I carabinieri scoprono sei lavoratori in nero, a Matelica denunciato un imprenditore: 170 mila euro di sanzioni e cantiere sospeso. A svolgere l'operazione sono stati i militari della locale stazione, congiuntamente a quelli di Fiuminata e Castelraimondo, con l'ausilio del personale del nucleo ispettorato del lavoro.
Ad essere controllata è stata una ditta operante a Matelica e impegnata nell'asfaltatura di parte del centro abitato. A seguito di ulteriori accertamenti, è stata accertata la presenza di sei lavoratori senza regolare contratto. Pertanto i carabinieri hanno provveduto a denunciare il titolare della ditta, un trentottenne irlandese, residente a Lodi.
Si è proceduto, inoltre, alla sospensione dell'attività lavorativa e alla contestazione delle norme in merito alla sicurezza del lavoro per un importo pari a 92mila euro oltre a sanzioni amministrative pari a 81mila euro.
Festa per gli agricoltori del territorio grazie alla “Trattorata Matelicese”, evento ideato da alcuni giovani matelicesi giunto alla seconda edizione. Una domenica diversa dalle altre che ha visto la partecipazione di centinaia di persone e decine di mezzi agricoli che si sono ritrovati in piazzale Gerani e hanno poi sfilato per le vie della città.
Nel mezzo anche una Santa Messa presso la Beata Mattia con successiva benedizione e alla fine un bel pranzo presso la Gma. Sono stati consegnati dei gadget a tutti i partecipanti e dei premi speciali come, ad esempio, quello per l’agricoltore più longevo conferito a Giovanni Bernabei Pietrangeli, classe 1934. Alla manifestazione ha partecipato l’amministrazione comunale, ma anche l’assessore regionale Chiara Biondi e il consigliere regionale Renzo Marinelli.
«Una bellissima domenica all’insegna del mondo agricolo – ha commentato il vicesindaco Denis Cingolani -. Un momento di festa per tutti coloro che dell’agricoltura ne hanno fatto un’attività lavorativa. A loro che sono i custodi principali del nostro territorio vanno i più vivi ringraziamenti e tutto il nostro rispetto. Grazie alle sorelle del monastero della Beata Mattia ed al parroco monsignor Lorenzo Paglioni per la funzione ecclesiastica svolta».
«Grazie inoltre per la partecipazione, ma soprattutto per l’attenzione verso questa manifestazione, all’assessore regionale Chiara Biondi, al consigliere regionale Renzo Marinelli ed a tutti i consiglieri comunali intervenuti. Il gesto forse più bello della giornata è stato il premio a Giovanni Bernabei Pietrangeli, conosciuto meglio come “Nannino dell’Indico”. Oggi ancora all’età di 90 anni fiero con il suo trattore a sfilare per le vie di Matelica. Questo per me è il più grande esempio d’amore per la propria terra e per il proprio lavoro, un esempio ammirevole da far seguire alle giovani generazioni».
Finisce a Valmontone la serie positiva della Halley Matelica. I biancorossi incassano in terra laziale la prima sconfitta del Play-In Gold contro una Pallacanestro Palestrina che, nonostante l’assenza di capitan Rischia, ha condotto la gara dall’inizio alla fine. Troppo brutti i biancorossi per due terzi di partita: la rimonta a cavallo tra terzo e quarto quarto ha illuso la quarantina di tifosi giunti dalle Marche, trafitti dal canestro a fil di sirena di Visentin.
La partenza è a dir poco shock per i biancorossi. I laziali sono on fire, alla Vigor al contrario non riesce niente e il risultato dopo 6’ è eloquente: 16-2 per gli arancioverdi, quasi increduli nell’aver prodotto un tale parziale. Pian piano la Halley si scioglie con i canestri nel pitturato di Morgillo (in panchina per tutto il secondo tempo per il riacutizzarsi del problema al polpaccio) e Musci e produce uno 0-9 che riporta gli ospiti in scia (16-11 al 8’).
Sembra l’inizio di un cambio di inerzia del match e invece la Halley, complici i 2 falli che costringono presto coach Trullo a mandare in panca un Mariani fuori partita, ripiomba nell’abulia. Rossi affonda il coltello nel burro di una difesa lontana parente di quella dei giorni migliori e con una tripla di 10 metri spinge di nuovo Palestrina in altissimo (31-16 al 16’), fortunatamente Matelica non sprofonda e con la prima tripla biancorossa della serata, quella di Ciampaglia dall’angolo con una manciata di secondi da giocare prima dell’intervallo lungo, ritorna negli spogliatoi sul -11 (36-25).
L’avvio del terzo quarto è la fotocopia del primo, con la Halley in bambola e Palestrina che sembra ovunque. I padroni di casa volano a +19 (46-27 al 25’) e la gara sembra prossima ad andare in archivio. Ma nel momento più buio, i biancorossi si ritrovano: Riccio suona la carica e suoi canestri caricano la difesa vigorina, con il risultato che Provvidenza e compagni producono un break di 0-19 riuscendo addirittura ad impattare a 8’ dalla sirena (46-46). Baquero risveglia i suoi dal torpore, ma ora la Halley c’è e resta incollata agli ospiti fino in fondo. Una tripla di Riccio riporta la Vigor a -2 all’imbocco dell’ultimo minuto (61-59), poi a 9” dalla sirena è Provvidenza nel pitturato a impattare il match. L’ultima palla, però, se la può giocare Palestrina. Rossi attira su di sé tutta la difesa ma mentre tutti si aspettano il suo tiro a fil di sirena, lui serve un assist al bacio per Visentin, che appoggia al vetro il canestro della staffa a mezzo secondo dalla fine. Non c’è tempo per fare altro per la Vigor, che resta con un pugno di mosche in mano.
