Nel giorno della salita al Cielo di Padre Matteo Ricci (11 maggio 1610), Giornata diocesana della nuova evangelizzazione, è stata inaugurata a Bruxelles una importante mostra dedicata al grande gesuita maceratese, alla presenza del vescovo di Macerata Nazzareno Marconi, neo presidente della Conferenza episcopale marchigiana, e del nunzio apostolico in Belgio, l'arcivescovo Franco Coppola.
Erano altresì presenti Paolo Sabbatini, direttore dell'Istituto Italiano di Cultura a Bruxelles, numerosi ambasciatori europei e gli assessori del Comune di Macerata Katiuscia Cassetta e Oriana Maria Piccioni. La mostra è stata prodotta dalla Fondazione Padre Matteo Ricci di Macerata.
Domenica 15 maggio si svolgerà a Macerata la prima giornata della medicina di genere. L’evento si articola in due tempi : al mattino vi saranno i gazebi della salute presso i giardini Diaz di Macerata dalle ore 9 alle ore 12, presso i quali sarà possibile ricevere consulenze mediche gratuite, consigli di prevenzione e di stili di vita corretti da medici dell’Asur di Macerata.
Alle ore 12 verrà presentata da parte dell’oncologo dottor Battelli e il dottor Decembrini responsabile del l’equipe la “Breast Unit” di Macerata, ovvero di un percorso unitario e multidisciplinare, che va dal protocollo di indagini diagnostiche per la diagnosi precoce, agli approfondimenti diagnostici, alla riabilitazione post-operatoria, fisica e psicologica, ai controlli di lungo periodo. Quindi la donna è seguita da un’equipe di specialisti di differente formazione, curata secondo i più avanzati standard europei e accompagnata durante l’intero percorso terapeutico.
Nel pomeriggio alle ore 17 si aprirà un tavolo scientifico presieduto dalla dottor Antonietta Lupi, sulla medicina di genere e il cuore delle donne, con focus non solo sugli aspetti di prevenzione, diagnosi e cura, ma anche sul benessere psichico e sulle problematiche relative all’integrazione in una società, come quella attuale, che richiede un impegno gravoso giacché si sviluppa, spesso su 2 livelli: quello individuale e professionale e quello familiare.
Questo evento così importante per la nostra provincia è il primo di una serie d’incontri che saranno organizzati dal comitato provinciale della consigliera di parità Deborah Pantana. Tale evento organizzato dal Soroptimist di Macerata, e dal Rotary di Macerata e nello specifico dalla dottoressa Mirella Staffolani, che ha curato tutta la parte scientifica dell’evento, è stato supportato dalla Commissione Pari opportunità della Regione Marche, dall’Asur Marche, dal presidente dell’ordine dei medici di Macerata dottoressa Mari, dalla Provincia e dal Comune di Macerata.
Gesto d'amore a Macerata. La famiglia di un uomo di 51 anni, deceduto all'ospedale civile, ha acconsentito alla donazione dei suoi organi rendendo possibile il prelievo del fegato, dei reni e delle cornee. Ben cinque pazienti, in attesa di trapianto, hanno potuto riceverli.
"Nella sala operatoria per il prelievo degli organi si sono alternate diverse équipe: chirurghi dei centri di trapianto; operatori di sala e del coordinamento donazione organi, un lungo lavoro di squadra che ha impegnato molti professionisti per diverse ore", spiega la direttrice dell'Area Vasta 3, Daniela Corsi.
"Si tratta di un evento sempre eccezionale e tutta l’equipe impegnata nel prelievo ringrazia la famiglia che con questo gesto ha testimoniato il grande valore della donazione - aggiunge Corsi -. La scelta di donare organi e tessuti è personale, ma ognuno ha il dovere di informarsi e di riflettere per non lasciare che dubbi, pregiudizi o informazioni scorrette interferiscano con il diritto/dovere di fare una scelta consapevole". "Il trapianto, consente al paziente una durata e una qualità di vita che nessun'altra terapia è in grado di garantire" conclude la direttrice dell'Area Vasta 3.
“Di fronte alla grave crisi che ha colpito il sistema produttivo marchigiano a seguito della guerra in Ucraina, la giunta regionale non solo si rivela come al solito inadeguata, ma mette in scena una sgradevole presa in giro nei confronti delle nostre imprese. E lo fa, tramite l’assessore e vicepresidente Mirco Carloni, con un ingannevole gioco delle tre carte annunciando risorse che, alla prova dei fatti, sono totalmente insufficienti e sicuramente molto inferiori a quelle dichiarate in precedenza”.
A dirlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Romano Carancini, che sull’argomento ha presentato un’interrogazione a risposta urgente discussa ieri in aula. "Con un comunicato istituzionale del 23 marzo scorso - spiega il consigliere dem - la giunta regionale aveva annunciato 15 milioni di euro a sostegno delle imprese marchigiane messe in difficoltà dallo scoppio della guerra".
"In realtà un annuncio vuoto e privo di etica, data la mancanza di un atto che prevedesse lo stanziamento di tali di risorse - precisa Carancini -. Ma le bugie, si sa, hanno le gambe corte ed è stata sufficiente una semplice interrogazione a far emergere la verità. Carloni, infatti, ha dovuto riconoscere di fronte all’intera aula che solo la mattina stessa, a distanza di ben 70 giorni dall’inizio del conflitto, la giunta regionale è riuscita a pubblicare alcuni bandi per le imprese pari a 6,2 milioni di euro, cifra lontanissima dai 15 annunciati".
"Non solo, piuttosto che destinare immediatamente le risorse disponibili a ristoro delle aziende, in particolare quelle più piccole messe in difficoltà dal blocco delle esportazioni, dagli stock di produzione rimasti in magazzino e quindi dalla carenza di liquidità, la Regione - prosegue il consigliere maceratese del Pd - ha deciso di di destinare quei 6,2 milioni di euro alla riorganizzazione, alla transizione digitale e al riordinamento dei mercati. Azioni utili, sì, ma in questo particolare momento sicuramente meno prioritarie rispetto all’emergenza che la guerra provoca sui nostri imprenditori delle calzature, della moda, del lusso, del mobile e della meccanica in particolare”.
"Ma al peggio non c’è fine: – conclude Carancini – con il nuovo comunicato diramato proprio su questi 6,2 milioni, che segue quello sui 15 inesistenti, la giunta regionale butta sabbia sugli occhi di imprese e cittadini insinuando l’idea di un impegno totale da parte della Regione Marche di 21,2 milioni di euro mentre in realtà, a oggi, per le conseguenze del conflitto russo-ucraino sono stati stanziati solo 6,2 milioni. Insomma, il classico gioco delle tre carte".
