Approvata in via definitiva la nuova Legge di Bilancio 2022 con 355 voti a favore. Tante le modifiche introdotte dal testo, dalla riforma fiscale all'intervento sul caro bollette. E non sono mancate le polemiche.
La nuova legge prevede per il 2022 l’impiego di 37 miliardi di Euro, con risorse pari a 13,7 mld e un aggravamento del deficit nazionale di 23,3 mld. Saranno principalmente la riforma fiscale (con il taglio di Irpef e Irap), il caro-bollette (con un intervento di 1,8 mld), il reddito di cittadinanza (confermato) e il Superbonus (fino al 110%) le misure di intervento maggiormente interessate dalla manovra “espansiva”.
Nello specifico, 8 mld saranno destinati al taglio delle tasse a alla cancellazione dell’Irap per autonomi e professionisti, operazione che dovrebbe in un secondo momento avviare la riforma fiscale: passaggio delle aliquote da 5 a 4 e detrazioni del 23% per i redditi fino a 15 mila euro, 25% per i redditi fino a 28 mila euro, 35% tra 28 mila e 50 mila euro, 43% oltre i 50 mila euro. Per i redditi fino a 15 mila euro rimane il bonus Irpef da 100 euro, rimodulato fino ai 28 mila.
Per contrastare il rincaro dei prezzi dell’energia, la manovra taglierà le bollette di luce e gas nel primo trimestre del 2022 (fino al raggiungimento dell’importo di 912 milioni di euro) per i redditi bassi con Isee sotto sotto gli 8.265 euro oppure con 20 mila euro lordi annui e almeno quattro figli. Per le famiglie con redditi maggiori ci sarà invece l’opportunità di rateizzare (senza interessi aggiunti) il pagamento dei primi 4 mesi di bollette fino a 10 mesi. Nel primo trimestre, inoltre, verranno annullati gli oneri di sistema per le utenze della luce fino a 16 kwh, oltre a una riduzione dell’Iva al 5% sul metano da riscaldamento. Non ultimo, la possibilità di pagare nell’arco di 180 giorni (anziché 60) le cartelle esattoriali notificate dal primo gennaio al 31 marzo 2022, senza pagare interessi di mora o sanzioni ulteriori. Sarà rifinanziato il reddito di cittadinanza, anche se dal 2022 osserverà regole più rigide e controlli più severi prima della concessione del sostegno, facendo decadere la richiesta dopo il secondo rifiuto.
Per quanto riguarda gli incentivi edilizi, la novità più rilevante è rappresentata dalla conferma del Superbonus in aggiunta all’eliminazione del tetto ISEE per i lavori di ristrutturazione degli edifici monofamiliari (purché il 30% dei lavori sia ultimato entro il 30 giugno 2022). Il Sisma-bonus sarà invece prorogato al 2025 e salirà dal 50 all’85%, con interessamento di tutti i centri colpiti da un evento sismico, a partire dal terremoto dell’Aquila del 2009. La legge di bilancio 2022 prevede, in questo senso, lo stanziamento di 6 miliardi di Euro aggiuntivi per la ricostruzione privata nelle aree colpite dal sisma, con 200 milioni di Euro per l’assistenza alla popolazione. Il Sisma-bonus, va ricordato, consente ai contribuenti di eseguire interventi per l’adozione di misure antisismiche beneficiando di detrazioni, il cui valore si lega alla riduzione del rischio sismico e alla realizzazione dei lavori sulle parti comuni di edifici condominiali.
"Nella nostra realtà cittadina risultano ancora non vaccinati 4.314 soggetti, pari al 10.7% della popolazione". Il dottor Giordano Ripa, consigliere delegato alla Sanità presso il Comune di Macerata, fa il punto della situazione sui contagi Covid in città. «I dati nazionali trasmessi dalla Fondazione GIMBE ci dicono che in Italia durante la settimana di Natale si è verificata un’impennata dell’80.7% di positività al Covid 19, una crescita del 20.4% di ricoverati con sintomi e una crescita del 13.1% di persone in terapia intensiva - spiega il dottor Ripa -. Parallelamente anche nella regione Marche, nel corso dell’ultima settimana, si è verificato un aumento esponenziale della fase pandemica».
«Il 29 dicembre sono stati individuati 1707 nuovi casi nelle precedenti 24 ore con un tasso di positività del 18.6% (11.4% il giorno precedente) rispetto ai 9165 tamponi processati con una incidenza cumulativa salita a 423.8 positivi su 100.000 abitanti - osserva il consigliere delegato alla Sanità -.In data odierna i nuovi casi sono stati 1814 rispetto a 11.169 tamponi processati, con incidenza di positività pari al 16.2% e con un tasso cumulativo salito a 486.61 positivi su 100.000 abitanti».
«Facendo riferimento alla realtà di Macerata, costituita da 40.899 residenti, i dati relativi al periodo 01/12/2021 al 30/12/2021 si può constatare che l’andamento pandemico cittadino va di pari passo con la tendenza nazionale e regionale - continua il dottor Ripa -. A fronte di un numero così elevato di contagi sale, anche se lentamente, la pressione presso le strutture sanitarie. Secondo i dati odierni dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale, a oggi, i ricoveri a Macerata in area semi-intensiva sono 9 e al pronto soccorso dell’ospedale cittadino sono presenti 4 pazienti. Confrontando i numeri di oggi con quelli di un anno fa, in riferimento alla ospedalizzazioni, appare evidente una minore pressione sulle strutture ospedaliere, soprattutto tenendo conto dell’attuale progressivo e notevole incremento dei casi di positività al Covid 19, ma c’è da temere che a breve termine possa esserci un aumento delle persone che necessitano di un ricovero ospedaliero. Il risultato attuale è ascrivibile alla massiva vaccinazione espletata».
«Purtroppo nella nostra realtà cittadina risultano ancora non vaccinati 4.314 soggetti, pari al 10.7% della popolazione, (tenendo conto che al numero totale di non vaccinati di 8449 vanno sottratti 4182 bambini di età da 0 a 12 anni in quanto la vaccinazione per questa fascia di età è appena iniziata)- conclude il consigliere Ripa -. Alla luce di tale riscontro si invita ancora una volta coloro che non si sono sottoposti a vaccinazione a farlo».