Così coach Trullo a fine partita: «Nei primi due quarti non abbiamo mosso la palla e le cattive percentuali da 3 e ai tiri liberi hanno fatto il resto. Nonostante tutto siamo riusciti a rientrare in partita nel secondo tempo e questa è sicuramente la cosa da salvare oggi: non abbiamo mollato e siamo arrivati a un passo dal portarla a casa nonostante non una bellissima prestazione. Abbiamo avuto rotazioni ancora più limitate per il riacutizzarsi dell’infortunio di Morgillo, ma potevamo fare di più. Peccato perché guardando agli altri risultati abbiamo perso una ghiotta occasione per il primo posto. Comunque, ora ci aspettano altre due partite nelle quali abbiamo ancora tutto nelle nostre mani: vogliamo provare ad arrivare nelle prime 2-3 posizioni ed avere il più possibile il fattore campo dalla nostra, sperando di recuperare definitivamente Morgillo il prima possibile.
Domenica arriva Fiumicino, che non ha ancora vinto finora nel Play-In Gold? Abbiamo visto oggi che nessuno regala nulla, figuriamoci loro. Hanno bisogno di vincere per non rischiare di perdere il sesto posto, mi aspetto una partita dura e difficile ma dipende prima di tutto da noi: se siamo mentalmente concentrati e ci passiamo la palla come avevamo fatto fino ad oggi abbiamo buone possibilità di vincere, altrimenti è tutto più complicato».
PALLACANESTRO PALESTRINA-HALLEY MATELICA 63-61
PALESTRINA: Rischia ne, Veljkovic 11, Rossi 23, Molinari 7, Cristofari, Colagrossi 3, Maiolo, Misolic 2, Visentin 4, Baquero 11, Mattarelli 2, Cernic ne. All.: Cecconi.
MATELICA: Provvidenza 7, Mutombo ne, Morgillo 5, Carone ne, Mazzotti 4, Ciampaglia 5, Mentonelli, Riccio 22, Mariani 8, Musci 10. All.: Trullo.
ARBITRI: Fornaro, Zambotto.
PARZIALI: 17-11, 19-14, 10-15, 17-21.
Ufficio stampa Vigor Basket Matelica
Dopo quelle posizionate con la collaborazione della CRI matelicese, a Matelica è stata inaugurata una nuova panchina rossa grazie al locale gruppo dell’AIDO (Associazione italiana per la donazione di organi).
Nel pomeriggio di ieri (venerdì 5 aprile) è stata scoperta questa nuova panchina davanti al Palazzo Acquacotta che invita la popolazione a riflettere sull’importanza della donazione di organi, un gesto significativo che viene promosso anche attraverso lo slogan “Io dono! Non so a chi, ma so perché”.
All’inaugurazione erano presenti i vertici dell’AIDO provinciale, guidati dal dott. Elio Giacomelli, l’amministrazione comunale matelicese con il vicesindaco Denis Cingolani, gli assessori Rosanna Procaccini, Graziano Falzetti e Maria Boccaccini e i consiglieri Sauro Falzetti e Corinna Rotili.
"II Comune di Matelica, tramite il sindaco Baldini, aveva accolto subito l’istanza dell’AIDO – ha detto Cingolani -. Abbiamo qui fra noi il presidente provinciale dott. Giacomelli, che saluto cordialmente ed alcuni esponenti ed iscritti all’AIDO matelicese. Anche Matelica ha una bella storia in quanto il gruppo locale è stato fondato ben 44 anni fa ha rappresentato per molti anni un importante stimolo e sensibilizzazione alla cultura della donazione".
"Poi- prosegue Cingolani- come purtroppo succede a molte associazioni non c’è stato ricambio generazionale ed il gruppo non avendo potuto eleggere un direttivo era stato sciolto. Proprio su iniziativa del dott. Giacomelli, che ha sensibilizzato soprattutto alcune persone della consorella Avis, lo stesso è stato ricostituito. È proprio grazie all’AIDO che alcuni anni fa il parlamento ha emanato una legge che prevede che, all’atto della richiesta o del rinnovo della carta dì identità in Comune, si possa esprimere il consenso ad essere inseriti nel database del centro nazionale trapianti per concedere l’autorizzazione ad un’eventuale donazione.
Matelica ha recepito tale obbligo istallando la relativa procedura nel 2016 e questo ha dato notevoli risultati positivi se si pensa che ad oggi hanno dato il consenso 1’82,3% di persone. Questo impegno sia dell’AIDO alla sensibilizzazione che del Comune alla concretezza deve senz’altro continuare. Per quanto ci riguarda l’ufficio Anagrafe, diretto da Valeria Pavoni e l’impiegata allo sportello Bruna Chierici (che ha sostituito Maria Grazia Gigliucci che anche su questo argomento ringraziamo per il prezioso lavoro svolto) sono a disposizione per ricordare all’atto della richiesta della carta di identità questa particolare scelta da effettuare. C'è infatti un estremo bisogno di organi in quanto pur essendo aumentata di molto la disponibilità in seguito a tale scelta sono però altrettanto lunghe le attese per le persone che hanno necessità di procedere ad un trapianto».
Si sono tenute ieri sera (giovedì 4 aprile) le elezioni per il rinnovo del direttivo della Pro Matelica. L’associazione, dopo tanti anni di eventi e iniziative, ha dei nuovi componenti (11 in tutto). Si tratta di: Alessio Micucci, Nicolò Salvi, Marta Micucci, Kevin Toska, Matteo Salvi, Irene Ruggeri, Chiara De Simei, Simone Boarelli, Fabio Tozzi, Alessio Nucci e Hekuran Lamcaj.
Nella prossima riunione verranno decisi i vari ruoli (presidente, vice, segretario, tesoriere). Alla serata di “passaggio” tra l’ormai ex direttivo della pro loco e quello rinnovato, hanno partecipato anche il vicesindaco Denis Cingolani e gli assessori Maria Boccaccini e Graziano Falzetti. «Un grande ringraziamento ai componenti del direttivo uscente della Pro Matelica guidato da Claudio Marani che, dopo molti anni di onorato servizio per la città, passano il testimone ad altri volontari per il nuovo mandato – ha commentato Cingolani -.
