Macerata

Coronavirus, 55 nuovi casi in provincia di Macerata: sono 4 i guariti nelle Marche

Coronavirus, 55 nuovi casi in provincia di Macerata: sono 4 i guariti nelle Marche

Il Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 2421 casi positivi riscontrati in Regione Marche (268 in più di ieri): sono 1249 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 676 in provincia di Ancona, 293 in provincia di Macerata (55 in più rispetto a ieri, 2 giorni fa l'aumento giornaliero era stato di 23 unità), 113 in provincia di Fermo, 50 in provincia di Ascoli Piceno, 34 extra regione.  Sale a 954 il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali, ma sono complessivamente 138 i pazienti in terapia intensiva: tre meno di ieri (10 a Camerino, 8 a Civitanova Marche).   La buona notizia riguarda il numero dei guariti: salgono a quattro.  Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00: 

22/03/2020 13:47
Il pagamento delle utenze ai tempi del coronavirus: sospesi i distacchi di luce, gas e acqua per morosità

Il pagamento delle utenze ai tempi del coronavirus: sospesi i distacchi di luce, gas e acqua per morosità

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante il pagamento delle utenze durante il periodo del coronavirus e nello specifico le procedure attuabili in caso di morosità. Ecco la risposta dell’avvocato Pantana alla domanda posta da un lettore-Amministratore di condominio di Macerata che chiede: “A causa della morosità condominiale, la società di somministrazione del servizio idrico, da tempo, ha avviato la procedura per la sospensione del servizio. Allo stesso tempo, a causa dell'emergenza da COVID-19, nel condominio sono state sospese tutte le attività riguardanti le assemblee e, di conseguenza, eventuali decisioni da intraprendere per regolarizzare la morosità e, quindi, possibili soluzioni per evitare il distacco. Ebbene, in questa situazione di emergenza nazionale, esiste una disciplina normativa a tutela dei condomini?” In argomento, giova ricordare che la gestione dell'azienda-Condominio registra, in buona sostanza, somme in uscita e somme in entrata: da un lato, le spese condominiali, ossia gli esborsi che vengono effettuati dall'Amministratore per la manutenzione dei beni comuni e per la prestazione dei servizi essenziali, e, dall'altra, i contributi condominiali, vale a dire gli importi a carico di ciascun partecipante per far fronte a dette spese; dunque, tutti i condomini sono tenuti a partecipare, nella percentuale diversa a seconda dei casi alle spese per la conservazione ed il godimento delle parti comuni. In tema, inoltre, si osserva che il disposto normativo dell'art. 63, comma 3, disp. att. c.c. attribuisce all'Amministratore condominiale - in via di autotutela e senza ricorrere previamente al giudice - il potere di sospendere al condomino moroso l'utilizzazione dei servizi comuni suscettibili di godimento separato, e, dopo la modifica normativa che ha eliminato la previsione «ove il regolamento lo consenta», l'esercizio di tale potere configura un potere-dovere dell'Amministratore condominiale il cui esercizio è legittimo ove la sospensione sia effettuata intervenendo esclusivamente sulle parti comuni dell'impianto, senza incidere sulle parti di proprietà esclusiva del condomino moroso (Trib. Modena 5 giugno 2015). In altro provvedimento, invece, i giudici hanno evidenziato che l'Amministratore di Condominio può chiedere un provvedimento d'urgenza al giudice al fine di ottenere l'autorizzazione alla sospensione dell'erogazione del servizio di fornitura dell'acqua nei confronti dei condomini morosi, in virtù di quanto sancito dall'art. 63 disp. att. c.c., potendo tale sospensione dell'afflusso dell'acqua riguardare le sole unità immobiliari dei condomini morosi (Trib. Brescia 27 gennaio 2014). Premesso quanto innanzi esposto, alla luce dei poteri riconosciuti all'Amministratore e, in particolare, alla situazione di urgenza indicata dall'utente, si precisa che proprio a causa dell'emergenza nazionale da COVID-19, l'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), attraverso un proprio comunicato stampa del 12 marzo 2020, ha deciso di bloccare i distacchi per morosità per elettricità, gas e acqua. Nel dettaglio, tutti i distacchi per morosità per l'elettricità di clienti in bassa tensione e, per il gas, tutti quelli con consumo non superiore a 200.000 Smc/anno. Per il settore idrico, la sospensione interessa tutte le utenze domestiche e non domestiche e dunque anche i servizi fruiti da condomìni. Nel proprio comunicato, l'Autorità ha evidenziato che “Tutte le eventuali procedure di sospensione delle forniture di energia elettrica, gas e acqua per morosità - di famiglie e piccole imprese - vengono rimandate dal 10 marzo scorso e fino al 3 aprile 2020. Viene inoltre istituito un conto presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali, con disponibilità fino a 1 miliardo, per garantire la sostenibilità degli attuali e futuri interventi regolatori a favore di consumatori e utenti”. Pertanto, secondo le nuove disposizioni, dovranno quindi essere interamente rialimentate le forniture di energia elettrica, gas e acqua eventualmente sospese (o limitate/disattivate) dal 10 marzo 2020. Dal 3 aprile il fornitore interessato a disalimentare/ridurre la fornitura del cliente moroso è tenuto a riavviare la relativa procedura di sospensione e procedere nuovamente alla sua costituzione in mora. In conclusione, in risposta al nostro lettore-Amministratore di condominio di Macerata, attualmente sono bloccati i distacchi delle forniture:  tutte le eventuali procedure di sospensione delle forniture di energia elettrica, gas e acqua per morosità – di famiglie e piccole imprese – vengono rimandate dal 10 marzo scorso e fino al 3 aprile 2020. Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.                                                              

22/03/2020 10:00
Coronavirus, Ucid Macerata avvia una raccolta fondi per i Covid-Hospital della provincia

Coronavirus, Ucid Macerata avvia una raccolta fondi per i Covid-Hospital della provincia

