Giovane di 31 anni investito da un'auto mentre attraversa: finisce al pronto soccorso. È quanto accaduto, intorno alle 20 della serata di oggi, in via Spalato a Macerata. In base a una prima ricostruzione, il giovane stava attraversando sulle strisce pedonali, quando - per cause in corso di accertamento - è stato travolto da una Mini che sopraggiungeva.
Immediato l'arrivo sul posto dei sanitari del 118 che hanno prestato al ragazzo investito le prime cure del caso, per poi trasferirlo all'ospedale Torrette di Ancona per accertamenti.
Il giovane non versa in gravi condizioni, ma a seguito dell'impatto con il veicolo ha riportato dei traumi sulla cui entità si è ritenuto necessario fare approfondimenti medici. Sul posto la Polizia Locale per ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto.
(Foto di Giammario Scodanibbio)
“Al sindaco Sandro Parcaroli, nonché presidente della Provincia di Macerata, al quale avevo chiesto qualche tempo fa un rapido cambio di marcia per il rilancio economico del territorio maceratese soprattutto in termini economici, ebbene ad oggi sto a constatare che il cambio di marcia c’è stato, solo che si tratta di retro marcia. Infatti dopo circa 2 anni dal suo insediamento nel Comune di Macerata, di azioni rilevanti ed importanti per il rilancio economico cittadino promesse in campagna elettorale purtroppo ancora non si vedono.
Avevo chiesto d’incontrare gli operatori del mercato ortofrutticolo per sentire le loro istanze ma si è preferito continuare con l’agenda del'faremo', senza ancora incontrarli; questa disattenzione e leggerezza nei confronti del mondo produttivo conferma il dato del tessuto economico Maceratese, che stando agli ultimi dati, è regredito vistosamente in termini economico-occupazionali”.
Questo è quanto affermato da Mattia Orioli, coordinatore provinciale del Nuovo Cdu maceratese riguardo l’operato della Giunta Parcaroli. “Spero che non si colga solo il dato critico del mio intervento – continua Orioli - ma sia invece di stimolo e propositivo affinché si superi questa evidente impasse amministrativa, infatti si possono osservare i dati Istat, e l’analisi effettuata anche dal presidente della sezione provinciale di CNA, Maurizio Tritarelli, così come riportato in un suo recente intervento sulla stampa, la maglia nera marchigiana per quanto riguarda l’occupazione, sia maceratese, aggiungendo che “le difficoltà delle imprese- hanno sempre conseguenze sui dati dell’occupazione e la crisi pandemica iniziata nel 2020 non ha fatto eccezione.
Dopo l’anno orribile, però, per le Marche nel suo complesso tutti i trend sono stati in risalita con l’unica eccezione della nostra provincia”. "Pertanto la più che giusta e puntuale analisi del Presidente Cna Trittarelli, sui dati Istat, va assolutamente osservata ed evidenziata, e su questi aspetti la politica tutta si deve interrogare, in particolare chi guidala città e provincia, la quale già duramente colpita dal terremoto, ed una crisi economica già in atto, poi con la pandemia di Covid, ed ora con la guerra in Ucraina”.
Sul punto, Orioli prosegue analizzando invece il dato politico dalla sua posizione critica ed oramai notevolmente distante dall’attuale amministrazione Maceratese . “In tempi non sospetti avevo chiesto un rapido cambio di marcia, richiamando l’attenzione sull’attuazione del programma elettorale e sulla mancanza di strategia per far fronte alle varie problematiche economico sociali che stavano rapidamente emergendo, ma su tale punto si è preferito perpetrare una politica di annunci e slogan, più vicina ad una certa destra, facendo emergere nei fatti una mancanza di progettualità e visione del territorio e del futuro, ed un profondo allontanamento dal progetto iniziale di centrodestra, inclusivo, aperto che parte dal basso con umiltà, fatto di ascolto delle reali e concrete esigenze dei cittadini”.
“Per tali ragioni questo appello e slancio è rivolto alla figura del sindaco e presidente della Provincia, Parcaroli, espressione della Lega, affinché si superi questo immobilismo, che viene confermato dai fatti, basti pensare alla questione Nuovo Ospedale di Macerata, dove si assiste ad un copioso teatrino, oppure si può ricordare la fantomatica Silicon Valley che si sarebbe dovuta realizzare a Piediripa per ridare lavoro e occupazione, oppure al degrado nel centro storico di Macerata, già evidenziato anche da alcuni cittadini, per non parlare poi dell’aumento dilagante di uso di sostanze stupefacenti legato al ritorno di una criminalità incalzante; per tali ragioni ad oggi non solo il programma elettorale è chiaramente disatteso, ma si assiste anche ad un regresso della città e della provincia tutta, in una mancanza di politica atta a difendere, rilanciare e sviluppare l’intero territorio del Maceratese”
Orioli conclude: “Auspico che tali sollecitazioni stimolino l’amministrazione ed il sindaco - presidente della Provincia, a concretizzare quanto promesso in campagna elettorale, perché la crisi economica in atto è grave, noi chiediamo che si ritorni alla politica della concretezza e dell’ascolto e non ci si chiuda in una torre d’avorio come sta avvenendo. Certamente, questa crisi economica e sociale in atto è difficile per tutti, ma di fatto i dati fanno emergere che la nostra Provincia sta rimanendo più indietro rispetto ad altri territori, che vivono proprio come noi le stesse difficoltà”.
Dante Ferretti – La fabbrica dei sogni è il progetto triennale 2022/2024 ideato dal Liceo Artistico di Macerata con la collaborazione della Fondazione Carima, custode di alcuni splendidi bozzetti del Maestro. Un progetto che nel corso degli anni coinvolgerà tutti gli Istituti scolastici e le Istituzioni che vorranno partecipare e collaborare. Nasce a Macerata, la città natale del Premio Oscar, nella stessa scuola da lui frequentata quando era un giovanissimo studente della Scuola di Arte e Mestieri.
Dante Ferretti - La fabbrica dei sogni indaga l’opera del Maestro in molte sue sfaccettature, dalla collaborazione con i più grandi registi della storia del Cinema (Pasolini, Fellini, Petri, Cavani, Scorsese, Burton, De Palma, Branagh, ecc.) ai rapporti di Dante Ferretti con le sue origini e la sua terra che tanto ha contribuito alla creazione dei suoi lavori scenografici e non solo (il maestro è anche un geniale costumista e regista d’opera).
