Cristiano Militello, volto noto di Striscia la Notizia e celebre per la sua rubrica "Striscia lo Striscione", ha passeggiato tra le bancarelle del tradizionale mercatino de "Il Barattolo" a Macerata. Militello è stato uno dei protagonisti della giornata di sabato all'Overtime Festival, dove ha presentato il suo libro dall’irriverente titolo "Giulietta è 'na zoccolaforever". L
'evento, svoltosi alle 18:30 in piazza Cesare Battisti, è stato moderato da Nicola Calzaretta, giornalista del Guerin Sportivo. Nel libro, Militello raccoglie alcuni degli striscioni più esilaranti visti negli stadi italiani, mostrando il lato più ironico e creativo dei tifosi.
Oltre a partecipare attivamente al festival, ha approfittato della sua permanenza in città per registrare interviste con i cittadini maceratesi, che andranno in onda su Canale 5 fra due settimane all'interno della sua rubrica. Nel pomeriggio, essendo in programma il match di campionato Maceratese-Sangiustese alle 15:00, Militello sarà anche allo stadio Helvia Recina Pino Brizi per intervistare i tifosi prima della partita.
Quattro denunciati e due persone segnalate alla Prefettura di Macerata: è il risultato dei servizi di prevenzione svolti nei giorni scorsi dai carabinieri del Comando provinciale.
A Corridonia i militari sono intervenuti in Contrada Sarrocciano, dove era stata segnalata una lite. L'aggressore è stato identificato in un cittadino rumeno pregiudicato, che nascondeva a bordo della sua autovettura un bastone di legno, utilizzato poco prima per percuotere il contendente. L'uomo è stato denunciato per porto abusivo di strumenti atti ad offendere.
A Civitanova è stato deferito all'autorità giudiziaria un uomo incensurato per rapina. Vantando un credito nei confronti di un altro soggetto, si era recato presso l’abitazione del debitore con fare aggressivo e minaccioso, strappandogli dalle mani lo smartphone.
Due persone, inoltre, sono state segnalate al Prefetto per uso personale di stupefacenti: un 24enne, residente in un piccolo comune della provincia, fermato dal nucleo radiomobile di Tolentino mentre era alla guida della sua autovettura, deteneva nell'abitacolo una dose di 0,5 grammi di cocaina. È scattato il ritiro del titolo di guida. Segnalazione anche per un operaio 35enne di Casal di Principe, fermato dalla sezione radiomobile di Macerata, che è risultato in possesso di 0,92 grammi di hashish.
Infine, sempre la sezione radiomobile di Macerata, ha provveduto alla denuncia di due giovanu, un 28enne e un 30enne entrambi residenti nel capoluogo, per guida in stato di ebbrezza alcolica. Il primo aveva un tasso alcolemico pari 0,94 g/l (quasi due volte superiore al limite di legge), mentre il secondo pari a 2,21 g/l (oltre quattro volte superiore al limite di legge). I militari hanno ritirato ad entrambi la patente di guida, mentre i veicoli sono stati affidati a persone di fiducia.
Termina con una sconfitta la settimana horribilis della Cluentina (infortuni dei portieri e dimissioni improvvise dell’allenatore, sostituito dal vice Salvucci) di cui si avvantaggia un Monticelli finora a secco di vittorie. Giornata caldissima, quasi agostana che condiziona l’avvio di gara vissuto su ritmi piuttosto blandi.
Nella prima frazione di gioco si fanno preferire gli ascolani di mister Settembri guidati dalle folate di Petrucci, dall’incisività di Filiaggi e dalla pericolosità dell’eterno Galli. La prima occasione dell’incontro arriva al 10’: cross di Mariani Gibellieri dalla destra e conclusione di testa di Mattei che trova Amico reattivo e pronto a bloccare.
Al 14’ è protagonista la Cluentina con l’opportunità più spettacolare del primo tempo: meraviglioso lancio a tagliare da sinistra a destra di Giaconi che pesca Torresi il quale penetra in area e conclude di potenza: il portiere Castelletti non riesce a trattenere poi la difesa sbroglia. Altre due opportunità per il Monticelli: al 23’ Petrucci crossa in area per Galli che manca di pochissimo la conclusione di testa; al 28’ bella apertura per Filiaggi che scatta sul filo del fuorigioco poi conclude di potenza con Amico che, d’istinto, devia in corner.
È il preludio al gol (35’) che vede ancora protagonista la coppia Filiaggi-Galli: cross del primo dalla destra e incornata perfetta del secondo sulla quale Amico non può nulla. Nel secondo tempo Salvucci toglie Trobbiani ed inserisce Mancini cercando, in tal modo, di alzare il baricentro della Cluentina; nel contempo l’ingresso di Del Rosso (all’esordio stagionale dopo il grave infortunio) al posto di Giaconi è utile a garantire maggior profondità sulla catena di sinistra.
La mossa è azzeccata tanto che, almeno nella prima mezz’ora, si gioca quasi esclusivamente nella metà campo ascolana. Tuttavia ai biancorossi manca spesso incisività negli ultimi metri e la squadra fa una gran fatica a concludere in porta. In tal modo tanto dominio sul piano del gioco non riesce a tradursi nella concretezza del gol. Al 60’ un calcio d’angolo di Mancini trova Menghini a deviare di testa ma Castelletti blocca senza difficoltà; nei dieci minuti successivi la Cluentina colleziona una serie di corner ma non riesce a sfruttarne nessuno: al 71’, a seguito di uno di tali calci d’angolo, si accende una mischia in area dove un difensore ascolano tocca probabilmente il pallone con una mano ma l’arbitro preferisce sorvolare.
Gli ultimi squilli della partita sono del Monticelli con due ripartenze: al 76’ un bel cross di Galli trova Marini pronto alla deviazione in rete, ma Amico riesce a deviare in angolo; all’85’ traversone di Petrucci, nuova conclusione di Marini e nuova ribattuta di Amico quindi la palla finisce sui piedi di Galli che spara altissimo.
La Cluentina esce dal “Tonino Seri” con le pive nel sacco ma sono diversi gli elementi positivi che emergono da questa sconfitta: in primo luogo la crescita di Mancini che sembra finalmente tornato ai suoi livelli standard e che, quando avrà i novanta minuti nelle gambe, potrà fare, come sempre, la differenza; si è visto finalmente in campo Matteo Del Rosso, giocatore di almeno una (se non due) categorie superiori, autore di una prestazione spavalda, con tanta corsa e tante buone indicazioni per il futuro; il carattere e la maturità di tutti i giocatori – nessuno escluso – che hanno dimostrato per l’ennesima volta di saper reagire alle tante avversità di questo primo scorcio di campionato.
