Una stretta sui controlli per evitare spostamenti ingiustificati e diffusione del contagio in provincia di Macerata. Per realizzare questo obiettivo il prefetto, Iolanda Rolli, ha presieduto una videoconferenza alla quale hanno preso parte i vertici provinciali delle Forze dell’ordine.
Nel corso della riunione, il prefetto ha ribadito, ancora una volta, la necessità di una linea improntata al massimo rigore in questo momento così delicato nella lotta al virus che sta impegnando anche la nostra provincia già da diverse settimane.
Il momento di maggiore allarme è previsto per il week-end di Pasqua: controlli più serrati, più severi, più frequenti ed organizzati in modo coordinato ed incrociato in modo da ottenere un’azione più efficace del territorio.
Tutti i presenti hanno condiviso l’esigenza di scongiurare movimenti collegati a esodi, gite fuori porta, ricongiungimenti familiari, trasferimenti non giustificati presso le seconde case. Per questo è necessario prevenire e contrastare efficacemente il rischio di comportamenti imprudenti che facciano precipitare la situazione, compromettendo i risultati finora conseguiti.
Al fine saranno attivati posti di controllo nei punti nevralgici della viabilità cui concorreranno tutte le Forze di polizia e le Polizie locali.
Non si fermano le attività della ASD Wuxing di Macerata, Scuola di Arti Marziali volta alla promozione delle arti marziali cinesi, con particolare riguardo al Tai Chi ed al Kung fu. Le immagini ed i video dei medici e dei pazienti che praticano il Tai Chi nelle corsie degli ospedali in Cina hanno fatto il giro del mondo e si sono rivelate fonte di ispirazione e motivazione per tutti i praticanti di arti marziali. Animati dal motto "lontani ma vicini nella pratica" e coordinati dall'Insegnante Massimiliano Pallotti, gli allievi della Wuxing si ritrovano giornalmente su Skype per praticare Tai Chi e Qi Gong e trascorrere del tempo insieme, così come erano soliti fare due volte a settimana, tutti i mesi dell'anno, da anni. In questo frangente particolare delle nostre esistenze in cui lo scoramento, complice anche la forzata inattività fisica favorita dalle misure di quarantena, rischia di prendere il sopravvento, la pratica regolare di questa antica arte marziale e del benessere, si rivela essere un potente alleato per conservare l'equilibrio psicofisico. In pochi metri, davanti ad un piccolo schermo si rinnova giornalmente l'impegno di una pratica che si fonda per sua natura sulla "perseveranza", sulla "pazienza" e sulla "fiducia", virtù indispensabili per gestire l'oggi ed il domani.
Si sono riunite oggi in tre distinte videoconferenze le Consulte di SuperLega, Serie A2 e Serie A3 Credem Banca con l’obiettivo di discutere sul prosieguo dei Campionati.
Il Consiglio di Amministrazione ha recepito il parere espresso a larga maggioranza (11 su 13) dalla Consulta di SuperLega e all’unanimità dalle Consulte di Serie A2 ed A3 che hanno richiesto la sospensione definitiva delle tre Serie. Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi al termine delle Consulte, comunicherà la volontà espressa da quest’ultime alla Federazione, che ha la responsabilità dell’ordinamento dei Campionati, attendendo le sue determinazioni. È stato altresì conferito mandato ad una commissione composta dall’AD Massimo Righi e dagli avvocati Stefano Fanini (Consigliere) e Fabio Fistetto (consulente di Lega) di curare la gestione quadro delle trattative economiche con atleti e staff.
La Consulta di SuperLega ha discusso inoltre la possibilità di riaprire il proprio Campionato per giocare i Play Off, qualora ci siano le condizioni e le opportune autorizzazioni delle Autorità Governative e sanitarie.
Le notizie confortanti che arrivano dagli ultimi dati della Protezione Civile e dal Ministero della Salute non devono farci abbassare la guardia: c’è ancora bisogno dell’aiuto di tutti per vincere questa delicata guerra contro il Coronavirus. Iustissima Civitas sta continuando a fare la sua parte: diversi imprenditori e liberi cittadini hanno donato denaro a sufficienza per acquistare , che sono state donate al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Macerata.
Diversi dei nostri tesserati, inoltre, sono in prima linea da settimane: pensiamo in particolare ai dipendenti dell’Ircer, ai volontari della Protezione Civile e ai membri del CISOM, tutti impegnati sin dall’inizio nel vincere questa lotta. Una menzione speciale anche per coloro che hanno raccolto l’invito del Comune di mettersi a servizio della cittadinanza nella distribuzione delle mascherine. A loro e a tutti i medici, gli infermieri e i volontari che stanno sacrificando la loro sicurezza in nome del bene comune, il nostro più sentito ringraziamento.
"Pur comprendendo le difficoltà e le tensioni del momento, dovute alla delicata scelta dell’amministrazione comunale di Civitanova Marche di fornire un prezioso contributo alla collettività ospitando la struttura covid e, di conseguenza, degli esponenti locali di Forza Italia - spiega il Coordinatore provinciale Forza Italia Macerata Riaccardo Sacchi -. Ritengo, tuttavia, doveroso precisare che la posizione del comitato comunale di Forza Italia-Civitanova Marche, è stata espressa unilateralmente e senza alcun confronto con il partito"
"La linea del coordinamento provinciale di Forza Italia, in una materia di tale rilevanza politica ed economica, potrà essere espressa solo in un momento successivo all’uscita dall’emergenza sanitaria ed economica - precisa - tenendo ben presente che le scelte già effettuate da tempo dalla Regione Marche e dagli Enti preposti hanno già visto ampiamente completato il relativo iter burocratico e amministrativo".
