Si chiama Riccardo Ricci, in arte Firelight, ha 21 anni e il sogno di conquistare la scena musicale italiana. Originario di Sansepolcro e residente a Macerata, il giovane cantautore è tornato a farsi sentire con il nuovo singolo “L’amore non ha prezzo”, disponibile dal 29 agosto su tutte le piattaforme digitali.
Il brano segna un passaggio importante nella carriera dell’artista: dopo tre anni di collaborazione con l’etichetta Lotus Music Production di San Marino, guidata dal produttore artistico Piermatteo Carattoni, Firelight ha infatti scelto di intraprendere un nuovo percorso con la casa discografica Milano Music Play (U.M.V.G.), sotto la direzione di Ettore Diliberto, che ha curato la distribuzione del singolo.
Il cantautore non è nuovo alla scena: solo quattro mesi fa aveva già attirato l’attenzione con il brano "Là fuori è tutto diverso", in cui affrontava temi profondi come la famiglia, l’amore e la forza dei sogni. Un percorso artistico che conferma la sua volontà di affermarsi come performer a 360 gradi, senza mai fermarsi, con produzioni musicali ravvicinate e costanti.
Il nuovo singolo “L’amore non ha prezzo” rappresenta così una tappa fondamentale nel percorso di Firelight, che con il suo stile e la sua energia mira a conquistare il pubblico e a imporsi nel panorama musicale nazionale.
I locali dell’ex negozio “Coltorti”, in corso della Repubblica 65, concessi a titolo oneroso all’Accademia di Belle Arti. La Provincia di Macerata, proprietaria del locali rimasti sfitti a seguito della cessazione del precedente contratto, infatti, ha accolto la richiesta arrivata dall’Accademia che necessitava di nuovi spazi da utilizzare per le proprie attività didattiche, in particolare come biblioteca e sala espositiva.
Per vedere se fosse possibile arrivare a un accordo, a luglio è stato effettuato un sopralluogo congiunto alla presenza dei tecnici di entrambe le parti, in esito al quale gli spazi richiesti sono risultati pienamente idonei a soddisfare l’esigenza manifestata dall’Accademia, avuto riguardo alla posizione, alle dimensioni, alla distribuzione interna, alla dotazione impiantistica, nonché delle eccellenti condizioni manutentive e conservative rilevate.
È stata, altresì, apprezzata la presenza di alcuni arredi ritenuti funzionali alla futura realizzazione degli allestimenti della biblioteca e della sala esposizioni. Alla luce dei riscontri positivi emersi durate il sopralluogo e, tenuto conto dell’elevato livello qualitativo degli spazi in oggetto sotto il profilo strutturale, impiantistico e manutentivo, l’Accademia ha accolto la proposta di canone formulata dalla Provincia, pari a 3mila euro al mese. (36mila euro l’anno), per uno spazio complessivo di 224 mq. La durata del contratto prevista è di nove anni, salvo recesso anticipato.
L’Accademia delle Belle Arti sarà incaricata quale custode dei locali che le verranno consegnati contestualmente alla firma del contratto di concessione che avverrà nelle prossime settimane.
Macerata, 03 settembre 2025 – “A Macerata la Cultura, con questa amministrazione comunale, è diventata una vera Cenerentola: sono state dimenticate le associazioni culturali, le associazioni musicali, le associazioni teatrali: nessun sostegno e nessun supporto; senza una chiara programmazione nel promuovere attività nel territorio e nelle periferie. Insomma, zero investimenti sulla Cultura”.
Così Massimiliano Sport Bianchini, candidato consigliere regionale per la lista Progetto Civico – Avanti con Ricci. “Ormai fare cultura a Macerata è un’impresa impossibile – continua –. Sono grato all’impegno di associazioni e realtà, che ogni giorno dell’anno promuovono la nostra città e fanno vivere la nostra comunità puntando su inclusione, formazione e vivacità, ma purtroppo questa Amministrazione ha scelto di dimenticarsi dei territori e delle periferie, scegliendo come unico motore culturale Sferisterio”.
“Il Comune ha scelto di azzerare le attività facendo mancare loro il sostegno necessario – prosegue il candidato –. La cultura nutre animi e coscienze, e si vive anche di bellezza, ma forse questo alla Destra non piace”.
La ricetta di Sport Bianchini: “Servono immediatamente nuove convenzioni con le associazioni culturali: folklore, teatro, attività bandistiche e cori, attività musicale e sale di registrazione. In tante regioni del nostro paese, in queste settimane, si stanno approvando provvedimenti a favore di associazioni culturali, di spettacolo dal vivo: mi sono candidato in Regione Marche anche per portare quanti più fondi alla Cultura possibili sui nostri territori maceratesi. Serve ossigeno alle tante associazioni, polmone e motore laborioso culturale della nostra”.
MACERATA - Il Comando della Polizia locale ha prorogato l’ordinanza emessa a maggio scorso finalizzata alla regolamentazione temporanea della circolazione stradale per l’avanzamento dei lavori di ricostruzione degli edifici di via Maffeo Pantaleoni, dal civico 89 al 111.
L’ordinanza, in vigore fino al prossimo 31 ottobre, con orario 0 -24, prevede, per quanto riguarda via Zroli, la disattivazione temporanea del semaforo posto in prossimità dell’intersezione di con via della Pace, la rimozione dei dissuasori di sosta nel tratto iniziale in prossimità dell’intersezione con via Maffeo Pantaleoni, il divieto di sosta con rimozione coatta dall’intersezione con via Maffeo Pantaleoni al civico 21 ambo i lati, eccetto diversamente abili muniti di contrassegno, istituzione di limite massimo di velocità 30km/h nel tratto interessato dai lavori, dal civico 5 all’intersezione con via Maffeo Pantaleoni, istituzione temporanea del senso unico alternato regolato a vista con precedenza per i veicoli in uscita su via Maffeo Pantaleoni, dal civico 5 al civico 70 istituzione temporanea del senso unico alternato regolato da impianto semaforico temporaneo da cantiere, divieto di transito con sbarramento fisico sulla rampa d’uscita di via Zorli direzione (via della Pace), istituzione di dare precedenza nei sensi unici alternati a vista per i veicoli che si immettono in via coniugi Zorli da via Maffeo Pantaleoni, istituzione temporanea di stop dare precedenza per tutti i veicoli che da via Coniugi Zorli si immettono all’intersezione in via Maffeo Pantaleoni;
Per quanto riguarda invece via Maffeo Pantaleoni (tratto compreso tra il civico 77 ed il civico 111), l’ordinanza prevede il divieto di sosta con rimozione coatta su ambo i lati del tratto interessato dai lavori dal civico 77 fino all’area di sosta adiacente l’istituto scolastico “E. Fermi” compresa, istituzione di limite di velocità max in 30 km/h, istituzione di segnaletica divieto di sorpasso, restringimento asimmetrico di carreggiata nel tratto interessato dai lavori, istituzione del senso unico alternato;
In quanto alla traversa Maffeo Pantaleoni (ex mulino Vignati), prevista direzione obbligatoria a sinistra per tutti i veicoli che si immettono in via M. Pantaleoni con direzione via della Pace, quando la lanterna semaforica è in fase lampeggiante, istituzione di segnaletica orizzontale e verticale di “stop”, inversione del senso di marcia del parcheggio “Le Spighe” con ingresso da via M. Pantaleoni e uscita su traversa Pantaleoni;
In via san Michele Arcangelo direzione obbligatoria a destra per tutti i veicoli; su via della Pace, all’intersezione borgo san Giuliano vige l’obbligo di proseguire dritto per tutti i veicoli con m.c.p.c. > 3,5 t, autobus urbani ed extraurbani, autocaravan e veicoli con al seguito il rimorchio, direzione obbligatoria a destra per tutti veicoli, eccetto quelli indicati al punto precedente e istituzione di 2 fermate bus urbano in prossimità dell’istituto scolastico “E. Fermi” su ambo i lati.