Il progetto è curato dal professor David Miliozzi e dalla professoressa Lucia Indellicati e vede la collaborazione di molti docenti della scuola, tra cui il professor Marco Bozzi e il professor Iacopo Caggiano dell’indirizzo Audiovisivo e Multimediale, il professor Rudy Trapassi, il professoressa Loris Frenquelli e la professoressa Giulia Compagnucci di Architettura e Ambiente, il professoressa Marco Cingolani dell’indirizzo Metalli e Oreficeria, la professoressa Simonetta Palmucci di Design e Moda, il professor Adriano Sandroni di Arti Figurative e la professoressa Lidia Romagnoli di Lettere.
“Portiamo ancora nel cuore la visita che ci fece il Maestro due anni fa, quando gli consegnammo le sue pagelle da studente” dice il dirigente scolastico Claudio Mengoni. “Questo progetto è una riflessione sull’importanza della scuola e della formazione in generale e un serio approfondimento di una delle figure più importanti che hanno frequentato il nostro Istituto. Gli dedicheremo il primo Museo virtuale delle Marche. In futuro ci piacerebbe anche istituire il Premio Dante Ferretti”.
"C’è stato da subito un forte entusiasmo e la grande partecipazione degli studenti del Liceo Artistico, che attraverso lo studio di un personaggio così importante stanno conoscendo e apprezzando con maggiore profondità e consapevolezza la bellezza del nostro territorio, ispirazione per tanti artisti della contemporaneità".
“Studiare l’arte di Dante Ferretti per i nostri ragazzi significa avvicinarsi a un artista che rappresenta il meglio del Made in Italy nel mondo” dicono il professor David Miliozzi e la professoressa Lucia Indellicati. “Un artista strepitoso, per genio e tenacia, che nonostante gli innumerevoli riconoscimenti e premi ricevuti in carriera, è sempre rimasto umile e disponibile. Una lezione di vita, prima che artistica: l’unica strada per raggiungere un Traguardo è avere un obiettivo e lavorare con costanza, passione e impegno per perseguirlo”.
Aumentano le indennità per gli amministratori comunali di Macerata. Ad ufficializzarlo è stata una determina firmata dal dirigente dei Servizi finanziari, che ha recepito quanto previsto dalla legge di Bilancio approvata dal Parlamento nel dicembre scorso.
Un ritocco verso l'alto regolato dai commi che vanno dal 583 a 587 e che sarà attuato in misura percentuale, proporzionata alla popolazione e al trattamento economico complessivo dei Presidenti delle Regioni. Nel caso del sindaco di Macerata la nuova indennità dovrà essere pari al 70% di quanto percepito dal governatore Francesco Acquaroli, pari a 13.800 euro lordi mensili. Parcaroli vedrà, dunque, il suo stipendio mensile più che raddoppiato rispetto al 2021: si passa da 4.061,25 euro a 9.660 euro (cifre al lordo).
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Gli aumenti, come previsto a livello nazionale, saranno però dilazionati. Lieviteranno del 45% nell'anno corrente e di un 68% nel 2023, prima dell'entrata a regime nel 2024. Dal primo gennaio di quest'anno, dunque, lo stipendio del sindaco di Macerata sarà pari - mensilmente - a 6.580,69 euro (in ogni caso, più di duemila euro in più rispetto a quanto percepito dal primo cittadino nel 2021).
Nel 2022, a cascata, sale anche lo stipendio della vicesindaco Francesca D'Alessandro che passa da 3.046 euro a 4.935,52, mentre per gli otto assessori che compongono la Giunta comunale il compenso mensile aumenta da 2.436,75 euro a 3.948,41 euro.
Del ricalcolo beneficerà anche il presidente del consiglio comunale, Francesco Luciani: per gestire i lavori dell'assise percepirà 1.974,21 euro, rispetto ai 1.156,92 euro attuali. Complessivamente, al lordo, il peso degli stipendi passa da 27.820,13 euro 45.077,70 euro.
“La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile. È carta di libertà e giustizia per ciascuno di noi”. Sono le parole che l’avv. Piero Calamandrei rivolse ai giovani studenti di Milano il 26 gennaio 1955.
Parole che hanno risuonato oggi nella sala del Teatro Lauro Rossi di Macerata in occasione della 'Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera' - divenuta ricorrenza ufficiale con la legge n.222 del 23/11/2012 (art.1 comma 3) –, celebrata dalla Prefettura e l’Amministrazione Comunale in collaborazione con UniMc e i Licei Classico e Scientifico dell’ITC Gentili.
E proprio gli studenti di scuola e università hanno animato l’iniziativa attraverso contributi audiovisivi, rievocazioni storiche legate 1861 - anno dell’Unità d’Italia – e letture che hanno reso omaggio - tra gli altri - anche al giovane reporter Antonio Megalizzi, scomparso in seguito alla strage dell’11 dicembre 2018 a Strasburgo.
Suo, infatti, il racconto “Cielo d’acciaio” che i ragazzi hanno scelto per sensibilizzare vecchie e nuove generazioni all’art. 11 della Costituzione: “L'Italia ripudia la guerra…”
E ancora: l’art. 32 (“… tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività…”) e l’art 9 (“..lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica…”).
Tre articoli fondamentali della Carta, corrispondenti a tre degli argomenti più sentiti in questo momento storico – la guerra, l’emergenza sanitaria, lo sviluppo ecosostenibile - e ai colori stessi della bandiera, sfilati dall’entrée della sala fino al palco per tutta la durata della manifestazione.
Nella chiusura evocativa – cha dalle musiche di Pink Floyd e Jonh Lennon arrivano all’Inno di Novaro/Mameli, grazie anche al coro di UniMc – non sono mancati gli interventi di alcune delle autorità presenti, fra cui il Prefetto Flavio Ferdani, il Rettore di UniMc Francesco Adornato e il sindaco Sandro Parcaroli.
“Aprite il cuore alla bellezza, la mente alla luminosità del pensiero – le parole di Adornato ai giovani presenti in sala -. Siate sempre pronti a dialogo e al confronto. E ricordate che differenze aiutano a crescere, a costruire percorsi di pace”.