Concetti condivisi dal presidente Massimiliano Marcolini: "viviamo un momento di grande difficoltà, questo è scontato, ma la squadra ha risposto con una buona prestazione, soprattutto nel secondo tempo. In fondo il Monticelli ha tirato in porta due volte soltanto mentre noi siamo stati quasi sempre, più che nella metà campo avversaria, direi addirittura nella trequarti. Poi, è chiaro, se non segni non vinci e spesso non pareggi neanche. Ne usciremo come sempre con il lavoro, allenandoci intensamente mentre, per quanto riguarda la società, stiamo cercando una guida tecnica appropriata a quella che è la nostra realtà. La prossima settimana dovremo rimboccarci le maniche tutti, nessuno escluso".
Anche Il capitano Marco Menghini sottolinea la reazione della squadra alle difficoltà del momento: "è stato il classico fulmine a ciel sereno, non ce lo aspettavamo. Di fatto la notizia è arrivata solo due giorni prima della partita ed è una situazione difficile da gestire, soprattutto per una squadra giovane come la nostra. Di positivo c’è il fatto che abbiamo dato tutti il massimo e la reazione c’è stata. Forse l’approccio ne ha un po’ risentito, è mancata un pizzico di aggressività all’inizio ma, con lo scorrere dei minuti, abbiamo giocato sempre meglio: ciò sta a significare che la squadra c’è ed è viva".
Mister Simone Salvucci è sconsolato, avrebbe voluto un risultato diverso, proporzionale alla qualità della prestazione: "non era facile, viste le condizioni di partenza. Tuttavia debbo fare i complimenti a tutti i ragazzi perché hanno reagito da squadra vera, fatta da veri uomini. L’avversario di oggi era affamato di punti ed è una squadra la cui classifica di certo non rispecchiava il suo valore, oggi si è visto benissimo. Dispiace perché avremmo decisamente meritato il pareggio tanto che, soprattutto nella ripresa, abbiamo sempre avuto in mano il pallino del gioco che però non siamo riusciti a concretizzare. Ci manca ancora un po’ di cinismo e un po’ di coraggio davanti alla porta ma sono certo che sapremo migliorare anche questo difetto".
Che dire a mister Salvucci se non grazie? Ha preso in mano una squadra dall’oggi al domani, l’ha protetta, coccolata e disposta in campo con coraggio, finendo la gara addirittura con quattro attaccanti e un trequartista. L’ha costantemente spronata, incoraggiata e sostenuta per tutti i novanta minuti.
E, al fischio finale, ha consolato e fatto i complimenti a tutti. Un vero uomo tra gli uomini.
IL TABELLINO
CLUENTINA – MONTICELLI 0-1
CLUENTINA: Amico, Pagliarini, Giaconi (51’ Del Rosso), Kakuli (83’ Camilloni F.), Menghini, Bosetti, Torresi (89’ Pierantoni), Trobbiani (51’ Mancini), Pacini, Camilloni M., Troscé (75’ Cappelletti).
Allenatore: Simone Salvucci
MONTICELLI: Castelletti, Canala, Natalini (84’ Palanca), Santoni, Padella, Vallorani, Petrucci (95’ Cannellini), Mattei (75’ Vespa), Galli, Mariani Gibellieri, Filiaggi (71’ Marini).
Allenatore: Cristian Settembri
Arbitro: Francesco Giorgini (Jesi)
Assistenti: Nello Grieco, Michele Pio Rinaldi (Macerata)
MARCATORI: 35’ Galli
SPETTATORI: circa 150RECUPERO: 2’+ 6’
Anche il terzo Giorno di Overtime si è concluso. Molti eventi e incontri interessanti si sono susseguiti nella giornata dell'11 ottobre, ed hanno riempito la città di racconti di sport e cultura.
In collaborazione con Unimc, ospite all'Overtime Riccardo Albini, l'inverntroe del Fantacalcio. Un incontro quindi, moderato dal prof Giacomo Gistri, sul fanta gioco ormai più conosciuto al mondo. L agiornata è proseguita con molti Incontri, da Giampaolo Calvarese a Giuseppe Dossena e Massimiliano Verdino, parlare di calcio africano.
Alla Galleria degli Antichi Forni, presente invece Riccardo Cucchi, per parlare del libro "Un Altro calcio è ancora possibile": "Io penso che un altro calcio sia ancora possibile. A condizione naturalmente che il calcio sappia capire che può vivere ancora a lungo rispettando la passione di chi lo segue. Il calcio deve tornare quello degli oratori, il calcio dei bambini non può essere a pagamento. Mi mette tristezza leggere in alcuni parchi vietato giocare a calcio" - si spiega Riccardo Cucchi - "Noi giocavamo dapertutto. Credo che il calcio abbia un debito di riconoscenza negli oratori. Oggi ho l'impressione che la mercificazione anche del calcio dei bambini credi disuguaglianza sociale. Soprattutto credo che questo abbia smorzato il talento. L'altro calcio è un calcio dove si può finalmente tornare a vivere con empatia. appassionati in curva e i bambini per strada. C'è una grande frase di Borges: laddove un bambino prende a calcio qualcosa per strada, li la storia del calcio. Non vorrei si fosse perso questo spirito a discapito della visione di calcio come generatore di profitto".
Spostandoci poi al Teatro della Filarmonica, spazio a Gianluca Rocchi e Katia Senesi, per un incontro sul mondo dell'albitraggio. "È stato un momento, quello che mi ha visto entrare a far parte del comitato nazionale Aia, in cui ho avuto il timore di non essere adatta al ruolo. Venivo dal tecnico, quindi questo è un ruolo che non conoscevo nel dettaglio. - ci ha raccontato Katia Senesi - È stato un mettersi in gioco. Poi ho scoperto che quello che era stato fatto in passato non solo da me ma anche dalle altre ragazze in associazione, aveva un pò tracciato il percorso. Questo ha poi portato alla promozione di una terna arbitrale in Serie A. L'arbitro è un'attività particolare ma poco conosciuta si pensa solo che sia qualcuno che fischia e fa un errore".
La serata si è conclusa con l'evento al Teatro Lauro Rossi, che ha visto Lele Adani, Nicola Ventola e Antonio Cassano portare sul palco il loro programma Vivaelfutbol.
Nel cortile di Picchio News in corso della Repubblica, in collaborazione con Overtime Festival, è stato ospite nel pomeriggio di ieri Giuseppe Dossena, campione del mondo nel 1982, che dopo una vita da calciatore con le maglie, tra le altre, di Torino e Sampdoria ha vissuto una seconda fase calcistica allenando molte squadre al di fuori dell'Europa tra cui spicca la sua esperienza come ct della Nazionale del Ghana.
L 'evento è stato organizzato all'interno del programma di Overtime, e prevedeva la presentazione del libro "Polvere D'oro. il calcio africano come metafora culturale" del fotografo Massimiliano Verdino, presente anch'esso all'evento. Ha moderato l'incontro il giornalista Dario Ronzulli. Un appuntamento che quindi ha portato un approccio al calcio diverso, quello africano, raccontato dalle immagini di Verdino e dai ricordi e gli occhi di Dossena.