La città di Matelica è sicuramente risultata più viva ed attrattiva grazie all’impegno messo nelle diverse attività e manifestazioni organizzate in questi anni. Complimenti ancora e in bocca al lupo al nuovo direttivo per l’intenso lavoro che dovrà svolgere».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’assessore al Turismo Maria Boccaccini: «Ringraziamo il presidente uscente Claudio Marani e tutti coloro che in questi anni hanno contribuito alle iniziative organizzate dall’associazione – ha aggiunto Boccaccini – la Pro Matelica ha raggiunto importanti traguardi grazie a loro ed è stata sempre di supporto alle varie manifestazioni organizzate anche da altre realtà cittadine. Ci auguriamo che il nuovo direttivo possa continuare in questa direzione e magari ampliare ulteriormente questo spirito di iniziativa e collaborazione grazie all’innesto di nuove forze».
La cabina di coordinamento sisma, presieduta dal commissario alla riparazione e ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli, ha raggiunto l'intesa sull'ordinanza 72 che, tra gli altri, aumenta il contributo per il recupero del palazzo comunale di Matelica. Viene aumentato l'importo di 2,4 milioni di euro, per un contributo complessivo di 8,9 milioni.
"La ricostruzione di edifici come i municipi è strategica per il recupero del patrimonio architettonico e per il ritorno a una piena normalità delle comunità colpite dal terremoto - sottolinea il commissario Castelli -. Grazie alla sinergia che si è attivata con il presidente della regione Francesco Acquaroli, con l'Usr, con il sindaco Massimo Baldini, a cui va ogni giorno la nostra vicinanza e il nostro pensiero, e con il vicesindaco Denis Cingolani, stiamo sempre di più riuscendo a passare dalle norme e quindi dalla 'teoria' della ricostruzione ai cantieri, che sono il vero segnale del cambio di passo".
"Ringrazio personalmente e a nome della città di Matelica il commissario Castelli per questo importante aumento del contributo per i lavori di ricostruzione del nostro palazzo comunale - dichiara il vicesindaco Denis Cingolani -. Si tratta di un passaggio fondamentale per garantire la chiusura del cantiere nel più breve tempo possibile senza intralci e con la garanzia di un ottimo svolgimento dei lavori. Il palazzo comunale è una struttura di primaria importanza per la nostra città sia per la centralità che ricopre sia per riportare nel più breve tempo possibile gli uffici comunali nella loro sede naturale".
Anche quest’anno il Comune di Matelica organizza un doppio soggiorno estivo al mare o in montagna per le persone con più di 60 anni residenti in città o anche fuori città in caso di posti disponibili. Andando in ordine cronologico, la prima vacanza in calendario è quella al mare, che si terrà dal 10 al 23 giugno (23 notti) presso l’hotel Spiaggia Marconi (3 stelle) situato a Rimini.
Dal 16 al 29 giugno (13 notti) tutti in montagna invece presso l'hotel Canada (4 stelle) situato a Pinzolo. Entrambi i soggiorni saranno garantiti con un numero minimo di 25 iscritti. Per aderire i partecipanti dovranno compilare un modello disponibile presso l’Ufficio Servizi Sociali e Scolastici del Comune di Matelica entro il 4 maggio 2024. Alla domanda dovrà essere allegata la ricevuta del pagamento della quota di partecipazione. L’amministrazione comunale comparteciperà alle spese delle vacanze per tutti i partecipanti.
La Pasqua dei 45 anni del Much More sarà una serata speciale e diversa dal solito per la discoteca matelicese che ospiterà due artisti di fama internazionale. Come ogni anno lo storico locale notturno festeggerà la Pasqua di domenica sera, una tradizione che si è consolidata negli anni e che si è voluta rispettare. L’appuntamento è quindi per domani, domenica 31 marzo, a partire dalla mezzanotte. Quest’anno il Much More ha voluto arricchire la serata pasquale con due ospiti dal sapore internazionale che si esibiranno in console nei due ambienti musicali del locale.
Nella main room a mettere i dischi ci penserà Manuelito, dj, ma anche famoso rapper dell’etichetta Machete con lo pseudonimo di Hell Raton. Nato ad Olbia da padre sardo e madre ecuadoriana, cresce a Quito, nei pressi del vulcano Pichincha, salvo poi tornare ad Olbia quando aveva 11 anni. La passione per l’hip hop lo spinge a seguire le orme del noto rapper Salmo, con il quale crea Machete Crew.
Nel 2020 partecipa come giudice alla quattordicesima edizione di X Factor capitanando il gruppo delle Under Donne e vincendo l’edizione con Casadilego. Viene confermato anche per la successiva edizione, che riuscirà di nuovo a vincere con Baltimora. Insieme a lui, nella console della sala principale, ci saranno anche i dj Nicola Pigini e Riccardo Lori.
Nella klab room si conferma invece l’elevato standard musicale con la presenza di dj Kapote, artista berlinese proprietario della nota etichetta discografica Toy Tonics. Raramente si esibisce in Italia ed è uno dei dj più apprezzati nel suo genere (specialmente dagli addetti ai lavori): suona un selvaggio mix di musica orientata al funk, tante percussioni, rare grooves, ma anche successi inaspettati, new wave e contaminazioni house. Al suo fianco ci saranno Tommy Soul e Disco Strummer.
La Halley Matelica si regala una Pasqua coi fiocchi centrando il 10° successo consecutivo e conservando così la vetta della classifica del Play-In Gold. Non inganni però il risultato finale: la Sicoma Valdiceppo, benché virtualmente fuori dalla corsa per i playoff e priva di capitan Casuscelli, ha venduto cara la pelle almeno per 35’.
La Halley ritrova Morgillo già nello starting five e sembra poter prendere subito il controllo del match, complici le percentuali tutt’altro che esaltanti della Sicoma dall’arco. I biancorossi vanno via con un filo di gas fino a salire a +12 (25-13 al 9' dopo le triple di Mazzotti e Mentonelli), ma l’elettricità di Meschini dà la scossa agli umbri, che punto dopo punto rientrano fino al -1 (29-28 al 16’) al cospetto di una Vigor piuttosto svagata. Capitan Provvidenza e compagni girano un paio di viti in difesa e anche se l'attacco non brilla all’intervallo lungo il vantaggio è comunque vigorino (38-32).
