Macerata

Macerata, associazione L’esistenza Ora: organizzata una fiaccolata per Pamela

Macerata, associazione L’esistenza Ora: organizzata una fiaccolata per Pamela

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma dell'associazione "L’esistenza Ora". Dopo gli ultimi fatti l’associazione “l’esistenza Ora“ che si occupa di violenza su donne, uomini e minori, con sede a Macerata, tramite la scrivente Orietta Quarchioni nonché Presidente della stessa, dichiara quanto segue: "Sono profondamente addolorata per gli ultimi accadimenti avvenuti a Macerata, in primis, per la morte di Pamela Mastropietro, una giovanissima ragazza uccisa con modalità di inaudita ferocia, in seguito i fatti ingiustificabili e gravi di un ragazzo che sopraffatto  da un raptus di pura follia ha seminato caos e sparato contro passanti extracomunitari. Entrambi i fatti colpiscono profondamente ognuno di noi; come associazione ci stringiamo  al dolore della mamma della giovane ragazza; ed al dolore delle persone colpite dai successivi fatti. Per questo motivo ci siamo sentiti il dovere di organizzare una fiaccolata martedì 6 febbraio 2018 con partenza alle ore 20.30 dai Giardini Diaz, fino a Piazza Cesare Battisti, per  condannare ad ogni forma di illegalità e di violenza qualunque essa sia. L’iniziativa l’abbiamo chiamata:  "Una luce per Pamela". Non mi posso esimere, altresì, dall’ esprimere le difficoltà che oggi il nostro Paese sta attraversando sullo stato attuale della sicurezza, dell’immigrazione irregolare e incontrollata e dell’illegalità in generale. Dobbiamo tutti insieme tutelare il  primato della legge, della sicurezza e dei valori morali del vivere civile, affinchè  questi episodi non accadano più. E’ necessario il rispetto delle regole per tutti. Per questo vogliamo mantenere accesa una luce per Pamela perché non ci si dimentichi che quello che è successo a Lei non solo non deve più accadere, ma la tragicità del fatto deve far riflettere ognuno di noi che come afferma il Vescovo di Macerata: "È una morte, quella di Pamela, per la quale l’intera società deve chiedere perdono". Da queste vicende ognuno di noi ne esce sconfitto e per tentare di far sì che tali accadimenti non succedano più, manteniamo questa luce accesa per Pamela..Per non dimenticare ci ritroviamo martedì ai giardini Diaz!

04/02/2018 18:19
L'Helvia Recina rifila la manita alla Pinturetta Falcor

L'Helvia Recina rifila la manita alla Pinturetta Falcor

L'Helvia Recina rifila la manita alla Pinturetta Falcor e cancella in un solo colpo la doppia sconfitta consecutiva con Sangiorgese e Montalto e si riavvicina alla zona play off. Vittoria nel segno dei giovani, Perrella e Massini su tutti, e della forza di volontà, in una partita sulla carta agevole ma da non sbagliare assolutamente. Rientra Pagliarini in difesa con Campana e Domizioli cerniera a centrocampo e Maccioni punta centrale al posto di Mastrojanni, con Di Crescenzo e Marcoaldi recuperati in panchina. Pronti via ed è Campana al 7' a scuotere la traversa con un destro da fuori. L'Helvia controlla il gioco ma il ritmo non elevato permette agli ospiti, penultimi in classifica, di controllare senza grossi patemi. Ci prova due volte Montanari dal limite al 10' e al 18' ma Vallesi fa buona guardia. Gli opsiti si vedono solo in un'occasione estemporanea dalle parti di Recchi con un gran sinistro da fuori di Vergari che prende in pieno la traversa. Ultimo sussulto della prima frazione, una punizione a lato di poco di Ramadori. Nella ripresa la gara non cambia fino al 53' con Perrella che lascia partire un diagonale secco e preciso da fuori area che batte l'incolpevole Vallesi. Gli ospiti provano a reagire e un colpo di testa di Marilungo costringe Recchi alla parata plastica. Al 63' è Maccioni a siglare il raddoppio con un perfetto pallonetto dal limite dell'area che supera il portiere ospite sorpreso dalla giocata dell'attaccante arancionero. La partita di fatto finisce qui con la resistenza degli elpidiensi che si scioglie di fatto e al 67' un ingenuo quanto evidente fallo di mano in area manda sul dischetto Montanari che cala il tris per il quinto centro personale in campionato. Nel finale spazio al giovanissimo Massini, classe 2001, e alla coppia Di Crescenzo – Marcoaldi, quest'ultimo all'esordio in maglia Helvia Recina. E' proprio Massini, fin qui sempre in luice con la formazione Juniores e sempre più impiegato in prima squadra, a siglare il quattro a zero con un bel diagonale su assist di Badiali al minuto 82 e sempre lui a servire il pallone del definitivo cinque a zero a Di Crescenzo all'87. Vittoria netta nel punteggio e nella sostanza per i ragazzi di mister Carassai che riavvicina l'Helvia alla zona play off, distante ora due punti con la coppia Sangiorgese – Chiesanuova e con davanti un doppio scontro diretto a Montefano, terza in classifica, e in casa con la San Marco Servigliano, seconda. Un doppio confronto decisivo per le ambizioni di alta classifica da affrontare con la gisuta e ritrovata convizione e con qualche soluzione tattica in più data dal rientro di alcuni degli infortunati di lungo corso. "Oggi siamo stati bravi a volere questa vittoria per noi fondamentale – il commento di mister Carassai – perchè non potevamo permetterci altro che non la vittoria. Nel primo tempo siamo stati un pò imballati per le scorie mentali delle ultime due sconfitte, nel secondo tempo abbiamo messo più determinazione e dopo il gol di Perrella abbiamo giocato secondo me un'ottima partita. Il recupero di Di Crescenzo e Marcoaldi è importante, ci vorrà pazienza perchè vengono da infortuni lunghi, ma saranno decisivi da qui alla fine nel darci qualche soluzione in più in avanti. Siamo ancora in corsa e andiamo a Montefano ad affrontare una squadra forte e determinata e a giocarci la nostra partita senza pensare a niente e alla fine tireremo le somme". HELVIA RECINA: Recchi, Piccioni, Montanari, Campana, Capparuccia, Pagliarni, Perrella (74' Girotti – 80' Massini), Domizioli, Maccioni (82' Marcoaldi), Ramadori (85' Di Crescenzo), Badiali. All. Carassai PINTURETTA FALCOR: Vallesi Luca, Verdecchia, Cancellieri, Vallesi Matteo, Cardinali, Vergari Alessandro, Vergari Eros (68' Olivieri), Dragjoshi, Marilungo (82' Eboua), Mancini, Benigni. All. Fontana RETI: 53' Perrella, 63' Maccioni, 67' Montanari (rig), 82' Massini, 87' Di Crescenzo (HR) AMMONITI: Vallesi Matteo (PIN)   ARBITRO: Alice Gagliardi (SBT) – Tidei (FM) – Busilacchi (AN)