Avviato, a Macerata, il cantiere per la realizzazione del percorso "ciclovia ad anello" che si sviluppa su una distanza di oltre 9 chilometri e che collegherà il sito di Fontescodella con nove plessi scolastici, zone verdi della città e altri siti strategici.
L'appalto, per un valore di 172mila euro, interamente finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stato affidato all'impresa Francucci srl. L'Amministrazione ha contestualmente realizzato il logo che identificherà il progetto generale delle ciclovie maceratesi e che accompagnerà i ciclisti anche nella segnaletica stradale che verrà predisposta per garantire la sicurezza.
"Con la consegna del cantiere manteniamo un altro impegno preso con i cittadini - ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. In appena un anno e mezzo siamo riusciti a passare dall'idea, alla progettazione e ora ai lavori, in una città in cui non esisteva nulla che fosse riconducibile alla mobilità su bike. Siamo consapevoli che è un inizio e che i suggerimenti e le proposte che verranno dai maceratesi saranno attentamente valutate per dare ulteriore impulso al programma generale di interventi".
"Finalmente a Macerata arrivano le prime ciclopedonali che, da un lato, valorizzano l’ambiente mentre, dall’altro, invogliano cittadini e visitatori a muoversi in città con la bici o a piedi - ha aggiunto l’assessore con delega ai Parchi Pubblici e Ciclopedonali Paolo Renna -. In questo primo step, che collegherà il parco di Fontescodella, i giardini Diaz e il parco urbano di Collevario, si innesta perfettamente il progetto delle ciclopedonali maceratesi che è stato finanziato grazie al contributo di oltre 3 milioni di euro dalla Regione Marche (CIS Sisma)".
La ciclovia ad anello collegherà gli istituti comprensivi Mestica e Alighieri, l’ISS Matteo Ricci, l’IIS Bramante, l’ITE Gentili, il Liceo Artistico Cantalamessa, il Liceo Scientifico Galilei, il Liceo Classico-Linguistico Leopardi, l’IPSIA Corridoni, il Palasport e il parco di Fontescodella, i Giardini Diaz e il BUS Terminal di piazza Pizzarello.
L’intervento più importante verrà realizzato nel tratto di Fontescodella, in corrispondenza di via Tucci - su sede propria e con l’utilizzo dedicato esclusivamente a pedoni e bici - attraverso la posa di una pavimentazione ecologica e l’installazione di 21 lampioni e piante floreali posti lungo tutto il percorso del sentiero.
Altro tratto di sentiero strategico, con lavori eseguiti sul fondo e con posa di balaustre in legno, consentirà l’attraversamento in sicurezza di via Roma. Nelle strade a bassa percorrenza veicolare, nelle quali non è possibile realizzare corsie preferenziali per le ridotte dimensioni, saranno installate idonee segnaletiche orizzontali e verticali.
Nella foto: da sinistra Giovanna Francucci (legale rappresentante Francucci srl), l'assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori, l'assessore con delega ai Parchi Pubblici Paolo Renna e l'ingegnere Nicola Gobbi (progettista)
Frode fiscale e riciclaggio internazionale: prosegue l’operazione “K2” del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Macerata. Sequestrata a uno dei professionisti coinvolti l’intera eredità dei genitori.
Alla fine del mese di gennaio di quest’anno, le fiamme gialle avevano dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip presso il Tribunale di Macerata della somma di oltre 4.200.000 euro, a carico di 13 soggetti (tra avvocati, commercialisti e imprenditori) responsabili, a vario titolo, dei reati di riciclaggio, autoriciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, trasferimento fraudolento di valori, tutti aggravati dal carattere della “transnazionalità” (leggi qui)
Il provvedimento cautelare rappresentava l’epilogo dell’operazione convenzionalmente denominata “K2”, una complessa indagine di polizia giudiziaria e di polizia economico-finanziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Macerata, che un anno fa aveva portato alla luce una gigantesca frode fiscale basata sull’illecita compensazione di crediti tributari generati da false fatturazioni.
Circa 300 i soggetti individuati, sparsi sull’intero territorio nazionale, che avevano portato in compensazione crediti fittizi e, per 56 di essi, oltre agli aspetti amministrativi, era scattata anche la segnalazione all’Autorità Giudiziaria, essendosi configurato il reato tributario di “indebita compensazione”.
Sulla scorta di capillari accertamenti, i finanzieri erano altresì riusciti a ricostruire i movimenti degli ingenti flussi di denaro incamerati attraverso la cessione dei crediti fasulli; in particolare, era stato appurato come i sodali si fossero adoperati attivamente allo scopo di porre in essere comportamenti idonei a ostacolare l’identificazione della provenienza illecita delle risorse, impiegandole, sostituendole o trasferendole in attività economiche, finanziarie e imprenditoriali, in molti casi al di fuori del territorio nazionale.
Sulla base del solido quadro probatorio fornito dagli inquirenti, la locale Autorità Giudiziaria aveva emesso un decreto di sequestro preventivo, anche per equivalente, in esecuzione del quale erano stati sottoposti a sequestro disponibilità finanziarie, quote societarie, beni mobili registrati, terreni, appartamenti (anche di pregio), locali commerciali, in provincia di Foggia e a Montecatini Terme.
Nei confronti di uno dei professionisti coinvolti nell’illecita attività, a carico del quale era stata disposta la misura cautelare reale per quasi 600.000 euro - corrispondente al profitto conseguito grazie ai reati ascritti - l’esecuzione del provvedimento aveva consentito di sottoporre a vincolo solo poche migliaia di euro, in quanto il medesimo non risultava intestatario di nessun bene immobile o mobile registrato nei confronti dei quali estendere il sequestro per equivalente.
Tuttavia, il costante monitoraggio di tutti i rapporti bancari riconducibili al medesimo, unito a un’efficace attività di ricerca informativa, ha consentito di appurare come il soggetto interessato, alcune settimane dopo l’esecuzione del sequestro di gennaio, fosse venuto in possesso di disponibilità finanziarie e, soprattutto, avesse acquisito la titolarità di un ingente complesso di terreni e fabbricati ubicati nelle province di Ancona e Macerata.
Tale sopravvenuta disponibilità era derivata dalla scomparsa, in un breve lasso temporale, di entrambi i genitori, alla morte dei quali il figlio aveva incamerato l’intero compendio ereditario. I finanzieri hanno quindi provveduto a estendere tempestivamente il sequestro ai beni così individuati, sottoponendo a vincolo denaro per quasi 30.000 euro, 8 unità immobiliari e 21 terreni per oltre 26.000 metri quadrati, per un valore complessivo stimato in oltre 500.000 euro.