Nel terzo quarto la Halley prova a riaccelerare e con un parziale di 10-0 torna nuovamente a +12 (50-38 al 25’) ma Valdiceppo è sul pezzo e un arbitraggio poco convincente fa saltare più volte i nervi alla Vigor, che non riesce a scrollarsi gli ospiti di dosso. Le fatiche degli impegni ravvicinati si sentono o meglio le sentono tutti meno che Mazzotti, che nell'ultimo quarto spacca la partita con la sua energia e i suoi salti: i biancorossi pian piano dilatano il vantaggio e quando proprio l’ala ex Rieti confeziona la tripla del +16 (78-62 a 2’ dalla sirena) i titoli di coda sul match sono già partiti.
Come anticipato, la Halley mantiene il primo posto e può già pensare alla trasferta di domenica 7 aprile, quando i matelicesi saliranno sul pullman in direzione Valdiceppo per sfidare la Pallacanestro Palestrina.
HALLEY MATELICA-SICOMA VALDICEPPO 84-67
MATELICA: Provvidenza 8, Gubinelli ne, Mutombo, Morgillo 11, Carone 3, Mazzotti 18, Ciampaglia, Montefiori ne, Mentonelli 7, Riccio 11, Mariani 21, Musci 5. All.: Trullo.
VALDICEPPO: Rimsa 12, Rosini, Bindocci 2, Bischetti 11, Speziali 9, Buscaroli 6, Meschini 16, Facciolà 1, Berardi ne, Rath 9, Rimolo ne. All.: Filippetti.
ARBITRI: Sperandini, Martini.
PARZIALI: 25-15, 13-17, 23-21, 23-14.
Boom di presenze nel weekend a Matelica grazie alle Giornate Fai di Primavera. È la prima volta per la città e c’è stato un ottimo riscontro di visitatori che hanno potuto ammirare bellezze note e meno note diffuse in tutto il centro storico. Con partenza da piazza Mattei, i turisti hanno visitato: la cattedrale di Santa Maria con le sue cappelline di San Biagio e della Madonna di Loreto; la Biblioteca comunale con esposti tre salteri dell’inizio del XVI secolo e pergamene dei secoli XII e XIII; il rinnovato spazio espositivo in via Cuoio con gli ingranaggi degli storici orologi della torre civica e del teatro; il teatro Piermarini con i resti delle terme romane sotto il palcoscenico e il Foyer del Teatro con degustazione di verdicchio; il Monastero della Beata Mattia con il suo cortile interno e la storica cantina Provima nel quartiere di San Rocco.
Grande soddisfazione per l’assessore alla Cultura Giovanni Ciccardini: «Si è chiuso un altro importante tassello della mia attività amministrativa, oggi anche Matelica fa parte della grande famiglia del FAI – afferma Ciccardini -. È stata un’esperienza nuova ed estremamente sfidante. Al fine di garantire il buon esito della manifestazione sono scese in campo molte strutture di volontariato locale: Pro Matelica, CRI comitato di Matelica, Gruppo Comunale di Protezione Civile, Gruppo Alpini Val Potenza, abbiamo perfino scomodato le suore della Beata Mattia, oltre ad un gran numero di amici e amiche profondi conoscitori dei nostri beni culturale. Ottimo risultato di pubblico, circa 1000 visitatori, ai quali abbiamo offerto la possibilità di visionare sia nuove proposte culturali di recente restaurate, sia oggetti e luoghi non visibili ordinariamente al pubblico. Il percorso si è chiuso con la possibilità di degustare il nostro ottimo Verdicchio. Sono state due giornate importanti quelle che si sono svolte a Matelica, questo grazie ai tanti amici che fattivamente e con passione hanno contribuito ad ottenere un grande risultato. Un grande regalo per me e per l’intera comunità. A molti abbiamo chiesto un riscontro sull’organizzazione, tutti ci hanno confermato la loro soddisfazione di massima».
Ottimo risultato anche per l’assessore al Commercio Maria Boccaccini: «Grande soddisfazione da questa prima esperienza delle Giornate di Primavera del FAI – conferma Boccaccini - importantissime per far conoscere le bellezze di Matelica al visitatore-turista, ma anche altrettanto importanti per i matelicesi che hanno potuto approfondire e apprezzare alcune particolarità e bellezze che non conoscevano. La nostra città si è confermata accogliente e meravigliosa».
È morto all'età di 100 anni l'ex sindaco, deputato e partigiano Gennaro Barboni. La città di Matelica piange una delle sue personalità storiche dopo averlo avuto proprio lo scorso sabato (leggi qui) come ospite in video collegamento a un incontro sui Caduti della Resistenza che si è tenuto presso l’Ipsia Pocognoni sulla scia degli appuntamenti per gli 80 anni dall’eccidio di Braccano.
Nato il 16 gennaio 1924, ha partecipato attivamente alla Resistenza a partire dal 12 settembre 1943, quando sale in montagna portandosi dietro un piccolo gruppo di altri dieci giovani che hanno come lui 19 anni, o poco più. Gennaro ha fatto il partigiano non solo nei gruppi "Eremita" e "Roti" di Matelica, ma pure nel Battaglione "Mario" di Depangher.
Appena dopo la liberazione di Matelica ha iniziato un'intensa attività politica iscrivendosi al Partito Comunista. È stato deputato al Parlamento tra il 1975 e il 1979, quindi sindaco di Matelica nel 1981. Una breve esperienza nota come "amministrazione dei 108 giorni".
Nel 1984 si è trasferito, insieme alla moglie, a Follonica, in provincia di Grosseto. L’amministrazione comunale di Matelica si unisce al dolore dei famigliari per la perdita di un grande uomo, infaticabile testimone della Resistenza.