04/02/2018 18:13
La Medea Macerata piega la Gada Group Pescara 3 alla Marpel Arena

La Medea Macerata piega la Gada Group Pescara 3 alla Marpel Arena

Inizio di girone di ritorno per la Medea Macerata in linea con quelle che erano le aspettative e le speranze della vigilia contro la Gada Group Pescara 3, piegata per 3-0 alla Marpel Arena dalla squadra maceratese. Parte bene la formazione biancoverde che incanala subito nei giusti binari una partita mai in discussione. Pescara prova a rimanere in scia ma è sempre costretta ad inseguire per tutti e 3 i set, senza mai ribaltare le sorti dei parziali, 25-19, 25-22, 25-20 per Casoli e compagni che continuano la sfida a distanza con Portomaggiore, la Sa. Ma. che incontreranno tra due settimane. Nota positiva della serata, oltre chiaramente al rotondo risultato, anche la possibilità per Adrian Pablo Pasquali di far giocare e far andare a referto tutti gli effettivi a disposizione della Medea, occasione sfruttata dallo staff tecnico maceratese anche per confermare le indicazioni che erano arrivate anche dal triangolare amichevole di Pineto del week-end precedente, ricevendo buone indicazioni da parte di tutti i giocatori, anche da Leonardo Benedetti, tornato a disposizione dopo i fastidi al ginocchio che l’avevano tenuto fuori dai giochi. “Siamo stati bravi ad approcciare la partita nel modo giusto – ha dichiarato coach Pasquali a fine partita – Non abbiamo preso sottogamba l’impegno e l’avversario e così facendo abbiamo tenuto sempre in pugno il match. Far giocare tutti è positivo perché tutti in questa squadra sono importanti, tutti si allenano e lavorano sodo in settimana per farsi trovare pronti”. Ora per la Medea un altro duello testa-coda, in trasferta a Morciano di Romagna nel prossimo fine settimana, prima del big match contro Portomaggiore alla Marpel Arena di sabato 17 febbraio. Per pensare a quello però c’è tempo, adesso testa alla gara contro la Dolciaria Rovelli. L’incontro con la Gada Group Pescara 3 sarà trasmesso in differita video martedì 6 febbraio alle ore 21 dalla web tv di Radio Studio 7 e in simulcast sul canale 611 del digitale terrestre delle Marche.

04/02/2018 17:37
Raid a Macerata, le sei vittime non sono in pericolo di vita: due feriti già usciti dall'ospedale - VIDEO

Raid a Macerata, le sei vittime non sono in pericolo di vita: due feriti già usciti dall'ospedale - VIDEO

Non sono in pericolo di vita le sei vittime della folle sparatoria che si è consumata ieri a Macerata. Due di solo sono però ancora in prognosi riservata. Due dei sei, invece, sono già uscite dall'ospedale: uno è stato dimesso ieri pomeriggio e un altro stamattina è voluto uscire di sua spontanea volontà.  M.T. originario del Mali, 29 anni, è stato colpito ad un polmone e per la ferita si trova in Rianimazione ma stando a quanto appreso domani dopo la tac se non ci saranno ulteriori complicazioni potrebbe passare in Chirurgia per la sola degenza. K.W., nigeriano e ventunenne, invece, si trova in Chirurgia.L'unica donna tra i feriti è J. O. di 25 anni che si trova in Ortopedia per una ferita alla spalla. Verrà operata nei prossimi giorni. La donna che ieri è stata colpita da Traini mentre si trovava alla stazione lamenta dei forti dolori nonostante l'assunzione di antidolorifici. Ancora sotto choc ma fortunatamente in condizioni non gravi.O.F. nigeriano di 33 anni è invece stato trasferito a Torrette: ha una ferita vascolare ad un braccio.

04/02/2018 16:10
Raid razzista, PCI: "Frutto di un clima di odio alimentato dalle forze di destra"

Raid razzista, PCI: "Frutto di un clima di odio alimentato dalle forze di destra"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Cesare Procaccini Segretario  Provinciale del PCI. "La Federazione provinciale di Macerata del Pci,condanna il raid razzista e fascista avvenuto nella citta' di Macerata ad opera di un esponente di destra gia' affiliato alla Lega di Salvini. Un fatto di una gravita' inaudita contro cittadini inermi “colpevoli” di avere il colore diverso della pelle. Ciò è il frutto avvelenato di un clima di odio razzista alimentato dalle forze di destra che strumentalizzano il fenomeno ormai annoso dell'immigrazione dagli anni novanta ai giorni nostri che non va mai dimenticato è stata causata dalle guerre imperialiste Usa in Medio oriente e in Africa e dalla scomparsa dei Paesi socialisti in Europa. L'atroce delitto, vittima una ragazza romana avvenuto nella nostra Provincia non puo' in alcun modo giustificare  questa azione razzista!  Il Pci esprime vicinanza e solidarietà ai feriti del "raid" che noi consideriamo nostre sorelle e nostri fratelli e invita alla vigilanza la popolazione democratica arginare e prevenire tali fatti razzisti sempre piu' diffusi nel mondo".