L’Associazione Commercianti Macerata (ACM) interviene nel dibattito acceso attorno alla richiesta di 20 mila euro avanzata dal sindaco Sandro Parcaroli alla Regione Marche per finanziare la festa in centro storico. Una cifra importante, che ha sollevato interrogativi e perplessità tra le realtà associative del territorio.
L’Acm, che da tempo lavora per promuovere iniziative diffuse su tutto il tessuto urbano, sottolinea come il proprio progetto – articolato su più date e in diversi punti della città – sia stato presentato con largo anticipo all’Amministrazione, completo di programma e preventivo spese. Eppure, a oggi, non è arrivata alcuna risposta. Nemmeno un diniego. “Non vogliamo entrare nel merito della validità del progetto sul Centro Storico,” dichiara l’associazione, “ma ci chiediamo come sia possibile destinare una somma così significativa a un’unica iniziativa, quando centinaia di associazioni faticano ogni anno a coprire le spese minime per eventi che coinvolgono l’intera comunità.”
L’Acm ribadisce che il proprio progetto non si limita al cuore cittadino, ma mira a coinvolgere tutta Macerata, con l’obiettivo di valorizzare il commercio locale, favorire la partecipazione delle famiglie e rafforzare il senso di comunità. “I nostri sforzi sono collettivi,” prosegue la nota, “e nascono dal desiderio di migliorare la città, senza distinzioni di quartiere, colore politico o ideologia. Ci auguriamo che l’Amministrazione – maggioranza e opposizione – possa valutare con serietà tutte le proposte, garantendo equità e trasparenza”.
In un momento in cui le risorse pubbliche devono essere gestite con attenzione e responsabilità, l’appello dell’Acm invita a riflettere su una distribuzione più inclusiva dei fondi, capace di sostenere chi lavora ogni giorno per il bene comune.
È stata una giornata intensa per la Polizia Locale del capoluogo maceratese, intervenuta nel primo pomeriggio di oggi nella frazione di Sforzacosta per una situazione delicata.
Intorno alle 15:15, su richiesta dei sanitari del 118, è stato richiesto l’intervento delle forze dell’ordine per una donna di 51 anni barricata nella propria abitazione e in evidente stato di agitazione. La donna aveva infatti lanciato dalla finestra diversi oggetti, tra cui un materasso e alcune coperte, rifiutandosi di aprire la porta ai soccorritori.
Vista la situazione di emergenza, è stato necessario anche l’intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno provveduto all’apertura forzata dell’ingresso per permettere ai sanitari e alla Polizia Locale di accedere in sicurezza.
La donna è stata poi trasportata in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale di Macerata, dove si trova attualmente sotto osservazione.
All’interno dell’abitazione si trovava anche la madre della 51enne, una donna di 72 anni invalida, per la quale sono stati immediatamente attivati i servizi sociali del Comune di Macerata. È stato inoltre attivato il protocollo PRINS (Pronto Intervento Sociale), che si occupa delle situazioni di fragilità improvvisa.
Le autorità stanno ora monitorando il caso per garantire assistenza adeguata a entrambe le persone coinvolte.
Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Compagnia Carabinieri di Macerata, finalizzati al contrasto dei reati e al rafforzamento della sicurezza pubblica, i militari della sezione radiomobile e della stazione di Mogliano hanno eseguito una serie di accertamenti che hanno portato alla denuncia di tre persone per diverse violazioni di legge.
In particolare, i carabinieri della Radiomobile hanno deferito in stato di libertà due uomini per guida in stato di ebbrezza alcolica. Il primo episodio ha riguardato un 25enne peruviano, incensurato e residente nell’hinterland maceratese. Fermato in via Roma, a Macerata, mentre circolava in evidente stato di alterazione a bordo della propria bicicletta, è stato sottoposto ad alcoltest risultando positivo con un tasso di 1,27 g/l (oltre due volte superiore al limite di legge), superiore al limite consentito. Per il giovane è scattata la denuncia ai sensi dell’articolo 186 del Codice della Strada.
Il secondo caso ha visto protagonista un 40enne residente in provincia di Salerno, fermato a Corridonia alla guida della propria auto. Anche in questo caso l’etilometro ha dato esito positivo, con un valore pari a 1,60 g/l (oltre tre volte superiore al limite di legge). I militari hanno proceduto al ritiro della patente di guida e all’affidamento del veicolo a una persona idonea, come previsto dalla normativa.
Parallelamente, durante i controlli a Mogliano, i carabinieri hanno identificato un cittadino egiziano, già noto alle Forze dell’Ordine e titolare di regolare permesso di soggiorno. Dagli accertamenti è emerso che l’uomo era sottoposto a un divieto di ritorno nel comune di Mogliano per 3 anni, disposto dal Questore di Macerata nel maggio 2023. La sua presenza ingiustificata in città ha comportato il deferimento all'autorità giudiziaria per la violazione del provvedimento.
"Nella mia tabaccheria si leggono più le pagine dei giornali che riguardano la Maceratese che La Gazzetta dello Sport". "Perchè meglio la Maceratese che la Coppa dei Campion". Questo il simpatico botta e risposta tra il Presidente della Maceratese Alberto Crocioni e l'assessore ai lavori pubblici Andrea Marchiori, durante la visita della squadra all'amministrazione comunale.
Questa mattina il sodalizio biancorosso ha rinnovato un appuntamento ormai tradizionale e di buon auspicio: a pochi giorni dall’esordio in campionato, che segnerà il ritorno in Serie D, ha incontrato nello splendido cortile di Palazzo Conventati l’amministrazione comunale.