La Libreria Feltrinelli e il Gruppo Volontari Emergency di Macerata organizzano per giovedì 12 maggio, alle 18, presso la libreria in Corso della Repubblica, la presentazione del libro "Una persona alla volta" di Gino Strada.
“L’aspirazione più degna dell’uomo è abolire la guerra,” ha detto papa Francesco pochi mesi fa. Intanto, si assiste a un’escalation che riguarda tutti gli uomini e le popolazioni, in ogni angolo del mondo.
Ma che cosa significa per un medico misurarsi con la ferocia dell’uomo sull’uomo? Per la prima volta Gino Strada, che ha visto la guerra da vicino in Asia, in Africa, in Medio Oriente, in America Latina e in Europa, racconta la sua storia, che ha un solo esito possibile: costruire un mondo senza guerra.
"Anni fa, a Kabul, ho esaminato le cartelle cliniche di circa 1200 pazienti. Il 90 per cento delle vittime erano civili, un terzo dei quali bambini. È quindi questo il nemico?", disse Strada che per più di venticinque anni ha lavorato sul campo in regioni devastate dalla guerra.
Ha potuto toccare con mano la realtà della carneficina dei civili, che spesso si consuma in aree in cui le strutture sanitarie sono insufficienti. Secondo Strada, "nessuno degli stati membri dell’Onu applica completamente i principi che si è impegnato a rispettare".
Perché la guerra, in tutte le sue forme, è la più aberrante, diffusa e costante violazione dei diritti umani. Cancella il diritto di vivere e, dove anche si sopravvive, il diritto a una vita dignitosa, a un lavoro e a una casa, all’istruzione e alla sanità. La tragedia delle vittime è la sola verità della guerra. L’abolizione dei conflitti diventa così un compito urgente e necessario. Interverranno all'evento di presentazione Sabrina Cingolani (lettrice), Giovanna Ciarlantini (moderatrice) e Roberto Fontenla (relatore). L'ingresso è libero e aperto a tutti.
La Biblioteca come luogo di incontro e conoscenza della cultura italiana, aperto a tutti i bambini e adolescenti della città. Con queste finalità è nato il Laboratorio “Italiano in Biblioteca” organizzato da Comune e Università di Macerata per l’inclusione linguistica degli studenti di lingua madre diversa dall'italiano.
Sono trenta gli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado, compresi alcuni giovani provenienti dall’Ucraina, ad aver preso parte a questa prima edizione, tre le scuole primarie coinvolte - De Amicis, Convitto Nazionale e Anna Frank – e altrettante le scuole secondarie – Istituti comprensivi Fermi, Mestica e Dante Alighieri.
Le tirocinanti selezionate - Rachele Mecozzi, Irene Rapanelli, Emanuela Vastola – hanno seguito i partecipanti in due incontri settimanali alla Biblioteca Mozzi-Borgetti con la supervisione di due facilitatrici linguistiche esperte, Alice Magi e Cristina Paoluzzi. Al contempo le tirocinanti hanno affiancato i docenti nella didattica in aula nelle rispettive scuole di provenienza degli studenti partecipanti, anche attraverso momenti laboratoriali individualizzati o per piccoli gruppi.
“Questa iniziativa, frutto del dialogo costante con il Comune – afferma la professoressa Francesca Spigarelli, delegata alla Terza Missione - mostra la capacità dell’Università di Macerata di ascoltare le esigenze della comunità e di trasformarla in iniziative concrete. Abbiamo subito colto l’importanza di aiutare le scuole, i bambini e le famiglie realizzando e finanziando questo progetto sperimentale di Terza Missione. Il multiculturalismo ed il dialogo, partendo dai bambini, schiudono prospettive di integrazione e di pace a cui l’Università è fiera di contribuire. Un ringraziamento particolare ai docenti ed ai tutor che hanno reso possibile il percorso, in sinergia con il Comune e le scuole.”
“In biblioteca le lezioni sono organizzate in piccoli gruppi – testimonia una delle insegnanti del corso, Alice Magi - divisi per fasce di età e livello. Ormai procediamo con regolarità da più di due mesi e possiamo senz’altro affermare che tutti gli studenti e le studentesse partecipano molto volentieri, nonostante per loro si tratti di un impegno ulteriore rispetto a quello scolastico".
Oltre ad essere ovviamente fonte di grande soddisfazione per noi, questo è un segnale di quanto un progetto del genere sia necessario per questi bambini e ragazzi, che vengono volentieri in biblioteca perché si rendono conto dei benefici che ne possono trarre, primo fra tutti la migliorata capacità di interagire gli uni con gli altri. La presenza delle tirocinanti del Master Italint è un supporto importante per le docenti, sia nello svolgimento delle lezioni in biblioteca che nei rapporti con le scuole; inoltre, sono convinta che per loro si tratti di un’esperienza di tirocinio altamente formativa e soddisfacente, per quanto impegnativa.
Il Comune, oltre a fornire i locali e le attrezzature, ha coordinato i contatti con le scuole per selezionare gli alunni con maggiore necessità di un supporto linguistico. “Un progetto che ho seguito con attenzione - sottolinea Katiuscia Cassetta, assessore alla Cultura e responsabile scientifica del progetto per il Comune - e di cui vado molto fiera insieme al personale della Biblioteca comunale Mozzi Borgetti.
Una grande soddisfazione per tutti noi vedere entrare in Biblioteca tanti bambini e ragazzi per la prima volta, accompagnati dai loro genitori che con piacere hanno dedicato loro del tempo, perché i loro figli possano davvero sentirsi accolti ed integrati. Scoprire la bellezza della nostra lingua italiana, la nostra cultura. Tutto è partito dalla richiesta di aiuto da parte di un’insegnante, Serenella Pieroni, che aveva a cuore i suoi alunni.
Posso solo dire grazie all’Unimc / Università degli Studi di Macerata, alla professoressa Francesca Spigarelli, al professore John McCourt e alla professoressa Edith Cognigni per aver accolto un’accorata richiesta d’aiuto, che grazie alle competenze e dei loro docenti e tirocinanti si è trasformata in un’iniziativa completa e di alto livello. Un modo intelligente di far dialogare Scuola, Università e Biblioteca comunale Mozzi Borgetti, tutti a disposizione della comunità".