04/02/2018 13:12
Inaugurata a Macerata la mostra in omaggio a Remo Pagnanelli

Inaugurata a Macerata la mostra in omaggio a Remo Pagnanelli

Inaugurata la mostra alla Biblioteca Comunale Mozzi-Borgetti di  Macerata in omaggio a Remo Pagnanelli. "I colori della poesia in mostra- IO, REMO", questo il titolo, raccoglie le opere di 15 artisti che hanno magistralmente illustrato le poesie del poeta Remo Pagnanelli. Una mostra ben curata in particolar modo nell’allestimento, fortemente voluta dall’Associazione culturale”Remo Pagnanelli” con la collaborazione di Art Club Studio.  

04/02/2018 12:59
Follia razzista a Macerata, il Mein Kampf e la bandiera nazista a casa di Traini - VIDEO

Follia razzista a Macerata, il Mein Kampf e la bandiera nazista a casa di Traini - VIDEO

Sul comodino di Luca Traini c'è il Mein Kampf. A casa del ragazzo 28enne di Macerata che ieri, in preda ad una follia razzista, ha gettato la città di Macerata nel panico sparando in diversi luoghi sulla folla, sono stati fatti ritrovamenti che riguardano l'ideologia di estrema destra del ragazzo. Oltre al Mein Kampf nell'abitazione c'era una bandiera celtica e altre pubblicazione legate all'estrema destra. Il materiale è stato sequestrato dai Carabinieri. Traini nella notte è stato trasferito nel carcere di Monteacuto.

04/02/2018 12:20
Spari sulla folla a Macerata, Csa Sisma: "Episodi come questi vanno combattuti nel quotidiano"

Spari sulla folla a Macerata, Csa Sisma: "Episodi come questi vanno combattuti nel quotidiano"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Csa Sisma/Centri Sociali Marche/Ambasciata dei Diritti Marche Trattare quanto successo a Macerata come l’ennesimo caso di cronaca in cui un folle si fa “giustizia” da solo è parte integrante del clima politico, sociale e culturale che stiamo vivendo da anni. Chi oggi ha sparato per le strade della città ha un profilo politico chiaro: candidato della Lega alle amministrative, tatuaggio che richiama a Terza Posizione in fronte, frequentazioni in vari ambienti di estrema destra, al momento dell’arresto ha fatto il saluto romano con il tricolore legato al collo. Si tratta chiaramente di un’azione di matrice fascista: un fascista ha sparato a persone indifese che passeggiavano. Un’azione che non è un episodio isolato: da anni militanti di estrema destra nel nostro paese sparano e sono responsabili di gravissimi episodi di violenza contro migranti e non solo.  Quello di oggi è solo l’ultimo, e sicuramente anche il più grave, di una serie di fatti che hanno un’unica origine, che si colloca sulla scia di una serie di atteggiamenti solo apparentemente “innocui”, anche quotidiani, a cui ciascuno di noi è costretto ad assistere a Macerata come altrove.  Stupirsi di quanto accaduto fa parte dello stesso meccanismo di sdoganamento delle ideologie razziste che è in atto nei mezzi di informazione e nel dibattito politico. Se infatti la matrice è chiara anche le ragioni che portano a questi fatti lo sono: nel nostro paese è in atto un meccanismo che alimenta odio razziale a tutti i livelli, la politica ha enormi responsabilità, negarlo, ancora una volta, significa essere complici. E le responsabilità non sono da attribuire solamente a partiti come la Lega, Casa Pound o Forza Nuova che minimizzano o addirittura “rivendicano” e dimostrano solidarietà all’aggressore, ma anche a chi in questi anni ha legittimato queste organizzazioni in nome di una falsa democrazia, dando adito a chi strumentalizza una povera ragazza massacrata per giustificare un fascista che tenta una strage. Parte dello stesso meccanismo è quello che in queste ore ha portato al completo disinteresse rispetto alle vittime.  Chi lotta tra la vita e la morte, a loro va il nostro primo pensiero, è stato completamente dimenticato e sembra caduto nel dimenticatoio mediatico e del semplicistico dibattito da social. Ancora una volta le vere vittime sono escluse, private della parola e del racconto. Anche questo, forse soprattutto questo, è sintomo del razzismo dilagante. Episodi come questi vanno combattuti nel quotidiano, in ogni ambito, non sono sufficienti purtroppo i dati e le statistiche che da soli basterebbero a dimostrare in maniera evidente come quello dell’immigrazione sia un dibattito completamente folle e drogato da un substrato razzista. La risposta a questi gravissimi fatti deve essere immediata ma non dovrà esaurirsi nella comprensibilissima onda emotiva iniziale, la lotta contro fascismo e razzismo è azione quotidiana, è ricostruzione costante delle condizioni che ne determinano l'inagibilità fisica, politica e culturale nelle nostre città e nelle nostre piazze.  BISOGNA REAGIRE SUBITO CON FORZA E DETERMINAZIONE.  INVITIAMO TUTTI SABATO 10 FEBBRAIO A COSTRUIRE INSIEME UNA GRANDE MANIFESTAZIONE CAPACE DI DARE VOCE E CORPO COLLETTIVO AD UNA REALE OPPOSIZIONE AD OGNI FASCISMO E RAZZISMO".  