UCID (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti) sezione di Macerata ha avviato una raccolta fondi per acquistare attrezzature utili agli ospedali della provincia di Macerata per fronteggiare l’emergenza Covid. “In questi giorni i nostri medici, infermieri ed operatori sanitari stanno facendo quanto è nelle loro possibilità per curare al meglio le persone contagiate. Siamo grati ogni giorno per il loro straordinario lavoro nel combattere il virus e come UCID Macerata abbiamo deciso di attivarci per dare un aiuto concreto alle strutture sanitarie locali” afferma Alessandro Guzzini presidente di UCID Macerata. La raccolta fondi, che è stata avviata utilizzando il supporto operativo di Fondazione per il Dono, ha visto la partecipazione di molte imprese della zona tra cui BCC Recanati e Colmurano, Finlabo SIM, Pigini Group, Campetella Robotic Center, Ottaviani, Sardellini Costruzioni e tanti altri professionisti e imprenditori che hanno già aderito all’appello dell’UCID. "In una settimana dall’avvio della raccolta sono pervenute donazioni per oltre 13.000 euro, e si è già provveduto all’acquisto di un ecografo palmare che verrà donato all’ospedale Covid di Civitanova Marche". Tale apparecchiatura è molto utile per eseguire diagnosi cardiache e polmonari al fine di monitorare in primo approccio e successivamente con costanza l’evolvere della patologia provocata dal Coronavirus. "La raccolta fondi è ancora in corso e le ulteriori risorse raccolte verranno utilizzate secondo le indicazioni fornite di volta in volta dalla direzione sanitaria dell’area vasta. Chi desiderasse contribuire potrà farlo al seguente link: https://dona.perildono.it/ucid-macerata/ L’utilizzo della Fondazione per il dono per la raccolta fondi garantisce all’iniziativa la massima trasparenza oltre a consentire a chi effettua la donazione di godere di un beneficio fiscale che va da un minimo del 30% sino a quasi il 50% dell’importo donato, in funzione del reddito, luogo di residenza e scelta del regime fiscale".

21/03/2020 18:09
Marche, allerta meteo della Protezione Civile: nevicate a 150 metri e mareggiate

Marche, allerta meteo della Protezione Civile: nevicate a 150 metri e mareggiate

La Protezione Civile ha emanato un'allerta meteo, che sarà valevole dalle ore 18:00 di domenica 22 marzo sino alla mezzanotte di lunedì 23 marzo. L'irruzione di aria artico-continentale dai quadranti di nord-est, determinerà condizioni di tempo instabile, con un rinforzo della ventilazione e del moto ondoso ed episodi nevosi fino a quote molto basse nella giornata di lunedì.  Sono previste deboli nevicate sparse al di sopra dei 150-200 metri, con cumulate genericamente inferiori a 5 centimetri. Occasionalmente, in concomitanza dei rovesci più intensi, le precipitazioni potranno assumere carattere nevoso anche a quote di pianura e lungo la costa, ma con scarsi accumuli.  Il vento, proveniente da nord-est, avrà raffiche fino a burrasca; mentre il mare sarà molto mosso o agitato, con possibili mareggiate lungo l'intero litorale. Le temperature saranno in sensibile diminuzione.   

21/03/2020 15:16
Coronavirus, 23 nuovi casi in provincia di Macerata: impenna il numero dei sanitari in isolamento

Coronavirus, 23 nuovi casi in provincia di Macerata: impenna il numero dei sanitari in isolamento

Il Gores ha reso nota, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 2153 casi positivi riscontrati in Regione Marche (172 in più di ieri): sono 1186 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 564 in provincia di Ancona, 238 in provincia di Macerata (23 in più rispetto a ieri, 2 giorni fa l'aumento giornaliero era stato di 29 unità), 82 in provincia di Fermo, 50 in provincia di Ascoli Piceno, 33 extra regione.  Tra i 2153 casi positivi, per 883 si è reso necessario il ricovero nelle strutture sanitarie regionali. Sono complessivamente 141 i pazienti in terapia intensiva (10 a Camerino, 8 a Civitanova Marche).   Gli operatori sanitari che si trovano in isolamento domiciliare sono complessivamente 1285, un aumento esponenziale.  Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00: 

21/03/2020 12:56
Panathlon Club Macerata, donato un elettrocardiografo per i reparti di rianimazione di Camerino e Civitanova

Panathlon Club Macerata, donato un elettrocardiografo per i reparti di rianimazione di Camerino e Civitanova

Il Panathlon Club Macerata, dopo aver annullato le conviviali del 27 febbraio e del 26 marzo, ha sospeso le proprie attività in ottemperanza alle misure adottate dalle Autorità per contenere il contagio da Covid19. Il Direttivo ha deciso di devolvere un contributo all’ASUR Area Vasta 3, destinato all’acquisto, anche grazie al prezioso sostegno economico di privati non soci, di un elettrocardiografo per i reparti di rianimazione di Camerino e Civitanova. Il Panathlon Club Macerata vuole esprimere vicinanza e solidarietà al personale sanitario della nostra provincia, sostenendo coloro che quotidianamente affrontano in prima linea questo terribile momento.  

20/03/2020 20:32
Macerata, si intensificano i controlli della Polizia Locale: effettuato un posto di blocco in Corso Cairoli (FOTO e VIDEO)

Macerata, si intensificano i controlli della Polizia Locale: effettuato un posto di blocco in Corso Cairoli (FOTO e VIDEO)

Continuano e si intensificano i controlli da parte delle forze dell'ordine lungo le strade di Macerata, che risultano ancora abbastanza trafficate, nonostante l'emergenza Coronavirus e l'invito a rimanere in casa limitando il più possibile le uscite. Dopo le operazioni di questa mattina in Corso Cavour e Via Nazario Sauro condotte insieme ai Carabinieri, la Polizia Locale nel pomeriggio ha effettuato un massiccio posto di blocco con quattro mezzi in Corso Cairoli dove diversi vigili hanno controllato molte autovetture dirette verso il centro cittadino, per verificare se ciascun conducente fosse in possesso dell'autocertificazione attestante lo spostamento per motivi di necessità. Un controllo capillare che ha visto coinvolti anche esercenti e passanti, i quali si sono dimostrati molto attenti al rispetto della nuova ordinanza regionale tant'è che non è stata applicata nessuna sanzione amministrativa se non nei confronti di un uomo trovato senza assicurazione.  