Ad accogliere il presidente Alberto Crocioni, lo staff e la squadra, il sindaco Sandro Parcaroli e gli assessori Andrea Marchiori e Riccardo Sacchi.
L’amministrazione ha espresso entusiasmo per la nuova stagione e ribadito l’impegno sulla riqualificazione dell’impiantistica sportiva, con particolare attenzione all’Helvia Recina Pino Brizi, destinato a diventare uno degli stadi più moderni e accoglienti della regione. Nel loro saluto non è mancato l’augurio alla Maceratese di rappresentare al meglio la città, all’insegna del rispetto e della sportività.
Il presidente Alberto Crocioni ha dichiarato: “Stiamo affrontando il salto di categoria con grande determinazione, senza nulla da invidiare a nessuno. Per questo dobbiamo avere fiducia nei nostri mezzi. In campo sarà fondamentale rispettare sempre gli avversari. Ringrazio l’amministrazione, tutti gli sponsor, gli addetti ai lavori e soprattutto i tifosi, che ci hanno emozionato durante la presentazione in Piazza della Libertà”.
Il direttore generale Stefano Serangeli ha sottolineato l’armonia nel club: “Lavoriamo con un rapporto basato sulla fiducia e sulla condivisione, che ci permette di superare le sfide insieme. Con il presidente c’è una stima reciproca che ci ha consentito di cambiare passo: un valore non scontato, e per questo lo ringrazio”.
Il direttore sportivo Nicolò De Cesare ha evidenziato l’unità della squadra: “Abbiamo la fortuna di lavorare in sintonia. Vogliamo sentirci unici, in un club in crescita che cerca di non far mancare nulla alla squadra. Non dobbiamo sentirci solo come neo promossi, ma come la Maceratese che lavora con metodo. I nuovi si stanno allineando: se restiamo uniti, possiamo giocarcela con tutti”.
Mister Matteo Possanzini si è detto determinato per l’inizio della stagione: “Come staff tecnico ci sentiamo apprezzati e questo ci spinge a lavorare meglio. Questa settimana ci porta verso la Serie D e dobbiamo viverla al massimo. Sono momenti dello sport che vanno goduti. Indossare questa maglia per noi è un onore e una grande responsabilità, ma sono sicuro che ci faremo trovare pronti”.
La città e la società sono quindi pronte ad accendere la nuova stagione: appuntamento a domenica 7 settembre, ore 15:00, allo stadio Helvia Recina Pino Brizi per la prima sfida del campionato contro la Vigor Senigallia.
(Foto Francesco Tartari | S.S. Maceratese)
Prenderà il via giovedì 4 settembre la tradizionale Festa de le Casette, organizzata dall'omonimo Comitato festeggiamenti in collaborazione con la Pro Loco Macerata e la parrocchia del Sacro Cuore, in programma fino all’8 settembre e che vedrà protagonista lo storico quartiere della città.
Il 4 settembre, alle ore 17.30, ad aprire il calendario delle iniziative sarà l’inaugurazione della mostra di pittura a cura di Gianni Paletti "Casett’Art" allestita in via Ariani. A seguire, alle 18.30, è previsto il "Percorso di approccio alla ginnastica" a partire dalla psicomotricità con tappeti e trampolini elastici per bambini e ragazzi, sotto la guida di tecnici e atleti di Ginnastica Macerata e alle 20, lungo corso Cairoli, “Tavolata con Vincisgrassi”, le frittelle de li casettà e tanto altro e musica dal vivo.
Venerdì 5 settembre, alle 16:30, al parco di Villa Cozza pomeriggio con musica, canti e danze a cura dell’associazione Iliria mentre alle 19, nella sede del centro sociale in via Ariani, si terrà un incontro con Ugo Bellesi, organizzato dall’associazione culturale Le Casette sul tema “Il cibo nel borgo” durante il quale si parlerà di tradizioni, abitudini e attualità. Alle 20, lungo via Moie, 12^ edizione della Cena de li Casettà a base di pesce e spettacolo itinerante de Li Pistacoppi.
Alle 21.30 di sabato 6 settembre in via Cucchiari, tradizionale appuntamento con la commedia dialettale. Sul palco il gruppo teatrale CFD “Andrea Caldarelli” che presenterà lo spettacolo “Quanno ce sta de mezzo li quatrì” mentre domenica 7 settembre, alle 21.30, in via Cucchiari, serata musicale – Dj Set con dj Dok.
Lunedì 8 settembre, giornata conclusiva dei festeggiamenti, dalle 19, in via Ariani, stand con le frittelle de li casettà mentre alle 21.30 in via Cucchiari si potrà assistere allo spettacolo di balletti “Stanotte al museo” presentato dal Centro Danza Duende diretto da Elvira Pardi.
Per quanto riguarda il programma religioso, sabato 6 settembre a Villa Cozza, alle 16.15 celebrazione della messa. Il giorno seguente, in piazza Vittorio Veneto, alle 17.30, partecipazione alla Festa delle Canestrelle, con figuranti in costume e processione con la presenza del vescovo Nazareno Marconi.
L'8 settembre, in occasione della festa della Madonna del Buon Consiglio cui è dedicata la parrocchia, alle 18:30 ai Salesiani recita del rosario e solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vicario generale don Andrea Leonesi animata dalla corale dei Pueri Cantores. Durante tutti i giorni della festa, in via Cucchiari rimarrà aperta la Pesca di beneficenza organizzata dai Pueri Cantores.
Leonardo Accattoli nuovo presidente di CNA Cinema e Audiovisivo di Macerata. L’autore, regista e sceneggiatore maceratese rappresenterà imprese e maestranze del settore del territorio.
Autore, regista e sceneggiatore di cinema e teatro, Accattoli ha alle spalle numerosi spettacoli e produzioni che hanno avuto collegamenti con il territorio. Maceratese di nascita, ha conseguito il diploma alla Scuola Holden di Torino - Corso di Fondamenta dello Storytelling. Nel 2014 ha fondato, insieme a Edoardo Ferraro, la Dibbuk Produzioni, una piccola casa di produzione cinematografica con sede a Macerata.
Nel 2016 "Colazione sull'erba", un corto da lui scritto e prodotto per la regia di Edoardo Ferraro, è stato selezionato alla 31esima Settimana Internazionale della Critica del Festival del Cinema di Venezia. È Direttore Artistico, insieme a Damiano Giacomelli, di Scollinare Film Festival.
