso aperto ed il Matelica che iniziava a manovrare alla ricerca del varco giusto. Allo scadere della prima frazione era Moretti a trovarlo, siglando il pari con una zampata vincente che batteva Meli.
Nella ripresa, dopo una splendida occasione creata ma non capitalizzata da Peroni, era capitan De Santis sugli sviluppi di un corner a trovare il sorpasso.
Mister Destro gettava nella mischia le energie fresche di Longo, Said, Mainardi, Nepi e Parlati, il Matelica rispondeva con l’ingresso di Franchi e Volpicelli, ma il risultato non cambiava più.
Tre punti importantissimi per il Matelica che, fatto suo questo match, può guardare con maggiore serenità agli ultimi tre impegni che chiuderanno a gennaio il girone di andata. In casa i biancorossi dovranno affrontare il Perugia ed il recupero con il Carpi (data ancora da definire), mentre chiuderanno la prima parte di stagione in quel di Imola.
TABELLINO FANO-MATELICA 1-2
A.J. FANO (4-2-3-1): 22 Meli; 2 Cargnelutti, 31 Brero, 26 Bruno, 24 Paolini; 6 Amadio, 8 Carpani (30’st 7 Said); 14 Marino (18’ st 18 Parlati), 27 Ferrara (18’ st 30 Nepi), 10 Baldini (39’ st 29 Longo); 9 Barbuti (30’ st 21 Mainardi). A disposizione: 1 Viscovo, 12 Santarelli, 3 Isacco, 5 Zigrossi, 15 Di Sabatino, 28 Rillo. Allenatore Flavio Destro.
MATELICA (4-3-3): 1 Cardinali; 2 Fracassini, 14 Cason, 4 De Santis, 18 Magri; 5 Bordo, 8 Pizzutelli, 11 Balestrero; 21 Peroni (31’ st 7 Volpicelli), 17 Moretti, 10 Leonetti (21’ st 23 Franchi). A disposizione: 22 Martorel, 28 Puddu, 3 Di Renzo, 6 Barbarossa, 9 Rossetti, 13 Santamarianova, 16 Baraboglia, 19 Calcagni, 24 Masini, 26 Ruani. Allenatore Gianluca Colavitto.
ARBITRO: Sig. Simone Taricone della sezione di Perugia.
ASSISTENTI: Sig. ri Ivano Agostino della sezione di Cinisello Balsamo e Nicoló Moroni della sezione di Treviglio.
QUARTO UOMO: Sig. Gianluca Catanzaro della sezione di Catanzaro.
RETI: 7’ pt Barbuti, 46’ pt Moretti, 9’ st De Santis.
NOTE: gara a porte chiuse; locali in divisa amaranto, pantaloncini e calzettoni amaranto e portiere celeste; ospiti in divisa bianca con riporti rossi, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi e portiere con maglia gialla, pantalone e calzettoni neri; corner 3-5; ammoniti De Santis, Volpicelli, Said, Bruno, Moretti, Brero, Amadio e Magri; recupero 1’ pt, 5’ st.
La sfida dell'Helvia Recina in programma domani alle 15 tra Matelica e Carpi è ufficialmente rinviata a data da destinarsi. Dopo il primo rinvio arrivato ieri sera sulla prevista calendarizzazione alle 15 di oggi, la società emiliana ha reso noto di aver al momento solo 11 giocatori a disposizione, escludendo non solamente i positivi ma anche gli infortunati di lungo corso.
Nella tarda serata di oggi quindi La Lega Italiana Calcio Professionistico, preso atto dell’istanza documentale presentata dal Carpi e della comunicazione del Dipartimento di Sanità Pubblica - Azienda USL Modena pervenuta in data odierna. Nellla quale si è messo in evidenza la “presenza di un cluster di Covid-19 all'interno del "Gruppo squadra" del Carpi Fc, con un totale di 19 casi confermati, di cui 10 segnalati in data 18/12/2020 e ulteriori 9 in data 19/12/2020, ha disposto il rinvio del match.
Sono 80 i finalisti nazionali dell’edizione 2020 di Mister Italia, edizione che per la pandemia si è sviluppata prevalentemente online salvo alcune selezioni live organizzate in certe località dagli agenti di zona prima del lockdown o durante l’estate. Questi i nomi dei concorrenti della regione Marche che fanno parte del gruppo degli 80 finalisti:
Carlo Lo Bello di Matelica , 27 anni, alto 185
Dante Vita di Fermo, 29 anni, alto 190
Nei prossimi giorni una commissione tecnica, sulla base del materiale video e fotografico degli 80 finalisti, ne sceglierà 20 che faranno parte del gruppo dei “superfinalisti” tra i quali ci sarà anche il neo Mister Italia 2020 che nelle prossime settimane alla Terrazza a Mare di Lignano Sabbiadoro (UD) riceverà l’ambita fascia. Nel rispetto delle attuali disposizioni anti Covid vigenti, per evitare l’assembramento degli 80 candidati, l’organizzazione ha preferito effettuare la Prefinale in modalità online evitando il raggruppamento. Nella nota località turistica del Friuli Venezia Giulia, che già lo scorso anno ha ospitato la finale nazionale, verranno assegnate anche le fasce collaterali del concorso che sono: Mister Cinema, Mister Eleganza, Mister Fitness, Mister #Millennial, Mister New Italy, Mister Boy Italia.
La manifestazione di Lignano si terrà senza presenza di pubblico ed è sostenuta da Promoturismo FVG e dal Comune di Lignano Sabbiadoro (UD). Mister Italia è un concorso di bellezza maschile nato nel 1983 ed è collegato ai maggiori male beauty contest mondiali quali Mister Mondo, Mister Universo, Mister International e altri ancora.
Sono in corso i lavori di asfaltatura lungo la provinciale 71 “Matelica - Esanatoglia”. L’intervento, eseguito dalla Ditta Ferretti SRL di Castelraimondo nel territorio di Esanatoglia, è finanziato grazie ai ribassi d’asta, autorizzati specificamente dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e Trasporti), che aveva messo a disposizione le risorse per le asfaltature delle diverse arterie.
Questo lavoro si somma a quelli effettuati in precedenza su numerose provinciali: la 12 “Bivio Rotelli - Gioacchino Murat”, la 128 “Treiese”, la 2 “Apirese”, la 11/VII “Piangiano”, la 76 “Montecassiano - Cimarella”, la 100 “Porto Recanati - Scossicci”, la 132 “Varanese”, la 58 “Lago di Fiastra”, la 29 “Collamato”, la 7/VII “Bivio Agolla - Montelago” e la 30 “Collattoni”.
“Sono interventi puntiformi - afferma Antonio Pettinari - che ci permettono di sistemare altri tratti di strada su cui erano stati appaltati i lavori. Fino ad oggi, con i ribassi d’asta abbiamo investito sulle varie provinciali oltre 460mila euro”.
Sembrerebbe una classica favola di Natale quella che molte famiglie matelicesi stanno vivendo per queste festività.