"Usciti da questa situazione drammatica senza precedenti, il mondo non sarà più lo stesso, sarà pertanto imprescindibile coinvolgere gli operatori sanitari, gli addetti ai lavori e gli amministratori locali al fine di addivenire alla miglior sintesi possibile, consci dei gravi errori in materia di politica sanitaria commessi dal centrosinistra che governa questa regione da più di 20 anni e aggiunge - formulando la miglior proposta programmatica insieme agli alleati di centrodestra in vista delle prossime elezioni regionali, tenendo nel debito conto la necessità di un improcrastinabile riequilibrio tra costa ed entroterra, vieppiù all’indomani dei terribili eventi sismici del 2016 e della ricostruzione mai iniziata, nonché l’urgenza - mai attuale come oggi - della valorizzazione di strutture sanitarie periferiche"
"Dunque, non è certo questo il momento di formulare ipotesi campanilistiche - conclude - Questo è solo il momento dell’unità, della concordia, della solidarietà verso le vittime di questa terribile malattia e verso le loro famiglie, nonchè verso tutti gli operatori della sanità, altre argomentazioni risulterebbero difficilmente comprensibili"
Il Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 4614 casi positivi al coronavirus riscontrati in Regione Marche. Sono 1919 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1401 in provincia di Ancona, 639 in provincia di Macerata (25 in più di ieri), 312 in provincia di Fermo, 235 in provincia di Ascoli Piceno, 108 extra regione.
Sale di tre unità, a 1141, il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali rispetto a ieri, ma scende quello dei ricoverati in terapia intensiva (140, 11 in meno di ieri): 22 di loro sono ospitati nelle strutture maceratesi (10 a Civitanova, 12 a Camerino).
Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti è salito a 296 (9 più di ieri), mentre sono 956 gli operatori sanitari posti in isolamento domiciliare (30 più di ieri).
Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:
Arrivata questa mattina in Municipio da Taicang - la città cinese unita a Macerata da un importante e proficuo patto di amicizia stretto nel 2016 che fino ad oggi ha interessato diversi ambiti, dallo sport al turismo, dall’economia all’educazione per finire all’arte e alla cultura - una spedizione di 38.400 mascherine destinate al Comune (8.000), all’ospedale cittadino (5.000), all’Ordine degli Architetti (11.800), all’Ufficio Scolastico Provinciale per il personale delle scuole superiori gemellate con Taicang (1.000) e alle scuole di calcio e agli allenatori (2.600) che collaborano con l’agenzia americana viaSoccer presieduta da Su Sue con il coordinamento del vice presidente Dario Marcolini, società alla quale si deve l’interessamento per il prezioso dono. Altre 10.000 mascherine sono destinate agli ospedali di Camerino (5.000) e Civitanova Marche. (5.000).
I presidi medici sono state donati dall’Amministrazione di Taicang, dall’Associazione degli Architetti e da donatori privati, rappresentati in particolare da cittadini e famiglie della città cinese, molto affezionati a Macerata con cui in questi ultimi quattro anni è stato aperto un rapporto di collaborazione intenso sfociato in diverse partnership, progetti concreti di produzione e di collaborazione.
Le mascherine sono state consegnate al Sindaco dal vice presidente della viaSoccer Dario Marcolini al quale il primo cittadino ha consegnato una lettera di ringraziamento dove ha esternato la sua gratitudine e quella dell’intera città: “Il vostro generosissimo, tempestivo e sincero contributo nel coordinare le donazioni dei supporti sanitari da parte del Governo di Taicang e dei tanti privati che si sono da subito adoperati per aiutare Macerata – si legge in un passaggio della lettera del sindaco -, non solo ci commuove ma concretamente ci aiuta molto e ci permette di respirare speranza. Insieme vinceremo questa nuova e faticosa sfida perché l’amicizia è più forte di tutto.
Sembrava impossibile vedere unite le nostre due Città, così diverse e collocate in parti opposte del mondo, e invece anche grazie a voi, Sue e Dario, ora siamo qua, a raccontare questa storia di amicizia, nell’attesa di abbracciarci ancora, in un futuro tempo di gioia e condivisione. Personalmente e a nome della città vi sono grato.”
Soddisfazione da parte di Confartigianato che, con l’approvazione dell’Ordinanza n.97 del Commissario Straordinario alla Ricostruzione, vede riconosciute le istanze portate avanti in merito ai pagamenti per le imprese dell'area del sisma.
Ci sarà infatti una forte iniezione di liquidità in arrivo per le imprese ed i professionisti impegnati nella ricostruzione del Centro Italia dopo il sisma del 2016, ora costrette a chiudere i cantieri in seguito all’emergenza Coronavirus. La misura, che resterà in vigore fino al 30 giugno, permetterà alle imprese edili bloccate in questo momento di grave emergenza, di ottenere liquidità anche per pagare i loro dipendenti ed i fornitori.
Le nuove disposizioni del Commissario prevedono quindi il pagamento dei lavori effettuati nei cantieri fino al momento della sospensione, che riguardano anche le spese tecniche e quelle per i beni strumentali, senza attendere il completamento degli stati di avanzamento.
L’Ordinanza, consentirà di avviare subito il pagamento degli stati di avanzamento parziali, purché abbiamo un importo minimo di 5 mila euro e, con lo stesso obiettivo di fornire liquidità immediata, sarà possibile pagare un anticipo del 50% sulle parcelle dei professionisti per i progetti presentati e procedere al pagamento di tutti gli arretrati nel più breve tempo possibile.