Nonostante la complessità del periodo il Panathlon Club Macerata presieduto da Michele Spagnuolo ha chiuso il 2021 con la consueta conviviale natalizia. Un anno complicato ma di grandi soddisfazioni sportive nazionali e che ha visto i festeggiamenti per i primi 70 anni di attività del Panathlon, la serata “telematica” con il giornalista Flavio Tranquillo, lo spettacolo “Stuck on the wall” allo Sferisterio, la collaborazione con il Comune di Ripe San Ginesio in occasione dell’evento con Ciccio Graziani, la conviviale dedicata ai premi Pasqualetti, Fair Play e Panathlon 2021, la serata con Walter Magnifico durante Overtime Festival e la sinergia con il Consiglio delle donne in occasione del convivio con Helvia Recina Volley e Lube Volley.
La conviviale, organizzata presso il Parco Hotel di Pollenza si è pregiata della presenza di Stefano Chiappini, il maceratese in forza ai Dolphins Ancona, che si è laureato campione europeo lo scorso 31 ottobre con la nazionale italiana di football americano sconfiggendo in finale la Svezia a domicilio. Per molti atleti è stato il coronamento di un sogno, che ha riportato in Italia un titolo che mancava da ben 34 anni. Il giusto riconoscimento per una carriera di grande passione in giro per le selezioni più forti d’Italia: Roma, Milano e Bologna. Una finale vinta dopo ben sette perse.
Stefano durante la serata ha sottolineato che “in Italia è impensabile poter vivere di questo sport. Tutti noi abbiamo altri lavori. Quello che ci spinge è una grande passione e lo spirito di gruppo che ci ha visto trionfare in casa degli svedesi, in una finale che ci vedeva nettamente sfavoriti. Forse ci hanno preso sotto gamba, ma l’importante è stato riportare il titolo in Italia”.
La serata è stata anche l’occasione per salutare la comunità di Serrapetrona, rappresentata dal Sindaco Silvia Pinzi, scelta dal Panathlon Club di Macerata, con consiglio direttivo dello 20 novembre 2020, quale destinataria di un contributo di solidarietà, erogato dal Panathlon International Distretto Italia, che è stato utilizzato per la resinatura della pavimentazione degli impianti sportivi della località Concei.“Ringraziamo per la vicinanza dimostrataci dal Panathlon Club di Macerata“- ha affermato il Sindaco di Serrapetrona. “Dopo lunghi mesi si è concretizzata la rigenerazione di un playground nel nostro Comune” ha continuato Silvia Pinzi – “riportando in vita un campetto di periferia, lasciando un segno tangibile. Lo sport come occasione di socializzazione di un’intera comunità”.
Dopo i saluti del presidente del Coni Marche Fabio Luna, la serata è proseguita con l’intervento di Lidio Palumbo, originario di Ravanusa, il paese della provincia di Agrigento divenuto purtroppo famoso per l’esplosione e i crolli dovuti allo scoppio di un tubo del metanodotto cittadino. Un ricordo commosso quello del consigliere del Panathlon Club Macerata che ha chiuso con le parole di Pietro Carmina, il professore sessantottenne da poco andato in pensione e rimasto vittima dell’esplosione. “Vorrei che sapeste che una delle mie felicità consiste nel sentirmi ricordato” ha scritto in una lettera ai suoi studenti prima del suo pensionamento. “Una delle mie gioie è sapervi affermati nella vita. Una delle mie soddisfazioni la coscienza e la consapevolezza di avere tentato di insegnarvi che la vita non è un gratta e vinci: la vita si abbranca, si azzanna, si conquista. Ho imparato qualcosa da ciascuno di voi, e da tutti la gioia di vivere, la vitalità, il dinamismo, l’entusiasmo, la voglia di lottare”.
“Parole queste che ci devono servire da guida in un momento così complicato come quello che stiamo vivendo. E’ importante dare peso alle giuste cose, mantenendo sempre il sorriso e la voglia di fare, continuando a lottare e a non mollare mai” ha affermato il Presidente del Panathlon Club Macerata. “Sono certo – continua Michele Spagnuolo - che lo sport possa essere una ottima occasione di rilancio e ripartenza dopo l’emergenza sanitaria che abbiamo vissuto e che stiamo ancora vivendo. Come sempre siamo a disposizione per creare nuovi progetti e fare squadra con enti, amministrazioni e con quanti credono nel valore dello sport, sostenendo e supportando il nostro territorio”.
Dipendenti positivi al Covid: chiudono le filiali Intesa San Polo di Mogliano, Piediripa, Casette Verdini e Macerata (corso Cavour).
I locali saranno sanificati, mentre tutti i dipendenti dovranno essere sottoposti a tampone. La banca questa mattina ha affisso un cartello nelle filiali per avvertire i clienti della chiusura. La riapertura è verosimilmente prevista non prima della giornata di lunedì. "L'operatività di cassa - si legge nel cartello - sarà disponibile a Macerata,in via Carducci, e nelle altre filiali rimaste aperte".
Un calendario ricco di proposte musicali e che mira soprattutto a rafforzare il rapporto generazionale fra artisti e pubblico. In occasione della stagione sinfonica 2022 - “Musica Insieme” presso il Teatro Lauro Rossi di Macerata, sono intervenuti nella conferenza di presentazione l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta, il presidente del FORM – Filarmonica Marchigiana Marco Manfredi e il suo direttore Fabio Tiberi, per illustrare la serie di appuntamenti che da gennaio a maggio animeranno la cornice artistica e culturale della città. Invitando tutte le famiglie a prendere parte all’esperienza.
Si comincia subito il 2 gennaio con il tradizionale “Concerto di Capodanno”, cui farà seguito il 18 gennaio la vera apertura della stagione con alcuni dei capolavori di R. Schumann e J. Brahms eseguiti dalla violoncellista Miriam Prandi e dal direttore Alessandro Bonato, entrambi artisti di media generazione. L’8 marzo, invece, la Filarmonica omaggerà la figura della donna attraverso le esecuzioni di Saint-Saëns e Mendelssohn da parte del primo violoncello dell’Orchestra di Santa Cecilia, Luigi Piovano - per l’occasione nelle vesti anche di direttore. Si tratterà di una vera e propria anteprima riservata alla città di Macerata, visto lo spessore di uno degli artisti più richiesti a livello internazionale.
Il 27 marzo sarà la volta del progetto “Family Concert” ispirato all’elefantino Babar (“Histoire du Babar”), fortemente voluto dall’assessore Cassetta: si tratterà infatti dell’unico concerto fuori abbonamento al quale i più giovani sono chiamati a partecipare insieme ai propri genitori per vivere un’esperienza musicale unica e irripetibile. Con il penultimo appuntamento previsto per il 4 aprile sarà la giovane e brillante violinista Alexandra Tirsu – accompagnata nuovamente dal direttore Alessandro Bonato – a incantare la platea con la sinfonia n. 4 di P. I. Čajkovskij, allo scopo di fungere anche da punto di riferimento per le nuove generazioni che si vogliono affacciare all’arte e alla musica in particolare. Chiude la serie di appuntamenti musicali il violoncello del ventenne Ettore Pagano, che il 4 maggio regalerà al pubblico una particolare commistione di generi musicali: dal classico al jazz, seguendo le orme F. Gulda e di G. Gershwin.