20/03/2020 20:22
Macerata, la Mille Miglia sarà rinviata al 23 ottobre a causa dell'emergenza Covid-19

Macerata, la Mille Miglia sarà rinviata al 23 ottobre a causa dell'emergenza Covid-19

L’atteso evento della Mille Miglia 2020, che dovrà attraversare tutta la Regione Marche da nord a sud coinvolgendo le cinque province, è stata rinviata per l’emergenza sanitaria del Coronavirus. L’organizzazione 1000 Miglia Srl ha comunicato ufficialmente di avere collocato l’evento di rilevanza mondiale nei giorni 22-25 ottobre. Per effetto di questa decisione, la seconda giornata della manifestazione che si doveva effettuare giovedi 14 maggio e che avrebbe coinvolto i percorsi marchigiani è diventata venerdi 23 ottobre. L’itinerario che i 400 equipaggi partecipanti dovranno seguire sarà da Brescia verso l’Emilia-Romagna ed entrerà nelle Marche interessando come principali località Urbino, Pergola, Fabriano, Macerata, Fermo, Offida ed Ascoli Piceno. Macerata, come avvenuto nelle edizioni dal 2014 al 2016, sarà coinvolta con l’attraversamento di un affascinante percorso in città che evidenzierà diverse zone di grande interesse turistico e culturale. L’organizzazione 1000 Miglia Srl, che gestisce un evento di grande complessità logistica, comunicherà nel dettaglio il nuovo programma e le eventuali modifiche che si renderanno necessarie. Il coinvolgimento della città di Macerata resterà comunque confermato, sull’onda del grande gradimento generale che ha suscitato nelle precedenti occasioni tra i partecipanti e gli addetti ai lavori. L’Automobile Club Macerata in collaborazione con l’Amministrazione Comunale provvederà a comunicare tutti i dettagli relativi all’importante evento con il dovuto anticipo.

20/03/2020 18:02
Decreto "Cura Italia", CNA Macerata: "è solo un primo passo, c'è bisogno di molto altro"

Decreto "Cura Italia", CNA Macerata: "è solo un primo passo, c'è bisogno di molto altro"

Il CNA ha messo sotto la lente di ingrandimento le oltre 120 disposizioni del provvedimento approvato dal Governo per contrastare gli effetti dell’emergenza epidemiologica sull’economia. Se da un lato si plaude per i tempi rapidi di approvazione e per le consistenti risorse stanziate, si apprezzano le disposizioni in materia fiscale e le misure a sostegno dei dipendenti, il decreto legge può rappresentare solo un primo passo, perché di molto altro ancora c’è bisogno.   Troppo poco per autonomi e partite iva   Le risorse messe in campo, seppure importanti, non saranno infatti sufficienti a proteggere lavoro autonomo e piccole imprese, particolarmente esposti alla gravità della situazione e all’enormità dei danni, che sono destinati a moltiplicarsi se l’emergenza dovesse protrarsi per mesi, con effetti drammatici per i livelli produttivi e l’occupazione del Paese. Per questo motivo, CNA ritiene che gli interventi a favore delle imprese, che spaziano dalla sospensione dei versamenti, al sostegno al credito, agli ammortizzatori sociali vanno indirizzati con maggiore incisività a favore del lavoro autonomo, delle attività di minore dimensione e delle filiere (turismo, trasporti, ristorazione, cinema e cultura) che più di altre stanno già subendo i colpi di questo blocco totale delle attività e degli incassi. Ci sarà, quindi, presto bisogno di una manovra di ulteriore stimolo e sostegno all’economia di proporzioni mai sperimentate in precedenza. Sospensione più a lungo per i pagamenti   Nota dolente sono anche le disposizioni in materia fiscale che, limitandosi a sospendere i soli versamenti in scadenza nel mese di marzo, risultano del tutto insufficienti. Riteniamo, infatti, che le sospensioni avrebbero dovuto interessare almeno i versamenti in scadenza dal mese di marzo al mese di maggio, con la possibilità di far decorrere l’inizio della restituzione dei pagamenti sospesi non prima del mese di settembre 2020, potendo altresì avvalersi di un piano di restituzione non inferiore a 10 rate. Agevolazioni per tutti gli affitti   Per quanto concerne, invece, il credito d’imposta del 60% dei canoni di affitto pagati nel mese di marzo, che il decreto prevede soltanto a beneficio degli immobili accatastati nella categoria C1, evidenziamo che tale misura vada estesa anche gli affitti degli edifici accatastati nelle categorie D8 e C3, sempre ad usa commerciale, ovvero ai laboratori artigiani. Più risorse per il “bonus di sopravvivenza”   Una particolare criticità riguarda, poi, il bonus di 600 euro riconosciuto nel mese di marzo a lavoratori autonomi, partite IVA e professionisti, tenuto conto che le somme stanziate risultano ampiamente insufficienti rispetto alla numerosità della platea degli aventi diritto. Occorre, pertanto, rafforzare la copertura finanziaria dell’intervento. Riattivare i Confidi   La preoccupazione, dunque, è che non vi siano strumenti sufficienti a sostenere l’imprenditoria diffusa e, pertanto, molte piccole imprese potrebbero ritrovarsi nella condizione di cessare l’attivata per mancanza di liquidità. Per questo, CNA sottolinea l’esigenza di riattualizzare l’esperienza dei Confidi, sempre più al margine nel mondo della garanzia, vista la pervasività dello strumento pubblico. Occorre, soprattutto in questa fase, ripartire dai Confidi che, per competenze e per prossimità, sono uno dei pochissimi soggetti in grado di assicurare il flusso necessario di credito a micro e piccole imprese.