Dopo due settimane di incontri, si è concluso sabato scorso il torneo di terza e quarta categoria denominato "Città di Matelica" e organizzato dal Tennis Club Matelica. A trionfare nel tabellone maschile è stato Nicolò Guerrieri (3.3) del Tc Castelraimondo che, in un incontro ricco di colpi spettacolari, si è imposto con il risultato di 6-1 6-3 su Michele Porcarelli (3.2), giocatore matelicese tesserato per lo Zetasport Club di Fermo.
Nel tabellone femminile si è invece imposta Asia Mancini (3.1.) del Tennis Training Foligno, che in finale ha battuto Ana Caterina Azoitei (3.1) del Tc Olympia Gualdo Tadino. La serata si è conclusa con le premiazioni dei vincitori, alle quali ha partecipato il vicesindaco di Matelica Denis Cingolani che ha consegnato i trofei insieme al presidente del circolo Yanez Lazzari e alla vicepresidente Brigitte Pellei.
"Congratulazioni ai vincitori, ma anche a tutti i partecipanti e ovviamente agli organizzatori di questo splendido trofeo - spiega Cingolani -, il Tennis Club Matelica è una risorsa molto importante per la nostra città e il successo di questo torneo, che porta proprio il nome di Matelica, è una conferma delle significative attività messe in campo dai dirigenti".
Sequestrati 105 grammi di hashish, erano nascosti tra i rami delle siepi: è il risultato di mirati controlli svolti dai carabinieri della stazione di Matelica, congiuntamente al nucleo operativo della Compagnia di Camerino e al nucleo cinofili di Pesaro.
I militari hanno individuato un panetto di hashish, unitamente ad altro quantitativo, già suddiviso in dosi e pronto per essere spacciato. Grazie al fiuto di Kevin, uno splendido pastore tedesco di quattro anni in forza al nucleo cinofili, nei giardini situati nei pressi di una nota discoteca, a Matelica, è stata individuata la droga occultata in mezzo alle siepi.
Successivamente i controlli sono stati estesi ai locali notturni della cittadina matelicese. Dell'attività è stata prontamente informata la Procura della Repubblica di Macerata, mentre il materiale è stato sequestrato per la successiva distruzione.
Sabato mattina si è tenuta una cerimonia di commemorazione dei Caduti del territorio presso l’aula magna dell’Ipsia Pocognoni di Matelica. L’evento, che rientra nel programma delle celebrazioni in occasione degli 80 anni dall’eccidio di Braccano, ha riscontrato grande interesse da parte dei ragazzi coinvolti nella mattinata.
Hanno partecipato il consiglio comunale e la giunta municipale, il consiglio comunale dei ragazzi, il dirigente scolastico dell’Ipsia Pocognoni, alcune associazioni e anche diversi rappresentanti delle forze dell’ordine.
Sono intervenuti il vicesindaco Denis Cingolani, il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Camerino capitano Angelo Faraca, il vicesindaco dei ragazzi Cristian Rotili, i sindaci di Esanatoglia e Gagliole Luigi Bartocci e Sandro Botticelli, il capogruppo di maggioranza Sauro Falzetti, la delegata per il capogruppo di minoranza Corinna Rotili, il direttore del Museo della Resistenza Igino Colonnelli e il presidente dell’Anmig Nando Cingolani.
In video collegamento è intervenuto il partigiano centenario Gennaro Barboni. Nato nel 1924, Barboni ha fatto parte del 1º Battaglione Mario comandato da Mario Depangher. Nel dopoguerra si è dedicato alla politica come presidente della sezione nella sua città natale del Partito Comunista Italiano, con il quale diventa prima deputato nel 1975 poi sindaco di Matelica nel 1981.
Successivamente si è trasferito a Follonica dove ha ricoperto per molti anni la carica di presidente della locale sezione dell'Anpi. Una mattinata significativa per ripercorrere alcune figure che meritano di non essere dimenticate per il loro impegno e sacrificio nel corso della Resistenza, soprattutto da parte dei ragazzi delle scuole.
Approvato in Conferenza permanente, l'intervento per il restauro e il miglioramento sismico della Chiesa del Suffragio a Matelica, per un valore di quasi 550 mila euro. Si tratta di un edificio storico di rilevante valore artistico e culturale, conosciuto anche come Chiesa delle Anime Purganti o Chiesa della Sofferenza, risalente ai primi anni del 1700.
Il sisma del 2016 aveva provocato diversi danni alla struttura, tra cui lesioni alle pareti, danneggiamenti alla vela campanaria e crollo di parti decorative, che avevano messo a rischio la struttura compromettendone l’integrità architettonica.
"La Chiesa del Suffragio è un luogo caro alla comunità locale e il programma di ricostruzione delle chiese danneggiate dal sisma ha tenuto conto delle diverse sensibilità dei territori - ricorda il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli -. La grande collaborazione con le Diocesi, con il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e con l’Ufficio speciale ricostruzione, restituisce finalmente i suoi frutti".
L'intervento approvato in Conferenza permanente prevede riparazioni specifiche come il cuci-scuci delle lesioni, la cerchiatura del tamburo della cupola, la ricostruzione parziale della vela campanaria, l'inserimento di catene e profili in acciaio per il rinforzo, oltre il rimontaggio degli elementi decorativi e interventi su parti non strutturali per restituire alla Chiesa del Suffragio il suo aspetto originario.
Domenica 17 marzo la città di Matelica ha reso omaggio ad alcuni dei suoi caduti per mano nazifascista e per via dei residui bellici post guerra. Due cerimonie sentite e partecipate si sono tenute nella zona di Terra di Mondo e Casafascola per ricordare quattro ragazzi uccisi dall’orrore della barbarie nazifascista e degli strascichi della seconda guerra mondiale.
Era il 17 marzo 1944 a Casafoscola quando nelle case contadine attorno alla villa dei conti Cerbelli si trovavano tre partigiani: Liziero Rastelli detto “Bombolo”, fornaio, che aveva fondato il gruppo partigiano “Eremita” sulle pendici del monte Gemmo, malato di broncopolmonite, si era ritirato lì in convalescenza; Terenzio Terenzi, matelicese di 27 anni; Wassili Niestarol, 22 anni, di Mosca, i quali stavano con lui per proteggerlo.