Per rafforzare in modo deciso la capacità operativa nelle attività legate alla ricostruzione verranno inoltre sbloccate le assunzioni di 200 nuove unità di personale negli Uffici Speciali regionali e nei Comuni del cratere. All’Ufficio Speciale delle Marche, che oggi ha in organico 210 dipendenti e circa 4 mila pratiche da esaminare, sono in particolare destinate 116 nuove unità di personale. Altre 30 sono destinate all’Abruzzo, 27 all’Umbria e altrettante al Lazio.
“L’emergenza sanitaria ora è il problema prioritario da gestire e risolvere – afferma Giuliano Fratoni, Presidente Edili di Confartigianato - ma non dobbiamo abbassare la guardia sulla ricostruzione. Apprezziamo molto la decisione del Commissario Legnini di liquidare le opere eseguite, ma occorre riprendere a breve anche la validazione dei progetti presentati ed emettere subito dopo decreti di ammissione a contributo per la ricostruzione. Il nostro auspicio è che non appena sarà possibile rientrare nei cantieri, siano pronte tutte le autorizzazioni per poter lavorare regolarmente”.
La piscina comunale di viale Don Bosco è chiusa dal 10 marzo ma l’attività del Centro Nuoto Macerata non si è affatto arrestata. Proseguono le indispensabili attività amministrative e di manutenzione della struttura, ma soprattutto si sono intensificate le iniziative di formazione, infatti dirigenti e istruttori dello staff si sono attrezzati e, sfruttando le ultime piattaforme digitali di comunicazione, si stanno ritrovando online, organizzando corsi di aggiornamento dalle loro abitazioni. Vere conferenze su tematiche relative al nuoto a 360°.
Un modo per favorire il confronto tra i tecnici, provare a migliorare la qualità della didattica per il settore agonistico, allestire le schede di allenamento per gli atleti e programmare il lavoro una volta che si potrà tornare liberamente a tuffarsi e divertirsi nella vasca del capoluogo.
Non solo, il presidente del Centro Nuoto Macerata Mauro Antonini, tra i principali esperti in Italia circa la pedagogia natatoria, ha voluto approfittare dell’occasione per creare una rete nazionale e coinvolgere in questo circuito di formazione degli specialisti di altre società sportive come Marco Magara, ds della Chimera Nuoto di Arezzo, allenatore di alto livello o Emanuele Narcisi, tecnico della Orizzonte Blu di Montefiascone, tra i più preparati sull’argomento nuoto baby.
Ovviamente gli incontri sono aperti a tutti i tecnici interessati e molte sono le adesioni che stanno arrivando dalle Marche e oltre.
Infine non si arresta l’impegno della società biancorossa in ambito salvataggio e sicurezza. Va ricordato che la Federazione Italiana Nuoto è da molti anni riconosciuta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri quale Associazione Nazionale di Volontariato di Protezione Civile.
Sul territorio provinciale, grazie al coordinamento di Franco Pallocchini, ogni anno vengono brevettati oltre 50 assistenti bagnanti. L’obiettivo è di costituire a Macerata, grazie a questi ragazzi, una serie di nuclei territoriali operativi che possano pertanto essere utili in una prossima emergenza come quella attuale o di altro tipo.
Il Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 4464 casi positivi al coronavirus riscontrati in Regione Marche. Sono 1853 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1356 in provincia di Ancona, 614 in provincia di Macerata (16 in più di ieri), 308 in provincia di Fermo, 235 in provincia di Ascoli Piceno, 98 extra regione.
Scende a 1138 il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (12 meno di ieri), così come quello dei pazienti in terapia intensiva (151, 2 in meno di ieri): 24 di loro sono ospitati nelle strutture maceratesi (12 a Civitanova, 12 a Camerino).
Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti è salito a 287 (17 più di ieri), mentre sono 926 gli operatori sanitari posti in isolamento domiciliare.
Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:
Attraverso una lettera indirizzata a tutti gli organi di stampa il dottor Marco Sigona, medico dell'ospedale di Macerata risultato positivo al Coronavirus lo scorso 6 marzo, ha comunicato la sua guarigione dopo ben 30 giorni di isolamento fiduciario obbligatorio.
Ecco le sue parole:
"Non so se sono il paziente 0 a Macerata ma sicuramente, in questo particolare momento , sono un paziente come tanti altri che si trovano nella mia stessa situazione in Italia…”
Cominciava così la lettera che inviavo il giorno 7 marzo agli Organi di Stampa dopo essere venuto a conoscenza di aver contratto il Virus Covid 19, lettera che, forse perché esprimeva in forma sincera la realtà di uno dei primi casi della nostra Provincia, in cui ancora poco si sapeva degli effetti di questo Coronavirus, ha scatenato nei giorni successivi un clamore giornalistico e televisivo di livello nazionale al quale ho voluto sottrarmi per poter vivere in forma privata la mia malattia e non come un fenomeno mediatico.
Oggi sono guarito. La conferma della negativà dei due tamponi naso-faringei ripetuti a distanza di 24 ore può finalmente farmi dire di esserne fuori.
Dopo circa 30 giorni d’isolamento fiduciario obbligatorio, ricordo che la mia vicenda è iniziata il 27 febbraio ed ho scoperto la mia positività il 6 marzo, posso dire di essere stato fortunato.
Il virus, come nel film Sliding Doors, probabilmente con me ha imboccato la porta sbagliata ma mi ha costretto a casa a due settimane di febbre ricorrente, raffreddore, una modesta tosse, un lieve affanno respiratorio che ho sempre monitorato attraverso l’utilizzo di un saturimetro ed in stretto contatto con i Colleghi della Pneumologia di Macerata.