"In Africa ho riscoperto il colore, prima scattavo solo in bianco e nero. L'africa era un tripudio di colori, ha spiegato Verdino. Quando ho deciso di andare lì sono anche tornato all'analogico. Ho quindi usato rullini e fotocamere analogiche. Non volevo interferenze di schermi. Lo scatto a cui sono più affezionato è quello della copertina. Ho visto dal campo da calcio questo tifoso e l'ho inseguito per scattargli un primo piano"- ha dichiarato il fotografo sulla genesi del suo progetto e del libro. Ha continuato poi sull'Overtime: "Sono amico del festival. Ho già presentato qui il mio progetto fotografico e cerco ogni anno di partecipare. Cerco ogni anno di rinnovarmi e anche questo è servito come stimolo per riuscire nella creazione del libro".
Abbiamo poi ascoltato Giuseppe Dossena, sulla sua esperienza in Africa: "Mi ricordo tutto di quel periodo. Devi aver passione per il calcio e voglia di scoprire ed esplorare qualcosa di diverso. L'ho praticamente visitata tutta, avendo seguito le nazionali del Ghana, maschili e femminili. Il calcio africano è appassionate. I colori, gli odori, la luce. Sono esperienze che ti segnano. Overtime è stato un ottimo contenitore per raccontare questa storia parlando anche del libro di Massimiliano. Abbiamo vissuto insieme alcuni periodi in Ghana. Oggi è stato facile per me aprire l'album dei ricordi".
E poi un commento sulla Nazionale italiana odierna: "Sono due Mondiali che rimaniamo a fare gli spettatori. Non dovrebbe essere così per il terzo. Abbiamo bisogno di lavorare molto per trovare il modo di essere protagonisti. In assenza di talenti, però, la voglia, il carattere e l'organizzazione possono far la differenza. dobbiamo mettere in campo queste qualità".
L'incontro quindi, oltre che raccontare la genesi del libro di Verdino, è stato un tuffo nell'album dei ricordi di Dossena. Dall'esperienza in Ghana a quella in Libia, dove ha dovuto interfacciarsi con il figlio di Gheddafi, Saadi: "Quando segnava regalava un'autovettura a tutta la squadra, se però la partita dopo andava male, le ritirava". Un insieme di fotografie, reali e di racconto, di due persone che hanno toccato una realtà calcistica diversa dalla nostra.
Espulso un nigeriano irregolare condannato per spaccio. La polizia di Stato, a seguito dell'intensificazione delle attività sul territorio, ha svolto molteplici controlli in diverse zone della città e in alcuni esercizi pubblici. Nel corso dei servizi, pianificati nell'ambito del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica tenutosi in prefettura, è stato identificato un soggetto nigeriano di 43 anni gravato da una condanna per cessione di stupefacenti, nello specifico eroina, e da numerosi pregiudizi di polizia per reati della stessa natura.
Al controllo effettuato dagli operanti l'uomo, un disoccupato, è risultato irregolare sul territorio nazionale in quanto destinatario di un decreto di rigetto della protezione internazionale emessa dalla Commissione Territoriale di Salerno.
Nei confronti del 43enne, il questore di Macerata aveva disposto il rigetto dell'istanza di rinnovo del permesso di soggiorno per la presenza di condanne emesse dall'autorità giudiziaria. Nella giornata del 10 ottobre scorso, in collaborazione con il personale della Squadra Mobile, il personale dell'Ufficio Immigrazione ha notificato il decreto di accompagnamento in frontiera emesso dal questore. Il 43enne è stato accompagnato dal personale specializzato della questura dall'aeroporto di Fiumicino fino a quello della città di Lagos (Nigeria).
Le scuole secondarie di primo e secondo grado di San Ginesio si sono riunite venerdì, nella suggestiva cornice dell’Auditorium Sant’Agostino, per parlare di acqua, argomento questo universale per i tanti risvolti attribuibili all'elemento vitale che rappresenta.
Gli studenti, coordinati dai loro insegnanti, attraverso componimenti e coreografie hanno proposto tematiche vecchie e nuove sul ruolo dell'acqua nella vita del corpo e della collettività.
Partner dell’iniziativa Africa Mission, con i suoi volontari che hanno descritto il lavoro dell'associazione laddove da decenni si occupa della scarsità o mancanza di acqua e di tutte le conseguenze che da ciò ne deriva in alcune zone dell'Africa. In questo caso specifico si è parlato dell'Uganda.
L' associazione cerca di alleviare i tanti problemi di quei luoghi, dalla scuola alla salute; l'apertura di un pozzo d' acqua per quella popolazione rappresenta l'occasione di un miglioramento della qualità della vita in tutti i suoi aspetti.
Una bella lezione per le studentesse e gli studenti, vedere sofferenze a noi sconosciute e conoscere quanto un impegno solidale può essere utile. All’evento è intervenuto anche il giornalista medico-scientifico Fabrizio Scoccia: “Mi è parso utile raccomandare le cure termali per la salute e il benessere con acque minerali e poi qualcosa di inedito.Ho stimolato i ragazzi a sollecitare i nonni a bere acqua durante il giorno, perdono il senso della sete e spesso si ritrovano disidratati scatenando o aggravando patologie: se lo consigliano i nipoti i nonni ubbidiscono di più rispetto a ciò che dice il medico”.
Lunedì 7 ottobre, alla presenza di numerose autorità e rappresentanti della società civile, il Rotary Club di Macerata ha organizzato un incontro in cui si è affrontato il doloroso tema della violenza di genere: un fenomeno complesso che rappresenta una delle forme più gravi di violazione dei diritti umani, colpendo in modo drammatico donne in tutto il mondo.
Gli ospiti presenti hanno approfondito il fenomeno fornendo numerosi spunti di riflessione, affrontando e valutando il tema anche dalla loro esperienza professionale. Sono intervenuti, infatti, il prefetto Isabella Fusiello, Francesca D’Alessandro vicesindaco e assessore alle Politiche Sociali e delle Pari Opportunità del Comune di Macerata, Stefania Nardini, dirigente Ambito Territoriale per la provincia di Macerata dell’Ufficio Scolastico regionale, e il colonnello Raffaele Ruocco, comandante provinciale dei carabinieri di Macerata.
“Sono molteplici le cause che determinano questo comportamento deviato, spesso legato a una concezione patriarcale della società che vede la donna in una posizione subordinata rispetto all’uomo”, ha spiegato il Rotary Macerata.“Questa disparità di potere si riflette in comportamenti abusivi e nella convinzione ancora presente in molte realtà che l’uomo abbia il diritto di controllare e domare la donna. La violenza di genere è anche un problema trasversale che si manifesta in tutto il territorio nazionale al di là dello stato economico e il livello di istruzione”.
Nella serata si è parlato anche del ruolo dei centri di sostegno. Il Comune di Macerata è titolare del Centro Antiviolenza come Ente Capofila Territoriale dell’ATS 15. Marcello Naldini, presidente della Copperativa Il faro’ e Elisa Giunti, coordinatrice Servizi Antiviolenza, hanno approfondito e spiegato ai numerosi presenti il ruolo di questa realtà in risposta a questa emergenza sociale.