20/03/2020 15:54
Macerata, il coronavirus non ferma il traffico: Carabinieri e Polizia Locale controllano decine di auto (FOTO)

Macerata, il coronavirus non ferma il traffico: Carabinieri e Polizia Locale controllano decine di auto (FOTO)

Traffico intenso su Corso Cavour, a Macerata, nonostante l'emergenza Covid-19 e l'invito a rimanere in casa limitando il più possibile le uscite. Sono scattati i controlli da parte dei Carabinieri che, dalle 12:00 della mattinata odierna, stanno fermando numerose autovetture per verificare che ciascun conducente abbia con sé l'autocertificazione che attesti lo spostamento per motivi di necessità. I militari, presenti con cinque unità e la stazione mobile, a fatica sono riusciti a contenere l'afflusso automobilistico su una delle principali arterie del capoluogo. Tra loro anche il maggiore Roberto De Paoli, comandante della Compagnia di Macerata.  Controlli anche in prossimità della rotonda delle Sferisterio, in piazza Nazario Sauro, da parte della Polizia Locale che sta stoppando, oltre alle autovetture, anche chi si muove a piedi col proprio cane. Si ricorda come, in caso di mancanza di autocertificazione (anche per chi è a piedi) e di uscita per futili motivi, si è passabili della denuncia ai fini dell'articolo 650 del codice penale. 

20/03/2020 13:20
Decreto 'Cura Italia', Confindustria Macerata: "È necessario che sia solo un primo passo"

Decreto 'Cura Italia', Confindustria Macerata: "È necessario che sia solo un primo passo"

“Un primo decreto necessario e importante, ma che delude profondamente le nostre imprese, ci saremmo aspettati più coraggio e risorse decisamente maggiori per le aziende, che in questo momento rischiano l’estinzione. Dell’economia ci si deve occupare ora ed in modo adeguato, altrimenti non avremo alcun futuro” questo il primo commento a caldo del presidente di Confindustria Marche Claudio Schiavoni. Gli fa eco Domenico Guzzini, presidente di Confindustria Macerata “È necessario che il provvedimento sia davvero solo il primo passo e che, al di là delle promesse, vengano messe in atto in tempi brevissimi ulteriori azioni per affrontare le gravi conseguenze che questa emergenza determinerà sulle imprese e sull’economia del Paese. Altrimenti dovremmo constatare che i tempi della politica non sono quelli delle imprese, che hanno bisogno di misure adesso e non tra una settimana o un mese.” Rincara la dose Mauro Papalini, Presidente della territoriale di Pesaro Urbino: “Le imprese si sentono abbandonate a se stesse e ancora una volta constatiamo con grande amarezza che lo stato non vede l’impresa come un bene comune e sociale che porta benessere diffuso per tutti. Il decreto è insufficiente anche per gestire una minima difensiva. La flebo che è stata messa alle imprese con questo decreto non solo non salva la vita, ma non dà neanche la forza di reagire: occorre da parte del governo più coraggio e fiducia alle imprese se non si vuol trasformare un lavoratore in un disoccupato, un’impresa contribuente in una da sostenere. In questo periodo di pandemia, non abbiamo solo perso giornate di lavoro e calo di produttività ma anche clienti, ordini per il lavoro futuro, liquidità e competitività”. Di futuro parlano anche Simone Mariani e Giampietro Melchiorri, rispettivamente presidenti di Confindustria Centro Adriatico e della Territoriale di Fermo: “Pensando al futuro, è necessario che si ragioni in maniera diversa a livello di credito, in particolare quando si parla di manifattura. Ci sono altri paesi europei, a cominciare dalla Germania, che hanno già adottato politiche economiche mirate a sostenere realmente la filiera. Siamo tutti d’accordo che vada aperto il credito alle imprese, ma bisogna garantire i soldi all’ultimo anello della catena. Che per il mondo della moda, ma vale anche per il mobile e altri settori chiave della regione, è il negoziante. Garantirgli risorse con l’obbligo di pagare i suoi debiti, o meglio gli ordini e la merce che una volta prodotta gli è stata consegnata nei primi mesi del 2020. Questo garantirebbe all’azienda un incasso certo e le permetterebbe poi attraverso la cassa integrazione in deroga e il credito diretto di salvare i posti di lavoro e di continuare a comprare materie prime per far ripartire la produzione. Lo ribadiamo con forza, la prima necessità è fermare la valanga di insolvenze che le imprese si ritroveranno sul tavolo all’uscita dall’emergenza”.“Oggi dobbiamo pensare prima di tutto a non far morire le nostre imprese e allo stesso tempo pensare anche al futuro, quando si troveranno davanti a delle macerie, come in guerra – fa sintesi Schiavoni - Decisivo in questo contesto, sarà anche il ruolo dell’Europa, chiamata a compiere azioni straordinarie per preservare i cittadini europei da una crisi le cui conseguenze rischiano di incidere irreversibilmente sul nostro modello economico e sociale Qualche considerazione in merito agli interventi previsti dal decreto. “Sul tema lavoro ben vengano le misure sugli ammortizzatori sociali, ma la cifra stanziata è assolutamente insufficiente a coprire tutte le richieste che arriveranno e non è chiaro che cosa succederà quando queste risorse saranno terminate. – ha spiegato il numero uno degli industriali marchigiani a nome di tutti -La liquidità delle imprese è messa fortemente a rischio e bisogna fare il massimo, su più fronti ed in modo molto incisivo.” Schiavoni cita in particolare la moratoria fino a settembre sul pagamento delle rate dei vecchi prestiti dalle imprese alle banche (capitale e interessi), sulle scadenze dei finanziamenti non rateali e sulle linee di credito a breve. “Sebbene apprezziamo le misure di integrazione dei fondi di garanzia da rendere immediatamente operative, servono anche quelle per il finanziamento agevolato, importanti per le esigenze di liquidità delle PMI in difficoltà. Non troviamo nulla di immediatamente operativo che vada a favore delle aziende più strutturate che dovranno affrontare parimenti alle PMI problemi di incassi, di finanza e di crediti, insomma si ha un po’ come l’impressione che la media-grande azienda sia stata dimenticata da questo governo, senza dimenticare che se le PMI riescono ad andare avanti grande merito è delle Medie-Grandi imprese che con i loro progetti di internazionalizzazione e di continua ricerca di nuovi mercati riescono a tirare la filiera per buona parte delle PMI”. Anche sulla sospensione e il differimento di una serie di versamenti e adempimenti fiscali e contributivi, per scongiurare il tracollo delle attività produttive Schiavoni è scettico: “Il rinvio delle scadenze è troppo ravvicinato e sarà necessario prorogarle – chiosa – perché siamo certi che le ricadute economiche negative derivanti dall’emergenza sanitaria si protrarranno nel tempo. Per le aziende che rappresentiamo il minimo slittamento concesso è assolutamente insufficiente. Infatti per le imprese, che non appartengono a determinati settori o alle prime zone rosse e che hanno registrato nel periodo di imposta precedente ricavi superiori a 2 milioni di euro, la proroga dei versamenti è stata solo dal 16 al 20 marzo: un termine ridicolo”.