Dal palco Ferdani cita Giuseppe Mazzini per ringraziare i giovani e invitarli all’attivismo sociale: “La mia voce fu spesso voce di molti, eco di pensiero collettivo dei nostri giovani che iniziavano l'avvenire”.
“Oggi abbiamo celebrato i valori di coesione nazionale, libertà e democrazia – il pensiero in chiusura Parcaroli -. Il pensiero oggi va chi vede quei valori lesi. Dialogo e pace tornino laddove in questo momento regnano le barbarie e la distruzione. Le istituzioni devono impegnarsi sensibilizzare i giovani, nel rispetto dell'altro”.
La notizia della separazione fra l’ormai ex-capitano Salvatore Mastronunzio e la Maceratese ha stupito tifosi e appassionati. “Una scelta totalmente personale”, ha detto Mister Sauro Trillini ai microfoni di Picchionews, “fatta per stimolare tutti a dare di più. Serviva uno scossone per riportare l’entusiasmo in campo”. A quasi tre mesi dal suo arrivo in panchina, l’allenatore biancorosso condivide il suo punto di vista sulla stagione disputata finora e chiarisce, anche se con qualche remora, le motivazioni dietro la rottura con la Vipera.
Com’è andato l’inserimento nell’ambiente della Maceratese?
Macerata la conosco bene da tanti anni, qui ho sia giocato che allenato ed è stato quasi come tornare a casa. Come in ogni squadra, però, non può esserci un cambio in panchina senza problemi. L’entusiasmo iniziale dovuto alla prima vittoria dopo il mio arrivo – contro il Montecosaro il 18 dicembre - vuoi per la pausa natalizia, vuoi per il mese di stop causa Covid, si è congelato man mano. Il percorso non è stato facile fin qui e le difficoltà sono state tante.
Quali sono state le prime sfide da affrontare una volta indossata la maglia da tecnico biancorosso?
In primo luogo devo ammettere che mi aspettavo un campionato più abbordabile, non conoscendolo. Invece mi sto sempre più rendendo conto che ci sono squadre attrezzate e agguerrite. Si percepisce la mano di allenatori capaci e il livello è tutto sommato equilibrato.
Cosa deve cambiare perché la Maceratese torni a vincere?
L’importante è il punto di vista da cui guardiamo le cose: finché ci si aspetta dalla Maceratese che chiuda prima in classifica a Natale solo per il blasone, la delusione è inevitabile: dobbiamo prendere atto della realtà del momento. Siamo comunque nelle zone calde della classifica e per noi le porte sono ancore tutte aperte.
Il bicchiere puoi vederlo mezzo pieno o mezzo vuoto, è chiaro che comunque ci portiamo dietro l’amarezza di inizio stagione e questo non può che influire negativamente sul rendimento della squadra. Dobbiamo ritrovare un pizzico di entusiasmo in più.
La notizia della fine dei rapporti con Salvatore Mastronunzio ha colpito tifosi e appassionati. È stata una separazione sofferta?
Le separazioni sono sempre dolorose. In particolare questa è stata una mia scelta personale, per quanto condivisa con la società. Non c’entrano nulla le sue prestazioni nelle scorse partite, i motivi dell’allontanamento non sono di natura tecnica. Salvatore merita tutto il mio rispetto come persona, per quello che ha fatto in carriera e per quello che ci ha dato in questi mesi, ma ci sono dei momenti in cui è necessario fare delle scelte.
Una scelta dovuta a quali motivazioni?
Non ho intenzione di entrare nei dettagli. Posso dire che è stata una scelta compiuta per cercare di ottenere il meglio: non voglio una situazione piatta e ogni tanto qualche scossa bisogna darla da allenatore. Il sacrificio del capitano deve essere recepito dalla squadra come sprono a dare il massimo, deve tornare l’entusiasmo di dare tutto per onorare questa maglia.
Mastronunzio era un leader sia dentro che fuori dal campo. Come crede cambieranno le cose senza di lui?
Era sicuramente un punto di riferimento, ma aveva anche una personalità un po’ strabordante a volte. In generale è stata una scelta ponderata, anche se la goccia che ha fatto traboccare il vaso c’è stata – aggiunge Mister Trillini senza entrare in merito specifico alla questione -. Mi assumo tutte le responsabilità della scelta fatta, ora mi aspetto il massimo impegno dai giocatori.
Domenica 20 marzo, dalle 8 alle 21, a Sforzacosta, in occasione dei festeggiamenti patronali di san Giuseppe, torna la tradizionale fiera che si svolgerà lungo via Natali e via Liviabella. L’accesso all’area dove si svolgerà la fiera sarà consentito solo ai possessori di green pass rafforzato e sarà obbligatorio l'uso delle mascherine, così come previsto dalla normativa vigente e dall’ordinanza del sindaco 119 del 14 marzo scorso, e che, in relazione a ciò, potranno essere effettuati controlli a campione da parte delle forze dell'ordine. Per l’occasione il Comando della Polizia locale ha emesso un’ordinanza che modificherà temporaneamente la viabilità nella frazione.
Il provvedimento prevede: installazione parco divertimenti: divieto di sosta con rimozione forzata in via Natali, nel piazzale antistante i civici 220 / 224, valido dalle ore 8 del 14 marzo scorso fino alle 20 del 22 marzo; Fiera di San Giuseppe - domenica 20 marzo dalle 5 del mattino alle ore 22 divieto di sosta con rimozione forzata in Borgo Sforzacosta, nel tratto compreso tra via Liviabella e via Picena; in via Picena, tratto compreso tra via Liviabella e Borgo Sforzacosta, in via Natali (comprese piazzette e aree di parcheggio laterali), in via Liviabella (anche nel tratto antistante i civici 22/24); divieto di transito, eccetto veicoli degli operatori commerciali titolari di posteggio, in tutta l’area destinata alla fiera in via Natali e via Liviabella, direzione obbligatoria dritto in via Picena e in Borgo Sforzacosta, per le varie direttrici di marcia.
Previsto, inoltre, iloppio senso di circolazione in Borgo Sforzacosta e in via Picena; dare precedenza, per i veicoli che, provenienti da via Picena (SP78), si immettono inBorgo Sforzacosta; direzioni consentite destra e sinistra, per i veicoli che, provenienti da via Peranda, si immettono su via Picena (SP 78) e direzione obbligatoria a destra, per i veicoli che, provenienti da via Peranda, si immettono su Via Liviabella.