‘Il Faro’ di Macerata è un riferimento importante che si distingue per l’approccio integrato e multidisciplinare. È nato come centro di accoglienza e di ascolto, fornisce supporto psicologico, legale e sociale alle donne che subiscono violenza. Grazie a una rete di professionisti, tra cui psicologi, avvocati e assistenti sociali, il centro è in grado di accompagnare le vittime in un percorso di fuoriuscita dalla violenza, offrendo loro strumenti concreti per ricostruire le proprie vite.
In conclusione di questa intensa serata, la presidente del Rotary Club di Macerata, Irene Tedone, ha consegnato una donazione per partecipare all’acquisto di ‘kit di sgancio’, (degli zaini con all’interno beni di prima necessità ), donazione derivata dal ‘Rotary all’Opera’, per contribuire concretamente a questa importante realtà che aiuta le donne in questo momento così difficile della loro vita, nella convinzione che combattere la violenza di genere significa lavorare per una società più giusta, in cui tutti, possano vivere liberi da paura e oppressione.
L'attesa era palpabile e, a giudicare dall'entusiasmo del pubblico, è stata ampiamente ripagata. La serata più attesa della quattordicesima edizione di Overtime, il festival del giornalismo, dell’etica e del racconto sportivo, ha visto salire sul palco del Teatro Lauro Rossi di Macerata tre protagonisti d’eccezione: Lele Adani, Nicola Ventola e Antonio Cassano (in video collegamento). Con la moderazione di Marco Ardemagni, conduttore Rai, i tre ex calciatori hanno portato a Macerata il loro format di successo "Viva el Futbol" (per l’occasione “on the road”) regalando al pubblico una chiacchierata a 360 gradi sul mondo del calcio.
La serata si è aperta con il commento sull'Italia di Luciano Spalletti, all’indomani della sfida di Nations League contro il Belgio, trasmessa in diretta Rai proprio con Adani al commento tecnico. Se quest’ultimo e Ventola si sono detti fiduciosi riguardo la prestazione degli Azzurri, Cassano è rimasto meno impressionato, soprattutto considerando che il Belgio era privo di alcuni giocatori chiave. La discussione ha poi toccato le sconfitte più dolorose della storia della Nazionale italiana, dalle sciagure del passato, come la "disfatta dei ridolini" del 1966, fino alla più recente eliminazione contro la Svizzera agli Europei. Per Adani e Ventola, lo 0-0 contro la Svezia del novembre 2017, che per la prima volta nella storia ci costò l’accesso ai Mondiali, è stata la sventura peggiore; Cassano, invece, ha puntato il dito contro il 3-2 subito dalla Slovacchia ai Mondiali del 2010, che ha segnato l’eliminazione dell’Italia di Lippi campione del mondo in carica.
Il format "Viva el Futbol" si è rivelato un grande successo grazie alla sua formula semplice ma potente: una combinazione di opinioni schiette, analisi tecniche e tanta amicizia. "Alla base di tutto c’è una fondamenta sana e valoriale che si chiama amicizia", ha spiegato Adani. Ventola ha sottolineato come il loro programma non punti a cercare consensi, ma sia il frutto genuino della loro passione per il calcio. Cassano, con la solita franchezza, ha ribadito di non farsi influenzare dalle critiche e di voler esprimere il suo pensiero senza timori, anche a costo di andare controcorrente.
Un momento clou della serata è stato quando i tre ex giocatori, accomunati dall’esperienza con la maglia dell’Inter, hanno composto il loro undici ideale nerazzurro, con i loro nomi già inseriti in formazione. In porta c’è Toldo. Wlater Samuel al fianco di Adani in difesa, con i brasiliani Maicon e Roberto Carlos sugli esterni. A centrocampo, per sorreggere una formazione molto offensiva, ci sono Zanetti e Matthäus. Attacco pesante con Eto’o e Cassano a supporto di Ventola e Ronaldo il fenomeno.
La serata è proseguita con un dibattito sull’attuale Serie A e la nuova formula della Champions League. Mentre per i tre l’Inter resta la favorita per lo scudetto, Cassano e Adani hanno criticato aspramente la nuova struttura della Champions, considerata troppo frammentata e deleteria per i giocatori, costretti a un numero eccessivo di partite durante la stagione. “È una pagliacciata”, ha tuonato Cassano, denunciando l’ingordigia dei potenti del calcio. “Si rischia di giocare più di 80 partite in un anno. I potenti del calcio pensano solo a guadagnare soldi e a farne guadagnare di più ai grandi club. Tutte queste partite sono una follia”.
Il pubblico ha poi avuto l’opportunità di interagire con i protagonisti, ponendo loro domande che hanno toccato temi scottanti, come la disapprovazione di Cassano e Adani per il gioco di Allegri, le critiche dell’ex Sampdoria a Cristiano Ronaldo e l’esonero di De Rossi da allenatore della Roma. La serata si è conclusa con Ventola e Adani disponibili per selfie e autografi, dimostrando il loro legame sincero con i fan e la voglia di condividere momenti di convivialità.
Giù il sipario, dunque, su un’altra grande giornata di sport a Macerata, con “Viva el Futbol on the road” che si prende un posto d’onore fra gli eventi più riusciti e innovativi proposti da Overtime nei suoi 14 anni di storia, che secondo Lele Adani lo rendono un festival straordinario e migliore rispetto ai “competitor” de Il festival dello Sport di Trento, descritto come “una brutta copia di Overtime” dal commentatore sportivo più discusso del momento.
L'Università di Macerata si prepara ad ospitare una nuova edizione del Career Day, un appuntamento imperdibile per laureandi e neolaureati che desiderano entrare nel mondo del lavoro. Il 15 ottobre, presso il Matt Co-working in via Panfilo, l'evento si trasformerà in una fiera del lavoro esclusivo, organizzata in collaborazione con The Way, Adecco e Apm Group, e con il patrocinio del Comune di Macerata. La presenza di enti come la Regione Marche, Eures, Europe Direct, Centri per l'impiego e ISTAO, contribuirà a fare del Career Day un punto di riferimento per chi cerca opportunità professionali e formative.
Quest'anno saranno presenti oltre 70 aziende e istituzioni, che presenteranno posizioni di lavoro aperte o tirocini retribuiti. Il Career Day rappresenta una preziosa occasione per incontrare i referenti delle risorse umane delle aziende partecipanti e presentare il proprio curriculum vitae. Un'opportunità concreta per costruire il proprio futuro professionale e ampliare la propria rete di contatti.
Tra le novità di quest'anno, Adecco Group, insieme al dipartimento Assessment Solutions, propone un innovativo laboratorio di "Lego Serious Play", un'attività ludico-formativa che permette ai partecipanti di mettere in pratica e valorizzare le proprie soft skills in modo creativo e coinvolgente.