Arrivò un camion di tedeschi (di stanza a Camerino) e di fascisti (con loro probabilmente “lu castrinu”, castratore di maiali, matelicese, nota spia). Bombolo scappò a fatica in una direzione e si nascose, salvandosi; gli altri due nella direzione opposta spararono per attirare l’attenzione su di sé. Finite le munizioni, Wassili Niestarol fu ucciso sul posto a colpi di baionetta.
Terenzio Terenzi, ferito, fu caricato sul camion per essere portato al comando tedesco a Camerino, ma lungo il percorso fu sgozzato (da un fascista di Castelraimondo), il corpo fu sadicamente oltraggiato e poi abbandonato in località Carbone, poco prima di Canepina, all’incirca all’altezza del distributore di benzina.
La casa del colono Leoni fu distrutta con la dinamite e il fienile incendiato. Nel 1948 il conte Cerbelli fece collocare una lapide a ricordo di Wassili Niestarol sul luogo dove era stato ucciso. Il corpo di Terenzio Terenzi, recuperato e portato al cimitero di Camerino, fu poi traslato il 1° novembre 1944 al cimitero di Matelica. Due anni fa, per un desiderio del nipote, che porta lo stesso nome Terenzio Terenzi, è stata collocata una lapide a suo ricordo accanto a quella del partigiano russo, nel luogo dove entrambi avevano combattuto e sacrificato la vita.
Ma la guerra non uccise solo durante il periodo del conflitto. Nella primavera del 1946 i due ragazzi Ilio Cicculesse e Cesare Mosciatti pascolavano le pecore nella zona di Terra di Mondo. La guerra era passata lì due anni prima e nessuno ci pensava più. Trovarono un bossolo di un mortaio neozelandese inesploso. Ci giocarono, ignari di cosa fosse e quanto fosse pericoloso. Quello esplose dilaniandoli; si ritrovarono solo pochi resti dei corpi. La notizia è riemersa solo da pochi anni, grazie alla passione di Gervasio Micucci, che, essendo di Terricoli, l’ha sentita raccontare.
Alle due cerimonie, che si sono tenute nelle zone dove sono installate le lapidi, ha partecipato anche l’amministrazione comunale di Matelica rappresentata dal vicesindaco Denis Cingolani, dall’assessore Graziano Falzetti e dal consigliere Sauro Falzetti. Con loro anche la baby sindaco del consiglio comunale dei ragazzi Maria Fabrianesi. Entrambi i sindaci hanno deposto dei fiori sulle lapidi e hanno ringraziato l’Anpi e l’Anmig per l’organizzazione dei due momenti di ricordo.
"È fondamentale ricordare le figure di questi ragazzi che hanno dato la loro vita per motivi diversi, ma sempre per colpa dell’orrore della guerra - ha detto Cingolani - le loro storie meritano di essere raccontate come monito per il futuro, soprattutto ai ragazzi delle nuove generazioni che dovranno poi a loro volta tramandarle ai loro figli per far sì che non vadano perdute. Ringraziamo l’Anpi, l’Anmig, il consiglio comunale dei ragazzi e la Protezione Civile per aver organizzato questa giornata di ricordo".
Più forte di un avversario tosto e con il sangue agli occhi dopo due ko in fila come la Supernova Fiumicino, più forte dell’infortunio di Morgillo (problema muscolare da valutare in settimana) a inizio secondo quarto, più forte del tentativo di rimonta rossonero nel finale: la Halley Matelica si prende di forza l’ottava vittoria consecutiva e sbanca il PalaSupernova regalandosi la terza perla su tre gare nel Play-In Gold.
Partita condotta per ampi tratti dai biancorossi con una prestazione attenta in difesa e con poche sbavature in attacco, ma cruciale è stata la durezza fisica e mentale con la quale i ragazzi di coach Trullo hanno continuamente ricacciato indietro i tentativi della combattiva formazione di casa di tornare in partita.
Scatta bene dai blocchi di partenza la Vigor (3-8 dopo 2’) ma di fatto il primo quarto scorre via sul filo dell’equilibrio. Una bomba di Babilodze tiene avanti la Supernova a fine primo quarto (22-20) e il sorpasso dà slancio ai rossoneri, che sfruttano un paio di minuti di passaggio a vuoto della Vigor per salire a +8 (28-20 al 12’).
I ceffoni svegliano la Halley, con lo scatenato Riccio che suona la carica e i biancorossi che confezionano un break di 0-13 (28-33 al 16’ firmato da Mariani in lunetta) ristabilendo di fatto l’equilibrio che caratterizza un primo tempo fatto di strappi senza che nessuna delle due squadre prenda nettamente il sopravvento: il 40-40 dell’intervallo lungo è la fotografia di questo equilibrio sottile.
La Halley cambia marcia nel terzo quarto. Pronti via e uno 0-11 di parziale scaraventa indietro Fiumicino (40-51 al 23’), con un fadeaway di Riccio la Vigor tocca il massimo vantaggio sul +12 (48-60 al 29’), ma un’incredibile bomba col fallo di Grilli sulla sirena di fine terzo quarto tiene ancora in piedi i padroni di casa (53-60 al 30’). I biancorossi danno la sensazione di avere l’inerzia del match in mano, ma Fiumicino mette sul piatto tutta la sua fisicità e con energia e tanti rimbalzi d’attacco chiude di nuovo il gap fino al -2 (67-69 a 3’ dalla sirena).
Sembrano esserci le premesse per un finale al cardiopalma e invece la Halley scala un’altra marcia e quando Provvidenza griffa con lo step-back dai 6,75 il 67-77 con meno di 1’ da giocare la festa dei Cani rabbiosi in terra laziale può già cominciare.
SUPERNOVA FIUMICINO-HALLEY MATELICA 70-80
FIUMICINO: Grilli 12, Agbara, Diedhiou, Tebaldi 7, Martino 4, Lemmi 4, Staffieri 6, Avramov 15, Allodi 15, Babilodze 7. All.: Bonora.