Ha fatto enorme scalpore la storia di un'attività, il Paco Salon di Matelica, una parrucchieria e Barberia molto conosciuta, che quest'anno ha realizzato un pensiero diverso dai classici oggettini di Natale per i clienti.
"Pensiamo che il modo migliore per festeggiare il Santo Natale - si legge nella lettera rivolta ai clienti - sia condividere con voi un gesto di solidarietà"
"Per questo abbiamo deciso di aiutare le famiglie con difficoltà economiche causa emergenza Covid 19, acquistando dei buoni spesa e donandoli alla parrocchia che provvederà a consegnarli a chi ne ha bisogno"
"Così oggi non avrai un semplice oggetto -conclude la lettera ai clienti - ma un sorriso di gratitudine di tutte quelle persone che riceveranno un piccolo aiuto, anche grazie al nostro ed al vostro contributo"
Ad accompagnare questa testimonianza di solidarietà natalizia, la lettera di ringraziamento del parroco che ha ricevuto i buoni ed è già all'opera per distribuirli.
Una meravigliosa storia di Natale che scalda il cuore e ci fa sperare in un futuro più sereno.
Che fosse una gara non adatta ai deboli di cuore era più che immaginabile ma questa volta il Matelica ha fatto veramente saltare il banco del “Riviera delle Palme” battendo la favorita Sambenedettese, piazzando una grande rimonta che consente agli uomini di mister Colavitto di riassaporare la vittoria dopo un mese esatto (l’ultima l011 novembre, 2-1 in trasferta sul campo del Legnago).
Una gara senza dubbio particolare che avuto inizio prima del fischio di inizio con il minuto di silenzio osservato in ricordo del grande Paolo Rossi, scomparso mercoled ì 9 dicembre scorso
Cronaca - Pronti via sono subito i padroni di casa a portarsi in vantaggio dopo appena 7 minuti grazie ad un potente sinistro scagliato dai 25mentri di Angiulli che la insacca all’angolino sbloccando così il match. La Sambenedettese, galvanizzata dal l’istantaneo gol trovato, prende le redini gioco e continuano a cercare con insistenza la via della porta biancorossa e ne giro di 10 minuti ci provano con due conclusioni, una con Nocciolini e l'altra con Botta senza però avere successo. Il Matelica risponde al 21’ con Volpicelli che tenta una conclusione insidiosa disinnescata da un bell’intervento di Nobile che è costretto a rifugiarsi in corner. La gara inizia a farsi equilibrata e i biancorossi iniziano a prendere fiducia ed a provarci con maggiore insistenza: alla mezzora l’ex di turno Volpicelli prova a servire Balestrero appostato in area di rigore che però manca l’appuntamento con la sfera che però finisce sui piedi di Bordo ma il suo tiro dalla distanza non desta preoccupazioni all’estremo difendere locale. I ragazzi di mister Colavitto continuano a martellare ed a mettere in difficoltà la Samb che a 2 minuti dalla fine si trova in 10 uomini a causa di un fallo da ultimo uomo commesso da D’Ambrosio che viene mandato anzitempo negli spogliatoi. Della susseguente punizione se ne occupa Calcagni ma il suo tiro termina alto sopra la traversa. La prima parte di gara termina dopo un minuto di recupero con i rossoblù avanti di un gol ma in inferiorità numerica.
Il secondo tempo inizia con mister Zironelli che si copre inserendo Biondi per l’attaccante Nocciolini ma è subito il Matelica a spingere sull’acceleratore dapprima con Calcagni che ci prova con un colpo di testa e dopo al 9’ con un calcio piazzato dello specialista Volpicelli che però stavolta finisce fuori dallo specchio della porta. I padroni di casa fiutano il pericolo e con l’entrata in campo di Mawuli per Botta cambiano pelle in un più cauto 5-3-1 ma al minuto 65 gli sforzi degli ospiti vengono premiati. Grazia ad Grande azione firmata da Volpicelli sulla sinistra e dopo un uno-due con un compagno, il numero 7 biancorosso serve un assist al bacio per Balestrero, che con il piattone realizza la rete che rimette in parità il match. Ora il Matelica ci crede e mette in seria difficoltà la Sambenedettese che inizia seriamente a soffrire l’uomo in meno. Il neo entrato Mawuli prova con una conclusione da lontano a mettere in difficoltà Cardinali ma senza trovare fortuna che però all’ 81’ ha invece Pizzutelli che batte un palla in mezzo da un calcio d’angolo che sulla sua traiettoria la sfortunata deviazione di D’Angelo che mette a segno un rocambolesco autogol. La Sambenedettese spegne la luce a differenza del Matelica che la tiene ben accesa ed ecco che a un minuto dal termine un contropiede micidiale della squadra di Colavitto viene chiuso in maniera eccezionale dal destro di Moretti appostato sul primo palo che non lascia scampo a Nobile per il tris biancorosso. Sembra non avere più storia la partita ma al secondo dei tre minuti di recupero concessi Maxi Lopez decide di riaprire il match con un gran dribbling a rientrare e piatto destro sul secondo palo che batte Cardinali e accorcia le distanze. Un gol bello quanto tardivo quello dell’argentino in quanto la Sambenedettese non trova più il tempo materiale per imbastire una nuova manovra offensiva e così ad esultare sul terreno del “Riviera delle Palme” sono gli uomini di mister Colavitto che ritrovano la vittoria dopo circa un mese e riscattano alla grande la brutta sconfitta casalinga si 7 giorni fa contro il Gubbio.
SAMBENDETTESE - MATELICA 2-3
Sambenedettese (3-4-1-2): 22 Nobile; 15 Cristini, 4 D’Ambrosio, 6 Di Pasquale; 27 Masini, 23 Angiulli, 16 D’Angelo (81’ 17 Rocchi), 14 Malotti (73’ 5 Enrici); 10 Botta (55’ 19 Mawuli); 32 Lescano (81’ 11 Lopez), 9 Nocciolini (46’ 2 Biondi). A disposizione: 1 Laborda, 7 Occhiato, 8 Chacon, 20 Serafino, 21 Mehmetaj, 30 De Ciancio, 33 Liporace. Allenatore Mauro Zironelli.
Matelica (4-3-3): 1 Cardinali; 2 Fracassini, 14 Cason, 4 De Santis, 27 Maurizii; 19 Calcagni (58’ 8 Pizzutelli), 5 Bordo, 11 Balestrero; 7 Volpicelli, 17 Moretti, 10 Leonetti (59’ 21 Peroni). A disposizione: 22 Martorel, 28 Puddu, 6 Barbarosss, 9 Rossetti, 13 Santamarianova, 16 Baraboglia, 18 Magri, 23 Franchi, 24 Masini, 26 Ruani. Allenatore Gianluca Colavitto.
Arbitro: Sig. William Villa della sezione di Rimini.
Assistenti: Sig. ri Nicola Tinello della sezione di Rovigo e Milos Tomasello Andulajevic della sezione di Messina.
Quarto Uomo: Sig. Domenico Leone della sezione di Barletta.