Per facilitare l'accesso alla sede del Career Day, l'Università di Macerata, grazie alla collaborazione con Apm, metterà a disposizione una navetta gratuita per i partecipanti. Il programma della giornata prevede l'apertura degli stand alle ore 9:00, con un momento di saluti istituzionali che seguirà l'accoglienza. A partire dalle 10:30 fino alle 17:00 si terranno i colloqui individuali con i responsabili delle aziende. Per partecipare e scoprire le aziende partecipanti al Career Day, è possibile consultare il sito www.unimc.it/careerday.
L'Università di Macerata offre durante tutto l'anno accademico molteplici servizi per agevolare l'inserimento dei neolaureati nel mondo del lavoro. Tra questi, il laboratorio sull'imprenditorialità, pensato per chi desidera mettersi alla prova con un proprio progetto, e seminari formativi e informativi volti a migliorare le proprie soft skills, competenze sempre più richieste nel mercato del lavoro.
Il sito ufficiale dell'Ateneo è costantemente aggiornato con informazioni su opportunità di tirocini curriculari ed extracurriculari, carriere internazionali, colloqui individuali con esperti del settore e incontri con le aziende. Attraverso la piattaforma AlmaLaurea, inoltre, gli studenti possono dare visibilità al proprio curriculum vitae a livello nazionale e internazionale, aumentando così le opportunità di essere notati da aziende e enti.
Epilogo di stagione da applausi per il discobolo cussino Edoardo Dezi. Impegnato a Caorle ai Campionati Italiani Cadetti, dopo aver impazzato a livello regionale, Dezi ha saputo farsi valere anche per il tricolore, cogliendo un buonissimo 7° posto finale.
Anzi aveva fatto sognare in grande perchè il suo primo lancio del disco è subito volato alla distanza di 36.62 metri. Poi però un po' di frenesia tipica dell'inesperienza gli ha tolto concentrazione e calma e solo al penultimo tentativo ha migliorato e ritoccato la misura di partenza. È salito a 36.65 metri ma ormai altri sei lo avevano superato.
Peccato, ma resta un bilancio positivissimo e ultra promettente. Edoardo sta chiudendo la stagione e già si prepara per la prossima che lo vedrà impegnato nella nuova categoria Allievi (Under18) dove troverà nuovi avversari e nuove sfide. Con il Cus Macerata sempre al suo fianco.
Cento anni fa, Paci. Fermano d'origine, scrittore di 'Cose' maceratesi (fondamentale la Storia del Capoluogo dal 1918 ai giorni nostri scritta con Dante Cecchi e Aldo Adversi), Libero era nato l'11 ottobre 1924. Quando morì ad 89 anni, il 21 febbraio 2014, la giovane moglie Ersilia Nicolai disse di lui: "Vorrei che fosse ricordato come una persona onesta, specchiata, amante della sua città di adozione. Libero rimarrà sempre dentro di me".
Ersilia gli sopravvisse solo due mesi: morì il 22 aprile successivo. Abitavano in via Giuliozzi, non avevano avuto figli. Paci era stato per 30 anni dipendente comunale, prima della pensione nel 1988. Era stato assunto come segretario personale del sindaco Otello Perugini che aveva superato forti perplessità iniziali.
"Mi pare un po' 'mpupito" ricordava lo stesso Libero con la sua leggendaria ironia, parafrasando il 'sindaco delle fontane' che così aveva tentato di non dar seguito a quell'incarico raccomandato da un suo dirigente che a ragione adorava il talento di quel giovane fermano. Che sarebbe diventato il faro della Biblioteca comunale Mozzi-Borgetti e di un esercito di studenti/studentesse alle prese con tesi di laurea di natura storico-letteraria.
Anch'io, dirigendo la redazione de 'Il Messaggero' al centro di una 'rivoluzione' culturale e professionale che avrebbe forgiato più di una generazione di giovani sottratti a destini impiegatizi per importanti carriere giornalistiche, riuscii a coinvolgere Paci tramite Michele Marconi e Gabor Bonifazi in quell'innovativo disegno editoriale. Che coniugava l'oggi (l'attualità) con lo ieri e l'altroieri (la storia).
Un lungo lavoro di cui fece parte Guido Garufi che poi grazie all'apporto di altri della sua 'scuola' poetica e no - citazione d'obbligo per Filippo Davoli ed Edilio Venanzoni - diede copiosi frutti. Tra questi 'Ma c'era Macerata' (1989) libro di successo illustrato da Magdalo Mussio che raccoglie proprio il lavoro di Paci al 'Messaggero'. Tracce importanti che ad un anno dalla morte dello scrittore, sarebbero ricomparse a cura del Gruppo 83 di Carlo Babini nella pubblicazione 'Cronache di Macerata Granne' a cura di Sandro Baldoncini e di chi scrive.
Paci negli ultimi anni aveva poi approfondito le sue ricerche storiche che andrebbero portate a giusta definitiva conclusione. Sfatando miti che fanno da cardine alla mitologia di Macerata. Affermando che non è affatto vero che la fondazione dell'Università risalga al 1290, che non è vero che la casa di Padre Matteo Ricci sorgesse laddove è stata eretta la lapide e sopratutto che il patrono non sia San Giuliano l'Ospitaliere ma San Giuliano d'Antiochia (il che in effetti spiegherebbe molte cose...).
E, Libero, lo ricordo ancora. Era l'inverno nevoso 2004/2005. Saliva lungo piaggia Floriani. Non scriveva più da qualche tempo. Lo bloccai a metà dell'erta: "Facciamo 'qualcosa' in memoria di Bruscoletta (Pietro Baldoni, popolare e valoroso fotoreporter del 'Messaggero' deceduto tragicamente qualche anno prima ndr)!". Il viso di Libero s'illumino'. Era fatta! Nacque grazie a lui, con me e Maurizio Lombardi, editore Pierino Bellesi: 'Pietro! Briscoletta & Friends nella Macerata del dopoguerra'. Attorno al loro maestro, per l'ultimo addio in questo ormai introvabile, prezioso libro, vennero per l'ultima volta gli 'apostoli' di 'Macerata Granne' (ed alcuni amici umbri).
I loro nomi: Cesare "Cisirino" Angeletti, Ugo Bellesi, Lucio Biagioni, Carlo Carelli, "Erranti maceratesi" (Ettore De Luca ed altri), Pino Ferretti, Alberto Gaudenzi, Alberto Girolami, Fabrizio Liuti, Luciano Magnalbò, Maurizio Mosca, Giancarlo Nascimbeni, Fernando Pallocchini (poi 'editore' di Libero Paci), Carlo Perugini, Gino Ranciaro, Sandro Stacchietti, Valeriano Trubbiani, Wladimiro Tulli, Anna Maria Verdenelli Tanga, Luigi Zizzari. Insieme con loro i poeti Filippo Davoli, Guido Garufi, Egidio Mariotti, Franco Migliorelli, Mario Monachesi e Marco Spaccesi.