«Con molta prudenza e attenzione – ha commentato l’assessore Cassetta – abbiamo voluto stabilire insieme a tutti gli addetti ai lavori i tempi giusti per ripartire con la stagione musicale, che vuole premiare la passione degli artisti e del pubblico. In questa occasione mi sono sentita una grande responsabilità sulle spalle, soprattutto dopo gli ultimi anni di restrizioni e difficoltà che abbiamo subito a causa della pandemia».
«Sarà un programma variegato, che spazierà dal romanticismo al jazz e al blues – hanno dichiarato Manfredi e Tiberi – e che a suo modo rinsalda la collaborazione lunga 15 anni tra il FORM e il Comune di Macerata. Con questo progetto per il 2022 vogliamo guardare al futuro ed esorcizzare una volta per tutte questo difficile momento storico».
L’accesso al Teatro Lauro Rossi di Macerata seguirà le direttive previste dall’ultimo decreto del Governo: possesso del super green pass e mascherina FFP2.
Prendeva il via esattamente un anno fa la campagna di vaccinazione nelle Marche. Giornata rimasta impressa nella memoria collettiva sia grazie al dottor Adolfo Panzoni, primario del pronto soccorso di Osimo - diventato ufficialmente il primo immunizzato della regione -, sia per il lungo e duro percorso che da lì si sarebbe prospettato in vista di un ritorno alla normalità. Ma di questa luce in fondo al tunnel ancora non vi è traccia: governi impreparati, sanità sotto accusa, contromisure inadeguate, campagne di sensibilizzazione tardive e poco persuasive. E allo stesso tempo: migliaia di fake news diffuse sulla rete (insieme a dati imprecisi e spesso corrotti), medici e virologi più o meno attendibili onnipresenti nei talk show televisivi, manifestazioni di piazza contro vaccino e green pass. E infine di qualche no mask.
In un anno, la vaccinazione ha inciso fortemente sulla sintomatologia del Covid-19. C'è però ancora bisogno di mantenere la guardia alta di fronte alla quarta ondata di contagi – ad oggi arrivati a 4.031 nuovi casi (rispetto ai 3.052 del 28 dicembre 2020), con un tasso di contagiosità (Rt) salito a 1,24 (0,98 a fine 2020). 603 i ricoverati un anno fa a fronte dei circa 254 attuali (42 quelli in terapia intensiva): meno della metà, anche questo segnale dell'utilità del vaccino. 130.000 guariti, 3224 deceduti. Sono numeri che, per quanto possano dare da un lato ragione delle misure finora adottate, dall’altro evidenziano anche un altro fattore meno esplicito: la graduale crescita dell’insoddisfazione generale nei confronti delle istituzioni.
Le innumerevoli dichiarazioni volate da un comparto all’altro della politica nazionale e regionale – e non solo in virtù della pandemia – non hanno di fatto reso più semplice affrontare la situazione, ma anzi hanno amplificato malumori e insofferenze. Un accresciuto tasso di fiducia nei confronti delle istituzioni come Stato, Regione, Unione Europea, e Chiesa - legato per lo più alla paura e al bisogno di sicurezza -, non sembra essersi tradotto in altrettanta soddisfazione per quei servizi pubblici che un Paese civile dovrebbe saper garantire.
A livello nazionale, la sanità privata (60%) rimane più apprezzata di quella pubblica (48%), mentre la scuola - privata e pubblica - negli ultimi due anni non ha subito significative variazioni (rispettivamente, 42 e 47%), così come i trasporti ferroviari (36%). Per il trasporto urbano, invece, l’indice di gradimento è precipitato di ben 10 punti: dal 36% del 2019 al 27% del 2021.Inoltre, a rimanere ancora oggi appannaggio delle minoranze, è la richiesta generale di ridurre il peso dello Stato nella gestione delle strutture sociosanitarie (24%) o scolastiche (22%), favorendo al contempo di +6 punti l'indice di propensione al privato rispetto al 2020 (oggi al 31%). Detto altrimenti, Il 60% degli italiani ritiene oggi che il paese abbia «bisogno di essere guidato da un leader forte».
All’interno delle Marche, invece, i dubbi restano legati all’attuale gestione della pandemia che, anche di fronte all’aumento dei contagi causati dalla variante Omicron e alla profonda crisi del personale sanitario, è diventa a fasi alterne un argomento qualunque di dibattito fra vecchia e nuova giunta regionale, o più semplicemente fra esponenti di sinistra e quelli di destra.Se nel corso del 2021 abbiamo assistito alla bagarre in più riprese fra l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini (Lega), e la sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo economico, Alessia Morani (Pd), è di fronte all’ultimo dramma dei tamponi e dei vaccini che l’attenzione si è ora spostata.
A lanciare il sasso è stato stavolta Angelo Sciapichetti (Pd), ex assessore regionale nella precedente giunta Ceriscioli, il quale ha voluto cogliere l’occasione per segnalare l’incapacità di Acquaroli e soci rispetto ad una prevedibile recrudescenza della pandemia e al numero insufficiente di presidi sanitari messi a disposizione. Non ultimo, va ricordato che lo stesso presidente della regione nell’ultimo anno si è “lasciato muovere” fra le incoerenze della propria leader di partito, Giorgia Meloni.L'esponente di Fratelli d'Italia a marzo 2021 invitava l’Unione Europea ad accelerare sull’obbligo del Green pass, per poi rimangiarsi la parola solo 4 mesi dopo facendo leva sul diritto consegnato per sempre ai no vax (oltre a quello di non vaccinarsi) di esprimere pubblicamente il proprio dissenso in forme sempre più esasperate. Perdendo di vista quelle che sono ormai manovre sociosanitarie necessarie per proteggere le categorie più a rischio ed evitare nuove mutazioni del virus.
Un virus che, sicuramente, ha cambiato la vita di tutti i giorni, e del quale non si conoscono ancora gli effetti a lunga distanza. Questo perché, oltre alle nuove campagne di vaccinazione, bisognerà fare i conti nei prossimi mesi anche con le decisioni della classe dirigente: l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, la condotta del Parlamento, le responsabilità del Governo Draghi rispetto ai fondi PNRR, la lealtà istituzionale delle Regioni, e il futuro della Sanità Pubblica.