A metà del percorso, non recedendo la febbre, si era prospettata l’ipotesi di farmi sottoporre ad una Tac toracica ed ad un eventuale ricovero presso l’Ospedale di Camerino. Ho avuto paura, prevedevo l’inizio di un calvario, ma ho tenuto duro, rispettato le indicazioni terapeutiche e questa ipotesi giorno dopo giorno si è allontanata sempre di più. Sentivo che clinicamente andava sempre meglio e il mio umore migliorava.
Dopo 14 giorni dal primo tampone sono stato sottoposto ad un nuovo accertamento che purtroppo risultava ancora positivo. Sono ricaduto nello sconforto più totale. Mi sentivo bene ma quel virus era ancora li dentro, non mi mollava, iniziava il mio calo psicologico che ho superato soltanto grazie alla vicinanza dei familiari e di tante e tante persone amiche e conoscenti che mi hanno sempre telefonato, inviato messaggi, scritto mail, fatto videochiamate e che voglio qui ringraziare perché in certi momenti si sente proprio il bisogno di essere uniti.
Le notizie che leggevo sui giornali ed ascoltavo in televisione di migliaia di contagiati, di morti tra cui tanti, troppi colleghi sanitari, dell’impegno che tutti stavano dando per lottare contro questo nemico che viveva ancora in me, mi spingevano ogni giorno a ripetermi mentalmente che ce l’avrei fatta e sarei tornato anche io nel mondo a combattere questa assurda guerra.
E si perché è una guerra assurda ma è la guerra che d’ora in poi ci dobbiamo aspettare perché i nemici non arrivano più con i carri armati e i mitragliatori, come ci insegnavano durante il servizio militare, ma arrivano in forma invisibile, ma anche prevedibile. E noi possiamo prepararci a riceverli con un sistema sanitario più forte, più organizzato, dove vengano investite più risorse, reclutati più soldati attraverso accessi più semplici alla professione, fatti piani di prevenzione perché abbiamo gli strumenti per farli, la prevenzione non è una spesa ma un investimento, non concerderci più il lusso di far scappare i nostri cervelli e i nostri ricercatori, dare la giusta importanza ai servizi territoriali, abbiamo visto quanto fondamentali in questo tipo di sanità.
Non siamo eroi ma facciamo solo il nostro mestiere cercando di farlo nella maniera migliore e per farlo vogliamo avere le armi giuste.
Questo virus ha colpito trasversalmente tutti, non ha risparmiato nessuno , dalla persona comune all’operatore sanitario, dal personaggio televisivo a quello dello sport, dall’amministratore pubblico al politico. Mi auguro che la lezione che ci lascerà faccia riflettere sul fatto che non potremmo più permetterci di tagliare in continuazione su certi servizi e che dovremmo riapprociarci di alcune priorità.
A breve avremo sicuramente bisogno di ritrovare quell’unità tra le persone che sono state costrette per troppo tempo a distanziarsi socialmente ed emotivamente e avremo bisogno ancora di tanta solidarietà per programmare già da subito il da farsi, non aspettando la fine dell’emergenza.
Oggi abbiamo bisogno di rispetto delle regole e di mantenere alto l’impegno fin qui messo, restando a casa e osservando le indicazioni che ci vengono date. Solo cosi ce la faremo come ce l’ho fatta io.
Non so se le cose torneranno mai come prima ma quello che so è che tutto ciò è solo in mano nostra.
Grazie di cuore a tutti coloro che mi sono stati affianco in questo cammino".
Con lo stop delle attività sportive, gli atleti della Menghi Pallavolo hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con uno dei partner della società, l'ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo) di Macerata.
Una Onlus riconosciuta e iscritta al Registro Regionale delle Associazioni di Volontariato, coopera con altre associazioni come AVIS, AIL, AIDO, la CRI, la Croce Verde, il SIMTI e collabora con il Registro Regionale dei donatori di midollo osseo e con i Centri Donatori e i Poli di Reclutamento regionali presenti su tutto il territorio marchigiano. Questo incontro a distanza, grazie ad una video-chiamata collettiva che ha riunito giocatori e referenti dell’ADMO, è servito per parlare della donazione di midollo osseo e di come promuovere il messaggio ai più giovani.
“È stata l’occasione per riconfermare la Menghi Pallavolo Macerata come sponsor etico dell’ADMO”, racconta Eleonora Salvatori, Responsabile della Sede Operativa di Macerata. “Ci ha fatto piacere riscontare tanto entusiasmo da parte degli atleti, lo stesso che abbiamo sempre trovato nella dirigenza della Menghi Pallavolo Macerata, anche rispetto a questa proposta di una video-conferenza con la squadra. Che è una buona alternativa per continuare a comunicare, ora che siamo impossibilitati a spostarci”.
I giocatori conoscevano le vostre attività o è stata la prima volta? “Diversi avevano avuto modo di conoscerci, tramite ADMO di altre città, per alcuni invece è stata proprio l’occasione di confrontarsi con la nostra realtà. Ci hanno fatto tante domande su come funziona il percorso di donazione, e a questo proposito abbiamo portato con noi le testimonianze di chi l’ha vissuto in prima persona. Sono esperienza anche forti, ma aiutano a far comprendere meglio l’importanza della donazione”.
Da dove nasce l’idea di questi incontri? “Fanno parte di una serie di iniziative che stiamo portando avanti all’interno del progetto “Sportivi fino al midollo”, nato a Macerata. Perché appunto crediamo che gli atleti siano il veicolo perfetto per promuovere il nostro messaggio, avvicinare le persone alla donazione, con particolare attenzione ai ragazzi”.