Cerimonia in presenza per i dottori di ricerca dell’Università di Macerata. Mercoledì 16 marzo, al Polo Pantaleoni, si è tenuta la cerimonia di consegna dei diplomi, aperta al mattino da una dissertazione del professore emerito Fulvio Esposito sulla libertà di ricerca. A consegnare le pergamene ai neo dottori, il rettore Francesco Adornato e la direttrice della Scuola di dottorato Laura Melosi.
“Un risultato che appartiene ai figli e alle famiglie”, è stato il saluto del rettore. “Volevo porgere i miei complimenti ai ragazzi e alle ragazze che hanno raggiunto questo risultato, che segna un passaggio importante, che apre le porte al confronto con la vita, con le possibilità espressive che la formazione di terzo livello consente”, ha aggiunto, concludendo con una citazione da “Il lato umano” di Albert Einstein.
“Einstein nel 1933 viene chiamato all’Università di Princeton, e quello che disse si può trasferire al vostro percorso e al vostro futuro - ricorda il rettore -: sono lieto di vivere tra voi che siete giovani e felici. Se permettete che un vecchio studente vi dica due parole, vi darei questo consiglio: non considerate mai lo studio come un dovere, ma come un'occasione invidiabile di imparare a conoscere l'effetto liberatorio della bellezza spirituale, non solo per il vostro proprio godimento, ma per il bene della comunità alla quale appartiene la vostra opera futura.”
I Dottori di Ricerca proclamati in presenza sono:
- per il corso in Global Studies. Justice, Rights and Politics, coordinato da Natascia Mattucci: Omar Makimov Pallotta e Simona Tiribelli;
- per il corso in Human Sciences, coordinato da Angelo Ventrone: Noemi Del Bianco, Jis Joseph Pettayil, Marco Manca, Rossella Monti e Paciaroni Lucia;
- per il corso in Metodi Quantitativi per la Politica Economica, coordinato da Luca De Benedictis: Zeynep Beyhan, Silvia D’Andrea, Stefano Deriu, Adelajda Matuka, Jessica Riccioni, Roberto Rondinelli e Gianluca Valeri;
- per il corso in Scienze Giuridiche, coordinato da Alessio Bartolacelli: Beatrice Baldoni, Lorenzo Compagnucci, Alessandro Lalli, Serena Mariani, Enrico Maria Mazzieri, Gabriele Massimiliano Ragusa e Giulia Sacchetti;
- per il corso in Scienze Linguistiche, Filologiche, Letterarie e Storico-Archeologiche, coordinato da Patrizia Oppici: Frine Beba Favaloro;
- per il corso in Studi Linguistici, Filologici e Letterari, sempre sotto il coordinamento di Oppici: Maurizio Capone, Maria Valeria Dominioni, Marzo Montedori, Fabio Nolfo e Nicola Santoni.
Work in progress per il progetto “Tra le macerie. Sfruttamento lavorativo e infiltrazioni criminali nei cantieri Sae”, organizzato nell'ambito del bando "Università per la legalità" della Fondazione Falcone dagli studenti dell’Università di Macerata, in partnership con Libera Macerata, Elsa Macerata e Officina Universitaria
Obiettivo è la realizzazione di un video-documentario che accenda un faro sulla vicenda dei subappalti illeciti e del caporalato nella ricostruzione post-sisma del territorio della provincia maceratese. La presentazione del docufilm sarà anticipata da un ciclo di lezioni interdisciplinari tenute da docenti dell’Università di Macerata e dell'Università Sapienza di Roma.
Gli incontri seminariali sono fissati per venerdì 18 marzo a partire dalle ore 15 e venerdì 25 marzo dalle ore 10, entrambi nell’Aula Dante Alighieri di Palazzo Ugolini e fruibili anche in streaming nella pagina docente della professoressa Lina Caraceni su Microsoft Teams.
Il primo seminario verrà tenuto dai docenti Stefano Villamena e Raffaella Coppier, sul tema “Ricostruzione post-sisma, chiaroscuri nelle procedure di appalto”. Il secondo seminario si intitola “Sottopadrone, uno sguardo al moderno caporalato” e vedrà gli interventi dei docenti Ninfa Contigiani, Marco Omizzolo e Roberto Acquaroli. La partecipazione è aperta a tutti gli interessati
Gli studenti potranno partecipare a una competizione di scrittura sulle tematiche trattate nei due seminari. Il miglior elaborato sarà scelto da Stefano Villamena e Ninfa Contigiani e verrà pubblicato da un quotidiano locale.
Il video-documentario è in corso di realizzazione sotto la supervisione di Lina Caraceni. L’obiettivo del lavoro sarà quello di indagare i casi di sfruttamento lavorativo, cosiddetto caporalato, denunciati da lavoratori edili che hanno fatto emergere casi di impiego in nero che vedevano gli operai lavorare sette giorni su sette senza ferie, né malattie né tutele nell'ambito della sicurezza, costretti a vivere in baracche in condizioni igienico-sanitarie disumane.
Una parte del video si concentrerà invece sulle modalità attraverso le quali le organizzazioni criminali si riescono ad infiltrare all’interno degli appalti pubblici tramite il meccanismo dei subappalti, dei consorzi e delle reti di imprese. Si concluderà con una visione positiva e propositiva, individuando e analizzando gli strumenti di prevenzione e contrasto alle pratiche illecite. Per informazioni: www.unimc.it.
Si sono svolti questa mattina, a Macerata, nella chiesa dell'Immacolata, di cui è stato vicario parrocchiale, i funerali di don Luigi Taliani. La funzione religiosa è stata presieduta dal vescovo Nazzareno Marconi e sono stati tanti i cittadini e parrocchiani che hanno voluto dare l'ultimo saluto al sacerdote.
La notizia della sua scomparsa, due giorni fa, ha generato un profondo cordoglio nel capoluogo. A concelebrare il rito sono stati l'arcivescovo Renzo Fratini, già nunzio apostolico, e i vescovi Giuseppe Orlandoni e Giancarlo Vecerrica.