Il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata continuerà a mettere a disposizione il proprio capitale di conoscenze e competenze, consolidato nell’esperienza pluriennale del master in “Didattica dell’italiano L2/LS in prospettiva interculturale. "Questo progetto - sottolinea il direttore John McCourt - è un ottimo esempio di una fruttuosa e utile sinergia fra l'ateneo, il Comune e le scuole locali.
L'Università ha messo a disposizione l'expertise di una squadra di ricercatrici e tirocinanti per insegnare l'italiano ai bambini e ragazzi di famiglie provenienti da paesi esteri, dando loro maggiori possibilità di integrazione nelle scuole primarie e secondarie. Si tratta di un progetto pilota, richiesto dalle scuole e fortemente voluto dall'assessore Kaituscia Cassetta. Merita di essere rafforzato negli anni a venire e l'Università sarà pronta a fare la sua parte.”
“Abbiamo accolto con molta soddisfazione - ribadisce la coordinatrice del progetto, la professoressa Edith Cognigni - la proposta dell’Assessore di offrire una formazione linguistica che potesse rispondere ai bisogni specifici di alunni ed alunne provenienti da contesti migratori. Il Laboratorio ha permesso alle nostre tirocinanti del Master Italint di entrare in contatto con il territorio e di ‘imparare facendo’ con il supporto di insegnanti esperte, ma anche, e soprattutto, di creare meccanismi virtuosi di accoglienza tra scuola e istituzioni.
Il Master Italint lavora da anni a questo obiettivo, formando docenti e facilitatori linguistici di italiano L2 in interazione con le scuole. La collaborazione con il Comune di Macerata non può che essere un valore aggiunto per consentire un’inclusione a tutto tondo delle famiglie migranti e dei loro figli, a cui volentieri continueremo a dare il nostro contributo".
L’Associazione Nazionale della Polizia di Stato di Macerata ha festeggiato con una riunione conviviale l’8 maggio la Sezione della Polizia Postale, che negli anni ha incrementato il suo prestigio, diventando un’eccellenza.
In un filmato realizzato dal socio Riccardo Vallesi si è ricordata la storia dal dopoguerra, quando fu istituita insieme alla polizia stradale, ferroviaria e di frontiera, ai corsi di specializzazione negli anni ’70 con l’allora capo della Polizia Vicari, all’elevazione a specialità nel 1981, alla nuova denominazione di Polizia Postale e delle Comunicazione, a seguito della nascita di Poste Italiane SpA, all’attualità caratterizzata dalla sicurezza cibernetica.
Erano presenti alcuni responsabili della Sezione che si sono succeduti negli anni da Mario Bonifazi a Catese Valentina all’attuale Claudio Tarulli, con i collaboratori Mario Perozzi, Vincenzo Pallotta, Pietro Costantini e i componenti della Volante che collaboravano nelle scorte: Roberto Marcianesi, Nazzareno Fantin, Marcello Marinozzi, Graziano Bocci, Graziano Gattari, Michele Guerra. Tanti altri soci,in pensione e in servizio, accompagnati dai familiari, hanno plaudito i colleghi della Postale.
Al termine il Prefetto Filippo Piritore, già questore di Macerata nel 2001, che ha accompagnato la moglie Catese Valentina della postale, il Presidente dell’Anps Giorgio Iacobone, con i soci organizzatori Walter Busiello e Alessio Pandolfi, hanno consegnato una targa ricordo con l’indicazione della possibile imminente nuova denominazione: Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica.
La prossima stagione de "Il contadino cerca moglie" sarà più maceratese che mai. Dopo la messa in onda della prima puntata dei casting della nuova edizione del format televisivo in onda a partire dal prossimo autunno su Nove e realizzato con la piattaforma Discovery+, è stata resa nota la lista dei concorrenti che tra vita agreste e nuovi incontri amorosi, cercheranno di trovare la donna giusta per un ritorno alle origini.
Con ben due concorrenti su 8 provenienti dalla provincia di Macerata, la trasmissione si tingerà un po' di biancorosso per la prossima edizione: tra i protagonisti infatti ci sono Dario, allevatore di bovini marchigiani che vive e lavora a Recanati, ed Enrico, soprannominato “Il Nol” e allevatore in Val di Fassa, ma originario di San Severino Marche.
Insieme ai giovani contadini in questo nuovo viaggio tra le più belle campagne italiane ci sarà anche per questa edizione Gabriele Corsi. Sarà l'ex Iena e storico componente del Trio Medusa, nel corso del reality prodotto da Fremantle per Discovery Italia, a far conoscere più da vicino gli otto protagonisti, le loro storie e i loro desideri.
Ma soprattutto guiderà gli otto concorrenti tra paesaggi bucolici, balle di fieno da rotolare e sterco da spalare per tracciare l’identikit dell’ambita anima gemella che sarà disposta ad abbandonare le comodità della città per immergersi nelle bellezze della natura incontaminata. E chissà la vittoria di questa edizione non arrivi proprio nel territorio maceratese.
Questa la lista completa di tutti gli altri concorrenti che prenderanno parte al reality televisivo:
Lorenzo, 29 anni: dirige l’azienda agricola di famiglia sulle montagne della Val di Pejo in Trentino.Alessandro, 32 anni: è un produttore di frutta e verdura ad Atzara in Sardegna.Stefano, 47 anni: è della provincia di Lecce ed è un coltivatore di patate e ulivi nella sua azienda agricola.Teodoro, 28 anni: è del Trentino Alto Adige ed è un coltivatore di canapa in Toscana.Michele, 41 anni: è della provincia di Salerno, ha creato un’azienda agricola dopo aver lavorato in una fabbrica.Nicolò, 27 anni: ha anche lui un’azienda agricola e vive nelle campagne di Terni.
Ritornano i Colloqui organizzati dall’Eum, la casa editrice dell’Università di Macerata insieme alla Scuola di Studi Superiori "Giacomo Leopardi". Mercoledì 11 maggio, alle 15, in diretta sui canali YouTubee Facebook dell’Ateneo, presentazione del libro “Diritto all’acqua e statuto della risorsa idrica con particolare riguardo a proprietà e tariffa” di Francesca Testella.
Con l’autrice ne parlerà il presidente delle Eum Luca De Benedictis. Il testo affronta il tema dello statuto della risorsa idrica nei rapporti con il principio di sostenibilità e con il riconoscimento dell’accesso di tutti all’acqua quale diritto fondamentale, muovendo dapprima dai contesti giuridici internazionale ed europeo per poi concentrarsi su quello italiano, analizzando nello specifico il duplice profilo della proprietà e della gestione dell’acqua e arrivando a trarre conclusioni e proposte ricostruttive anche per il tramite della comparazione con l’esperienza dell’Olanda.