Reti: 6’ Angiulli (S), 65’ Balestrero (M), aut. D’Angelo (M), 89’ Moretti (M), 90’+2’ M.Lopez (S)
Ammoniti: 10’ Cristini (S), 55’ Mawuli (S), 61’ Fracassini (M), 72’ Masini (S)
Espulsi: 43’ D’Ambrosio (S)
Minuti di Recupero: 1’ + 3’
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati undici decessi correlati al Covid-19.
Nel territorio maceratese si sono registrate due vittime: una donna di 81 anni di Macerata, spirata nell'ospedale del capoluogo, e una 82enne di Matelica deceduta al nosocomio di Civitanova Marche.
Sono tre le vittime nell'Anconetano: un 90enne del capoluogo di regione deceduto all'Inrca, una 94enne morta all'ospedale di Senigallia e una 76enne che ha perso la vita al nosocomio di Jesi.
All'ospedale di Pesaro ci sono stati quattro decessi, le vittime sono: una 74enne di Tavullia, una 86enne di Fermignano, un 84enne di Fano e un 76enne di Acqualagna.
Il Servizio Sanitario regionale registra una vittima anche nell'Ascolano: all'ospedale di San Benedetto del Tronto ha perso la vita una 64enne di Grottammare. Un decesso anche nel nosocomio di Fermo, dove è deceduta una 78enne di Porto Sant'Elpidio.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1390 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (601), mentre sono 241 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche:
Sono aperte le iscrizioni al corso gratuito di qualifica Aiuto Cuoco. Il percorso formativo è rivolto a disoccupati con esperienza pregressa coerente nel settore e sarà svolto a Cingoli anche tramite didattica a distanza, in ottemperanza alla normativa in vigente, volta al contrasto dell'emergenza Covid-19
Il corso gratuito di qualifica Aiuto Cuoco, organizzato dall'ente di formazione L.A.C.A.M. di Matelica è finanziato tramite il fondo sociale europeo dalla Regione Marche e, oltre alle posizioni legate al settore pubblico come mense di asili, scuole e comuni; offre possibilità d’impiego nel settore privato come agriturismi, ristoranti, alberghi, trattorie, tavole calde, fast food ed imprese di servizi di food & beverage che si occupano di banqueting e catering.
I docenti impiegati da L.A.C.A.M. hanno esperienza professionale pluriennale nel settore e seguiranno i 15 allievi previsti, passo passo, lungo tutto l'arco del percorso, che è articolato in 210 ore di aula e 90 ore di stage/project work più 8 di esami, al fine di favorire il completamento ottimale delle attività formative e l'ottenimento della qualifica, che è riconosciuta e concretamente spendibile nel mondo del lavoro.
“L'emergenza dovuta al coronavirus, ci mette di fronte a paure ed incertezze. Viviamo in un contesto sociale frenetico ed in costante trasformazione ma, in un momento straordinario come quello attuale, occorre sempre più, mantenersi competitivi e costantemente aggiornati professionalmente. L'istruzione e la formazione, rappresentano una opportunità concreta per il territorio marchigiano e garantiscono quel legame fondamentale tra cittadini ed imprese, che costituisce il motore ed il fulcro su cui ruota la ripartenza” scrive la Presidente dell'ente di formazione L.A.C.A.M. Ivana Marchegiani.
Gli allievi intenzionati a partecipare al percorso formativo di Aiuto cuoco, dovranno affrettarsi poiché il termine ultimo per la presentazione delle domande, è fissato per il 15 Dicembre 2020. Tutte le informazioni e la documentazione per iscriversi sono reperibili collegandosi al sito www.scuolartiemestieri.com
La domanda d'iscrizione, il certificato che attesti lo status di disoccupato (rilasciato dal centro per l'impiego di appartenenza), la copia del documento d'identità ed il proprio curriculum vitae, dovranno essere spediti per raccomandata A/R o consegnati a mano, entro il 15 Dicembre, all'indirizzo: L.A.C.A.M. - Via Raffaello, 13 – 62024, Matelica (MC).
Il Matelica cade per la prima volta sul prato dell’Helvia Recina sotto tre colpi del Gubbio che con una prova autoritaria si impone per 3 a 1 conquistando così 3 punti fondamentali in chiave salvezza. I biancorossi erano pure riusciti a riprendere subito lo svantaggio iniziale grazie ad un lampo di Volpicelli. Andando anche vicina al vantaggio, fermato solo dal legno, con un fendente di Bordo ma è stato solamente un flash all’interno di un match gestito e vinto meritatamente dagli uomini di mister Torrente.
Un anticipo di 14° giornata da non fallire per entrambe le contendenti. Bastava poco per inquadrare l’importanza dei punti in palio, classifica alla mano, nella sfida dell’Helvia Recina tra Matelica e Gubbio. Separate in classifica da 7 lunghezze (Matelica 19, Gubbio 12, ndr) ma allo stesso modo motivate a conquistare il successo dopo i pareggi maturati nell’ultimo turno, rispettivamente con Fermana e FeralpiSalò. Gli eugubini di mister Torrente sono arrivati a Macerata con qualche cerotto che ha costretto ancora ai box, per un problema al piede, il trequartista spagnolo Miguel Angel Sainz-Maza. Una situazione che si è aggravata in settimana per via del grave infortunio occorso durante una seduta di allenamento al portiere Tommaso Cucchietti che nel tardo pomeriggio di ieri, è stato sottoposto ad intervento chirurgico dall’ equipe della Chirurgia Maxillo-Facciale del Santa Maria della Misericordia di Perugia, per la doppia frattura alla mandibola. Spazio quindi tra i pali al giovane, scuola Roma, Zamarion mentre sono tornati a disposizione Formigoni e Migliorelli. L’unico ballottaggio della vigilia era quello tra Gerardi-De Silvestro, vinto da quest’ultimo che è sceso in campo al fianco di Gomez a formare il tandem d’attacco. Numeri raggianti quelli casalinghi per i biancorossi matelicesi, che con tre vittorie ed altrettanti pareggia ancora deve conoscere la parola ‘sconfitta’ tra le mura amiche. Poche ma quasi obbligate novità tra l’undici iniziale di Colavitto che per la disputa odierna ha dovuto far a meno del difensore Cason squalificato e del punteros Rossetti fermo a causa di un affaticamento. Moretti preferito a Franchi nel tridente offensivo con Volpicelli e Leonetti, mentre a destra Magri viene schierato al posto di Fracassin.
Cronaca – Più vivace all’avvio la squadra eugubina che prova più volte ad imbeccare sulla fascia destra la corrente De Silvestro che dopo 5 minuti, dopo uno buon controllo di palla, si accentra e spara a reta ma la sfera finisce poco lontano dal palo opposto. Il Matelica si accende intorno al quarto d’ora quando Calcagni della tre quarti mette in mezzo un pallone teso sul quale interviene Leonetti di testa senza però riuscire ad inquadrare lo specchio della porta. Risponde il Gubbio poco dopo con Malacarri che, da posizione defilata nell’area piccola, raccoglie un prezioso invito di Pasquato: buono il controllo ma il cross è da dimenticare. È questo però il preludio al gol degli ospiti che arriva al minuto 26 quando De Silvestro, dalla destra, mette un traversone che trova in mezzo all’area la testa di Gomez che batte un non impeccabile Cardinale e porta avanti i rossoblù. Il Matelica nella prima mezzo ‘ora non riesce ad imbastire un’azione offensiva degna di nota, è anzi il Gubbio a cercare di più la via del raddoppio come quando Gomez si esibisce in una rovesciata da limite murata poi dalla difesa biancorossa. Al 36’ però avviene il lampo che rimette in equilibrio il match: Volpicelli da un calcio piazzato battuto dai 30 metri disegna una pregevole parabola che sorvola la barriera e si insacca all’incrocio dei pali con Zamarion che può solo raccogliere la palla che vale il pareggio.