"Voi che siete qui, la presenza di tanti in questi giorni, le parole 'non di circostanza' che ho udito da tanti su don Luigi, sono il biglietto da visita con cui si è presentato al Signore: un uomo ed un prete che ha confidato nel Signore ed ha vissuto impegnandosi a portare frutto", ha detto il vescovo Marconi nell'omelia.
Il vescovo ha anche ricordato l'impegno di don Luigi, per anni direttore della redazione del settimanale “Emmaus” e di “Radio Nuova Macerata”, nel mondo della comunicazione: "Ha sempre preferito il racconto che nasce dalla voglia sincera di comprendere, di coinvolgersi, di farsi vicino. È una lezione che spero non vada perduta, vorrei anzi che diventasse un punto fermo dello stile almeno dei nostri media diocesani, che lui ha fatto nascere e crescere".
"In questo mondo segnato dalla guerra, dove la guerra insozza tutto, anche il mondo della comunicazione, che diventa propaganda di odio, la delicatezza e l’empatia del nostro don Luigi ci mancano molto. Preghiamo per Lui in questa messa, preghiamo per la pace ed il mondo della Comunicazione, e vorrei ringraziare di cuore soprattutto i suoi cari e tanti amici compresi medici ed infermieri che in questo tempo di malattia si sono presi cura di lui con affetto e delicatezza" ha concluso il vescovo Marconi nella sua omelia.
Un lungo applauso e tanta commozione, hanno salutato il passaggio del feretro all'uscita dalla chiesa dell'Immacolata.
Prosegue la battaglia delle sanzioni da parte dell'Unione Europea nei confronti della Russia di Putin. L'ultimo pacchetto di misure varato da Bruxelles porterà a un blocco dell'export verso Mosca dei beni di lusso: dalla moda al settore culinario, i prodotti di valore superiore a 300 euro non potranno più essere consegnati ad est.
Tra le regioni più colpite di riflesso dalle sanzioni volute da parte dell'Ue ci saranno le Marche, che verso la Russia esportano beni per circa 300 milioni di euro l'anno. Di conseguenza, il settore manifatturiero e le PMI che stanno studiando delle contromisure da attuare per contrastare un consistente crollo nelle vendite che impatterà sui prossimi bilanci.
"Nel settore della pelletteria tutte le consegne erano già state evase, ma a trovarsi in ginocchio e con i magazzini pieni sono adesso le aziende operanti nell'ambito calzaturiero". A parlare è Francesca Orlandi, manager della Valentino Orlandi di Corridonia, tra le aziende maceratesi che esportavano beni di lusso verso la Russia.
Tra i beni fermati alla dogana o nei magazzini in direzione Mosca, caviale, tartufi, vini, cavalli purosangue, sigari, profumi, abbigliamento e soprattutto l'intera pelletteria: "Il problema principale è per la prossima campagna vendite, i pagamenti per i prodotti inviati erano già stati eseguiti ma bisogna comprendere cosa accadrà con il blocco del sistema swift e la svalutazione del Rublo".
Una fase di stallo generale che riguarda non solo la Russia ma anche l'Ucraina: "Questo conflitto creerà sicuramente un danno alla nostra economia. Quello russo, per l'imprenditoria marchigiana, è sempre stato un mercato che riusciva ad avere una capacità di acquisto dei prodotti di qualità artigianale e di lusso realizzati da noi".
Se le spedizioni dirette verso la Russia sono al momento bloccate, non è esclusa l'ipotesi di invii verso centri logistici in paesi confinanti che possano consentire di aggirare il ban dell'Unione Europea: "Bisognerà trovare delle alternative, ma questa situazione è troppo liquida e incerta allo stato attuale. Immagino si troveranno delle soluzioni, ma non è ancora chiaro quali saranno".
Distributori di benzina sigillati e sacche di sangue, striscione con il messaggio: “Caro benzina, così uccidete l’Italia”. È questa l’azione shock di CasaPound Italia che interviene così sull’aumento di prezzo del carburante, ormai arrivato a livelli insostenibili. Azione effettuata anche a Macerata.
“Ci sembra assurdo che non ci sia stato ancora nessun intervento governativo per calmierare il prezzo del carburante - si legge in una nota del movimento - Ci viene da pensare che il silenzio del Governo sia voluto e che non ci sia alcun interesse nel salvaguardare cittadini ed imprese. L’aumento della benzina colpisce ogni settore produttivo, senza nessuna eccezione, e contribuisce all’aumento incontrollato dell’inflazione".
"I colpevoli di tutto ciò sono le grandi aziende petrolifere e l'incapacità del governo, non certo i lavoratori delle pompe di benzina che rischiano anch’essi di essere delle vittime. La situazione è intollerabile: si sta arrivando al punto di dover lavorare per poter pagare la benzina per recarsi al lavoro e la contrazione dei consumi è l’effetto più immediato. Le soluzioni ci sono: abbassamento iva dal 22% al 4% e taglio delle accise. Se non vogliamo veder crollare definitivamente la nostra economia, con una crisi sociale non gestibile, si attuino subito queste due misure. In caso contrario, sarà evidente a tutti che questo Governo è complice nel voler far fallire il paese” concludono nella nota i militanti di CasaPound Italia.
Le brutte notizie per la Maceratese non arrivano solo dai deludenti risultati in campo, ma anche fuori. Notizia di oggi è la risoluzione del contratto con l'attaccante Salvatore Mastronunzio. L'annuncio ufficiale è arrivato tramite una stringata nota della società biancorossa, in cui si ringrazia il calciatore "per l’impegno profuso in questa stagione".
La "Vipera", oltre cento reti realizzate nei professionisti tra serie B e Lega Pro, è stato protagonista di un'annata fatta più di ombre che luci: con la 'Rata' ha messo a segno soltanto quattro reti nel campionato di Promozione, che vede la Maceratese - attualmente - occupare il quinto posto. Quello dell'attacco per i biancorossi, ora, diventa un grosso problema visto che per la prossima giornata bomber Tittarelli è squalificato.
Sono stati premiati martedì 155 marzo i vincitori della quinta edizione del Certamen Philelfianum, il primo concorso nazionale di traduzione di testi umanistici latini destinato al triennio finale dei licei classici d’Italia, scaturito dalla stretta sinergia fra il Liceo Classico dell’IIS “F. Filelfo” di Tolentino, con il coordinamento di Claudia Canestrini, Laila Boldorini e Paolo Paoloni, l’Associazione dei “Filelfiani” presieduta da Carlo Conti e il Dipartimento di studi umanistici dell’Università di Macerata, sotto la direzione scientifica di Silvia Fiaschi, titolare della cattedra di letteratura latina medievale e umanistica.