“Leonardo Accattoli – dice il presidente di CNA Cinema e Audiovisivo Marche, Alessandro Tarabelli - incarna perfettamente lo spirito dell’autore produttore rappresentato da CNA Cinema, associazione che cerca sin dal suo esordio di fare rete tra imprese, autori, maestranze e professionisti del settore della nostra regione. Un comparto che sta vivendo un momento particolarmente felice (tanti i set che si sono aperti nella Marche) e che merita di avere una rappresentanza forte ed autorevole. Una voce unica che possa interloquire sui tavoli istituzionali e rappresentare le istanze di tutto il comparto: autori, produttori, attori, maestranze”.
Chi ha ancora confidenza con la cultura rurale, arcaica e bigotta, ma comunque affascinante, si ricorderà delle lenzuolate. Cos’erano? Voleva la vulgata che dopo la prima notte di nozze la neosposa mostrasse, appendendole alla finestra, a tutto il contado le lenzuola macchiate di sangue per far vedere che era giunta illibata agli sponsali e che la verginità era stata donata al marito.
Era così forte questa credenza che Trotula De Ruggiero o Trota di Salerno (XI secolo) – la prima donna medico riconosciuta in Italia – nel suo saggio d’igiene, il Tortula, raccomanda: “Il giorno prima del suo matrimonio, la donna si metta cautamente una sanguisuga sulle labbra vaginali, avendo cura che non si infiltri per errore; allora il sangue uscirà e si formerà una piccola crosta in quel punto.”
La lenzuolata dunque è un titolo di merito. Ma al Sindaco di Macerata e al suo assessore ai lavori pubblici non piace far sapere a tutti che hanno perso la verginità: cioè hanno un rapporto problematico con l’opinione pubblica.
Già due volte sono comparsi dei manifesti "su tela" all’imbocco di via dei Velini per protestare per la lentezza dei lavori per quella strada – si ricorderà che il Giullare, mettendo a paragone il cantiere di questi 400 metri maceratesi con l’Autosole, ha constatato che se l’A-1 fosse stata realizzata con i tempi cittadini ci sarebbero voluti 21 secoli per portarla a termine. Il che spiega perché l’assessore ai lavori pubblici parli d’intervento epocale a proposito della “corta di Villa Potenza” – e per due volte alla velocità della luce sono stati rimossi.
Pare che l’assessore Paolo Renna – che tra l’altro ha il suo bacino elettorale proprio a Villa Potenza – abbia mobilitato in tutta fretta la municipale per cancellare la lenzuolata rea di lesa maestà.
Viene appena in mente che sabato scorso a San Giuliano un signore extracomunitario decisamente in preda ai fumi dell’alcol intorno alle 18 stava molestando tutti gli astanti. Di gente ce n’era tanta, assiepata sulla rotonda dei giardini Diaz – ancora chiusi per i lavori e chissà fino a quando, visto che era stato promesso “a San Giuliano si apre” e, comme d’habitude, a Macerata nessuna scadenza legata ai lavori è stata rispettata. Ma interpellati i vigili urbani hanno risposto: “Abbiate pazienza, abbiamo tanto da fare.”
Che fossero impegnati in via dei Velini a rimuovere l’onta? Sia come sia, il lenzuolo bis, prima di essere fatto sparire, è comparso appeso al camion che sosta ormai da mesi inerte nel cantiere di via dei Velini con la scritta: "O Sandro, O Sandro perché non rendi poi quel che prometti allor? Firmato G. Leopardi". Difficile equivocare chi sia il Sandro in questione e perciò, a sirene spiegate, arriva l’urbano e ammaina la protesta.
Che però s’era già espressa: sabato 23 agosto, sempre alle transenne del cantiere della "corta" di Villa Potenza, era stato appeso un altro lenzuolo con scritto: “Prima il ponte sullo Stretto poi via dei Velini.” Questo non era piaciuto all’assessore ai lavori pubblici, che ne aveva disposto l’immediata rimozione.
Che strano però, perché lo stesso Andrea Marchiori si era fatto fotografare sorridente, il 25 agosto, in compagnia di tutto lo stato maggiore cittadino della Lega con il Sindaco Sandro Parcaroli – con tanto di fascia tricolore e forbici d’ordinanza – all’inaugurazione della rassegna “Non è niente”, installazione artistica del progetto MarcheLove, una sorta di inno alla satira popolare sotto i neon multicolori di vicolo Consalvi, ribattezzato per l’occasione Vicolo Con Salvini.
E il ritratto più sorridente di tutti era proprio quello di Marchiori, in compagnia del fidato Sergio Romano, presidente della folta e molto ascoltata Associazione commercianti del centro storico, che non perde occasione per farsi un bagno di cultura.
Il fatto è che ci sarebbe molto da discutere sulla rimozione che il Comune compie di questi lenzuoli di protesta, che evidentemente dimostrano come questa giunta abbia perduto la verginità del rapporto con i cittadini, esasperati dalla lentezza, dalla mancata programmazione e spesso dall’illogicità dei cantieri.
Perché è vero che il Comune può sanzionare in base all’articolo 663 del Codice penale chi affigge abusivamente un manifesto (reato peraltro depenalizzato), ma sulla rimozione c’è molto da discutere.
Prima di tutto perché le lenzuolate eliminate non sono offensive di nessuno; secondo, perché esistono dei limiti alla rimozione – su questo si sono pronunciate sia la Cassazione che la Corte costituzionale, che insistono sulla necessità di tutelare il diritto al dissenso; terzo, perché esiste l’articolo 21 della Costituzione, che da questo punto di vista è ultimativo: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.”
Ora, il Comune può agire solo se il contenuto dello striscione è denigratorio o incita alla violenza, interferisce con un servizio pubblico o crea un danno ai beni “investiti” dallo striscione. Nel caso della “corta” di Villa Potenza nulla di tutto ciò è intervenuto.
Se ne ricava perciò che il Comune di Macerata, con Sindaco Sandro Parcaroli, ha inaugurato una nuova stagione in città: quella della censura. Ma che volete farci: sulla corta di Villa Potenza non si può, ma in vicolo Con Salvini sì!
MACERATA - All’alba di oggi via Volturno si è svegliata tra le sirene dei soccorsi: un incendio scoppiato al primo piano di una palazzina ha richiesto l’intervento immediato dei vigili del fuoco del Comando provinciale.
L'allarme è scattato intorno alle 6:45. La squadra dei pompieri, giunta sul posto con autobotte e autoscala, ha domato le fiamme che stavano interessando l’appartamento. Durante le operazioni è stata tratta in salvo una donna, subito affidata alle cure del personale del 118.
Nell’abitazione erano presenti anche tre gatti: i vigili del fuoco li hanno messi in salvo e riconsegnati alla proprietaria, visibilmente provata ma sollevata per l’esito positivo dell’intervento. Per accertamenti è stata trasferita al pronto soccorso dell'ospedale cittadino, ma non si trova in gravi condizioni.