04/02/2018 12:00
Shi (Si faccia), l' opera inaugurale del Macerata Opera Festival 2017 in onda su RAI Radio 3

Shi (Si faccia), l' opera inaugurale del Macerata Opera Festival 2017 in onda su RAI Radio 3

Dopo alcuni anni, tornano su RAI Radio3 le produzioni del Macerata Opera Festival: lunedì 4 febbraio alle ore 22.30 andrà in onda l'opera Shi (Si faccia), titolo inaugurale del festival 2017 in linea con il tema "Oriente". Andata in scena al Teatro Lauro Rossi, dal 20 luglio per quattro rappresentazioni, Shi (Si faccia) era nuova opera commissionata dal Macerata Opera Festival a Carlo Boccadoro, di origini maceratesi e tra i più apprezzati compositori italiani contemporanei, su libretto di Cecilia Ligorio, regista e drammaturga con esperienze significative sia nella prosa che nel teatro musicale. La partitura prevede per due pianoforti (Andrea Rebaudengo e Paolo Gorini), percussioni (Tetraktis Percussioni Ensemble), attore (Simone Tangolo) e due baritoni (Roberto Abbondanza e Simone Taddia) . L’allestimento è stato realizzato con la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Macerata che cura le scene, i costumi e le luci; i video sono firmati invece da Igor Renzetti.Uno spettacolo dall’atmosfera onirica che racconta uno dei più celebri personaggi maceratesi, uomo straordinario, attraverso un libretto che traccia il profilo più esistenziale di Matteo Ricci. Nell’opera, il dialogo interiore del gesuita prende corpo e voce attraverso Il Viaggiatore, L’Uomo che guarda e Matteo – tre diversi aspetti della personalità di Ricci: il giovane forte della sua vocazione e della sua scelta di partire; il dubbio e la difficoltà di accettare la vita per come si sviluppa; l’uomo storico, che invecchia e che muore.«Sono lunghe tutte le strade che conducono a ciò che il cuore brama», scriveva nel 1927 Joseph Conrad nel suo romanzo La linea d’ombra: questa frase, che ha ispirato Cecilia Ligorio nella stesura del suo lavoro, può ben riassumere le storie dei protagonisti del Macerata Opera Festival 2017, sia quelli in scena sia le figure che puntellano il legame con la città. Primo fra tutti Matteo Ricci, gesuita maceratese che alla fine del Cinquecento riuscì ad attuare una fruttuosa forma di comunicazione interculturale tra Europa e Cina, basata oltre che sul dizionario anche sulla cultura e sullo scambio di conoscenze; ammesso alla Corte Imperiale a Pechino, Ricci fu il primo occidentale ad essere sepolto il Cina per volere dell’Imperatore che, dopo averlo considerato in vita un interlocutore rispettabile e apprezzato, vergò la richiesta di sepoltura scrivendo: “Shi”, cioè “si faccia!”.Figura mitica è ancora presentissima nella cultura cinese con il nome di Li Madou, diviene oggi protagonista del teatro musicale contemporaneo con una nuova creazione su libretto di Cecilia Ligorio e musica di Carlo Boccadoro, che ha scelto di scrivere la sua partitura «per due pianoforti e percussioni, organico che ritengo funzionale ai rapporti psicologici dei personaggi resi attraverso l’astrazione musicale»; la parte di Padre Ricci è affidata a un attore e poi a due baritoni «che, con la stessa tessitura, risultano omogenei e praticamente interscambiabili affinché, data l’unicità della persona, le due parti si fondano spesso insieme diventando quasi una voce sola».«I tre personaggi del libretto sono tutti Matteo» – spiega Ligorio – «Il viaggiatore incarna il Matteo più giovane, quello che sta per partire, legato all’origine della vocazione, della necessità e della scelta del partire. L’uomo che guarda incarna il dubbio, la difficoltà di accettare la vita tale come si dipana, indipendentemente dai nostri desideri di fronte a noi. Rappresenta la lotta che ognuno di noi è costretto a fare nel proprio presente per sostenere la realtà del proprio presente. Matteo è l’uomo storico, l’uomo che invecchia, che muore. Questa piccola trinità costruisce una famiglia immaginaria, onirica, ma fondamentale per costruire gli equilibri e i contrappesi, i patti a cui si deve segretamente scendere per attraversare la solitudine di un’esperienza di vocazione così radicale. Nasce un dialogo intimo che diventa forma di sopravvivenza necessaria per superare le proprie paure e le proprie resistenze».La terra e la carta sono le due materie alla base del progetto scenico curato dall’Accademia di Belle Arti di Macerata, che propone un Oriente narrato in maniera non didascalica, ma mediante impressioni e suggestioni concettualmente legate alle vicende del protagonista.Nella musica di Boccadoro l’Oriente non è fatto di citazioni o facili immagini “da ristorante cinese”, non contiene riferimenti “pucciniani” né si affida a stilemi di vecchia avanguardia: «All’ascolto– sottolinea il compositore – ci si deve accostare sempre senza pregiudizi; la musica per Shi è una musica come qualsiasi altra; è ascoltabile da chiunque, anche da chi non è abituato al linguaggio contemporaneo; ho molto rispetto del pubblico e so di rivolgermi a persone intelligenti che sapranno capire la complessità di una partitura».

04/02/2018 11:42
Area Vasta 3, confermata manifestazione del 5 febbraio ma i servizi saranno garantiti

Area Vasta 3, confermata manifestazione del 5 febbraio ma i servizi saranno garantiti

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Fp Cisl Marche. Con la presente la Fp Cisl Marche nel confermare la manifestazione regionale unitaria , davanti al Palazzo della Regione, prevista per lunedi 5 febbraio 2018 alle 9.30 con tutti i lavoratori della Sanita Marchigiana convocati , in assemblea all'aperto ad Ancona, comunica che alla luce dei gravi fatti avvenuti a Macerata sabato scorso i servizi erogati lalla cittadinanza non subiranno sostanziali variazioni. Una folta rappresentanza di infermieri, operatori socio sanitari, tecnici ed amministrativi in rappresentanza dei circa 2800 lavoratori sara' comunque  presente ad Ancona per rivendicare il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro fermo da dieci anni.  Buste paga piu' leggere , carichi di lavoro piu' pesanti, non certezza dei riposi ,mancata ancora definizione del problema  precariato , ritardi nelle sostituzioni di maternita' e mobilita', sono elementi forti di protesta anche per i lavoratori dell'Area Vasta 3 . Per questo , pur nel rispetto dei cittadini e della situazione creatasi dopo i noti eventi di sabato, lunedi davanti alla Regione anche le legittime istanze dei lavoratori dell'Area Vasta 3 saranno portate all'attenzione dell'incontro chiesto ai massimi vertici della Regione.