Fonte: La Polis-Demos
È ufficiale, il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto sull'estensione dell'uso del green pass e le quarantene. Tra nuove strette e qualche allentamento, il Governo vara l'ultimo decreto anti-Covid di questo secondo anno di pandemia, che si chiude con numeri record sui contagi di questa quarta ondata (nelle ultime 24 ore sono stati quasi 100mila, oltre 1700 nelle sole Marche).
Tra le novità, quarantena azzerata ai vaccinati da meno di quattro mesi e a quelli con dose booster, estensione del Super Green pass nell'ambito dei trasporti a lunga percorrenza, fiere e impianti sciistici e prezzi calmierati per le mascherine Ffp2.
Dal 10 gennaio, fino al termine dell'emergenza, il lasciapassare in versione 'super' diventa obbligatorio anche per l'accesso e l’utilizzo dei mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale. Estensione anche per le seguenti attività: alberghi e strutture ricettive; feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose; sagre e fiere; centri congressi; servizi di ristorazione all’aperto; impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici; piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto; centro culturali, centro sociali e ricreativi per le attività all’aperto.
Non passa però il fronte di chi chiedeva di estendere l'obbligo del Super Green pass a tutte le categorie di lavoratori, nonostante la sponda delle Regioni. E non prevale la linea rigorista di chi come il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla scorta dei pareri del Cts e pur d'accordo sulle modifiche alle regole sull'autoisolamento, chiedeva norme non troppo blande.
Sia in cabina di regia che in Cdm il confronto è stato serrato: Pd e Forza Italia hanno subìto lo stop della Lega e del Movimento Cinque Stelle sul varo dell'obbligo del certificato verde rafforzato per tutti i lavoratori. Il Pd rilancia l'obbligo per i vaccini e dice sì alle estensioni dell'uso del pass.
Intesa per calmierare il prezzo delle mascherine Ffp2: una proposta condivisa nell'esecutivo della quale ora sarà incaricata la struttura commissariale, che dovrebbe stipulare apposite convenzioni con le farmacie. Cambiano le regole per la quarantena, con tre diverse categorie: lo scopo è evitare la paralisi del Paese, che con un alto numero di persone in quarantena, perchè contagiati o venuti a contatto con un infettato, rischia di finire in una sorta di 'mini-lockdown' generato anche dai continui autoisolamenti di chi invece è negativo.
Le quarantene non saranno più previste per i vaccinati con booster o con due dosi da meno di quattro mesi che vengano a contatto con una persona poi risultata positiva al Covid, se asintomatici. In questi casi sarà prevista una forma di autosorveglianza e l'esecuzione, al quinto giorno dal contatto con il caso positivo, di un tampone con esito negativo.
Per chi ha eseguito l'ultima vaccinazione da più di quattro mesi - quindi con minore copertura dal contagio - l'autoisolamento scenderebbe da 7 a 5 giorni, con test negativo. Nessuna modifica per chi non è vaccinato: la quarantena resta a 10 giorni. Ridotta, infine, la capienza degli stadi al 50%, mentre per gli impianti sportivi al chiuso la capienza potrà arrivare al 35%.
Si sta tenendo oggi un importante evento che unisce la società biancorossa, la città e la Nazionale Italiana Maschile Pallavolo Sordi, che sarà protagonista alle prossime Olimpiadi del Brasile che si svolgeranno a maggio. È il primo raduno della Nazionale in preparazione delle Deaflympics 2022, dove i ragazzi guidati dal CT Matteo Zamponi proveranno a coronare il sogno di una nuova medaglia dopo il bronzo conquistato ai Mondiali del 2021, giocati in Italia a Chianciano Terme e Chiusi (SI).
Il programma ha previsto un allenamento mattutino presso la Palestra F.lli Cervi, quindi un incontro nel pomeriggio con il Sindaco e l’amministrazione. Appuntamento finale la sera ore 21, quando la Nazionale sfiderà in amichevole la squadra di Serie C della Pallavolo Macerata sempre alla Palestra F.lli Cervi. Tra i convocati azzurri anche un atleta marchigiano, il palleggiatore della Nova Volley Loreto Marco Scorpecci, che gioca in serie B.
L’evento rientra nelle attività promosse dall’amministrazione e arricchisce il programma di Macerata Città Europea dello Sport 2022. Il Sindaco Sandro Parcaroli e l’Assessore allo Sport Riccardo Sacchi credono fortemente nel movimento sportivo in ogni sua forma e nello sport per tutti, che è stato uno dei fondamenti della campagna che ha portato Macerata ad aggiudicarsi l’ambito titolo di città dello sport. “È una collaborazione importante”, conferma il Consigliere Federale della FSSI (Federazione Sport Sordi Italia) Franco Pallocchini, “Sono doppiamente contento per Macerata, è la mia città e si è dimostrata attenta ad un movimento giovane e in forte crescita: oltre ai successi della squadra maschile, la Nazionale Femminile di Pallavolo Sordi ha guadagnato l’oro agli Europei del 2019 e l’argento agli ultimi Mondiali del 2021”. Un movimento di successo che le Marche protagoniste, “Il Direttore Tecnico è di Ancona mentre il CT Matteo Zamponi è di Civitanova Marche, mi fa piacere che la Nazionale inizi il suo percorso verso le Olimpiadi qui, per noi è un onore. Devo anche ringraziare la Pallavolo Macerata che ci ospita e si è resa disponibile a questa collaborazione insieme a tutti i partner del territorio che hanno permesso questo evento”.
Macerata si appresta quindi ad ospitare una giornata di sport e l’occasione per celebrare un movimento che ha avvicinato tanti giovani alla pallavolo, sta ottenendo risultati importanti e si prepara in vista dell’avventura alle prossime Olimpiadi in Brasile.
È stata prorogata fino al 31 marzo 2022 - termine stabilito dal Governo per lo stato di emergenza sanitaria - la sosta breve gratuita di 30 minuti in corso Cairoli e corso Cavour; la Giunta ha approvato questa mattina la delibera che, oltre alla misura che riguarda i due corsi principali della città, interessa anche piazza Mazzini e piazza Vittorio Veneto e disciplina la ztl in piazza della Libertà con i relativi posteggi.
Alla luce dei risultati riscontrati e con la proroga dello stato di emergenza, la Giunta Parcaroli ha deciso di prorogare i regimi agevolati per supportare lo svolgimento delle attività commerciali ed economiche della città e incentivare la permanenza in centro storico.