Sul posto sono arrivati anche i carabinieri. L'abitazione è stata dichiarata inagibile al termine delle operazioni di messa in sicurezza dello stabile.
Un bagno di folla ha accompagnato, nella serata di sabato 31 agosto, la presentazione ufficiale della Pallavolo Macerata in occasione della Festa di San Giuliano, evento organizzato dalla Pro Loco Macerata che ha animato per tre giorni il centro storico della città. La serata conclusiva della manifestazione ha visto protagonisti i beniamini biancorossi, accolti da un pubblico caloroso prima del concerto degli Chic Live.
Sul palco, insieme allo staff tecnico e a tutti gli atleti, sono saliti anche i rappresentanti delle aziende partner che sostengono la società. Assenti giustificati i due giocatori bulgari Zhelev e Karyagin, impegnati in patria con la Nazionale in vista dei Mondiali di pallavolo che si terranno nelle Filippine dal 12 al 28 settembre. Un’assenza che, come sottolineato dalla società, testimonia però l’alto livello tecnico raggiunto dal club, orgoglioso di poter annoverare atleti di caratura internazionale.
La serata è stata l’occasione per presentare i nuovi volti della squadra e per rinnovare il legame tra società, città e sponsor. Sul palco, infatti, sono intervenuti Irene Croceri, responsabile marketing di Banca Macerata, ed Enrico Falistocco, amministratore delegato del Gruppo Associati Fisiomed, i due title sponsor della stagione, che hanno ribadito il loro sostegno al progetto sportivo.
Ha preso la parola anche il presidente Gianluca Tittarelli, che ha dato il via allo spazio dedicato al futuro della squadra e alle ambizioni per il prossimo campionato. Accanto a lui, l’head coach Romano Giannini e il nuovo capitano Bara Fall, annunciato a sorpresa proprio durante la serata.
«È stato davvero bello e anche inaspettato – ha raccontato Fall – perché il coach ci aveva tenuto nascosto il nome del capitano fino a quel momento. Sono onorato della fiducia ricevuta: Macerata è una società importante e vogliamo rappresentarla al meglio. Stiamo lavorando tanto, con impegno e dedizione: il duro lavoro sarà la chiave per affrontare la stagione al meglio».
Archiviata la festa, per i biancorossi ora è tempo di tornare in palestra: nei prossimi giorni verrà reso noto il calendario degli allenamenti congiunti, tappe fondamentali per perfezionare l’intesa di squadra e farsi trovare pronti agli impegni ufficiali di ottobre.
Da martedì 2 settembre il Cus Macerata lancia il nuovo corso di difesa personale. Nella palestra della scuola IV Novembre, ogni martedì e giovedì con via alle 18:30 e conclusione alle 19:30, si terranno lezioni che verranno curate da Anderson Mendes.
Insegnante brasiliano ma da anni italiano d’adozione, Mendes è già noto nell’ambiente cussino essendo valido collaboratore del Maestro Laura Moretti nella sezione del judo. Ora il tecnico carioca sarà responsabile di un corso che testimonia ancora una volta l’attenzione del Cus verso le tematiche dell’attualità e i fenomeni che possono avere come destinatari di comportamenti purtroppo violenti proprio i giovani. Specie le ragazze.
Il corso non ha carattere agonistico ed il programma prevede lezioni che insegneranno le tecniche base di difesa personale per poi evolversi fino alle più efficaci tecniche di arti marziali. Saranno affrontati numerosi tipi di aggressioni e le relative difese, sia a mani nude che con armi o oggetti. Destinatari del corso sono adulte/i e ragazzi/e di età indicativamente maggiore a 16 anni.
Anderson Mendes si presenta: "Ho avuto una formazione molto ampia interessandomi di diverse discipline, ho iniziato con Shao lin kung fu, poi ho praticato il Karate Shotokan e le Mixed Martial Arts (che include le discipline del Kick boxing e del Brasilian Jiu Jitsu). Ho partecipato a diversi seminari, anche di altre arti marziali qui meno note, in giro per tutta l’Italia. Da diversi anni oramai pratico anche il Judo con la Maestra Laura Moretti. Questa formazione variegata mi permette quindi di affrontare a 360 gradi la materia della difesa personale, che insegno oramai da diverso tempo".
Si conclude con un bilancio positivo il periodo di attività della polizia locale di Macerata, in relazione alle iniziative promosse per festeggiare San Giuliano, patrono della città; l'attenzione degli agenti si è concentrata principalmente sulla prevenzione e sul controllo in vari settori, con un focus particolare sul commercio e sulla tutela degli alimenti.
In collaborazione con l'azienda sanitaria territoriale di Macerata, la polizia locale ha intensificato i controlli per garantire il rispetto della normativa alimentare. Sei le sanzioni elevate nei confronti di altrettante persone operanti nel settore, per le seguenti motivazioni: esercizio di attività senza autorizzazione, mancanza del DURC, modifica del posto assegnato per gli ambulanti senza preavviso agli Uffici comunali competenti, violazioni relative all’etichettatura e alla conservazione degli alimenti, in conformità con il decreto sulla tutela dei consumatori e inosservanza delle disposizioni AST S.I.A.O.A. riguardanti la conservazione dei prodotti venduti.
Ottimi risultati sono stati raggiunti anche sul fronte della sicurezza, soprattutto considerando la grande affluenza di cittadini e visitatori alla tradizionale fiera e agli eventi collaterali; un risultato stato reso possibile grazie alla sinergia tra la polizia locale di Macerata e i Corpi di polizia di Ascoli Piceno, Castelfidardo, Civitanova, Fermo, Recanati, Urbisaglia, Jesi e Tolentino e grazie alla collaborazione con le associazione del territorio che si sono occupate del piano di safety e della gestione dei flussi di persone. La viabilità è stata gestita con particolare attenzione, senza registrare criticità, così come i parcheggi, che hanno visto un’ottima organizzazione.
Un contributo fondamentale è stato dato dai competenti uffici comunali che hanno coordinato la dislocazione delle bancarelle nel centro storico e nelle aree limitrofe alle principali vie e piazze della città: questo ha garantito ampio spazio per gli ambulanti, senza compromettere il flusso dei numerosi visitatori.
Mattia Orioli, candidato alle prossime elezioni regionali per Base Popolare Marche nella lista di Forza Italia, ha inaugurato nei giorni scorsi la propria sede elettorale in via Don Minzoni, nel centro di Macerata, dando ufficialmente il via alla sua campagna elettorale.
"Entriamo nel vivo della campagna – ha dichiarato Orioli – sono sceso in campo per dare il mio contributo a difesa del popolarismo, partendo dalla mia terra, le Marche. L’intesa con Forza Italia è importante perché si fonda su valori comuni, a partire dalla nostra casa europea: il Partito Popolare Europeo".