Il 10 ottobre scorso, nel giorno del suo 60° compleanno, ha lasciato il servizio attivo dopo quasi 41 anni di vita militare, il brigadiere capo qualifica speciale Antonio D’Onofrio, una delle colonne portanti dell’Ufficio Comando del Comando provinciale carabinieri di Macerata.
Il brigadiere D’Onofrio, nel corso della sua carriera nell’Arma iniziata nel marzo 1984 alla Scuola Allievi carabinieri di Benevento, ha prestato servizio al 10° Battaglione carabinieri Campania, alla Stazione carabinieri di Torino Borgo Falchera e al Comando Provinciale di Torino, per poi giungere, nel novembre 1996, al Comando Provinciale di Macerata. Dapprima èstato al Nucleo Informativo e, dal gennaio 1997, all’Ufficio Comando, reparto dove ha prestato servizio sino al giorno del congedo "distinguendosi per tratto, professionalità e disponibilità verso superiori e collaboratori, tanto da diventare un punto di riferimento per tutti i colleghi della provincia".
"Al brigadiere D’Onofrio va l’abbraccio e il ringraziamento di tutta l’Arma della Provincia di Macerata e l’augurio per il suo futuro", scrivono i colleghi.
Il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli ha firmato una nuova ordinanza, dopo quella emessa nella giornata di ieri, relativa al contrasto della diffusione di arbovirosi in una porzione del territorio comunale a seguito della comunicazione da parte dell'Ast di Macerata, pervenuta nella giornata odierna al Comune, relativa alla conferma positiva di infezione da zanzara Aedes sul paziente ricoverato presso l'ospedale cittadino.
Pertanto, occorre proseguire con il protocollo di prevenzione del Piano Nazionale Arbovirosi del Ministero della Salute nel quale si prevedono ulteriori interventi di disinfestazione adulticida in modo che vengano complessivamente eseguiti tre trattamenti consecutivi.
L'ordinanza sindacale prevede, dalle 23:00 di oggi, 11 ottobre, alle 6:00 di domani, 12 ottobre, e dalle 23:00 di domani, 12 ottobre, alle 6:00 di domenica, 13 ottobre, due ulteriori interventi di disinfestazione volta al contenimento della proliferazione delle zanzare nell’area compresa in un raggio di circa 200 metri dall'ospedale di Macerata.
Saranno interessati, quindi, il civico cimitero e le vie Pancalducci (civici 1-7A e 2-90), della Fornace, Giorgio Braccialarghe, San Francesco, Cincinelli (civici 1-5 e -6), Verdi, Beniamino Gigli, Gaspare Spontini, Gioacchino Rossini, G. B. Pergolesi, San Giovanni Bosco (civici 66-68), Filippo Marchetti, Adriano Ariani, F.lli Pianesi, Antelmo Severini, Ireneo Aleandri, Paladini, Santa Lucia, Santa Aurelia, Santa Caterina, Santa Chiara d’Assisi, piazza XXV Aprile e corso Cairoli.
Tutti coloro che risiedono o sono domiciliati nelle aree sopra indicate devono attenersi a determinate disposizioni. Prima dell’inizio dei trattamenti bisognerà raccogliere frutta e verdura; proteggere eventuali piante e ciotole per l’alimentazione degli animali domestici, delle colonie feline, abbeveratoi, biancheria, indumenti, alimenti, giocattoli e altri oggetti di uso quotidiano e qualsiasi altro manufatto atto a essere indossato o utilizzato nella preparazione degli alimenti.
Durante i trattamenti bisognerà rimanere all’interno delle abitazioni con porte e finestre ben chiuse; sospendere l’uso di impianti di ricambio dell’area e impianti di aria condizionata a esclusione di quelli a ciclo interno e proteggere gli animali domestici, eventualmente alloggiandoli all’interno di ambienti chiusi.
Dopo i trattamenti sarà necessario rispettare un intervallo di 15 giorni prima di consumare frutta e verdura che siano state irrorate con i prodotti insetticidi previo un lavaggio abbondante e l’eliminazione della buccia prima del consumo; effettuare la pulizia di mobili, suppellettili e oggetti vari che siano stati esposti al trattamento, utilizzando guanti lavabili o usa e getta; in caso di contatto accidentale con il prodotto lavare abbondantemente la parte interessata con acqua e sapone e, se del caso, rivolgersi al competente personale sanitario.
Fino al 30 novembre sarà fondamentale intensificare, infine, le seguenti azioni per ridurre le condizioni favorevoli alla proliferazione delle zanzare: eliminare il ristagno d’acqua, anche in modeste quantità, in terrazzi, cortili, giardini e orti; controllare periodicamente che grondaie, condutture, caditoie e tombini non siano otturati, mantenendoli sempre efficienti ed evitando il ristagno d’acqua; sostituire regolarmente l’acqua di vasche e fontane evitando l’accumulo di detriti in putrefazione; svuotare almeno ogni due giorni i sottovasi, le vaschette di condensa dei condizionatori e ogni altro contenitore d’acqua.
Inoltre si invita a non lasciare all’aperto recipienti, pneumatici e ogni altro oggetto che possa contenere acqua piovana e, se fosse possibile, utilizzare teli per ricoprirli; impedire la deposizione delle uova ricoprendo i contenitori, le vasche, i vasi non rimovibili con coperchi e zanzariere e introdurre sostante larvicida nei sottovasi, nei recipienti, nei serbatoi, nelle fioriere.
A nemmeno cinque mesi dall'avvio dei lavori di livellamento del terreno del sottopasso di via Roma, si sono concluse oggi le operazioni di collegamento dello stesso con la foratura completa del tunnel. Presenti, questa mattina, nell'area di via Roma, il sindaco Sandro Parcaroli, il commissario straordinario Sisma 2016 Guido Castelli, l'assessore ai lavori pubblici Andrea Marchiori, il dirigente comunale Tristano Luchetti e la ditta che sta realizzando l'opera.
L’intervento è stato avviato - in sinergia con RFI per quanto riguarda questa prima parte - con il livellamento del terreno asportandone una parte per realizzare lo spazio dove sono state posizionate le palificazioni. Oggi si sono concluse le operazioni di scavo che hanno permesso di realizzare il collegamento completo del sottopasso. A seguire si procederà con gli interventi relativi alla sede stradale.
"Grazie all’impegno dell'amministrazione comunale e mio personale, fin dal nostro insediamento, quattro anni fa, abbiamo avuto tra le principali priorità di governo l'eliminazione del passaggio a livello di via Roma, un'opera attesa da anni dai cittadini maceratesi e non solo - ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Con un grande lavoro di squadra e grazie alla sensibilità del Commissario Castelli, abbiamo reso possibile quello che per anni è stato un sogno e che, tra pochi mesi, diventerà un’infrastruttura importante che darà beneficio alla viabilità e alla vivibilità di Macerata".