Maggiori informazioni riguardo la donazione del midollo osseo, sono presenti sul sito internet dell'ADMO Marche, www.admomarche.it, e sulla pagina Facebook dell'Associazione ADMO Macerata.
Giovedì 2 aprile si è riunito via skype il direttivo del Partito Democratico di Macerata, allargato agli invitati permanenti tra cui Narciso Ricotta, Angelo Sciapichetti e Irene Manzi. Lo scopo è stato quello di rimettersi al lavoro dopo l’interruzione forzata dovuta all’emergenza da Coronavirus e anche quello di dimostrare che la politica del Partito Democratico non è stata bloccata dal Covid-19.
A conferma di questi scopi si è deciso di rendere permanente una riunione settimanale del Direttivo del Partito Democratico inviando i contenuti delle stesse agli iscritti e per quanto possibile agli elettori delle primarie svolte a febbraio, che sono state un appuntamento democratico di primaria importanza per la città.
La riunione, aperta dal Segretario del circolo, Stefano Di Pietro, è iniziata con un sentito ringraziamento del Direttivo del PD a tutti gli operatori sanitari, alle forze dell’ordine, ai volontari e a tutti coloro che stanno prestando la loro opera per sconfiggere il virus.
E in questo senso il Direttivo del PD ha deciso di fare una sottoscrizione per la Protezione Civile e di aprirne una tra i suoi iscritti. Un apprezzamento è stato rivolto anche ai cittadini maceratesi, che stanno rispondendo con grande senso civico all’appello di “stare a casa” e al lavoro continuo e positivo svolto dal Sindaco Romano Carancini nella lotta al Coronavirus e ai suoi aspetti più pesanti per la popolazione maceratese.
Entrati nel viso delle cose da fare, l’assessore Narciso Ricotta, candidato Sindaco per il centro sinistra alle prossime elezioni comunali, ha comunicato che ha già convocato una riunione, sempre via skype, dei componenti del tavolo di centro sinistra per il prossimo lunedì 6 aprile e ha dato un’informazione sulle attività intraprese dall’amministrazione comunale per l’emergenza derivata dal coronavirus.
I membri del Direttivo hanno manifestato l’intenzione di sollecitare, nei prossimi giorni, l’Amministrazione per un piano di interventi economici a favore delle famiglie e delle persone in difficoltà, una presenza sulla questione delle mascherine sia per un’adeguata distribuzione che per calmierarne il costo; inoltre, lo stesso faranno per favorire una riunione con l’ERSU, l’Università e rappresentanti degli studenti per la questione degli affitti delle abitazioni da parte di universitari e una discussione approfondita sull’isola pedonale e sul come attenersi nella fase particolarmente delicata della ripresa delle attività.
Di seguito si è sviluppata una discussione molto interessante tra tutti i componenti del Direttivo, durante la quale si è preso l’impegno di costituire dei gruppi di lavoro.
Uno per rivedere e stendere il programma elettorale del partito, che dovrà dedicare una parte importante alla ripresa economica dopo il Coronavirus e un altro per fare il punto sulla lista del Partito Democratico e delle liste civiche più vicine allo stesso partito per le prossime elezioni amministrative.
Alla fine della riunione si è collegato anche l’Assessore regionale Angelo Sciapichetti, che ha dato un’informativa sugli ultimi dati del coronavirus ed ha ben chiarito l’impegno regionale per la realizzazione urgente dell’ospedale per la terapia intensiva a Civitanova, che risulterà indispensabile per alleggerire la pressione sugli Ospedali regionali ormai vicini al collasso.
La riunione si è conclusa con il richiamo di molti partecipanti alla necessità di valorizzare a Macerata l’impegno di chi si è sempre adoperato, come il PD, per dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini e per lo sforzo di unire tutti i cittadini con forte senso della comunità, in alternativa all’avventurismo di chi è stato solo capace di dire dei “no”, favorendo rotture e divisioni all’interno della società civile maceratese.
Da maceratese, figlio di medico anestesista ho cercato di fare qualcosa per rendere un po’ più sicuro il lavoro dei medici di base, per quello che è possibile da singolo cittadino, donando protezioni individuali come visiere e camici di cui sono carenti. Stanno rischiando di essere il soldato Ryan nella lotta alla pandemia: esposti in massa alla potenza di fuoco del Covid-19 senza nemmeno la parvenza di adeguati giubotti anti-proiettili”.
L’onorevole Tullio Patassini lo ha detto stamattina al presidente dell’Ordine dei Medici di Macerata Romano Mari consegnando, insieme a Simone Merlini, responsabile provinciale della Lega di Macerata, la loro donazione personale di kit composti da camici e visiere per ciascuno degli oltre 250 medici di base che svolgono la professione in tutta la provincia.
“I medici di base saranno ancor di più in prima linea via via che si ritornerà alla vita normale allentando le maglie del distanziamento sociale imposto per la pandemia – ha aggiunto Patassini – I “medici di famiglia” per i cittadini, specie gli anziani o i malati oncologici di cui troppo poco si parla in questi giorni, incarnano un ruolo fondamentale ancor più necessario da qui in avanti: quello della figura dispensatrice di cure e attenzioni nel momento non solo di maggior difficoltà della vita, ma in cui l’accesso ai servizi ospedalieri diventa problematico quando non da evitare per timore di contagio”.