MATELICA: Provvidenza 10, Mutombo ne, Morgillo, Carone, Mazzotti 10, Ciampaglia, Mentonelli 2, Riccio 25, Mariani 19, Musci 14. All.: Trullo.
ARBITRI: Zara, Mura.
PARZIALI: 22-20, 18-20, 13-20, 17-20.
“La Antonio Merloni Pressure Vessels di Matelica non è soltanto un'eccellenza produttiva delle nostre aree interne, ma esprime appieno la capacità delle nostre comunità di reagire e rialzarsi con tenacia, affrontando grandi difficoltà per poi tornare a correre. La presenza del ministro Lollibrigida da poi particolare lustro a questa giornata, confermando l'importanza di questo stabilimento e la particolare attenzione che il Governo Meloni sta dedicando ai nostri territori colpiti da sisma e al suo tessuto imprenditoriale. L’anticipo dell’Iva negli interventi di ricostruzione delle attività produttive, previsto grazie al Dl ricostruzione, è tra le prove più evidenti di questo impegno”.
Lo dichiara il commissario straordinario alla Riparazione e alla Ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli, in occasione della cerimonia di inaugurazione della nuova linea produttiva dello stabilimento Antonio Merloni, a Matelica che ha visto la partecipazione del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
“Questa storica realtà del territorio maceratese - prosegue Castelli - nata su iniziativa di Enrico Mattei, aveva subito conseguenze significative a seguito del sisma, che aveva causato danni gravi a tre edifici e lievi a quelli restanti. Il contributo sisma per la sua riparazione e ricostruzione, con un importo superiore ai 29 milioni di euro (sui 37 totali), ha rappresentato il più importante intervento nei confronti di un'attività produttiva realizzato nel cratere 2016, interessando un'area di 28 mila mq”.
Per consentire la continuità produttiva, mentre erano in corso i lavori, si è reso necessario provvedere alla pianificazione degli interventi prevedendo singole fasi operative, interconnesse tra di loro. “Nel corso della delicata fase della delocalizzazione temporanea - spiega Castelli -, abbiamo anche finanziato l'acquisto di nuovi macchinari delle linee produttive, dalle caratteristiche più evolute rispetto a quelli precedentemente in dotazione all'azienda. Al termine di questa fase ‘transitoria’ quei macchinari sono poi stati portati e installati nel rinnovato impianto principale, completando così in modo armonico un processo che ha saldato ricostruzione, continuità produttiva e sviluppo della produzione stessa: un riuscito esempio di pianificazione flessibile, capace di trasformare una situazione critica in una opportunità di innovazione”.
Il commissario Straordinario del Governo per la riparazione, la ricostruzione, l’assistenza alla popolazione e la ripresa economica dei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016
I positivi risultati conseguiti durante i lavori sono derivati dalla stretta collaborazione e dal confronto dei tecnici dell’Ufficio speciale per la ricostruzione e dello staff tecnico dell’impresa, con la collaborazione dell’Ufficio tecnico del Comune di Matelica.
Castelli ha poi aggiunto che “oggi lo stabilimento, grazie alla guida di Paolo Sparvoli, è tornato ad essere leader in Europa nella produzione di bombole per lo stoccaggio di GPL. Oltre a portare lavoro e opportunità di crescita per il territorio, la Antonio Merloni ha saputo cogliere la sfida della transizione energetica e dell’efficientamento attraverso l’impianto fotovoltaico di ultima generazione realizzato sul tetto del capannone più recente dello stabilimento, che consentirà un risparmio annuo di 770 tonnellate di emissioni di CO2.
Un rapporto, quello tra post-sisma e sostenibilità energetica, che qui a Matelica ha trovato quale migliore esempio di applicazione il finanziamento, attraverso il Programma NextAppennino, per la nascita della Comunità energetica rinnovabile di cui questo Comune è capofila (si tratta di una delle tre previste nelle Marche). Matelica che è anche la città di Enrico Mattei, grande italiano al quale è stato meritoriamente dato il nome del Piano di cui, proprio nella giornata di ieri, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha presieduto la prima riunione della Cabina di regia.
Ricostruzione, innovazione, rilancio produttivo e sostenibilità sono le linee d'indirizzo che identificano sia la Struttura commissariale che guido, sia questa storia esemplare di imprenditoria dell'Appennino Centrale”.
Parte oggi, con la prima lezione, il master di primo livello in Wine Export Management organizzato dall'Università di Camerino che forma professionisti esperti nel marketing, nel sensory and consumer behaviour, nel wine business, che sappiano applicare sistemi di regole cogenti e volontarie nei mercati di riferimento.
La partenza del corso è stata salutata da una conferenza stampa che si è tenuta presso il foyer del Teatro questa mattina alla presenza del vicesindaco Denis Cingolani, del magnifico rettore Unicam Graziano Leoni, del consigliere regionale Renzo Marinelli, del direttore del master Luca Petrelli e del responsabile del corso di studi in Scienze Gastronomiche Gianni Sagratini.
È stata l'occasione per parlare della funzionalità del corso in ottica territoriale e per ringraziare la regione Marche del contributo per l'istituzione di alcune borse di studio dedicate. "Siamo grati ad Unicam per le iniziative prese sul territorio e a Matelica - ha esordito il vicesindaco Cingolani -. Questo è un master fortemente voluto dal Comune di Matelica, partito nel 2015 con l’impegno dell’allora assessore Potentini che ringrazio per questa sua volontà. Siamo arrivati alla sesta edizione di un master importante per Matelica: in quanto città del Verdicchio non potevamo non sposare questo progetto e quest’anno abbiamo deciso di dare una spinta in più con l’aiuto delle borse di studio. Ci siamo rivolti alla Regione Marche affinché potessimo dare un contributo maggiore a questa iniziativa che noi riteniamo fondamentale per il settore".