Durante l’incontro, Orioli ha toccato numerosi temi al centro del dibattito regionale: imprese, lavoro, sanità, cultura, infrastrutture. Tutte questioni, ha spiegato, che vanno affrontate partendo da solide basi valoriali. "La nostra tradizione cristiano-democratica e popolare rappresenta le fondamenta di una società democratica, libera e solidale. Con queste politiche si è ricostruita l’Italia e le Marche furono un modello economico e produttivo. Oggi più che mai – ha aggiunto – serve rilanciare queste visioni. I Popolari devono iniziare un percorso di unità per rafforzare la proposta politica: con Forza Italia abbiamo compiuto un primo passo importante".
Accanto a Orioli, anche Raimondo Orsetti, coordinatore regionale di Base Popolare Marche, che ha ripercorso la storia del movimento, spiegando il percorso politico che ha portato all’accordo con Forza Italia e sottolineando l’importanza del popolarismo nella proposta programmatica per le Marche, tra le prime a essere presentate.
Presente anche Barbara Antolini, altra candidata in lista per Forza Italia, che ha rimarcato la forza delle due candidature: “Partiamo dal basso, per rappresentare le esigenze della gente, senza pretese o ambizioni personali ma con la volontà sincera di essere utili ai territori”.
A concludere l’incontro è stato Augusto Ciampechini, che ha ricordato il percorso condiviso con Orioli e il valore del progetto politico messo in campo: “Stiamo lavorando per ricostruire una storia politica fondamentale non solo per le Marche, ma per l’Italia e l’Europa: quella dei Popolari”.
Col 5-1 subito in Coppa Italia (LEGGI QUI) la Maceratese ha sicuramente incassato una batosta dolorosa, ma che serve da lezione in vista del ritorno in Serie D, un campionato totalmente diverso dall’Eccellenza. La squadra di Possanzini, composta in gran parte da giovani, dovrà confrontarsi con corazzate ormai abituate a questa categoria ed ecco perché la cinquina subita dall’Atletico Ascoli, alla vigilia del debutto in campionato, offre spunti di riflessione e indicazioni precise su cui il tecnico biancorosso dovrà lavorare.
Nell’analisi post-partita, Possanzini ha riconosciuto i principali errori della squadra. Dopo un primo tempo interpretato con coraggio e personalità, la Maceratese è rimasta in dieci contro uno degli avversari più attrezzati della categoria. A quel punto, la squadra ha perso lucidità e non ha avuto tempo per riorganizzarsi di fronte alle folate offensive dei piceni. Gestire i diversi momenti della partita sarà fondamentale nella nuova stagione, così come ridurre al minimo le sbavature: anche un solo pallone perso può costare caro in Serie D.
L'analisi di Possanzini: “Primo tempo molto tattico. L’Atletico Ascoli ci ha rispettato molto, marcando a uomo ogni riferimento. Toccava a noi fare la prima mossa e secondo me lo abbiamo fatto bene. Abbiamo concesso occasioni su due punizioni a nostro favore, in cui abbiamo forzato troppo e ci siamo fatti trovare scoperti in difesa. Abbiamo comunque cercato di fare la partita rispettando le nostre idee, anche in considerazione del valore dell’avversario. Nella ripresa avevamo costruito una buona occasione, poi su una rimessa laterale a nostro favore è cambiata la partita”.
Il mister si riferisce al momento in cui Sabattini viene incontro per ricevere palla, viene atterrato dall’avversario e sul prosieguo dell’azione Ciattaglia commette il fallo che porta al rigore e all’espulsione del terzino cingolano. Un episodio arrivato, tra l'altro, nel momento migliore della Maceratese, che era rientratata dagli spogliatoi costruendo due ottime azioni da gol, propiziate proprio dalle incursioni offensive dello stesso Ciattaglia.
“Siamo caduti a terra reclamando un fallo. In una partita fatta di duelli non bisogna cadere, perché basta un duello perso per concedere una palla gol e così è stato. Fino a quel momento la squadra mi era piaciuta molto. Dopo il primo gol ci siamo disuniti. Abbiamo perso un difensore e dovevamo riadattarci, mentre loro hanno inserito forze fresche e hanno ammazzato la partita. L’errore è stato staccare la spina. Probabilmente non siamo ancora allenati alla sofferenza, venendo da un campionato vinto che non ci ha preparati sotto quell’aspetto. In questo campionato, soprattutto se ti trovi in 10 contro una delle squadre più forti, devi accettare di soffrire, difendendoti e cercando di far passare il momento negativo. Il nostro errore invece è stato quello di prestarci, e di questo mi prendo la responsabilità e la consapevolezza di doverci lavorare sopra".
Le parole di Possanzini colpiscono nel segno: in Serie D la Maceratese dovrà mantenere le proprie idee di gioco, ma imparare anche a soffrire, gestendo i momenti difficili e restando lucida nei momenti di pressione. L'eliminazione dalla coppa non è di certo un dramma, anzi, ma da domenica ci saranno punti in palio e sarà importante tenere sempre la concentrazione al massimo.
(Foto Francesco Tartari - S.S. Maceratese)
Macerata - Pare di vederli interpretare la scena più comica del cinema italiano: la lettera che Totò e Peppino scrivono alla Malafemmina (uscito nel ’56: una pietra miliare della commedia italiana). L’hanno rifatta Massimo Troisi e Roberto Benigni in un film il cui titolo si attaglia perfettamente al modo in cui questa giunta amministra Macerata: non ci resta che piangere. Ora c’è la versione maceratese.
Giuseppe Romano nei panni di Totò che detta a Sandro Parcaroli alias Peppino questa letterina: “Egregio presidente (Acquaroli) veniamo noi con questa mia addirvi, addirvi tutta una parola, che ventimila euro che ci darete, specie quest’anno che c’è stata la grande moria del turismo, servano a che ci consoliamo dei dispiaceri che avreta, l’associazione commercianti del centro storico è femmina dunque femminile, avreta! Nostro nipote studente che suona si deve prendere una piazza e deve tenere la testa al solito posto cioè sul collo. Punto, due punti, punt’evirgola abbundandis ad abbundanum con avendo a pretendere ventimila euro i fratelli Riunione che siamo noi.”
Il vostro Giullare la butta a ridere perché altrimenti non ci resta che piangere. Sembra una barzelletta e non lo è. Il sindaco Sandro Parcaroli ha davvero scritto una lettera a Francesco Acquaroli, fidando del fatto che in campagna elettorale due spiccioli non si negano a nessuno, per perorare la causa dell’Associazione commercianti del Centro Storico, composta da 90 aderenti per ammissione dello stesso presidente Giuseppe Romano, per chiedere “almeno ventimila euro” per, si legge nella missiva, “la quarta edizione della Festa dei Commercianti del Centro Storico” in collaborazione – citata per fare numero - con la Pro Loco in data 4 e 5 ottobre prossimi.