Proseguono i controlli da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Macerata nel territorio dell’intera provincia con uomini e donne di pattuglia nei vari comuni sia dell’entroterra che della zona costiera. Nella giornata di oggi è stato impiegato anche l’elicottero del 5° N.E.C. (Nucleo Elicotteri Carabinieri) di Pescara.
È particolarmente intensa l’attività di controllo messa in campo dall’Arma in questo periodo e, purtroppo, non accenna a diminuire il numero delle persone che non rispettano i divieti imposti.
Sempre più spesso si trovano, infatti, cittadini che inventano i motivi più strani pur di uscire di casa per fare un giro in città o peggio ancora, in spiaggia o nelle zone dell’interno.
Massiccio il controllo effettuato nella mattinata di oggi secondo le direttive del Colonnello Roberti, con sorvolo dell’elicottero dall’entroterra alle località balneari attraversando la città di Macerata, con posti di controllo presso i punti nevralgici di Tolentino, Civitanova Marche, Porto Recanati e Porto Potenza.
Complessivamente 42 i militari impiegati dall’Arma, guidati dai rispettivi Comandanti di Compagnia, con la collaborazione a Tolentino anche del personale della Polizia Locale, presente con 6 unità compreso il Comandante.
Sono state 330 le persone controllate, 7 i soggetti sanzionati amministrativamente ai sensi dell’art. 4 comma 1 del Decreto Legge del 25 marzo 2020 n.19. Inoltre, un cittadino tunisino è stato denunciato in stato di libertà ai sensi dell’art. 6 D.Lgs 286/98 poiché non aveva al seguito il documento di identificazione.
23 gli esercizi pubblici controllati, tutti rispettosi delle misure previste.
Continua, inoltre, in questi difficili giorni di piena emergenza sanitaria, l’azione di rassicurazione sociale e di assistenza quotidianamente svolta dagli operatori delle Centrali Operative dell’Arma.
Migliaia sono le chiamate che giungono al 112 – se ne contano mediamente 300 al giorno – dal tenore più disparato: a partire dai dubbi sulla possibilità di spostarsi per lavoro da un comune all’altro (ipotesi consentita) a consigli sanitari (per cui si suggerisce comunque di rivolgersi prima al proprio medico e poi ai competenti numeri di pubblica utilità 1500 o al numero regionale 800.936.677 a cui rispondono medici a disposizione dei cittadini per informazioni sull'emergenza e sui comportamenti da tenere).
Bisogna diffidare di finti addetti del comune che bussano alle case con la scusa di consegnare mascherine o per far compilare moduli per chiedere sussidi economici o ancora di finti operatori sanitari per effettuare tamponi a domicilio.
Sui social si registrano segnalazioni di persone che si presentano nelle case spacciandosi per incaricati dei Comuni, dell’Asur, della Croce Rossa.
Quindi si raccomanda a tutti i cittadini, specialmente alle persone sole ed anziane, di non aprire la porta di casa ma di contattare il 112 per segnalare ogni tentativo di truffa e di farlo immediatamente per consentire alle nostre pattuglie di intervenire con la massima tempestività.
In questa fase emergenziale, che ha comportato un netto calo dei reati predatori, con molte attività commerciali chiuse e con la maggioranza dei cittadini dentro casa, l’azione dell’Arma è prevalentemente volta alla prevenzione, all’informazione e alla sensibilizzazione del cittadino.
Ma allo stesso tempo non si ferma il controllo delle piazze sensibili di spaccio di stupefacenti, sia sulla costa che in area montana. Ne sono testimonianza la quotidiana e costante attività di monitoraggio e vigilanza sull’Hotel House, fortemente voluta dal Prefetto e svolta da tutte le forze di polizia e l’arresto della giovane coppia sorpresa l’altro ieri dai Carabinieri a Pioraco con 150 grammi di cocaina.
Anche oggi, come sabato scorso, le forze dell'ordine hanno reso omaggio a operatori e pazienti di tutti gli ospedali della provincia (qui foto e video). Le pattuglie si sono allineate con i mezzi davanti agli ingressi principali indirizzando il saluto al personale affacciato ai balconi e ad alcuni malati che hanno seguito dalla finestra le brevi cerimonie. In particolare a Civitanova, sia all’ospedale che alla Casa di Cura Villa dei Pini, il silenzio composto del personale schierato è stato interrotto dal rombo dell’elicottero dei Carabinieri, che ha voluto unirsi al significativo momento di rispetto e solidarietà tra le istituzioni.
Prosegue l’attività di controllo della Polizia locale sul territorio. Ad oggi sono 620 gli esercizi commerciali e 1.156 le persone controllate. Dodici invece le sanzioni amministrative elevate e 12 anche le denunce all’autorità giudiziaria.
L’ultima giovedì mattina inflitta ad un residente sorpreso nei pressi dei Giardini Diaz mentre era intento a fare jogging intorno all’anello del parco giochi. Fermato da una pattuglia, l’uomo si rifiutava di dichiarare le proprie generalità e con un fare arrogante continuava nel suo atteggiamento di opposizione anche all’arrivo della seconda pattuglia della Polizia locale. A quel punto gli agenti coordinati, dai commissari Fiorenzo Fiorani e Fabrizio Calamita, hanno condotto l’uomo in centrale dove, dopo le attività di rito, è stato denunciato all’autorità giudiziaria.
Benessere e tutela della salute dei lavoratori, su questi principi si basa la nuova organizzazione del lavoro per il comparto della Polizia locale di Macerata.