"Il regime agevolato in corso Cairoli, in corso Cavour e piazza Mazzini, permette una maggiore rotazione dell’utilizzo degli stalli di sosta a pagamento. I cittadini possono continuare ad avvalersi di un’iniziale sosta breve gratuita di 30 minuti – non prorogabili – con l’obbligo di esposizione del disco orario e l’applicazione, decorso tale periodo, della tariffa ordinaria di 1.20 euro" spiega il sindaco Sandro Parcaroli.
Prorogata al 31 marzo anche la gratuità per la prima ora di sosta e, successivamente, l’applicazione della tariffa oraria di 1 euro (con tariffa minima di 50 centesimi per trenta minuti di sosta) nelle fasce orarie 9-13 e 15-20, consentendo inoltre una sosta complessiva per il massimo di due ore, in piazza Vittorio Veneto.
Prolungata al 31 marzo anche l’attuale disciplina di accesso alla ztl in centro storico e la sosta regolamentata a disco orario nei 21 stalli in piazza della Libertà con periodo di sosta consentito di 60 minuti nella fascia oraria 7.30 – 23, sia nei giorni feriali che festivi (fermo restando il divieto di sosta con rimozione forzata il mercoledì dalle 5 alle 15 per la presenza del mercato settimanale).
Dopo il via libera, è stata fissata la data del funerale della famiglia Canullo, che si celebrerà il 9 gennaio prossimo presso la Chiesa di Santa Croce a Macerata. Eros Canullo di 80 anni, la moglie Angela Maria Moretti di 77, il figlio Alessandro di 54 vennero trovati senza vita nella loro casa del quartiere Santa Croce il 6 settembre scorso, dopo settimane da quando non si era più avuto notizie della loro sorte. Un dramma familiare che sconvolse la città di Macerata, e scosse la coscienza dell’Italia intera.
La famiglia era stata segnata da una vita di dolore e di difficoltà. Sulle cause della morte sono ancora in corso le indagini: i risultati dell’autopsia effettuata dal medico legale Roberto Scendoni non sono ancora stati resi noti; il professionista ha presentato, infatti, una richiesta di proroga della consegna dei risultati degli esami legati peraltro a test tossicologici affidati a Rino Froldi. L’autopsia era stata eseguita l’8 settembre scorso, due giorni dopo il ritrovamento dei cadaveri. Sui corpi dei tre congiunti non sono stati rinvenuti segni di violenza, quindi l’ipotesi della disgrazia resta quella più accreditata.
Dopo circa tre mesi che i corpi sono rimasti in obitorio, c’è stato il trasferimento al cimitero di Macerata, dove si trovano tuttora in attesa del funerale, fissato appunto dai familiari dei Canullo il 9 gennaio prossimo.
Il nuovo stop dovuto al Covid impone uno slittamento anche per le gare degli Ottavi di Finale del Girone Bianco e del Girone Blu previste il 2 gennaio, che vengono rimandate al 19. Le date dei quarti di finale sono state invece spostate al 26 gennaio e così la Coppa Italia proseguirà con le semifinali il 16 febbraio.
Slitta quindi l’appuntamento con l’esordio per la Med Store Tunit Macerata, che ha da poco presentato la maglia ufficiale dedicata proprio alla nuova Coppa Italia di Serie A3 (leggi qui). Dopo aver dovuto rimandare anche il derby contro la Vigila Fano di domenica scorsa, il ritorno in campo è previsto per il 9 gennaio con la prima gara del girone di ritorno, che vedrà i biancorossi impegnati nella sfida contro la Tinet Prata di Pordenone al Banca Macerata Forum.
Arrivano i fondi approvati nel bando del 30 settembre pari a 206mila euro distibuiti fra i 421 cittadini del Comune di Macerata vincitori del bando poichè in possesso dei prerequisiti necessari.La Regione, grazie alla legge 431 del 1998, ha approvato e messo a disposizione i contributi a sostegno degli inquilini per la spesa relativa al canone di locazione sostenuta nell'anno 2021. Delle 451 domande presentate entro la scadenza indicata dal bando, ben 427 presentavano i prerequisiti necessari per accedere al contributo, per una richiesta totale di un milione e 900mila euro alla Regione.
L'ammontare del canone di locazione massimo riconoscibile per il contributo era di 560 euro, con un aumento del 25% previsto oltre la soglia massima sul contributo da assegnare in caso di nuclei familiari composti da 5 o più persone, di genitori single con uno o più figli minori a carico, di membri ultrasessantacinquenni o portatori di handicap.
Il Tribunale Amministrativo Regionale delle Marche ha dichiarato inammissibili i ricorsi presentati dai sanitari No vax della regione. La motivazione fornita dai giudici risiede nel difetto di competenza e ha riguardato due casi in particolare.Tra questi quello di un medico, impiegato in una rsa in provincia di Ancona ma residente nel Maceratese, che si era rivolto al TAR in seguito alla sospensione dal lavoro perché, una volta guarito dal Covid, aveva deciso di non vaccinarsi. Il secondo era stato avanzato da una ventina tra medici, farmacisti, psicologi, veterinari, dipendenti di strutture pubbliche o private e liberi professionisti.
Secondo le motivazioni fornite dal TAR, la legge che ha imposto il vaccino al personale sanitario non consente alle Asur possibilità di scelta. La decisione dei giudici rimanda dunque le migliaia di casi in arrivo al giudice ordinario per i liberi professionisti e al giudice del lavoro per i dipendenti del settore privato o dei comparti del settore pubblico privatizzati.
Almeno 2 chilometri di coda fuori l'ingresso del Distretto Sanitario Asur n.9 (ASUR Macerata), fra viale dell’Indipendenza e via Spalato. Centinaia le persone – provenienti da tutta la Provincia di Macerata - che dalle 8.30 si sono messe in fila con le loro automobili per effettuare il tampone molecolare “post natalizio” rimanendo in attesa del proprio turno per ore.
Sono stati soprattutto i ragazzi – accompagnati dai propri genitori – ad essersi ritrovati a fare i conti con la disorganizzazione generale dei presidi sanitari e la situazione precaria delle strutture scolastiche, dove comunque non sono bastate le nuove regole messe in campo dal 15 dicembre (fra cui il vaccino obbligatorio per insegnanti e personale scolastico). Tra le conseguenze la quarantena forzata durata una settimana intera, compreso il weekend di Natale. “I nostri professori ci aiutano molto – ha dichiarato uno dei ragazzi in attesa – ma siamo numerosi in classe e alla fine c’è sempre qualcuno che trasgredisce e abbassa la guardia”.