04/02/2018 10:40
Luca Traini in carcere: "Ho risentito la storia di Pamela e ho deciso di prendere la pistola"

Luca Traini in carcere: "Ho risentito la storia di Pamela e ho deciso di prendere la pistola"

È stato trasferito in carcere Luca Traini, il 28enne che ieri ha tentato di fare una strage di migranti a Macerata. L'uomo ha lasciato la caserma dei Carabinieri all'una di notte: a testa alta e sguardo dritto davanti a sé non ha detto una parola ai cronisti che erano ad attenderlo. Traini è ora nel carcere di Montacuto, frazione di Ancona, lo stesso dove è rinchiuso Innocent Oseghale, il nigeriano presunto assassino di Pamela. Proprio la morte brutale di Pamela Mastropietro sarebbe all'origine della tentata strage di ieri. Traini lo ha ribadito ai Carabinieri. "Ero in auto e stavo andando in palestra quando ho sentito per l'ennesima volta alla radio la storia di Pamela. Sono tornato indietro - avrebbe raccontato - ho aperto la cassaforte e ho preso la pistola". L'accusa nei suoi confronti è di strage aggravata dalle finalità di razzismo. Al giovane sono contestati anche porto abusivo di armi e altri reati. Traini è ora nel carcere di Montacuto, lo stesso dove è rinchiuso Innocent Oseghale, il nigeriano presunto assassino di Pamela. (Fonte Ansa)

04/02/2018 10:27
Josè Berdini (Pars) a Quarto Grado: "Pamela era piena di sogni"

Josè Berdini (Pars) a Quarto Grado: "Pamela era piena di sogni"

La trasmissione di Rete 4, condotta da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, ieri sera ha puntato la propria lente d'ingrandimento sul caso dell'efferato delitto di Pamela Mastropietro, la 18enne romana allontanatasi dalla comunità di recupero "Pars" di Corridonia, il cui cadavere è stato ritrovato, fatto a pezzi, in due trolley a Pollenza. Lo psichiatra e criminologo Massimo Picozzi, presente in studio, dice di aver seguito otto casi simili ed escluderebbe che il presunto assassino possa essere stato incapace di intendere e di volere. Afferma invece che possa averlo fatto esclusivamente per disfarsi del cadavere, invitando a lasciare da parte la follia per il momento. Durante la puntata, è stata trasmessa anche l'intervista di Josè Berdini, il responsabile della comunità che ospitava Pamela che così la descrive il suo inserimento: "l'inserimento di questa ragazza è stato caratterizzato dalla sua giovane età, piena di sogni e anche piena fortemente delle decadenze che tutti i ragazzi vivono nell'impatto con la comunità [...] Stava facendo l'esperienza della comunità nelle situazioni più semplici". Berdini descrive anche il momento dell'allontanamento della ragazza, e dice: "Ad un certo punto, volontariamente si è allontanata e l'operatore immediatamente l'ha rincorsa a piedi ed ha cercato di convincerla e dissuaderla da questo intendimento, non ricevendo risposta positiva. L'operatore è tornano immediatamente indietro, ha preso l'auto ed è tornata a cercarla ma non avendola trovata, è tornata di nuovo in comunità ed ha avvertito i familiari e i carabinieri. A quel punto, come normalmente facciamo, siamo partiti con più auto, alla ricerca di questa persona, nei territori circostanti, nelle stazioni ferroviarie, nelle stazioni di autobus e però non l'abbiamo più ritrovata".

03/02/2018 22:16
Macerata, la condanna del centrodestra. Arrigoni (Lega) e Cangini (Forza Italia): "Disonorato il tricolore con cui si è ammantato"

Macerata, la condanna del centrodestra. Arrigoni (Lega) e Cangini (Forza Italia): "Disonorato il tricolore con cui si è ammantato"

“Traini pagherà per il suo gesto criminale. La violenza e la vendetta privata non ci appartengono. Per la Lega la sicurezza, la certezza della pena e il rispetto delle regole sono principi inviolabili". Così interviene il Senatore della Lega Paolo Arrigoni, responsabile Lega Marche riguardo all’autore della sparatoria di questa mattina a Macerata che ha visto il ferimento di 6 persone. “Nulla può giustificare quanto accaduto anche se certi gesti criminali possono essere il frutto avvelenato di un clima di odio e di esasperazione, risultato di queste sconsiderate politiche migratorie”. “Il nostro pensiero va ai feriti ai quali vogliamo esprimere la nostra vicinanza”, conclude il Senatore Arrigoni. Dello stesso tenore le dichiarazioni di Andrea Cangini, candidato Capolista al Senato per Forza Italia-Collegio plurinominale circoscrizione Marche: “Un esaltato, un frustrato, un assassino. Un folle criminale che ha disonorato il Tricolore di cui si è inopinatamente ammantato. Lo sparatore di Macerata non ha alcuna giustificazione, ovviamente. Ma se Macerata non fosse tra i Comuni italiani con la più alta percentuale di immigrati rispetto alla popolazione residente e se un nigeriano senza permesso di soggiorno non fosse stato lasciato libero di fare a pezzi una ragazza di appena 18 anni, l’esaltato avrebbe messo mano alla pistola?“.