Il gol siglato sveglia dal letargo gli uomini di Colavitto che dopo appena due minuti rischiano di trovarsi addirittura in vantaggio quando dal limite dell’area Bordo lascia partire una potente bordata che si stampa sulla traversa. Il Gubbio dopo un attimo di sbandamento ritrova la retta via e al 43’ colpisce di nuova questa volta con Ferrini, che dopo un furioso flipper nell’area piccola a seguito di un calcio d’angolo, si ritrova la palla tra i piedi che spinge a rete, trovando così il gol del vantaggio che avviene tra le proteste dei padroni per un presunto fallo ai danni di De Santis. La marcatura eugubina di fatto fa scendere il sipario sulla prima parte di gara che si chiude dopo due minuti di recupero.
Il copione del secondo tempo inizia sulla falsa riga del primo con il primo squillo di De Silvestro che tenta da subito una velenosa conclusione che termina di poco fuori. Il Matelica soffre della già vista amnesia inziale che gli è fatale anche in questa occasione in quando al 55’ Megelaitis raccoglie un pallone sulla destra e lo mette teso nel mezzo dove trova un prontissimo Oukhadda che calcia al volo un fendente dal limite dell'area che si infila alla destra di Cardinali e porta avanti di due lunghezze i suoi. Biancorossi di nuovo in confusione e verso il 60’ il Gubbio prova ad approfittarne nuovamente questa volta con Malaccari che riceve sul vertice sinistro dell'area un invito dalla destra di Oukhadda ma il suo mancino si perde di pochissimo sul fondo. Il Matelica si affida quindi ancora una volta alle capacità balistiche di Volpicelli che da quasi la stessa fortunata mattonella del primo tempo prova la via del gol di prima intenzione ma Zamarion è attento e sventa la minaccia in corner. Il duello si rinnova una manicata di minuti più tardi dopo una percussione, il numero 7 biancorosso, che dal limite calcia un sinistro ad incrociare ma trova l'ottima risposta dell’estremo difensore ospite. Prova a mischiare le carte in tavola mister Colavitto per cercare di dare nuova linfa alle speranze di rimonta matelicesi ma la svolta sperata non arriva e la partita viene controllata con tranquillità dagli uomini di mister Torrente che non rischiano praticamente nulla. Ancora proteste dalla parte dei padroni di casa quando al minuto 76 il solito Volpicelli prova a sfondare e viene atterrato al limite dell’area ma per il direttore di gara è solo calcio di punizione. Si va verso un finale già scritto ma a 5 minuti dalla fine è ancora il Gubbio ad aver un'altra occasione per calare il poker con Pasquato che tenta di ribadire al volo un suggerimento dalla destra ma il tentativo fa la barba al palo e si spegne fuori. Dopo 5 minuti di recupero termina un match dominato per ampi tratti dalla formazione ospite che esulta e sale a quota quindi punti mentre per il Matelica arriva la prima sconfitta stagionale tra le mura dell’Helvia Recina.
Gli uomini di mister Colavitto rimangono a quota 19 punti nella graduatoria del girone B di serie C e ora il prossimo weekend saranno attesi da un altro derby tutto marchigiano nella tana della Sambenedettese.
MATELICA – GUBBIO 1-3
Matelica (4-3-3): Cardinali, Magri, Masini (67’Fracassini), De Santis, Maurizii (84’ Ruani); Calcagni (84’ Peroni), Bordo, Balestrero (67’ Barbarossa); Volpicelli, Leonetti, Moretti (67’ Franchi). A disposizione: Martorel, Puddu, Baraboglia, Pizzutelli. Allenatore: Gianluca Colavitto.
Gubbio (4-3-1-2): Zamarion, Munoz, Signorini, Uggè, Ferrini; Oukhadda, Megelaitis, Malaccari (81’ Formiconi); Pasquato, Gomez (89’ Gerardi), De Silvestro (81’Pellegrini). A disposizione: Montanari, Elisei, Cinaglia, Migliorelli, Sdaigui, Lovisa. Allenatore: Vincenzo Torrente
Arbitro: Bogdan Nicolae Sfira della sez.di Pordenone
Assistenti: Giorgio Ermanno di Minafra e Roberto D’Ascanio della sez. di Roma 2
Quarto uomo: Sig. Valerio Pezzopane della sez. di L’Aquila.
Reti: 25’ Gomez (G), 36’ Volpicelli (M), 43’ Ferrini (G), 55’ Oukhadda (G)
Ammoniti: 4’ Megelaitis (G), 44’ Leonetti (M), 51’ Signorini (G), 63’ Bordo (M), 80’ Munoz (G)
Calci d’Angolo: 7-5
Recupero: 2’ + 5’
"Il Comando di Polizia Locale di Macerata ha accertato che negli tempi numerosi automobilisti sono stati vittime di truffe assicurative. In molti casi è stato accertato che i “falsi” assicuratori, in seguito a un contatto telefonico o whatsapp, richiedevano il pagamento della polizza mediante una ricarica PostePay. In seguito, l’ignaro cittadino riceveva una copia del certificato assicurativo via email o o whatsapp, del tutto simile nella forma e nei colori a quello originale e, con il veicolo di fatto non assicurato, si metteva alla guida convinto di aver fatto un affare". Lo comunica, in una nota, l'amministrazione comunale di Macerata mettendo in guardia i cittadini da possibili truffe.
La Polizia Locale del capoluogo raccomanda ai cittadini di recarsi unicamente da imprese e intermediari assicurativi iscritti negli albi tenuti dall’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) e sottolinea che, in nessun caso, un assicuratore richiede il pagamento di una polizza assicurativa attraverso la ricarica di una carta PostePay.
“E allora sì che vale ‘a pena e vivere e suffrì, e allora sì che vale ‘a pena e crescere e capì, credere ancora all’amore, farsi portare un po’ di più...oppure è tutta suggestione questa vita”.
Non potevano essere che le parole di Pino Daniele a salutare il turno odierno di campionato, dedicato alla memoria dell’eterno Diego Armando Maradona e in casa Fermana a quella dell’ex Presidente Sergio Rogante, tragicamente scomparso nella nottata di ieri.
Nel secondo derby stagionale che rievoca le vecchie sfide della Serie D, nonostante l’assenza di pathos viste le porte chiuse, il Matelica nel tredicesimo turno di campionato impatta per 1-1 al Bruno Recchioni. Primo incontro tra le due squadre nei professionisti, ospiti reduci dal rocambolesco pari al fotofinish con il Cesena, Fermana invece dallo stop del Nereo Rocco.