Di seguito il servizio completo:
Se n'è andato nella notte Roberto Compagnucci, per tutti "Jerry Mix", poliedrico artista della musica, storico ed amato dj. Maceratese, da sempre appassionatissimo di musica, trasmetteva la sua passione rendendola evidente in ogni sua performance, quasi elevandola a un motivo di vita.
Amatissimo da molti, sempre attorniato da amici che riusciva a coinvolgere immancabilmente in mille progetti. Lascia la mamma Marisa, la cugina Silvia, la zia Marcella ed i tanti, tanti amici che già da questa notte, quando la notizia di è diffusa sui social, hanno postato sbigottiti messaggi di cordoglio.
La camera ardente è allestita presso la sala del commiato in Via dei Velini a Macerata. Le esequie si svolgeranno domani, 29 dicembre, alle ore 15.30 nella chiesa dell'Immacolata a Macerata.
Marche, è caos nella sanità pubblica. Il problema è che ormai sembra non fare quasi più notizia. Ma cosa sta succedendo in regione e perché la macchina per la somministrazione della terza dose non ha ancora ingranato la marcia? Disorganizzazione. E’ una parola chiave attorno alla quale risiedono precise responsabilità politiche che gli stessi attori protagonisti stanno adesso respingendo al mittente. Un caso eclatante appartiene alla vaccinazione negli hub regionali. Un’isteria dovuta non più ai soli no vax ma a una comunicazione che, a quasi due anni dall’inizio della pandemia, varia di settimana in settimana generando confusione. E’ trascorso appena un mese da quando il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, dichiarava che il super green pass e eventuali restrizioni del governo avrebbero generato “il rischio di tensioni sociali”.Le Marche allora erano in zona bianca e Acquaroli sottolineava come l’ipotesi della zona gialla fosse da scartare e che “il 50% dei contagiati è vaccinato”. A un mese di distanza - dallo scorso 20 dicembre - la regione non solo è passata in zona gialla, ma le cose sembra non stiano andando per il verso giusto.In base all’ultimo monitoraggio, le Marche rischiano nelle prossime settimane il passaggio in zona arancione: l’incidenza è arrivata a 268.48 contro i 189.96 del monitoraggio precedente. Continuano a salire i casi settimanali 4.031, mentre ce n'erano stati 2.852 la settimana prima.Le terapie intensive rimangono stabili al 14% mentre i reparti non critici passano dal 16 al 19%. La percentuale dei tamponi positivi sale dall’8 al 10% e l’Rt da 1.13 a 1.24. Numeri che, a leggerli, sembra ormai annoino ma che invece raccontano di una classificazione di rischio “moderata ad alta probabilità di progressione”.
L’assessore regionale alla Salute, Filippo Saltamartini, sembra però essersi fatto trovare impreparato alla nuova ondata: le Marche stanno infatti ampliando i posti letto ospedalieri dedicati ai pazienti Covid - come richiesto dal Ministero della Salute - ma per il momento il Covid Hospital di Civitanova Marche non si riapre: ne pagheranno le conseguenze i pazienti affetti da altre patologie.
Il problema, come ha spiegato lo stesso assessore, è di natura burocratica: "Per essere riaperto si deve riassorbire il personale dell'Asur, quindi è una misura che comporta una riorganizzazione progressiva del sistema". Ma una misura che andava programmata per tempo.
Una disorganizzazione sottolineata proprio una settimana fa anche dal presidente Acquaroli: “Mi aspettavo che arrivasse una variante con l'inverno. Dire che eravamo preparati e pronti, no, ma me l'aspettavo. E’ importante restare uniti, compatti, non dividersi”. Non è un lapsus: ad averlo detto è proprio il presidente che un mese fa “divideva” con le sue affermazioni che rischiavano di soffiare sul fuoco dei no vax.
Ma i “si vax”, invece, come se la passano nelle Marche? Male anche loro, a giudicare dalle file interminabili alle quali sono soggetti all’esterno degli hub vaccinali. Qui, chi può, attende pazientemente la somministrazione di prime dosi, richiami e dosi booster; chi non può va via e rinuncia al vaccino. Anche qui mettendo a rischio la comunità per una disorganizzazione del sistema.
File interminabili si sono registrate in tutti gli hub delle 5 province. A Macerata, sempre ieri, si è arrivati addirittura a chiamare la Polizia per sedare le risse verbali pronte a degenerare e scoppiate dopo ore di stanchezza e di disagi di chi, alla campagna vaccinale, avrebbe voluto aderire. E un grazie va detto a medici e infermieri che lavorano ormai su doppi e tripli turni cercando di far fronte alle ataviche carenze di personale della sanità pubblica.
E a lanciare un grido d’aiuto in questo caso, dichiarandosi pronto allo sciopero di massa, è stato il sindacato Nursind Macerata, che ha sottolineato le situazioni di disagio estremo in cui vivono gli operatori sanitari impegnati nella battaglia al Covid. Operatori che sono in attesa di una indennità di rischio loro spettante e che non è mai arrivata. Grido d'allarme anche per Daniela Corsi, direttrice dell’Area Vasta 3, per la quale "la carenza di personale non è dovuta alla volontà di non assumere: mancano proprio nuovi medici. Le terapie intensive sono al completo, e se aumentano il passaggio in zona arancione sarà inevitabile. Dobbiamo aspettare la fine delle feste natalizie. Ci sono ancora troppe persone contrarie al vaccino: è un problema che continueremo a trascinarci"
In questo contesto, infine, le parole del generale Figliuolo, che in visita all’hub vaccinale di Torino ha spiegato come, in riferimento alle lunghissime attese, sia necessario “avere molta pazienza" perché "i cittadini fanno le file anche al Black Friday”. Una caduta di stile che di certo porta a chiedersi se sia questo il modo di convincere gli indecisi ad aderire alla campagna vaccinale.
Furto alla chiesa Santissimo Crocifisso della frazione di Villa Potenza, a Macerata: denunciato un noto pregiudicato. Il fatto è avvenuto nel pomeriggio di lunedì. A segnalare la presenza di un uomo, dileguatosi in maniera furtiva dalla chiesa, ai carabinieri è stato il parroco, don Gianfranco Ercoletti.
L’immediato intervento di una pattuglia della sezione radiomobile ha permesso di fermare il ladro nelle vicinanze del misfatto. Si tratta di un noto pregiudicato, di origini campane. A seguito di perquisizione personale, è stato recuperato il denaro sottratto da un candeliere, dove i fedeli ripongono le offerte alla chiesa, nonchè un metro con nastro biadesivo servito per “pescare” le monete dal candeliere.