20/03/2020 13:03
Unimc, l'Università al tempo del Covid-19: tutte le nuove disposizioni

Unimc, l'Università al tempo del Covid-19: tutte le nuove disposizioni

L’Università di Macerata riorganizza metodi e procedure per rispondere ai contesti straordinari  imposti dall’emergenza epidemica.  Ieri è stato emanato il decreto rettorale che detta nuovi provvedimenti per quanto riguarda didattica, esami, lauree, tasse, tirocini. “Siamo chiamati a un ulteriore sforzo  - commenta il rettore Francesco Adornato - per corrispondere alle mutate esigenze della didattica, del rapporto con gli studenti, delle relazioni con la struttura amministrativa e con i colleghi. Studentesse e studenti sono la nostra risorsa e dobbiamo custodirla, singolarmente e come comunità. Le lezioni online, il ricevimento telefonico o telematico, il tutoraggio nella compilazione delle tesi sono attività alle quali dobbiamo doverosamente attendere”. Prosegue, dunque, la didattica on line: nel giro di due settimane sono stati svolti 580 esami on line e sono stati attivati in e-learning, il 92% degli insegnamenti in programma per il secondo semestre. Le sedute di laurea previste per aprile saranno mantenute e si svolgeranno a distanza. Ad essere interessati saranno in tutto 760 studenti dei vari corsi triennali e magistrali. L’Ateneo fisserà, poi, un ulteriore appello  valido per l’anno accademico 2018/2019 entro il 15 giugno come previsto dal Decreto “Cura Italia”. Non sarà più necessario consegnare la copia cartacea della dissertazione, che potrà essere invece caricata nel sistema informatico. È prorogato dal 31 marzo al 6 maggio il pagamento della terza rata delle tasse universitarie. Gli studenti che al momento dell’iscrizione avevano richiesto l’attivazione dei supporti di didattica a distanza, attivati solo a pagamento prima dello scoppio dell’emergenza, sono esonerati dal pagamento della seconda rata per i servizi aggiuntivi di e-learning. Chi ha già effettuato il versamento sarà rimborsato. I docenti e gli sportelli al pubblico - come le segreterie studenti, l’ufficio orientamento, l’Infopoint e le segreterie dei Dipartimenti - saranno raggiungibili telefonicamente o tramite email. Gli uffici dell’Area Internazionalizzazione continueranno a seguire e gestire gli studenti internazionali e gli studenti in mobilità in uscita e in entrata. Rimangono attivi i servizi bibliotecari che possono essere erogati a distanza. “Stiamo vivendo - dichiara il rettore Adornato - un tempo sospeso, direi anomalo, imprevisto e imprevedibile anche per il nostro Ateneo che d’improvviso si è svuotato. La Comunità accademica – che è la nostra forza – viene messa alla prova. Ma ce la faremo a superare anche questa particolarissima situazione. Confermate le sospensioni dell’avvio di nuovi tirocini, delle collaborazioni a tempo parziale degli studenti, delle riunioni degli organi collegiali, delle missioni e dei concorsi che non possono essere condotti in via telematica o tramite valutazione curriculare. I dettagli sono indicati nel sito di Ateneo nella sezione dedicata all’emergenza Covid-19.

20/03/2020 12:35
Macerata, le edicole e i tabaccai ai tempi del Coronavirus: "Vendite scese anche del 90%, siamo aperti solo per servizio" (FOTO)

Macerata, le edicole e i tabaccai ai tempi del Coronavirus: "Vendite scese anche del 90%, siamo aperti solo per servizio" (FOTO)

'Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate nell'allegato 1, sia nell'ambito degli esercizi commerciali di vicinato sia nell'ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali'. E' questo il primo punto del decreto del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, emanato la sera dell'11 marzo dove si annunciava la chiusura dei mercati salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, farmacie ma anche edicole e tabaccai. Tali restrizioni hanno cambiato non solo le abitudini dei cittadini maceratesi ma anche quelle dei commerciati, costretti inesorabilmente a subire tutti i disagi derivanti da questa emergenza sanitaria. Anche se il mondo di oggi non è più quello di una settimana c'è chi la propria routine non l'ha mai cambiata e infatti edicole e tabaccai sono ancora lì, coi loro orari e il loro carico di giornali, a fare da sentinelle in una città vuota e taciturna. Le serrande per molti di loro restano quindi tirate su anche se la principale funzione è quella di presidi sociali in quanto le vendite dei prodotti stanno subendo un calo vertiginoso: " Restiamo aperti ma lavoriamo meno della metà rispetto a prima - dichiara Franco Cantarini, titolare dell'edicola in Piaggia della Torre - passano sempre poche persone e di conseguenza si vende pochissimo di ogni articolo. Non c'è più il via vai di gente come magari ci poteva essere qualche settimana fa quindi serviamo solo gli abitanti della zona che sono comunque tutti clienti abituali, per il resto gli articoli più acquistati sono i quotidiani, ma parliamo sempre di poca roba" Se ci si sposta in Piazza Mazzini la situazione non cambia di molto come ci conferma Nicola Pietrani della Caffetteria-Tabaccheria 'Sferisterio': "Lavoriamo almeno il 70% in meno rispetto ad una situazione normale - sottolinea - converrebbe chiudere direttamente ma per legge dobbiamo tenere aperto. Stiamo cercando ,con la Federazione Italiana Tabaccai, di organizzare almeno gli orari di apertura e chiusura in accordo con le alltre attività come la mia perché qui al momento è tutto fermo e c'è una perdita sotto ogni aspetto. Lavoriamo solamente con la gente del quartiere ma personalmente tengo su le serrande anche per passare un po’ il tempo in quanto stare a casa è dura". Dello stesso avviso sono Davide e Luca Tartarelli della Tabaccheria 'Cairoli': " Ovviamente la vendita è calata ma del resto il momento che stiamo passando è duro e la gente rimane a casa giustamente - dichiarano - qualcuno che è di passaggio lungo il corso per motivi di lavoro ancora c'è e quindi tentiamo di tenere botta. Parlando di questa situazione anche degli altri nostri colleghi ci rendiamo conto che è difficile per tutti anche perchè soffriamo dell'ambiante che ci circonda dove le aziende e negozi sono chiusi". Arrivando poi in un grande snodo cittadino come la stazione abbiamo sentito Fabrizio Compagnucci, titolare dell'edicola 'Della Stazione' che ha descritto così la sua attività: "Ci stiamo tenendo a galla perché oltre alla vendita di giornali facciamo anche servizi con DHL o Money Transfer, quindi un pò di movimento c'è - spiega - i quotidiani si vendevano poco prima e si vendono poco adesso ma ho notato che alcune persone comprano qualche rivista in più del solito, forse per passare del tempo a casa, ma al di là di ciò, il lavoro è calato di molto rispetto a prima". Terminando il nostro viaggio nel centro storico di Macerata ci si trova davanti ad uno scenario desolante dove se si parla con i titolari delle varie tabaccherie ed edicole le considerazioni sul momento sono unanimi: "siamo aperti solo per servizio e le vendite sono scese anche del 90%", così nel deserto di Corso della Repubblica e Piazza della Libertà le serrande spesso e volentieri si abbassano amaramente prima del solito.

20/03/2020 09:25
Macerata, ordinanza del Sindaco: chiusi gli orti assegnati agli anziani

Macerata, ordinanza del Sindaco: chiusi gli orti assegnati agli anziani

Fino al prossimo 25 marzo scatta il divieto di ingresso negli orti comunali di Fontezucca e di quelli che si trovano nel quartiere di Santa Croce assegnati agli anziani. A stabilirlo c’è un’ordinanza firmata dal sindaco Romano Carancini. Il provvedimento si è reso necessario in seguito al rapido peggioramento della diffusione dei contagi da Covid -19 che interessa anche il territorio comunale di Macerata e nel rispetto dei vari decreti governativi che si sono succeduti in questi ultimi giorni, per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica. Per chi non dovesse rispettare l’ordinanza è prevista la denuncia all’autorità competente per l’accertamento delle responsabilità, ai sensi dell’art. 650 del codice penale, e ai trasgressori potrà essere applicata la sanzione amministrativa da 25 a 500 euro.   

19/03/2020 17:59
Unimc, Coronavirus: 26 studenti Erasmus tornati in Italia

Unimc, Coronavirus: 26 studenti Erasmus tornati in Italia

Sono 26 gli studenti Erasmus Unimc tornati in Italia. Risolto anche il caso di una studentessa bloccata in Irlanda. Giorni intensi all’area internazionale dell’Università di Macerata. Gli uffici sono in costante contatto con i 130 studenti che allo scoppio della pandemia da Covid-19 si trovavano negli atenei europei partner per l’Erasmus per fornire loro adeguata assistenza. “Stiamo seguendo gli studenti uno ad uno, mantenendo un filo diretto con loro quotidianamente” specifica il rettore Francesco Adornato. Ad oggi, degli iniziali 172 ragazzi in mobilità per studio o tirocinio, ne sono tornati in Italia 26. La maggior parte di loro si trova in Francia, Spagna e Germania. Quasi tutte le Università europee stanno adottando la didattica a distanza, spingendo molti a rimanere nei paesi ospitanti. Risolto anche il caso di una studentessa bloccata in Irlanda. “L’avevamo sentita anche nei giorni scorsi - racconta la delegata del rettore all’internazionalizzazione Benedetta Giovanola - ma la rapida evoluzione degli avvenimenti l’aveva comprensibilmente spaventata. L’abbiamo ricontattata e ricordato i canali da seguire, indirizzandola affinché potesse prenotare un volo, poiché aveva espresso la volontà di tornare in Italia. Potrà tornare in questi giorni. Invitiamo i nostri studenti e le loro famiglie a contattare il nostro Ateneo per qualunque informazione”. Gli addetti dell’Ufficio mobilità internazionale stanno monitorando costantemente gli Erasmus Unimc per supportarli in un momento in cui le difficoltà per il rientro aumentano di giorno in giorno, con voli cancellati e blocco dei trasporti. “Attraverso telefonate o e-mail – spiega Giovanola - in questi giorni abbiamo raggiunto tutti i nostri studenti per chiedere se volevano tornare così da poter gestire i rientri per tempo. Ma è un’emergenza continua, una situazione complessa ovunque. Per fortuna siamo riusciti a far tornare i nostri dalla Russia, prima che il Paese adottasse misure più restrittive in ingresso e in uscita. Cerchiamo di fornire ai ragazzi tutte le informazioni su come fronteggiare l’emergenza nel Paese di destinazione in base a quanto ci viene indicato dall’Ambasciata, dall’Unità di crisi della Farnesina o dalla Crui – la conferenza dei rettori italiani - con cui siamo sempre in contatto”. Il blocco dei rientri degli studenti Erasmus ha investito l’intero mondo universitario. Secondo i dati nazionali, i ragazzi interessati sono circa 47mila in tutta Italia. La Commissione europea ha informato che è possibile rientrare in Italia facendo valere una “causa di forza maggiore” per vedersi riconosciuta la borsa di studio ed eventuali rimborsi spese. La richiesta dovrà essere inoltrata entro il 20 aprile per i progetti del 2018 ed entro il 29 maggio per quelli del 2019. L’Università di Macerata sostiene anche gli 80 studenti stranieri arrivati in città per il secondo semestre,che possono continuare a usufruire degli alloggi e delle attività didattiche a distanza. “Abbiamo spiegato loro – prosegue Giovanola - i comportamenti da tenere per fronteggiare l’emergenza e i provvedimenti presi dall’Ateneo. E’ stato consentito loro, nel caso in cui volessero tornare a casa, di beneficiare della didattica a distanza e della possibilità di sostenere gli esami on-line. Abbiamo, inoltre, inviato un’e-mail a tutte le sedi partner per informarle sulle misure prese dall’Ateneo”.