Unica variazione nelle fila dei biancorossi il ritorno di Cardinali tra i pali, per il resto mister Colavitto conferma dieci undicesimi della formazione capace di imbrogliare i bianconeri sette giorni fa. Gialloblù invece con diversi cambi nell’undici iniziale, alle prese con una settimana complicata dalle positività Covid-19 (Massolo e Manetta) e con una grande voglia di riscattare la partenza difficile e le diverse prestazioni opache dei primi turni.
Assente capitan Comotto, Mister Antonioli optava per il doppio rientro di Urbinati, out per un risentimento muscolare dalla partita con il Carpi, e Rossoni, vittima di uno stop alla caviglia, insieme a loro a comporre la linea difensiva Scrosta e De Pascalis. In avanti la coppia Cognigni e Boateng, con Neglia alle spalle.
Buon ritmo sin dalle prime battute con i gialloblù che, con il coltello tra i denti, provavano a far loro l’intera posta. Botta e risposta con il punteggio che cambiava a ridosso del quarto d’ora. Il gol del vantaggio della Fermana al 13’ del primo tempo e porta la firma di Boateng, servito da Grbac innescato dal bel tacco di Neglia. Il Matelica si riporta però subito in careggiata con Calcagni che dopo appena un giro di lancette trafigge Ginestra per l’1-1. Diverse le emozioni nei primi 45’, con le due squadre che si affrontano senza timori reverenziali ma non riescono più a creare nette occasioni da gol.
Nella ripresa, complice anche il terreno allentato dalla pioggia costante, scende molto l’intensità di gioco, in un paio di occasioni è solo Balestrero a sfiorare la rete del sorpasso biancorosso, prima di lasciare il posto a Moretti, mentre nelle fila locali si faceva vedere a 5’ dal termine ancora Boateng con una bordata fuori misura.
Pochissimi i cenni degni di nota nei secondi 45’ con i locali che si risvegliano solo a ridosso del triplice fischio.
Per i biancorossi testa già all’anticipo di sabato prossimo con il Gubbio.
FERMANA - MATELICA 1-1
FERMANA (4-3-1-2): 1 Ginestra, 24 Rossoni, 20 De Pascalis (22’ st 2 Manzi) 14 Scrosta, 3 Mordini; 4 Urbinati (33’ st 19 Grossi), 29 Grbac, 10 Iotti; 11 Neglia; 9 Cognigni (44’ st 28 Raffini), 17 Boateng (44’ st 25 Palmieri). A disposizione: 12 Zizzania, 7 Liguori, 13 Esposito, 16 Staiano, 18 Cremona, 21 Sperotto, 23 Diop, 26 Bigica. Allenatore Mauro Antonioli.
MATELICA (4-3-3): 1 Cardinali; 24 Masini, 14 Cason, 4 De Santis, 27 Maurizii; 19 Calcagni, 5 Bordo, 11 Balestrero (24’ st 17 Moretti); 7 Volpicelli (33’ st 8 Pizzutelli), 10 Leonetti (43’ st 18 Magri), 23 Franchi (43’ st 21 Peroni). A disposizione: 22 Martorel, 28 Puddu, 2 Fracassini, 6 Barbarossa, 9 Rossetti, 16 Baraboglia, 26 Ruani. Allenatore Gianluca Colavitto.
ARBITRO: Sig. Luca Cherchi della sezione di Carbonia.
ASSISTENTI: Sig. ri Glauco Zanellati della sezione di Seregno e Alessandro Antonio Boggiani della sezione di Monza.
QUARTO UOMO: Sig. William Villa della sezione di Rimini.
RETI: 13’ Boateng, 14’ pt Calcagni
Un evento ormai tradizionale per la provincia di Macerata e per l’Italia, la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, quest’anno ha cambiato forma.
Per le norme sul contenimento del Covid i volontari che affollavano le entrate dei supermercati invitando a donare cibo per i bisognosi hanno dovuto rinunciare alla loro attività lasciando ai manifesti affissi davanti ai supermercati e alla disponibilità del personale alle casse di svolgere questa opera di carità.
"È stato difficile rinunciare a questo appuntamento - dice un volontario che da oltre vent’anni ha collaborato alla colletta -. Ho fatto il volontario fin dall’inizio e la soddisfazione di fare qualcosa di veramente util per chi è in difficoltà insieme al sorriso delle persone che prendevano volentieri il sacchetto giallo per mettere gli alimenti mi ha sempre dato una grande carica. Quest’anno seguo la colletta a distanza, controllo che le gift card siano all’ingresso e che le persone siano informate".
Una colletta un po’ anomala, ma molte persone non si sono lasciate scoraggiare dall’assenza dei volontari all’entrata e hanno accettato di buon grado la nuova forma. Non acquisto di cibo, questa volta, ma donazione di due, cinque e dieci euro tramite card che si possono prendere all’ingresso o possono essere strisciate direttamente dal personale della cassa.
Anche il periodo per le donazioni si è allungato e invece che un solo sabato il tempo della colletta va dal 21 novembre all’8 dicembre. Al termine di questo periodo il valore complessivo delle card sarà convertito in prodotti alimentari come pelati, legumi, alimenti per l’infanzia, olio, tonno e carne in scatola.
Tutto sarà consegnato alle sedi regionali del Banco alimentare e distribuito, con le consuete modalità, alle circa 8000 strutture caritative convenzionate che sostengono oltre 2 milioni di persone.
Come ha detto Papa Francesco "Da una crisi si esce o migliori o peggiori, dobbiamo scegliere. E la solidarietà è una strada per uscire dalla crisi migliori”.
Collaborano all’iniziativa l’associazione Nazionale Alpini, l’associazione Nazionale Bersaglieri, la Società San Vincenzo de Paoli, la Compagnia Delle Opere Sociali e altre associazioni caritative.
Si possono acquistare le gift card anche online sul sito https://www.mygiftcard.it.
I supermercati che hanno aderito all’iniziativa sono di seguito riportati:
Impossibile restare indifferenti alla scomparsa del talento argentino Diego Armando Maradona, uno dei fuoriclasse più cristallini della storia del calcio moderno.
Impossibile dimenticare cosa “il Pibe de Oro” abbia rappresentato per Napoli, il Napoli e tutti i suoi tifosi a cavallo tra la fine degli anni Ottanta ed i primi anni Novanta.
Impossibile soprattutto per chi, in campo, ha condiviso attimi di vita e di sport con il più grande “numero dieci” del secolo.
“Sono entrato nel Settore Giovanile partenopeo, precisamente nei Giovanissimi - ricorda l’allenatore del Matelica Gianluca Colavitto, classe 1971, un passato da grande difensore con le casacche di Torres, Juve Stabia, Sora, Avellino e Lanciano – dopo aver mosso i primi passi nella squadra del mio rione, la Gescal. Con la casacca azzurra ho poi giocato fino alla Primavera”.