Alti sia la partecipazione, che ha interessato diversi istituti del territorio nazionale, sia il livello degli elaborati, a giudizio della commissione composta dai docenti Fiaschi, Giuseppe Flammini e Claudio Micaelli.
La premiazione, ospitata nell’aula magna della sede di filosofia e introdotta dai saluti del rettore Francesco Adornato, del direttore del Dipartimento di Studi Umanistici John McCourt, è stata arricchita dalla relazione “Un mondo tutto per sé. Riflettendo su Poggio Bracciolini, Enea Silvio Piccolomini, Bartolomeo Platina” tenuta da Riccardo Bruscagli, professore emerito dell’Università di Firenze e insigne italianista, che ha illustrato l’attualità dei brani proposti quest’anno agli studenti, sottolineando la vitalità di questa tradizione letteraria, troppo spesso posta ingiustamente ai margini dei percorsi formativi.
Alla valorizzazione del latino medievale e umanistico contribuiscono adesso anche i “Quaderni del Certamen”, il progetto editoriale di cui è stato presentato il primo numero, “Dovere civile e diritto alla poesia”, Quodlibet 2022, destinato ad accogliere anche le prove migliori svolte dagli studenti in gara, espressione efficace dell’interazione fra scuola, università, mondo della ricerca e mondo della comunicazione, secondo un’ottica inclusiva.
”In un momento storico così delicato e tragico - ha detto Silvia Fiaschi – l’esperienza del Certamen Philelfianum ha senso perché, così come è nata, continua ad alimentarsi di dialoghi e di incontri, strumenti e mezzi essenziali di cui ognuno di noi può disporre per affrontare le sfide del nostro tempo, ma la cui reale competenza si può acquisire solo partendo dall’attenzione e dalla cura di prossimità, nella palestra delle comunità piccole e grandi che solo attraverso queste attitudini si costruiscono e in cui tutti possono fare la loro parte”.
La scuola, dunque, nel suo valore assoluto secondo i principi della paidèia umanistica, è stata al centro della cerimonia, aperta e chiusa dalla performance di Tommaso Foresi, studente al terzo anno del Liceo Classico dell’IIS Filelfo di Tolentino, che ha eseguito al pianoforte alcuni brani di Ennio Morricone.
I premiati in ordine di graduatoria: Gianmaria Puglisi, Pamela Lombardo, Santa Lombardo del “Maurolico” di Messina, Veronica Pinciaroli dell’Iis Filelfo, Tolentino, Marika Cassarà dell’Iis Sciascia di Sant’Agata di Militello, Giulia Olivieri del Maurolico di Messina, Giulia Roberto dell’Isiss Cicognini-Rodari di Prato, Alice Gigli e Alessandra Soverchia dell’Iss Filelfo di Tolentino.
Coppia di coniugi ucraini aggredita in pieno centro da due baby rapinatori, a Macerata: in manette uno dei malviventi, di soli 17 anni.
I FATTI - Nella mattinata del 9 marzo, infatti, a seguito dell'aggravamento della misura cautelare del collocamento in comunità richiesta dalla Procura per i Minorenni di Ancona e successivamente accolta dal G.I.P. del Tribunale, la Squadra Mobile della Questura di Macerata ha proceduto all'arresto del minore diciassettenne, autore della rapina aggravata commessa in danno di una coppia di coniugi ucraini lo scorso 23 gennaio a Macerata.
Dalle indagini è risultato che il ragazzino, il primo marzo scorso, si era allontanato senza giustificato motivo dalla comunità dove era stato collocato, evidenziando un atteggiamento di resistenza ad ogni programma rieducativo e un'elevata pericolosità sociale.
I fatti contestati al minore risalgono allo scorso 23 gennaio. Le indagini, dirette dalla Procura minorile dorica, a seguito degli iniziali accertamenti svolti dagli agenti della Squadra Mobile, hanno permesso di ricostruire che, verso le prime ore del mattino, due coniugi ucraini erano stati aggrediti e malmenati per futili motivi nel centro storico di Macerata da due soggetti che avevano rubato successivamente il telefono cellulare alla donna, prima di dileguarsi a piedi.
In particolare, mentre uno dei due baby furfanti minacciava l'uomo con una bottiglia di vetro rotta, l'altro si era impossessato del telefonino, sfilandolo dal giubbotto della donna ancora a terra a seguito dei colpi ricevuti.
Il minore autore della rapina, subito individuato dalla stessa persona offesa e accompagnato in Questura, è stato collocato presso il centro di prima accoglienza su disposizione della Procura minorile, in attesa dell'esito dell'udienza di convalida che, in seguito, ha stabilito il suo collocamento in comunità. Attualmente il giovane è ristretto presso l'Istituto penale minorile di Bari a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Dal 25 marzo al 2 aprile torna ‘La settimana dell’inclusione’, organizzata per la sua quinta edizione dall’Università di Macerata e dall’Anffas, in collaborazione con la Provincia e il Comune. Tante le iniziative che animeranno la manifestazione, dagli spettacoli alle letture condivise, dai laboratori alle mostre, che avranno come comun denominatore non solo il ritorno in presenza – dopo due anni di pandemia – ma anche la sperimentazione delle nuove tecnologie e servizi volti a favorire l’inclusione di genere a trecentosessanta gradi.
Previsti convegni e incontri a tema, come quelli presieduti dalla Società italiana di pedagogia speciale (25 marzo) e legati più direttamente alla ricerca scientifica volta a produrre maggiori competenze a sostegno dei più fragili. La prospettiva internazionale vedrà anche in questa occasione la partecipazione di studiosi provenienti da Spagna, Inghilterra, California, Arizona, Brasile, Michigan, Colorado, Norvegia e Stati Uniti.