La refurtiva è stata restituita al parroco, mentre il materiale utilizzato per commettere il furto è stato sequestrato. Per l’uomo è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Macerata per il reato di furto aggravato e possesso ingiustificato di grimaldelli.
Continua la corsa alla terza dose e si moltiplicano i disagi presso l’Hub vaccinale di Piediripa. La riduzione della validità del Green Pass da 9 a 6 mesi (a partire dal primo febbraio) ha incrementato enormemente l’affluenza presso i centri vaccinali, soprattutto di cittadini senza prenotazione.
Le lamentele registrate negli scorsi giorni, dopo la scarsa chiarezza comunicativa che ha portato oltre un centinaio di persone in fila nella mattinata di ieri 26 dicembre nonostante il centro fosse chiuso, oggi il problema degli assembramenti fuori dal centro si è ripresentato, stavolta a causa della presenza di poco personale medico all’interno della struttura a dover far fronte alle quasi 300 persone in coda sotto la pioggia.
Alla riapertura dell'hub alle ore 14 e 35, dopo la pausa pranzo (prevista fino alle 14), un cittadino ha voluto denunciare alla nostra redazione la situazione: “Trovo assurdo che in un momento d’emergenza come questo il centro non lavori a orario continuato. È ovvio che il personale sanitario non sia sufficiente – aggiunge – Nella fila più lunga, quella dei non prenotati, c’è gente in fila dalle 11 di stamattina sotto la pioggia e al freddo”.
Un’affluenza doppia rispetto a quella prevista, in cui il numero di coloro che non si sono prenotati è spesso pari se non superiore a quello delle prenotazioni registrate, sta facendo emergere le difficoltà del personale Asur che non riesce a fronteggiare la grande affluenza del periodo natalizio. Da sottolineare, inoltre, come il centro vaccinale di Piediripa rimarrà chiuso anche dopo l'ultimo giorno dell'anno, il primo e il due gennaio.
++ AGGIORNAMENTO ORE 18:45 ++
I quattro medici attualmente in servizio al centro vaccinale di Piediripa non riescono a sostenere la situazione creatasi all'interno e all'esterno dell'hub, con centinaia di persone assembrate. Alcuni sono in fila dalle 11 di stamattina. Il centro non dispone di personale sufficiente nemmeno per garantire assistenza o fornire indicazioni a tutti gli avventori circa i percorsi da seguire per snellire la coda: diversi sembrerebbero essere i prenotati inutilmente in fila insieme ai non prenotati.
Iniziano ad emergere anche i primi segni di nervosismo e la tensione cresce, tantochè sono state chiamate sul posto le forze dell'ordine. Con la chiusura prevista per le 19, si rischia di rimandare a casa senza dose il gran numero di cittadini ancora in attesa: "Il personale è letteralmente insufficiente a gestire tutta la gente qua fuori, sembrano tutti sul piede di guerra" commenta un cittadino preoccupato.
++ AGGIORNAMENTO ORE 19:15 ++
Il centro vaccinale resta aperto ad oltranza: i medici presenti cercheranno di completare la vaccinazione di quanti più cittadini possibile.
++ AGGIORNAMENTO ORE 20:00 ++
Grazie alla disponibilità del personale in servizio e all'intervento della polizia, verranno vaccinate tutte le persone entrate nel centro entro le 19.
Già a partitre da domani si auspica la presenza di maggior personale della protezione civile per fornire indicazioni più precise alla cittadinanza ed evitare che la situazione possa ripetersi.
“La Regione Marche non ha mai definito un piano, come non ha mai sostituito i colleghi sospesi, senza stipendio, come sindacato lamentiamo inoltre, il modus operandi di una amministrazione che, sul momento rimette a posto le cose come se non dovesse più accadere e non si preoccupa di scrivere un piano da mettere in atto stanziando un fondo appropriato”. Questo è il grido d’allarme lanciato dal Nursind Macerata,.
“Un altro Natale in prima linea per gli infermieri già stanchi e provati sul piano psicologico oltre che fisico, decimati maggiormente rispetto alle altre volte, dai colleghi sospesi, dai contagiati e da chi ha deciso di lasciare questo lavoro”, spiega ancora il sindacato degli infermieri che poi va nello specifico. “I pronto soccorso sono di nuovo sotto pressione, carichi di lavoro aumentati; terapia ambulatoriale come le monoclonali vengono effettuate ai Pronto soccorsi in assenza di altri ambiti ospedalieri dove gestire i pazienti Covid.
Non abbiamo una vita da due anni e ancora non è finita per ogni ondata è come se fosse la prima volta. Si improvvisano organizzazioni, si aprono ambiti covid ad alta intensità assistenziale, si tutelano i pazienti, ma il personale salterà di nuovo le ferie, viene spostato senza preavviso, da un reparto ad un altro con nuovi turni. Ai centri vaccinali ai colleghi non va certo meglio, da sempre hanno turni settimanali creando disagi di gestione familiare e si ritrovano a svolgere attività di facchini , portieri e tutto fare. Questa incertezza, improvvisazioni e modo di operare incidono in maniera importante sulle nostre teste e sulle nostre motivazioni. Noi professionisti continueremo a farci carico della salute dei pazienti mentre il parlamento non è ancora riuscito a darci, l’indennità specifica, che doveva essere erogata già a partire dal 2021. Non è solo una questione di soldi ma di riconoscimento che non vi è stato”.
"Il segretario territoriale mette in risalto la sufficienza con la quale il ministro Brunetta ha detto in parlamento che gli infermieri possono aspettare: Vergognosa oltre che poco dignitoso, Mancanza di rispetto e di poca attenzione verso una categoria che ha dato il massimo e anche la vita e ancora oggi ne sta dando prova” “Seppur con meno ricoveri attualmente, ci troviamo invece ogni giorno, come sempre, ad assistere a provvedimenti che sembrano essere stati presi al momento, al contestuale presentarsi della situazione o all’evoluzione della stessa. Non è concepibile, dopo 22 mesi non è una cosa che si può ancora accettare. Ci spiace - conclude la segretaria del sindacato - ma se questa legge di bilancio non darà un segnale di attenzione forte agli infermieri, questa volta chi governa si assumerà la responsabilità di uno sciopero che fermerà gli infermieri di tutta Italia e non si potrà certo dire che gli infermieri non sono stati pazienti.