03/02/2018 21:33
La Roana Cbf parte col piede giusto nel girone di ritorno: espugnata Perugia

La Roana Cbf parte col piede giusto nel girone di ritorno: espugnata Perugia

La Roana Cbf inizia il girone di ritorno con una vittoria a Perugia contro la Limmi School Volley. Vittoria da tre punti giocata con una buona aggressività e lucidità. Solo nel terzo set, perso dalle maceratesi, le ragazze di Paniconi hanno rinunciato al loro gioco, ma la risposta nel quarto set ha dimostrato la superiorità arancionera in terra umbra. Dopo un primo equilibrio iniziale, in cui le formazioni sono avanzate pari passo, e’ Perugia che prova ad allungare con un break di tre punti ma Giorgi e compagne ritrovano subito la parità. Le padrone di casa ci riprovano di nuovo trascinate dalle schiacciatrici di banda in grande spolvero, la Limmi School si riporta in vantaggio e le ragazze di Paniconi faticano a mettere palla terra e a recuperare il gap. Sul 21 a15 il coach di Macerata si gioca il secondo time out, tentando la reazione delle sue ragazze. Macerata tenta la scalata e mister Cimaroli chiama time out sul 22 a 20, ma rientrate in campo si riparte con un ace di Pomili e un primo tempo di Rita che riportano le due squadre in parità. Il set si conclude ai vantaggi con una gran battaglia a suon di attacchi, la spunta la Roana Cbf 27 a 29. Nel secondo parziale il primo parziale lo creano le ospiti con Giorgi in battuta che porta Macerata avanti 5 a 7. La Roana Cbf mantiene il vantaggio e sull’8 a11 coach Cimaroli ferma il gioco, ma Peretti e compagne non si fanno intimidire e continuano a difendere il piccolo vantaggio. Le locali si fanno sotto, si gioca in totale equilibrio, sul finale si torna in parità 22 a 22, ma con un attacco di Grizzo e un muro di Di Marino Macerata si riporta avanti e un errore in battuta di Perugia regala il set alla Roana Cbf che chiude 23 a 25. Nel terzo set Perugia parte in vantaggio, ma Macerata riaccende subito la spina e recupera il break. Si torna a giocare punto a punto, come gran parte della partita. La Limmi School si riporta avanti 10 a 7 con le maceratesi che fanno confusione in ricezione e perdono efficacia in attacco. Macerata subisce e le locali scappano fino a conquistare il set 25 a 15.   E’ ancora Perugia nel quarto set, la formazione di casa parte subito con tre punti, la Roana stenta a tornare al suo gioco lucido e efficace, ma si rimette in carreggiata grazie alla battuta di Pomili per ristabilire la parità. La Roana Cbf alza il ritmo di gioco e crea il suo strappo di 4 punti, tanto che il mister perugino chiama tempo sul 9 a 13. Ritornate in campo Perugia subisce due ace, le ospiti diventano una macchina da guerra e accumulano vantaggio fino a chiudere set e partita 16 a 25.

03/02/2018 21:14
Il ministro Minniti a Macerata "Nessuno cavalchi l'odio"

Il ministro Minniti a Macerata "Nessuno cavalchi l'odio"

"Nessuno cavalchi l'odio, la contrapposizione di fronte ad un fatto grave che poteva essere gravissimo". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Marco Minniti al termine del comitato per la sicurezza pubblica a Macerata, dove ha incontrato i vertici delle forze dell'ordine. "Auspico - ha aggiunto - una risposta ferma e unitaria" da parte di tutti.    "Siamo di fronte - ha proseguito il ministro - ad una iniziativa criminale individuale. Non c'e' nulla al momento che faccia pensare ad una iniziativa organizzata" con altri. Si tratta, ha concluso, di un fatto "inaccettabile perchè in una democrazia non è consentito a nessuno di farsi giustizia da solo, anche se in questo caso non c'è nulla che possa richiamarci ad un'idea di giustizia". (Ansa) “L’odio e la rabbia non possono sopraffare il rispetto delle persone, che deve venire prima di tutto”. Sono queste, invece, le parole del sindaco di Macerata, Romano Carancini, che interviene a fine giornata dopo il vertice tenutosi in Prefettura alla presenza del ministro Minniti. “Quello che sta accadendo in questi giorni in città è inaccettabile – prosegue il sindaco riferendosi anche all’uccisione di Pamela Mastropietro –. L’odio, che non può attraversare i colori della pelle delle persone, va lasciato da parte per fare spazio alla riflessione, alla responsabilità e al ragionamento. Intendo comunque rassicurare i cittadini: Macerata è e resta una città accogliente e la violenza non fa parte del suo codice genetico. In momenti come questo la coesione sociale e politica diventa l’elemento fondamentale per rasserenare gli animi e non creare divisioni. D’altra parte, i maceratesi hanno sempre dimostrato di sapersi unire nei momenti più difficili. Sulla sicurezza in città siamo, ora e da sempre, al fianco delle forze dell’ordine, che stanno operando con indiscutibile competenza ed efficacia. Voglio ringraziare il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, il ministro Marco Minniti e il prefetto Roberta Preziotti per la vicinanza e l’impegno concreto. Infine voglio ribadire che dobbiamo essere tutti dentro un contesto di comunità. Non si possono, anche attraverso i media, lanciare percorsi di odio, direttamente o indirettamente. Nessuno qui è fuori. L’ultimo appello lo lancio a chi ha responsabilità politiche: non è accettabile, dopo quello che è successo, che continuino a proliferare affermazioni che non fanno degna una persona. Viviamo i prossimi giorni con grande senso di responsabilità e usando la testa, immaginando che siamo dentro una comunità e che non conta il colore: il sangue di Pamela e quello dei feriti è identico”. (Foto di Giammario Scodanibbio)

03/02/2018 21:03
Potere al Popolo Marche: "Dopo i fatti di Macerata, Minniti chiuda subito Casa Pound e tutte le organizzazioni fasciste"