Nella conferenza stampa di presentazione del programma, sono intervenuti il Rettore di UniMc Francesco Adornato accompagnato dal direttore generale Mauro Giustozzi, il sindaco Sandro Parcaroli, gli assessori Riccardo Sacchi, Katiuscia Cassetta e Francesca D’Alessandro, il presidente Anffas Marco Scarponi e – in collegamento telematico – l’attore Cesare Bocci (che sarà presente a Macerata nel weekend del 26 e 27 marzo), la delegata al progetto 'Inclusione 3.0' Catia Giaconi, il presidenre Sipes Luigi D’Alonzo e il direttore di Grafò Comunicazione Visiva Fabio Fondi.
“Con la pandemia le differenze di genere si sono allargate – ha dichiarato Adornato – e così anche lo spettro delle fragilità. Inoltre, la situazione ucraina ci spinge a un maggiore impegno, per garantire inclusione e parità. Ai giovani studenti dico: la cultura è un ponte che attraversa gli oceani, quindi siatene i nuovi promotori e favorite sempre il dialogo. La globalizzazione oggi prevede che ci si sostenga a vicenda, anziché continuare a scontrarci”.
Grande plauso da parte del sindaco e degli assessori per il lavoro sinergico offerto sia dal Comune che dalle varie realtà associative coinvolte nell’iniziativa. “Macerata mostra il suo lato inclusivo, solidale e aperto al mondo e alla conoscenza. – ha affermato Parcaroli.
“Valorizzare e sensibilizzare la cittadinanza all’inclusione è il nostro obbiettivo principale – hanno aggiunto gli assessori Sacchi, Cassetta e D’Alessandro – e per farlo coinvolgeremo anche le scuole: dobbiamo formare le giovani menti e i cittadini di domani. Sport e cultura sono il volano dell’accoglienza senza più distinzioni di genere e disparità sociali, che rischiano di continuare a tagliare fuori i soggetti diversamente abili e fragili”.
Il taglio del traguardo di questa intensa settimana sarà il 2 aprile, in occasione della ‘Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo’. Come ricordato anche dal presidente Scarponi – “Dobbiamo continuare a riempire la cornice del nostro lavoro di attività inclusive. Il programma prevede quest'anno momenti importanti, come lo spettacolo teatrale ‘E Fuori Nevica’ di Vincenzo Salemme al Teatro Lauro Rossi (26 marzo), la maratona Stramacerata, la Convenzione Onu e disabilità, il Villaggio Anffas e tanto altro ancora. I cittadini sono chiamati a partecipare il più possibile".
Nel corso delle ultime settimane il costo delle materie prime sul mercato è schizzato alle stelle mettendo in ginocchio diverse aziende nel Maceratese e i cittadini che in bolletta si sono trovati a dover fronteggiare spese più che raddoppiate rispetto ai mesi precedenti. Ma perché la benzina costa così tanto? E quali fattori influenzano l'ondata di aumenti?
Il prezzo dei carburanti staziona a livelli record, con picchi ai distributori in città fino a 2,404 euro al litro. Un'impennata dipendente da mesi di rialzi e che ha costretto molti gestori a chiudere le pompe di benzina e mettere in cassa integrazione i dipendenti per arginare la contrazione nelle vendite.
Uno shock dipendente da molteplici fattori tra i quali percentuali di estrazione e domanda sui mercati. Ma quanto sta pesando davvero la guerra in Russia sulle tasche dei contribuenti? Colpa delle accise di Stato che stanno mettendo in ginocchio l'economia o di una speculazione in atto, come denunciato da parte del ministro Cingolani?
I timori delle grandi compagnie risiedono nell'imprevedibilità delle conseguenze della guerra tra Russia e Ucraina e aumentano per i timori di una contrazione della domanda cinese legati anche a possibili nuovi lockdown causati dal Covid. Ma non basta. Il prezzo della benzina reagisce più lentamente all'oscillazione delle quotazioni di mercato.
Questo significa che le compagnie petrolifere stanno al momento facendo pagare al consumatore finale possibili variazioni di prezzo del greggio che avrebbero effetto su scorte future, non su quelle che sono attualmente distribuite e che sono state acquistate dalle stesse compagnie in contrattazioni precedenti all'inizio del conflitto.
Da qui la "truffa" denunciata del ministro Cingolani e l'apertura di fascicoli presso le procure della Repubblica di mezza Italia. Sotto la lente dei riflettori, secondo il ministro, andrebbero poste le percentuali applicate sul prezzo finale da parte delle singole compagnie. Uno scarica barile - sarebbe il caso di dire - che dimentica però il ruolo dello Stato in questa situazione.
Entrando nel dettaglio della benzina e stando alle rilevazioni settimanali del Ministero per la Transizione Ecologica, il 13 dicembre scorso l'"oro verde" si attestava su un prezzo medio di 1725,35 euro al litro, arrivando a toccare tre mesi dopo i 2184,54, pari a un rialzo del 26,6%. Su 2184,54, il peso delle accise e dell'IVA ammonta in totale al 51%: se non ci fossero le tasse, la benzina costerebbe la metà.
Sono 19 in totale le accise che concorrono all'aumento del costo della benzina arrivando ad incidere in modo significativo sul prezzo finale: 0,728 centesimi al litro. Un decreto legislativo del 1995 ha fatto chiarezza in merito alla correlazione del versamento delle accise e la loro destinazione finale: benché presenti spese del passato nella lista delle 19, queste non vengono finanziate dai ricavi odierni.
Una cattiva gestione della macchina amministrativa da parte della classe politica che, negli anni, ha dato fondo all'aumento delle accise nell'impossibilità di reperire altrove risorse utile ai bilanci pubblici. Solo nel periodo compreso tra il 2004 e il 2014, le accise inserite a bilancio ammontano a 0,3779 centesimi al litro, circa la stessa cifra stabilita tra il 1936 e il 2004.
Sono nel frattempo sul tavolo del Governo possibili riduzioni delle accise per attenuare l'aumento della benzina e per evitare un blocco dell'economia. Step non dipendenti solo dall'Italia quanto dall'Unione Europea e dall'esigenza di un compratore unico sui mercati. Mentre con il rilancio delle fabbriche a carbone, la transizione ecologica in Italia sembra allontanarsi sensibilmente.
Lunedi 14 marzo, nell'Auditorium della scuola secondaria Mestica di Macerata, gli studenti delle classi prime e seconde hanno incontrato la professoressa Barbara Re, docente della sezione di Informatica dell'Università di Camerino e prorettrice alle pari opportunità di Unicam.