In un quadro di sintesi conclusivo il lavoro si sofferma su una proposta che riconduce la proprietà dell’acqua alla proprietà ambientale quale nozione in grado di evidenziare i limiti e le caratteristiche della risorsa e di fattore di riequilibrio tra istanze sociali, economiche e di sostenibilità negli usi della stessa.
Francesca Testella è laureata in Giurisprudenza all’Università di Macerata e ha svolto attività di ricerca sui temi ambientali. Attualmente è assegnista di ricerca all’Enea e docente a contratto all’Università di Urbino.
Il dottor Marco Mancini è stato nominato nuovo direttore provinciale dell’INPS di Macerata. Cinquantuno anni, romano di nascita, ha già operato in provincia come direttore dell’INPDAP dal 2010 prima dell’incarico alla direzione generale regionale ad Ancona negli ultimi sette anni.
Laureato con lode in Economia e Commercio all’Università La Sapienza di Roma, Mancini ha conseguito anche un Master in Management presso la Lancaster University e, tra i vari titoli, una abilitazione alla professione di dottore commercialista e un superamento del IV Corso Concorso.
Mancini opererà in una sede INPS che ha recentemente subito un ampio taglio del personale, passato negli ultimi cinque anni dalle 145 unità alle attuali 103. “In attesa del concorso nazionale che spero possa aggiungere nuove forze al nostro organico”, ha spiegato il direttore provinciale in carica dallo scorso primo maggio.“Archivio digitale e fascicolo elettronico i temi sui quali mi spenderò per evitare sprechi e liberare anche i nostri archivi dalla carta. Ma c’è un importante pregresso da dover recuperare per raggiungere gli obiettivi qualitativi e di produttività che mi sono prefissato”, ha aggiunto Mancini.Tanti i temi da dover affrontare in un periodo storico complesso come quello attuale: dalle richieste di ammortizzatori sociali da parte delle aziende del Maceratese fino al Reddito di Cittadinanza che conta nelle Marche 12.561 nuclei familiari richiedenti a fronte di un dato nazionale superiore a 1 milione e 350 mila nuclei (dati gennaio 2022). Passando per l'incognita della guerra in Ucraina.
Umanesimo, dialogo interculturale: sono queste le direttrici che hanno condotto l’Università di Macerata all’incontro con Papa Francesco.
“Questa crescita umana delle persone non può che avere un riflesso positivo sulla società. Pertanto, investire sulla formazione, sulla scuola, sull’università è il miglior investimento per il futuro di un Paese”, sono state le parole del sommo Pontefice alla delegazione di oltre 130 tra studenti, docenti e personale tecnico amministrativo dell’Ateneo maceratese ricevuta stamattina in udienza privata nella sala Clementina del Palazzo Apostolico in Vaticano.
Una giornata speciale nell’anno del 470mo anniversario dalla nascita di Padre Matteo Ricci, il cui lascito, ha detto il rettore Francesco Adornato, “è stato quello della interculturalità, in un incontro di civiltà fino ad allora reciprocamente estranee e diffidenti. Proprio da questo humus è cresciuta la cultura dell’accoglienza della nostra università, oggi un crogiuolo di lingue, culture, etnie, volti, esperienze di giovani studenti, dottorandi e visiting professor provenienti da tanti luoghi d’Europa e del mondo, Ucraina e Russia comprese, che ne fanno un campus internazionale incastonato nel centro storico”.
Gli echi del conflitto che infiamma l’Europa non sono rimasti sotto traccia. “L’ateneo – sono state le parole del rettore Adornato - affronta la complessità del tempo presente con i saperi e il dialogo e non è indifferente davanti alla guerra scatenata dall’invasione russa dell’Ucraina. È questo spirito di fraternità, che ci ha portati qui, ancor più ci spinge ad essere operatori di pace”.
“Occorre maturare una cultura dell’incontro - ha ribadito Papa Francesco -. E certamente l’università è un luogo privilegiato per farlo. Macerata ha dato i natali a un grande “campione” di questa cultura che è padre Matteo Ricci. Lui è stato grande non solo per le cose che ha fatto che ha scritto, ma è grande perché è stato un uomo di incontri, un uomo della cultura dell’incontro, un uomo che è andato oltre all’essere straniero; è diventato cittadino del mondo perché cittadino delle persone. Mi congratulo con voi perché, non solo custodite la sua memoria e promuovete gli studi su di lui, ma cercate di attualizzare il suo esempio di dialogo interculturale. Quanto bisogno c’è oggi, a tutti i livelli, di percorrere con decisione questa strada. Quanto i poteri del mondo sono abituati alla strada dell’esclusione, alla cultura dello scarto. Invece c’è bisogno del dialogo”.
Una studentessa ucraina ha consegnato al Papa una borraccia Unimc personalizzata. Tra i doni, anche la riproduzione di una fotografia del 1945 della squadra di calcio del cuore del Pontefice, il Club Atlético San Lorenzo, e la cartografia di Matteo Ricci, a cura di Filippo Mignini, edita dall’Istituto Poligrafico dello Stato.
Nel pomeriggio a San Pietro, la messa presieduta dal cardinale Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano e custode del Sacro Convento di Assisi, concelebrata dal vescovo di Macerata Nazzareno Marconi ed animata dal coro Unimc. Gambetti ha ricordato la collaborazione con l’Ateneo maceratese “per la digitalizzazione dell’archivio di Assisi e per il percorso di crescita nel nome di un umanesimo di fraternità”.
(Credit foto: Vatican Media)
Sono 216 le nuove scuole che saranno finanziate con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Un numero più elevato rispetto alle 195 inizialmente previste, grazie a un aumento dei fondi che porta lo stanziamento complessivo da 800 milioni a un miliardo e 189 milioni di euro.
Sono state pubblicate sul sito del Ministero dell’Istruzione le graduatorie delle aree, regione per regione, in cui sorgeranno i 216 istituti scolastici, all’esito dell’avviso pubblico rivolto agli enti locali pubblicato all’inizio del mese di dicembre.
Saranno 9 le nuove scuole che verranno costruite nelle Marche, con uno stanziamento pari a 63.701.384,68 euro. Due in provincia di Macerata: l’intervento di demolizione e ricostruzione della scuola media Enrico Mattei (contributo di 7 milioni 100mila euro) e la realizzazione di una nuova scuola elementare nel quartiere delle Vergini, a Macerata (finanziamento di 2 milioni 625mila euro).