Teniamo bene a mente il calendario perché c’è qualcosa che non torna. La lettera di richiesta di prebenda il sindaco la invia il 2 luglio. Sandro Parcaroli scrive che “la kermesse proporrà una due giorni di eventi per valorizzare il centro storico e attirare un ampio pubblico di residenti e turisti”. Poi specifica (si fa molto per dire) il programma e chiude con queste parole: “Mi auguro, quindi, che l’istituzione da Te rappresentata, possa condividere queste finalità e partecipare fattivamente alla costruzione e al sostegno dell’iniziativa attraverso il riconoscimento di un contributo economico che possa finanziare le rilevanti spese, superiori a 20 mila euro, che il Comune sosterrà insieme all’Associazione Commercianti Centro Storico e alla Pro loco. Sperando di poter contare sulla Tua oltremodo gradita ed autorevolissima presenza all’inaugurazione dell’evento…” ec ec evento che per Sandro Parcaroli è di “rilevanza potenzialmente strategica per la città”.
Ci si aspetta che il programma di questa festa dei Commercianti sia fantasmagorico. Si va a cercare da dove scaturisce la missiva del sindaco a Francesco Acquaroli e spuntano due paginette neppure su carta intestata, senza un timbro né una firma, insomma di padre anonimo, che sono il progetto di “rilevanza potenzialmente strategica per la città” in cui si prevede – udite udite – il primo giorno che “sarà dedicato interamente alla musica dal vivo e D.J. Set” con questi orari e iniziative:
“Dalle 15 alle 18 esibizione di band e artisti locali in vari punti del centro storico, dalle 18 alle 21 Multiradio intrattenimento speaker e musica dal vivo”, dalle 21 alle 22 e 30 performance di band ed artisti emergenti del territorio, dalle 22 e 30 alle 00,30 concerto con ospite principale un cantante e o band di tendenza nel panorama musicale del 2025, dalle 00,30 alle 2 D.J. set con D.J locali e ospiti continuando il format che ha ottenuto un grande successo nelle edizioni precedenti. Secondo giorno (domenica) sarà pensato per un pubblico familiare.
Dalle 10 alle 20 mercatini in vari punti del centro storico, laboratori e workshop per grandi e piccoli in collaborazione con artigiani e associazioni locali, esibizioni di danza e sportive, spettacolo finale dalle 17 sul Main Stage con un ospite comico o attore di rilievo pensato per intrattenere le famiglie. Attività continuative nei due giorni: workshop e laboratori ed esibizioni sportive e di danza". Chi siano gli attori, i gruppi musicali, quale musica si faccia, in cosa consistano i workshop non è dato sapere. Né c’è uno straccio di preventivo. Evidentemente i proponenti – primo tra tutti il sindaco – si aspettano un contributo a piè di lista e chi s’è visto s’è visto. Di certo questo modo di formulare la richiesta è frutto di inesperienza! Lo rivela il fatto che nel progetto si sottolinea anche una “rassegna stampa: due settimane prima dell’evento verrà lanciata una rassegna stampa su tutte le teste locali con articoli dedicati all’evento”.
Ora al di là dell’italiano che zoppica – anche sulla lettera di Totò e Peppino Tullio De Mauro grande linguista scrisse un saggio per approfondire lo studio dei “testi dei semicolti” – viene da chiedersi che valenza abbia un programma dove si scambia una campagna stampa per una rassegna stampa? Che è cosa assai diversa da ciò che immaginano il presidente Giuseppe Romano e il sindaco.
Glielo diciamo così magari non errano in futuro ed evitano strafalcioni in un progetto di “potenziale valenza strategica”. Dicesi rassegna stampa: “la raccolta, a cura di un addetto stampa, di notizie e articoli di rilievo pubblicati su giornali, riviste e altri mezzi d'informazione che riguardano un'organizzazione, un personaggio o un tema specifico.” Non è dunque, come scritto nel progetto, una serie di articoli di cui peraltro si assicura la pubblicazione non si capisce in forza di cosa. A osservare bene si scopre che secondo il progetto la festa va tenuta “nel mese di settembre” e Parcaroli invece il 2 luglio scrive ad Acquaroli che si fa il 4 e 5 ottobre. Come avrebbe detto il Manzoni della Monaca di Monza la sventurata (la Regione) però rispose. Perché sventurata? Perché sotto elezioni – Francesco Acquaroli farebbe bene a considerarlo – elargire ventimila euro di soldi pubblici cioè sottratti alle tasche dei cittadini su un siffatto “strategico” programma i cui beneficiari sono assai futuri e ancor di più incerti potrebbe apparire una captatio benevolentiae (insomma: te li do perché tu mi voti).
E tuttavia a palazzo Raffaello non sono sprovveduti. La missiva di risposta alla “questua” di Parcaroli che, diciamocelo, pare molto ad personam, è indirizzata per correttezza istituzionale oltreché al sindaco anche all’assessore Laura Laviano che ha la delega alle attività produttive, ma che nella lettera di perorazione del Sindaco mai viene citata. La Regione specifica che i soldi vengono assegnati, ma ex post e su rendicontazione puntuale dell’evento corredata da una relazione consuntiva e che l’elargizione del contributo avverrà a seguito di richiesta formale da inoltrare entro il 30 settembre.
Tant’è che domani in Giunta – ultimo giorno utile - arriva la delibera per chiedere questi soldi, ma stranamente, da quel che si sa, la relazione sulla delibera non è affidata a Laura Laviano, ma all’assessora alla cultura. La ragione? Pare che la titolare della delega alle attività produttive – a cui fa però riferimento la Regione – non condivida minimamente il progetto di cui è stata tenuta all’oscuro tant’è che la richiesta di denaro è la famosa lettera alla Totò e Peppino del 2 luglio dove lei non compare. C’è peraltro mezza giunta contraria a questa richiesta con Sandro Parcaroli che si affida al suo ristrettissimo cerchio magico per non scontentare l’Associazione Commercianti. Pare che l’ordine di scuderia dei partiti agli assessori sia “state buoni che il 28 settembre si vota per la Regione”, ma l’aria su questa delibera è da scontro frontale.