Un corso molto importante per l'ateneo guidato dal rettore Leoni: "Questo master è in filiera con i corsi di laurea tradizionali che abbiamo in Unicam - ha spiegato -. Attualità e territorialità: la nostra università fa di queste due voci una delle principali missioni. Il master inoltre è di altissimo livello con docenti importanti che sono delle autorità nei propri settori scientifici". A partire dal direttore Petrelli: "Con questo master tocchiamo diversi ambiti per formare dei profili completi con più abilità per vincere la sfida della concorrenza nei mercati internazionali - ha affermato -. Comprendere le aspettative dei consumatori e del mercato oggi è fondamentale. L'obiettivo è quello di guidare in questo percorso i nostri studenti con docenti di elevata professionalità".
Ad oggi sono stati formati più di 100 professionisti che entro un anno dal termine sono stati tutti occupati in aziende vitivinicole. Dati che confermano l'elevata qualità del piano di studi Unicam che va ad intersecarsi anche con altri corsi, come ad esempio quello di Scienze Gastronomiche diretto dal professor Sagratini: "La mia presenza qui oggi testimonia la buona filiera Unicam, il nostro corso è sicuramente collegato al master. Matelica per noi è un punto di riferimento, è giusto che sia la sede di questo master. Per far sì che i nostri prodotti siano valorizzati nel mondo abbiamo bisogno di giovani e di professionisti".
Una direzione intrapresa anche dalla regione Marche: "Questo master è fondamentale per valorizzare ancora di più l'eccellenza del Verdicchio di Matelica - ha concluso il consigliere Marinelli -. Saperlo vendere fa la differenza. Unicam in questo caso ci aiuta e la Regione non può che supportare l’iniziativa perché crediamo nei territori e nelle nostre eccellenze".
Tanti sostenitori e altrettanti curiosi hanno affollato prima la sala della bocciofila matelicese poi quella della sede elettorale lungo corso Vittorio Emanuele per la presentazione della candidatura a sindaco di Denis Cingolani.
L’attuale vicesindaco (38 anni) ha scelto di scendere in campo con la lista civica “Matelica, il futuro è adesso” per dare ulteriore impulso ai progetti già avviati con l’amministrazione Baldini e per portare nuove idee basate sull’esperienza accumulata negli anni. «Un ulteriore passo avanti per la nostra città che deve vincere nuove sfide e deve farlo ora, perché il futuro è adesso» ha spiegato Cingolani dopo l’introduzione di due figure di spicco come gli ex sindaci Patrizio Gagliardi e Paolo Sparvoli.
Un’investitura importante, quella dei due ex, che non hanno potuto fare a meno di ricordare anche il grande assente di giornata, ovvero l’attuale primo cittadino Massimo Baldini, costretto ancora in ospedale dopo la brutta caduta di gennaio. Fu proprio Baldini, durante la presentazione della vecchia lista cinque anni fa esatti, ad annunciare il percorso di formazione di nuove e giovani figure per l’amministrazione del futuro.
Denis Cingolani ne rappresentava l’esempio più calzante, in quanto già con una buona esperienza alle spalle (in passato era stato assessore all’Agricoltura con l’amministrazione Sparvoli) e soprattutto con una grande motivazione per il futuro che si è concretizzata prima con la carica di vicesindaco assunta nel 2019 e poi oggi con la presentazione a candidato sindaco.
«Con Massimo in questi anni abbiamo lavorato tantissimo e ci sono molti progetti iniziati insieme che vanno conclusi – ha spiegato Cingolani – devo molto a lui, l’emozione che provo oggi è indescrivibile anche per questo motivo. La responsabilità è grande, Matelica è la città in cui sono nato, dove vivo e lavoro da sempre. Per me è fondamentale ribadire la centralità che abbiamo nel territorio, una centralità che sarà rafforzata ad esempio dal completamento della Pedemontana o dal progetto di candidatura all’Unesco della Sinclinale, di cui Matelica è, appunto, al centro».
Al momento stiamo vivendo una fase cruciale della ricostruzione, pubblica e privata, che ci consegnerà fra qualche anno una città nuova che deve crescere e guardare al futuro, non al passato o a quello che era tanti anni fa. Per farlo ci sono molte cose da fare e molti aspetti e realtà da valorizzare. Vogliamo una Matelica giovane, vivace, dinamica, ma anche vivibile, sicura e sempre più riconosciuta nel mondo per le sue eccellenze. Il nostro programma si baserà su questo e su diverse novità e progetti che andremo a presentare a breve insieme a tutta la lista che comporrà la squadra di “Matelica, il futuro è adesso”».
La lista civica sarà appoggiata da diverse forze politiche, rappresentate all’incontro di presentazione da Chiara Biondi (assessore regionale, Lega), Renzo Marinelli (consigliere regionale, Lega), Pierpaolo Borroni (consigliere regionale, Fratelli d’Italia), Andrea Mangiola (vice coordinatore provinciale di Forza Italia), Luca Marconi (coordinatore provinciale Udc) e Antonio Pettinari (ex presidente Provincia di Macerata, consigliere Quadrilatero).
Ognuno di loro ha espresso il proprio appoggio a Denis Cingolani e alla sua lista dimostrando vicinanza e impegno nel supportare i progetti che saranno presentati nel programma elettorale. Ai presenti è stato poi illustrato il logo scelto per rappresentare la lista: un marchio in blu con al centro una chiave bianca su cui poggiano i monumenti simbolo della piazza cittadina.
«Matelica deve essere sempre più una città aperta, una città accogliente, una città le cui chiavi devono essere nelle mani dei suoi cittadini, delle attività produttive, dei commercianti, dei giovani, degli sportivi, degli anziani patrimonio della nostra storia e custodi della nostra identità territoriale – ha aggiunto Cingolani -. Questo simbolo rappresenta tutto quello che Matelica esprime in eccellenze, in ricchezza, in cultura, una vera e propria identità. Sullo sfondo il nostro oro verde: le uve del verdicchio, le api e lo zafferano che rappresentano ciò che di più rende la nostra città unica al mondo». Dopo la presentazione alla bocciofila, ci si è spostati presso la sede del comitato elettorale lungo corso Vittorio Emanuele. Uno spazio in cui Cingolani e i candidati della sua lista potranno ascoltare le esigenze dei cittadini e tenere riunioni con le varie realtà matelicesi.