19/03/2020 15:15
"Macerata Vicina", attivo il numero verde: aumentano le chiamate al servizio di sostegno

"Macerata Vicina", attivo il numero verde: aumentano le chiamate al servizio di sostegno

800 814 819 è il numero verde attivato dal Comune di Macerata, in collaborazione con l'Azienda Pubblica Servizi alla Persona IRCR, per assistere anziani, persone sole e chi si trova in difficoltà in questi giorni di isolamento a seguito delle misure anticontagio Covid-19.  Si aggiunge ai due numeri telefonici 3404736401 e 3494500867 funzionanti già dai giorni scorsi e che restano comunque attivi per raggiungere lo stesso servizio. “Macerata Vicina” è il nome dato al  progetto di solidarietà a cui, dal giorno dell’attivazione, quotidianamente  persone sole e comunque bisognose di aiuto si rivolgono agli operatori. Tante le chiamate che arrivano al servizio che ha il suo centro operativo nella sede dell’Informanziani in piazza Mazzini, chiamate che aumentano di giorno in giorno. Le richieste riguardano soprattutto la consegna a domicilio di farmaci e spesa alimentare, dei sacchetti per la raccolta differenziata, dell’attivazione di ricariche telefoniche e altre cose di necessità ma anche per ricevere parole di conforto e rassicurazione, per condividere difficoltà e paure #MacerataVicina è stato attivato dai Servizi sociali comunali in collaborazione con lo Sportello Informanziani IRCR e si avvale della preziosa collaborazione di 15 associazioni del territorio e di operatori selezionati e formati. Il servizio è attivo tutti i giorni, compresi il sabato e la domenica, dalle 8,30 alle 18,30. E’ possibile contattare gli operatori anche per e- mail, scrivendo a maceratavicina@gmail.com. Gli addetti alla consegna sono muniti di tesserino di riconoscimento e adottano misure per salvaguardare gli utenti.

19/03/2020 13:35
Coronavirus, Cisl Fp: "lo smart working favorisce produttività per la pubblica amministrazione"

Coronavirus, Cisl Fp: "lo smart working favorisce produttività per la pubblica amministrazione"

Dopo due settimane di applicazione dello smart working in seguito all’emergenza Covid-19, i dipendenti dell’Unione Montana Monti Azzurri hanno potuto effettuare, in assenza di vincoli orari o spaziali, le proprie mansioni da casa senza perdere efficacia ed efficienza. È quanto emerge dai dati raccolti dalla Cisl Fp di Macerata che per prima aveva sollecitato il ricorso al lavoro a distanza negli enti locali della provincia. Lo smart working ha infatti permesso di migliorare la fruizione dei tempi di lavoro, favorendo un modello più sostenibile ma anche produttiv: è stato possibile riscontrare un aumento dell’attività produttiva in ogni area di attività dell’Unione Montana. Anche da casa è stato possibile concludere azioni amministrative come pubblicazione di graduatorie di bandi ed avvisi, così come non ha segnato il passo, anzi, è incrementata, l’azione di comunicazione interna ed esterna dell’ente. Non si è fermata neanche la formazione, che si è svolta da remoto tramite 5 videoconferenze che sono state anche occasione, per i dipendenti dell’Unione Montana, per potenziare ed accelerare il reskilling delle competenze digitali e permettere un’evoluzione della cultura digitale dell’intera organizzazione. Infine, tramite all’intensificazione dei contatti costanti e giornalieri con i referenti dei servizi, è stato possibile ripianificare progressivamente gli interventi sociali a favore dei soggetti più vulnerabili. Non deve essere trascurato neanche il benefico ambientale: in media, i lavoratori agili hanno evitato di percorrere 218 chilometri al giorno, risparmiando economicamente ed in termini di tempo, “guadagnando” minuti nonché riduzione dello stress da spostamenti. Questo ha permesso di ottenere un modello di lavoro più sostenibile e in linea con i traguardi europei, nonché nuove procedure che hanno favorito un auto-apprendimento che porta a rivedere il proprio metodo di organizzazione del lavoro incentivando l’acquisizione di maggiore autonomia e responsabilità, esportabile e implementabile oltre l’attuale difficile fase di emergenza. «L’incremento di attività riscontrato è in parte derivante dall’aumentato carico di lavoro connesso all’emergenza, ma di certo è stato assecondato da modalità organizzative più agili e flessibili – dichiara Alessandro Moretti, Referente territoriale per Macerata della Cisl Fp Marche -. Il lavoro che stanno facendo i dipendenti dell’Unione Montana Monti Azzurri deve essere preso ad esempio da tutti gli altri enti della provincia. Invitiamo le amministrazioni pubbliche a ricorrere allo smart working tutte le amministrazioni pubbliche del territorio: non esiteremo a ricorrere al Prefetto di Macerata nel caso non siano ottemperate le direttive del Governo sulla messa in sicurezza dal contagio dei dipendenti rimasti a garantire i servizi essenziali».