Le ragioni? Molte più di ventimila. La prima è che il Comune di Macerata gestione Parcaroli ha assegnato alle tante associazioni per progetti culturali – e visto che in giunta la delibera Commercianti centro storico viene perorata dalla titolare della cultura in questo ambito rientra- in totale 25 mila euro per 15 diverse iniziative. Tanto per stare sul pentagramma – visto che il “progetto strategico” dell’Associazione di Giuseppe Romano è incentrato in gran parte sulla musica – all’Arci sono stati assegnati per la Festa della Musica 1650 euro, la stessa cifra è andata ai “Pueri Cantores” (coro di rilevanza internazionale), all’Orchestra Birbanda, al Coro Sibilla Cai e al Centro Metodo Rusticucci per la rassegna “Suoni e colori dell’organo”. Giusto per capire che ci sono nipoti che suonano e si devono “prendere una laura” e altri no va rilevato che per il Centro commerciale naturale che riguarda tutti i commercianti maceratesi - tant’è che il progetto è portato avanti dalla Confcommercio Marche Centrali l’organizzazione di gran lunga più rappresentativa del settore - e che ha una valenza pluriennale sono stati trovati 61 mila euro. Per una festa di due pomeriggi il Comune ne spilla alla Regione a vantaggio di una sola associazione un terzo. Né risulta che Parcaroli abbia mai scritto per altri una tale perorazione.
Ah pare che il sindaco, in chiusura della missiva ad Acquaroli, per dare visibilità al presidente dei Commercianti Centro Storico volesse scrivere un saluto anche (da) Romano. Ma gli hanno fatto notare che sotto elezioni rivolgere un saluto romano al presidente della Regione poteva creare qualche imbarazzo.
Ps: Il Giullare ha comprato i pop corn per vedere come finisce domani in giunta!
Continuano i controlli notturni dei Carabinieri nelle principali arterie urbane e costiere della provincia, finalizzati alla sicurezza stradale e alla prevenzione degli incidenti legati all’abuso di alcol. Due gli automobilisti fermati negli ultimi giorni per guida in stato di ebrezza, uno dei quali è stato denunciato, l’altro sanzionato amministrativamente.
Il primo episodio si è verificato a Civitanova Marche, dove i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della locale Compagnia hanno fermato, sul lungomare Piermanni, un 38enne di origini calabresi, residente a Montelupone. L’uomo, alla guida della sua autovettura in orario notturno, è stato sottoposto all’alcoltest, risultando positivo con un tasso alcolemico pari a 1,05 g/l, ben oltre il limite consentito.
Per il 38enne è scattata la denuncia penale per guida in stato di ebrezza, con la sospensione immediata della patente (da 6 mesi a 1 anno), e il veicolo è stato sottoposto a fermo. La sanzione principale prevede un’ammenda da 800 a 3.200 euro, aumentata di un terzo per la fascia oraria notturna, e l’arresto fino a 6 mesi, come previsto dal Codice della Strada.
Il secondo episodio ha invece riguardato un 44enne di Matelica, fermato nella notte dai Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Macerata nel centro cittadino del capoluogo. Anche in questo caso, l’alcoltest ha dato esito positivo, con un valore di 0,80 g/l, che rientra nella fascia sanzionata in via amministrativa.
L’uomo è stato quindi segnalato alla Prefettura di Macerata, la patente è stata ritirata per la successiva sospensione, e il veicolo affidato a persona idonea.
La Maceratese esce dalla Coppa Italia di Serie D al primo turno, sconfitta 5-1 dall’Atletico Ascoli allo stadio "Del Duca". Un risultato ampio maturato nella ripresa a seguito dell'espulsione di Ciattaglia, autore di un fallo da rigore. I biancorossi dovranno ora concentrarsi sull'esordio in campionato in programma tra una settimana, tra le mura amiche, contro la Vigor Senigallia di una vecchia conoscenza come Giuseppe Magi. Sarà necessario resettare e disfarsi delle tossine derivanti da una sconfitta roboante.
LA CRONACA - La partita si apre su buoni ritmi. Al 6’ i padroni di casa si fanno subito pericolosi con Bucco, che calcia in diagonale costringendo Gagliardini a distendersi. Lo stesso Bucco ci riprova poco dopo, ma il tiro è centrale e facile preda del portiere biancorosso. Al 21’ Sardo prova la conclusione dalla distanza, che viene deviata e finisce a lato di poco.
La Maceratese reagisce cercando di affidarsi agli spunti di Osorio, mentre l’Atletico Ascoli punge soprattutto in ripartenza: due contropiedi mettono in apprensione la retroguardia ospite, ma i bianconeri mancano di precisione sotto porta. Nel finale arrivano due cartellini gialli, a Coppola (12’) e Camilloni (35’), che spezzano un po’ il ritmo. Si va così al riposo sullo 0-0, con la sensazione di una gara ancora tutta aperta.
SECONDO TEMPO - Al 2’ la Maceratese costruisce la sua occasione migliore: Ciattaglia spinge sulla destra, trova Osorio al limite che serve Marras, il cui sinistro potente costringe Di Giorgio a deviare in corner. Al 10’ ancora Ciattaglia sfonda sulla fascia e mette in mezzo un cross basso per Osorio, anticipato all’ultimo dal salvataggio di De Santis.
Il match cambia volto al 13’. Sabattini finisce a terra a centrocampo dopo una trattenuta, l’arbitro lascia correre e l’Atletico Ascoli riparte velocemente: la difesa biancorossa si fa trovare scoperta, Sardo viene lanciato nello spazio centrale e, dopo aver superato in velocità la linea arretrata, entra in area. Ciattaglia lo recupera in corsa ma lo atterra nel tentativo di contrastarlo.
L’arbitro non ha dubbi: calcio di rigore ed espulsione diretta per il terzino biancorosso. Dagli undici metri va Sbrissa: Gagliardini intuisce e tocca, ma il pallone finisce comunque in rete per l’1-0.
Con l’uomo in meno e il morale colpito dall’episodio, la Maceratese subisce altre due reti in rapida successione: al 15’ Muro, appena entrato, riceve palla al limite e trova l’angolino con un piatto preciso; al 19’ Belloni firma il tris con un destro secco che taglia definitivamente le gambe ai biancorossi.
L’Atletico Ascoli sfrutta il momento e dilaga: al 29’ e al 30’ Di Dio segna altri due gol, approfittando di spazi troppo ampi e battendo Gagliardini da distanza ravvicinata.
Al 38’ arriva, però, il gol della bandiera per la Maceratese: Osorio parte da centrocampo, semina un paio di avversari in velocità e davanti al portiere insacca con un piattone preciso. Una rete bellissima quanto inutile, applaudita anche dal pubblico di casa, che fissa il risultato sul 5-1 finale.
Tabellino:
Atletico Ascoli – Maceratese 5-1
Reti: 13’ st rig. Sbrissa, 15’ st Muro, 19’ st Belloni, 29’ st e 30’ st Di Dio, 38’ st Osorio (M)
(Credit foto: Francesco Tartari)