“Qualche volta al campo di allenamento “Due Palme” di Agnano – ha proseguito il tecnico campano - Diego si presentava per la partitella del giovedì. Vederlo giocare era qualcosa che a parole non si può descrivere. A volte capitavamo nella stessa squadra, a volte contro. Di aneddoti ce ne sarebbero a bizzeffe, sia del calciatore straordinario, che dell’uomo che non ti aspetti. Il suo talento era sterminato, qualcosa che non si può comprendere e ripetere, ma solo ammirare, come hanno fatto in passato e stanno facendo anche ora tanti dei suoi avversari e di coloro che oggi vengono considerati i suoi eredi. Maradona si poteva solo guardare ed applaudire. Il portiere (Domenico Cecere, ndr) delle giovanili che in allenamento riuscì a parargli un rigore diventò in un attimo famoso in tutta Napoli”.
“L’uomo Diego – ha concluso Colavitto - era invece straordinario nella sua umanità. Ironico, umile, istintivo, generoso, figlio del popolo. Ricordo un Natale regalò a tutti i compagni di squadra una radio a forma di pallone. Credo la conservino ancora tutti gelosamente. Ma la scena che non potrò mai dimenticare, a parte quella immortalata nel quotidiano “Il Mattino” di Napoli, datata 1989, che ci vede contenderci la sfera in allenamento insieme a Di Fusco, Airoldi e Neri, è una scena di quelle che nessuna macchina fotografica o cronista hanno immortalato. Io, giovane difensore, ero piegato nell’atto di allacciarmi le scarpette. Lui, il grande campione osannato da tutti, mi passò vicino e con uno scapaccione mi mandò ‘muso a terra’, regalandomi un sorriso che porterò per sempre nel cuore e con il quale voglio ricordarlo oggi”.
Ciao Diego, ciao campione, grazie per tutte le emozioni che ci hai regalato e fatto vivere. Resterai sempre nei nostri cuori tra le cose più belle e preziose.
Oggi è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una giornata importante che non vogliamo assolutamente trascurare".
Il Matelica annuncia di aver aderito all’iniziativa della Lega Pro di scendere in campo con l’Associazione “Parole O_Stili” , dedicando il prossimo turno di campionato a Michela Noli, originaria di Firenze, città dove nasce la C con Artemio Franchi. La dedica alla giovane donna, vittima di femminicidio, è rivolta a tutte le donne che hanno subito violenze.
"Il calcio è uno strumento per lanciare un messaggio forte e questo è uno di quelli. Una volta per tutte, la SS Matelica dice No alla violenza sulle donne".
(in foto l'attaccante Vito Leonetti con la compagna Francesca)
Le richieste crescono oramai di giorno in giorno. L'emergenza coronavirus ha peggiorato le condizioni di tante famiglie dell’entroterra maceratese che si stanno rivolgendo all’associazione Opera Caritativa Don Angelo Casertano. E i volontari rispondono arrivando a raggiungere ben 120 famiglie bisognose di aiuto.
L’aggravamento dello stato di crisi economica e sociale in molte fasce della popolazione è sotto gli occhi di tutti: famiglie in quarantena, donne sole con bambini, anziani. La pandemia getta nella disperazione tanti cittadini e l’associazione Don Angelo Casertano si mobilita per aiutare quanta più gente possibile.
L’impegno dei volontari dell’associazione, guidati dalla presidente Marina Porcarelli e coadiuvati nel loro impegno dal personale della Protezione Civile di Matelica, è costante e in continua crescita, proprio per l’aumento continuo, settimana dopo settimana, delle richieste di aiuto.
Un lavoro che sarebbe impossibile da portare avanti in maniera tanto puntuale, se non ci fosse la collaborazione concreta di tanti privati e di tante realtà economiche del territorio che non fanno mai mancare la loro vicinanza.
In particolare, vanno ricordati il vice presidente del Consiglio regionale delle Marche Gianluca Pasqui, il Lions Club di Matelica, Halley Informatica, Pasta di Camerino, Pasta Mosconi di Matelica, Fidea, Autostrasporti Falzetti di Matelica, il Comune di Matelica, la Protezione Civile di Matelica, la sede centrale di Ancona della Coal, l’associazione San Vincenzo, la Petrol Camerino, l’associazione Quadrifoglio, il circolo Acli ‘Le Conce’ di Camerino per la distribuzione, la direzione provinciale Acli di Macerata, oltre naturalmente a tutti i volontari.
Sembrava fatta, la vittoria era a 4 minuti di distanza ma Bortolussi, di testa prima e su rigore poi, strozza in gola l’urlo di un successo che i biancorossi di mister Colavitto vedono sfumare proprio in zona Cesarini.
Una rotonda vittoria nel derby contro il Ravenna per gli ospiti, una pesante sconfitta rimediata all’Euganeo contro il Padova per i locali. Sono queste le due facce del Matelica e Cesena che sono scese in campo per la 12’ giornata di campionato sul prato dell’Helvia Recina con l’intento di contendersi i preziosi tre punti in palio. Due squadre che alla vigilia del match si trovano a braccetto all'ottavo posto in classifica con 17 punti con i bianconeri di mister Viali, che per l’occasione hanno ritrovato il centrocampista Francesco Campagna ma ancora senza l’attaccante Salvatore Caturano, ancora alle prese con l’infortunio al bicipite femorale rimediato durante la gara contro il Gubbio del mese scorso. Modulo speculare per il Matelica con Martorel che viene preferito a Cardinali tra i pali e Franchi che vince il ballottaggio con Moretti nel tridente iniziale offensivo. Novità invece in difesa dove mister Colavitto schiera dal primo minuto, al posto di Di Renzo, l’esterno sinistro Maurizii.
Prima del fischio d’inizio è stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria della signora Rosina, moglie del socio del Matelica Pacifico Paolucci, infatti, i biancorossi sono scesi in campo con il lutto al braccio per onorarne la memoria.
Cronaca - Inizio sprint per Cesena ma da incubo per Martorel che sbaglia l’appoggio in disimpegno servendo Bortolussi che tira senza troppi complimenti ma il suo tentativo sbatte sul provvidenziale intervento in spaccata di un difensore biancorosso. Sulla respinta si avventa Russini che batte immediatamente a rete trovando anche il gol, ma il tutto è vanificato dal guardalinee che segnala la posizione di offside. Il Matelica risponde quattro minuti dopo con Calcagni che tenta un’imbucata raso terra per Bordo, che tenta subito la conclusione ma trova la pronta della difesa bianconera. Il Cesena però trona subito a farsi sotto e a cercare le vie della porta locale è la coppia Ardizzone-Russini ma senza fortuna. Al 14’ è Petermann a provarci con un gran botta da fuori che scalda i guanti di Martorel e sul repentino rovesciamento di fronte la palla arriva a Calcagni che servito a limite da Volpicelli lascia partire un velenoso destro di prima intenzione che viene neutralizzato da un grande intervento di Nardi. L’inerzia del match ora è a favore dei padroni di casa che al 20’ vanno di nuovo vicino al gol con il solito Calcagni ma stavolta il suo tentativo fa la barba al palo e si spegne fuori. Poco dopo a provarci è Volpicelli da un calcio piazzato dal limite, la parabola disegnata non scende a sufficienza e così la sfera finisce alta sopra la traversa. È questo però il preludio del gol che sblocca il match che arriva dopo appena un giro di lancette ad opera di Leonetti che, imbeccato in area da Balestrero, si libera con eleganza del diretto marcatore Gonnelli e con un preciso tocco batte Nardi siglando l‘uno a zero biancorosso.