19/03/2020 10:13
Macerata,i cacciatori l'U.R.C.A fanno partire una raccolta fondi in favore della Protezione Civile

Macerata,i cacciatori l'U.R.C.A fanno partire una raccolta fondi in favore della Protezione Civile

L'U.R.C.A. – Gestione Fauna Ambiente –A.P.S., associazione ambientalista composta principalmente da cacciatori di selezione particolarmente attenti all’ambiente e alla società in cui viviamo,  c'è e vuole dare il proprio contributo per collaborare a contenere i danni conseguenti all'epidemia dì Covid_19. Il Consiglio direttivo Nazionale dell'U.R.C.A, infatti,  sentito a mezzo chat (strumento indispensabile in questo periodo, che diventerà mezzo necessario e ufficiale per intrattenere i rapporti fino al termine dell'emergenza) ha deciso all'unanimità di invitare tutti i soci, amici e simpatizzanti in forma volontaria a fare una donazione per la gestione dell'emergenza sanitaria legata al coronavirus sul c.c. dedicato dell'Urca come già si è fatto per l'emergenza terremoto  . IBAN IT87D0335967684510700238263 - Banca Prossima agenzia n.00042 Bologna, Carta Prepaid intestata ad U.R.C.A. -  Sezione Regionale Emilia Romagna  , che a sua volta l'U.R.C.A. verserà in una unica soluzione alla Protezione civile Nazionale. CAUSALE: Insieme si può  sconfiggere il coronavirus, i Selettori ci sono. “La Sezione U.R.C.A. – Gestione Fauna Ambiente di Macerata si è immediatamente attivata, afferma il Presidente Francesco Marchetti,  effettuando un versamento di euro 500 che verranno devolute, insieme alle altre donazioni, alla Protezione Civile Nazionale. Ancora una volta i cacciatori di URCA Macerata  si distinguono per sensibilità e partecipazione in questo difficile momento di emergenza sanitaria”.

19/03/2020 09:53
Coronavirus, il sindacato degli Oss: "Servono dispositivi di protezione per gli operatori sanitari"

Coronavirus, il sindacato degli Oss: "Servono dispositivi di protezione per gli operatori sanitari"

“In questo momento di difficoltà per tutti vorremmo porre l’attenzione sulla nostra figura che nonostante il duro lavoro che si trova a svolgere ogni giorno negli ospedali, case di riposo o altre strutture spesso non si sente valorizzata quanto dovrebbe. Questa non vuol essere una critica ma un invito ad informarsi sul ruolo e sul contributo non meno importante che essa da al malato”. È l’appello  dei rappresentanti aziendali del sindacato Oss “SHC Human caring” dell’Area Vasta 3 Macerata. “In questo momento di emergenza credo sia giusto far sentire la gratitudine e la stima verso chi ogni giorno affronta questa situazione e non dimenticare che dietro ogni operatore c’è una persona,un essere umano, una famiglia”, affermano i rappresentanti del sindacato Mario Lippolis e Mauro Menichelli. “Per svolgere al meglio il proprio lavoro ogni figura deve essere fornita di tutti i dispositivi di protezione indispensabili per salvaguardare la propria salute e quella di chi ha di fronte e di essere informato. Crediamo che questo sia uno degli obblighi principali che il datore di lavoro deve adempiere per far si che il lavoratore si senta maggiormente preso in considerazione e tutelato. Negli ultimi dati diverse tra le persone contagiate nelle Marche sono operatori sanitari e questo deve farci riflettere. Ora come ora non possiamo permetterci che questo accada per di più non dovuta ad una sopravvalutazione dell’operatore ma ad una mancanza vera e propria dei presidi giusti. Si invita quindi ad una maggiore attuazione del senso di responsabilità che deve avvenire però da entrambe le parti. In ultimo ci sentiamo di incoraggiare la nostra figura e di ringraziare tutti gli operatori sanitari per il lavoro e il sacrificio che stanno facendo in questo periodo, augurandoci di vedere il prima possibile dei miglioramenti”, concludono.  

19/03/2020 09:29
Ospedale di Macerata, l'emergenza Covid-19 non ferma le nascite: 18 neonati in 3 giorni

Ospedale di Macerata, l'emergenza Covid-19 non ferma le nascite: 18 neonati in 3 giorni

L'emergenza Covid-19, con tutti i cambiamenti imposti sulle abitudini di ognuno di noi, non incide sulle nascite e l'inizio di settimana che si è vissuto all’Ospedale Civile di Macerata ne è la più felice delle dimostrazioni: "Tra lunedì e mercoledì abbiamo assistito a 16 parti di cui 2 gemellari per un totale di 18 neonati -ad annunciarlo è il dottor Roberto Castellini, direttore del reparto di Pediatria e Neonatologia-. 2 gemelli sono nati prematuramente, ma godono di buona salute e sono seguiti dal personale del reparto di Patologia Neonatale" La paura che sta un po’ attanagliando la gente in questo periodo non sembra comunque far scemare la gioia che da sempre accompagna le nuove nascite come ci ha spiegato il dottor Castellini che, insieme alla sua equipe, in questi giorni ha potuto assistere a tanti raggi di sole che hanno reso meno grigio un momento realmente difficile soprattutto per quel personale sanitario impegnato ad affrontare questa emergenza  in prima linea: " Assistere a tante nascite in un periodo così duro è sicuramente un dato positivo e che da speranza - spiega il dott. Castellini - fortunatamente di nuovi nati c'è ne sono e sono sempre tanti; per me e la mia squadra c'è un gran lavoro da fare ma la soddisfazione è tanta ,anche cosiderando che tutto ciò sta accadendo a Macerata e questo senza dubbio è un valore aggiunto"- "La Pediatria può contare su una equipe medica e infermieristica formata da componenti molto validi che forse a volte non vengono apprezzati abbastanza – conclude Castellini - sicuramente in questo momento il loro impegno è minore rispetto a quello di altri che lavorano nelle terapie intensive degli ospedali dove in quei reparti il personale è sottoposto ad uno stress importante. La tensione derivante dal nostro lavoro è senza dubbio in positivo ma è sempre una pressione che va gestita nella miglior maniera possibile".

19/03/2020 09:04
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