“Il progetto delle ‘nuove scuole’ – dichiara il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi – è uno dei più innovativi del nostro Pnrr Istruzione. Dopo la presentazione delle linee guida realizzate dal gruppo di lavoro composto da grandi architetti ed esperti di scuola, concludiamo un’altra tappa del percorso con l’indicazione delle aree dove le scuole verranno costruite".
Dopo la fase di individuazione delle 216 aree di costruzione, si passerà adesso all’indizione del concorso di progettazione. Al termine del concorso, il Ministero dell’Istruzione procederà alla stipula della convenzione di concessione del finanziamento con gli enti beneficiari.
Inoltre, mercoledì 11 maggio, il Ministro Patrizio Bianchi incontrerà in videocollegamento i sindaci e i presidenti delle province delle aree ammesse al finanziamento, per dare sin da subito tutte le indicazioni necessarie per l’attuazione degli interventi nell’ottica del dialogo e del supporto fondamentali per la buona riuscita delle azioni previste dal Pnrr.
Gli interventi sono stati selezionati in via automatica sulla base di criteri che riguardavano le caratteristiche dell'edificio pubblico preesistente che andrà sostituito (come, ad esempio, la vetustà della struttura, la sua classe energetica, l'indice di vulnerabilità sismica) e quelle dell'area in cui si trovava e che andrà a ospitare la nuova scuola (rischio idrogeologico, appartenenza ad aree interne, montane, isolane).
Obiettivo centrato per la Sef Macerata che, nonostante una formazione ridotta a causa di vari infortuni, si è qualificata per la finale nazionale dei Campionati di società di atletica Master che si svolgeranno a settembre a Modena.
La fase regionale, superata dalla formazione maceratese con 9.108 punti per gli uomini e 9.016 per le donne, si è svolta nel fine settimana scorso allo stadio Mirco Aghetoni di Fabriano dove sono scese in campo le rappresentative di Marche e Umbria.
Tredici, su un totale di quindici, le discipline coperte dagli atleti seffini. Questi i nomi dei protagonisti che hanno dato il proprio contributo alla conquista della fase nazionale del Campionato di società master:
Squadra femminile
Federica Gentilucci (100 metri e salto in lungo), Graziella Mercuri (100 metri, 200 e staffetta 4x100), Fabrizia Fabiani (100 metri e staffetta 4x100), Antonella Sirianni (100, 200 e staffetta 4x100), Cinzia Copponi (100, 200 e staffetta 4x100), Amalia Micozzi (100 metri), Silvia Bianco (100 e 200 metri), Nadia Pacetti (100 e staffetta 4x100), Magdalena Pandele (400 metri, disco e staffetta 4x400), Tiziana Tiberi (1500 metri e staffetta 4x400), Patrizia Nardi (marcia 3000 metri e salto triplo) Valentina Carletti (salto in lungo e staffetta 4x100) Maria Pia Luchetti (lancio del disco e pseo), Paola Zerbini (peso e martello), Iolanda Centioni (salto in alto e martello) Gabriella Belardinelli (giavellotto e martello), Raffaela Rambozzi (salto in alto, giavellotto e staffetta 4x100), Anna Paola Ferrucci (200 e staffetta 4x100), Barbara Carnevali (800 metri e staffetta 4x400) e Cristiana Piangiarelli (staffetta 4x400)
Squadra maschile
Maurizio Riccitelli (lungo e triplo), Giulio Mallardi (marcia 3Km e disco), Vincenzo Cappella (disco e giavellotto), Andrea Dania (salto in alto), Alessandro Porro (peso e giavellotto), Luca Salvatori (100 metri piani, 200 e staffetta 4x100), Alessandro Tifi (400 metri piani e staffetta 4x400), Livio Bugiardini (100, 200 e staffetta 4x100), Roberto Mandolesi (100, staffetta 4x100 e 4x400), Nunzio Spina (1500 metri piani, 800 e staffetta 4x400), Ivano Formiconi (5.000 metri e 1500) Fabio Pallotta (5000 metri), Gabriele Ferramondo (peso e martello), Aldo Strappini (staffetta 4x400)
A San Benedetto del Tronto si è svolta la prima fase regionale dei campionati di società delle categorie cadetti maschi e femmine, in una manifestazione affollatissima che ha ospitato anche il primo tetrathlon regionale dei ragazzi.
Le classifiche vedono temporaneamente in testa l’AVIS Macerata nei maschi con 8.282 punti, nelle 14 gare che fanno classifica, davanti alla Collection San Benedetto a punti 6.913 e all’Atletica Osimo a 5.329.
Nelle femmine sono le cadette della Collection a condurre le danze con punti 9.509 davanti alle maceratesi a punti 9,148 e all’ASA Ascoli 6.837- Tanti i risultati di spessore nell’arco delle due giornate a cominciare dalle vittorie di Bianca Sulzer negli 80 ostacoli cadette con il tempo di 12”72 e del giovane martellista Simone Falcetta che ha esordito nella specialità con la misura di m. 33,68, con un secondo posto anche nel peso con m. 10,88.
Piazza d’onore anche per Beatrice Cippitelli nei 300 ostacoli in 50”22 e stesso piazzamento per Andrea Marchionni nei 300 piani in 39”35, mentre negli ostacoli è terzo in 44”78. Identica posizione nei 300 piani femm. per Maria Eleonora Polce in 45”71 che però si migliora nell’alto con m. 1.40 con il quarto posto.
Due terzi posti nei m. 1000 e nei 2000 cadetti con il bel progresso di Marsel Provenziani in 2’57”58 e Giovanni Ruzzu in 6’45”10 con Nicolò Rubini quarto in 6’46”32; sulla stessa distanza al femminile quarto posto di Irene Ippoliti in 7’23”16, Bravo Alberto Tabarretti in crescita nei 100 ostacoli dove si è portato al terzo posto in 15”15.
Da segnalare Riccardo Mozzoni due quarti posti e un bel progresso anche per lui con 15”29 nei 100 ostacoli e m. 1.53 nell’alto. Quarta nel giavellotto cadette anche Nausicaa Paciaroni in m. 20,64.
Tra i tanti i risultati di spessore nell’arco delle due giornate di gare del tetrathlon “Cinque Cerchi” da segnalare nella categoria ragazze la vittoria di Beatrice Stagnaro nell’alto con la misura di m. 1,38 e con il quarto posto complessivo su sessantasei atlete in campo e il primo posto di Maria Gabriele Di Lecce nel vortex ragazzi con m. 48,23 e con il quinto posto complessivo nel tetrathlon maschile su quaranta concorrenti.