I ragazzi hanno "viaggiato" nella storia della scienza e dell'informatica in particolare, attraverso le curiosità, le scoperte e i protagonisti. L’ intervento della professoressa Re è servito a far riflettere gli studenti su come questa scienza faccia parte della nostra vita in tutti i suoi aspetti, dallo sport fino alla gestione degli elettrodomestici.
Il seminario ricade nell'ambito delle attività del Progetto regionale "Gaming Tour', progetto che vede Unicam partner dell'Istituto Mestica di Macerata.
Il comparto dell’edilizia è allo stremo, in tutta Italia. Nelle Marche – la regione maggiormente colpita dal sisma del 2016 – le imprese e l’intera filiera delle costruzioni si ritrovano tutt’oggi a tener conto del ritardo dell’approvvigionamento dei materiali, il loro rincaro, la progressiva mancanza di manodopera e le difficoltà nel rispettare le tempistiche contrattuali.
Queste sono solo alcune delle criticità discusse dall’ANCE Marche nel corso di un incontro ospitato da Confindustria Ancona e rispetto alle quali la pandemia e la guerra russo-ucraina ne hanno evidenziato il punto di non ritorno. A tal punto da arrivare a proclamare, a partire da ieri, il blocco totale dei cantieri in tutta la regione – oltre 200 – nella speranza, secondo i membri del Comitato di Presidenza ANCE intervenuti (Stefano Violoni, Carlo Resparambia, Massimo Ubaldi, Massimiliano Celi, Fabio Fiori e Rodolfo Brandi), di essere finalmente ascoltati dopo 20 anni di silenzio da parte dei governi italiani.
Nel frattempo le aziende chiudono, si fermano le acciaierie e altre attività similari, il rincaro dei prezzi continua a salire per ogni tipo di materia prima (negli ultimi giorni: +150% per il costo dell’energia, +20% per il cemento, + 150% per ferro e acciaio). “La crisi del settore edile – ha dichiarato il presidente di ANCE Macerata e vicepresidente regionale con delega sul sisma, Carlo Resparambia – ha ripercussioni anche sul piano umano e sociale".
"Non riusciamo più a onorare il termine dei lavori più importanti. Il commissario Giovanni Legnini aveva promesso il 6 maggio 2021 una revisione del prezziario dei materiali, ma stiamo ancora aspettando - spiega Resparambia: dalle opere pubbliche alle agevolazioni fiscali, fino alla gestione del piano ricostruzioni, le proroghe dei termini contrattuali, e l’attivazione di adeguati ammortizzatori sociali”.
“Quelle adottate dai Governi in questi ultimi vent’anni – commenta il presidente di ANCE Marche, Stefano Violoni – sono state solo misure emergenziali: oggi servono interventi strutturali che garantiscano lo svolgimento dei lavori in maniera seria e con la giusta tutela per l’intero settore, che comprende non solo gli imprenditori, ma anche falegnami, elettricisti, cottimisti e altri ancora. Non possiamo nemmeno affidarci al Pnrr, perché è una prospettiva ancora lontana".
“Le agevolazioni messe in atto nell'ultimo anno, come il 'bonus facciate' – ha aggiunto il presidente ANCE di Pesaro Urbino, Rodolfo Brandi – possono aver messo una pezza sulle problematiche, ma hanno portato alla nascita di 11.600 nuove imprese e contribuito alla crescita del fenomeno della criminalità organizzata”.
Di seguito, i video delle interviste:
Il dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata organizza un ciclo di eventi in memoria del professore emerito János Sándor Petőfi (Miskolc 1931- Budapest 2013). Il primo appuntamento, in programma per mercoledì 16 marzo alle ore 17 nell’Aula Magna di Filosofia, sarà un concerto-lezione sulla tradizione pianistica ungherese, a cura del maestro Adamo Angeletti. L’incontro si aprirà con i saluti del direttore del Dipartimento John Francis McCourt e della presidente dei corsi di laurea in filosofia e scienze filosofiche Arianna Fermani. Seguirà una breve lezione del professore Marcello La Matina: «Un canto dal cuore ungherese: tra musica e filosofia».
Petőfi ha insegnato all’Università di Macerata dal 1989 al 2009. Con l’avvicinarsi del decimo anniversario dalla sua morte, l’Ateneo lo ricorda come uno tra i più famosi e originali studiosi del '900. I suoi interessi spaziavano dalla matematica alla letteratura tedesca, dalla linguistica alla semantica e dalla linguistica del testo alla testologia semiotica. La fama di Petőfi è legata soprattutto alle sue teorie sul testo e sul segno e ai suoi studi su opere quali Il Piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry e il Cantico dei Cantici, di cui ha ricostruito la fitta trama di significati allegorici e simbolici. Le sue opere superano i 500 titoli e sono tradotte in varie lingue, compreso il giapponese.
A celebrare la sua memoria, il recital pianistico del maestro Adamo Angeletti, diplomato al Conservatorio “Giovanni Battista Pergolesi” di Fermo. Come solista e musicista da camera, Angeletti si è esibito per teatri e associazioni musicali in Italia, Ucraina, Polonia, Germania, Austria e Cina, tra cui Macerata Opera Festival, Conservatorio Pergolesi, Appassionata, Festival dell'Opera da camera delle Marche, Comune di Cava de' Tirreni, Imf, Taicang Festival, Associazione Spazio cultura, Incontri musicali, Castello di Sirnits, Conservatorio di Lublino, Festival Tuttoingioco, Castello di Montauto, L'Altra Stagione, Sirolo in musica, Galleria d'arte Idill'io.
Accanto all'attività pianistica, è anche direttore d'orchestra (tra gli altri per Gloria di Vivaldi), Direttore della Scuola Civica di Musica di Macerata “Stefano Scodanibbio” e Direttore Artistico della stagione concertistica “Scodanibbio Music Festival”. Membro di giuria di numerosi concorsi musicali, attualmente tiene masterclass in Italia, Polonia e Cina. Nel 2021 ha pubblicato per l’etichetta discografica Da Vinci Classic un cd monografico su Béla Bartók contenente le Danze in ritmo bulgaro, la Sonata e le Bagatelle: Béla Bartók Piano works 1908 – 1936. Una parte di questo concerto è dedicata alle musiche del disco.