L’emergenza in atto e il continuo evolversi delle situazioni di rischio hanno spinto il comandante Danilo Doria, in accordo con il sindaco Romano Carancini, ad adottare una diversa turnazione del personale per tutelare ancora di più il lavoro dei dipendenti senza per questo modificare l’efficacia e l’ottimizzazione del servizio svolto fino ad oggi.
“C'è sempre un modo per migliorare la qualità e l'efficienza dell'impegnativo lavoro che fa la Polizia Locale, in particolare in questa fase di emergenza” afferma il sindaco Romano Carancini “Con questo spirito abbiamo condiviso un diverso assetto organizzativo di tutti gli agenti della nostra Polizia”.
La disposizione, in vigore da qualche giorno, prevede la suddivisione del personale in tre gruppi che avranno rotazione settimanale in modo tale che un gruppo lavorerà da casa in modalità in Smart working e due saranno invece presenti in sede suddivisi in due turni lavorativi (mattino dalle 7,30 alle 13,30, pomeriggio dalle 14 alle 20 o dalle 16 alle 22). In questo modo diminuisce il numero di persone in contatto tra di loro e quindi la probabilità di contagio. Saranno naturalmente rispettate le distanze di sicurezza interpersonale e l’uso dei dispositivi di protezione.
Il Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 4341 casi positivi al coronavirus riscontrati in Regione Marche. Sono 1820 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1290 in provincia di Ancona, 598 in provincia di Macerata (37 in più di ieri), 305 in provincia di Fermo, 233 in provincia di Ascoli Piceno, 95 extra regione.
Aumenta a 1150 il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (10 più di ieri), mentre quelli in terapia intensiva scendono a 153 (5 in meno di ieri): 21 di loro sono ospitati nelle strutture maceratesi (10 a Civitanova, 11 a Camerino).
Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti è di 270.
Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:
Questa mattina, alle ore 12.00, rappresentanze delle Forze dell'ordine di Macerata - Vigili del Fuoco, Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Locale e Guardia di Finanza - si sono recate presso gli ospedali di Macerata, Civitanova (ospedale e Villa Pini) e Camerino dove, dopo essersi schierate all'esterno delle strutture, hanno reso omaggio al personale medico e sanitario che sta lottando da settimane contro il Covid-19.
Presso l'ospedale di Macerata era presente anche il Questore di Macerata Antonio Pignataro, oltre al direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni. Presente presso l'ospedale di Civitanova anche il comandante del commissariato Lorenzo Sabatucci.
Tutti sugli attenti, gli uomini e le donne delle Forze dell'Ordine. Il saluto è stato accompagnato dalle note dell'Inno di Mameli. Un omaggio che è stato raccolto dal personale ospedaliero. Gran parte di medici, infermieri, operatori, infatti, si sono affacciati dai balconi delle strutture o sono usciti per ringraziare. Un omaggio, quello delle Forze dell'Ordine, che si è tenuto in varie parti d'Italia.
Sono le 400 strutture marchigiane che accolgono 12 mila anziani a pagare il prezzo più alto di questa emergenza sanitaria. La popolazione anziana è in generale la più indifesa ed esposta alla mortalità del virus.
Non è stato sufficiente limitare l’accesso degli esterni alle case di riposo per frenare i contagi, il virus continua a circolare nei corridoi, trasformandosi lentamente in veri e propri focolai.
Federica Carosi, responsabile di CNA Pensionati Macerata, denuncia: “Quello che emerge ancora oggi è la drammatica carenza di protezioni per gli operatori che vi lavorano; mascherine, camici sterili, occhiali, calzari; non è un caso quindi che in diverse strutture sanitarie, molti dipendenti si trovino in quarantena”.
Da queste forti motivazioni muove l’iniziativa di Sanidoc e CNA Macerata: “Mettere in sicurezza gli operatori sanitari con gli adeguati presidi è una prima via di uscita per evitare la diffusione del contagio tra i nostri anziani – precisa la Carosi. Abbiamo quindi accolto con favore la raccolta fondi lanciata da Sanidoc per l’acquisto di mascherine che saranno donate alla residenza protetta per anziani di Urbisaglia”.
Le mascherine, rigorosamente certificate per l’uso sanitario, saranno fornite dalle imprese di CNA Federmoda Marche. Per chi volesse fare offerte libere è possibile farlo tramite Paypal o tramite bonifico intestato a SANIDOC APS all’IBAN: IT89 S030 6909 6061 0000 0169 591 per avere maggiori informazioni sulla raccolta è possibile accedere al sito internet di Sanidoc al link www.sanidoc.it/donazione/.
“Sanidoc - ricorda Federica Carosi - è un’associazione di promozione sociale che nasce nel 2009 e CNA è tra i suoi soci fondatori. Negli anni ha stipulato circa ventimila convenzioni con gli ambulatori privati distribuiti in tutta la regione, per permettere ai propri associati forti sconti sulle prestazioni sanitarie. Saranno preziose anche donazioni di piccolissime somme”.
La responsabile CNA Pensionati lancia infine un appello: “Approfittiamo per raccomandare ai nostri anziani di tener duro e restare a casa fino alla fine dell’emergenza. Per qualsiasi necessità io e tutta la CNA di Macerata siamo disponibili. Per chi volesse, la CNA Pensionati nazionale ha aperto un canale di ascolto esclusivo sulla piattaforma gratuita Telegram”.
(Foto di repertorio: Federica Carosi Cna Pensionati Macerata)
Macerata, Camerino, Muccia, Cingoli, ma anche Firenze, Massa, Pontedera, e anche le Case Famiglie Ronald della Fondazione Ronald McDonald, tanti sono i luoghi raggiunti in questi giorni dall’Andrea Bocelli Foundation che si è messa subito al servizio per offrire il proprio contributo in questa fase di emergenza Covid-19.