Nel frattempo, manifestazione del primo maggio a Brescia, splendido ottavo posto di Ilaria Sabbatini ai Campionati Italiani assoluti dei m. 10.000 dove la brava mezzofondista dell’AVIS Macerata ha saputo migliorarsi in 35’09”13.
Macerata si arrende solo all'ultimo pallone del quinto set chiuso 15-17, un risultato che non premia la prestazione dei biancorossi e un Banca Macerata Forum che per tutta la gara ha trascinato i suoi. Parte bene la Med Store Tunit, gli ospiti però crescono e nel finale combattuto trovano i punti decisivi per andare avanti nei set. Il copione si ripete: Macerata che scappa, Aci Castello che riprende i padroni di casa trascinata da Lucconi e si porta sul doppio vantaggio.
Reazione biancorossa nel terzo set che stavolta non si fa sorprendere, domina e riapre l'incontro. Quarto set combattuto, Macerata riprende l'Aci Castello e rimanda tutto al tie-break: set finale giocato punto a punto e strappato dagli avversari soltanto ai vantaggi. Finisce l'avventura della Med Store Tunit che comunque viene salutata dagli applausi del Banca Macerata Forum.
LA CRONACA – Coach Domizioli sceglie Giannotti, Lazzaretto e Margutti, i centrali sono Robbiati e Sanfilippo, regia affidata a Longo, Gabbanelli come libero. L'Aci Castello risponde con Lucconi, Zappoli e Gradi, al centro Smiriglia e Frumuselu, il palleggiatore è Cottarelli, il libero Zito.
Le squadre riprendono da dove avevano chiuso una settimana fa, ritmi alti e subito spettacolo al Banca Macerata Forum. Med Store Tunit avanti, Giannotti gioca sul muro avversario poi palla out per Aci Castello, 6-4; biancorossi aggressivi, funziona il muro biancorosso con Robbiati e sull'8-5 arriva il primo time out per coach Kantor. Break dei siciliani che accorciano fermando la combinazione al centro tra Longo e Robbiati, poi trovano il 12-12 e stavolta è coach Domizioli a richiamare i suoi col time out. Bella fase di partita, le squadre rispondono colpo su colpo: si accende Lucconi per l'Aci Castello che porta avanti i suoi, per Macerata accorcia Giannotti con un diagonale vincente, 17-18. Insegue la Med Store Tunit per un finale di set acceso, come da programma: non si arrendono i biancorossi, muro di Sanfilippo su Lucconi e nuovo pareggio, 23-23; l'opposto avversario risponde, stavolta ha due volte la meglio sulla difesa di casa e regala ai suoi il primo set.
Riparte aggressiva Macerata, sulla serie in battuta di Lazzaretto si porta sul 5-1, firmato dal muro-out di Margutti. Ancora il numero 9 biancorosso, stavolta su contrattacco, poi invasione dei siciliani e prosegue il buon momento di Scita al servizio, coach Kantor è costretto al time out sul 9-2. Salva l'impossibile Zito sulla battuta di Margutti ma sul contrattacco Giannotti mette a terra il 12-5, l'Aci Castello reagisce e accorcia: non funziona la combinazione al centro tra Longo e Sanfilippo, 13-9. Scenario ribaltato, ora è Macerata in difficoltà, Lucconi buca la difesa di casa e coach Domizioli chiama il time out per far respirare la squadra. Si aggrappa a Giannotti la Med Store Tunit che trascina i suoi sul nuovo +3, 17-14 e il pubblico del Banca Macerata Forum si accende; la risposta dell'Aci Castello passa dal solito Lucconi, i suoi diagonali sono imprendibili e riportano gli ospiti in parità,18-18, è una partita nella partita tra i due opposti. Lucconi è una sentenza e confeziona anche due ace, la Med Store Tunit non si arrende, con pazienza e coraggio trova il pareggio firmato Lazzaretto, 23-23, finale incandescente: il solito Lucconi e Zappoli chiudono il secondo set per l'Aci Castello.
Si giocano tutto nel terzo set i maceratesi che ancora una volta partono forte, 5-2. Tiene il controllo la Med Store Tunit e scappa 10-5 con il diagonale di Giannotti, coach Kantor prova a cambiare l'inerzia del set con qualche sostituzione; bene anche in difesa i biancorossi che mettono in difficoltà gli ospiti, poi ace di Longo, 19-11, c'è solo Macerata in campo. Mini-breack di Aci Castello ma Robbiati al centro ricaccia subito indietro i siciliani, 21-13; finale tutto a tinte biancorosse, 25-18 e gara riaperta.
Ancora avanti Macerata, muro di Robbiati su Gradi, 6-4, si fa male però Margutti, costretto ad uscire, entra Ferri. Dopo un paio di errori, Capitan Robbiati predica calma, intanto si scalda Ferri: combinazione con Longo e palla che buca la difesa ospite, 9-6. Break Aci Castello con la serie in battuta du Frumuselu, arriva il 13-13 firmato Lucconi e coach Domizioli chiama time out, tutto da rifare per Macerata. Ferri suona la carica, biancorossi di nuovo avanti 18-15; la reazione dei siciliani è smorzata dal diagonale di Giannotti, altro finale di set apertissimo: le squadre lottano su ogni pallone, la Med Store Tunit ci crede e on Lazzaretto trova il 25-22, tutto rimandato al tie-break.
Il copione non cambia, Macerata aggressiva, si prende il vantaggio e allunga con Giannotti che gioca sul muro avversario, 5-2. Stavolta la risposta dell'Aci Castello è rapida, pareggia e ribalta 6-7; coach Domizioli richiama i suoi col time out ma al cambio campo sono gli ospiti avanti 7-8. La lotta continua, Ferri e il muro di Robbiati cambiano ancora il risultato, ora sono i siciliani a rifugiarsi nel time out, 9-8; Scita al servizio e la Med Store Tunit allunga, Aci Castello risponde, 11-11. Ogni pallone è una lotta, Lucconi e Giannotti rispondono colpo su colpo, 14-14: i vantaggi premiano i siciliani, niente da fare per Macerata che deve arrendersi all'ultimo respiro.
Il tabellino:
MED STORE TUNIT MACERATA 2
SISTEMIA ACI CASTELLO 3
PARZIALI: 23-25, 23-25, 25-18, 25-22, 15-17.
Durata set: 31’, 34’, 26’, 36’, 24’. Totale: 151’.
MED STORE TUNIT MACERATA: Longo 2, Giannotti 25, Scita, Margutti 11, Ferri 5, Sanfilippo 9, Scrollavezza, Lazzaretto 15, Gabbanelli, Robbiati 12. NE: Pasquali, Paolucci, Ravellino. Allenatore: Domizioli.