Potere al Popolo Marche: "Dopo i fatti di Macerata, Minniti chiuda subito Casa Pound e tutte le organizzazioni fasciste"

Da Potere al Popolo Marche riceviamo Luca Traini, un neofascista di Macerata già candidato con la Lega Nord alle elezioni amministrative di Corridonia del 2017, questa mattina ha tentato di uccidere sei migranti sparando dalla sua automobile lungo le strade di Macerata: alle vittime della follia fascista va tutta la nostra solidarietà. Traini è stato arrestato poco dopo mentre, nei pressi del monumento ai caduti, faceva il saluto romano. Chi conosce Macerata sa che il 28enne neofascista è da sempre vicino a CasaPound e ad altre organizzazioni di destra come Forza Nuova. Della sua appartenenza ideologica non ci sono dubbi e anche per questo chiediamo che non venga definito "pazzo", né "squilibrato" ma semplicemente fascista. Stabilire questo elemento ci sembra la prima forma di verità. Alla luce di ciò, come attivisti e candidati di Potere al Popolo chiediamo che il ministro degli Interni Marco Minniti, sempre estremamente solerte a combattere il degrado colpendo poveri e migranti, imponga l'immediata chiusura di Casa Pound e di tutte le altre organizzazioni che si ispirano esplicitamente al regime fascista. Si tratta, a questo punto, di una forma minima di "igiene" da fare immediatamente e senza più tentennamenti. Dopo Amedeo Mancini, killer di Emmanuel a Fermo, e dopo una lunga serie di aggressioni e violenze nel nostro territorio, oggi abbiamo assistito a un atto terroristico vero e proprio che avrebbe potuto causare una strage. Per questo chiediamo che le istituzioni non utilizzino nessuna clemenza verso chi ha commesso questi folli gesti e verso le organizzazioni che al loro interno covano i tanti Luca Traini pronti a colpire, con le armi o con le parole.

03/02/2018 19:00
Traini ha sparato ad altezza d'uomo anche contro la sede del Pd. Comi: “Non prevalgano l’odio e la violenza politica"

Traini ha sparato ad altezza d'uomo anche contro la sede del Pd. Comi: “Non prevalgano l’odio e la violenza politica"

“Non saremo certo noi del Partito Democratico ad alimentare le polemiche e aizzare gli animi in un momento così particolare per Macerata. Per ben due volte, negli ultimi giorni, siamo balzati – nostro malgrado – agli onori della cronaca locale e nazionale per avvenimenti cruenti e senza alcuna spiegazione razionale": così il segretario del Partito Democratico delle Marche, Francesco Comi, a seguito dei fatti accorsi oggi a Macerata. "Il ritrovamento del cadavere straziato della povera Pamela Mastropietro" dice Comi "merita tutti gli sforzi che gli investigatori e gli inquirenti stanno portando avanti con tutti i mezzi possibili. Lo stesso deve avvenire per quanto accaduto questa mattina nel centro di Macerata e che ha visto le forze dell’ordine arrestare un 28enne per aver sparato colpi di pistola dall’auto in corsa. Uno di questi proiettili è stato esploso contro la sede della sezione cittadina del Partito Democratico. È stata una fortunata casualità che all’interno della sede non ci fosse il nostro prezioso collaboratore Matteo. La sua scrivania e la sua sedia sono davanti alla porta della sezione. E il 28enne ha sparato ad altezza d'uomo. Non vogliamo, come detto, alimentare polemiche e lanciarci in facili speculazioni e/o strumentalizzazioni, ma non possiamo non evidenziare come sia alto il rischio di pagare tutti una condotta e una analisi facinorose e irresponsabili. La bandiera italiana sulle spalle del giovane è un'offesa per tutto il Paese e tutti gli Italiani. Il colpo di pistola alla sede di un partito, silenziato, oscurato dai più, è un fatto grave, ed è un attentato a tutte le forze democratiche. La strategia dell'odio e dell’intolleranza, alimentati anche a scopo politico ed elettorale, stanno contribuendo a far scivolare la nostra società verso una deriva xenofoba, demagogica e neofascista. È in gioco molto di più di una competizione elettorale. È in gioco il futuro di una comunità, la sua convivenza civile e solidale, la stessa idea di democrazia. Noi, democratiche e democratici delle Marche, non ci stiamo e diciamo “basta” a questo clima. Occorre dire "Basta! "ad ogni forma di disinformazione, falsità che alimenta odio e rabbia tra i cittadini. Occorre dire basta alla politica delle gogne sommarie, delle risse plateali, degli insulti e delle calunnie. Occorre appellarci saldamente alla ragione e alla forza della Costituzione, dei valori civili e della coesione sociale. Siamo in una fase delicata per il Paese e la democrazia e non possiamo non richiamarci tutti a un forte senso di responsabilità e di condanna, decisa, di questo episodio. L’uso della violenza e del cieco e insensato odio politico non devono prevalere".  

03/02/2018 18:44
Lo zio di Pamela: "Non conosciamo Traini". Intanto il Gip convalida l'arresto di Oseghale

Lo zio di Pamela: "Non conosciamo Traini". Intanto il Gip convalida l'arresto di Oseghale

Secondo Marco Valerio Verni, zio di Pamela Mastropietro e legale della famiglia, fra Luca Traini e la ragazza non c'era alcun legame. "Non conosciamo questa persona, non vedo come potrebbe avere una relazione con Pamela" ha affermato l'avvocato Verni "e stiamo sentendo bugie di ogni tipo. Addirittura c'è dice che il padre di Pamela si trovasse in macchina con Traini, ma lui in questo momento si trova a Roma per lavorare". Intanto, il gip di Macerata Giovanni Manzoni ha convalidato l'arresto di Innocent Oseghale, accusato di omicidio, vilipendio e occultamento di cadavere in relazione alla morte della 18enne romana, il cui cadavere fatto a pezzi è stato rinvenuto in due trolley nelle campagne di Pollenza. Disposta la custodia cautelare in carcere. Il 29enne nigeriano, assistito dall'avv. Monia Fabiani, si è avvalso della facoltà di non rispondere