Dopo aver raggiunto in pochi giorni l’obiettivo dei primi 100.00 euro per aiutare il Covid Hospital di Camerino, nelle Marche, la Andrea Bocelli Foundation ha continuato a portare avanti la raccolta fondi con al suo fianco la voce e la forza del suo fondatore: “Sono fondamentali la “prudenza” e l’“audacia”. Il periodo della prudenza in Italia, e non solo, l’abbiamo vissuto e rispettato; adesso viene il momento dell’audacia, che significa essere in prima linea senza paura e con la voglia di fare. È per questo che la Fondazione che porta il mio nome vede tante persone impegnate concretamente, attivamente e con coraggio in quello che ora è importante fare” – ha dichiarato Andrea Bocelli.
L’invito a tutti a unire le forze, a stringersi intorno al Paese affinché presto si possa tornare ad abbracciarsi realmente, era partito dai canali social ufficiali, anche Chiara Ferragni e Fedez, Fabio Fazio, Mara Venier e tanti altri amici si sono attivati per dare voce alla raccolta fondi.
E tante, tante donazioni e messaggi di vicinanza e speranza arrivati dagli italiani, ma anche dall’estero “Saluti dalla Slovacchia”, “Vi siamo vicini i vostri fratelli Americani” si legge sulla pagina dedicata alla campagna.
E tanti i messaggi e le foto arrivate dai reparti, da coloro che tutti i giorni fronteggiano il virus e l’emergenza.
Da Camerino all’Italia, il passo è stato naturale. A Camerino la ABF aveva inaugurato a gennaio il terzo cantiere di ricostruzione post-sisma 2016, poi a marzo lo stop ai lavori ma non alla attività perché subito la scelta è stata quella di rimanere al fianco della comunità e dell’Ospedale nominato centro Covid. “Da sempre siamo convinti aver cura del nostro prossimo, della persona che ci è accanto, dell’attenzione e tempo dedicato anche ad un solo singolo possa fare la differenza per la vita di quella persona, ma anche della sua intera comunità. – dice il Direttore Generale Laura Biancalani - È per questo che lavoriamo ogni giorno per cercare di abbattere quelle barriere imposte da situazioni quali povertà, disagio sociale, o l’emergenza stessa che stiamo vivendo, con il fine di permettere ad ogni individuo di poter esprimere al meglio il proprio potenziale ristabilendo una condizione di dignità che passa attraverso l’accesso ad elementi basilari quali la salute, l’istruzione ad esempio”.
Fondamentale come sempre è stata la costruzione della rete e del dialogo con le istituzioni, dalla Regione con il Presidente Ceriscioli al Direttore dell’Area Vasta Maccioni.
“Tra l’otto marzo è il quindici marzo abbiamo riorganizzato due ospedali per poter salvare più vite possibili delle persone colpite da questo tremendo virus. Da subito abbiamo avuto l’incredibile sostegno della fondazione Bocelli che ci ha fatto dono di dispositivi per Camerino città da sempre nel cuore del grande Maestro Andrea Bocelli che tutto il mondo ci invidia. Questo ci ha fatto capire che stavamo percorrendo una strada piena di difficoltà ma che era l’unica percorribile”.– racconta Maccioni stesso – “Il 18 marzo purtroppo abbiamo dovuto dare il via ai lavori per in una struttura denominata “ex palazzina malattie infettive” situata all’interno del perimetro ospedaliero di Macerata per rendere disponibili ulteriori 45 posti letto di Medicina Covid-19. La struttura, sede di due importanti unità operative Hospice e Salute Mentale, che abbiamo dovuto dislocare in altre sedi, è stata oggetto di notevoli lavori soprattutto di adeguamento impiantistico. Anche in questo caso la Fondazione Bocelli, che ogni giorno mi contattava per chiedere quali necessità avesse la nostra Area Vasta, non ha esitato ancora una ad aiutarci provvedendo all’acquisto diretto di 30 letti di degenza. La donazione è stata fondamentale per poter aprire il reparto lunedì prossimo. Cosa dire? Solo un grande e sincero grazie al Maestro Bocelli e alla fondazione che porta il suo nome. Un’organizzazione efficiente e veloce nell’azione che fa la differenza quando si deve dare risposta ad una emergenza di queste dimensioni”.
Per contribuire basta andare su https://www.gofundme.com/f/wk67wc-abfxcamerino
ABF è vicina a Camerino poiché il 17 gennaio scorso, grazie a una raccolta fondi aperta nel 2019, ha avviato ha avviato i lavori di costruzione della nuova Accademia di Musica di Camerino, suggestivo borgo marchigiano tra i più colpiti dal terremoto del 2016. Questo è il terzo intervento di ricostruzione in cui ABF ha deciso di operare. L’inaugurazione dell’Accademia è prevista per questa estate a beneficio di 160 studenti, che dopo il terremoto sono stati costretti a fare lezioni in un container.
Il nuovo reparto Covid di Macerata
La palazzina che accoglieva l’Hospice “Il Glicine” – trasferito con la sua attività in una analoga struttura di accoglienza a Montecassiano - è stata destinata come area di degenza per pazienti COVID-19 positivi che necessitano di monitoraggio ed il personale dell’hospice è stato chiamato a sostenere le attività dell’emergenza pandemica. Obiettivo è di poter ospitare 50 pazienti degenti. Attualmente le stanze sono state allestite con le trenta postazioni donate e allestite in tempi brevissimi dalla Andrea Bocelli Foundation.