Il Cesena prova a spingere immediatamente alla ricerca del pareggio ma tolta una sgroppata a campo aperto di Russini disinnescata da un ottimo intervento di Masino produce poco. Il Matelica invece bada al sodo e al 36’ va molto a vicina al raddoppio quando un cross di Calcagni pesca in mezzo all’area cesenate Bordo che tenta una volée di destro ma Nardi si fa trovare pronto e respinge. La veemenza matelicese non consce sosta tant’è che dopo appena un minuto a riprovarci è Volpicelli che chiama ancora una volta agli straordinari l’estremo difensore ospite che si salva. Il Cesena scompare un pò dal prato verde salvo poi farsi vivo agli sgoccioli del primo tempo con Bortolussi che servito in area da Steffè prova una rovesciata da cineteca che però termina fuori dallo specchio della porta. L’arbitro concede 2 minuti di recupero e proprio all’ultimo secondo Masini regala l’ultima emozione di una vibrante prima parte di gara: quando dopo un calcio d’angolo, raccoglie una palla vacante fuori area e tira fuori dal cilindro una conclusione di destro che finisce di poco a lato e fa sudare freddo Ardizzone e compagni.
Il secondo tempo inizia con mister Viali che prova a mischiare le carte in tavola inserendo davanti Koffi a posto di Capanni ma è sempre il Matelica a rendersi pericoloso prima con De Santis ma senza fortuna e poi in maniera più incisiva con Balestrero che, servito da Leonetti, prova un violento destro da fuori area ma è centrale e diventa facile preda per Nardi. Il Cesena non riesce ad imbastire un’azione offensiva degni di nota anzi sono sempre i padroni di casa a mettere sotto pressione la difesa ospite. Come, ad esempio, al 61’ quando da un beffardo traversone di Volpicelli, la palla assume una strana traiettoria sulla quale Nardi è costretto a smanacciare. La gara si assesta su dei ritmi decisamente più blandi con il Matelica che tende più a preservare il gol di vantaggio, dall’altra parte il Cesena non riesce mai a rendersi pericoloso se non al 75’ quando Bortolussi sull’out di destra ruba palla a capitan De Santis e prova ad indirizzala a Koffi appostato a centro area ma la difesa di casa è attenta e non si fa sorprendere. A dieci minuti dalla fine la formazione bianconera si vede annullare un altro gol, stavolta a Bortolussi, che ribadisce in rete una palla respinta da Martorel ma l’arbitro ferma il gioco a causa di un fallo commesso in precedenza da Zecca proprio sul portiere locale. Il Cesena prova a prendere fiducia ma all’86’ il direttore di gara fischia un contatto in area tra Ciofi e Calcagni assegnando un penalty ai biancorossi.
Dagli undici metri si presenta Leonetti che non sbaglia e sigla così la reta del raddoppio e la sua personale doppietta. Per il Cesena sembra finita ma gli uomini di mister Vialli hanno un sussulto d’orgoglio proprio sul finire con il neoentrato Zecca pesca il neoentrato Bortolussi che svetta più in alto di tutti e segna la rete che accorcia le distanze. Il Matelica va in palla e l’arbitro concede sei minuti di recupero dove i bianconeri iniziano a credere nell’insperato pareggio che arriva al 92’ quando il signor Nicolini assegna un rigore al Cesena per un fallo di mischia: dal dischetto va Bortolussi che non fallisce l’appuntamento con pareggio.
I minuti finali sono apnea pura per la formazione di casa che con le unghie e con i denti regge alle ultime sfuriate cesenati ma al fischio dell’arbitro è grande la delusione per i ragazzi di mister Colavitto che in appena 4 minuti vedono sfumare una vittoria che sembrava orami certa. Le due compagini si spartiscono la posta in palio e salgono a quota 18 punti in graduatoria .Per il Matelica ora ci sarà da riordinare le idee nel più breve tempo possibile perché tra 7 giorni sarà chiamata a riscattarsi nel derby tutto marchigiano al Recchioni contro la Fermana di mister Antonioli.
MATELICA - CESENA 2-2
Matelica (4-3-3): Martorel; Masini, Cason (70’ Magri), De Santis, Maurizii; Calcagni, Bordo, Balestrero: Volpicelli (76’ Moretti), Leonetti, Franchi. A disposizione: Cardinali, Puddu, Fracassini, Baraboglia, Barbarossa, Santamarianova, Ruani, Peroni, Rossetti. Allenatore: Gianluca Colavitto.
Cesena (4-3-3): Nardi; Ciofi, Gonnelli, Maddaloni, Favale; Steffè, Petermann (77’ Zecca), Ardizzone; Capanni (46’ Koffi), Bortolussi, Russini (65’ Nanni). A disposizione: Satalino, Bizzini, Aurelio, Longo, Munari, Campagna, Capellini, Collocolo, Sala. Allenatore: William Viali.
Arbitro: Stefano Nicolini della sez.di Brescia
Assistenti: Paolo Tricarico sez.di Udine e Mario Pinna sez.di Oristano.
Quarto uomo: Giorgio di Cicco sez.di Lanciano.
Reti: 26’ Leonetti (M), 86’ Leonetti (M), 89’ Bortolussi (C), 92’ Bortolussi (C)
Ammoniti: 12’ Cason (M), 37’ Leonetti (M), 53’ Martorel (M), 61’ Balestrero (M),62’ Ardizzone (C), 79’ Nanni (C), 86’ Ciofi (C)
Calci d’Angolo: 3-4
Recupero: 2’ + 6’
Sono stati numerosi gli aggiornamenti forniti nelle ultime 24 ore dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da coronavirus in provincia di Macerata.
Nuovo picco di casi nel comune di Civitanova Marche, dove si registrano 482 persone positive al Covid (+3 rispetto al precedente aggiornamento) e aumentano a 289 i soggetti in isolamento domiciliare fiduciario (+56 rispetto al precedente aggiornamento). Resta sopra i 200 casi il comune di Recanati, i cui dati vedono il numero totale di contagiati a 202 (7 nuovi casi e 8 persone guarite) con 121 persone in quarantena (-65 rispetto al precedente aggiornamento).
Sale a 80 il numero di contagi, con 52 persone in isolamento preventivo, a Porto Recanati che oggi ha inserito in elenco 6 nuovi casi e la registrazione della negativizzazione di tre cittadini.
Dati in discesa, invece, a Macerata, dove sono 478 i residenti contagiati (14 in meno di ieri). Diminuiscono anche i soggetti sottoposti ad isolamento domiciliare: da 338 a 308.