03/02/2018 18:31
Raid razzista a Macerata, le reazioni del Rettore di Unimc, Amnesty International e Movimento 5 Stelle

Raid razzista a Macerata, le reazioni del Rettore di Unimc, Amnesty International e Movimento 5 Stelle

In merito ai fatti odierni, il Rettore dell'Università di Macerata Francesco Adornato ha inviato una comunicazione agli studenti, ai docenti e al personale tecnico amministrativo dell’Università di Macerata: " Cari colleghi tutti, carissimi studenti, anch'io, come voi, ho seguito, e seguo, la vicenda allucinante dello sparatore, ottimamente affrontata e conclusa dalle forze dell'ordine, così come presto altrettanta attenzione ai primi commenti in merito. Bisogna essere lucidi e freddi, proprio e ancor più in questi momenti di tensione. Nonostante la gravità dei fatti, che hanno provocato panico e che lasceranno tracce profonde nella vita della città, occorre non farsi prendere dall'impeto. Mai come adesso bisognerà riflettere e ragionare profondamente su queste vicende, per pronunciarsi in modo chiaro e deciso. E l'Università ha per definizione tutti gli strumenti per farlo. Proporremo, intanto, confronti con le Istituzioni cittadine e del territorio per rafforzare il senso dell'essere comunità cittadina. Per quanto più direttamente ci riguarda, svolgeremo iniziative all'interno dell'Ateneo per riportare serenità e fiducia tra i nostri studenti e per far prevalere le ragioni del dialogo e della convivenza civile. Rifiutiamo la violenza e gli orrori da qualunque parte provengano e operiamo per formare giovani alla cittadinanza, alla partecipazione, alla democrazia e alla responsabilità". "A Macerata, questa mattina, sono accaduti fatti gravi che potevano avere conseguenze ancora più tragiche" ha dichiarato invece Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia, commentando la caccia all'uomo di colore compiuta da una persona armata in apparente rappresaglia per il truce omicidio di Pamela Mastropietro e che al momento dell'arresto si è avvolto in una bandiera italiana e ha fatto il saluto romano. "A un atto di barbarie, come ha detto lo zio di Pamela, non si risponde con altrettanta barbarie. Si risponde accertando i fatti e punendo i responsabili individuali con pene adeguate alla gravità del reato", ha aggiunto Marchesi.   "Purtroppo il clima di odio che circola nel paese alla vigilia della campagna elettorale non prelude a nulla di buono. C'è chi l'odio, anzichè contrastarlo, lo semina, favorendo e persino giustificando episodi come questo. Speriamo che da oggi ognuno sia consapevole delle parole che usa e dell'effetto che possono suscitare", ha concluso Marchesi. Per i candidati marchigiani del M5s Donatella Agostinelli, Patrizia Terzoni, Andrea Cecconi, Daniela Tisi e Mauro Coltorti “E’ sconcertante quanto accaduto oggi a Macerata. L’episodio si commenta da sé, e deve ricordarci a tutti che l’odio razziale va condannato sempre e comunque e in ogni sua forma ed esternazione. Altrettanto disarmante è però il comportamento di certa parte della politica che strumentalizza l’accaduto prendendo le difese del ragazzo autore del folle gesto: a forza di aizzare gli animi in modo becero e verbalmente violento, i risultati che si ottengono sono questi. Quando succedono queste cose non c’è una parte politica che vince e una che perde: da questo triste sabato usciamo tutti sconfitti. Per tale motivo tutti coloro che sono candidati al prossimo Parlamento dovrebbero avere fissa come stella polare del proprio impegno politico la non strumentalizzazione a fini elettorali e propagandistici di certi accadimenti. In questa triste vicenda, l’unico plauso va alle nostre forze dell’ordine che con grande professionalità sono riuscite a intervenire in tempo utile prima che accadesse l’irreparabile. Per il resto, certi gesti vanno condannati senza tentennamenti. E chi cerca di giustificarli ancora di più”.       

03/02/2018 18:23
"Emergenza sanitaria gestita nel migliore dei modi": il direttore dell'Area Vasta 3 Maccioni spiega la situazione - VIDEO

"Emergenza sanitaria gestita nel migliore dei modi": il direttore dell'Area Vasta 3 Maccioni spiega la situazione - VIDEO

"Un'emergenza gestita nel migliore dei modi": così il direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni ha definito la situazione sanitaria, dopo che questa mattina erano stati attivati tutti i protocolli da seguire in situazioni critiche come quella che si era venuta a creare a Macerata a seguito della folle scorribanda di Luca Traini.  Sei complessivamente le persone ferite, di cui quattro in gravi condizioni. Uno dei feriti è stato trasportato a Torrette: nessuno, fortunatamente, dovrebbe essere comunque in pericolo di vita. Il quadro è il seguente: un ferito si trova in Chirurgia a Macerata in prognosi riservata da rivedere nelle prossime 24/48 ore per ferita emitorace destro, fratture costali e scapola destra più contusione polmonare. Farà visita pneumologica nel pomeriggio.  Un altro ferito si trova in Rianimazione a Macerata con ematoma del fegato già embolizzato e stabile. Farà controllo ecografico nel pomeriggio. Tac solo in caso di modificazioni dell’emodinanica. Rimane in prognosi riservata da rivedere nelle prossime 24/48 ore. Una donna ferita è stata ricoverata in Ortopedia per la frattura dell’omero: verrà operata probabilmente martedì. Ad un altro ferito è stato rimosso il proiettile dalla coscia destra anche lui in ortopedia. L'unico trasportato a Torrette ha invece una sospetta lesione vascolare all'arto superiore destro.  Già dimesso infine il sesto ferito. Tutti i dettagli nel servizio video

03/02/2018 17:53
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