“Il sottopassaggio di via Roma è un'opera che la città attende da decenni - ha continuato il commissario straordinario sisma 2016 Guido Castelli -. Essere qui oggi a testimoniare un momento chiave dei lavori è per tutti noi motivo di orgoglio. Raccogliamo i frutti di una grande sinergia che ha unito tutti i livelli istituzionali: dal Governo, alla Struttura Commissariale, alla Regione fino al Comune. Grazie al presidente Francesco Acquaroli, con cui già da assessore regionale condivisi l'importanza di finanziare questo intervento e al sindaco Sandro Parcaroli che con determinazione ha lavorato per questo risultato. Il sisma è stato un dramma da cui possiamo rialzarci, lavorando insieme per il bene delle nostre comunità".
"La luce in fondo al tunnel testimonia il grande lavoro fatto in questi mesi - ha aggiunto l’assessore ai lavori pubblici Andrea Marchiori -. Impresa, Comune e Rfi stanno dando prova di quanto sia importante lavorare insieme con professionalità e collaborazione per raggiungere obiettivi strategici. Ci prendiamo qualche ora per apprezzare l’opera e poi subito al lavoro per completarla".
Il progetto - il cui importo dei lavori è di oltre 8 milioni di euro finanziati, per 7,5 milioni da parte del Pnc Sisma gestito dalla struttura commissariale e la parte restante da Rfi - vede coinvolti il comune di Macerata, la Provincia di Macerata, Rete Ferrovie Italiane, l’Ufficio speciale della ricostruzione della Regione Marche e l’Anas e permetterà di eliminare il passaggio a livello al chilometro 30+294 della linea Civitanova - Albacina che insiste nella nevralgica arteria del capoluogo.
L'altezza del sottopasso sarà di 5 metri per permettere ai mezzi pesanti e di soccorso di percorrerlo. La sezione della carreggiata sarà quella del tipo "strada urbana di quartiere E" con larghezza complessiva utile di 12 metri: due corsie da 3,5 metri per trasporto pubblico locale, due banchine da 0,5 metri, un marciapiede da 1,5 metri e uno da 2,5 metri utilizzabile anche come pista ciclabile. Rispetto al progetto originario, è stata diminuita la pendenza longitudinale in modo da rendere più agevole la circolazione anche in condizioni metereologiche critiche.
Il progetto riserva un’attenzione particolare alla qualità dei materiali e all’aspetto estetico della galleria che offrirà un ottimo biglietto da visita a tutti coloro che entreranno in città. Le varie fasi di lavorazione sono concentrate soprattutto fuori dal tracciato stradale. Particolare attenzione è dedicata all'eliminazione delle polveri sottili e alla riduzione dei rumori con tecniche di abbattimento innovative che attenuano i disagi per i residenti e la cittadinanza; la realizzazione del sottopasso eviterà anche l’emissione di circa 300 tonnellate di anidride carbonica all’anno.
Alla Direzione Lavori è fornito un sistema di controllo da remoto del cantiere mediante visore 3D, videochiamate e condivisione di immagini per ottimizzare la comunicazione tra direttore dei lavori e cantiere.
È già tempo di riscatto per la Banca Macerata Fisiomed MC. La seconda giornata di andata presenta l’unico derby marchigiano che si giocherà in questo campionato di A2 e vedrà i nostri ragazzi affrontare nel loro fortino i temibili padroni di casa della Smartsystem Essence Hotels Fano. Nonostante l’inizio balbettante contro Pineto, frutto sicuramente dei troppi errori e della poca continuità, la prima trasferta rappresenta una ghiotta occasione per Macerata, per mettersi alle spalle l’inizio non proprio positivo e iniziare la sua rincorsa verso gli obiettivi prefissati.
Le due squadre arrivano entrambe da una sconfitta, Pineto ha avuto la meglio alla prima del Banca Macerata Forum, mentre Fano è stata sconfitta col massimo scarto a Ravenna. La mancanza di punti in classifica certamente non ridimensiona il valore e la caratura dei due roster: coach Castellano (ex della partita) e il suo staff saranno obbligati alla messa a punto di un piano partita che passerà per la limitazione della creatività di Coscione, regista molto navigato, e della vena realizzativa dei principali attaccanti fanesi, Marks su tutti.
È lo scontro fra le due squadre che hanno centrato la promozione lo scorso anno.Quest'ultime sono cambiate, ma sicuramente non risulta modificata l’ambizione di entrambe le società: lottare con agonismo su ogni pallone per portare il proprio nome e quello della regione il più possibile in alto quest’anno.
I ragazzi sono già in palestra al lavoro per farsi trovare pronti domenica 13 ottobre alle ore 18 nella sempre infuocata cornice del Palas Allende di Fano. Gli arbitri dell’incontro saranno Claudio Amendola e Giuliano Venturi.
Il talentuoso libero Simone Gabbanelli che ha ben spiegato l’umore della sua squadra: “Ognuno di noi ha messo qualche errore di troppo domenica, ci tenevamo a far bene contro Pineto e purtroppo non ci siamo riusciti: stiamo lavorando in settimana per migliorare. Per quanto riguarda Fano, come neo-promossa sarà bello esserci, mi aspetto un ambiente caldo e un palazzetto sempre gremito. Sarà una partita viva, come tutte le partite che affronteremo in questa serie!"
Un giovedì da campioni ad Overtime, in quello che è stato il secondo giorno del festival nazionale del giornalismo, del racconto e dell’etica sportiva in corso fino a domenica a Macerata.
Dopo il grande successo della giornata inaugurale, culminata con il tributo alle stelle della ginnastica ritmica Sofia Raffaeli e Milena Baldassarri (leggi qui), nella giornata di giovedì 10 ottobre il festival ha regalato una serie di appuntamenti molto interessanti per gli amanti dello sport e del calcio in particolare.
Alle 17:30, la centralissima enoteca di Piazza della Libertà Macerati Spiriti Conviviali ha ospitato Nevio e Claudio Scala, che hanno presentato la loro azienda agricola e offerto una degustazione dei propri vini ai presenti.
Abbiamo avuto il piacere di raccogliere le impressioni di Nevio Scala ai nostri microfoni, che si è detto particolarmente entusiasta per essere tornato ad Overtime: "Io e mio fratello veniamo sempre con grande piacere perché sentiamo quasi la necessità di riempirci lo spirito e l'anima di questo entusiasmo che si crea in questi giorni in questa città".
Scala è sicuramente uno che di coppe europee ne sa qualcosa, avendo vinto, fra i tanti titoli, una Coppa dei Campioni da calciatore con il Milan, una storica Coppa Uefa da allenatore del Parma e una coppa Intercontinentale alla guida del Borussia Dortmund. Durante l'evento ha raccontato curiosi aneddoti relativi a questi grandi successi. G
li abbiamo chiesto cosa ne pensa della nuova formula delle coppe europee. Ha risposto: “Dobbiamo aspettare la fine per giudicarla. Sembra che sia anche interessante ma dobbiamo aspettare l’epilogo per dire ci piace o non piace. Il fatto di aver trovato alternative non è affatto una cosa negativa”.