Amiamo il nostro lavoro che svolgiamo con dedizione, e umanità , ma chiediamo rispetto per la nostra professione, per il lavoro svolto quotidianamente, gli infermieri sono stanchi di essere presi in giro . Gli infermieri sono stati professionisti disponibili oltremodo, in cambio hanno avuto solo promesse, elogi e non di rado subiscono delle aggressioni. La nostra disponibilità e pazienza verso la politica che non ci vuole togliere il vincolo di esclusività e riconoscere quanto dovuto, non sarà più la stessa perché in cambio abbiamo ricevuto solo una bella pacca sulla spalla".
Nel giorno di Santo Stefano la CBF Balducci HR Macerata si regala altri 3 punti battendo la Green Warriors Sassuolo per 3-1, riuscendo a cavare fuori il meglio da una partita non priva di momenti complicati. Coppia di banda Martinelli-Cosi per la CBF Balducci, con Fiesoli e Michieletto in banda, Ricci e Stroppa nella diagonale, Bresciani libero; Sassuolo inizia con Rasinska in diagonale con Balboni, Gardini e Moneta schiacciatrici, Busolini e Civitico centrali, Rolando libero.
Primo set tutto di marca maceratese: la formazione di casa parte bene grazie alla battuta che mette in difficoltà la ricezione ospite cercando spesso Moneta e Gardini. I primi due turni al servizio portano altrettanti ace per Ricci e Fiesoli, mentre Stroppa comincia a far male in attacco. Dopo pochi minuti è già 12-2 e la CBF Balducci ha buon gioco nel condurre il parziale, anche in virtù di qualche errore di Sassuolo (9 errori punto nel primo set). Stroppa dalla seconda linea trova il 24-16 e, al secondo set ball, trova il mano out su Civitico per il 25-17
Reazione rabbiosa di Sassuolonel secondo set, con 5 punti messi a segno da Gardini e Busolini, ma Macerata ricuce subito dal 2-7 all’8-7 con un break importante al turno al servizio di Cosi (che firma anche un ace) grazie agli attacchi di Stroppa e ai muri di Martinelli e Michieletto. Bresciani e compagne concedono solo il 27% agli attacchi ospiti nonostante Gardini faccia salire i giri del motore mentre la pressione di Macerata in battuta comincia a diminuire. La CBF Balducci raggiunge il massimo vantaggio sul 17-14, Sassuolo dal canto suo si mantiene in scia e riacciuffa la parità sul 19-19 (ace di Civitico) ma non riesce mai a superare le padrone di casa che trovano un uno-due con Fiesoli e Stroppa che porta al 24-21. Busolini annulla la prima palla set ma Gardini in pipe manda out per il 25-22 finale.
Il coach di Sassuolo Maurizio Venco inizia il terzo set con Cantaluppi (subentrata in entrambi i set precedenti) al posto di Rasinska con Zojzi pronta ad entrare nel cambio di under. Le forze fresche iniziano a far ballare un po’ la difesa di Macerata. La nuova entrata aumenta la pressione sulla seconda linea della CBF Balducci permettendo a Gardini di ergersi a protagonista del parziale. Un primo allungo sul 9-12 scava un piccolo solco che Macerata non riesce più a colmare (anche per le difficoltà a sfruttare il cambio palla). Moneta e Busolini trovano i punti break che portano al 18-23, Balboni trova un grande punto di seconda e Gardini firma il nono punto personale nel parziale con la pipe del 20-25.
Nel quarto set cambio in regia per Macerata con Peretti per Ricci ma quando Sassuolo allunga sul 7-11 sembra di assistere ad un deja vu della gara di andata (quando la Green Warriors rimontò da 0-2 a 2-2). Sul 10-14 Michieletto trova un attacco dalla seconda linea, ci sono 3 punti da recuperare ma la carica è stata suonata per la CBF Balducci che ritorna a fare gioco. Il resto lo fa lo strepitoso parziale di Martinelli (MVP) che, a muro e in attacco, trascina le compagne al 16-15. Ci si mette anche Fiesoli a stampare la fast di Busolini ed è 19-16. Gardini prova a prendersi Sassuolo sulle spalle ma è sempre Martinelli a chiuderla con due schiacciate su due ricezioni della Green Warriors sul turno alla battuta di Stroppa.
“Sicuramente una grande prova di maturità – ha dichiarato coach Luca Paniconi della CBF Balducci– Sono molto soddisfatto di quello che la squadra ha messo in mostra. In settimana non abbiamo potuto allenarci nel migliore dei modi ma mi è piaciuta la determinazione messa in campo per superare i momenti difficili, ritrovando nella seconda metà del quarto set la qualità di gioco messa in campo nel primo".
“Ci è mancata la lucidità nei momenti caldi – ha commentato il tecnico di Sassuolo Maurizio Venco – Nel primo set abbiamo patito un approccio un po’ complicato, che in trasferta ci può stare. Nel secondo abbiamo gestito abbastanza bene, nel senso che nei momenti caldi avevamo in mano il pallone per fare punto ma siamo stati poco lucidi. Purtroppo abbiamo dovuto ripartire da zero, eravamo un orologio svizzero fino all’infortunio del nostro capitano, che ha fatto saltare tutti gli equilibri. Ora abbiamo Moneta che è un ottimo elemento ma ovviamente dobbiamo inserirla nei meccanismi di gioco. Anche come opposta abbiamo un volto nuovo, quindi dobbiamo un po’ conoscerci, questo anche fa sì che sia mancata la lucidità in certe situazioni".
CBF BALDUCCI HR MACERATA-GREEN WARRIORS SASSUOLO 3-1
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Bresciani (L), Martinelli 10, Cosi 5, Michieletto 17, Gasparroni, Ghezzi 1, Ricci 1, Stroppa 22, Peretti, Pizzolato ne, Fiesoli 11, Malik ne. All. Paniconi
GREEN WARRIORS SASSUOLO: Mammini ne, Colli (L) ne, Zojzi 2, Balboni 2, Gardini 28, Cantaluppi, Moneta 9, Busolini 13, Rasinska, Rolando (L), Stanev ne, Civitico 13, Cesari Semprini. All. Venco
ARBITRI: Feriozzi, Polenta
PARZIALI: 25-17 (22’), 25-22 (27’), 20-25 (25’), 25-20 (27’)
NOTE: CBF Balducci 9 errori in battuta, 4 aces, 63% ricezione positiva (28% perfetta), 32% in attacco, 13 muri vincenti; Green Warriors 17 errori in battuta, 4 aces, 46% ricezione positiva (24% perfetta), 33% in attacco, 5 muri vincenti.