SISTEMIA ACI CASTELLO: Zito, Maccarrone, Zappoli 13, Lucconi 34, Gradi 6, Frumuselu 17, Andriola 1, Smiriglia 6, Battaglia 2, Cottarelli 3. NE: Vintaloro, Di Franco. Allenatore: Kantor.
ARBITRI: Cavicchi e Fontini.
Altro grande evento nella giornata conclusiva del festival "Macerata Racconta" ha visto sul palco del Cinema Italia i finalisti del Premio Strega 2022. A presentare l'incontro di questo pomeriggio con i dodici autori è stata Loredana Lipperini, scrittrice, conduttrice radiofonica e giornalista di Repubblica.
La Lipperini, attraverso domande e curiosità, ha dato la parola ad ogni finalista, con la possibilità di spiegare brevemente la trama del proprio libro. Il pubblico in sala ha avuto così l'occasione di conoscere gli scrittori che si contendono il più prestigioso premio letterario italiano nella sua 76esima edizione. Questa la lista completa:
Marco Amerighi con "Randagi" (ed. Bollati Boringhieri), presentato da Silvia Ballestra.Fabio Bacà con "Nova" (ed. Adelphi), presentato da Diego De Silva.Alessandro Bertante con "Mordi e fuggi" (ed. Baldini+Castoldi), presentato da Luca Doninelli.Alessandra Carati con "E poi saremo salvi" (ed. Mondadori), presentato da Andrea Vitali.Mario Desiati con "Spatriati" (ed. Einaudi), presentato da Alessandro Piperno.Veronica Galletta con "Nina sull’argine" (ed. minimum fax), presentato da Gianluca Lioni.Jana Karšaiová con "Divorzio di velluto" (ed. Feltrinelli), presentato da Gad Lerner.Marino Magliani con "Il cannocchiale del tenente Dumont" (ed. L’Orma), presentato da Giuseppe Conte.Davide Orecchio con "Storia aperta" (ed. Bompiani), presentato da Martina Testa.Claudio Piersanti con "Quel maledetto Vronskij" (ed. Rizzoli), presentato da Renata Colorni.Veronica Raimo con "Niente di vero" (ed. Einaudi), presentato da Domenico Procacci.Daniela Ranieri con "Stradario aggiornato di tutti i miei baci" (ed. Ponte alle Grazie), presentato da Loredana Lipperini.
Il 7 luglio al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma verrà eletto tra i dodici autori il vincitore del premio letterario.
Ultimo giorno per la rassegna "Macerata Racconta" che questo pomeriggio ha visto ancdare in scena l'appuntamento con Vincenzo Varagona e il suo libro "I segreti del Moby Prince - A 30 anni dalla più grande tragedia civile del mare in Italia" nella Galleria Antichi Forni.
Il volume narra la drammatica vicenda del 10 aprile 1991, quando il traghetto partito da Livorno e diretto in Sardegna, sperona la petroliera "AGIP Abruzzo" causando un grande incendio e provocando la morte di tutte le persone presenti a bordo del Moby Prince, a eccezione di un unico superstite.
Varagona ripercorre tutta la storia e le sue conseguenze, dagli esiti processuali alle conclusioni della Commissione D'Inchiesta del Senato guidata da Silvio Lai, che dopo trent'anni smonta pezzo per pezzo le tesi giudiziarie emerse in due processi. Il libro si sofferma anche sulle vittime, dando voce al dolore dei familiari, che lottano per giungere alla verità e tenere vivo il ricordo della tragedia.
L'autore riporta l'attenzione su alcuni interrogativi, sul perchè solo trent'anni dopo si è scoperto che quella notte non c'era nebbia, se le 140 vittime potevano essere salvate, sul perchè i soccorsi si concentrarono solo sulla petroliera e tante altre domande che ancora oggi non trovano risposta.
Vincenzo Varagona, giornalista che collabora con 'Avvenire' e 'Famiglia Cristiana', vive ad Ancona e dal 1987 lavora nella redazione del Tgr Rai, di cui è vicecaporedattore. Oltre ad aver pubblicato vari libri, ha realizzato reportage nei Balcani in guerra, in Medio Oriente e in Africa.
A proposito di sfide, tema di questa edizione del festival, Varagona ha affermato che le sue più grandi difficoltà sono state "trovare innanzitutto chi publicasse il libro, poichè alcuni editori si rifiutavano. Ma qui a Macerata ne ho trovato uno pronto a farlo, Luca Bartoli. Altra complessità è stata trovare i testimoni, poichè non è stato facile per loro accettare di scavare nel proprio dolore, a distanza di trent'anni."
"Nonostante il mio sia un piccolo editore e io non sia uno scrittore di professione ma un giornalista - ha spiegato Varagona - avere spazio in una rassegna così importante come "Macerata Racconta" per me è stata una grande soddisfazione"
Cbf Balducci Hr Macerata a un solo passo dallo storico traguardo della Serie A1. Le biancorosse portano a casa Gara 1 di finale al tie-break contro una Mondovì agguerrita. Dopo una partita passata a rincorrere le avversarie, le ragazze di mister Paniconi travolgono le avversarie in un quinto set dominante.
Dopo un avvio incerto per entrambe le squadre (6-6), le maceratesi cedono qualche punto di troppo e scivolano sotto di 4 punti (8-12). Costrette ad inseguire, le padrone di casa iniziano a scaldarsi e recuperano (21-21). Mondovì riesce però ad allungare nuovamente e a chiudere il primo set (21-25).
Le ospiti partono bene nel secondo set, galvanizzate dal precedente, e impongono un buon divario (6-11). Mister Paniconi chiama il time-out e riesce a spezzare il ritmo di Mondovì, recuperando terreno (13-14). Il recupero arriva sul finale (21-20) e Macerata non si ferma più. Break vincente e secondo set conquistato dall’Helvia Recina (25-22)
Terzo set con Mondovì che passa di nuovo in vantaggio fin da subito (8-12). Colpo dopo colpo le pumine segano un divario troppo grande con le avversarie (12-21) e si portano sul 2-1.
Quarto set che vede per la prima volta Macerata partire in vantaggio (8-5). Mondovì non demorde (9-8) ma le orange continuano ad incalzare (11-7). Macerata è inarrestabile e chiude il quarto set con 10 punti di distanza (25-15).
Al tie-break Macerata si impone subito (6-2) e non cede nemmeno un metro alle avversarie (11-8). Al termine le padrone di casa ne escono vincitrici per distacco (15-10) e arrivano a un solo passo dalla massima categoria.