Durante l’evento di Scala ha fatto il suo arrivo a Macerata anche il celebre giornalista Marino Bartoletti, che poco dopo avrebbe presentato in Piazza Cesare Battisti il suo ultimo libro "La Partita degli dei". Bartoletti ha spiegato il concetto dietro il libro, immaginando una partita in paradiso tra i più grandi calciatori della storia, da Pelé a Cruijff, passando per Maradona e i grandi italiani come Vialli, a cui è dedicato il libro: "È una partita vera, con tanti gol e calci di rigore. Ci fa capire che questi nostri eroi, questi dei del calcio, hanno portato là la loro passione e il loro talento. Ci piace immaginarli così".
Bartoletti ha elogiato l'organizzazione e la qualità del festival, ricordando il suo legame affettivo con Macerata: "Questo è il posto dove ho visto per l'ultima volta Gianni Mura. Questo ci fa capire quanto hanno sempre volato alto. Non immagino qualcuno che possa dire di no a Overtime. Più che un orgoglio, è un dovere essere qui".
Gran finale poi al Teatro della Filarmonica, con l’evento "Quando il calcio faceva rumore". Ospite d’onore il golden boy del calcio italiano Gianni Rivera, intervistato da Valerio Calzolaio e da Federica Zille, giornalista di Dazn. L’evento è stato organizzato in collaborazione con Panathlon International Distretto Italia e Panathlon club Macerata e ha regalato la preziosa testimonianza di un campione assoluto come Rivera.
La quattordicesima edizione di Overtime è dedicata al "Rumore" che lo sport è in grado di produrre, dalle imprese dei campioni alle vicende dei grandi sconfitti, dai romanzi sullo sport ai convegni, dal racconto all’etica sportiva. Alla domanda su quale fosse il rumore più bello che abbia sentito nella sua carriera, la leggenda rossonera ha risposto: "Il rumore più bello è quando calciavo il pallone. Era la cosa che mi piaceva di più perché è sempre stata la mia passione. Lo stesso rumore il calcio non lo farà mai più. Il fatto che oggi quando si comincia anziché andare avanti si va indietro è già indicativo".
Chiara Ferragni vittima dell'invidia? Ha risposto a questa e altre domande la filosofa maceratese Lucrezia Ercoli che è stata ospite, ieri sera, della celebre trasmissione Porta a Porta, in onda su Rai 1, condotta da Bruno Vespa.
“Più che per l’insuccesso, noi invidiamo il successo degli influencer, li ammiriamo, quindi li invidiamo e in questo gioco compriamo i prodotti che ci propongono, ha spiegato Ercoli. L’ammirazione è un misto di invidia e di amore”. "La stessa invidia, però, ha un duplice volto che può determinare anche la caduta dell'influencer, in quell’invidia si cela, infatti, anche l’odio per il successo della persona”. "Nel momento dell’inciampo (si veda il caso Ferragni con il pandoro) - ha sottolineato Ercoli - noi infieriamo più del dovuto. Chiara Ferragni è caduta come una influencer che aveva costruito una narrazione perfetta".
Ercoli ha fatto poi un paragone tra i Ferragnez e il film The Truman show: "Fedez e Chiara Ferragni erano gli interpreti, i registi e gli sceneggiatori del loro spettacolo, mentre nel Truman show il protagonista era inconsapevole di essere ripreso dalle telecamere, ha proseguito. Gli unici a non essere consci del reality del quale erano interpreti erano i figli della coppia, che forse scopriranno di essere oggetto delle nostre discussioni fra un po’ di tempo".
Ricordiamo che Lucrezia Ercoli è una vera e proprio esperta in materia di influencer, avendo indagato sulla filosofia di Chiara Ferragni, in un libro pubblicato nel 2020 da Il Melangolo. L’idea nasce dalla consapevolezza maturata negli anni di lavoro come direttrice artistica del festival Popsophia, che appunto unisce filosofia e cultura pop ." L’arte e la filosofia devono confrontarsi con i personaggi che hanno trasformato il nostro immaginario contemporaneo".
Il Comune di Macerata ha dato avvio a una procedura a evidenza pubblica per la manifestazione di interesse alla raccolta delle olive per la stagione 2024 nel terreno di proprietà comunale che si trova nell’area delle Vergini e sul quale insistono circa 70 piante di ulivo.
I richiedenti devono essere privati cittadini singoli o associati residenti nel Comune di Macerata. Gli assegnatari effettueranno, oltre alla raccolta, anche la potatura degli ulivi e la pulizia dell’area con conseguente smaltimento delle foglie e delle ramaglie. Le modalità di esecuzione delle operazioni di pulitura dovranno essere preventivamente concordate con l’Ufficio Ambiente del Comune. A ogni domanda corrisponderà l’assegnazione, a titolo gratuito, di 23 piante fino a esaurimento e quindi per un massimo di tre assegnazioni.
L’attività di raccolta dovrà essere fatta personalmente dall’assegnatario con mezzi propri e propri oneri avvalendosi anche dell’aiuto dei propri familiari e il frutto della raccolta dovrà essere destinato al consumo personale. La durata dell’assegnazione è pari a tre mesi e gli spazi dovranno essere riconsegnati dall’assegnatario al Comune entro la data di effettiva cessazione del contratto.
“Abbiamo deciso di avviare questa manifestazione di interesse con l’obiettivo di perseguire la piena valorizzazione del patrimonio arboreo comunale – ha commentato l’assessore con delega al Decoro Urbano e ai Parchi Pubblici Paolo Renna -. Siamo certi che gli assegnatari custodiranno e conserveranno il terreno con la diligenza del buon padre di famiglia e con l’obiettivo di migliorare la qualità e la bellezza dell’area comunale assegnata per i tre mesi di progetto”.
Per presentare la domanda è necessario compilare il modello scaricabile sul sito del Comune. L’istanza di partecipazione dovrà essere presentata al Comune di Macerata a mezzo PEC all’indirizzo comune.macerata@legalmail.it o consegnata al Protocollo dell’Ente entro il 21 ottobre.
All’istanza dovrà essere allegata fotocopia di un documento di identità del richiedente e deve, inoltre, essere indicato un numero di telefono o email da utilizzare per comunicare l’esito dell’assegnazione.
La Cluentina Calcio comunica l’interruzione del rapporto con l’allenatore Marco Michettoni a causa dimissioni dello stesso che la società ha deciso di accogliere.
“Al tecnico vanno i ringraziamenti per la serietà e la professionalità dimostrata durante questi mesi di lavoro con la squadra e i più sentiti auguri per un futuro ricco di successi e soddisfazioni”, si legge in una nota del club maceratese.
La guida tecnica della Cluentina passa all’allenatore in seconda, mister Simone Salvucci, che esordirà sabato prossimo in occasione della gara contro il Monticelli Calcio.