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Rimangono 103 i casi di positività al virus a Treia, uno dei dati più alti della provincia in proporzione al numero degli abitanti. Numeri stabili anche a Pollenza dove si registrano 71 contagiati, rispetto ai settanti di ieri. Stessa situazione anche a Belforte del Chienti dove nell'ultima giornata il numero dei casi positivi è sceso di 'unità, da 6 a 5 ma contestualmente si è riscontrato un insegnante positivo al Covid-19 alla scuola media, pertanto 5 sezioni provvederanno con la didattica a distanza sino al 3 dicembre.
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Continua ad aumentare il numero delle persone che hanno contratto il virus a Matelica (da 56 a 62). Migliora leggermente la situazione a Potenza Picena dove si registrano 122 persone positive rispetto alle 133 dell'ultimo aggiornamento. Si registrano invece 2 persone guarite nel comune di San Ginesio che fanno scendere il numero dei contagiati a 17.
Aumentano i dati a Cingoli, con 82 positivi al Covid-19 rispetto ai 78 di ieri. Situazione simile a Petriolo dove il numero dei contagi registrato riporta 3 unità in più rispetto all'ultimo aggiornamento (36).
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Un lieve miglioramento si registra nei comune di Sarnano (da 15 a 14 casi positivi), Loro Piceno (da 22 a 20) e Camerino (da 31 a 29).
Dati in costante calo anche quelli di Colmurano dove, attualmente sono presenti 11 casi di soggetti positivi al Covid-19 di cui 3 domiciliati fuori comune e 2 casi in isolamento domiciliare.
Il Matelica alla sua prima stagione in Lega Pro si affaccia in un altro storico stadio italiano, l’Euganeo di Padova, e lo fa senza timori reverenziali. Ad imporsi sul rettangolo verde nell’undicesimo turno di campionato sono i padroni di casa grazie alle reti di Nicastro e Bifulco nella prima frazione e Buglio nella ripresa, ma la squadra del Patron Mauro Canil non sfigura, come il punteggio potrebbe far pensare, dal confronto con la quotata capolista.
Fischio d’inizio posticipato per il primo confronto tra i due club biancorossi, divisi da sole tre lunghezze in classifica, a causa di una positività emersa nella giornata di ieri nelle fila degli uomini di Colavitto. Iter di profilassi immediatamente attivato e squadre regolarmente in campo per un match dall’altissima posta in palio, nonostante i diversi obiettivi delle due compagini.Biancoscudati desiderosi di riscattare al più presto il passo falso del turno infrasettimanale con il Perugia, costretti a rinunciare al proprio capitano, il centrocampista dal gol facile Ronaldo, una delle stelle della categoria, espulso nel finale del match con gli umbri, ed a fare a meno dell’attaccante Paponi, del centrocampista Saber e del brasiliano Jefferson, mentre sedeva in panchina, recuperato, l’ex Ascoli Beretta. Mister Andrea Mandorlini faceva ruotare l’ampia rosa a disposizione, costruita per tentare la scalata alla B, tornando alla più solida difesa a quattro e proponendo davanti il temibile trio composto da Jelenic, Nicastro e Bifulco.I marchigiani, reduci dal doppio successo consecutivo con Ravenna e Legnago, si schieravano con Martorel tra i pali, capitan De Santis di ritorno al centro della difesa a far coppia con Cason, Maurizii e Masini sulle corsie esterne e per il resto veniva confermata la stessa formazione capace di imporsi tre giorni fa, con il tridente offensivo formato da Volpicelli, Leonetti e Franchi.
Prima frazione di stampo locale, nella quale i padroni di casa riversavano subito sul Matelica la grande voglia di cancellare Perugia, partendo subito con il piede sull’acceleratore e trovandosi sul doppio vantaggio dopo soli 20’.Buone manovre corali e corsia di destra sistematicamente sfruttata per mettere in mezzo palloni pericolosi consentivano a capitan Halfredsson e compagni di non soffrire troppo la reazione ospite, affidata ai guizzi di Leonetti, Balestrero e Volpicelli che, però, non riuscivano mai a trovare il varco giusto.Nella ripresa ancora Padova a gas spalancato in avvio, con Bifulco che, dopo nemmeno un giro di lancette, gettava alle ortiche la palla del possibile tris. I ragazzi di Colavitto non stavano però a guardare, salendo di tono e intensità e tentando in ogni modo di accorciare le distanze. Era Leonetti l’elemento più pericoloso dei marchigiani che con le sue giocate pregiate provava più volte a scardinare il fortino dell’ex Salerinitana Vannucchi, insuperabile tra le mura amiche da diversi turni. Il Padova si dimostrava però squadra rocciosa, riuscendo ad arginare uno dei migliori attacchi del girone e non lesinando di far male in ripartenza ancora con Nicastro e Bifulco.
Nel finale il Matelica provava ad insistere grazie alle energie fresche di Moretti, Pizzutelli, Barbarossa e Peroni, ma la corazzata di mister Andrea Mandorlini riusciva a resistere, portandosi sul 3-0 con il subentrato Buglio, incamerando l’intera posta e riportandosi provvisoriamente in vetta alla graduatoria.
Tabellino:
PADOVA (4-3-3): 1 Vannucchi; 8 Germano, 19 Andelkovic, 4 Gasbarro (1’ st 15 Kresic, 13’ st 3 Valentini), 27 Curcio; 5 Della Latta, 9 Hallfredsson (14’ st 26 Buglio), 6 Mandorlini Matteo; 11 Jelenic (14’ st 24 Pelagatti), 20 Nicastro, 28 Bifulco (38’ st 16 Fazzi). A disposizione: 30 Burigana, 7 Santini, 13 Biancon, 14 Vasic, 21 Soleri, 32 Beretta. Allenatore Andrea Mandorlini.MATELICA (4-3-3): 22 Martorel; 24 Masini (42’ st 18 Magri), 14 Cason, 4 De Santis, 27 Maurizii (30’st 21 Peroni); 19 Calcagni (30’ st 8 Pizzutelli), 5 Bordo, 11 Balestrero; 7 Volpicelli (30’ st 6 Barbarossa), 10 Leonetti, 23 Franchi (13’ st 17 Moretti). A disposizione: 1 Cardinali, 28 Puddu, 2 Fracassini, 13 Santamarianova, 16 Baraboglia, 26 Ruani. Allenatore Gianluca Colavitto.ARBITRO: Sig. Mario Davide Arace della sezione di Lugo di Romagna.ASSISTENTI: Sig. ri Marco Cerilli e Matteo Pressato della sezione di Latina.QUARTO UOMO: Sig. Niccoló Turrini della sezione di Firenze.RETI: 9’ pt Nicastro, 20’ pt Bifulco, 40’ st BuglioNOTE: gara a porte chiuse; squadre scese in campo nel pre-partita con una maglietta in onore di medici, infermieri ed OS impegnati in corsia per l’emergenza COVID; locali in divisa bianca, pantaloncini e calzettoni bianchi e portiere grigio; ospiti in divisa verde, pantaloncini e calzettoni verdi e portiere in maglia giallo fluo; corner 3-2; ammonito Barbarossa; recupero 0’ pt, 4’ st.